Ricostruzione fasi delitto. Da Ansa.it |
Fra il caos che scaturisce ogni qualvolta capita un omicidio efferato v'è quello disdicevole di chi da per scontato che un indagato, peggio ancora se poi arrestato, sia colpevole di quanto accusato. Niente di più falso, direbbe chi si intende di diritto, si indaga una persona proprio per garantirgli la possibilità di scagionarsi avendo uno o più avvocati che lo possono instradare ed aiutare. Niente di più vero, si deve però ogni volta dire vedendo quanto viene scritto ed ascoltando chi, già da mesi sugli schermi, da tutto per scontato. E se il padre di Melania, persona da elogiare comunque per quanto è riuscito a fare finora, solo il giorno dell'arresto si espone dicendo di augurare ogni male a Salvatore Parolisi, significa che lo considera l'assassino di sua figlia nonostante ancora nessun giudice lo abbia sentenziato. Ed io credo che qualificare un indagato assassino, a prescindere da ciò che sarà se lo si manderà a processo, significhi sminuire la figura massima del nostro ordinamento giudico togliendole quel valore di suprema verità che ha di fronte ai fatti, di fronte a chi accusa ed a chi difende.
Assumersi l'onere di dire all'opinione pubblica "Parolisi ha ucciso sua moglie", quando questa affermazione, se supportata da prove o indizi concordanti forti, la potrà fare solo un giudice, e non basterà il giudice del primo processo, dimostra che qualcosa deve cambiare, che c'è qualcosa da chiarire e cercare di capire. Nel caso di cui si parla, come in tanti altri, c'è un indagato che, su richiesta di chi ha fatto accertamenti per capire la dinamica dell'azione, è stato arrestato. Per cui la notizia giusta è: "Salvatore Parolisi è stato arrestato perché sospettato di aver ucciso la moglie". Ed è la parola sospettato che deve rimanere al centro della scena e farci capire di cosa si sta parlando e che figura e ruolo ha l'uomo nella vicenda. Risalendo a ritroso verifichiamo cosa significhi il termine. Il sospettato è colui sul quale gravano indizi di colpevolezza. Continuando nel percorso c'è da sapere cosa si intende dire quando si parla di indizi. Gli indizi sono circostanze certe che lasciano prevedere un probabile accadimento o possono far scoprire un fatto accaduto. Quindi un cielo senza nuvole è indizio di una giornata serena. Al contrario se in una casa viene scoperto un cadavere fatto a pezzi, ed una persona è stata vista uscire con le mani sporche di sangue, potremmo dire di avere un indizio forte che porta ad un sospettato che, in mancanza di giustificazione razionale e verificabile, potrebbe essere un assassino.
Ed ora torniamo al caso in questione per parlare di Salvatore Paolisi. Ieri il Colonnello Patrizio in una conferenza stampa ha spiegato per filo e per segno quali possibili scenari abbiano immaginato lui e i suoi uomini, scenari poi sposati dai Pm che anche con questi, chiaramente non sono il solo motivo della richiesta in quanto tanti altri validi ne sono stati portati, hanno chiesto l'arresto dell'uomo. I carabinieri hanno ipotizzato, sono due delle diverse soluzioni portate al Gip (quindi non v'è un indizio certo in nessuna di queste altrimenti ne avrebbero portata una sola), che la coppia sia partita da casa con l'intento di andare alle casermette, che per strada ci sia stato un litigio, a cui forse avrebbe assistito anche la bambina, degenerato a Ripe quando lei lo ha minacciato e lui l'ha accoltellata. E questa sarebbe valida se un domani vi fossero risultanze di sangue sugli abiti sequestrati. In mancanza di abiti insanguinati (in quelli rinvenuti nella scarpata non vi era sangue ed erano di una taglia troppo piccola) si passa alla seconda ipotesi.
