Le telefonate e gli sms, clicca per ingrandire |
Tutti ormai sappiamo che il primo sms, quello spedito dalla Viviani alle 15.03'.39'', partì da una cella situata a Folignano, mentre il secondo, quello arrivato alle 15.04'.00'', ventun secondi dopo, da quella di Colle San Marco. A fronte di questo, dunque, è possibile credere sia stato spedito un solo messaggio come dichiarato dall'amica nelle varie interviste? Da quanto si può capire non pare proprio essere così, dato che un unico 'invio', seppur diviso dal gestore, ha una sua priorità e sfrutta un'unica connessione ed un'unica cella. In questo caso invece le connessioni sono due e due sono le celle... quindi pare più uno scambio di segnale avvenuto fra il primo ed il secondo sms, quasi che chi li ha prima preparati e poi spediti si trovasse in movimento e non in un punto fermo. Pertanto i carabinieri hanno ragione, gli sms sono due come da loro scritto e come figurano essere in tutti gli atti portati ai giudici. Pertanto, pur se in ritardo rispetto a quanto ci si poteva aspettare, una delle amiche al cellulare l'ha cercata. Chi non le ha telefonato in quegli orari, neppure dopo le 17.00, è Stefania Dorinzi, un'altra delle stesse amiche di condominio, la ormai ex moglie di Raffaele Pacciolla, quella che informò Sonia Viviani della scomparsa.
Forse non la chiamò perché impegnata con la bambina di Melania, forse perché si trovava al Pianoro ed era in contatto col Parolisi ed i carabinieri... o forse una l'ha fatta e nel tabulato figura come "ignoto". Comunque, a quanto pare e si sa ad oggi, fin quando il telefonino della Rea è rimasto attivo né lei né l'allora suo marito l'hanno contattato (cosa che Raffaele Pacciolla ha fatto la notte ed il giorno successivo). Dalle 14.53'.24'' alle 19.10'.16'' (momento in cui cessa di squillare) il cellulare di Melania ha rumoreggiato in una zona silenziosa (in quei boschi non ci sono i motori delle auto e neppure il vociare continuo delle persone), per 30 volte ed al massimo del volume disponibile. Ciò sta a significare, visto che usualmente ad ogni chiamata telefonica la musica continua per oltre un minuto, che il ritmo vivace e coinvolgente di Sakira (waka-waka) ha echeggiato e rieccheggiato in un punto di quelle terre per un minimo di trenta - quaranta minuti. Insomma, difficile è il credere che in quella mezz'ora e passa di ritmo ad alto volume, seppure il tempo sia stato frazionato e plasmato in quattro ore, in una zona in cui il vento d'aprile porta i suoni lontano, nessuno possa aver sentito quel cellulare. Di certo se qualche persona si fosse trovata nel raggio d'azione della suddetta musica non avrebbe potuto non farvi caso. Quindi, visto che non c'è stato chi l'ha sentita, prime fra tutte le vedette presenti a Ripe, la donna doveva trovarsi davvero in un luogo isolato, un luogo lontano da orecchie indiscrete.
Ma isolato non sempre significa difficile da trovare. Perlomeno in questo caso non era così difficile come si è detto parlando di un punto irraggiungibile in mezzo al bosco. Di sicuro c'è che bisognava andarla a cercare nel luogo giusto, lo imponeva la professionalità. Ed allora c'è da chiedersi chi mai si è attivato per trovare Melania nel pomeriggio del 18 aprile. I carabinieri erano al pianoro, è assodato, ed allora chi si è portato nel punto georeferenziato dal NUE, numero unico europeo di emergenza? A quanto pare nessuno in quelle prime ore, chiaramente le più importanti se qualcuno è in pericolo, ha portato il naso oltre i confini di Colle San Marco. Ed è ben strano si sia fatta una simile ricerca di localizzazione, che per cinque volte ha dato il medesimo verdetto, senza darle seguito. Ma niente paura, anche per questa mancanza c'è chi ha dato la colpa al Parolisi che, all'atto della richiesta di aiuto, ai carabinieri avrebbe escluso una fuga volontaria della moglie. Embé? Che c'entra il negare una fuga volontaria, che fa supporre un probabile sequestro, con l'andare a cercare chi è scomparso dove la tecnica moderna dice potrebbe essere? C'è anche chi ha detto che la causa primaria del non spostarsi verso altre zone, è derivata dal fatto che il cane Piergiorgio avesse localizzatao la donna a Colle San Marco. Ma è una bugia bella e buona perché il cane non iniziò il suo lavoro che alle dieci di sera, mentre la localizzazione NUE fu fatta dalle 17.06 (agli atti figurano le 16.53) alle 18.52. Ed a proposito di tale localizzazione c'è da capire come funzioni. Per farsi un'idea più chiara leggiamo cosa è scritto in un libro pubblicato nel 2006, un libro che fra l'altro parla di privacy ed intercettazioni.
Si intitola: "Tecnologie del controllo e prova penale: l'esperienza statunitense e spunti per la comparazione", e nelle 'note' ad un certo punto si legge:
"... per effetto di tale sistema, quando il cellulare è in funzione - e anche se questo non viene impiegato per effettuare o ricevere chiamate - è sempre possibile accertare la zona di riferimento della chiamata e/o il posizionamento del dispositivo risalendo alla c.d. "etichetta di ubicazione della cella" (Cell ID). Non va peraltro sottaciuto che tale modalità di localizzazione non è in grado di garantire un grado elevato di precisione, a causa della dimensione variabile delle celle. Per ovviare a tale inconveniente è stata recentemente sviluppata la c.d. localizzazione di precisione (positioning) che consente all'operatore del gestore di risalire, tramite apposite verifiche, al posizionamento del terminale mobile con un margine di errore di circa 10-15 metri. A quanto consta la predisposizione di procedure tecniche per garantire la localizzazione di precisione si è resa necessaria per la realizzazione del numero unico europeo di emergenza. V. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/numero_-emergenza_112/index.htl"
Quindi, per ricapitolare e capirci qualcosa in più, in Italia da prima del 2006 ci si è dovuti adattare e predisporre procedure tecniche per potersi adeguare al numero unico europeo, dal 2010 in funzione anche su quella parte del nostro territorio tecnologicamente in regola, cosa che ha allarmato i tutori della privacy assoluta che si son sentiti minacciati, controllati e non più liberi. Un poco hanno ragione perché ciò ha reso ogni localizzazione dei carabinieri molto precisa, la prova viene dai tanti fatti di cronaca accaduti negli ultimi anni (uno qui, uno qui, uno qui, un'altro qui e tanti altri sul web). Perciò, grazie alla tecnologia moderna, quando qualcuno chiama il 112 da modo alla centrale operativa di avere delle coordinate che non sgarrano e, se ce n'è necessità, sono in grado di far sapere a chi è preposto, dove si trova chi ha telefonato. Ma alla stessa maniera, con un minimo scarto di pochi metri, utilizzando il NUE si ha la possibilità di rintracciare un cellulare qualsiasi semplicemente chiamandolo... anche se il possessore non risponde. Ed allora c'è una domanda ormai stantia che riprende quota e pretende di sapere il motivo per cui non si siano mandate tre o quattro pattuglie nel punto segnalato ai carabinieri di Ascoli dal NUE... punto che per quanto potesse essere impreciso, stimiamo pure una tolleranza di cento, duecento, trecento o quattrocento metri, era raggiungibile con un fuoristrada. Non ci credete? Pensate davvero non si potesse arrivare già alle 17.30 del 18 aprile dove si trovava Melania Rea? Vediamo qualche foto fatte a Google Maps...
Le foto sopra mostrano la distanza fra il chiosco di Ripe (A) ed il punto di localizzazione fornito dal NUE (B) alle 16,52 del 18 aprile. L'omino di street view è posizionato al km 2 della SP 54a, esattamente dove si trova l'entrata alla strada sterrata (fotogramma superiore) che permette di arrivare dove il cellulare avrebbe potuto essere assieme a Melania. In base a quanto scritto dal dottor Monti al giudice Calvaresi, il cellulare e la donna viaggiavano in coppia (la strada in questione non si ferma nel punto dove io l'ho fermata in Google Maps, ma continua ed esce dal bosco). Possibile che quel pomeriggio, in quell'orario, non si sia mandata una sola pattuglia fornita di fuoristrada (una della Polizia passò al Pianoro sulle 16.30) e non si sia fatto suonare il cellulare della Rea in continuazione in modo da controllare al meglio la zona? Purtroppo, ve lo dico per certo, è sicuro che nessuno sia andato in quel punto. Fra l'altro non s'è neppure fatta la prova del nove, non difficile per i tecnici della procura che posizionando il cellulare usato negli esperimenti nel punto indicato dal NUE, potevano confrontare e capire, dopo chiamate specifiche provenienti dal 112, se le coordinate risultate il 18 di aprile ai carabinieri fossero giuste. Ma passiamo ad un altra foto. Quella sotto mostra la strada da percorrere per arrivare al punto di localizzazione partendo dal monumento ai caduti di Colle San Marco (ci si arriva in una decina di minuti).
Quindi, per ricapitolare e capirci qualcosa in più, in Italia da prima del 2006 ci si è dovuti adattare e predisporre procedure tecniche per potersi adeguare al numero unico europeo, dal 2010 in funzione anche su quella parte del nostro territorio tecnologicamente in regola, cosa che ha allarmato i tutori della privacy assoluta che si son sentiti minacciati, controllati e non più liberi. Un poco hanno ragione perché ciò ha reso ogni localizzazione dei carabinieri molto precisa, la prova viene dai tanti fatti di cronaca accaduti negli ultimi anni (uno qui, uno qui, uno qui, un'altro qui e tanti altri sul web). Perciò, grazie alla tecnologia moderna, quando qualcuno chiama il 112 da modo alla centrale operativa di avere delle coordinate che non sgarrano e, se ce n'è necessità, sono in grado di far sapere a chi è preposto, dove si trova chi ha telefonato. Ma alla stessa maniera, con un minimo scarto di pochi metri, utilizzando il NUE si ha la possibilità di rintracciare un cellulare qualsiasi semplicemente chiamandolo... anche se il possessore non risponde. Ed allora c'è una domanda ormai stantia che riprende quota e pretende di sapere il motivo per cui non si siano mandate tre o quattro pattuglie nel punto segnalato ai carabinieri di Ascoli dal NUE... punto che per quanto potesse essere impreciso, stimiamo pure una tolleranza di cento, duecento, trecento o quattrocento metri, era raggiungibile con un fuoristrada. Non ci credete? Pensate davvero non si potesse arrivare già alle 17.30 del 18 aprile dove si trovava Melania Rea? Vediamo qualche foto fatte a Google Maps...
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Ora inserisco l'ultima foto. In questa si vede tutta la zona: il punto A indica il monumento, il B il chiosco di Ripe, il punto cerchiato di rosso è il raggio d'azione in cui il NUE posizionò il cellulare sulle 17.00. Quello da cui sarebbe stato logico far partire le ricerche di una donna ancora in vita. Essendo quasi al centro fra i punti A e B, non sarebbe stato difficile far percorrere, allargandosi a raggio, la distanza dichiarata compatibile di 3,2 km, quella presente fra quanto indicato dal NUE ed il luogo del ritrovamento del corpo.
Insomma, ricapitolando per l'ennesima volta, ci troviamo di fronte a qualcosa di particolare e molto strano, qualcosa di non fatto (chissà perché) che risulta anomalo e da spazio ad una domanda che fra qualche giorno potrebbe rivelarsi emotivamente sconvolgente per la famiglia Rea e per chi ha amato Melania. Infatti se in tribunale i periti del giudice dovessero stabilire che l'orario della morte dal patologo non è stato cercato nella maniera migliore, che potrebbe non essere quello indicato dalla procura, dovendo slittare in avanti di qualche ora, diciamo fra le 18.00 e le 20.00, dovremo rivedere il tutto e dire che, con novanta probabilità su cento, fra le 17.00 e le 19.00 del 18 aprile c'era la possibilità di poter salvare Melania Rea, c'era la possibilità di poterla trovare ancora in vita... magari prendendo il sentiero sterrato che dalla via provinciale 54a porta al punto georeferenziato dal NUE. Se mai dovesse accadere, e fra qualche giorno lo sapremo, chi spiegherà ai Rea il motivo per cui qualcuno decise che nelle prime ore di ricerca i carabinieri dovessero restare stanziali al Pianoro? Chi spiegherà al Parolisi il motivo per cui, oltre a non avere più una moglie ed a perdere di vista il cambiamento del viso di sua figlia, da più di un anno se ne sta in galera?
Chi darebbe ancora credito alle parole inserite agli atti, quelle che vogliono una distanza di 3,2 km compatibile col luogo in cui due giorni dopo, assieme al corpo, si è trovato un cellulare "pulito e lindo", quasi fosse appena tornato da un laboratorio tecnico?
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Chi darebbe ancora credito alle parole inserite agli atti, quelle che vogliono una distanza di 3,2 km compatibile col luogo in cui due giorni dopo, assieme al corpo, si è trovato un cellulare "pulito e lindo", quasi fosse appena tornato da un laboratorio tecnico?
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Massimo
RispondiEliminail tuo articolo è eccezionale. In particolare ti devo dire che la terza delle mappe da te proposta è altamente chiarificatrice. Avevo guardato più volte su Google i luoghi di cui stiamo parlando, ma non mi ero resa conto che per arrivare dal Monumento ai caduti (indicato dalla cella agganciata dal cellulare di Melania e dal cane Piergiorgio), al punto geo localizzato con proceduraNUE, ci volessero solo 10 minuti.
Purtroppo, nonostante io nei giorni passati abbia tentato di ottenere, da un vigile del fuoco della zona (Grisù), informazioni sui luoghi in cui Melania Rea fu cercata, non abbiamo la possibilità di sapere se vi siano dei verbali indicanti tali luoghi.
In particolare sarebbe di fondamentale importanza sapere se qualcuno la cercò nella zona di Ripe, si potrebbe così escludere che il cadavere fosse lì fin dalle 15 del 18/4.
Se invece in tale zona non fu cercata, torniamo alle domande drammatiche che ponevi alla fine del tuo articolo: perché tale incuria? Cosa serve, nel XXI secolo, avere a disposizione mezzi altamente tecnologici, se poi le ricerche di persone scomparse avvengono con le stesse modalità di un secolo fa?
@ Massimo
RispondiEliminaArticolo superlativo.
@ Anonimo che sa fare la conta (dall'articolo precedente)
Posto sia qui che sotto il precedente articolo di Massimo, cosi' che il mio commento non vada perso nel dimenticatoio ai piedi dell'altro articolo.
In realta' non dovrei neanche risponderti, in quanto ti rispondi da solo, ma non amo lasciare dubbi a chiunque legga questo blog e si imbatta nel post di chi piega fatti scientifici e lingua a lui/lei comunque straniera a proprio piacimento su un soggetto che OVVIAMENTE dimostra di non conoscere molto bene, traducendo liberamente ed arbitrariamente come meglio risulta comodo ai propri interessi.
Innanzi tutto, in risposta a "Quello che scrivi tu Annika che il seme è stato immediatamente congelato...", ci tengo a sottolineare che quello che IO SCRIVO e' quello che E' SCRITTO sull'articolo da te citato. Io non invento, non aggiungo ne' tolto nulla, ne' commento mai con opinioni mie personali. Inoltre ti consiglio di rileggere l'intera paper accuratamente e di seguire il filo del discorso con maggiore attenzione!
Si sono usati 174 campioni conservati a - 80°C. Di questa ammucchiata di campioni di provenienza varia, di origine non specificata e di repertamento incerto al lettore in quanto non segnalato perche' NON RILEVANTE AI FINI DELL'ARTICOLO IN QUESTIONE, si testa la conservazione e conseguente rilevabilita' in store room a 4°C. Questo e' tutto il punto dell'articolo: conservazione e conseguente rilevabilita' usando il Nanotrap Sg su campioni DI QUALUNQUE GENERE fissati PRIMA in cryogenic (spiegazione a seguire) e POI conservati entro e/o oltre una settimana in soluzione salina a base di fosfato a 4°C. Come lo so? Perche' lo dice l'abstract dell'articolo stesso. Cito:
"While semen diluted with phosphate-buffered saline held and kept at 4°C for 1 week showed a relatively strong signal intensity with Nanotrap Sg, the signal intensity was decreased by dilution after storage at 4°C or freezing and thawing repeated more than three times."
Passiamo ad altro. Pag. 317:
"Although Sg could be successfully detected in semen stains stored for 5 years at room temperature [20], the signal from Nanotrap Sg was decreased by repeated freezing and thawing of diluted samples."
Come vedi si parla di SEMEN STAINS e ROOM TEMPERATURE. Ora, vi e' una differenza sostanziale per non dire abissale tra la una "semen stain" e un campione prelevato da un cadavere; in caso di PSA, pensa, una "semen stain" perdura per almeno 30 anni, ma il PSA non e' rilevabile per tampone vaginale oltre 47h dal coito. Per la Sg, altrettanto, abbiamo test positivi per anni e anni su "semen stain", ma per 48h max dal coito per tampone vaginale. Ci fa quindi piacere scoprire a pag. 318 che "...the present study showed that Nanotrap Sg can cover the wide range of seminal stains based on the results of reproducibility tests (Table 3)..."
...continua
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RispondiEliminaIn pillole: l'articolo citato e' un articolo sull'analisi di conservazione di QUALUNQUE SAMPLE dal criogenico (-80°C) alla temperatura frigo, anche domestico (4°C), in soluzione salina passando per un ventaglio di possibilita' (non specificate nell'articolo in questione) di congelamento e scongelamento usando il Nanotrap Sg per testare la rilevabilita' post-test sui campioni stessi della Sg proveniente dal criogenico.
E se andiamo a scartabellare l'ASHRAE (American Society of Heating, Refrigeration and Air-Conditioning Engineering) Handbook "Refrigeration", una pubblicazione considerata la Bibbia del Building Services Engineering in campo di norme sulla refrigerazione ed accettata a livello mondiale, cap. 38-40 (rispettivamente Cryogenics, Ultralow Temperature Refrigeration e Biomedical Applications of Cryogenic Refrigeration), ci accorgiamo che, come scritto sopra, il criogenico blocca il sample ad uno stato di conservazione inalterata come se fosse appena stato prelevato. Pertanto quei samples citati nell'articolo in discussione, qualunque la provenienza, erano da considerarsi bloccati all'istante di immissione in cella criogenica. Ripeto, cio' che interessa a Sato et al e' scoprire quanto il Nanotrap Sg sia sensibile nel rilevare la Sg dopo una serie di rimaneggiamenti dei samples rispetto al PSA. Sebbene il PSA test kit sembri piu' sensibile del Nanotrap Sg (almeno stando all'articolo da te citato), mentre invece l'RSID-semen risulta piu' sensibile del SERATEC-PSA ( Department of Forensic Science & Drug Monitoring, Evaluation of semen presumptive tests for use at crime scenes, A. Laffan et al., 2011) e conseguentemente l'RSID-semen e' piu' sensibile e valido del Nanotrap Sg per il rilevamento della Sg in casi forensici, cio' nonostante il Nanotrap Sg era comunque, almeno a Novembre 2005, considerato un valido metodo di analisi della Sg.
Peccato che non lo usi piu' nessuno...
IN CONCLUSIONE: dove e in che punto specifico l'articolo da te citato parla di rilevabilita', persistenza e permanenza della Sg nel canale vaginale oltre le 48h max post-coito? E dove sarebbe scritto che il Nanotrap Sg la possa rilevare oltre le 48h post coito?
Annika
INFINE, per oggi e spero per sempre, passo a dirimere una questione che noto ha creato e continua a creare inutile scompiglio, malanimo e confusione tra i commentatori di questo blog. Fermo restando che e' sempre apprezzabile interessarsi in materie diverse dal proprio ramo e che non si smette mai di imparare (guai fossilizzarsi su un'idea o un preconcetto... sarebbe la fine del nostro processo evolutivo), va anche accettato che gli studi scientifici, in continua evoluzione, vanno cio' nonostante considerati validi per il momento esatto in cui ne vengono utilizzati gli strumenti. Ad aprile 2011 l'RSID-semen era senza ombra di dubbio il metodo piu' avanzato per la rilevazione della Sg in casi di forensica mai prodotto o commercializzato al mondo. Questo e' un fatto. Ed e' un fatto, ad oggi, ancora attuale e valido. Ed infine e' un fatto accertato ed accettato dall'intera comunita' scientifica che l'RSID-semen rilevi la Sg per un massimo di 48h post coito.
RispondiEliminaOra, mi spiace realmente dover ritirare fuori note dolenti proprio sotto questo nuovo, straordinario articolo di Massimo, ma come credo a nessuno di voi piaccia sentirsi fischiare le orecchie in continuazione, ogni tanto con fischi piu' acuti e meno piacevoli di altri, cosi' non piace alla sottoscritta! E di fischi sottintesi, ieri e nuovamente oggi, si e' abbondantemente superato il limite. E BASTA AD INSULTARE!
So cio' che ho scritto e si tratta di fatti nudi e crudi che chiunque puo' controllare dato che li ho backed up di volta in volta con referenze solide e valide, benche' non stia scrivendo ne' una tesi di dottorato, ne' un articolo per una rivista specializzata, ne' riceva alcun compenso per il mio extra lavoro, ne' abbia alcun interesse personale o professionale in questa storia. L'ho fatto per semplice deformazione professionale e un pizzico di serieta' dovuta al caso. E cio' che ho scritto sono fatti non frutto di uno studio al quale abbia preso personalmente parte e dal quale ricavi compensi o gloria, ma di una ricerca internazionale riconosciuta, universalmente accettata e comprovata.
Pertanto, senza voler riaprire alcuna discussione con Tiziana in particolare, la quale non ho il piacere di conoscere o di aver mai visto neanche in fotografia, o con chiunque legga questo blog, ritengo opportuno dirimere la questione dei 3 articoli gentilmente indicatici da Tiziana stessa una volta e per tutte. NULLA DI PERSONALE. Che chiunque si faccia poi la propria opinione in materia, sebbene la scianza non sia aperta ad altro che FATTI.
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RispondiEliminaRimando all'intero post in 2 parti di Tiziana del 20/8, 18.35 - 18.36. Tiziana nomina 3 articoli, o frasi estrapolate da 3 articoli, che a suo dire (e a dire di altri bloggers in seguito intervenuti sulla questione) metterebbero in dubbio i fatti da me riportati finora.
Cominciamo:
1.
Tiziana scrive: "A titolo esemplificativo vi lascio questo link: http://www.abacusdiagnostics.com/P30_Semenogelin.pdf
in tale articolo si evidenzia la necessità di approfondire gli studi sulla Sg, si dice tra l’altro, infatti: “We do not know the kinetics of Sg clearance or degradation in the vagina or whether the presence of PSA and Sg in vaginal fluid from women with recent semen exposure is correlated. Studies are needed to provide the necessary context for interpreting Sg detection in vaginal swab specimens: How long after semen exposure can Sg be detected in vaginal fluid? How soon does Sg disappear compared to PSA?”"
Conosco bene quell'articolo. Si tratta di un tentativo di comparazione tra due metodi rapidi e sicuri di rilevazione del PSA (ABAcard p30 test) e della Sg (RSID-semen) sponsorizzato dalla casa farmaceutica produttrice del quantitative assay per PSA (Abbot Labs), assay rimpiazzato dal rapido ABAcard p30 sempre per la rilevazione del PSA. Il tutto talmente "disinteressato" che gli autori stessi ci tengono a sottolineare in prima pagina che loro mai e poi mai si sognerebbero di pubblicare a favore del loro sponsor...!!!
A p. 2 paragrafo 2.1 dell'articolo (che, ricordiamo, Tiziana linka per apportare dubbi sulla validita' delle 48h post coito), e' scritto:
"Briefly, 402 vaginal swabs were from 313 women who participated in a study comparing two methods of STI prevention and control among sex workers in Dhaka, Bangladesh, conducted from February 2005 through September 2006, and 179 vaginal swabs were from women who participated in a study comparing two interviewing techniques to obtain reports of sexual behaviors among sexually active women in,Zimbabwe from November 2006 through January 2007. Women were not recruited based on the timing of recent intercourse. However, most women (82%) reported vaginal intercourse (with or without a condom) in the previous 48 h."
