Non esistono parole che possano giustificare una Corte di Cassazione che lascia a casa la logica giuridica e in mancanza di vere prove sentenzia due ergastoli. Il giudice che non ha in mano nulla di concreto, ma si ritrova a fare di conto solo con pettegolezzi, sogni e illazioni, non può che assolvere o chiedere che si riparta da zero e che in un prossimo futuro gli vengano consegnate vere certezze. Questo vuole la vera Giustizia. Ma la vera Giustizia ancora una volta è stata trafitta e uccisa dai suoi stessi giudici. Le sentenze non si commentano e si accettano, si dice, ma quelle riguardanti Sabrina e Cosima non sono sentenze... sono un autentico Harakiri giudiziario che, si spera, riusciranno a far capire al popolo che si adagia solo sui media che tutti siamo in pericolo. La condanna di Sabrina e Cosima va estesa a tutti gli italiani, perché a questo punto è chiaro che chiunque potrebbe un domani finire all'ergastolo. Occhio ragazzi perché ci stanno facendo capire che per essere giudicati colpevoli di qualsiasi cosa bastano un sogno e qualche testimonianza modificata più volte! Nessuno è immune a questo virus giudiziario e anche chi ha vissuto sempre onestamente una vita fatta di sacrificio e fatica, anche chi ha sempre insegnato ai figli che non si deve avere paura se non si fa del male, potrebbe essere la prossima vittima...
Mi aspettavo un annullamento con rinvio alla luce dell'iter processuale scandaloso (una sentenza di appello depositata con UN ANNO DI RITARDO)...però devo anche dire che non ho visto nessuno protestare al riguardo.
RispondiEliminaLa domanda vera che la difesa doveva porsi era "come è morta davvero quella ragazza?". Come sai ho sempre ritenuto non solo Sabrina e Cosima estranee ma anche lo stesso Michele. Non so se si è trattato di un delitto, l'autopsia parlava di cintura, ma poteva anche essere una corda. Su una cosa sono d'accordo, si uccide la giustizia...
RispondiEliminaIo in merito alla questione dei ritardi (e non solo) di proteste ne ho sentite, una tra tutte la voce di Maria Corbi su La Stampa.
RispondiEliminaIn merito alla sentenza, conferma la mia pessima opinione sul sistema giudiziario italiano in generale e sulla beneamata Prima Sezione Penale della Cassazione in particolare.
Questo è quello che posso scrivere, poi penso tante altre cose, ma finché mi limito a pensarle non costituiscono notizia di reato.
A questo punto, è difficile credere che in tutti e tre i gradi di giudizio, le menti dei componenti i rispettivi Collegi Giudicanti, siano stati influenzati da pregiudizio o false assunzioni teoriche.
RispondiEliminaSarebbe giusto farsene una ragione.
fr.
Ci sono le motivazioni dei due gradi precedenti, basta leggersele (per quanto elefantiache), leggeremo anche quelle di questa brillante decisione e se uno legge cose str...ambe che non condivide (e sto usando un eufemismo per ben altre parole) di gradi di giudizio ce ne possono anche essere cento ... str...amberie restano.
RispondiEliminaSul fatto che poi un giudizio in un caso di ampia risonanza possa cementarsi sulla necessità del sistema di non contraddirsi, sugli interessi ed i gruppi di forza all'interno di esso che devono tutelarsi la faccia, beh per me è addirittura cosa ovvia e a dire la verità succede in tutto il mondo.
Dirò qualcosa di più: dopo una sentenza come questa io oramai parto dal principio che tutti i cosiddetti colpevoli siano innocenti e a farmi molte domande su chi è veramente un criminale.
RispondiEliminaE' inutile girarci intorno: dopo il clamore mediatico iniziale questa vicenda è stata scalzata da altri avvenimenti successivi e poco scalpore hanno destato evidenti storture; c'è anche da dire che, come in altre vicende, le due attuali condannate in modo definitivo e soprattutto Sabrina Misseri pagano un'iniziale difesa dissennata, l'avvocato Coppi ha fatto quanto in suo potere ma i giochi si decidono per lo più all'inizio...
RispondiEliminaCheli
RispondiEliminaNon sono un estremista, in nessuno dei due sensi, circa il caso Scazzi, ma non è che viviamo in un mondo di soli INNOCENTI: ce ne saranno, pure, dei criminali, che non necessariamente lo portino scritto sulla fronte...andiamo, via.