Questa prevede che i due siano andati al chiosco con l'intento di fare l'amore, non si sa se la piccola in auto fosse sveglia o addormentata, come già fatto dieci giorni prima, e che l'aggressione sia scattata mentre lui era nudo e lei in procinto di svestirsi. Ma perché sarebbe scattata l'aggressione? E qui passiamo a parlare del movente. Per questo li ha aiutati Ludovica ed i messaggi scambiati fra i due. Lei voleva passare la Pasqua con lui e voleva conoscesse i suoi genitori. Genitori che, per l'occasione, gli avevano addirittura prenotato, a partire dal 23 aprile, una camera in un albergo di Amalfi. Questa la principale causa che lo avrebbe convinto ad agire, supportata dai loro dialoghi via facebook in cui lui promette continuamente all'amante di essere ad un passo dal lasciare la moglie e lei lo insulta, perché capisce che le sue sono solo promesse da marinaio, ma nello stesso tempo, innamorata, lo incalza perché si prenda le responsabilità che spettano ad un uomo. Questo ambaradan, che il caporalmaggiore s'era creato con la sua doppia vita, dicono i carabinieri, potrebbe averlo spinto, magari dopo essersi sentito minacciato da quanto la moglie sapeva di lui, e fatto entrare in confusione tanto da aggredirla per non farle svelare chissà quali segreti.
Lasciando perdere quanto accaduto dopo al Colle, ci sarà tempo per parlarne, basta ragionare su questi elementi per capire quanto siano labili e non possano portare in alcun modo ad una condanna. Le ipotesi considerano entrambe la partenza diretta per Ripe, ma non tengono conto di quanto detto da Melania alla madre, e cioè che sarebbero andati a Colle San Marco per far giocare un'ora la figlia. La prima vuole sia scattato un litigio in auto davanti alla bimba e che, senza premeditazione quindi, sia degenerato una volta arrivati al chiosco portando l'uomo ad uccidere la moglie. Ma in questo caso non si tiene conto del sangue sugli abiti, che non c'è, e del fatto che un uomo che prende una donna da dietro mentre è accovacciata, un militare in forma ed alto un metro e novanta fra l'altro, non riesca a tenerla ferma ma debba addirittura inseguirla e colpirla a casaccio più di venti volte per fermarla. Non si tiene conto che una mano sulla faccia, che potrebbe anche esserle entrata in bocca, non può lasciare il trucco del viso intatto e nessun segno sulla pelle.
Nell'altra ipotesi, quella in cui i due si stavano preparando a fare l'amore e quindi lui era nudo, motivo per cui essendoci una fontanella accanto al chiosco si sarebbe potuto poi lavare (quindi gli abiti non avrebbero ricevuto schizzi di sangue risultando puliti), e lei si stava svestendo, occorrerebbe inserire nell'azione una premeditazione in quanto difficile pensare che improvvisamente, davanti ad una donna che si sta spogliando, invece che eccitarsi ad un uomo venga la voglia di uccidere. Ma deve essere una premeditazione forte ed avere un movente forte, di certo non quello della separazione che ormai è in uso nella maggior parte della popolazione sposata. Come non la si può ricercare fra i messaggi scambiati in cui lui, come ha continuato a fare anche successivamente, ed è questa la fonte principale dei suoi guai, non ha fatto altro che mentire. Ma questo è un metodo consolidato che portano avanti tanti uomini sposati; uomini, si fa per dire, che preferiscono far stancare l'amante della relazione ed essere lasciati perché non hanno la forza di lasciare.
Con questo non voglio assolutamente dire che il Parolisi sia innocente. Voglio dire che nessuno, anche se lo pensa, può in effetti dire sia colpevole e che le indagini devono proseguire e cercare di appurare se vi siano motivazioni e metodi migliori a contestazione di un omicidio così efferato. Voglio dire che non basta una semplice accusa da parte della procura, anche se accolta da un Gip, per additare in maniera continua, e con gran dispendio di inchiostro, di voci e fantasie indiziarie inesistenti, chi non ha subito alcun processo e si dichiara innocente. Ed anche se oggi non ha parlato agli inquirenti, tutti gli avvocati ieri lo avevano previsto perché la procura che avrà in carico le indagini presto cambierà e quanto avrebbe detto sarebbe comunque stato quasi privo di valore, verrà il momento in cui parlerà. Ed allora vedremo se la storia troverà nuovi sbocchi o si incaglierà definitivamente fra gli scogli indiziari su cui, ad oggi, è bloccata. Ed allora capiremo le sue intenzioni e, forse, ci faremo un'idea migliore di cosa possa essere accaduto quel maledetto 18 aprile.
27 commenti:
Condivido al cento per cento.