Tutto cio' e' molto importante perche' quanto sopra evidenzia a chiarissime lettere che agli autori non importava AFFATTO dei tempi di permamenza, persistenza e rilevabilita' dei due metodi in esame, o non sarebbero andati ad utilizzare campioni estratti per tampone vaginale non nel 2010 (data della pubblicazione dell'articolo), ma nel 2005-2006 in Bangladesh e nel 2006-2007 in Zimbabwe, da donne la cui reclutazione non era basata sui tempi dell'ultimo coito ("Women were not recruited based on the timing of recent intercourse"). Esattamente che tipo di comparazione tra ABAcard e RSID-semen si volesse raggiungere non e' ben chiaro, ma... Gli autori, cosi', tanto per sfizio, aggiungono pero' che l'82% di queste donne avrebbe dichiarato di aver consumato un rapporto sessuale nelle precedenti 48h con o senza preservativo ("However, most women (82%) reported vaginal intercourse (with or without a condom) in the previous 48 h"). Innanzi tutto si parla anche qui, in una paper valida esclusivamente come comparazione di due metodi, di 48h (non 72h); inoltre, ma che garanzia di validita' puo' dare uno studio che si serve dell'auto certificazione (auto certificazione? in uno studio scientifico? DAVVERO?) di donne di paesi poverissimi che dichiarano “qualcosa” per farsi prelevare un tampone pur di ricevere un compenso, e tra l'altro non sono state reclutate per i tempi di persistenza, e solo l'82% dichiara di un rapporto entro 48h, per di piu' con o senza preservativo (!), e addirittura un gruppo nel 2005-2006 ed uno nel 2006-2007, quando il RSID-semen non esisteva ancora???
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RispondiEliminaMa tralasciando questo aspetto vergognoso, Tiziana ci riporta alle conclusioni. E andiamoci anche noi, aggiungendoci pero’ capo ed una coda, cosi’ da ottenere l’intero paragafo.
"There are several advantages to using PSA as a marker of semen exposure. The use of PSA allows investigators to capitalize on previous work characterizing the kinetics of PSA clearance from vaginal swab specimens prepared in the same way that was used in our study. We do not know the kinetics of Sg clearance or degradation in the vagina or whether the presence of PSA and Sg in vaginal fluid from women with recent semen exposure is correlated. Studies are needed to provide the necessary context for interpreting Sg detection in vaginal swab specimens: How long after semen exposure can Sg be detected in vaginal fluid? How soon does Sg disappear compared to PSA? What concentrations of Sg correspond to semen exposure resulting from problems with condom use? We urge investigators to optimize vaginal swabspecimen preparation methods for the performance of RSID or other semen detection tests and not rely on previouslydescribed methods for PSA testing. Research needs include comparison of specimens collected in buffered saline andRSID or other buffers for detection of the two semen markers. For rapid PSA detection, ABAcard is an appropriate, simple and relatively inexpensive test to identify a biological marker of recent semen exposure in vaginal swabs [14]"
In corsivo le frasi evidenziate da Tiziana; in neretto capo e coda, ovvero la smaccata preferenza per la rilevazione del PSA rispetto alla Sg in uno studio che, a p. 3 e 4 evidenzia come in realta' il PSA dia risultati meno certi della Sg, ma questo nelle conclusioni viene "dimenticato"; cio' nonostante, chi ha sponsorizzato lo studio in esame? Guarda tu che coincidenza o incredibile colpo di fortuna, proprio la casa produttrice di test per il PSA. Inoltre, l'invito di prassi di QUALUNQUE paper scientifica che si rispetti ("occorre maggiore ricerca bla bla bla") si riferisce, ma vedi un po' tu, ESCLUSIVAMENTE alla Sg. Strano, no? Il PSA no, non va investigato. La Sg invece si. Su che base? E questo invito indicatoci da Tiziana e' buttato li' senza alcuna prova o referenza, dato che l'unica referenza di tutto il paragrafo e' la 14, a chiudere, che corrisponde a: Hobbs MM, Steiner MJ, Rich KD, et al. Good performance of rapid prostate-specific antigen (PSA) test for detection of semen exposure in women: implications for qualitative research. Sex Transm Dis 2009; 36:501-6,
Ovvero, una referenza/articolo SOLAMENTE sul PSA!!!
IN CONCLUSIONE: in cosa la paper linkata da Tiziana smentisce in alcun modo le 48h del RSID-semen? In quale punto parla di rilevabilita' del plasma seminale oltre le 48h, che esso sia Sg o PSA? La smentita e' scritta per caso con succo di limone (o eiaculato, forse, che storicamente veniva usato appunto per la sua funzione di inchiostro invisibile)?
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RispondiElimina2.
Tiziana scrive: "In altri studi invece (http://www.istituto-meme.it/pdf/tesi/guerzoni-2008.pdf) si dice che : "lo sperma è stato rinvenuto anche in corpi riesumati andati incontro a processi di mummificazione".
Ho letto l'intero pdf e cio' che ho trovato a p.105, sotto la sezione "Ritrovamento sulla scena del crimine", dice per intero:
"A livello della vagina si conserva per molte ore. Lo sperma e' stato infatti rinvenuto anche in corpi riesumati andati incontro a processi di mummificazione". Nient'altro. Niente referenze o numeretto con articolo in bibliografia, per capirci. Ho consultato quindi la miserissima bibliografia a p.254 ed ho trovato 5 pubblicazioni che nulla hanno a che vedere con sperma e plasma seminale e qualche sito online di carattere generale, e non ho trovato un singolo riferimento valido (senza contare che "molte ore" e "corpo riesumato andato incontro a processi di mummificazione" mi sembrano un tantino in contrasto temporale tra loro...). A p. 106, che chiude la sezione sul "Liquido Seminale" (2 misere paginette, p. 105-106, in bullet points), tra le tecniche di rilevazione non e' nominato l’RSID-semen ne' vi e' neanche alcun dato sui tempi di persistenza degli spermatozoi o delle due maggiori componenti del plasma seminale (PSA e Sg). C'e' anche da dire che e' vero che in ITALIANO la parola sperma comprende sia gli spermatozoi che il plasma seminale (PSA e Sg), cosa che invece non avviene in INGLESE e per la quale traduzione va fatta estrema attenzione alle parole (in inglesesperm and semen sono due cose distinte). Ma a meno che la “mummia” non sia una mummia ma un corpo andato incontro al processo di mummificazione intrappolato nel ghiaccio, come l'Ice Man, analizzato purtroppo 20 anni fa, in tempi in cui la persistenza dello sperma era ancora un mistero della natura aperto a speculazioni delle piu' svariate, non vedo in che modo lo “sperma” si possa essere fissato nel cadavere. Il ghiaccio, si sa, oltre a congelare un corpo, congela anche il PMI... Ma Melania non e' stata trovata sulle Alpi sotto metri di neve, giusto?
IN CONCLUSIONE: come sopra, esattamente dove on in che cosa la paper linkata da Tiziana smentisce le 48h di rilevabilita' TSI della Sg, che si tratti di casi AM o PM? Inoltre parla di sperma, parola generica che comprende spermatozoi e plasma seminale piu’ una serie molto lunga di altre sostanze visionabile su wikipedia. Non parla specificamente di Sg.
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RispondiElimina3.
Tiziana dice: "Oppure che (http://www.forensicsource.org/periodicals/fsi/search/quick?restrictName.fsi=fsi&search_area=journal&search_text1=p30):
“Rape-homicide represents one of the most heinous crimes, but which are also the hardest to solve due to the high occurrence of stranger-to-stranger interaction. This is the first case of obtaining P30 and Y-STR typing from a simulated postmortem sexual assault. 2, 3.5 and 6μl of liquid semen was added to a liver substrate and Lucilia (Phaenicia) sericata (Meigen) eggs added. The larvae fed upon the semen coated substrate and were removed for testing after 48 and 145h after initial liquid semen deposition. P30 was recorded from whole postfeeding larvae after 145h, with correct Y-STR profiles obtained from the crop of actively feeding second instar larvae after 48h of initial semen deposition. The ability to obtain P30 and Y-STR profiles from larvae infesting a cadaver, with the suspicion of sexual assault having occurred prior to death, provides a new avenue to aid in the solving of such crimes.”
Allora, qui la questione sperma in italiano contro semen e sperm inglesi neanche rientra. Si parla a chiare lettere di Y-STR typing (ovvero DNA estratto da spermatozoi) e P30, ovvero PSA (l'ABAcard p30 test, come detto sopra, serve per rilevare, per l'appunto, il PSA). Non si parla di Sg, affatto, mai e poi mai, da nessuna parte. Ma Tagliabracci parla di Sg. Devo aggiungere altro?
IN CONCLUSIONE: su quale base un esperimento condotto solo a livello sperimentale su spermatozoi e PSA e NON SULLA SEMENOGELINA contrasta le 48h di rilevabilita' della Sg post coito?
Infine, mi si e' contestato che "forensic exhibits" non significhi post mortem. Non lo accetto ma lo comprendo a livello di traduzione. Il fatto e' che un cadavere ha capacita' ancora piu' ridotte di conservazione delle sostanze interne, vuoi per lo "sciacquo" delle urine (e altro), vuoi per l'acidita' aumentata dall'ulteriore accumulo di acido lattico (e normalmente, ante mortem, l'acidita' vaginale e' gia' alta, dato che oscilla tra pH 3.8 e pH 4.5), vuoi per la piu' rapida disintegrazione dello zinco in condizioni PM. Potrei elaborare, ma credo che basti quanto sopra.
Spero che quanto sopra dirima la questione una volta e per tutte.
Annika
@Max
RispondiEliminaHao centrato una questione veramente difficile da digerire.
E pericolosa da dire.
Forse per qualcuno potrebbe essere meglio il marito della vittima in prigione piuttosto che un accusa per negligenza?
Potrebbe essere questo il potere forte che ha deciso di eludere testimonianze e piegare prove a favore della tesi colpevolista?
La verità a volte è semplice e banale.
ANNIKA
RispondiElimina"Pertanto, senza voler riaprire alcuna discussione con Tiziana in particolare".
Non ti preoccupare, da parte mia ho fatto una promessa in agosto, quella di non tornare sulla questione, e intendo mantenerla come sempre quando prometto qualcosa.
Sono altri che da un mese a questa parte mi tirano in ballo, quasi dovessi fare pubblica ammenda per un reato di lesa maestà.
TUTTI
Spero, dopo che per un semplice dubbio espresso si è scatenato un putiferio, d'aver ancora diritto di trattare ALTRE questioni, senza che questo venga ascritto alla mia voglia di distrarre dal commentare sulla sostanza di cui non voglio nemmeno fare il nome (colpa che mi è stata imputata ieri, tra le tante).
Ciò non toglie che tutti voi siate liberissimi di farlo, non mi sembra d'aver mai detto il contrario.
Con questo spero che i commenti pro (di cui ringrazio moltissimo) e contro, nei miei confronti, abbiano fine (penso che un mese di punizione sia stato sufficiente, o volete darmi gli arresti come a Parolisi? :-) ), altro dovrebbe essere l'oggetto del nostro disquisire, mi sembrava infatti che questa sezione del blog si occupasse dell'innocenza di Parolisi.
@ Tabula
RispondiEliminaAnche a me quella frase di Massimo ha suscitato il tuo stesso dubbio.
Forse che il primo magistrato a cui è stato affidato il caso (e che purtroppo assume il coordinamento delle indagini, comandando anche le forze dell’ordine, e si sono visti i danni a Brembate), ha avuto la coda di paglia?
Sappiamo tutti che tra colleghi di quella categoria di “servitori dello Stato” e “operatori di Giustizia” si parano la schiena reciprocamente.
In fondo un marito fedifrago e menzognero è il più scontato da additare come colpevole se alla moglie succede qualcosa, tanto che hanno fatto spargere la voce “se non è lui, chi?” come se quel “chi” dovesse essere un fantasma o un marziano (chi crede ai fantasmi e ai marziani? Nessuno, e dunque …)
Oppure ha ricevuto un ordine da quei poteri più forti di lui che a poche ore dalla scomparsa avevano fatto materializzare in casa di SP un bel po’ di gente interessata al suo pc (e non solo, “presumibilmente”)?
Mimosa
PS: complimenti Massimo, eccezionale lavoro!
Annika scrive : basta a insultare. Ma chi lo ha mai fatto ?
RispondiEliminaSei tu che con la tua arroganza offendi chiunque non ritenga dirimente il tuo assunto e non ti omaggi a sufficienza.
Personalmente ritengo che non sia possibile non trovare cellule epiteliali in un tampone vaginale estranee alla vittima in caso di rapporto sessuale e che la Sg appartenga a parolisi.
Come la difesa che non ha mai contestato questo dato.
(Bisogna altresì ricordare che RSID-semen e' stato validato su soggetti vivi ) . Strano che una persona che si occupa di morti, per tua stessa ammissione, non posti un articolo con questi riferimenti
Ancora pochi giorni e vedremo chi spostera' la barra del timone.
Rita
ANNIKA
RispondiEliminaHo notato con piacere il tuo rientro nel blog,Bentornata!
Ancora più piacere mi fa questo scritto BOMBA a proposito della SEMENOGELINA.
Ed è anche importante che tu lo abbia fatto, per chiarire definitivamente un quesito scientifico, per me non molto famigliare, ma di fronte al quale mi inchino per le citazioni alle quali hai fatto riferimento.
Con tanti saluti.
Falce
Sono stato un po' a leggere e non capisco veramente cosa contestate ad Annika, e non per stima o rispetto nei suoi confronti.
RispondiEliminaIl dato che lei riprende linkando sempre articoli spiegati e scientificamente credo accreditabili e' mi sembra incontestabile ed inattaccabile se non altrettanto scientificamente, ne deduco che forse vi sono delle incomprensioni ma a me cio' che posta Annika rimane limpido seppur io non ci capisco na beata mazza.
Lei dice che il metodo Semen rinviene a tampone Sg che e' stata depositata nel massimo nelle 48 h prima, e che e' il Semen il metodo migliore ad aprile 2011, ma questo non centra con altri tipi di test o con procedure o criteri diversi, e' un dato scientifico PUNTO.
Detto questo e' chiaro che vi potrebbero essere derive "non scientifiche" che potrebbero vanificarne gli assunti ma nel caso sarebbero tutti da verificare e non mi sembra che Tagliabracci sia dentro il dato offerto da Annika quando parla di un rapporto avvenuto " alcuni giorni prima ", ma tutto questo e' interpretato dalla libera logica di ognuno, fatto salvo che Annika non mi sembra non possa dire la sua anche dal punto di vista logico oltreche' scientifico.
Ora, se si contesta il dato tout court mi pare non si abbia molto scampo, Annika in onesta' e professionalita' ha tradotto, spiegato, postato e linkato come veramente stesse componendo una delle piu' serie tesi e o articoli per riviste scientifiche poi rispiegando il tutto in linguaggio alla nostra portata, ma allora mi chiedo cosa gli si possa contestare e non mi do logiche risposte.
Badate bene, io l'unico dubbio che ho argomentato in merito, ma non in materia, partiva da sillogismi logici e nulla occupava di materia specifica tecnica, e non mi sono azzardato a mettere in discussione il dato tout court che invece Annika ha infinitamente e sfinitamente sottolineato e rispiegato.
Il mio appunto logico riguardava la presenza sulla scena del delitto di siringa e doppio tampone e l'assenza inspiegabile, nella tesi di un rapporto avvenuto, di tracce di dna da sfregamento e di sudore alle parti intime, che altrimenti Tagliabracci se le avesse ricercate avrebbe credo elencato, e si era anche arrivati alla conclusione che quelle tracce o non erano state cercate o se invece si non avrebbe avuto il senso inserirle ad ordinanza non essendo di S.
Ma tutte queste elucubrazioni partono da metodi logici tesi a ritrovare elementi derivanti dall'ipotesi che si avanza e che stranamente non si trovano a nostra conoscenza, ha fatto benissimo quindi Annika a sottolineare cio' che scientificamente non gli tirnava e che tuttora non torna e, credo, di aver anche io fatto il mio indicando l'assenza illogica di tracce dna da contatto seppure un rapporto si doveva teorizzare.
Le possibilita' sono invero non miliardi ma nemmeno inesistenti, e' possibile anche una ripulitura completa del corpo dopo un ipotetico rapporto di M. ancora viva, e' possibile quelle tracce vi siano ma siano state omesse in ordinanza perche' ritenute non pertinenti visto che l'ordinanza riguardava S. oppure che quelle tracce non siano state ricercate, di certo c'e' che l'autopsia, almeno nella sua parte epistolare, e' tuttora secretata ed un motivo ci sara' pure se rammentiamo che si tratterebbe di un documento ufficiale.
Daltronde e' anche vero che se quelle tracce vi fossero state in perizia i difensori avrebbero fatto scppiare il finimondo credo a mejo che non aspettino il momento e le sedi opportune.
Sono comunque tutti ragionamenti che portano a giuste evoluzioni che tutti noi non possiamo sapere in partenza e che vanno elaborate da ognuno con una propria logicita', che centra contestare il dato o le ipotesi avanzate allora da Annika???
eccezzionale lavoro! ma quale lavoro? quello di arrampicarvi sugli specchi lo definite lavoro? ma andate a lavorare sul serio! invece di stare qui a dire scemenze convinti di sapere
RispondiEliminaMassimo
RispondiEliminaOttimo articolo che riprende anche tanti aspetti da me trattati nei mesi passati. Ed e' proprio per questo che mi sono deciso nuovamente a commentare nonostante i propositi espressi nella giornata di ieri ed una certa stanchezza dovuta ad un lungo viaggio.
Nella tabella che hai inserito nell'articolo, hai giustamente considerato uniche quelle chiamate effettuate tutte da cellulari Wind che per una qualche caratteristica dei tabulati Telecom risultavano duplicate con uno sfasamento temporale di solo un secondo. Vi e' comunque una cosa strana sempre relativamente alle telefonate fatte da Sonia Viviani. Difatti l'ultima chiamata delle 18.52 non risulta duplicata nelle tabelle mostrate dal servizio di CLV, segno che forse l'ha fatta con un'altra SIM, probabilmente Telecom e probabilmente quella "nota" a Melania tanto che c'e' da pensare che sia comparso il nome "Sonia" sul display del cellulare. Hai poi scritto che la chiamata delle 16.48 (a soli 5 minuti dalla fine della chiamata di Parolisi al 112) potrebbe averla fatta anche un Carabiniere di Ascoli con un cellulare privato (ma i Carabinieri hanno anche loro in dotazione cellulari aziendali) e forse e’ per questo motivo che nel servizio televisivo i dati appaiono cancellati. Ma forse e’ stata fatta da altra persona. E già in precedenza avevamo ipotizzato che potesse essere Dorinzi Stefania data la lunghezza del nome cancellato e la parvenza di una D come iniziale. Fosse mai cosi’, viene da domandarsi come sia stato possibile che Stefania fosse gia’ stata contattata dal marito e quest’ultimo da Parolisi in soli cinque minuti. Ma forse e’ anche possibile in quanto non sappiamo se Parolisi chiamo’ Paciolla appena finito di parlare con i CC.
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RispondiEliminaSulle procedure di localizzazione dei terminali mobili sei stato chiaro, forse molto di piu’ di quanto avrei potuto esserlo io. Non c’e’ alcun errore nell’affermare che il cellulare di Melania per tre ore circa si sia trovato in quella precisa zona (di raggio massimo 100 m) individuata dalle coordinate geografiche citate nell’Ordinanza di Cirillo. E che quell’area fosse raggiungibile mediante una strada sterrata sicuramente percorribile con un fuoristrada od una moto, ma non passando dalla SP53 (dove sembra si sia recata una pattuglia dei CC senza esito) bensi’ dalla sottostante SP54 che da frazione Colle conduce a Cerqueto e da li’ permette di risalire sino al Chiosco della Pineta. La Telecom, come gli altri operatori mobili mette a disposizione delle forze dell’ordine sistemi di localizzazione molto avanzatie precisi. E questo a partire, come hai scritto tu, gia’ dal 2006. Basta documentarsi bene sulla rete e se ne ha riscontro.
Ma c’e’ un altro aspetto che emerge da quelle tabelle mostrate dal servizio di CLV (e sappiamo anche grazie a chi, sebbene non credo fosse quello l’intento) del quale non hai parlato. E forse e’ un aspetto anche piu’ importante ai fini processuali, che permetterebbe non solo di scagionare ulteriormente Parolisi ma anche di fare un po’ di luce sui reali accadimenti di quei giorni.
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RispondiEliminaSulle procedure di localizzazione dei terminali mobili sei stato chiaro, forse molto di piu’ di quanto avrei potuto esserlo io. Non c’e’ alcun errore nell’affermare che il cellulare di Melania per tre ore circa si sia trovato in quella precisa zona (di raggio massimo 100 m) individuata dalle coordinate geografiche citate nell’Ordinanza di Cirillo. E che quell’area fosse raggiungibile mediante una strada sterrata sicuramente percorribile con un fuoristrada od una moto, ma non passando dalla SP53 (dove sembra si sia recata una pattuglia dei CC senza esito) bensi’ dalla sottostante SP54 che da frazione Colle conduce a Cerqueto e da li’ permette di risalire sino al Chiosco della Pineta. La Telecom, come gli altri operatori mobili mette a disposizione delle forze dell’ordine sistemi di localizzazione molto avanzatie precisi. E questo a partire, come hai scritto tu, gia’ dal 2006. Basta documentarsi bene sulla rete e se ne ha riscontro.
Ma c’e’ un altro aspetto che emerge da quelle tabelle mostrate dal servizio di CLV (e sappiamo anche grazie a chi, sebbene non credo fosse quello l’intento) del quale non hai parlato. E forse e’ un aspetto anche piu’ importante ai fini processuali, che permetterebbe non solo di scagionare ulteriormente Parolisi ma anche di fare un po’ di luce sui reali accadimenti di quei giorni.
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Chi non le ha telefonato in quegli orari, neppure dopo le 17.00, è Stefania Dorinzi, un'altra delle stesse amiche di condominio, la ormai ex moglie di Raffaele Pacciolla, quella che informò Sonia Viviani della scomparsa.
RispondiEliminaForse non la chiamò perché impegnata con la bambina di Melania, forse perché si trovava al Pianoro ed era in contatto col Parolisi ed i carabinieri... o forse una l'ha fatta e nel tabulato figura come "ignoto".
come vedete neanche il vostro caro massimo è molto informato: se avesse letto bene tanti articoli avrebbe sicuramente saputo che paciolla arrivò a csm con la moglie stefania quindi chi doveva chiamare? se stava proprio lì con il marito
sissy
... Continua
RispondiEliminaNella richiesta di custodia cautelare a firma del dott. Monti della Procura di Ascoli, a pagina 19, difatti, si dice espressamente che il cellulare di Melania, a partire dalle 14.53 (e sino alle 19.10, momento dello spegnimento) del 18 aprile, riceve ”32 chiamate senza risposta e 5 sms”. Tale informazione viene ripresa “identica” (?) anche dall’Ordinanza del GIP Calvaresi (pag.18).
Dalla tabella da te riportata mancherebbero quindi due chiamate senza risposta. Di una sappiamo che proveniva da Michele Rea, al momento in viaggio verso Ascoli, il quale ha affermato che proprio durante quel tentativo aveva avuto la sensazione che il telefono venisse spento. Dell’altra non sappiamo a che ora e’ stata effettuata e da chi, ma sicuramente in un momento successivo alle 18.52. Potrebbe avere valenza processuale? E per quale motivo nel servizio televisivo non è stata ripresa quella parte della tabella che comprendeva le chiamate avvenute dalle 18.52 sino alle 19.10?
Ma ponendo quest’ultima domanda sorge anche un altro dubbio. Dove sono finiti i restanti tre sms visto che nel periodo precedente possiamo contare solamente i due inviati dal cellulare Wind di Sonia?
In realta’ di uno sappiamo l’ora di invio in quanto quella riga della tabella venne inquadrata di sfuggita. Ed erano le 18.52.46. Ma chi lo invio’, visto che il numero chiamante ed il nome dell’intestario della SIM non appaiono cancellati (come per la telefonata delle 16.48) bensi’ semplicemente omessi dai CC al momento della stesura della tabella? Nei tabulati originali Telecom e’ impossibile che non comparissero informazioni di dettaglio su quell’SMS (magari anche inviato da rete fissa), e quindi viene da pensare che o i CC non hanno riportato quei dati perche’ la persona non doveva in alcun modo essere coinvolta nelle indagini (tenderei ad escluderlo visto che stiamo parlando di un’indagine giudiziaria e vista la mia fiducia nell’Arma) o chi lo invio’ riusci’ a nascondere molto bene quei dati anche alla Telecom.