Condivido con "fr" la difficoltà di accettare una situazione mentale viziata di "tutti" i giudici implicati nelle tre sentenze, pur considerando la mia modesta conoscenza della materia giuridica.
C. Falce
Non credo che ci possano essere parole idonee a descrivere quello che è avvenuto. Una povera ragazzina resterà senza giustizia. Come senza giustizia restano due donne EVIDENTEMENTE innocenti.
RispondiEliminaComunque la classe giornalistica ha delle gravissime responsabilità a riguardo.
Giacomo
Il punto è che con un sistema che genera certe sentenze, come si fa a credere colpevole chi è stato condannato?
RispondiEliminaE' proprio la fiducia nel sidtema in tutti i suoi livelli che si perde definitivamente.
E a quel punto le sue sentenze diventano carta da c...ompulsare vanamente in cerca della verità.
RispondiEliminaSono rammaricata e preoccupata del modo in cui una persona può essere triturata senza aver commesso quello che gli è contestato.
Questa ultima sentenza deve farci riflettere sul termine "Verità"... quale verità è quella che uno o più giudici ritengono Vera, perché ne sono convinti o quella che è supportata da prove certe...quello che di certo c'è, è che due persone passeranno il resto della loro vita in carcere e che quella verità che ce l'ha mandate è piena di lacune, dubbi e incertezza.
Mi dispiace molto per chiunque vive una situazione di questo tipo, ma credo che ormai rimane solo la rassegnazione ...
Certo è che la giustizia nel termine più puro non esiste più, non è più di questo mondo e che quella scritta che hanno dietro i giudici non ha più senso visto l'incoerenza di essa.....
beh io non avevo dubbi che sarebbe andata finire cosiì ho letto troppe cattiverie e opinioni con parole dette al vento . tanto per rincarare le colpevolezze , cosi' come vogliono i media .
RispondiEliminama sarebbe bastato aver seguito il caso , in tutte le sue sfaccettature per capire dove stava la verita' .
per me ormai quelle donne sono come morte che camminano .
dico solo una cosa ,VERGOGNATEVI!!! A TUTTI i media e chi accusa questo è uu omicidio mediatico .
buonisti con i delinquenti che massacrano le persone indifese e cattivi con i poveri cristi .. in sovrappeso .
Mi lascia inorridita il fatto che non ci sia più nulla da fare. Scusate la mia ignoranza ma si può ricorrere alla corte europea?
RispondiEliminaSentenza gia scritta, per quanto mi attendevo un annullamento con rinvio diretto in Procura, per iniziare tutto "da capo".
RispondiEliminaNon si crede neppure ad un reo confesso ma si assegna ampio credito ad una testimonianza prima certa, poi trasformatasi in un sogno, con varie modifiche ed integrazioni.
Il sistema giudiziario e' sotto pressione, troppi sono gli errori e le storture che colpiscono una vera cloaca istituzionale, priva di credibilita', per la maggioranza degli Italiani.
Due persone probabilmente innocenti, condannate in base al nulla assoluto, in tre gradi di 'giudizio", sono un pericoloso campanello di allarme, sulla tenuta istituzionale e sociale dell' Italia tutta.
Il quadro politico a tinte fosche, non promette niente di buono in proposito, nessuna modifica incisiva sulle procedure processuali, si andra' avanti con questi "tribunicchi" ancora per lungo tempo.
Non scrivo esattamente cosa penso, diversamente mi ritrovo con vari "fascicoli" ..
MA QUALE GIUSTIZIA HA AVUTA SARAH !!! ANCHE GLI ERMELLINI L'HANNO " UCCISA " NUOVAMENTE E HANNO LASCIATO I VERI COLPEVOLI FUORI !!! CHISSA' COME SI STARA' RIVOLTANDO NELLA TOMBA QUELLA POVERA RAGAZZA !!! ANCHE LA CASSAZIONE SI E' DIMOSTRATA DI ESSERE INCOMPETENTE E DI AVER CREDUTO AD UN SOGNO. MA CHE BRAVI RAPPRESENTANTI DELLA GIUSTIZIA, ABBIAMO IN ITALIA !!!