Vorrei solo far notare il doppiopesismo del duo Biscotti Gentile, che mentre nel caso di Sabrina hanno maramaldeggiato dagli schermi televisivi contro l'indagata, adesso si stracciano le vesti contro la stampa. Hanno addirittura accusato la Cassazione di agire in maniera "fallosa". Ho ancora davanti agli occhi l'immagine di Gentile che, alzando la gamba mentre era seduto in poltrona, mimava il "fallo" della Cassazione che, a suo dire usando un paragone calcistico, era entrata "a gamba tesa" nel procedimento di Sabrina.
Giacomo
Quello che hai scritto fila come l'olio, come sempre, daltronte.
Ma la frase contenuta nel "discorso" con il fantomatico nemico al quale vorrebbe "mangiare il cuore", non riesco a cancellarlo dalla mente.
Avrò torto. Ma resto ancora perplesso a tale proposito.
Ciao, Mercutio
Il movente non è così debole se si pensa a Melania come ad una donna forte che non avrebbe mai permesso al marito di rifarsi serenamente una vita con un'altra donna. Nello scambio di mail (purtroppo) divulgato dalla stampa tra Ludovica e Salvatore è chiaramente espressa dal Parolisi il cruccio di dover pensare al futuro economico della moglie, aggravato dal fatto che i due erano in comunione dei beni. Rimenere vedovo era una soluzione per risolvere il problema. Credo più a questo che ad un omicidio maturato dall'imbarazzo di essere rimasto vittima delle proprie bugie.
Hai ragione a dire che ormai i processi li fanno i giornali e non più i tribunali, ma credo che questa volta il verdetto della stampa sia esatto.
Stefania
bom ma leggendo i messaggi e le telefonate sembra tutto chiaro
http://www.newnotizie.it/2011/07/20/melania-rea-ludovica-e-salvatore-le-intercettazioni-telefoniche-ed-ambientali/
Era all ´ultima spiaggia o andare a Amalfi o lei lo lasciava
E come ci andava a Amalfi ? portava melania a tenere il moccolo ?
scusa Luca, e con l'omicidio della moglie , come faceva ad andare ad Amalfi? Anche se non fosse stato sospettato, sicuramente non c'erano le condizioni per andare a conoscere la famiglia di ludovica...anzi, i tempi si facevano più lunghi per una futura convivenza: come ho già detto..avrebbero dovuto aspettare del tempo, vuoi per un minimo di decenza, vuoi per il lutto, vuoi per rispetto della famiglia rea...l'omicidio non era certo la via più veloce..soprattutto dal momento che Ludovica diventava sempre più pressante
lori
Il quadro indiziario che emerge dall'ordinanza (pubblicata integralmente da TGCOM) mi pare decisamente solido. Ora vedremo le argomentazioni difensive e le conclusioni del perito di parte, ma mi sembra uno scenario davvero difficile da confutare.
Non oso immaginare con quale animo i familiari di Melania abbiano potuto leggere questi messaggi..non bastava la morte così tragica della figlia..ora anche questo dolore..scoprire che quest'uomo aveva una doppia vita e considerava melania come una zavorra da cui liberarsi . Eppure in tanto dolore, una dignità senza fine, quella che manca al Parolisi
lori
se tu frequentassi un po' di più i tribunali sapresti per certo che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e che la filosofia del diritto è una cosa, la pratica forense tutt'altro, è in mano agli uomini, a volte alle donne e non si capisce cosa è meglio.
In teoria tu hai perfettamente ragione: il diritto costituzionalmente garantito è che tutti siano innocenti fino a "prova" contraria.
nella pratica, non forense, ma del nostro quotidiano riceviamo tutti impressioni e siamo un po' soggetti a pregiudizi.
se è vero che chi mente non deve essere per forza assassino, è anche vero che chi mente non ci piace, e parolisi non ci piace non solo perchè ha ripetutamente mentito, alla moglie, a noi, ai magistrati, ai genitori di melania e pure a dominiddio, ma soprattutto perchè ha lasciato trapelare di sè una immagine di uomo immaturo, piagniucolante, incapace di autenticità, infantilmente preoccupato di gestire i suoi miseri giochetti da uomo adulto. Se è vero che c'è anche un tribunale mediatico, quello lo ha già definivamente bollato come "omme e' merda"...a prescindere
ole /.)