In entrambi i casi, considerato che a quell’SMS ne seguirono altri due e che dopo pochissimi minuti il cellulare venne spento da qualcuno (ed anche qui mi piacerebbe leggere delle controdeduzioni tecniche valide ed argomentate), non viene da pensare che il testo di quegli SMS potesse contenere anche indicazioni specifiche rivolte alla persona che in quel momento aveva in disponibilita’ il cellulare? Se poi consideriamo che anche quegli SMS sembra non siano stati ritrovati sulla memoria del cellulare (ne’ dal RIS/RaCIS ne’ dal ROS ne’ da Andrisano), i sospetti aumentano fortemente.
Speriamo che questi dubbi e sospetti vengano anche ai validi periti della difesa nonche’ al GIP.
My dear Annika
RispondiEliminaOttimi interventi che spero mettano la parola fina a questa squallida diatriba.
Grazie al tuo aiuto ho potuto comprendere bene la materia. Spero anche altri abbiano voglia e capacita’ di farlo ed in questo modo possano comprendere l’estrema correttezza delle tue affermazioni. Ma allo stesso tempo possano capire la reale natura degli interventi denigratori succedutisi negli ultimi periodi, nonche’ gli scopi che stanno a monte.
Godiamoci ora il nostro meritato riposo.
Yours Luca
@Mimosa
RispondiEliminarivedendo il punto N.U.E. visualizzato in maniera certosina da Massimo mi ritorna in mente cio' che affermo' Anna in una delle sue preziose gocce torturatrici.
Disse che vi erano voci di persone in zona che avevano avuto il sentore di movimenti strani a San Pietro, capendo male od avendo carpito male lei le voci si ci era attestati ad una fraz. San Pietro sopra Colle San Marco, ed invero io gli avevo chiesto senza avere risposta se potessi trattarsi invece di San Pietro, localita' nelle vicinanze di Gabbiano.
Riprendo quella domanda rindirizzandola ad Anna.
@Anna
potresti verificare cortesemente se quelle voci che avevi riferito parlavano di San Pietro sopra Colle San Marco o se invece potessero riferirsi a San Pietro vicino a Gabbiano???
Saresti in grado di definire meglio quelle voci nel caso???
@Mimosa
RispondiEliminala questione dei CC già in casa Parolisi il pomeriggio del 18 visionandone il pc, è inspiegabile.
Del resto non conosco la procedura in caso di scomparsa, ma immagino che una ricerca informatica avvenga comunemente dopo avere verificato che l'allontanamento sia grave ed inspiegabile, cosa che dopo un paio d'ore non è.
se si vuole imputare al parolisi l'essersi allarmato TROPPO, che cosa dire allora di chi si è precipitato a casa sua per verificare non si sa bene cosa?
Cara Tabula,
RispondiEliminaè esattamente quello che ho scritto io per giorni! Mi chiedo sempre di più cosa cercassero i CC su quel computer...
ANTONELLO
RispondiEliminaMi ricordo pure io di quelle voci riportate da Anna, ma sorvolai sull'informazione, che ritenni non molto importante.
Spero che Anna, che non è intervenuta da qualche giorno, legga il blog, e risponda.
A PROPOSITO
Mi associo alla tua pacata considerazione dello scritto di Annika: mi è apparsa giusta e disnteressata.
Ciao, Pino
@antonello
RispondiEliminaNelle 4 righe di tagliabracci si parla di assenza di DNA. Hai presente come si fa un tampone vaginale ?( Ti ricordo che dalle cellule epiteliali si ricava il dna)
in quanto a citazioni che si trovano sul web mi sembra che anche altri utenti lo abbiano fatto....
Credo che Rita abbia invece espresso un dubbio pertinente : strano che non si riesca a vedere pubblicato un articolo di sg su cadavere da chi dice di occuparsene.
L'articolo sulla validazione del test lo so a memoria ma e' fatto su soggetti in vita.
bene, benissimo!
RispondiEliminache problema c'è allora?
se l'accusa è così sicura di quella sg e della sua provenienza, perchè spendere soldi dei nostri contribuenti per pagare chi si colleghi a questo blog al fine di smentire gli apporti scintifici di Annika?
se carta canta, carta canterà.
O forse il fatto che ci sia qualcuno che contesti le conclusioni scientifiche finora rese pubbliche, dà fastidio e lo si cerca di zittire?
ANONIMO 18,26
RispondiEliminaLa durata della presenza di SG nella vagina di cadaveri ha una durata molto inferiore a quella contenuta in soggetti viventi.
e la causa è nota a chiunque si interessi della specialità.
se la causa è nota a chi si interessi della specialità, ci sarà ovviamente qualche protocollo che ne parli..è lecito chiedere quale?
RispondiEliminaANONIMO delle 18,45
RispondiEliminaCerto che è lecito chiedere, ma è ancora più lecito e pratico cercarlo da se.
Io farei così.
Scusami ma devo lasciarti. Altri impegni mi attendono.
se nessuno è in grado di produrre un protocollo in tal senso..sarà forse perchè non c'è?
RispondiEliminae cmq chi ti dice che non lo abbia fatto?
tranquillo leggerai la mia risposta domani
@anonimo 18,26
RispondiEliminaNon so a che ti riferisci, se a dna che Tagliabracci aveva ricercato, consegnandone il responso ad ordinanza, inerente tampone vaginale ti hanno per la verita' gia' risposto sulla scorta nozionistica di Annika, il dna all'interno del corpo femminile viene distrutto ben prima della Sg, cio' a dire il vero a laboratorio, e se da profano ho capito bene, che erano gia' passate le 36 ore indispensabili alla distruzione del dna ma non le 48 indispensabili al non rinvenimento della Sg, sempre prendendo a riferimento il momento di deposito, alche' anche i conti sarebbero presto fatti.
Andando indietro, ad esempio, dalle 16,00 del 21/04/2011 (orario e giorno presunti di tampone) per 36 ore arriveremmo alle 04,00 del 20/04/2011 perche' al tampone fatto il 21 si verifichi assenza di dna, teoricamente indi il rapporto di cui parla Annika sarebbe avvenuto dalle 16,00 del 19/04/2011 (16,00 del 21/04/2011 - 48 h) alle 04,00 del 20/04/2011 (16,00 del 21/04/2011 - 36 h) giorno di rinvenimento del corpo, sprazzo di tempo in cui con larga evidenza M. era gia' scomparsa ed in cui in versione accusatoria e' stata data come gia' priva di vita, chi ha ragione??? E che ne so io??? Tocca vedere cosa chiede od ha chiesto la difesa e cosa rispondera' l'accusa ma, se non erro, i termini sono quelli sopra.
Ma io, nel mio commento sopra, non mi riferivo proprio al dna depositato all'interno del corpo, non so piu' come spiegarlo, ma a quello tutto intorno a parti intime femminili e maschili che per la verita', se rapporto dovessimo ipotizzare come il dato scientifico di Annika ci dice, parla di prolungato sfregamento e di coerente e naturale sudorazione, per cui non vedo che diavolo centri il tampone vaginale benche' sforzandomi con tutte le mie forze penso di aver compreso di cosa si tratti.
Il dubbio da me sottolineato parla di un "non omicidio" con nessuna, a nostra conoscenza, traccia da dna sulle ferite, ne ematica e di un ipotetico rapporto avvenuto fra un corpo femminile fisico ed uno trasparente dotato di potenziale maschile vitaminico, anche qua nessuna traccia di dna, a nostra conoscenza.
Questo non significa che Annika possa affermare ostrusita' e non vuol dire obbligatoriamente che un rapporto non puo' esserci stato, significa che bisogna ancora incastonare i dati per arrivare a darne coerente semantica seppure ora apparirebbero illogici nel loro incrocio.
Ma se solo si finisse di crocifiggere sempre chi afferma e si cercasse tutti insieme di capire magari si arriverebbe pure a delle proficue ed ardite conclusioni magari un attimo prima insperate.
Amen
Anonimo delle 18:34 scrive:
RispondiElimina"se l'accusa è così sicura di quella sg e della sua provenienza, perchè spendere soldi dei nostri contribuenti per pagare chi si colleghi a questo blog al fine di smentire gli apporti scintifici di Annika?
Chi ha scritto questo dimostra di avere un ego talmente spropositato da ritenere che addirittura persone pagate con soldi pubblici, dei contribuenti(sic!)si colleghino al blog per smentire questo popó di robbbbbba ....e chi sarebbero di grazia ? A me sembra la sceneggiatura del film "una notte sul vaso" con dolores de corpo...
Restiamo in attesa dell'articolo di sg su cadaveri.
Io intanto ho trovato articoli che affermano che le proteine non degradano cosi velocemente dopo la
morte.per cui a presto.
@Antonello
RispondiEliminasi cerca di crocifiggere chi afferma perchè non c'è un tutti insieme, e forse mai c'è stato.
non so se ti è chiaro il concetto.
@anonimo delle 19.16: grazie per il trailer del tuo prossimo film.
attenerti ai fatti non ti è sufficiente, preferisci sempre condirli con riferimenti fecali o analisi psicologiche dei tuoi interlocutori.
ce la farai per una volta a farti bella con le tue forze, o sai riuscire ad emergere solo dopo avere schizzato fango in faccia al prossimo?
provaci: attieniti agli argomenti. magari ci prendi gusto, e potrai scoprire che è più divertente dellos catenare risse da lavandaia.
@anonimo delle 19,16
RispondiEliminaA proposito, stiamo cercando anche articoli che provino anche solo statisticamente che in 20 minuti sulla scena del delitto un "S. per caso" possa essere verosimile abbia compiuto tutto quanto rinvenuto a Ripe in modalita' trasparente e senza lasciare praticamente traccia di se, ne avere tracce addosso, in auto e ne in casa.
Se ritrovi un link del genere ti prego di postarlo, ne va della nostra salute, stiamo provando da un anno a rendere credibile sta rrrroooobbbbbaaaaaa ma disperatamente non vi riusciamo.
Non cercare su miracoliinattesi.it che ci ho gia' cercato io e non c'e' nulla.
Buon appetito, siete diventati tutti scorbutici e maleducati, e anche parecchio strani.
Per chi ha problemi di tensione consiglio un infuso con:
- congruo di semi di finocchio.
- anice dolce a brandelli.
- almeno una quindicina di foglie di menta.
Immettere in acqua in ebollizione, filtrare e bere calda, auguri.
Per quanto riguarda le procedure sulla scomparsa di qualcuno, mi sembra che si debbano fare alcune distinzioni, per l'età della persona che scompare, ma soprattutto per l'atmosfera che si è creata al momento dell'allontanamento. Poniamo che una persona si allontani sconvolta gridando,"Non viglio vederti più, sono stanco/a di questa vita, ecc.", penso che si possa temere qualche cosa per lui/lei fin dall'inizio. Se si allontana, dicendo "Vado al gabinetto" e non si vede, ma in situazione del tutto tranquilla, potrei pensare che l'altro/a è scappato/a perché stufo/a di stare con me, o che ha trovato qualche amico/a, dimenticandosi di me, ecc. Più tardi ancora, comincerei a preoccuparmi, dal suo silenzio, per un incidente, e così avanti. Cosa diversa è per un/a minorenne adolescente, diversa per un pre-adolescente; un bambino piccolo non dovrebbe mai essere lasciato solo in nessuna occasione. Nel caso Scazzi mi pare, se non ricordo male, che il limite di tempo fosse di 24 o 48 ore per iniziare le ricerche.
RispondiElimina@Antonello: stavolta sei stato grandioso!
RispondiElimina@Antonello!
RispondiEliminastavolta sei stato gran-dio-so!
Non riesco a capire perché ogni articolo di Massimo Prati venga a mala pena considerato nei primi commenti, solo per dirgli bravo bravissimo e poi le discussioni partono per la tangente.
RispondiEliminaQuasi mai abbiamo commentato o discusso le sue affermazioni. Lui ci mette un serio impegno a raccogliere materiale documentativo per scrivere quello che scrive, e pure ospita decine di sconosciuti come noi lasciandoli liberi di scorazzare per casa ad occuparsi di faccende loro senza attinenza al tema dell’incontro.
Altri ospiti “portoghesi” hanno la sfrontatezza di liquidare l’intero articolo con ironia, sarcasmo e ostilità, ma allora che ci vengono a fare? Comunque Massimo non si lascia smontare dai vili anonimi, a cui nemmeno noi dovremmo badare, anche se dalla loro bocca escono delle “sentenze” spacciate per “verità”.
Con gli sconosciuti non dovremmo parlare, non ce l’hanno insegnato da piccoli?
Inoltre, in casa d’altri non si litiga e non ci si offende, le persone educate lo sanno. Sono molto arricchenti invece gli scambi d’opinione, quando non si alzi la voce per imporsi.
Premesso un tanto che sentivo doveroso dire, vorrei tornare all’articolo.
Ho colto un altro elemento per suffragare una teoria di alcuni e mia, ossia che quel pomeriggio almeno fino alle ore 19.10 Melania non si trovava nel bosco di Ripe di Civitella. Si tratta della particolarissima suoneria dal ritmo vivace e impostata ad alto volume (“all’aperto”) già evidenziata da componenti della allora Squadra.
Massimo ha scritto: «Di certo se qualche persona si fosse trovata nel raggio d'azione della suddetta musica non avrebbe potuto non farvi caso».
Le “indiscrezioni” giornalistiche ci hanno fatto sapere che gli esperti hanno stabilito che il volume non era stato modificato di recente, ma come lo hanno fatto a sapere? Pare che abbiano potuto “leggerlo” nel software della memoria. Nessuna modifica.
Però nel frattempo abbiamo saputo anche che non sono stati capaci di recuperare i testi dei messaggi e che non sono potuti risalire al momento esatto della cancellazione perché il software della memoria non ne portava traccia.
Allora io mi domando, era integra la memoria? Se non era integra, è evidente che si era persa anche la traccia del cambiamento della suoneria.
Chi di voi cambia suoneria a seconda di dove si trova? Io no, solo alle manifestazioni al chiuso la metto silenziosa, per la strada, in borsetta, la tengo come a casa, ossia normale. Il mio telefonino ha anche le opzioni “alla guida” e “in riunione”, ma non le ho mai impostate.
Da ciò si possono pensare due cose:
-che il telefono non era nella Pineta di Ripe durante il pomeriggio (e ci conforta un sacco di indizi)
- che la suoneria è stata messa in modalità “all’aperto” solo per far ritrovare il cadavere (in tal caso, visto che nessuno l’ha trovato il 19, hanno dovuto fare la telefonata il 20).
Questa seconda ipotesi scagionerebbe il militare della Clementi il cui telefonino ha agganciato la cella della zona, chiamando una misteriosa “donna di Folignano” alle 7 di mattina del 20 aprile.
O ci sono altre idee in proposito?
Mimosa
@ MIMOSA Buongiorno!
RispondiEliminaMi hai preceduto (per farmi dispetto?) nella rincresciosa constatazione di un nostro anomalo ed anche consueto comportamento, denunciandolo chiaramente nel tuo ultimo post: " Non riesco a capire perché ogni articolo di Massimo Prati venga a mala pena considerato nei primi commenti, solo per dirgli bravo bravissimo e poi le discussioni partono per la tangente."
Infatti, proprio in virtù della precisa trattazione di quest'ultimo argomento proposto da Massimo, TABULA ha avuto la perspicacia di focalizzare una frase contenuta nell'articolo, degna di un più adeguato approfondimendo.
Frase che non è sfuggita neanche a te, cara Mimosa, sempre pronta a cogliere il significato "infrarigo", di quanto si vorrebbe più apertamente esprimere, ma non lo si fa.
E condivido, altrettanto
pienamente, anche quando affermi:
"Altri ospiti “portoghesi” hanno la sfrontatezza di liquidare l’intero articolo con ironia, sarcasmo e ostilità, ma allora che ci vengono a fare? Comunque Massimo non si lascia smontare dai vili anonimi, a cui nemmeno noi dovremmo badare, anche se dalla loro bocca escono delle “sentenze” spacciate per “verità”."
Saluti cari, PINO
le mappe consentono di dare una collocazione spaziale e logistica ai fatti.
RispondiEliminaAttraverso quelle postate da Massimo, è evidente una continuità di percorso omogenea e coerente tra il luogo della sparizione, il percorso lungo il quale ci furono gli avvistamenti di Melania, la località indicata dalla georeferenziazione del cellulare, e quella del ritrovamento del cadavere della donna.
E' un percorso "in avanti" che dal monumento ai caduti conduce a Ripe.
Sarebbe anche stato difficile riportare la donna là dove scomparsa, dato il dispiegamento di forze e di ricerche proprio a Colle San Marco.
Credo che una richiesta specifica per sapere chi andò a cercare Melania proprio dove il suo cellulare ne indicava la presenza, in quali forze e con quali mezzi sia stata fatta la ricerca della stessa, sia a questo punto doverosa.
Quando non trovo il cellulare, la cosa più logica è chiamarmi col telefono fisso e lasciare che lo squillo mi conduca al luogo in cui l'ho dimenticato.
Ebbene, sicuramente Salvatore sapeva del waka-waka sulla suoneria, e se esiste una strada sterrata e percorribile per arrivare là dove la georeferenziazione indicava, a questo punto sarebbe il caso di domandare conto di come siano state condotte le ricerche, da chi, e quale sia stato il percorso preciso seguito dai cercatori.
Sarebbe interessante capire anche dove si collochino esattamente sia la roulotte che la cascina nella quale i cani fiutarono le tracce di Melania rispetto al percorso carrabile individuato da Massimo.
tabula
MIMOSA
RispondiEliminami sembra molto pertinente ciò che scrivi, mi sono sempre domandata da dove derivasse la certezza che la suoneria non fosse mai stata modificata, mi sembrava l'ennesimo tentativo di piegare gli elementi disponibili nella direzione dell'ipotesi accusatoria.
La tua intuizione è brillante, non sembra che fino ad ora ne avessimo mai discusso: SE la memoria del cellulare è stata manomessa (credo che però non ne abbiamo certezza, mi sembra che agli atti sia solo stato ipotizzato. Sono andata a rivedere questo aspetto quando Grisù sosteneva che i messaggi di Sonia fossero disponibili. Se qualcuno ha invece dati più precisi, ben vengano), allora tutte le informazioni, comprese quella della suoneria, non sono attendibili.
MICHELE ROMANO (?)
RispondiEliminaNessun commento può dare disturbo al blogger Prati, se contenuto nei limiti del dialogo. Ma quando tali limiti vengono superati da evidenti segni di presunzione e squallide provocazioni, la sola paziente tolleranza, non è più sufficiente.
I "discepoli", invece, ai quali ho il piacere di appartenere, suggerirebbero, invece, di consigliare a tali particolari commentatori, di non perdere tempo a grattarsi le pustule velenose e pruriginose fra le pagine di questo blog, non abbastanza lenitive, ma di tuffarsi, senza indugio, in un bel cespuglio di virulenti rovi, e strofinarvisi energicamente. Solo in tal modo, l'insopportabile prurito potrebbe calmarsi.
Se poi, invece di prurito, fosse dolore...beh, leccatevele le ferite che lo provocano
Ma prati non sarebbe mai così drastico, nel dare certi consigli: idee del genere non gli appartengono.
Il "disdepolo" non amato dal signore: FALCE
E' stato interessante leggerti da anonimo, ma mi hai annoiato e mi stai annoiato anche come Michele.
RispondiEliminaE' stato bello farsi due risate nel notare che certi argomenti ti infastidiscono e ti fanno scrivere stupidate solo per non far commentare altri, sono la conferma che i problemi nel caso Rea esistono e che certe persone ne sono coscienti, specialmente quelle impegnate col blog dalla mattina alla notte, quelle intelligenti, quelle che (chissà il motivo che le spinge) si collegano ogni mezz'ora con un IP che inizia coi numeri 79.36. (il tuo Ip Michele) e dicono ai commentatori che son loro a stare tutto il giorno sul blog. Ora io non voglio sapere chi sei, magari sei un avvocato e vivi in una bella zona di Roma, e non voglio sapere neppure quanti amici hai, ma mi piacerebbe che tu usassi la tua intelligenza, che hai, e ti comportassi di conseguenza...
Massimo
RispondiEliminaCiao Massimo,Pino,Mimosa e buona domenica a tutti.
Torno a commentare per associarmi ai post precedenti di Pino e Mimosa.
Credo che se Massimo volesse potrebbe limitare l'accesso alle persone che ritiene intelligenti, civili e rispettose del lavoro altrui.
Non lo fa, e anche qui aggiungo un credo, perchè ama confrontarsi, anche con chi a volte non lo fa educatamente.
Non lo fa perchè non ha bisogno di essere ammirato da pochi "fedeli" lettori,
il suo scopo è divulgare a più persone possibili le sue conoscenze, i suoi punti di vista, cercando di mostrare quel lato delle vicende che nei canali comuni è volutamente o commercialmente ignorato.
Credo che negli ultimi tempi ci sia carenza di rispetto verso Massimo e che si approfitti dello spazio che lui concede a tutti, anzichè per arricchirsi confrontandosi, per sfogare le proprie frustrazioni celandosi dietro un anonimato.
Per finire semmai ci fosse qualche lettore intento a sminuire il lavoro di Massimo, rendendo pesanti, noiosi e poco costruttivi i commenti, credo che stia sbagliando tattica.
Quello che interessa a chi si collega al sito è leggere l'articolo e non i commenti,
e fermare Massimo è come voler spingere una macchina spenta con il cambio a folle in salita.
Sira
@ MASSIMO
RispondiEliminami sembra un'ottima decisione quella di moderare i commenti.
Ciao
Erico
Sì, forse è arrivato il momento che si dia un limite alla maleducazione. Ho sempre letto con molto interesse articoli e commenti di questo blog. Molte persone intelligenti sono intervenute mettendo a disposizione di tutti le loro competenze professionali e/o le loro logiche conclusioni. E anche se talvolta il tono è stato un pò autoritario, non ho potuto non considerare che, però, vaeva sempre la pena di collegarmi, se volevo ragionare su argomentazioni originate da fatti concreti. Ora però, mi spiace constatare che l'aria è divenuta veramente troppo pesante e gli interventi degni di nota faticano a farsi strada tra i vari affronti.
RispondiEliminaSpero si possa tornare a confronti seri
Sarahkey
Mi sa che dovremmo fare un po’ di pulizia anche noi, tra le nostre idee, che finora ci siamo fatti in base non solo alle carte a disposizione ma anche alle interviste divulgate dai media, e tra il giornalismo spazzatura, benché con tanto di firma nota.
RispondiEliminaIn merito non capisco perché c’è qualcuno che deve sghignazzare delle nostre ipotesi e dei nostri ragionamenti, quando i media sono zeppi di false “indiscrezioni” e svariate distorsioni dei fatti anche in contraddizione tra di loro.
Un esempio eclatante è la faccenda della collanina: scomparsa per mesi, sì per certo, pare, risulterebbe, e invece no, ma solo in un rigo di due fonti entrambe di data 19 luglio 2011 :
E’ quanto emerge dall’autopsia, la collana è tra i reperti dell’autopsia.
Dopo di che ancora si continua a leggere che “non si trova”.
Porto un altro esempio: vi ricordate le tracce di sangue “nel” chiosco? Anche lì tre misture di notizie (e li chiamano “mezzi di informazione”?!):
nel primo articolo, firmato da Nino Cirillo, sul Messaggero di domenica 24 aprile, sta scritto che tracce di sangue sono state trovate sulla parete destra del chiosco,
in un articolo su La Repubblica a firma di Meo Ponte, del 30 aprile, sta scritto che una “piccola traccia ematica” è stata individuata sulla parete posteriore del chiosco («È una macchia di sangue sfuggita ai primi sopralluoghi»).
nell’articolo siglato S.O. per newnotizie, di data 25 maggio si scrive che «Apparterrebbero a Melania le tracce di sangue rinvenute all'interno del casotto».
E’ facile per i giornalisti restare impuniti quando scrivono baggianate, il guaio è che su queste si forma l’opinione pubblica. Noi abbiamo la fortuna che in questo spazio possiamo mettere a confronto una larga parte di tutto quello che in giro è stato scritto e detto, e solo attraverso accurate ricerche per pescare le varie notizie vogliamo farci le nostre opinioni, ma se quelle “informazioni” sono fasulle, è palese che anche i nostri ragionamenti risultano fallati.