RispondiEliminaLa conferma della condanna all'ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano mi rende ovviamente affranta, ma non mi fa cambiare idea. Sono convinta della loro innocenza, ho seguito il caso dall'inizio, ho letto tutto quello che c'era da leggere, comprese le migliaia di pagine delle motivazioni delle condanne dei due gradi precedenti. Una cosa è rispettare le sentenze, un'altra abdicare al proprio libero convincimento, tradire il proprio pensiero e rinunciare all'uso del proprio senso critico. Non posso forzare la mia mente a pensare quello che non pensa. Non lo farò, e continuerò a sostenere la loro innocenza, della quale, ripeto, sono assolutamente persuasa, sulla base di dati che ritengo oggettivi e inconfutabili. E, dato che sono persuasa dell'innocenza di quella ragazza e di sua madre, non posso andare avanti nella mia vita come nulla fosse. Spes contra spem. Non mi arrendo. Attendo ulteriori sviluppi. Sono certa che ce ne saranno. Oggi sono convinta che giustizia non sia stata fatta. Quindi attendo che si faccia giustizia, un giorno, per Sarah, per Sabrina e per Cosima. Nel frattempo chiedo a tutti di riflettere sui disastri prodotti dai "processi" televisivi, che alimentano la barbarie dei commenti feroci del web. Si faccia qualcosa anche in quella direzione. La coscienza civile si svegli.
RispondiEliminaVa bene la critica ai processi televisivi, ma il primo responsabile di questo ennesimo errore giudiziario è il concetto stesso di processo indiziario, che in questo specifico caso si è manifestato nella sua forma più disastrosa.
RispondiEliminaNiente prove più o meno definibili come scientifiche (addirittura la perizia sulle celle telefoniche disposta in appello è stata travisata nella relativa motivazione), solo sogni, testimonianze ed orari che cambiano nel tempo, vuoti temporali superati con scrollate di spalle ... ma come si fa a paralre di certezza al di là di ogni ragionevole dubbio in una situazione del genere?
Per essere chiari, a tutto volere concedere, è la ricostruzione fornita dall'impianto accusatorio e dalle sentenze di condanna che è definibile come cosa astrattamente possibile in rerum natura che non permette nemmeno di formulare un ragionevole dubbio di colpevolezza, altro che colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio.
Ma ben dice Massimo Prati nel suo intervento: tutti possono essere resi colpevoli di qualsiasi cosa e se qualcuno si è letto Arcipelago Gulag non è affatto un bel pensiero, perché è proprio quello che Solzenicyn racconta dell'Unione Sovietica di Stalin.
Rassegnazione no, però: questo assolutamente no.
E adesso vai di giaculatorie...eppure questa decisione era prevista da tempo, troppo impegnati a discutere di altre vicende?
RispondiEliminaavete sentito cosa ha espresso a quarto grado il fraticello schifoso, lui e l'altro che hanno cominciato il programma in modo indegno con falsita' .. ricavate da ipotesi , fatte da chi dal principio ha voluto le misseri colpevoli? che la ragazzina è arrivata a casa misseri e d ha suonato il campanello - chi lo dice? lo hanno rimarcato in tv , vergogna! mentre si sa come la ragazza si sia approcciata a casa misseri :lo dice il colpevole come
RispondiEliminaho preferito subito cambiare canale per non sentire quella spregevoli persone a
dire strozate . ...
Prima di tutto una considerazione per gugly.
RispondiEliminaTe lo dico senza peli sulla lingua, ma risulti veramente fastidiosa con le tue polemiche sterili.
Su questo blog si sono spese migliaia di bytes in articoli e commenti sul caso Scazzi/Misseri e personalmente credo di averci dedicato tantissimo tempo, sicuramente molto più della commentatrice gugly. Chi conosce la mia storia, lunga, su questo blog lo può tranquillamente confermare.
Ho sempre ritenuto le due donne totalmente estranee al delitto così come Misseri responsabile sicuramente dell'occultamento del cadavere ma non dell'omicidio, a maggior ragione nei termini e modi da lui raccontati nelle prime e ultime confessioni.
Ho sperato vivamente che la Cassazione avesse il coraggio di rinviare (nell'annullamento senza rinvio non ho mai creduto) ad un nuovo appello, ma, concordando con Luca Cheli, sapevo benissimo che la prima sezione penale difficilmente si schiera contro due sentenze di condanna, anche se palesemente viziate. Viziate non tanto dal non aver considerato credibile la confessione in aula di Misseri, quanto dall'aver basato tutta la ricostruzione su un presunto racconto o sogno che deve ancora passare al vaglio della medesima giustizia (si farà in modo che non accada mai). Davvero un paradosso giuridico che grida vendetta e si pone come simbolo di tutte le ingiustizie cui purtroppo oramai siamo usi assistere.
