C'è una differenza sostanziale fra le parole ipotesi, deduzioni, indiscrezioni. Le ipotesi si possono fare in presenza di un quadro indiziario abbastanza chiaro, quando vi sono dei punti fermi. Le deduzioni si fanno anche solo basandosi sulle parole altrui, un minimo di suggerimento e la mente fa scattare la deduzione. Le indiscrezioni, invece, sono verità non ancora uscite alla luce ma già verificate e comunicate ai pubblici ministeri, per entrare nel caso in questione, che seguono e indagano su un fatto criminale. Quindi quando un giornalista parla di indiscrezioni fa dedurre, e non ipoteticamente, sia venuto a conoscenza di qualcosa ancora nascosto alla vista. E' con le indiscrezioni che si fanno gli scoop, ed è grazie agli scoop che si aumentano le vendite. Dopo il filmato acquistato da Panorama, Yara che partecipava ad una gara di ginnastica artistica, nel mio articolo del 2 Aprile mi chiedevo cosa avrebbe pubblicato questa settimana il settimanale Oggi, gruppo RCS. Ebbene ora lo so.
Colui che si dice essere l'inviato del rotocalco a Bergamo, Giangavino Sulas, che non si sa come e quando vada nella città orobica visto che passa i pomeriggi in Rai a parlare del caso di Sarah Scazzi, in questi giorni ha trovato una nuova indiscrezione, un nuovo scoop. Alcuni tecnici di un laboratorio collegato a quello della dottoressa Cattaneo hanno scoperto che il terriccio sugli abiti della piccola Gambirasio non è del terreno di Chignolo d'Isola e quindi la ragazzina non è stata uccisa in quel campo ma altrove. Occorre scriverla così la notizia perché le indiscrezioni, come abbiamo visto, sono una verità ancora nascosta alla vista ma accertata. D'altronde Letizia Ruggeri, il Pm che coordina le indagini, questa volta non ha fatto come due settimane fa quando lo smentì categoricamente. Al tempo il Giangavino credeva di aver scoperto, tramite altre indiscrezioni provenienti dallo stesso laboratorio di Milano, che Yara fosse stata picchiata e poi strangolata.
Questa volta la Ruggeri s'è limitata a dire che gli inquirenti stanno lavorando su diverse ipotesi e deduzioni, facendo intendere che anche quella prospettata dal settimanale Oggi è una pista seguita. Ma era una pista seguita anche venti giorni fa. Infatti il sostituto procuratore Meroni il 15 Marzo aveva detto, rispondendo ai giornalisti, che la ragazzina era morta qualche ora dopo il sequestro, dato i residui di cibo nello stomaco, che il cadavere era sempre rimasto a Chignolo d'Isola ma che non era detto fosse stata uccisa lì. Lasciando quindi intendere che c'erano già indiscrezioni che potevano far pensare fosse stato abbandonato in quel luogo in un secondo tempo. Quindi il settimanale ha scritto di vecchio propinando per nuovo quanto già si sapeva. Esattamente come fatto due settimane fa quando aveva ripreso una notizia di inizio Marzo lanciandola ai lettori quasi fosse una vera e nuova indiscrezione.
Che anche i giornalisti dei quotidiani italiani non credano più a quanto scrive Giangavino Sulas è dimostrato dal modo in cui hanno scritto la notizia. Nessuno di loro da per certo quanto Oggi dichiara essere certo visto il lancio pubblicitario fatto con la parola indiscrezione. Fra questi c'è chi ha scritto che il settimanale riporta l'indiscrezione di una ipotesi investigativa, e ci voleva poco a dedurre gli inquirenti avessero una tale indiscrezione (viste le parole del dottor Meroni), c'è chi è partito usando il condizionale ed ha continuano fino alla conclusione dell'articolo eccedendo con gli avrebbe ed i sarebbe. Motivo per cui lo scoop del rotocalco è uno scoop dell'ovvio e delle deduzioni che non da ai lettori nessuna novità. Anch'io, basandomi sulle parole del procuratore, nell'articolo del 30 Marzo facevo le stesse ipotesi e deduzioni chiedendomi se Yara fosse davvero stata uccisa in quel campo. L'ho scritto una settimana fa ma non si trattava certamente di uno scoop.