Ora sta per succedere che i due elementi forti, "Sg" e "ripulitura del cellulare", fissati come fattori incontrovertibili dell'innocenza di SP, attorno a cui si sono spesi mesi e centinaia di commenti, evaporino come neve al sole.
Ebbene, prima di andare avanti a discutere di niente, mi aiutereste a mettere assieme un po’ di notizie-non-notizie a cui finora abbiamo creduto?
Lasciando stare i blabla su occhiali e borsette che abbiamo già smontato.
Mimosa
@ SIRA
RispondiEliminaIl tuo intervento è' stato una piacevole sorpresa, anche se motivato da circostanze deplorevoli.
Ad ogni modo, spero proprio che il tuo ritorno non sia solo occasionale.
Leggerti è sempre molto gradevole.
Un affettuoso saluto, Pino
Massimo hai fatto una cosa giusta.
RispondiEliminaPat
@ MIMOSA
RispondiEliminaQuanto hai scritto, in relazione alle contrastanti notizie diffuse dai vari mezzi di comunicazione, è, infatti verissimo. Io stesso ne scrissi, sotto il precedente articolo di Massimo, in questi termini: " Nonostante ciò, si rivela una grande perplessità in chiunque abbia seguito le varie fasi di sviluppo del caso in parola, per il contrastante contenuto delle notizie, offerto da una eterogenea folla di informatori o pseudo tali.
Una valanga di dati mistificati, che hanno ottenuto il solo risultato di complicare un tragico accadimento, più di quanto non lo fosse già.
Considerato quanto sopra, come possiamo essere certi che le nostre argomentazioni, le ipotesi, e le lunghe ricerche di noi tutti, possano rivestire il verosimile, se conformate, sin dall'inizio, ad una linea informativa mistificata e quanto mai fittizia?
Questa riflessione è scoraggiante, lo so, ma e vera, come vera ed irrefutabile è tutta la confusione di uno scenario assolutamente astratto, che abbiamo costruito con impegno ma anche tanta onesta ingenuità."
Concludo con la convinzione che, nonostante il confuso ginepraio informativo, riusciremo certamente a riorientarci
Pino
Se e' vero che Son. non ha mai chiamato, tabulati alla mano, ne S. e ne M. per sapere il motivo per cui alle 16,00 non stavano arrivando e' anche vero che ne S. e ne M. hanno chiamato Son. per avvertirla del mancato appuntamento.
RispondiEliminaSe M. fosse stata libera alle 16,00 o poco prima di telefonare e se veramente questa festa vi era avrebbe avvisato, ma c'era questa festa??? M. era libera di telefonare??? Se non ha mai chiamato per chiedere aiuto perche' avrebbe invece dovuto chiamare per avvisare l'amica che vi era un contrattempo???
Nella versione S. colpevole invece sarebbe stata la terza o quarta telefonata che S. avrebbe fatto con certezza, se avevano infatti un appuntamento non avrebbe potuto non avvertire quantomeno e cosi' anche confermare l'alibi di una sparizione improvvisa di M. a Colle San Marco.
Invece nemmeno S. chiama Son., non ci pensa manco, e questo e' altamente indicativo del dubbio che razionalmente puo' nascere sull'esistenza di questa benedetta festa.
Se tutto coincide con l'ipotesi perche' Son. allora avrebbe dovuto inventarsi questa festicciola alle 16,00??? Che diavolo sarebbe accaduto se proprio non l'avesse nel caso inventata???
Qua ci sono troppe variabili, puo' essere che vi sia qualcosa, nell'ipotesi da nascondere agli inquirenti ma ad esempio anche ad ipotetici e diversi assassini, gli stessi di cui avrebbe il panico S. o vi potrebbe essere una tragedia poi camuffata da "non omicidio", sta di fatto che S. non telefonando sconfessa e rifiuta l'unico modo che avrebbe di dare credito all'alibi di una sparizione a Colle San Marco, uno strano trasparente e geniale fortunato idiota che dopo i miracoli rifiuta un semplice salvagente e non telefona.
Ragazzi se sbrogliamo questo nodo di ipotesi saremmo ad un buon punto.
ho sempre pensato che melania poteva essere salvata se l'incompetenza degli inquirenti non ci fosse stata.
RispondiEliminaSe la morte di melania fosse fra le 18 e le ore 24 sono chiare ed evidenti le manchevolezze degli inquirenti.
Ecco il motivo per cui gli inquirenti spingono il tagliabracci ad accorciare l'orario della morte partendo dall'assunzione della caffeina con tante presunzioni senza prove scientifiche.Non si sa assolutamente quando melania ha assunto caffeina.
L'orario della morte entro le 15,30 serve solo agli inquirenti per scagionarsi dalle loro mancanze investigative
mi avete chiesto di san pietro , è la frazione che sta vicino ad ascoli piceno ma anche vicino san marco e dista non più di due km.
le voci parlavano di quella frazione che da ripe dovrebbe essere lontana 3,5 ,4 km.
se vedete su google forse potete vedere la distanza giusta.
massimo comunque ha centrato il problema
Melania poteva essere salvata?
vi ricordo anche che in un paese della provincia di ascoli piceno è andata ad abitare una donna che ha il cognome REA la gente è molto inquieta,si chiede chi è veramente la famiglia REA.
ANTONELLO caro,
RispondiEliminail quesito da te posto non è facile da risolvere perchè, oltre che suggerito da FATTI, si poggia anche su supposizioni, anche logiche magari, ma sempre tali.
Comunque merita un determinato approfondimento.
Altro quesito, che si impone da se, e di carattere molto più serio, e quello proposto in quest'ultimo articolo di Massimo, sulla eventuale possibilità di rintracciare MR, forse in tempo utile, secondo quanto fornito dalle indicazioni del geolocalizzatore telefonico.
Le mappe che corredano l'articolo postulano molto chiaramente che il punto indicato era rangiugibile, anche con mezzi motorizzati.
E' a questo punto che nasce spontanea la domanda: perchè non è stata rintracciata MR, se esistevano tali reali possibilità?
Ciao, Pino
ANTONELLO
RispondiEliminadi tale festicciola mi sembra si parli in ordinanza, dunque questa notizia possiamo darla per vera (ovvero possiamo ritenere vero che Sonia e Parolisi parlarono di tale festa).
Come mai, nell'immediatezza della scomparsa, P. non telefonò a Sonia, tu chiedi, per dirle il motivo per il quale non avrebbero partecipato all'incontro. Penso fosse sconvolto e probabilmente la festa era l'ultimo dei suoi pensieri.
Se fosse stato colpevole, tu dici, non sarebbe stato "preoccupato" e dunque avrebbe avuto la lucidità di telefonare. Non lo so, potrebbe essere, ma non possiamo considerarlo un dato scontato.
Scontato, piuttosto, è il comportamento anomalo di Sonia. L'accusa di colpevolezza nei confronti di P. si basa esclusivamente sui suoi comportamenti "strani", comprese le bugie. Che dire allora degli strani comportamenti dell'amica?
"non si sa assolutamente quando melania ha assunto caffeina"
RispondiEliminapotrebbe essere esplicato in maniera più puntuale
"non si sa assolutamente quando al contenuto dello stomaco di Melania si sia sommata la caffeina"
E non è una semplice questione di linguaggio.
@Anna
non è la prima volta che parli di questa signora, dici che la gente è nervosa, ma davvero non riesco a leggere tra le righe.
del resto tu, pur nella tua maniera ripetitiva, hai dimostrato, alla lunga, di avere il polso della situazione in barba a tanti altri sedicenti abitanti del luogo.
@Antonello
La questione festicciola non è stata mai messa in discussione da Salvatore che sembra che in un secondo momento abbia consegnato il regalino acquistato per il nipote di SV.
Del resto se uno dei due avessse mentito in merito all'esistenza della stessa sarebbe stato sbugiardato da quell'altro, e se così fosse non è trapelato.
Rimane aperta l'incognita di un doppio messaggio e di un paio di telefonate che sembrerebbero indicare una chiamante che si stia spostando da un luogo all'altro,
oltre all'incognita di qualcosa di così urgente da domandare da non potere attendere un'oretta scarsa per essere domandato,
una preoccupazione così pressante per la salute dell'amica che viene completamente dimenticata all'ora dell'appuntamento al quale quest'ultima non si presenta.
@ Tabula
RispondiEliminaOltre all'incognita di 3 sms fantasma pochi minuti prima dello spegnimento del cellulare...
Mi chiedo perchè la vicina di casa non abbia ritenuto opportuno chiamare Melania
RispondiElimina-nè dopo le 16,00
-nè appena fu informata della scomparsa dell'amica
Sarebbe stato opportuno verificare gli alibi delle persone ruotanti intorno alla donna tragicamente assassinata:
alle 19.00 del 18 aprile
alle 07.00 del 20 aprile
Adesso è sicuramente troppo tardi per farlo.
Ciao a tutti, tornata da pochi giorni da una breve vacanza, ho letto tutto di un fiato quanto da voi scritto. Intanto mi spiace per quel che alcuni anonimi hanno preso a fare come fosse cosa lecita e quindi sono felice ora i commenti vengano moderati. Ma torniamo a bomba .....
RispondiEliminaUn paio di considerazioni, nella speranza possano essere di una qualche utilità, quantomeno per provare a vagliare ogni possibile motivazione a comportamenti che possono all'apparenza sembrare senza senso alcuno.
Il cellulare di Melania: il Waka Waka puo' essere una soltanto delle suonerie a suo tempo memorizzate sull'apparecchio. Io stessa uso suoni differenti a seconda della modalità (normale, all'aperto, ecc ...). Quindi non solo è possibile decidere l'intensità del suono ma anche musiche differenti a seconda di come il cellulare viene impostato. Non so se fosse il caso dell'apparecchio in uso a Melania, ma mi pare (non sono bravissima ad usare i cellulari) che alcuni telefonini possano addirittura, nella stessa modalità avere suoni differenti a seconda di chi sia la persona che sta chiamando .... Che so ... gli amici usi la lambada, per i parenti il waka waka e cosi' via. Sbaglio o ricordo bene? In ogni caso se il telefonino è stato manomesso, come pare, non credo sia possibile essere certi di quale fosse la suoneria in uso a Melania all'atto della scomparsa, nè tantomeno l'intensità del suono.
- I carabinieri che consultano il pc di Salvatore a poche ore dalla scomparsa. Puo' essere (non deve ma puo') che in caso di una sparizione apparentemente inspiegabile si cerchino indizi sull'immediato in base a quelle poche cose che possono essere subito fruibili. Ad esempio, se scompare un'adolescente, si controlla il suo "diario segreto", se scompare un professionista la sua agenda di studio dove vengono fissati gli appuntamenti, ecc ... Ecco che nel caso, qualche volta Melania avesse usato il pc del marito, poteva essere che un eventuale appuntamento poteva essere stato preso a mezzo posta elettronica, facebook, ecc .... e quindi perchè non provare?
- Le telefonate giunte e quelle non fatte: che Salvatore alle 16 (orario in cui dovevano essere a fare visita al bimbo appena nato) avesse ben altri problemi che avvertire di un ritardo è indubbio. La moglie era scomparsa e con tutta sincerità mi pare ovvio non fosse tra i "to do" una simile chiamata. Quel che invece mi suona strano, se non ancora piu' che singolare, è che Sonia, non avendo ottenuto risposta da Melania agli sms precedenti, non abbia si lei, cercato di contattare Salvatore per comprendere il motivo del ritardo;
- Infine la tracciabilità del cellulare (vero fulcro di questo interessante come sempre, articolo di Massimo): l'ennesima negligenza nelle indagini, nell'immediatezza della scomparsa, in questo caso. Ora, i casi sono due: o le ricerche e le indagini iniziali sono state condotte da Paperoga e da Topo Gigio, e la cosa sarebbe ben triste perchè ci darebbe idea di chi sono le persone alle quali è affidata la sicurezza dei cittadini, oppure tante manchevolezze, come questa, come l'impiego di un cane che poi si finisce col ritenere inaffidabile, come il fatto che sul luogo del ritrovamento del corpo di Melania abbiano potuto avere accesso cani e porci, ecco .... si potrebbe pensare a qualcosa di voluto. Solo al pensiero, un brivido mi corre lungo la schiena, ma davvero troppa faciloneria, troppe azioni necessarie non compiute, ignorate, ..... compresa la mancanza della rilevazione della temperatura corporea.
O sbaglio?
Stefania
Sulla telefonia mi astengo : sono perfettamente incompetente. Per quello che riguarda invece la mancata rilevazione della TC del cadavere, NON deve mai essere
RispondiEliminaRilevata, e se ne intuiscono i motivi, in tutti i casi di sospetto di violenza sessuale.
Certamente la misurazione avrà avuto luogo all'istituto di medicina legale, subito dopo, prima della messa in cella frigo del cadavere, visto che l'autopsia e' avvenuta il 21, come datazione del medico legale note in ordinanza.
Rita
la Tc del cadavere sarebbe la temperatura rettale?
RispondiEliminasecondo la tv l'entomologo che doveva estrarre dalle larve il segreto dell'ora della morte era in difficolta' per mancanza della misurazione della temperatura..
ennesima balla?
lazy
Sì, Stefania,
RispondiEliminaquanto dici sui motivi dell’incursione nel pc è del tutto plausibile, ma la domanda che io mi ero posta era “come mai tanta solerzia?”. Non si è mai vista tanta celerità in un caso di scomparsa, anche se nell’immediato solo “presumibilmente” volontaria, di una donna adulta.
E poi c’è il risvolto legale: oltre con mandato di perquisizione firmato da un magistrato (quello di turno, chi era? e come mai si è lasciato convincere così subito a firmare, con quali le motivazioni?), le forze dell’ordine possono entrare in casa per “fondato motivo”, “imminente pericolo”, e tutto ciò ci stava in una situazione in cui una moglie pianta marito e figlia da solo 3 ore?
Sarà insignificante, ma mi è venuto di chiedermi perché Sonia quando è arrivata a CSM, invece di occuparsi assieme a Stefania della piccola Vittoria, si sia prodigata ad andare a riferire ad una pattuglia di carabinieri (che stazionava mentre le ricerche continuavano in tondo sul Pianoro) che Melania “conosceva bene il sentierino” della scorciatoia dalla zona altalene al Bar Cacciatore, “perché ci sono andate spesso assieme”.
Non sembra anche a voi che questa “spifferata” (in quel momento gratuita e priva di senso) abbia già messo in dubbio la credibilità di SP?
Mimosa
@ Rita
RispondiEliminaAmmetto di essere un profano, ma forse questa presentazione del prof. Antonina Argo
http://www.auletta99.net/uploads/Diagnosi_di_epoca_della_morte.pdf
potrebbe comunque fornire una risposta sui metodi alternativi di misura della temperatura cadaverica in casi di sospetta violenza sessuale. In particolare sono interessanti, e sicuramente molto note, le correlazioni di "Giorgetti et al.".
Neanche la temperatura cutanea ascellare e' stata rilevata? E quella ambientale?
Senza contare l'umor vitreo ....
Che la temperatura del corpo (TC) della vittima sia stata rilevata dopo il suo trasporto in sala autoptica, e prima di essere messo in cella frigo, è solo una supposizione, anche se supportata da una procedura ordinaria.
RispondiEliminaPenso che a questo punto della situazione generale, sarebbe opportuno attendere almeno l'inizio delle udienze, le quali potrebbero fendere le prime ombre, che offuscano il caso, nel suo complesso e, in appresso, anche nei suoi dettagli.
In questi pochi giorni che ci separano, dall'inizio del processo, dovremo armarci di pazienza, e di fiducia.
Almeno fino ad allora, e se nel frattempo non ci saranno novità, mi concederò una pausa di silenzio e riflessione.
Saluti a tutti, Falce
Un’osservazione sul comportamento di Sonia. Personalmente trovo sgarbato insistere nel chiamare una persona che non risponde senza un motivo veramente valido e Sonia in quel momento era semplicemente curiosa sull’esito della visita medica. Penserei, dopo due chiamate ed un messaggio, che l’altra persona è impegnata a fare altro ed attenderei una sua risposta o chiamata quando sarà libera.
RispondiEliminaInoltre dall’ultimo messaggio delle 15:03 fino alle 16:00 Sonia non ha motivi di insistere nel chiamare M. che vedrà da li a breve alla festa.
Dalle 16:00 in poi per me Sonia è totalmente presa dalla festicciola del piccolo(festicciola formale o con invitati che arrivano anche più tardi delle 16:00?), tra parenti, invitati, cibo e pargoletto.
Massimo, quindi se ho capito bene, nel caso di doppio messaggio (non creato volontariamente da chi invia il msg stesso) anche se in movimento, non è assolutamente possibile che il primo agganci una cella e il doppione un’altra in quanto sfruttano entrambe solo la connessione e cella del primo?
In poche parole: Sonia in movimento che va dal punto A al punto B. Invia il messaggio quando è nel punto A, ma quando arriva al punto B a Melania arriva il doppione della cella B. Questo è impossibile, ho capito bene?
Lo pensavo soprattutto per dare un senso a due messaggi fin troppo attaccati, ma se l’ipotesi del doppione è da scartare, per trovare la logica dei 21 secondi direi che è molto plausibile l’idea dei messaggi preparati prima di essere inviati, anche se questo comporta nuove domande.
Kiba
Beh Kiba, non credo sia così importante o si debbano sollevare troppe domande. Anche mia moglie prepara i messaggi e li salva prima di spedirli alle amiche. Lo fa quando sa che sono in ufficio, per non disturbarle con quel segnale caratteristico che potrebbe infastidire il datore di lavoro. Magari Sonia stava andando con sua madre a prendere la torta, magari ha spinto invio una prima volta e dopo poco ha spinto la seconda, forse perché non era il suo telefono o forse perché non le è arrivato il messaggio che le comunicava l'avvenuta consegna.
RispondiEliminaCiao, Massimo
@Roberto
RispondiEliminaTi riporto quanto compare nelle dia che hai postato della dr.ssa Argo ( scusa ma l'hai letto ?)
Relativamente alla misurazione della TC
È CONTROINDICATA:
Quando si sospetta una violenza sessuale o comunque un rapporto sessuale precedente il decesso.
La temperatura ambientale è stata certamente misurata e perdonami ma la temperatura ascellare NON ha alcun significato.
Umor vitreo e successive analisi vengono fatte in sala autoptica non certamente sul posto, da quel che mi risulta.
Rita
Il chiarimento dei dubbi che razionalmente non possono non sorgere, e che capiamoci possono avere legittime e logiche spiegazioni, non su quanto sara' stato il comportamento di Son. ma su quanto ha dichiarato che sia avvenuto dal suo punto di vista penso sia uno degli snodi per risolvere l'enigma oltre al telefonista anonimo ed a tutti i dati tralasciati comprese le quattro precisamente errate geolocalizzazioni del cellulare di M.
RispondiEliminaLa percezione di Son. la trascina ad immaginare, nel festival dei "dice che" il 27/04/2011 a CLV, che la coppia poteva essersi messa daccordo con il "dice che, prendiamo la bimba, il plaid, il pallone, LA MERENDA, andiamo al pianoro e li, aspettiamo Son." non specificando se lei doveva andare al pianoro o se il "aspettiamo Son." dovesse essere inteso figurativamente arrivando la stessa a Folignano dal lavoro.
Son. sul particolare lascia un alone di silenzio e l'intervistatore non gli chiede precisazioni su quel "aspettiamo Son.", ed il motivo potrebbe risiedere su una legittima diversita' di dichiarazioni fra quelle depositate ufficialmente e quelle consegnate alle telecamere forse per un motivo di strategia suggeritale dagli inquirenti, non lo sappiamo anche se sarebbe importante avere una risposta chiara in merito.
La percezione invece di S.e' che alle 13,00 la coppia mangia poco perche' sapevano di dover affrontare la festicciola da Son.mentre appare lontano galassie sperdute la percezione di M. che invece non avrebbe nemmeno portato la borsa della piccola e non soltanto LA MERENDA PER LA BIMBA che Son. "dice che" M. avrebbe invece portato.
c'e' anche una evanescente e forse insignificante coincidenza, S. avrebbe avuto ad accusa sulla scena del delitto dalle 14,45 alle 15,05, a grandi linee il tempo intercorso fra il primo contatto tentato da Son. 14,53 e l'ultimo sms inviato ad M. dalla stessa a M. 15,04, copre in finale quasi esattamente il tempo cruciale ad indagine accusatoria della fine di M. riconsegnandole un alibi ferreo sostanziato dalle celle da lei agganciate, ma solo Son., ed eventualmente chi li potrebbe aver inviati, pero' puo' essere certa di chi ha materialmente inviato quei tentativi di contatto diretti al cellulare di M.
Le ipotesi sono:
1) O viveva emotivamente in simbiosi con M. e ha percepito gli stessi pericoli che M. ha potuto percepire.
2) O ha consapevolezza dei pericoli che M. stava percorrendo.
3) O era lei il pericolo percepito da M.
4) O potrebbe avere avuto dei buoni motivi per tirarsi fuori consolidando un alibi apparentemente, e per ora, accettato come ferreo.
5) O voleva sapere semplicemente come fosse andata la visita del mattino.
La festicciola delle 16,00 invece:
1) O vi era veramente e non si spiega come mai nessuno dei tre se ne occupa benche' l'appuntamento fosse di fatto inatteso immotivatamente, agli occhi di Son., dalla coppia.
2) O non vi era ed e' stata inventata di sana pianta, nel qual caso riporta il tempo passato dalle 16,00 alle 17,19 (momento in cui Stef. avverte Son. dell'accaduto a M.) coperto da ipotetico inesistente alibi di Son.
Ecco che diventa forse importante comprendere su quale cellulare Stef. avverte Son. e quale celle agganciano le due interlocutrici.
ANTONELLO
RispondiEliminaMa siamo proprio sicuri che gli sms partiti dal cellulare di SV siano stati inviati proprio da lei, e non da chi, per esempio, in quel momento...dormiva?
SV si è servito del cellulare della madre perchè, (dice lei) il suo aveva esaurito il credito. MA potrebbe anche averlo sbadatamente lasciato a casa.
Ti dispiacerebbe aggiungere, alle tue, anche questa 6° ipotesi?
Ciao, Pino
@Pino
RispondiEliminasi, in verita' l'avevo gia' inserita sopra come ipotesi, e' che l'ipotesi coinvolgerebbe anche altre persone e questo mi blocca un po'.
Condivido pero' l'ipotetica apertura e l'ultima domanda che mi ponevo andava proprio in quella direzione, se infatti Stef. ha avvisato Son. chiamandola su quella che ha dichiarato essere la sua scheda bisognerebbe vedere quale celle hanno agganciato i due cellulari, se l'ha chiamata sul cellulare di sua madre c'e' qualcosa che torna, o meglio un passaggio anomalo, se glielo avrebbe detto a voce significa che non l'ha chiamata al cellulare e bisognerebbe chiedersi il perche'.
Vi e' a dire il vero una ipotesi che aleggia, e cioe' che S. sia stato lasciato andare a Colle San Marco da solo a correre e che M. con V. possa aver detto a S. che rimaneva ad aspettarlo da Son. per poi insieme alla stessa pedinarlo in auto.
Questo perche' vi deve essere una spiegazione alle troppo lontane celle agganciate da Son. in troppo poco spazio di tempo, in questo senso la bimba potrebbe essere stata tenuta da Son. e Ripe non centrerebbe nulla con un'aggressione mai avvenuta li.
C'e' poi da porsi l'interrogativo sul patto cosidetto, riguardava solo S. e le sue scappatelle???
Ma qua siamo veramente ancora in alto mare, troppe le eventualita' oltre a quella che Son. possa anche essere perfettamente sincera, c'e' da ragionarci ancora su per avere un qyadro analitico virtuale piu' ampio possibile.
C'e' da ribadire che spero che abbiano approfondito tutti i dubbi e che abbiano spiegazioni logiche a tutto, per ora sarebbe disonesto non sottolineare le coincidenze strane sugli orari ed altre che non trovano apparente notivo, in verita' quello che piu' mi e' difficoltoso e' immaginare il rapporto fra S. e Son. nell'ipotetico caso che lei si sia inventata la festicciola.