Sono tornato da poco e non ho ancora avuto tempo di leggere l'ordinanza, ma oggi ho ascoltato quanto riportato sui dialoghi della sua pagina facebook e mi pare ci siano anche tante frasi del tipo: "Ho parlato con Melania, ci siamo messi d'accordo..." quasi che la separazione fosse cosa fatta ormai. Eppure nessuno sapeva nulla e fra i due c'erano baci e abbracci.
Lui fa schifo, come altri milioni di uomini che fanno esattamente quanto ha fatto lui; io due ex-amici, alla fine si sono separati e ci siamo persi di vista, che avevano una doppia vita ed entrambi sono marescialli, uno dell'aeronautica l'altro dei carabinieri, e facevano e dicevano le stesse cose che ha detto il Parolisi. Ed a me pare che lui si sia comportato come loro, anche tenendo conto di quanto ha detto e fatto dopo, che non avesse nessuna intenzione di andare ad Amalfi, e Ludovica forse era incavolata perché probabilmente aveva saltato anche l'appuntamento di Natale e dell'ultimo dell'anno, e che le sue bugie lo superassero in altezza e non ne potesse fare a meno.
Poi ci sta anche il raptus momentaneo che non lo fa ragionare e gli fa saltare tutto all'aria, moglie, amante, figlia, famiglia, credibilità e forse lavoro, oltre alla galera certa dato quanto aveva da nascondere, per carità se ne sentono tante, ma dire che uccidere per risparmiare gli alimenti, si è detto anche questo, che uccidere per liberarsi di lei in quanto aveva un altra quando, a quanto s'è capito, da sempre aveva altre, mo una mo l'altra, sarebbe un buon movente... beh, la vedo brutta in tribunale per l'accusa.
Meglio cercare, se proprio si pensa sia stato lui, o che comunque abbia avuto o coperto un complice, all'interno della caserma qualcosa di più convincente, ad esempio un giro internazionale di droga... chi è stato in Afghanistan sa di cosa parlo e chi non c'è stato può trovare articoli nascosti in internet, perché la separazione, specialmente dopo aver saputo che le amanti nel tempo erano continue, a parer mio è un movente labile, molto labile.
Ciao, Massimo
A dir la verità Sally, di tribunali ne ho frequentati anche troppi in vita mia, da quelli coi lustrini al nord Italia a quelli di di quint'ordine (in una città del sud che di secondo nome fa inferiore) col cortile interno che dava alle aule strapieno di avvocati e magistrati che concordavano di tutto e di più.
Ed per l'imbastitura e la costruzione di un mio libro, "Giustizia e Pregiudizio" mi sono avvalso dell'aiuto di Carlo Federico Grosso, ex vicepresidente del CSM e poi presidente della commissione antimafia.
Questo per dire che il clima che si respira nei tribunali lo conosco perfettamente e so che tu hai ragione da vendere sul punto... e forse non hai neppure calcato la mano.
Ma quando scrivo cerco di restare nelle teorie della legge, anche perché non tutti credono a certe cose...
Per quanto riguarda il fatto di essere soggetti a pregiudizi l'ho anche scritto in un commento postato ieri sera sull'altro articolo che riguarda il Parolisi che i media, perché è dall'informazione che a mio parere nascono, sono più potenti di un buon insegnamento e ci fanno dimenticare le storie passate ed i pregiudizi che avevamo e che i giudici ci hanno fatto rimangiare, e mi riferivo a Daniela Stuto.
Per quanto riguarda il nomignolo io già in epoche lontane lo avevo battezzato "ominicchio", che alla fin dei conti credo non sia un termine che si discosta molto dal tuo.
In ogni caso, sia che la gente lo abbia già giudicato, sia che le sue menzogne lo abbiano qualificato come detto in precedenza, ancora non è stato portato a processo e, per come la vedo io, solo un giudice che ha in mano le esatte ricostruzioni e dinamiche portate dall'accusa e dalla difesa può dirci se è innocente o colpevole.