Una delle poche speranze è che Buccolieri, in un rigurgito di orgoglio, non si voglia accontentare di una probabilissima e credo scontata prescrizione ma richieda comunque di essere sottoposto a giudizio. Nell'eventualità di una possibile assoluzione si avrebbe a tutti gli effetti una nuova prova che potrebbe permettere la richiesta di revisione del processo. Non ci spero davvero ma non si sa mai.
Leggendo ieri le sintetiche cronache dell'udienza si è rafforzato ulteriormente in me il convincimento del fatto che la difesa obtorto collo sia stata costretta da Michele Misseri, che ritengo il principale responsabile dell'ingiustizia nei confronti della figlia e della moglie, ad una strategia difensiva suicida che non aveva speranze, nè a Taranto nè a Roma, di successo. Fintanto che Misseri non troverà il coraggio di raccontare veramente la verità degli avvenimenti che hanno portato alla morte della nipote nonché di quelli immediatamente successivi che hanno visto il suo coinvolgimento, non ci sarà speranza alcuna per le due donne nei confronti delle quali la giustizia continuerà ad accanirsi.
Nell'analisi del caso, dopo la lettura di tutto quanto reperibile tra atti giudiziari e notizie online, da tempo sono arrivato alla conclusione che il suo racconto non è in alcun modo credibile. Avevo già più di un anno fa cercato di esporre anche alcuni aspetti tecnici che me lo confermavano e trovo adesso inutile ripercorrerli. Ma credo che gli stessi siano a conoscenza sia degli inquirenti sia della difesa alla quale rimprovero di non aver cercato in dibattimento di intraprendere altre strade. Trovo strano che Marseglia e Coppi in primis non si siano avvalsi di investigatori privati che forse li avrebbero aiutati a sostenere un'altra possibile ricostruzione. Spero che possano provare a farlo adesso, anche perché in assenza di nuove prove non considerate a processo sarà impossibile sperare in una revisione.
Con tristezza mi trovo impotente a poter manifestare a Sabrina e Cosima una qualsiasi forma utile di conforto nella loro disperazione.
L’ho già detto in passato. Michele Misseri è il perno dell’indagine, ma non nel senso che sia l’assassino e forse potrebbe anche non essere responsabile dell’occultamento del cadavere. Avevo a suo tempo osservato che Michele potrebbe soffrire di una classica sindrome da STRESS POSTRAUMATICO per qualcosa che ha fatto (o semplicemente ha visto) per lui così drammatico da averlo rimosso dalla memoria e dalla coscienza. Sarebbe allora impossibile per Michele “raccontare veramente la verità degli avvenimenti che hanno portato alla morte della nipote” i ricordi sarebbero sepolti nella rimozione. Tutto il resto nel caso sarebbe il risultato di un equivoco gigantesco dove si ritiene che il buon padre e marito si voglia prendere delle responsabilità per aiutare moglie e figlia. La verità è che non sappiamo neppure come e dove sia morta Sara e chi ne abbia occultato il cadavere. Il fatto che Michele lo faccia ritrovare può indurre alla illusoria deduzione che sia lui ad avercelo messo in quel pozzo.
RispondiEliminaGilberto
RispondiEliminaA lungo ho abbracciato la tua tesi della sindrome da stress postraumatico per Michele Misseri e ritengo ancor oggi probabile che in qualche modo ne sia stato soggetto. Tuttavia a mio parere vi sono alcuni comportamenti ed azioni intraprese da Michele nelle settimane successive alla scomparsa che mi hanno portato al convincimento che da un certo momento in poi fosse ben consapevole di quanto successo.
Potresti avere anche ragione sul fatto che non sia stato nemmeno il responsabile dell'occultamento ma che vi abbia solamente assistito, ma personalmente ritengo un suo coinvolgimento diretto in quella fase molto probabile.
Ancor oggi non mi capacito e non comprendo i motivi del suo accanimento nel sostenere la propria e sola responsabilità nella morte di Sarah. Ritengo che tale decisione, sinora immutata, possa essere derivata da pressioni esterne alle quali non ha potuto opporsi in alcun modo nel timore di guai peggiori soprattutto per la sua famiglia.