Se mentono hanno un rapporto stranissimo, se non mentono non hanno rapporti ed anzi lui si e' mostrato stizzito dalle intromissioni e tutto dopo che S. ha potuto dichiarare che il marito di Son. Sembra mirasse ad M.
Anche questo virtuale rapporto non lo riesco ad inquadrare, forse perche' mi fisso troppo sulle cose e semplicemente non le vedo.
Te riesci ad immaginare un rapporto fra i due??? Di che tipo???
ANTONELLO, buongiorno.
RispondiEliminaHai scritto una interessante constatazione che riporto:
="Questo perche' vi deve essere una spiegazione alle troppo lontane celle agganciate da Son. in troppo poco spazio di tempo"=
E' certamente come osservi, ma chi ti conferma che quel cellulare era nelle mani di SV?
Pino
Mi risulta strano comprendere come in relazione ad un vicino di casa che ci abbia provato, se pur blandamente, con la propria moglie, della quale Parolisi era, se pur fedifrago, geloso al punto da impedirle di aprire un proprio profilo facebook, fosse possibile continuarne la frequentazione in rapporti così stretti come quello di vedere una partita insieme mentre le consorti stirano vicendevolmente la biancheria intima.
RispondiEliminaRelativamente alla proibizione alla moglie da parte di Salvatore di aprire un profilo facebook, non credo proprio fosse affinchè la stessa non scoprisse il profilo "vecio alpino" o "gatto e capperi", giacchè chiunque di noi potrebbe celarsi sotto un nickname di fantasia all'interno del quale inserire l'impossibilità da parte degli estranei a visionare le foto private, e una moglie all'oscuro del nick name di fantasia teoricamente non arriverebbe mai a scoprirlo.
Mi domando se sia Parolisi l'unico ad avere parlato della famosa mano poggiata sulla gamba di Melania da parte di A.S., o se per caso altri ne abbiano confermato la veridicità.
Detto questo, sarebbe da capire se la commistione del dna di Sonia con una componente Y di dna maschile debba necessariamente indicare il figlio minore della stessa, della quale beninteso una madre, dopo aver maneggiato o cambiato il proprio figlio potrebbe essere impregnata, o un altro parente di sesso maschile della donna.
Il caso di Yara nel quale è stato rintracciato il padre dell'assassino ma non il figlio è emblematico del fatto che il dna possa condurre al disvelamento di relazioni di parentela insospettabili.
Se spinge il tasto invio due volte allora il messaggio è effettivamente uno solo, a questo punto non per forza preparato, e può darsi che Sonia menta involontariamente quando afferma di averne inviato uno (non accorgendosi di aver pigiato due volte invio).
RispondiEliminaScusa Massimo, avevo capito che tu ipotizzavi un secondo messaggio, diciamo nascosto, e che Sonia in qualche modo mentisse.
Di tutta risposta cercavo di capire se ci fossero altre possibilità ma se ho capito bene consideri il fatto irrilevante o comunque non cosi importante, quindi non voglio trascinarti ulteriormente.
Ciao
Kiba
I due messaggi, kiba, sono un dato di fatto, esistono e paiono strani. Ma non si può solo malignare, si deve anche cercare un'alternativa alla malizia. Non sono io che li considero irrilevanti, io nei miei articoli riporto le stranezze e critico ciò che a mio giudizio si è fatto in maniera approssimativa o, addirittura, non si è fatto. Sono i carabinieri che hanno considerato i due sms irrilevanti, quindi l'unica spiegazione logica, che non tenga in considerazione un mesaggio lungo, porta a pensare ad un errore della Viviani che quel giorno ha usato un cellulare non suo.
RispondiEliminaNon sono io a dover trovare la verità, non sono un detective, io posso solo cercare di capire e scrivere di conseguenza... ciao, Massimo
Anche per me sentire che è stato inviato un solo messaggio ma trovarne due nei tabulati è una stranezza su cui potevano indagare meglio proprio per togliersi ogni più piccolo dubbio.
RispondiEliminaQuello che scrivi mi incuriosisce proprio perché rilevi quei piccoli dettagli che non leggo da altre parti e che comunque fanno riflettere.
A presto
Kiba
nessuno ha preso in considerazione la possibilità dell'inoltro di un messaggio a sua volta ricevuto?
RispondiEliminaMi è capitato di inoltrare messaggi altrui se devo inviare un indirizzo arrivatomi via sms ad una terza persona, per esempio.
Altre volte invece ho girato il numero di cellulare di qualcuno: ci vogliono pochi secondi.
Ma di sicuro parecchi di voi conoscono le famose "catene di auguri via cellulare" preconfezionate, quelle che girano per Natale o per la Befana o per Pasqua, che fanno sì che a volte si ricevano gli stessi identici sms da persone diverse.
si è semplicemente inoltrato un messaggio a nostra volta ricevuto.
tempo necessario per l'operazione: due, tre secondi. forse.
pare che il peggio sia passato! ricominciamo
RispondiEliminamichele
La Imma a pomeriggio 5 con la sua sceneggiata....ridicola
RispondiEliminaQualcuno puo' per favore fare un riassunto dell'intervento di Imma nei punti salienti???
RispondiEliminaMa non ci credo!
RispondiEliminaè stato scritto!
E' STATO SCRITTO!
"E poi c’era un ultimo quesito: Melania Rea ha avuto un rapporto sessuale prima della sua morte? Si vuole forse escludere del tutto l’ipotesi di una violenza sessuale perpetuata da terzi."
http://www.tvpitalia.it/notizia/2012/09/18/0008355/Ascoli_-_Omicidio_Rea,_il_20_settembre_saranno_consegnate_le_perizie.aspx
Bel colpo Tabula!
RispondiEliminaPer giunta ancora piu' esplicito del quesito della Tommolini, come presentato dalla stampa:
" i presunti rapporti sessuali avuti dalla vittima nei tre giorni precedenti il delitto"
Corriere Adriatico 31 marzo 2012
Ho la sensazione, da come lo riporta l'articolo su tvpitalia, che il "quesito" su eventuali rapporti sessuali avuti da MR prima della morte, sia più esplicitamente mirato ad ESCLUDERE tale eventualità, che a provarne la possibilità, e conseguente responsabilità di "terzi". Sensazione che avvertii, scrivendone, già i giorno che il gup Tommolini ne ordinava la precisa investigazione scientifica, a periti di sua nomina.
RispondiEliminaPino
@Pino
RispondiEliminae certo che la si vuole "escludere".
Ma quando una cosa non la si nomina mai, non la si prende mai in considerazione, la si tratta come se non esistesse.
Interrogarsi sulla stessa, implica il considerarne l'esistenza.
Tra l'altro facci caso: si parla ancora di violenza sessuale, quando la violenza è stata esclusa.
E' ancora molto difficile mettere nero su bianco la parola rapporto consenziente, anche se, nel caso di una minaccia, lo stesso non potrebbe considerarsi tale anche se in assenza di segni di lotta.
Bisogna anche notare che TVP è stata l'unica a circostanziare e nominare questo genere di indagine, le altre fonti che hanno riportato la notizia hanno stralciato di netto qualsivoglia riferimento del genere.
Il fatto che ci sia un ordine di scuderia molto preciso che vieta l'associare la figura della scomparsa ad ogni riferimento inerente un eventuale e possibile rapporto sessuale appare evidente come il sole.
Del resto se mai dovesse essere appurato ciò che qui dentro viene discusso da più di un anno senza moralismi di sorta, diventerà difficile mantenere ancora la copertura stampa.
Ma sono sicura che ci proveranno, e fino ad oggi ci sono riusciti.
posto un vecchio articolo, non per annoiare chi ricorda ogni cosa detta, ma per ragionare alla luce del senno di poi
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/cronaca/2011/04/29/news/melania_nuovo_movente-15507811/
"L'inchiesta sulla morte di Melania Rea sembra aver imboccato una direzione precisa. Gli interrogatori di parenti e conoscenti della vittima e la ricostruzione minuziosa della sua vita matrimoniale hanno permesso al pool di pm ascolani di delineare una nuova ipotesi sul movente del delitto sulla Montagna dei Fiori. Melania Rea sarebbe stata uccisa per essere improvvisamente venuta a conoscenza (grazie ad un'amica) di qualcosa che poteva sollevare, nel piccolo mondo ascolano, un enorme scandalo. Lunedì 18 aprile, saputo delle sue intenzioni di svelare (almeno ai familiari) il segreto tanto gelosamente custodito, sarebbe stata avvicinata nel parco di Colle San Marco da qualcuno che conosceva bene e di cui si fidava. Un qualcuno a cui era stato affidato il compito di convincerla a tenere la bocca chiusa e a non rovinare alcune
famiglie. La sua uccisione quindi non sarebbe stata programmata ma originata dalla sua intransigenza."
TABULA
RispondiEliminaA seguito di quanto dicevamo, sul tanto discusso "quesito2 del Gup, il 04-aprile c.a. io scrivevo, proprio a te:
="@Tabula
Quello che hai pensato tu ricalca quanto pavento anc'io.
Il Gup, infatti, ha chiesto di far luce su eventuali rapporti sessuali di M, a partire da tre giorni PRIMA DELLA MORTE, e non già dal momento dell'inserimento del TAMPONE VAGINALE, per cui, se il conteggio temporale fosse calcolato in base a quanto "letteralmente" richiesto, avremmo un risultato deludente per le nostre aspettative.
Vorrei credere ad una imprecisione verbale del Gup. Ma se così fosse, chi correggerebbe la richiesta, iniziando il conteggio dall'esame del tampone?
Non conterei molto su questa possibilità, a meno che non si tratti di errata espressione che potrebbe essere corretta nel corso delle indagini, dallo stesso Gup. (?)
Perciò scrissi: non è tutto oro quello che luce.
Spero tanto di avere torto, per vedere schiattare quella "balena"
PINO"=
Non ho mai nutrito una gran fiducia, sul "FINE" dela richesta di nuove perizie. Quindi non mi meraviglierei tanto che venga ancora, sistematicamente la SG, e quello che comporterebbe la sua testimonianza.
PINO
p.s. Err. Corr. sistematicamente "IGNORATA" Pino
RispondiElimina@Pino
RispondiEliminatu paventi ciò che tutti paventiamo.
Del resto un conto è l'impiegato che si limiti ad aderire e rispondere alle precise richieste fattegli senza andare oltre.
Un conto è un perito nominato da un Tribunale al fine di condurre chiarezza su una questione controversa.
Un professionista degno di tale nome non dovrebbe mancare di evidenziare tutti i distinguo e di circostanziare a quando come e perchè si possa riferire un dato scientifico.
O perlomeno mi auguro sia così.
Nel caso avessi ragione tu e ci si limitasse ad aderire alla richiesta senza definire l'errore che vede nel conteggio a partire dal momento della morte un dato non corretto alla radice, non potrà essere di certo peggio di quanto già sia, ovvero una situazione nella quale l'imputato è stato accerchiato e non ha chances nè vie di fuga.
@ Pino e Tabula
RispondiEliminaVorrei chiarire: non esiste test o analisi che rilevi la Sg per oltre 48h dal coito in casi PM.
L'ELISA, che fornisce una curva di presenza della Sg nel tampone, e' preclusa ai casi di forensica (in realta' e' piu' valida in ricerca che in qualunque altra applicazione). Ed il Nanotrap Sg... lasciamo perdere! Credo di aver postato abbastanza in materia...
L'RSID-Semen e' l'unico metodo accreditato valido per casi forensici con tempi massimi sicuri e garantiti (48h). Inoltre, lo Zn2+, stando all'articolo dell'autopsia della donna tailandese, si legando e neutralizza il PSA in tempi piu' rapidi PM che AM (anche l'AP si riduce in maniera consistente...!). Ne consegue che la Sg PM perde binding capacity, ovvero che 48h dal coito sono il limite massimo, AM e soprattutto PM, oltre il quale e' impossibile rilevare tracce di tale sostanza. E se a p. 5 della Validation Paper leggiamo che l'RSID-Semen riesce a rilevare fino a 2.5nL entro 48h dal coito (ovvero 2.500.000.000-esimi di litro di Sg, che corrispondono ad una quantita' infinitesimamente piccola), oltre non rileva altro semplicemente perche' di Sg non ve n'e' piu'.
Pertanto il GUP Tommolini non potra' che ottenere risposta negativa al suo quesito. Se pero' riformulasse la domanda chiedendo a quando, stando alla positivita' della Sg (ed indipendentemente dalla negativita' del DNA) si possa far risalire l'ultimo rapporto sessuale, l'unica risposta che potrebbe mai ottenere e': MAX 48h a ritroso dal tampone o dalla messa in frigo, sempre che Melania sia stata messa in cella frigo prima del tampone (ma questo noi non lo possiamo sapere), ovvero MAX 48h come minimo dall'arrivo del corpo di Melania in obitorio.
Ciao. Annika
Quello che intendevo, Annika, è che un conto è rispondere si o no al quesito della Tommolini senza fornire ulteriori spiegazioni,
RispondiEliminaun altro conto un professionista degno di tale nome, il quale, nel trovarsi a dirimere la spinosa faccenda fugando ogni dubbio possibile, non dovrebbe mancare di specificare ciò che tu stessa hai appena specificato con molta chiarezza.
A mio avviso, potrebbe essere fondamentale la risposta che si darà al quesito: perchè è stato necessario ripulire il cellulare della vittima? Forse perchè gli inquirenti si accorgessero di ciò e quindi indirizzassero le indagini cercando nei contatti in esso contenuto, deviando così le indagini? E' anche vero che lo stesso risultato si sarebbe ottenuto gettando il telefonino o distruggendolo e rischiando anche di meno.
RispondiEliminaOppure è stato ripulito perchè è servito da specchietto per le allodole ed il nome dell'assassino è contenuto nei contatti e magari chi lo ha manomesso, pensando di aver fatto un buon lavoro, ha escluso che gli inquirenti si accorgessero di ciò ed ha messo il cellulare lindo e pinto vicino al corpo?
Stella
@ Tabula
RispondiEliminaConcordo pienamente. Non si puo' dare risposta negativa ad un quesito su un test scientifico senza darne spiegazioni.
The bottom line is: se si e' usato l'RSID-Semen, come sembra probabile in quanto la Sg non sarebbe risultata positiva con l'ELISA a meno che Melania non fosse morta letteralmente a ridosso del ritrovamento (per testare con l'ELISA occorrono quantita' tra 50-100 microlitri di Sg, ovvero una quantita' tra 2000 e 4000 volte maggiore rispetto a quella specificata a p. 5 del Validation study per l'RSID-Semen e 100 volte superiore rispetto a quella comunque certificata per lo stesso), valgono 48h dal tampone o dalla messa in cella frigo. Dato che l'orario del prelievo o della messa in cella frigo saranno stati sicuramente annotati e firmati da Tagliabracci (ci mancherebbe altro) e comunque vale sempre come minimo l'orario di registrazione in obitorio o body store room, le 48h, anche in mancanza di altri orari (prelievo o cella frigo), come minimo si calcolano a ritroso da quell'istante.
E' DOVERE di un professionista serio che risponda ad un quesito sul rapporto sessuale sottolineare quanto sopra. Non vedo come potrebbe evitare di farlo.
Annika
Inoltre, permettetemi: se la domanda del GUP Tommolini dovesse realmente corrispondere ad una richiesta di informazioni riguardo un possibile rapporto sessuale della vittima entro le 72h precedenti il decesso, una risposta negativa sarebbe un falso. Infatti non vi esiste test o analisi della Sg (o del PSA se e' per questo, e ricordiamo anche la negativita' del DNA) che possa stabilire se Melania, ovvero un cadavere al momento del tampone, abbia consumato o meno un rapporto sessuale databile oltre le 48h dal prelievo (o messa in cella frigo). La positivita' della Sg non puo' essere datata oltre le 48h ed e' esclusivamente a questo che la superperizia si potra' attenere.
RispondiElimina@ STELA
RispondiEliminaLa ripulitura del cellulare può rientrare certamente, fra i tentativo di deviazione delle indagini, e rappresentare "uno specchietto per le allodoli", come lo hai definito, ma l'mportanza di tale ipotesi, diventa secondaria rispetto alla presenza della SG nell'organismo della vittima che, stando ad alcuni assunti scientifici, potrebbe costituire una prova decisiva, per correggere la cronologicamente l'ora della morte di MR.
Si spera solo che i periti terzi non ignorino la presenza di tale proteina, ( e come potrebbe essere?) nel corso delle analisi a loro afidate.
Pino
p.s. scusami gli errori. Pino
RispondiEliminaPino, il mio intervento prescinde dalla questione Sg. Ciò che mi interessava trattare era la questione riguardante il cellulare e gli interventi che si sono fatti su di esso, cercandone di capire il motivo. Una prova degna di tale qualificazione, è per l'appunto sempre tale.
RispondiEliminaRisolta la questione Sg a mio avviso rimarrebbero aperti altri quesiti che la stessa non riuscirebbe a risolvere senza l'ausilio di altri elementi. Al contrario, riuscire a risalire al contenuto che è stato cancellato dal cellulare, potrebbe indicare immediatamente la verità.
Stella
Buon pranzo a tutti.
RispondiEliminaA stasera presto, PINO
@ STELLA
RispondiEliminaHo fatto appena in tempo a leggerti, prima di spegnere il pc,
Te l'ho già precisato, che la conoscenza del contenuto del cellulare di MR sarebbe importantissima, ma mi pare che le ricerche in tal senso siano già state affettuate da vari tecnici, con risultato NULLO perchè, è stato affermato, la "pulizia" dell'apparecchio è stata fatta da esperti, in maniera radicale.
Magari fosse il contrario.
Per cui, a mio modesto avviso, il recupero del contenuto del cellulare in parola, mi sembra una impresa difficilissima.
La SG, invece, è stata rintracciata dal dr Tagliabracci, perciò mi sembra che, per se stessa, resti una testimonianza tangbile, oltre alla necessità di concordanza di altri indizi, che suggerivi, quale esperta della materia.
Pino
p.s.
RispondiEliminaSTELLA, tu scrivi:
="Risolta la questione Sg a mio avviso rimarrebbero aperti altri quesiti che la stessa non riuscirebbe a risolvere senza l'ausilio di altri elementi. Al contrario, riuscire a risalire al contenuto che è stato cancellato dal cellulare, potrebbe indicare immediatamente la verità.
E verissimo, ma la SG rivelerebbe il giorno e l'ora della morte di MR, che risulterebbe presumibilmente diversa da quella attribuita dagli atti ufficiali, che scagionerebbe Parolisi.
Questo interessa tutti noi, in armonia con l'orientamento garantista del blog e dei suoi collaboratori.
La ricerca della verità, con quella dei relativi rei sul caso in esame, è compito della Magistratura e delle FdO.
Pino
Alla difesa non interesse scoprire il colpevole
RispondiEliminaAlla difesa interessa posticipare l’ora della morte
Se riuscirà a farlo UNICAMENTE dimostrando l’inattendibilità della perizia autoptica sul contenuto gastrico o se sarà “costretta” a tirare in ballo ANCHE la Sg, lo sapremo a breve.
Buon proseguimento
non ci sperate la difesa non dimostrerà nulla di nuovo
RispondiEliminaperchè nulla di nuovo c'è da scoprire
Per l'ennesima volta, mi chiedo la motivazione per la quale qualcuno rivolgendosi alla mia attenzione, usi il caps per scrivere alcune parole, come se questo desse un'impronta più incisiva. Non sortisce questo effetto in me.
RispondiEliminaNon ho certo attribuito a questo blog il ruolo di conoscitore della verità o la funzione di giungere ad essa. So bene che ricercare la verità, tra l'altro, mera verità processuale, è compito delle istituzioni deputate a ciò, ma allo stesso tempo credo, che la nostra presenza in questo spazio non sia solo per un parler fine a se stesso. Ho letto centinaia e centinaia di ricostruzioni del delitto, congetture, ipotesi e perfino azzardate conclusioni sui possibili autori dell'omicidio di Melania ed oggi, la ricerca della verità diventa compito della Magistratura. Lo è sempre stato direi.
Il fatto che chi ha agito sul cellulare lo abbia fatto con professionalità, azzerando la possibilità di risalire al suo contenuto, delle due ipotesi da me palesate, mi porta a prediligerne una. Ritengo in questo caso, importante l'apporto che potrebbe dare Salvatore sulla contezza di certi contatti.
La questione Sg, ripeto che non darebbe tutte le risposte. Potrebbe scagionare Parolisi, certo, ma non è neanche questo mio compito e non il solo mio desiderio; desidero conoscere l'identità dell'assassino.
La difesa può servirsi delle indagini difensive per la ricostruzione dei fatti e ponendo in essere certi accertamenti, potrebbe arrivare a scoprire anche la verità che potrà far emergere come meglio crede.
Stella
OT
RispondiEliminaE' già la seconda o terza volta che leggo questa osservazione "Per l'ennesima volta, mi chiedo la motivazione per la quale qualcuno rivolgendosi alla mia attenzione, usi il caps per scrivere alcune parole, come se questo desse un'impronta più incisiva
Nel caso sia rivolta a me ( o a qualcun altro), segnalo che in mancanza del tag [u] E' CONSENTITO l'uso del maiuscolo.
Comunque non era assolutamente nelle mie intenzioni catturare l'attenzione di un utente in particolare
Annika.
RispondiEliminaTu hai indicato tutta una serie di parametri attraverso i quali sarebbe stato possibile arrivare ad una definizione più o meno esatta del momento della morte di Melania.
Hai indicato l'umor vitreo, le.. ipostasi (probabilmente sto scrivendo inesattezze ma perdonatemi, non è il mio campo), il rigor mortis, la temperatura, e pare che non uno di questi parametri che immagino facciano parte dei rilievi preliminari d'ordinaria amministrazione pare sia stato attuato.
O, se si è utilizzato un sistema empirico per valutare il tempo intercorso dal momento della morte al ritrovamento, dovremmo a questo punto ed in mancanza della certezza che sia stato immediatamente effettuato uno dei rilievi sopracitati, attenerci a quanto rilevato dal Tagliabracci in prima battuta.
Una ricostruzione della tempistica dell'omicidio espressa con i dati a disposizione avuti nell'immediato che in prima battuta non differiva poi così tanto da quanto affermato dalla dottoressa Canestrari.
La divergenza di pareri professionali si è attestata su una successiva analisi di quel corpo, e la valutazione tempistica dell'orario della morte è stata di fatto anticipata solo in seguito allo stato del contenuto dello stomaco e della caffeina in esso contenuto, anche se, come sappiamo e come so perfino io, che non mi sono limitata a leggere solo quanto postato da Annika, il contenuto dello stomaco dovrebbe essere l'ULTIMO dei parametri da prendere in esame per stabilire un orario di morte.
Ed invece pare sia stato il primo, ma anche l'unico parametro preso in considerazione, soppiantando qualsiasi altra valutazione tempistica precedentemente effettuata da ben due medici.
Sei quindi molto ottimista quando affermi, cara Annika:
"Dato che l'orario del prelievo o della messa in cella frigo saranno stati sicuramente annotati e firmati da Tagliabracci e comunque vale sempre come minimo l'orario di registrazione in obitorio o body store room, le 48h, anche in mancanza di altri orari (prelievo o cella frigo), come minimo si calcolano a ritroso da quell'istante"
Io invece non ci giurerei: chi sa, quell'orologio potrebbe andare avanti o indietro, o il documento potrebbe essersi perso, o l'annotazione sul pc danneggiata.
Questo caso di cronaca è pieno di eventi fortuiti di questa portata.
Riuscire a risalire al contenuto del cellulare a questo punto è un falso problema.
RispondiEliminaSe non è stato possibile fino ad ora risalire al testo di quegli sms così ben cancellati, dubito lo possa essere adesso, anche e soprattutto in considerazione del fatto che non mi risulta che a nessun perito sia più stata richiesta un'analisi di quel cellulare.
D'altro canto per levarsi il dubbio ed aggirare l'ostacolo sarebbe stato forse possibile recuperare almeno i messaggi dal telefonino di Sonia, anch'essi fortuitamente cancellati, ma credo che passato più di un anno di tempo non si possa fare.
D'altro canto mi sembra che sia recentemente intervenuto un personaggio al quale è stato dato molto credito, che ha sostenuto che niente sia mai stato cancellato dal cellulare di Melania.
E allora a chi credere?
In fondo, credo che nessuno avrebbe mai pagato una consulenza al professor Andrisano per recuperare qualcosa che non mancava.
