sabato 14 febbraio 2015

Sanremo e il Titanic

Di Gilberto Migliorini

Mentre lo share aumenta, la nave affonda. C’è un’immagine emblematica di un transatlantico, la nave Italia, che si sta schiantando con la guida della più incredibile armata Brancaleone di politicanti sul mercato del niente, un Animal Farm di consociativismo clientelare e nuvole informatiche, architettoniche e floreali, dove il potere si occulta spudoratamente mostrando il volto dell’ottimismo e della leggerezza. L’iceberg assume perfino la sembianza rassicurante di un'operetta inoffensiva, una rappresentazione che ha lo scopo di offrire un sedativo e una visione tranquillizzante della situazione del Bel Paese: è tutto normale, va tutto bene, la nave è in rotta sicura verso l’Isola di Utopia, un futuro felix con il canto suadente e intonato di sirene che ci allietano e ci tengono su il morale.

La musica ottunde e cancella gli scricchiolii dello scafo, un crepitio di risate e di applausi sonanti relega in lontananza preoccupazioni e paure (e ipocriti schiamazzi parlamentari), oggi si fa festa, chi vuole esser lieto, sia, di doman non c’è certezza. Lo spettacolo pirotecnico di fuochi d’artificio e di accordi musicali cancella perfino quel cielo spettrale all'orizzonte. Non c’è neppure bisogno di tappi nelle orecchie, lasciamo pure che gli uccelli del malaugurio e le Cassandre profeta di sventure mettano in guardia e ammoniscano riguardo a cavalli e cavalieri, imbonitori e pifferai magici, maghetti e fatine…

L’italica gente del tutto inconsapevole di quello che l’aspetta - un futuro di ingegnerie istituzionali ardimentose e autoritarie, con opposizioni sparute e magari solo di facciata - canta e balla in uno spettacolo trash di insulse canzonette e di pedestre comicità. C’è quel contrasto, quello sì drammaticamente comico nella realtà del paese: la crisi potrebbe precipitare da un momento all'altro in un sistema da stato orwelliano con fratelli e fratellini più o meno invisibili. Gli italiani intanto, ignari di tutto come sempre, si dilettano di una rappresentazione dove l’ipocrisia, la pochezza e la banalità fungono da droga e surrogato.

L’Italia è ormai un paese di zombi, una notte dove morti viventi si aggirano in un supermercato di prodotti trash confezionati con il cattivo gusto degli orpelli graziosamente inutili e bellamente insulsi. Nel carrello l’italiano doc mette i simboli di un’ignavia ormai conclamata: la testa nella sabbia, non pensare, rimuovere i problemi nel chiacchiericcio mediatico, il gossip e l’insipienza. Questa volta l’opportunismo e la furbizia dell’italica gente potrebbero non bastare per tirare a campare.

Dopo la festa danzante e la musica più o meno orecchiabile, il risveglio potrebbe essere davvero traumatico. Non il Giglio (o qualche altro cadeau floreale) ma l’isola che non c’è nel naufragio dell’intero Paese.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella e purtroppo giusta metafora dell'Italia attuale, ma purtroppo resta relegata qui, nel limbo dove milioni di italiani non la leggeranno mai e mai si interrogheranno sulla reale destinazione di questo Titanic che corre verso l'iceberg nascosto nella nebbia. Il problema di fondo è che purtroppo gli italiani, raggirati dagli imbonitori e dai venditori di pentole che negli ultimi 20 anni si sono succeduti alla guida dell'Italia, hanno perso la trebisonda e ormai la politica disgusta i più ed i pochi rimasti o sono interessati per questioni personali o sono sfegatati tifosi che se la prendono con l'arbitro che ha fischiato tutto contro. Quando ascolti operai che inneggiano a Renzi perchè lo Spread non è salito e le borse si impennano (!) capisci che abbiamo toccato il fondo, che ci hanno ottenebrato il cervello! Non usciremo da questa tragedia se non quando arriveremo al livello della Grecia, con persone che muoiono di fame, di freddo e di stenti per la macelleria sociale. Spero di essere smentito, ma purtroppo sarà così...

Anonimo ha detto...

non è che stasera farà "un'improvvisata" per dire all'Italia che #statesereni

luca

Anonimo ha detto...

@ luca

carinissinma la battuta :D

magda

Anonimo ha detto...

poi quello che "vedo" io è che tutti si sono avviati sul binario del "Fate dormire la gente"
Anche frizzi, che reputavo un professionista serio, si è abbassato a livello 0,risatine stupide, battute peggio.
Basta vedere quel programma su rai1 "l'eredità" dove, se uno sta attento, si capisce chi arriva in finale e se vince soldi.
Se B-win o William hill accetterebbero scommesse avrei fatto una cariolata di soldi.
Però mi dicono "solo tu li vedi gli imbrogli".
Sarà ma dove ci stanno soldi vedo brogli, almeno in Italia

poi il colorato conti, penso sia sopravvalutato.+Basta vedere a sanscemo, troppo "rigido".
poi secondo me sti dati auditel, bombombom. li penso falsati, ricordando Fiorello con i suoi programmi....

luca

magica ha detto...

un festival abbastanza vivace- anche il premier lo ha visto.
al tg aveva fatto i complimenti a conti.
pensate un pò con utti i problemi incalzanti : le opposizioni che si sono opposte .ma il premier assiste al festival .
se la gioca e se la gode? tanto lui va avanti per la sua strada per modificare la costituzione .

Mimosa ha detto...

Il signor Renzi deve abbandonare per un po' la sua istrionicità, quel tanto che basta per occuparsi di questioni assai drammatiche:
l'ISIS ha comunicato "siamo a sud dell'Italia"
e infatti stanno conquistando tutta la costa della Libia e sono già a Tripoli ...
altroché Festival di Sanremo, avremo altro tipo di Festival quando i barconi, che la nostra Marina Militare prossimamente salverà, saranno pieni di jihadisti armati di tutto punto!