Scrivere Yara Gambirasio in uno qualsiasi strumento mediatico, come sottolinea in maniera corretta il quotidiano online Bergamo news, significa trovare nuovi visitatori, nuovi lettori. Questo vale per i blog, e l'articolo era improntato alle bufale del web perché alcuni blogger inseriscono, anche di ora in ora, notizie improbabili al solo scopo di aumentare la propria visibilità, notizie a volte dannose perché pregiudizievoli e senza fondamento, ma vale anche per i settimanali ed i quotidiani. La lotta allo scoop fra Panorama ed Oggi si protrae da qualche settimana e serve solo ad aumentare le vendite dato che nulla di quanto hanno finora inserito nelle loro pagine è mai stato considerato valido o provato. Ma è giusto pubblicizzarsi usando il nome ed il caso di una ragazzina morta in circostanze così tragiche? Per carità, il settimanale scrive di attualità e quindi è doveroso che affronti tutti gli argomenti. Ma è eticamente corretto lanciare le vendite utilizzando la presa emotiva che la piccola di Brembate Sopra ha sui lettori italiani? E' giusto metterla in copertina dove usualmente stanno le foto prese dal gossip?
Io personalmente credo che dopo le esternazioni pubbliche di Fulvio Gambirasio sarebbe stato meglio togliersi dall'impaccio e scrivere di quanto s'è scoperto, se mai davvero lo si è scoperto, senza anticipazioni. Fare informazione, se si pensa d'avere una buona notizia, è giusto, ma l'informazione la si può dare anche senza enfatizzare con anticipi da scoop. Fra l'altro su questo argomento ieri è intervenuto anche l'Ordine dei giornalisti lombardi che si è detto pronto, casomai non siano rispettate le direttive sul codice deontologico che parla di minori coinvolti in fatti di cronaca nera, a multare quei giornalisti che in malafede eluderanno gli accordi accettati all'atto dell'iscrizione.
Lasciamo perdere i settimanali dello scoop e parliamo di quanto si sta realmente facendo a Bergamo. E' di due giorni fa la notizia che sei utenze cellulari calabresi sono passate il 26 Novembre sia sul territorio di Brembate che su quello di Chignolo, e se non è una stranezza che la gente viaggi lo è che sei persone della stessa zona, abitanti nel raggio di pochi chilometri una dall'altra, siano contemporaneamente, e negli stessi orari, in una piccola località che nulla ha di turistico. Comunque gli accertamenti sono stati affidati alle forze dell'ordine di Cosenza e si attendono novità.
Nel campo delle analisi si è saputo che sono un migliaio le persone che hanno dato il dna e sono state controllate, fra loro le insegnanti di ginnastica ed altri frequentatori del palazzetto dello sport. E mentre non si hanno certezze sulla data del funerale, pare che prima di Maggio non si possa celebrare, la Pm Letizia Ruggeri si è dichiarata fiduciosa di riuscire a dare un volto all'assassino. La cautela, come la stessa ha sottolineato, va sempre messa avanti a tutto ma, vista la sua naturale impostazione investigativa sempre molto riservata, il sentirla parlare di fiducia infonde in tutti tanta speranza.
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Mi fa molto ma molto piacere che la Dottoressa Cattaneo abbia smentito di essere la fonte delle ''indiscrezioni'' apparse su Oggi. Era gia' chiaro a tutti, considerando la serieta' della Cattaneo e la propensione al gossip di Giangavino Sulas. Pero' ha fatto bene a far sentire la sua voce, che é una voce a favore della verita' e contro le fantasie ubriache di pseudocronisti.
RispondiEliminaHa fatto bene perché non tutti riescono a capire che, né lei né la Pm, farebbero mai indiscrezioni ai produttori di gossip.
RispondiEliminaTroppa diversità culturale fra le due categorie... ciao Nico, Massimo
l'indiscrezione è: è che non so niente, non mi hanno detto niente, ma io devo scrivere il pezzo.
RispondiEliminaole/.)
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