E, se furono recuperati i messaggi scambiati tra Sabrina ed Ivano, cancellati a mano da due individui qualificabili come "utenti comuni", avrebbe dovuto essere possibile anche risalire al contenuto del cellulare di Melania Rea.
E invece no.
Direi che a questo punto non c'è niente da discutere in Tribunale relativamente a questo, tranne annotare il fatto che la memoria del telefonino sia stata cancellata da qualcuno che sapeva bene come farlo.
Mentre la questione Sg potrebbe essere l'elemento che scriverà una nuova e radicalmente diversa sceneggiatura del delitto, protagonisti compresi.
Cara Tabula
RispondiEliminaTi ho mai detto che mi piace come scrivi?
non capisco, però, perchè continuate a parlare di cose alle quali comunque non potete dare risposte e non cercate di partire dall'inizio quando sp mente su tutto e già da subito, perchè sottovalutate volontariamente questo aspetto che proprio perchè da voi sottovalutato vi porta lontano, mi spiego: la versione data sp circa movimenti suoi e di sua moglie per il 18 aprile è stata completamente smentita dalle indagini effettuate inqunto è stato accertato che proprio negli orari indicati da sp nessun testimone che era presente sul posto dice di aver notato la faligliola, compreso gli studenti che hanno scattato alcune foto dove non c'è traccia né di sp né della moglie nè della figlia nonostante lui abbia invece detto che in quell’ora loro si trovavano appunto in quella zona specifica come non c'è traccia della sua auto, malgrado nelle foto sia inquadrata la stradina dove sarebbe dovuta essere parcheggiata secondo le sue stesse indicazioni se vi ricordate circoloò la foto di un auto tempo fa ma la stessa come si vede chiaramente è di altro coloro (rosso bordeaux e si trova parcheggiata in altro luogo e già con questo si può assodare che sp mente Per quanto riguarda RANELLI, nell’immediatezza dice a al signore che ricerca mr insieme a sp di non aver visto nessuno corrispondere a alla descrizione della donna poi ricorda di aver visto una famiglia ma non può essere quella di sp perché la colloca, vedendo i filmati della telecamera del suo chiosco e le operazioni dallo stesso compiute introno alle 15,25 precisamente quando porta le sedie fuori dal chiosco, quindi in un orario in cui , anche secondo sp non è più lì da tempo stando q quello che lui stesso dice visto che fa la prima chiamata alla moglie alle 15,26 perché preoccupato della sua assenza che durava già da venti minuti – mezz’ora.
RispondiEliminaQuindi non era più alla altalene dalle 15 circa, per sua stessa ammissione di conseguenza ranelli non può averla vista lì dove non era.
se partite da questo forse cambia un pò la direzione del vento
michele
Falsi problemi esistono, laddove si decida di intraprendere percorsi a senso unico, ciò che personalmente evito di fare, un pò per indole ed un pò perchè i fallimenti investigativi, dimostrano di essere figli di ricerche espletate in un unico sentiero.
RispondiEliminaSono impaziente di leggere le perizie e consulenze che verranno depositate; finalmente risultati ufficiali e professionali che spero vadano ad arricchire il quadro.
In merito al caps, la netiquette lo considera alla stregua di un urlo ed urlare non è educato.
Stella
Michele, se hai la pazienza di andarti a leggere tutti gli articoli di Massimo ed i commenti che li corredano, forse il vento potrebbe cambiare anche per te.
RispondiEliminaStella
io ho letto tutti gli articoli di massimo, con tutto il rispetto ,appunto, li ha scritti lui! sono sue opinioni non sono i fatti! io sono abituato a leggere gli atti
RispondiEliminamichele
Stella
RispondiElimina"l'urlo" di Munch lo mettiamo in pattumiera perchè grande segno di maleducazione?
@ Michele
RispondiEliminaC'è poco da fare. Se la positivita' per Sg attesta un avvenuto rapporto sessuale e lo retrodata di massimo 48 ore, data l'assenza di tracce di stupro e quindi di rapporto necrofilo, Melania a mezzanotte del 18 era ancora viva e Salvatore era da ore sotto osservazione, Ranelli o non Ranelli, foto o non foto.
@ roberto
RispondiEliminahai ragione sul primo punto e staremo avedere, ma sul secondo ti sbagli di grosso, perchè negare l'evidenza?
michele
Michele, gli articoli di Massimo non sono campati in aria, ha documentato ciò che ha scritto.
RispondiEliminaSe sei abituato a leggere gli atti, allora dovresti sapere che nella immediatezza dei fatti, Ranelli disse l'esatto contrario di ciò che hai scritto. Quello da te riportato, il Ranelli ha iniziato a raccontarlo solo dopo che una giornalista di "Chi l'ha visto"? ha insinuato in lui il dubbio che la donna da lui vista fosse la figlia del proprietario del ristorante "il Cacciatore".
Ancora, se avessi letto gli atti, sapresti che uno dei ragazzini è stato sentito come testimone ed ha dichiarato di aver visto una figura scura nei pressi delle altalene, quindi ha in messo in dubbio chi dichiarò che non vi fosse nessuno.
Se avessi letto gli atti, noteresti che molte delle persone ascoltate, sono arrivate a Colle San Marco quando Salvatore già non era più presente, quindi dopo le 14 e 45.
Sempre negli atti, avresti potuto prendere visione del fatto che gli inquirenti sono certi di aver sentito tutte le persone che quel giorno erano a Colle San Marco; allora se tutti sono stati ascoltati ma l'auto non è di nessuno di loro, di chi è?
Etc etc.....
Stella
Anonimo delle 17 e 25, l'urlo di Munch ti sembra essere un termine di paragone attinente a quanto da me sottolineato? Credo che risponderesti di no, altrimenti ti saresti firmato. Le brutte figure, preferisci farle da "anonimo".
RispondiEliminaStella
@ stella
RispondiEliminase tu e massimo avreste letto gli atti (verbali di testimonianze e non le ordinanze pubblicate a destra e sinistra)sapreste le stesse cose che so io
michele
Michele, le ordinanze restano tali anche se riportate a destra e manca; parlo di ordinanze e non di estrapolazioni o di chiacchiere da salotto.
RispondiEliminaQua ogni tanto interviene qualcuno, millantando chissà quali conoscenze. O ce ne fate partecipi documentando il tutto e giustificandone la conoscenza, oppure evitate certi interventi che sanno tanto di chi " non sapete chi sono io".
Stella
Stella
RispondiEliminail tuo intervento sul cellulare mi sembra molto pertinente, poiché postato sotto questo articolo di Massimo che pone tutta una serie di interrogativi proprio sul tema "cellulare". La stessa foto dei tabulati del cellulare di Melania, a corredo dell'articolo, è emblematica.
In effetti qualche spiraglio nella direzione da te auspicata ci sarebbe: rileggendo l'ordinanza del Gip di Teramo, alle pp.181-182, ho trovato scritto che "sono stati esaminati i suoi telefoni- tabulati telefonici sulle due utenze cellulari della donna, rubrica, messaggistica...".
Dunque questi dati immagino siano stati conservati e potrebbero essere utili agli inquirenti (purtroppo non a noi che non ne abbiamo accesso), qualora si volesse ancora cercare di stabilire la verità (ovviamente in caso di assoluzione di Parolisi).
La frase successiva dell'ordinanza è anche molto interessante, si ricollega a quanto fu discusso sul blog, alcuni giorni fa, relativamente all'analisi del computer a casa dei Parolisi. Ebbene vi si dice che "è stato esaminato il p.c. fisso in uso alla famiglia Rea/Parolisi con estrapolazione dei documenti archiviati, ricostruzione cronologica di navigazione; sono state eseguite due perquisizioni domiciliari in data 23.4.2011 e 19.5.2011..." il tutto per capire quali fossero i "contatti" di Melania.
Quindi, non è specificata la data in cui è stato analizzato il computer, ma sembra che la cosa sia avvenuta prima delle due perquisizioni. Collegando il tutto con le parole di Macciò, possiamo verosimilmente ritenere che l'analisi sia avvenuta proprio il 18/4.
c'è chi scrive articoli e c'è chi invece vuole replicare
RispondiEliminail problema qual'è?
a chi credere?
a chi vi pare siete liberi nell'informazione e quindi nell'opinione, giusto?
questo è il mio caso: sono libero nell'informazione e libero nell'opinione, se vi fa piacere mi firmo massimo invece di michele
michele
Mi scuso per l’ OT ma credo sia giusto chiarire l’equivoco per evitare ulteriori strascichi e sgradevoli osservazioni fuori luogo
RispondiEliminaLa netiquette parla di "uso inappropriato di caps lock" solo nel caso in cui un intero messaggio sia scritto in MAIUSCOLO.
Non si riferisce a singoli, termini "in maiuscolo" i quali sono senz'altro ammessi soprattutto se mancano alcuni tag HTML che ne consentano la sottolineatura.
Mi spiace contraddire l‘utente indispettito ma quanto sopra scritto lo affermo con cognizione di causa
Enrico
Caro Enrico,
RispondiEliminail popolo americano è affetto insieme da gigantismo (vedi grattacieli) e da microbismo. In lingua tedesca, si usa la maiuscola anche per i nomi comuni e non solo, come in italiano, per i nomi propri e dopo il punto. Queste pretese "netiquettes" sono solo modi di imporre al mondo la loro cultura o subcultura tecnomane, a cui tutti i popoli dovrebbero assoggettarsi, pretesa questa ridicola, mai prima tentata da nessun altro popolo intenzionalmente egemone nel pianeta. Per cui sottoscrivo la Sua osservazione. In Italia e in lingua italiana posso scrivere in lettere tutte maiuscole, per sottolineare od enfatizzare un concetto. Scrivendo non si può "urlare" nemmeno volendo, se non per la mantalità americana e la sua "politically correct", forme di ipocrisia protestante per cui, dopo averti gettato una bomba atomica, ti conforta con i chewings-gum, la coca-cola e il boogie-woogie.
Tiziana, il tuo intervento mi tranquillizza. Per qualche momento ho paventato di essere io quella andata fuori tema! Ho anche sospettato di avere avuto le traveggole quando ho letto commenti di condivisione nei confronti di quest'ultimo articolo scritto da Massimo, nel quale tratta la questione cellulari, come tu hai ben ricordato, per poi invece qualificare falsi problemi i miei quesiti.
RispondiEliminaMichele, le libertà d'opinione e d'espressione quando le avrei messe in dubbio? io pioniera di questi diritti fondamentali, di queste garanzie costituzionali, non potrei farlo.
Quello che ti ho invece domandato, è stato di giustificare e documentare le tue affermazioni.
Non cambiare le carte in tavola.
Enrico, indispettita no, contrariata sì. Il maiuscolo si usa solo nei titoli e qualora non si abbia a disposizione la funzione di grassetto.
Gradirei conoscere il motivo che porta qualcuno ad usarlo per scrivere una parola. Se non lo fa per urlare, lo fa per convincere? ma non è meglio argomentare piuttosto che usare il caps?
Sarà che sono abituata a leggere tutto ciò che è scritto nei documenti, da ciò che è scritto tra parentesi alle note e non mi spiego l'utilizzo del neretto o del maiscuolo nel corpo di un messaggio.
Stella
Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, anche che la luna è quadrata ed il Sole triangolare. Non è questo il problema. Il problema, Michele, è che quando si critica un mio articolo, uno qualsiasi, bisogna dire dove ha mancanze, in che punto è "sbagliato" e per quale motivo non ha i crismi della realtà... in caso contrario, ove si scriva che sono solo mie opinioni, chi lo cita, non solo non conosce gli atti di cui si parla, ma ha letto solo quanto aveva a disposizione, magari qualche informativa (scritta da una delle parti) in suo possesso perché lavora per chi ritiene di essere nel giusto asserendo che il Parolisi è colpevole.
RispondiEliminaIn questo modo il tutto si riduce a non essere un contraddittorio sui fatti, bensì ad una sorta di referendum: o credete a lui, che parla di sue opinioni, o credete a me che so molto di più... non specificando però, quali sono le mancanze degli articoli e qual è il "molto di più" che potresti sapere.
Ora tu, ripeto, sei libero di pensarla come vuoi, lungi da me la voglia o il desiderio di volerti "convertire" ad un'idea che non ti aggrada (io, se ti interessa, dopo essermi letto tante carte ufficiali e non, sono certo del fatto che il Parolisi non c'entra con l'omicidio della moglie, ma chi commenta nel blog non è proprio concorde su tutto ed ognuno ha idee proprie che non mi pare io abbia mai cercato di far cambiare), ma se devi fare critica spicciola senza portare nulla di nuovo, se il tuo intento è quello di spostare i discorsi verso vecchi discorsi già sviscerati a fondo quando si parla di un qualcosa che non ti aggrada, puoi evitare di farli.
Se invece ti venisse la voglia, visto le carte in tuo possesso, di scrivere, ad esempio: il dottor Tagliabracci non ha usato il metodo indicato da annika per trovare debole positività di semenogelina, ma un altro molto migliore - lo dice la sua perizia che ho letto... beh, allora si potrebbe instaurare un discorso su qualcosa di concreto.
Se continuerai a distruggere anziché costruire, purtroppo arriverà il momento che, come capitato ad altri, nessuno ti leggerà più ed il tuo commento sarà un narciso che non avrà seguito.
Massimo
caro massimo, forse sono infelice nellesprimermi,io non ti tiro mai in ballo se prima qualcuno non cita i tuoi articoli come fonte di verità assoluta, precisato questo, anch'io leggo i tuoi articoli che sono "giusti" finchè si citano gli atti, meno quando si vuole interpretarli seguendo una linea
RispondiEliminamichele
Carissimo MANLIO
RispondiEliminacondivido in pieno la tua graffiante riflessione sul popolo americano
CON SIMPATIA
Enrico
Michele, la verità assoluta non è in mano a nessuno che popoli questo mondo. Anche nel processo, qualora ci siano prove regine, si parla sempre di verità processuali.
RispondiEliminaL'interpretazione è personale, chi ti fa pensare che la tua sia quella giusta? una linea di pensiero la si segue perchè si hanno (od almeno si dovrebbero avere) elementi atti a suffragarla. Se tu hai una linea opposta a quella dei più di questo blog, ti ho già invitato a farcene partecipi qualora tu abbia degli atti idonei a sostenerla.
Stella
ps: sono intervenuta io anche se ti riferivi a Massimo poichè mi hai chiamato in causa.
Beh ma dai, a parte che personalmente concordo in pieno con la splendida descrizione che ha commentato Manlio Tummolo, se scrivo una frase tutta in maiuscolo e' chiaro che sottolinerei il volume ma se all'interno di una frase inserisco una sola parola in maiuscolo a me sembra che lo potrei fare per sottolineare una "parola chiave" in mpdo e maniera da agevolare cosa io intendo.
RispondiEliminaAnzi e' un modo ribelle e soggettivo di farsi comprendere aldila' delle regolette che hanno sempre dei limiti perche' strutturate appunto dall'alto.
Libera opinione in libera forma, l'importante e' riuscire a trasmettere cio' che si intende dire, e la comunicazione se vogliamo e' tutta li, nel farsi comprendere, in questo senso i format sopratutto mentali secondo me, e senza voler offendere nessuno, stanno a zero.
@Michele
RispondiEliminail tuo commento sulle stupefacenti congruenze riportate in ordinanza sono legittime, libere e da rispettare come del resto le ordinanze in cui sarebbero riassunti gli atti che suggerisci di aver potuto leggere.
Noto che pero' le tue "libere" idee si poggiano completamente su cio' che riportano gli atti, non che ti voglia accusare di non utilizzare il tuo discernimento ma appare a me stranissimo che tutta quella marea di "impossibilita'" possa essere da qualcuno condivisa.
Intendiamoci, non contesto, mi sembra strano che si possa condividere in toto una versione dei fatti cosi' coincidente con un presupposto che la sostiene.
Che S. abbia mentito lo abbiamo visto e riconosciuto tutti, la differenza sta nei perche', te ritieni che abbia mentito per nascondere le sue ipotetiche responsabilita', io ad esempio amo dedicarmi appunto ad altro prima di cercar di indovinare dei perche', se ritieni tutti gli uomini e donne liberi pero' devi anche ammettere che ognuno ha anche i suoi perche' oltre alle proprie idee, che non basta un titolo od un ruolo per azzeccare i perche' di un uomo o di una donna e che forse e' solo che presunzione tentarci.
Ma io mi chiedo perche' se si e' certi che un uomo menta non lo si indaghi perche' avrebbe mentito, non capisco il salto della quaglia, ha mentito e quindi e' lui l'uxoricida.
Tornando agli atti a nostra conoscenza che riassumerebbero gli atti che tutto il mondo sembra aver letto tranne noi di questo blog, sembra che vi sia anche scritto che sulla scena del delitto si sia dato a S. la bellezza di 23 minuti a stare abbondantemente larghi e generosi.
Allora, visto che in un'ordinanza non si possono inserire dati comunque contrastanti con altri atti mi chiedo se anche questi 23 minuti siano perfettamente credibili come i testimoni che hanno detto di "non aver visto" e come sembra invece per nulla credibile una vedetta sul bivio per il chiosco ed altre sei insieme ad una camionetta sempre in movimento sulla provinciale, quelli non si capisce perche' sarebbero visionari, mentre Ranelli che ha permesso di rintracciare tutti i testimoni presenti diventa anch'egli inaffidabile nel momento in cui attesta in maniera inequivocabile la presenza di S. al pianoro tanto che ne ha riconosciuto persino lo strano modo di vestire.
Vorrei comprendere perche' se tutti abbiamo accettato la democraticita' delle libere opinioni siamo sempre e solo gli unici a metterle davvero in discussione, perche' io chiuso in casa posso pure pensare che il cielo sia verde a pallini rossi ma se voglio intavolare una discussione con qualcuno che insieme a me vede lo stesso cielo dovro' prima o poi mettermi in discussione sostenendo con argomentazioni che il cielo invece non e' blu', o no??? E per non parlare della Sg e di quanto illuminatoci da Annika scientificamente ed i dubbi che non possono non nascere.
Cioe', il fatto che ognuno ha le proprie idee e' una liberta' inattaccabile ma non puo' diventare un recinto o peggio una fuga con cui rifiutarsi di spiegarle, le proprie idee, di non metterle in discussione in un civile confronto con idee altrettanto libere.
Troppo facile e da reame edittare le proprie idee senza nemmeno sentirsi in dovere di renderle quantomeno credibili spiegandole.
Antonello, quello che può sembrare a te, non è detto che debba sembrare anche a me. Il mio punto di vista l'ho già esplicato in maniera chiara ed esaustiva, quindi non ci ritornerò più sopra.
RispondiEliminaPersonalmente ritengo di vivere in una società civile e non in un'anarchia, quindi il fine non giustifica i mezzi, nè la sostanza esula la forma. Questo è il mio pensiero, a costo di prendermi della limitata mentale, da te, che non mi conosci e conseguentemente non mi tange.
Stella
URL, UTML, ID ecc. sono sigle "urlate" ? Non so certo che cosa significhino esattamente, ma sono scritte tutte in maiuscolo. Nessuno pare scandalizzarsene. Nondimeno, se scrivo una parola o una frase a caratteri maiuscoli, per sottolineare o rafforzare il concetto, non "urlo". Al massimo enfatizzo qualcosa. D'altro lato, essendo piuttosto complicato, come si è detto, l'uso di altri caratteri, come il corsivo, il neretto e il sottolineato, chi non ha pazienza, usa il maiuscolo.
RispondiEliminaRingrazio coloro che hanno apprezzato le mie osservazioni sulla cultura americana, alquanto contraddittoria e soprattutto pretenziosa ed invadente.
Errtata corrige: prima riga "HTML".
RispondiElimina@Stella
RispondiEliminaIo avrei detto a te che sei limitata??? Seratina pepata eh, scusa ma dove te lo avrei detto per precisione??? Io ho scritto che i format stanno a zero e che le regolette sono limitate, vi sono ad esempio espressioni che non puoi standardizzare e ne tradurre, e' un dato di fatto, cio' che uno intende e' inoltre molto piu' espressivo ed arricchente, molte volte, nella versione genuina ed istintiva.
Io non ho manco parlato di te ed appunto perche' non ti conosco, se non me lo dimostri perche' allora dovrei dirti che sei limitata??? Certo, se proprio vuoi un'opinione, tanto non ti tange, mi sembra una polemica da scolaretti, io non mi offendo se uno va fuori dalle righe, cerco di capire, mi sforzo, considero il mio si un limite se non recepisco o se non mi impegno a recepire.
Non si puo' pretendere di standardizzare le forme per strana e conformante comodita', tolto che l'ascolto e' fondamentale anche solo allenarlo, scusa se te lo dico ma in onesta' e' la mia libera e sincera idea, poi non e' che ogni cosa che io dico deve tangere, non ho quelle presunzioni, io sono uno mica mille.
Re-OT
RispondiElimina"quello che può sembrare a te, non è detto che debba sembrare anche a me"
Mai fu scritta osservazione più giusta
Infatti ciò che a qualcuno potrebbe SEMBRARE "urlato" ad altri potrebbe non sembrarlo affatto
Di conseguenza - poichè si tratta di una impressione squisitamente personale - il dare INDIRETTAMENTE ( lo scrivo così perchè faccio prima piuttosto che adoperare la seguente grafia : _indirettamente_ ) dell'ineducato a chi usa il maiuscolo per evidenziare un termine, è una notazione del tutto arbitraria oltre chè contraria alle regole della buona creanza.
Consiglio a chi ne ha voglia e tempo di dare un'occhiata qui, dove l'autrice non ha esitato ad usare il maiuscolo più di una volta.
http://bertola.eu/usenet/faq/testi/emily.htm
E va bene,
RispondiEliminaOT
Siccome è il mio mestiere (uno dei due), mi sento in obbligo di intervenire (professionalmente) sulla questione delle “maiuscole”.
Ha perfettamente ragione Stella.
Che si voglia o no, tutto il mondo di Internet ha accettato e fatto proprie le regole nate alla Florida Atlantic University (USA) per avere una omogeneità di comportamenti nella messaggistica.
E se vale per le e-mail vale per ogni luogo di scambio di messaggi come nei forum ecc.
La fonte autorevole è :
Rinaldi, Arlene, "The Net: User Guidelines and Netiquette", September 3, 1992,
reperibile all’URL
http://www.fau.edu/rinaldi/net/index.htm
La regola è questa:
non scrivere in maiuscolo, equivale a urlare. Per evidenziare parole o frasi usare piuttosto gli *asterischi* e per sottolineare usare gli _underscore_, cioè i _trattini bassi_
Le regole della Netiquette (galateo nella rete) sono accreditate universalmente e tradotte anche in italiano, reperibili in diversi siti, per es. qui:
- http://www.nic.it/NA/netiquette.txt
- http://bertola.eu/usenet/faq/testi/retichet.htm
- http://www.alphacentauri.it/testi/netiquette.htm
- http://www.penale.it/netique.htm
- http://www.bio.unipd.it/local/internet_docs/netiq.html
Tuttavia, la grafia in maiuscolo di una sola parola in un contesto non è deplorabile, quando la si possa interpretare come un tono di voce che nella conversazione orale, faccia a faccia, risulterebbe “enfatico”.
Ovviamente chi scrive in maiuscolo una parola deve sapere in anticipo quale effetto viole rendere.
È chiaro che scrivere in maiuscolo “CAPISCI?” non è la stessa cosa che scvivere “NULLA è stato fatto”.
Mimosa
PS
ENRICO, vedo che hai ripreso l'argomento anche tu.
Ecco un altro esempio di Maiuscole con effetto diverso:
RispondiEliminaio ho scritto ENRICO, non per "urlare" il suo nome ma perché lui, come PINO, nel Nome/URL ha scritto in maiuscole il suo nome e trovo sia corretto ripeterlo nella stessa grafia.
Mimosa
Carissima MIMOSA
RispondiEliminaa quanto pare non si possono scrivere in maiuscolo alcuni termini per sottolinearne il senso senza rischiare di venir considerati irrispettosi, mentre si possono scrivere in minuscolo intere frasi non propriamente "gentili" senza per questo venir accusati di aver violato le regole della c.d. "netiquette"
M sembra alquanto "curioso" questo criterio di valutazione
francamente- al di là di questi numerosi e polemici OT - il tono che ultimamente ha preso la discussione non stimola più di tanto il mio interesse e, dato che quanto avevo da dire l'ho già espresso abbondantemente, la finisco qui.