Io la vedo così. Ciao, Massimo
Ciao Massimo, hai ragione, Parolisi non è nè meglio nè peggio di tanti altri uomini..e questo vada per il tradimento..quello che io ritengo inaccettabile è che non abbia fatto niente per aiutare a far luce sull'omicidio della moglie, che, anzi, con le sue bugie, con le sue omissioni, con le sue stranezze abbia reso il quadro omicidiario ancora più ingarbugliato; pararsi il sedere, apparire il marito esemplare, cancellare quelle pesanti ombre dal suo recente vissuto , hanno rappresentato per lui la priorità a fronte di un omicidio alla risoluzione del quale avrebbe dovuto sacrificare tutti i suoi meschini interessi...un macigno pesante per chi, un domani, questo atteggiamento lo dovrà spiegare alla propria figlia..insieme a moltissime altre cose
lori
Questo è quanto ho sempre denunciato, lori. Di fronte ad un omicidio, di cui ti dichiari non colpevole, se sei un uomo e vuoi apparire un vero padre agli occhi di tua figlia ti apri e lasci che ti controllino anche le pulci sul sedere, quelle che mai vorresti si sapesse che hai.
Se come dici amavi tua moglie lo fai perché in caso contrario non puoi aspettarti niente altro che un arresto, niente altro che un'indagine contro di te e niente altro che il disprezzo della gente.
Questo anche se ciò che hai fatto, le menzogne ed i tradimenti, possono esserti sembrati un fatto normale in quanto, guardandoti attorno, hai capito di essere in buona compagnia.
E' vero lori, è maledettamente vero, e se uscisse che sta proteggendo qualcuno, peggio ancora se l'assassino, fossi nel giudice non gli abbuonerei neppure un giorno e lo farei andare in carcere a pensare per tanti anni in modo che possa capire che i mariti che amano, che i padri che amano, hanno ben altro comportamento.
Nonostante questo, mi ripeto, nessun giudice lo ha condannato e quanto portato dall'accusa, a mio parere, pur apparendo lineare e forte ha delle pecche (date dal fatto che siamo ancora in una fase interlocutoria delle indagini) sia nel movente che nelle ricostruzioni, e per quanto schifo possa fare, a causa del suo comportamento, è comunque da tutelare fino a quando non sarà giudicato.
Ciao, Massimo
Ciao Massimo,
stavo leggendo una vecchia intervista dell'amica di Melania, Sonia, che parlava così della coppia:
" Era una ragazza, che raccontava tutto, non aveva segreti. Per farle capire di più la coppia, il 14 febbraio, a San Valentino, siamo andati al centro commerciale, ha fatto la spesa, ha comprato gli stampi a cuoricino e aveva preparato la tavola per lei e per il marito tutta a forma di cuori, il pane, le tortine, la pizza, i tovaglioli, tutti i petali di rose rosse sopra. Lei adorava queste cose. Io vedevo le coccole tra di loro, i baci, gli abbracci, le telefonate. Stando tutto il giorno sola, lui si preoccupava, era molto apprensivo nei suoi confronti. La classica coppia da invidiare, io alle volte dicevo loro ‘Mi fate venire il diabete’ per i baci e le carezze che si scambiavano contiunamente."
Quindi, tutto sembra tranne che una coppia in crisi, e per deduzione, il rapporto con Ludovica non sembra dovesse essere in procinto di prendere una strada diversa.
Avere una o più amanti e mantenere al contempo inalterato il rapporto con la propria moglie, non è cosa nuova, non è cosa rara(purtroppo)
Per molti la moglie è la moglie, la madre dei propri figli, la persona con cui invecchiare, per altri anche è così, ma ciò non li appaga completamente.
Questi ultimi hanno bisogno di sentirsi desiderati, importanti per qualcuno che non sia "il porto sicuro" che hanno accanto, perchè sperano così di colmare quel vuoto, quel divario che li separa dall'uomo adulto, da quell'uomo che sa cosa siano il rispetto e la dignità.
E' questo il Parolisi che vedo, quello che pur di mantenere in piedi il rapporto con Ludovica, le prometteva cose che non pensava minimamente di mantenere, e in tutto questo non vedo quindi per lui che pericolo potesse crearle Melania, sempre se restiamo nell'ambito delle ipotesi fatte dalla Procura, che vedono la presenza pressante di Ludovica quale fattore scatenante.