A meno di rivelazioni clamorose
ENRICO
RispondiEliminahai urlato il mio nome? ;-))
comunque hai ragione sul criterio di valutazione, ma qualcuno comunque era intervenuto, dai, e mi pare proprio Stella (anche se non proprio lei sulle maiuscole).
Anch'io temo mi sono arresa, ma sono sicura che ne vedremo presto delle belle, anche se non clamorose, aspettiamo le prossime "indiscrezioni".
Ciao!
Mimosa
@ MIMOSA
RispondiEliminactz. ..."e mi pare proprio Stella (anche se non proprio lei sulle maiuscole)."
?????
BEH, BUONANOTTE ! :))
@Mimosa
RispondiEliminadirei che sono piani completamente diversi e poco puo' la tua difesa per nozionistica intenda essere, da una parte chi impegnando il campo di uno dei tuoi due mestieri vorrebbe uniformare determinati criteri di comunicazione in rete e dall'altra un'intera rete che non vedo come si possa pretendere di obbligare alla "comunicazione uniformata", non esiste, sono standard che non tengono conto della completa liberta' di comunicazione fra utenti e sono punti di riferimento fini a se stessi, di caratura scolastica e la ragione di Stella e' relegata proprio nell'ambito dei valori che assumono tali format, cioe' relativa a chi li vuole seguire.
In realta' nella comunicazione "vera" non si puo' trascendere dalla trasmettibilita' di cio' che si intende comunicare ed in tale panorama vi sono pure regole grammaticali che hanno senso fine a se stesse se pure usandole non si rende l'idea del messaggio che un libero utente vuole ed intende comunicare.
L'accademia sulla comunicazione delle volte andrebbe lasciara alle accademie secondo il mio umile parere e prova ne sia che nella letteratura scolastica, splendidamente accademica ma rovinosamente fallimentare, non esistono i concetti di testi con esclusivi valori di trasmissibilita', e questo e' un grave limite che vede la scomparsa della estemporanea modifica lessicale, della poesia e della canzone d'autore ad esempio piu' in generale, inibita anche e poi da visioni commerciali improponibili appunto nel linguaggio del trasmissibile che fonda invece sul rifiuto di forme catalogate di trasmissione.
Se Stella in accademia abbia ragione non so, so che chi legge ed ascolta, anche se di "cultura lessicale piu' tornita", non ha senso che pretenda di capire senza aprirsi al completo ascolto degli interlocutori in rete "ANCHE FUORI DALLE REGOLETTE" che chi, volontariamente o meno, viola ha ancor meno senso venga definito ineducato od irrispettoso.
Il rispetto mi sembra che non sia estensibile a barricata solo se e quando ci da ragione ma se ad esempio si interlocuisce con chi non sa, o sa ma non e' daccordo con i format , rispettare vuol dire in quel non raro caso non imputare regole violate in settori per natura irregolati ma impegnarsi un motivo di piu' nell'ascolto e comprensione delle diverse opinioni da recepire.
Tolto le motivazioni di cui sopra a me sembra un argomento che francamente poteva evitarsi anche dal punto di vista dell'opportunita', non mi sembra cosi' rilevante da fare da appoggio addirittura ad un OT, perche' se questi sono i termini si potrebbe pure rispondere che qui non si sarebbe e non ci si dovrebbe sentire a scuola sottolineando che non vi dovrebbero essere maestrini/e ed alunni/e, in questo modo si svilisce la sostanza dei commenti, ci si pone in una posizione discutibilmente piccata fuori da ogni diritto di farlo che ha poco rilievo in merito ad una comunicazione che non e' e non dovrebbe diventare stagnante come in tanti forum e' oramai diventata.
Per questo onestamente non capisco questo tentare di correggere i commenti altrui con criteri che altrui possono legittimamente e beatamente non essere volendo ed andando a voler tentar di incidere sui messaggi che gli altri intendono TRASMETTERE piu' che COMUNICARE e pacificamente a modo proprio come del resto non viene proibito di fare a chi se ne lamenta.
Per cui assolutamente trovo una perdita di tempo soffermarsi su cio' di cui si lamenta Stella e trovo che le sue ragioni siano del tutto relative ed opinabili al mondo a cui fanno riferimento e che li dovrebbero, secondo il mio pensiero, rimanere.
Spero di aver trasmesso bene cosa intendo.
@Antonello delle ore 21.23 del 19 aprile.
RispondiEliminaconoscevo la regola ma la applico nelle comunicazioni formali, tipo le email al mio commercialista.
Per il resto vado libera, e se occorre sottolineare una parola gridandola, la grido prendendomi la piena responsabilità di averla gridata.
Se avete esaurito l'argomento caps, brillantemente chiarito da Mimosa ma altrettanto brillantemente commentato ed esorcizzato da Manlio, io riprenderei dalle considerazioni che Antonello ha rivolto a Michele in data di ieri.
E poi oggi dovrebbe essere una giornata importante, o sbaglio?
Buongiorno a tutti.
RispondiEliminaSi, oggi dovrebbe essere una giornata speciale, almeno presso una sezione del Tribunale di Teramo.
Sarebbe il giorno fissato dal Gup, per la consegna delle perizie eseguite in relazione al caso Rea.
Ma a noi non sarà data la possibilità di conoscerne il contenuto (ed è anche giusto che sia così), se non attraverso qualche indiscrezione.
Ma chi ci assicura che, fino al 29 c.m., giorno fissato per la prima udienza del processo, qualcosa non filtri, da qualche maglia dilatata della rete?
Tutto è possibile.
Pino
Antonello, non so quanto possa essere stata pepata la vostra di serata, considerato che avete speso il vostro tempo per far fronte comune contro il nemico di turno, salvo poi, sentenziare che discutere dell’argomento è da scolaretti ed una perdita di tempo. Ma allora cosa siete intervenuti a fare? Tra l’altro alcuni di voi non erano nemmeno stati chiamati in causa. La mia conclusione, in riferimento alla “limitata mentale”, è frutto di quello che viene definito sillogismo categorico. Ancora una volta leggo tentativi di paragoni che utilizzano termini che non consentono un corretto raffronto. Le espressioni standardizzate, entrate nel nostro uso comune, non c’entrano niente con l’ètiquette. Il fatto che io non mi offenda non è un passpartout perché gli altri si prendano determinate libertà.
RispondiEliminaLe regole dettate dal legislatore le rispetti? Se sì, lo fai per strana e conformante comodità? Cosa c’entra il fatto che l’ascolto sia importante? Non riesco a capire il motivo per il quale tu faccia riferimento a questioni da me mai messe in dubbio. Parli del fatto di essere uno e non mille, ma ti dirò che nella mia vita non ho mai badato ai numeri, che non mi fanno di certo paura, figurati quando capto la confabulazione rivolta a far pagare pegno per interventi precedenti che hanno tanto dato fastidio a qualcuno. I vari tentativi di flame, mi divertono soltanto. Se sei uno, perché ti arroghi il diritto di parlare a nome di tutta la rete, che nemmeno sa chi sei? Il fatto che in internet non ci sia un’autorità centrale e che tutto sia demandato alla responsabilità di ogni utente, non relega le regole di buona condotta che si sono sviluppate nel tempo, frutto dell’esperienza e del buon senso a mere opzioni. Non c’entra proprio nulla l’essere maestrini, poiché nessuno ha corretto una sintassi od errori grammaticali. Lo ripeto per l’ennesima volta, siamo su un altro piano. Il contenuto dei tuoi messaggi non è pertinente al tema da me trattato. Se poi vuoi continuare ad usare il maiuscolo, sei libero di farlo, come io sono libera di considerarti alla stregua dei miei parametri.
Enrico, la mia non è un’opinione squisitamente personale né arbitraria o contraria alla buona creanza e mi pare che ci sia materiale sufficiente a dimostrarlo. Al di là di questo, se ho già fatto notare la questione, quando ci si rivolge a me, si rispetta il mio punto di vista, altrimenti si è liberi di evitarmi.
Ora il lavoro mi chiama, ho un paio di email da scrivere. Userò il minuscolo per scrivere al mio collega ed il maiuscolo per la donna delle pulizie.
Stella
Sì fai come ti pare ed usa pure quella che tu stessa ritieni maleducazione per i sottoposti, se la cosa ti fa sentire meglio.
RispondiEliminaUna regola di netiquette non corrisponde all'osservanza delle leggi, il paragone è eccessivo.
potrà casomai corrispondere all'adoperare parole poco ortodosse durante una conversazione, motivo per il quale alcuni degli astanti potrebbero risentirsi.
Il fatto è che tu Stella, ultimamente non perdi occasione per creare polemica.
E questo direi che è un fatto.
Un altro fatto è che l'argomento caps o l'argomento netiquette entrano poco in relazione al blog, al post in esame, all'argomento trattato.
Vuoi avere ragione? Hai ragione.
contenta?
Adesso però basta.
L'unico fatto, è che vi ha dato tanto prurito il mio intervento a favore di chi ha posto sul tavolo un'ulteriore lettura della questione Sg. Non entro nel merito delle tue osservazioni, in primis perchè i miei interventi non erano rivolti a te e conseguentemente non ti riguardano, in secundis perchè non ho bisogno della ragione, soprattutto se viene da te. Mi affido sempre all'intelligenza di chi legge. "Basta" lo puoi dire a chi te lo permette, non a me.
RispondiEliminaStella
BRAVO ROBERTO!! Voglio gridarlo, a dispetto di certi neo formalismi di marca esotica, che si vorrebbero gratuitamente imporre, al solo scopo di limitare la libertà individuale di espressione.
RispondiEliminaUna imposizione letteraria in cui non si ravvisa nè una necessità estetica nè una di contenuto espressivo.
Manlio Tummolo ha manifestato, a tal proposito, una giusta riflessione, alla quale mi associo completamente.
Tizio Caio Sempronio
Carissima Mimosa,
RispondiEliminaper una volta tanto sarò in pesantissimo dissenso da te. Siamo in Italia, siamo italiani, scriviamo in italiano. L'Italia, esattamente con Baldassar Castiglioni e Monsignor Della Casa hanno inventato nel XVI secolo il galateo, ovvero codice delle buone maniere. Gli Stati Uniti hanno da sempre usato la loro schifosa prepotenza (anche nei propri confronti, cfr. Guerra di Secessione) per imporre agli altri la propria volontà. Per questo sono sempre più odiati nel mondo. Delle regole di un'Università americana non mi curo affatto, essendo solo prova di ipocrisia. Ora io chiedo a tutti quelli che si adeguano agli ordini americani chi dei due grida di più, fra uno che scrive parolacce, offese, bestemmie, improperi, con caratteri minuscoli, e chi viceversa, con tono del tutto serafico gli risponde a caratteri maiuscoli ?
Ma stiamo scherzando? gli Americani maestri di galateo, quando, insultando una delle principali religioni del mondo, stanno scatenando guerre religiose in ogni dove, da vent'anni ?
Gli USA, in materia di buona educazione, sono solo dei volgari e grossolani parvenues, che dovrebbero tenersi la bocca chiusa, che puzza di hamburgers, strutto, e coca-cola. Non dureranno ancora a lungo come dominatori del mondo, di questo possono starne certi tutti i loro ammiratori.
MANLIO TUMMOLO
RispondiEliminaLe darei una medaglia al valore CIVILE, per le sue affermazioni: veritere ed inconfutabili.
Una cordiale stretta di mano.
Tizio Caio Sempronio
@ Stella
RispondiEliminaUn'ulteriore lettura della questione semenogelina che Annika ha smontato pezzo pezzo. Forse non esiste lettura alternativa della Sg...
Riguardo a te, parli di netiquette ma sei armata fino ai denti!
@ Manlio
Una stretta di mano anche da parte mia.
Forse non ve ne accorgete ma ormai un gruppo di voi interviene per principio contro qualunque cosa dica chi del gruppo, secondo voi, non deve fare più parte.
RispondiEliminaStella è intervenuta per parlare di cellulari, le si poteva rispondere nel merito o tralasciare il suo commento. Le è invece stato detto (in buona sostanza) che dell'argomento non se ne doveva parlare e che di altro era opportuno discutere.
A quel punto Enrico (19/9 ore 13.19), che usa regolarmente grassetto, corsivo e quant'altro le ha scritto in maiuscolo due parole, quando Stella aveva precisato in altri post che la cosa la infastidiva.
Stella ha chiesto nuovamente che verso di lei non si usasse il maiuscolo, ma dopo una serie di provocazioni ha citato la regola "ufficiale" in questi casi.
E' chiaro che ciascuno è libero di fare come vuole, ma se una persona vi precisa che a lei dà fastidio, cosa vi costa evitare tale "metodo" nei suoi confronti? Oppure cercate la provocazione salvo poi accusare gli altri di cercare la polemica (cit. Roberto ore 10.57 + Tizio Caio e Sempronio che gli ha dato manforte).
Lo "schieramento" di gruppo è arrivato ad un livello tale che si è persino giunti al punto di tentare di zittire Mimosa.
Sul blog ci sono diversi "professionisti", ciascuno molto sensibile a che non ci si permetta di dire nulla di diverso da ciò che dicono loro relativamente al loro specifico ambito professionale.
Ebbene Mimosa è un'esperta di netiquette, tiene conferenze a studenti e professionisti sul tema: io ed altri del blog, giunti appositamente a Trieste, abbiamo partecipato ad una di tali conferenze.
Mi sembra che Mimosa sia intervenuta sul blog con molto garbo, dando ragione in linea di massima a Stella ma ammettendo dei distinguo. Cosa c'era nel suo intervento che ha costretto Antonello e Tabula ad intervenire?
Posso capire Manlio Tummolo, che ho visto più volte condurre "battaglie antiamericane" e che dunque con tale intento è intervenuto, ma tutti gli altri? A me sembra sfruttiate le parole del professore per fini ben diversi dai suoi.
Ora, se dietro le parole di chiunque non faccia parte della vostra ristretta cerchia vedete sempre la malizia e partite compatti ad attaccarlo, il blog sarà destinato a perdere la sua funzione e rimanere soltanto occasione di scontro.
Queste mie parole vorrebbero avere lo scopo di sedare gli animi e non di portare a nuovi interminabili scontri. Spero che, questa volta, il mio intento sia chiaro.
Spero anche non saltino su i soliti anonimi di interna ed esterna provenienza. A proposito, perché qualcuno di voi (es.Tizio, Caio...) ha la necessità di nascondersi occasionalmente dietro altri nick? Ciò non facilita il confronto e crea quel caos nel blog che "apparentemente" nessuno vuole.
Nessuno ha mai tentato di zittire Mimosa.
RispondiEliminaIl suo intervento è stato apprezzato tanto quanto quello di Tummiolo senza ipocrisia da parte di nessuno.
Del resto l'argomento è misero, si parla di caps, ed una volta espressa da parte di ciascuno la propria opinione, non vedo dove possa condurre.
Neanche tentare di chiudere ha riscontro.
La verità, Tiziana, è che Stella non accetta pareri diversi dal proprio, una regola d'uso non è legge per tutti, e continuare a rispondere puntualizzando non fa altro che far cadere chi potrebbe avere avuto ragione all'inizio, dalla parte del torto.
Mi chiedo se sia più maleducato usare la caps per sottolineare una parola ogni tanto, o se lo sia occupare un blog tematico per un'intera giornata fomentando una discussione fuori tema.
A proposito Massimo, ci sono novità? Hai notizie?
Io vengo qui per quelle, non per discutere di caps.
Roberto
RispondiEliminatemo purtroppo che l'argomento del contendere non fosse "caps" sì o no.
Detto ciò, anche a me piacerebbe parlare d'altro, ma credo gli argomenti si stiano esaurendo.
Come ha detto Pino non penso che oggi sapremo qualcosa, dovremo attendere almeno il 29/9. Per la sentenza, poi, si parla di ottobre.
@Stella
RispondiEliminaOT
sono sbalordito dalle tue capacita' di stravolgere le parole altrui e di etichettarle a seconda, sempre e solo, di una tua convenienza che non metti mai in discussione, se permetti e' invece offensivo secondo IMIEI PARAMETRI, che tu scriva o pensi solo che io debba rimanere dentro ai limiti imposti dai binari che forse devi riservare solo a te, IO NON SONO UN TRENO INANIMATO CHE MOSTRA VITA SOLO SE MESSO SU DUE BINARI, tantomeno scelti dalla presunzione, e non devo di certo, in educazione ma anche in rispetto, chiedere a te il permesso per affrontare diversi rivoli che ritengo piu' costruttivi e francamente piu' importanti del fiume che non ti ho scelto di certo io.
Continua
Continua
RispondiEliminaIo penso questo esemplificando, per me il nero e' blu' ed il marrone e' verde e ne faccio legge in forza del mio ruolo senza giustificare a nessuno cio' che il mio ruolo od accusa pubblica invece richiede imperativamente, salvo considerarlo alla stregua di un ruolo privato decantandolo come accreditato pubblico, tutto e' relativo carissima Stella anche se io un lupo non sarei.
In quanto alla Legge io la rispetto, anche se sempre di meno la condivido, in forza di un sistema per la cui organizzazione sarebbero morti nostri padri e nonni e non per i meriti fini a se stessi di assunti ora rossi ed ora neri o bianchi, centra nulla, ed a parte che in vera democrazia una legge nascerebbe da un bisogno comune e condiviso, cosa che mi sembra sottovaluti come del resto quasi tutti i politici preposti che sbagliano curiosamente tutto tranne le etichette e le forme, che non e' nemmeno avvicinabile con etichette, netichette e regolette EMANATE da chi non penso sia stato mai eletto a farlo, te conosci per caso i meriti, l'onesta' intellettuale di chi vorrebbe chiudere i dialoghi privati e comuni dentro delle etichette??? Sei nella condizione di poter valutare e liberamente aderire??? Bene, io no ma se tu lo sei aderisci e siine felice, io saro' l'ultimo che ti direbbe qualcosa, ti chiedo lo stesso rispetto anche se io non aderisco, chiedo troppo??? Sono distanti anni luce le leggi pubbliche ed i suggerimenti del tutto privati e non capisco come fai ad accostarli quando ti sto sottolineando proprio questa abissale distanza nelle mie risposte, che tu poi possa conformare i tuoi commenti ad uno standard e' appunto una mai messa in discussione liberta' esclusivamente tua come anche quella di altri a percorrere assenze di forme o standard semplicemente diversi e non per questo migliori o peggiori.
E bada bene, spero di rimanere in buoni rapporti anche dopo solo una banale divergenza su una insignificante forma che considero danno collaterale rispetto alla priorita' della sostanza, a cio' che veramente un utente vuole esprimere, che infatti abbia diritto di esprimere solo e come chi segua le supposte etichette mi sembra sia riduttivo, limitante ed e', PER ME, altamente offensivo che si rimproveri pure chi non ha gli stessi parametri di scrittura.
Se comunichi con un aborigeno che e' nato e vissuto nella foresta e non ti mette una virgola non credi che cio' abbia i suoi motivi, anche splendidi ed arricchenti, piuttosto che aprire l'abecedario e ritenere cio' irrispettoso??? Non credi che sia piuttosto curiosa questa tua presa di posizione??? E' costruttiva???
E' difficile credimi lasciarmi sbalordito, e devo farti i complimenti per la gratuita' con cui ci riesci.
Con il massimo rispetto e sincerita' spero di aver chiuso la polemica e se serve all'unica utilita' che vedo TI DO RAGIONE, ne hai da vendere. Va bene???
L'entomologo ha depositato il suo lavoro (il 27 di agosto)
RispondiEliminail giorno della morte: il 18 aprile.
Margine abbastanza ampio sull'ora
sIl dott. Vanin ha lavorato sul materiale cartaceo e sulle valutazioni fatte dai medici legali Tagliabracci e Canestrari all’epoca del delitto.
fonte:
http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/09/20/774785-melania-rea-uccisa-18-aprile-perizie.shtml
K@
@Tiziana
RispondiEliminaRipropongo lo stesso interrogativo che ho posto a Stella, avere idee coincidenti significa far fronte??? Ma perche' devi pensare che questo possa non essere offensivo??? Dovrei scrivere che non ho le idee che ho perche' tu non pensi che si sarebbe un fronte od un gregge con stesse idee??? Un po' pre-supposto non credi???
E senza contare che tutto cio' che mirabilmente sostiene Manlio Tummolo avviene bellamente sotto la statua della liberta', tutto dire ed io dovrei concordare altrimenti sarei un fronte, un gregge, una massa, scusa ma non riesco a condividere, tentare di influenzare le idee altrui settoriandole e' anche particolare come modo di porsi rispetto ad un'ipotetica barricata che invero non esiste che in chi le vorrebbe e le agita ogni due per tre.
Io ho le mie idee e le ho espresse ed argomentate, devo essere costretto ad intervenire o chiedere il permesso per farlo quando ritengo invece liberamente di avere qualcosa da dire in merito e non in merito o posso ritenermi aldifuori di ogni e qualsivoglia recinto???
Te lo chiedo perche' ad esempio anche io avrei dato una lettura alternativa alla Sg e nella piena onesta' intellettuale atteso anche che mi dispiaceva anche solo incrinare, semmai era possibile, la tesi di Annika, non ho partiti presi, non mi conosci, non me ne frega nulla di schierarmi ed io penso solo a dire la mia dopo essermi interrogato, e mi spiace che pensi che il mio schierarmi sia far fronte, non e' giusto e non e' vero, e nessuno ha solo che pensato, e sarebbe anche impossibile e sbagliato farlo dal mio punto di vista, attaccare Stella senza argomenti quando ve ne sono a migliaia.
Il mio intervento andava letto nella preminenza e priorita' di testi che devono trasmettere e non solo comunicare, si comunicano i dati scevri, le versioni, altra cosa e ben difficile, credimi, e' percorrere le alte vie della espressione e della trasmissione del pensiero che e' presuntuoso voler uniformare solo che nella forma, ripeto che sono temi insignificanti rispetto alle sostanze ed infatti facci caso, difficilmente mi avete visto arrogarmi il diritto di correggere alcuno seppure DAL MIO PUNTO DI VISTA ve ne sarebbe stato il bisogno.
Sto zitto, leggo, cerco di aprirmi all'ascolto e non solo alla liceale lettura, cerco anche di capire, alle volte inutilmente, cosa si intende esprimere dietro cio' che viene scritto e si legge, che senso avrebbe rimarcare una diversa interpretazione grammaticale se non siamo ne giovanissimi e ne a scuola??? Secondo me ha poco senso tolto che per qualcuno puo' averne di infinito.
E non era la prima volta, ho notato altre volte questa meticolosita' partigiana a sottolineare supposti errori, non dovrei chiedermi perche'???
Riguardo a Mimosa lei cita le nozioni e nessuno mi sembra gli ha mancato di rispetto tolto che le nozioni non so da chi riconosciute in queste sedi sono strumentali secondo me se usate da qualcuno non in "LIBERA FEDE", centra nulla nemmeno la corretta citazione di Mimosa ed anzi additarne un attacco mi sembra voler cercare i fronti, le barricate, i greggi, quando pastori nella libera espressione mi sembra non ve ne debbano essere, io ho risposto a Mimosa che la dottrina, e non io, sta uccidendo la libera espressione e la trasmissibilita' dei liberi concetti ed idee oltreche' della splendida emotivita' scritta, e mi sembra che la risposta, non l'attacco, era perfettamente coerente, non dovrei dirlo solo perche' il mio controbattere andava a rispondere a Mimosa piuttosto che a Pinko Pallo??? Non mi sembra di poter essere daccordo.
Tornando all'articolo ed a quanto diceva Grisu' mi chiedo se il cellulare di M. fosse o meno in tutto quel pomeriggio sino alle 19,00 accanto al corpo e chi lo potrebbe aver spento alle 19,00 e perche'.
RispondiEliminaCinque georeferenziazioni non possono essere state trascurate, non avrebbe avuto importanza farle, non si sarebbero fatte se si ipotizzasse una qualche mala fede, ma allora perche' non recarsi sui punti geolocalizzati per verificare??? In fondo era la cosa piu' semplice, allora mi chiedo cosa avrebbe comportato un ritrovamento del corpo di M. quel pomeriggio e piu' me lo chiedo e piu' sento discutere e piu' mi rispondo: UNA PERIZIA AUTOPTICA INATTACCABILE con un orario ipoteticamente preciso ma tutto cio' solo se M. era in quei momenti gia' priva di vita e non e' una differenza marginale.
Qui mi sembra non si arrivi da nessuna parte, non si puo' avere certezza che M. possa o meno essere stata viva nel pomeriggio del 18/04/2011 senza presumere.
Per questo avevo virato sulle corrette interpretazioni da ipotizzare nei comportamenti dei protagonisti durante quei momenti.
@K@
RispondiEliminagrazie per il link.
A quanto ho capito, l'entomologo ha stabilito che la data della morte corrisponde al 18 aprile, e, nonostante il materiale a disposizione, essendo un'analisi tardiva non ha potuto precisare maggiormente un orario.
E' incredibile come in questo caso non si riesca a dimostrare niente, ed il contrario di niente al tempo stesso.
Non c'è alcuna conferma dell'orario individuato dall'Accusa.
Ma, allo stesso tempo, non c'è neanche un'esclusione totale dell'orario individuato dall'Accusa.
Bisognerebbe capire quanto possa essere larga la forbice valutativa espressa: se diventa un fatto praticamente assodato che Melania sia sicuramente morta il 18 aprile e non il 19, un'approssimazione tra le ore del primo pomeriggio, o piuttosto del tardo pomeriggio se non della serata, sarebbe stata dirimente.
E' ancora uno zero a zero palla al centro, purtroppo.
E' ancora un forse si, ma anche no.
Attendiamo gli altri periti, chissà.
Considerando che la nuova perizia dell'entomologo l'aveva voluta proprio l'accusa, mi sembra già abbastanza positivo che Vanin non si sia sbilanciato sull'ora della morte.
RispondiEliminaDi fatto non ha avallato l'ipotesi che Melania fosse morta tra le 14 e le 15.
L'ipotesi che Melania sia morta tra le 14 e le 15 non è stata neanche esclusa, Tiziana.
RispondiEliminaPosizionare la morte in data completamente diversa sarebbe stata una vittoria a tutto campo per la difesa.
Dire che Melania è morta il 18 aprile potrebbe voler dire a qualsiasi ora di quella stessa giornata.
E' una piccola certezza, è sicuro che la donna non sia rimasta in balia di eventuali rapitori per un lungo tempo, ma di fatto non aggiunge nè toglie niente alla situazione di Parolisi.
Un'articolo più preciso riporta questo:
RispondiElimina"L’entomologo Stefano Vanin ha stabilito che Melania è morta il 18 aprile prima che scendesse il buio, in quanto le larve non si sono depositate durante la notte."
A che ora tramontava il sole in quei giorni? qualcuno lo ricorda?
Mi pare ne parlassimo relativamente a Paciolla.
".....non ragioniam di lor, ma guarda e passa" ed eccomi approdare al commento di K@, che ringrazio per aver pubblicato il link dell'articolo riguardante la perizia dell'entomologo. I risultati del lavoro di Vanin, li conoscevo già, poichè, se non ricordo male ne hanno parlato a "Quarto grado" una quindicina di giorni fa. Ovviamente è necessario tener conto del materiale su cui è stato incentrato lo studio, che in buona parte è il risultato di valutazioni dei medici legali della Procura. Come giustamente osserva Tiziana, considerare con ampiezza il margine dell'ora del delitto è un punto d'arrivo importante, soprattutto se come ho scritto prima, ci si è arrivati prendendo in considerazione materiale dall'obbiettività discutibile. Ovviamente, la certezza in base alla data stabilita al 18 Aprile, non apporta molto anche se è importante in quanto esclude varie ipotesi che volevano la morte di Melania posticipata.
RispondiEliminaSicuramente le perizie di Bruno e Gino aggiungeranno tessere importanti al mosaico.
Stella
Ho postato un paio di volte l'ora del tramonto, in Abruzzo, il 18/4/2011.
RispondiEliminaSiccome non ho trovato il riferimento nello specifico alla città di Teramo, ci può essere qualche minuto di differenza.
Il tramonto è indicato, in quella data, alle 19.48.
Il fatto positivo, Tabula, lo ascrivevo al fatto che la perizia richiesta proprio dall'accusa, tutto sommato non aiuta l'accusa stessa.
http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/09/20/news/delitto-di-melania-rea-riconsegnata-la-super-perizia-ma-non-stabilisce-con-certezza-l-ora-della-morte-1.5726196
RispondiEliminaGuardate questo...parla anche di Bruno...certo che sentire dire che le larve si sono depositate la notte e che è morta prima che scendesse il buio è lampante...
No, scusate, credo d'aver sbagliato: la perizia richiesta dalla parte civile, non aiuta la parte civile stessa.
RispondiEliminaGionni quando afferma che la consulenza di Bruno nulla aggiunge,, fa un'affermazione giusta ma non fa altrettanto quando sostiene che essa nulla toglie al dato processuale ordinario, poichè in realtà sottolinea il fatto che l'ora indicata dall'accusa non è suffragata da nessun elemento scientifico certo, visto che in questo caso e per questa via non possono esserci.
RispondiEliminaStella
continua
RispondiElimina..... elementi indicanti l'ora esatta del decesso.
Stella
Importantissimo il link fornitoci da Simona.
RispondiEliminaSe fosse vero ciò che l'articolo riporta, troveremmo nelle parole di Bruno proprio ciò che qui abbiamo detto tante volte: non si può stabilire l'ora della morte partendo dal contenuto gastrico se non si sa quando e cosa la donna abbia mangiato l'ultima volta.
Incredibile che proprio l'avv. Gionni abbia fatto conoscere l'esito di tale perizia.
Gionni conclude che la perizia non ha avuto alcuna utilità. Io direi esattamente il contrario: dire che non si può stabilire con l'esattezza l'ora della morte. L'unica "certezza" dell'accusa, che Melania fosse morta entro le 15, cade. Cosa resta nelle mani degli accusatori? Nulla!
errata corrige:
RispondiElimina"direi che non si può stabilire con certezza l'ora della morte."
Ulteriori dettagli sulle 3 perizie (concordanza sulla data, incertezze sull'ora):
RispondiEliminahttp://www.agi.it/cronaca/notizie/201209201531-cro-rt10153-melania_superperizia_non_stabilisce_l_ora_della_morte
K@
Gionni furbescamente fa riferimento ad una vecchia visione procedurale di cui sembra ostaggio la gran parte degli anziani appartenenti al mondo giudiziario, oggi e' l'accusa che deve essere utilmente dimostrata oltre il ragionevole dubbio e se il costrutto in Ordinanze non riusciva a provare nessuna oggettivita' dimostrabile, se non un impellente necessita' cautelare nei confronti di S., con le conclusioni dell'ennesimo perito si puo' provare tutto meno che la versione accusatoria e naturalmente aggiungo "purtroppo" per chi ha la fede colpevolista.
RispondiEliminaMi riservo, se mai sara' possibile, di leggere a pieno la perizia prima di escludere categoricamente il giorno 19 e notte fra il 19 ed il 20 e risottolineo l'impossibilita' per quel corpo di non poter essere notato in quel luogo e di non aver riportato nessuna traccia di dna animale, a nostra conoscenza.
non mi è chiaro al momento come possa essere stata decisa la data in base alla formazione delle larve se il corpo poteva essere stato tenuto anche al in altro luogo
RispondiEliminaE ciò anche perché se la perizia di Bruno dice che non si può stabilire l'ora se non si conosce il contenuto del pasto, come si fa a sapere, invece, che la data della morte è proprio il giorno 18.
Non resta che attendere per avere, possibilmente, ulteriori notizie ufficiali.
K@
Sembra strana la coincidenza della presunta morte di MR (stabilita con molta approssimazione anche dall'entomologo)circa verso le 19, o giù di lì, con l'ora di spegnimento del cellulare.
RispondiEliminaMa a questo punto, mi associerei alla domanda di Antonello: "...fra il 19 ed il 20 e risottolineo l'impossibilita' per quel corpo di non poter essere notato in quel luogo e di non aver riportato nessuna traccia di dna animale, a nostra conoscenza."
E' notevole la discordanza fra le due presunte situazioni.
Pino
Pino
RispondiEliminapurtroppo nessuno ha stabilito (per quel che ora se ne sa), nemmeno l'entomologo, che la morte sia avvenuta verso le 19. Se così fosse Salvatore sarebbe automaticamente scagionato, ha un alibi per quell'ora.
Nell'articolo relativo all'ultimo link datoci da K@ si dice però che:"Le perizie riconsegnate al gup di Teramo, Marina Tommolini dunque non sono in grado scientificamente di fissare l'ora esatta della morte".
Già questo mi sembra un passo avanti, bisogna stralciare quanto asserito in seconda battuta da Tagliabracci, ovvero che Melania sia morta entro le 15.
Gli attuali periti, dunque, sconfesserebbero le conclusioni di Tagliabracci.
Antonello, Pino
RispondiEliminacomunque che Melania sia morta il 18/4 alle 19, oppure il 19 o 20 /4, non cambierebbe per Parolisi: in entrambi i casi sarebbe da considerarsi innocente.
Saperlo potrebbe però essere utile per ricostruire in maniera appropriata la dinamica degli eventi.
Togliendo la certezza che Melania sia morta entro le 15, comunque, molte cose dovranno cambiare. Per demolire la testimonianza di Ranelli e le parole di Parolisi si è partiti dall'assunto della morte entro tale orario. Caduto l'assunto iniziale si riapre la strada a ipotesi fino ad ora abbandonate.
TIZIANA
RispondiEliminaHo collegato la presunta ora della morte, prendendo come riferimento l'ora da te riportata, del completo tramonto avvenuto quel giorno a Ripe (19,48), e quanto affermato dall'entomologo Vanin, riportato dalla stampa:
="L’entomologo Stefano Vanin ha stabilito che Melania è morta il 18 aprile prima che scendesse il buio, in quanto le larve non si sono depositate durante la notte."=
Come vedi, io non ho stabilito nulla. Ho solo fatto una constatazione.
E' sbagliata?
Mi dispiace smontare gli entusiasmi, ma ciò che dice quella perizia può essere giostrato a piacimento sia da parte dell'accusa che della difesa.
RispondiElimina@K@ non sono un'esperta.
Tuttavia, e non mi offenderò se alcuno dovesse sconfessarmi, credo che le larve subiscano una metamorfosi molto precisa costantemente nel tempo.
In base alla metamorfosi del tipo di larva riscontrata sul cadavere di Melania, dovrebbe essere possibile un conteggio a ritroso relativamente allo sviluppo della stessa.
Un pò come fare un'ecografia ad una donna incinta e stabilire approssimativamente l'età del feto, per capirsi.
Credo tuttavia che uno studio rigoroso della larva debba implicare il "congelamento" di una parte di quanto ritrovato, che, come un fermo immagine, illustrerebbe lo stadio di sviluppo sino all'istante "X",
al fine di esaminare le caratteristiche duplicative dello specifico insetto a partire dalle uova dello stesso e verbalizzando lo sviluppo di queste ultime fino al raggiungimento dello stesso stadio di sviluppo "X".
Ovvero dopo un tot di tempo misurabile che corrisponderebbe alla forbice di tempo -deposito delle uova/ritrovamento del corpo-.
Se il lavoro di "congelamento" dello stadio di sviluppo della larva all'istante del ritrovamento (o delle analisi effettuate) non è stato fatto, un lavoro sul solo materiale fotografico potrebbe essere indicativo, sì, ma non preciso, come lavorare avendo a disposizione l'animaletto stesso.
Detto ciò credo che le considerazioni dell'entomologo, se pur fatte su materiale fotografico e non "fresco", non possano lasciare molti spiragli alle giornate del 19 e del 20.
Ma il risultato ottenuto, se pur confermando la data del 18 aprile, e se pure possa essere adoperato in eguale misura da accusa e da difesa, sicuramente non offre una certezza a nessuna delle due.
La forbice temporale in cui è avvenuto l'omicidio va dalle ore 14,40, ora in cui l'ultimo commensale ha lasciato il chiosco di Ripe, alle ore 19,48, ora in cui il sole è tramontato.
E' talmente ampia da essere inutilizzabile, del resto lo era anche la considerazione di Tagliabracci relativamente al deposito di quel dna da bacio nella bocca di Melania che si è tanto pubblicizzata come prova regina, ma che in realtà lo stesso Tagliabracci collocava in un istante qualsiasi da dopo il pranzo al momento della morte della donna.
Siamo ancora alle chiacchiere insomma, niente di decisivo.
Leggete cosa si dice in ordinanza relativamente a Ranelli: "il solo che, in un primo momento, aveva ritenuto di ricordare la presenza di Parolisi, di un bimbo e di una donna nell'area delle altalene, intorno alle 14.50, la inattendibilità del teste è risultata subito evidente, non soltanto per la circostanza, ACCERTATA A MEZZO CONSULENZA MEDICO LEGALE; CHE A QUELL'ORA MELANIA ERA GIA' MORTA..." (il maiuscolo è mio, per evidenziare).
RispondiEliminaEbbene no, mio caro gip, tale consulenza medico legale è stata rivista, Melania poteva non essere già morta alle 14.50 e Ranelli dunque può averla vista, non ha le traveggole.
Penso inoltre che abbiano convinto Ranelli a ritrattare proprio utilizzando la "certezza scientifica" che Melania alle 14.50 fosse già morta. Cosa poteva fare il pover uomo, messo davanti a ciò che veniva spacciato per esito scientifico di una consulenza medico legale (oltre ai filmati della telecamera), se non ritrattare?
TIZIANA
RispondiEliminaRestano, ad ogni modo, due risposte inevase:
1° Come endrebbe spiegata la presenza di SG e la sua durata cronologica il loco
2° Il quesito posto da Anonello, sulla stranezza di un ritrovamento del corpo con largo anticipo, e nelle condizioni in cui è stato descritto negli atti.
Alla vita in diretta hanno parlato un pò delle perizie,c'era anche Fusaro,che a me piace molto,e hanno affermato in generale che l'accusa punta molto sul dna in bocca
RispondiEliminaPino
RispondiEliminanon adirarti, non volevo smentirti. Ho solo specificato che Vanin purtroppo ha detto (in base alle notizie giornalistiche) solamente, come da te giustamente riportato: "prima che scendesse il buio".
Possiamo dunque concludere solamente che è morta prima delle 19.48 e dunque in orario compreso tra le 14 (quando più o meno la videro i vicini) e le 19.48, altro non sappiamo. Le 19 sono dunque un'ora possibile ma non certa, ahimè.
p.s. specifico: ritrovamento del corpo CHE AVREBBE DOVUTO VERIFICARSI con largo... Pino
RispondiElimina@Pino
RispondiEliminail link è questo
http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/09/20/news/delitto-di-melania-rea-riconsegnata-la-super-perizia-ma-non-stabilisce-con-certezza-l-ora-della-morte-1.5726196
L’entomologo Stefano Vanin ha stabilito che Melania è morta il 18 aprile prima che scendesse il buio, in quanto le larve non si sono depositate durante la notte.
effettivamente letto come frase a sè stante potrebbe sembrare che l'istante della morte sia circoscritto.
sicuramente nella relazione ci sarà maggior chiarezza.
Pino
RispondiEliminasul tuo punto 1° sai bene che non mi voglio più pronunciare: dovrete dare voi, se vorrete, una risposta;
sul punto 2° ho le stesse perplessità di Antonello, come molti di voi, ne abbiamo discusso ampiamente. Se però con certezza i periti dovessero aver detto che Melania è effettivamente morta il 18, spetterà ad altri (non era compito dei periti) capire questa circostanza (ma non credo si porranno il problema, se non se lo sono posti fino ad ora).
Noi avevamo suggerito, tra le tante ipotesi, che potesse essere stata tenuta nel Chiosco.
Forse, nel caso di assoluzione di Parolisi, la questione emergerà nell'ambito della ricerca di un altro potenziale colpevole. LA strada è ancora lunga...
TIZIANA
RispondiEliminaIo non mi adiro mai, se non quando mi trovo di fronte a delle gratuite prepotenze, sia pure solo di carattere virtuale, puoi starne certa.
Tornando a prima, volevo solo segnalare la coincidenza dell'ora di spegnimento del cellulare di MR, con quello delle 19,48, Nient'altro.
Nell’articolo è detto che la relazione del prof Bruno ha mille pagine, voi credete che siano state consultate tutte da chi ha riportato l’indiscrezione? Forse avrà avuto a disposizione le pagine delle Conclusioni, come abbiamo avuto quelle del Tagliabracci che ci ha fatto ammattire sulla “positività per la semenogelina”.
RispondiEliminaInfatti a me, spietatamente critica su come scrivono i giornalisti, ha colpito la frase:
«Al contrario, le varie perizie SEMBRANO coincidere nel fissare il giorno del decesso, il 18 aprile 2011.» (Il maiuscolo è mio).
Ma, come “sembrano”? chi le ha lette in anteprima? E’ la solita deduzione giornalistica?
Stabilito che il prof. Vanin ha ragione che le larve non si depositano di notte, chi dice che si debba parlare del giorno 18?
Non potrebbe essere anche il giorno 19 prima del tramonto?
Mimosa
Non ho capito una cosa (diciamo una...), ma quindi è sicuro che il cell di Melania sia stato spento e non che si sia scaricata la batteria?
RispondiEliminaKiba
Pino
RispondiEliminasono d'accordo con te sul fatto che ora, in aula, potrebbe essere messo in qualche modo in relazione l'orario di spegnimento del cellulare, col fatto che Melania potrebbe essere morta nello stesso orario.
Ora i due fattori potrebbero essere coincidenti. (scusate tutti i potrebbero, ma siamo ovviamente nel campo delle ipotesi)
Anche la questione delle celle agganciate dal cellulare di Melania fino alle 19, se la stessa poteva non essere ancora morta, andrebbe rivista. Nulla ci dice più che l'aggancio di quelle celle significa che il cellulare si trovasse dietro al chiosco.
Piuttosto che pensare ad uno spostamento ad opera di un animale o del "cercatore di funghi", sarebbe più facile ipotizzare un diverso orario della morte.
Kiba
RispondiEliminala batteria non era scarica, altrimenti il telefono non avrebbe ricominciato a scaricare messaggi alle 7 del 20/4, come sta scritto in ordinanza.
Ad ogni modo, nell’articolo linkato da Tabula, ci sono solo le parole di gionni che vuole a tutti i costi che Melania sia morta il 18.
RispondiEliminaCome dicevo prima, sono state divulgate sono le conclusioni, lo dice lui che le ha lette.
Grazie Tiziana per il chiarimento
RispondiEliminaKiba
Mimosa
RispondiEliminami sono infatti meravigliata che Gionni abbia reso pubblica parte della perizia di Vanin che, tutto sommato, va contro le speranze della parte civile.
Gionni sa che tali risultati emergeranno nell'udienza in aula e sembra abbia voluto commentarli per primo per cercare di piegarli alla sua lettura.
La sostanza però non cambia: nessuno può più sostenere con certezza, con tutte le conseguenze del caso, che Melania fosse morta entro le 15.
Neanche le conclusioni dei due periti, anche se se ne conosce solo un'infinitesima parte, posso essere considerate incontestabili, in tutti e due i sensi, secondo il mio umile parere, perchè non sono stati effettuati direttamente sui reperti freschi appena prelevati dal cadavere.
RispondiEliminaPer cui i referti potrebbero essere considerati insufficienti, in sede giudiziaria, perchè non adeguatamente precisi a stabilire quanto richiesto.
Si dovrà, a quest punto, spostare l'attenzione sulla presenza di altro materiale biologico, rinvenuto su e nel corpo della vittima.
Pino
Infatti Tiziana,
RispondiEliminaquello che hai scritto sopra: «Cosa resta nelle mani degli accusatori? Nulla!»
è e-s-a-t-t-i-s-s-i-m-o!
E in un nanosecondo SP sarà rimesso in libertà!
Mimosa
Nell'art. del resto del carlino linkatoci da K@ è scritto, tra l'altro:
RispondiElimina"Poi Vanin è passato ad analizzare le larve trovate sul corpo di Melania e, con i dati sulla temperatura, ha definito il tempo della morte della donna. Per poter avere più materiale a disposizione ha anche effettuato del prelievo di materiale entomologico secco dai vestiti di Melania.
Alla fine del lavoro di raffronti e analisi la certezza che emerge è quella del giorno della morte di Melania: il 18 aprile. Sul nodo dell’ora c’è un margine di definizione abbastanza ampio. L’analisi entomologica è infatti molto precisa se compiuta immediatamente e disponendo di dati precisi. Mentre si allarga l’arco temporale del delitto se effettuata a distanza come nel caso di Melania".
Più che le conclusioni dell'entomologo, direi che sembrano molto, molto più determinanti le conclusioni tratte dall'anatomopatologo Gianluca Bruno.
RispondiEliminaNon si sa cosa sia scritto nelle 1000 pagine di relazione, potrebbe esserci di tutto e di più.
Ma il fatto è che, se quanto riportato dai giornali è corretto, vengono sconfessate le conclusioni della relazione di Tagliabracci che fissano l'orario della morte di Melania Rea.
In pratica viene detto che quelle conclusioni sono del tutto arbitrarie e non supportate da alcun dato certo.
"La perizia di oltre mille pagine del medico legale Bruno contiene, alla fine della stessa, la conclusione secondo cui diventa impossibile fissare l’ora della morte. "
Ci eravamo arrivati da soli al fatto che fosse impossibile fissare l'ora della morte.
Il punto è che la formalizzazione dell'incriminazione e dell'arresto di Salvatore Parolisi si è basata sostanzialmente su un orario della morte stabilito da Tagliabracci, orario della morte che Gianluca Bruno ha stabilito fosse impossibile da stabilire.
(e sarei curiosa di leggere che cosa ne abbia pensato di quel contenuto dello stomaco prima verdognolo e poi improvvisamente divenuto marroncino, ma ho paura che quelle 1000 pagine resteranno per sempre inaccessibili al pubblico)
Mimosa
RispondiEliminaParolisi DOVREBBE (l'urlo non è per te, ma per farmi sentire dal Gup) essere rimesso in libertà in un nano secondo.
Speriamo che le cose vadano effettivamente così come sarebbe giusto!
Tabula
RispondiEliminatemo anch'io che delle camaleontiche trasformazioni del contenuto gastrico non sapremo mai nulla.
Già il cenno alle conclusioni della perizia di Bruno, però, rappresenta un successo per la difesa.
@ PINO
RispondiEliminasi sa già che il materiale biologico sul corpo della vittima non appartiene a SP, e la ricerca dei "donatori" non fa parte di questo processo.
Si dovranno riaprire le indagini e dovrà partire un'altra inchiesta per cercare i colpevoli e dare un volto ai proprietari di quei dna maschili e femminili.
E se fossero già all'estero (o in un'altra regione)?
Più penso alle condizioni del corpo, più mi convinco che a Melania è stata fatta una violenza inaudita, al limite della tortura, e non che l'aggressione sia stata l'esito di un litigio, se fosse vero che è morta il giorno dopo ma anche la sera stessa della scomparsa.
Non si sta a discutere pacificamente per 4 ore per poi innervosirsi e mettersi a pugnalare qualcuno.
Mah, sbaglierò.
Però la visione di Melania preda di quel manipolo di mostri continua a farmi star male.
Mimosa
Sempre secondo indiscrezioni, sembrerebbe che le perizie indichino come luogo della morte lo stesso del ritrovamento; affermano inoltre che Melania si sia recata volontariamente sul posto e che le tracce di sangue lasciate da un polsino sono compatibili con il giubbino della stessa Melania.
RispondiEliminaComunque ancora una volta, Gionni si è attenuto a quanto disposto dalla Tommolini.....
Stella
TIZIANA
RispondiEliminaSarei felice di poter condividere con te il giubilo che provi.
Ma ( è solo mia convinzione) non credo che il gup, e, comunque qualsiasi altro giudice, si contenti di risultati che, per le ragioni che abbiamo esaminate, non posso essere determinanti per nessuna delle due parti.
Non ho una preparazione adeguata nel campo della giurisprudenza (la mia ha tutt'altro indirizzo), ma una mia logica mi fa dubitare nella soluzione che prevedi per l'immediato futuro del militare, se non assumendo ed adottando, da parte della magistratura, altre misure e ricerche.
Pino
Gionni, continuerà a considerare l'ora della morte, la stessa indicata da Tagliabracci. Chissà se ricorda che è stato proprio lui a domandare l'ammissione della consulenza di Vanin.....
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