Ho sentito che i genitori di Melania hanno chiesto l'affidamento di Vittoria, ed hanno precisato che non è loro intenzione togliere i figli a nessuno, ma finchè lui si troverà in carcere vogliono prendersi cura della piccola
Ti chiedo, c'era bisogno di un azione legale per prendersi cura di lei?
Qualcuno avrebbe potuto dir loro che non ne avevano il diritto?
Ciao Sira
Lori lo so anch´io che con l´omicidio non sarebbe mai andato a Amalfi ma io intendevo dire che deve aver tentato di tutto parlandone a Melania delle sue intenzioni di pasqua nel tentativo di avere il consenso ma devessere degenerato tutto .
Só cche bisogna avere le prove ma fra indizzi FB telefonate mi sembra che non si puó avere dubbi ,e per un motivo cosí chi trovi che fa questo per té come complice ?
Quindi penso che di dubbi non ce ne siano che lui é alla base di tutto
Era indispensabile Sira. La bimba non ha più la madre ed il padre è in carcere, quindi era senza tutore e se nessuno ne avesse chiesto l'affidamento, in teoria, sarebbero intervenuti i servizi sociali.
Però credo non cambierà nulla perché anche il Parolisi, dopo l'iscrizione nel registro degli indagati, aveva detto che se fosse finito in galera avrebbe voluto che la bimba rimanesse con la madre di Melania e fosse portata dai suoi genitori nel fine settimana. Ed immagino che sarà quanto farà la famiglia Rea.
Per il resto siamo sempre al punto di partenza, le novità cancellano il passato ed il pregiudizio si instaura prepotente se chi scrive calca la mano. E fino a quando la Difesa non si deciderà ad aggiungere elementi suoi si parlerà solo di quanto porta l'accusa che, di logica, non è favorevole agli indagati.
Ciao, Massimo.
Ammesso, e non concesso, che Parolisi fosse l'assassino della moglie, da chi sarebbero state effettuate le ferite "postume" sul corpo già senza vita della povera Melania, considerato che il marito era già sotto l'occhio vigile degli investigatori, che ne seguivano ogni movimento dal momento della sparizione?
Tornare sul luogo del delitto, mentre venivano effettuate le ricerche, sarebbe stato troppo pericoloso, A meno chè, a farlo non fosse qualcuno molto pratico dei luoghi.
Questo "buco" torna sicuramente favorevole alla difesa del presunto assassino. E non è il solo.
Le motivazioni dell'accusa non sono tutte convincenti, nè tutte riscontrate, per cui il colleggio di difesa non dovrà fare molta fatica per creare dubbi ed interrogativi.
Si profila, inoltre, che la Procura di Teramo si giovi di strade ed ottiche diverse.
Ogni conclusione è perlomeno prematura.
Mercutio
Trovo assai strano il silenzio mediatico attorno alla "soldatessa" ed ai suoi familiari. I quali - a quanto sembra - non solo erano al corrente della relazione della figlia con il Parolisi ma addirittura la sostenevano vivamente visto che avevano organizzato persino una vacanza ad Amalfi a loro spese. Questo almeno è ciò che viene riportato dalla stampa.
Costoro- da quello che è dato sapere - non sono mai stati convocati dagli inquirenti e si ha quasi l'impressione che attorno alla famiglia dell'amante sia stata creata una cortina fumogena di protezione. Perchè ?
Sono stati sentiti pure i genitori della soldatessa, è documentato nell'ordinanza.
A mio avviso una tale mole di indizi, in questa fase delle indagini, può essere eventualmente messa in discussione solo da eventuali nuovi elementi scaturiti dalle analisi del RIS, ad esempio la presenza di tracce estranee. La totale assenza di queste, a questo punto, sarebbe un altro tassello favorevole alle tesi dell'accusa.
Caro DSK,
è difficile immaginare che questa innominata "LUDOVICA P" sia figlia di qualche potentissimo personaggio, per cui è tutelata, oltre ogni legge e consuetudine penale, anche dalla pubblica informazione che, spacciandosi, per "libera", è in realtà al servizio del Potere maggiore ?
Caro Manlio,
no non mi è affatto difficile immaginarlo !
Inoltre ( ammesso che Parolisi abbia effettivamente compiuto l'uxoricidio)sia il tenore dei messaggi della"soldatessa" sia le pressioni esercitate dalla famiglia di lei dovrebbero far ritenere costei ( e costoro, i familiari) non dico complice ma quantomeno istigatrice e moralmente responsabile dell'accaduto.
Caro Manlio, ti riassumo la biografia della soldatessa.
Il caporale all'Ottavo Reggimento Lancieri di Montebello Ludovica Perrone, 27 anni, originaria della provincia romana. E’ stata allieva del Parolisi, ma giura che la sua storia con lui è cominciata dopo i tre mesi di CAR. Ora fa parte di un gruppo di 70-75 Vfp (volontari di ferma quadriennale) alla caserma Nacci a Torre Veneri, un grande campo di addestramento vicino Frigole, Lecce. Sta addestrandosi a guidare i Puma, i blindati con grosse mitragliatrici.
Qui se vuoi puoi vederla in tutto il suo “fulgore” : http://www.abruzzo24ore.tv/news/Omicidio-Rea-Le-foto-di-Ludovica-Perrone-l-amante-di-Salvatore-Parolisi/44449.htm.
Ci sono anche le ultime notizie.
Ciao, Mimosa
Ah, Manlio, vuoi sapere ancora una cosa? L’amica Caterina dice che "un suo parente gravita negli ambienti dell'estrema destra".
Sempre in quegli articoli l'ho letto.
A tutti,
In una delle prime interviste rilasciate dallo zio di Melania costui riferisce che Salvatore, subito dopo la scoperta del corpo della povera ragazza, avrebbe detto una frase molto ambigua del tipo " non dovevano fare questo...adesso vado su... " o qualcosa del genere...Frase che avrebbe molto colpito lo zio.
L'ho sognato o anche qualcuno di voi ricorda l'episodio ? mi pare fosse un servizio andato in onda su "Chi l'ha visto ?"
x DSK
Ricordo anch'io la frase, in rete ho trovato un riferimento:
""parole di Salvatore Parolisi nell’immediatezza della morte di Carmela:”Me l’hanno ammazzata,non dovevano farlo.” Parole sconcertanti, quasi Salvatore Parolisi fosse pronto da ore all’ipotesi della morte.""
L'articolo sta qua: http://www.abruzzoquotidiano.it/cronaca/2011/06/21/omicidio-rea-indagato-salvatore-parolisi.html
Approfondendo la ricerca forse si può trovare qualche cosa di più preciso.
Mimosa
Ciao Mimosa,
grazie per averci dato la possibilità di ammirare la soldatessa " in tutto il suo fulgore"
che dire? avrà pure un corpo sinuoso, ma, non la trovo poi così bella, e soprattutto, a sentire le intercettazioni, non la trovo nemmeno una persona sensibile ed equilibrata
lori
Carissima Mimosa, grazie per le informazioni. Non capisco tuttavia perché su "Il Messaggero" in una foto, dove viene tenuta affettuosamente dal caporal maggiore Parolisi, ambedue in tuta mimetica, lei venga cancellata nel volto, come si fa con i minorenni. Resta dunque un mistero: se si sa chi sia, dove operi, ecc., perché ancora la cancellano ? Non è che facciano passare per "Ludovica P" un'altra "Ludovica P" ? Qualcosa di poco chiaro rimane comunque in questa storia, anche nel silenzio dell'Esercito, il cui prestigio va a farsi friggere. Quanto ad un amore sorto dopo l'addestramento pare un po' difficile, diciamo che forse si è spinto oltre "dopo", ma è nato sicuramente "durante".
purtroppo io quella foto e molto probabilmente sul mio cellulare memorizzata è sono l' unica persona che ti difende come tu t' immagini voglio che tu dal carcere di fare la cosa giusta di chiudere definitivamente la relazione che sta soffrendo ione con Ludovica Perrone è ai tutto diritto di rifarti una vita capisco io l' ho so che tu sta soffrendo come un cane ricordati che fuori dal carcere ti aspetta tua figlia e anche tuoi genitori tuo fratello e le tue sorelle e io siamo tutti con te ti credo e ho pienamente fiducia in te nonostante tutto questo finalmente quest' incubo può finire voglio soltanto la tua felicità per me sei una persona speciale è sei ad 360 gradi innocente salvatore parolisi
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