Ma ora sua figlia e sua moglie sono state condannate in via definitiva e marciscono nella disperazione di una vita senza più significato. Sarebbe ora che Michele si decidesse a raccontare la verità, rompendo qualsiasi legame amicale, familiare o di altra forma che lo ha relegato nella sua ostinazione. Se fosse mai il timore che ulteriori ripercussioni potrebbero essere attuate nei confronti dell'altra sua figlia, od anche in quelli delle due donne in carcere, i difensori di Sabrina e Cosima potrebbero adoperarsi per garantire una forma di protezione. Adesso anche Michele entrerà in carcere e se la situazione non cambia non ci sarà più speranza per nessuno. Aggrapparsi al lumicino di una assoluzione di Buccolieri sarebbe davvero illusorio: il processo contro costui è stato sapientemente avviato verso la prescrizione. Anche un possibile esito positivo del processo per calunnia nei confronti di Galoppa e della Bruzzone è una pia illusione: verrà quasi sicuramente condannato se non, anche in questo caso, prescritto.
Che decida di liberarsi definitivamente la coscienza!
Qualsiasi cosa possa accadere come potrebbe essere peggio di quanto abbiamo visto oggi?
Migliaia di bytes? Ultimamente sembravano impegnati altrove...
RispondiEliminap.s. chi ha dato per prima la notizia della condanna da parte della Cassazione?
Le due streghe all'ergastolo.
RispondiEliminaChe bella notizia, era ora, finalmente è finita !!
Mi dispiace per chi sostiene tesi diverse, ma sono convinto che il Misseri sia l'unico e solitario responsabile della morte della nipote.
RispondiEliminaTutto il resto è fuorviante.
Giacomo
@ Tommy S.
RispondiEliminaIn ogni caso devi darmi atto che abbracciare la tesi che Michele fosse l'assassino della nipote è stato un grave errore della difesa che ha portato ineluttabilmente l'accusa a ritenere che l'uomo (che non ha per niente le physique du role dell'assassino)stesse prendendosi responsabilità non sue. Ritengo che la difesa avrebbe dovuto partire da zero nell'indagine. Molti che hanno dato Michele per sicuro assassino in realtà stavano lavorando senza rendersene conto per l'accusa alle due donne (che ovviamente ritengo totalmente estranee alla morte di Sara).
Ad integrazione della risposta di TommyS a Gugly: gli indizi sulla base dei quali sono state condannate le imputate sono gli stessi a fondamento dell'ordinanza cautelare di maggio 2011. Dall'epoca il collegio difensivo è' rimasto sempre quello che ha seguito le due donne fino alla Cassazione : quindi anche eventuali erronee scelte difensive precedenti avrebbero potuto essere ampiamente sanate. Il paradosso è stato che, pur non essendo più le dichiarazioni di Michele elemento di accusa, la strategia difensiva da maggio 2011 si è basata principalmente su di lui, indicandolo come unico colpevole e omettendo di continuare sulle altre piste che in precedenza si stava già iniziando ad esplorare, come già ben puntualizzato da TommyS
RispondiEliminaGugly, cerca di non rompere gli argini.
RispondiEliminaSono sette anni che stiamo discutendo di questo caso.
Va' un po' a farti una retrospettiva degli articoli del blog dedicati ad Avetrana e i relativi commenti.
Giacomo
Sette anni, poi è arrivato Bossetti e non si è capito più nulla...
RispondiEliminaNon posso entrare nel merito circa la colpevolezza, o meno, delle due donne o del Misseri, per l'immenso, caotico reticolo tessuto intorno al caso, ma posso certamente sostenere che la conferma alla pena dell'ergastolo si è rivelata, non solo disumana, ma contro ogni consuetudinaria aspettativa, di un suo "slittamento" in trent'anni di reclusione.
RispondiElimina"Slittamento" concesso a criminali rei di omicidi plurimi e con spaventosi dossier a proprio carico.
No, questo non mi è parso giusto!
Queste sono ridicole polemiche strumentali e guarda caso finalizzate sempre a tirare in mezzo Bossetti.
RispondiEliminaQui ne parliamo tutti da anni e io ne scritto su Injustice Anywhere dal 2011 e ho continuato a scriverne per tutti questi anni, così come ho letto le interminabili motivazioni (saltando qualche interminabile citazione delle SIT) e pure gli appelli.
E dobbiamo venire a sentirci prediche per di più solo pretenziosamente finalizzate a criticare il nostro impegno verso un altro caso che molte persone qui ritengono almeno altrettanto emblematico dei problemi della giustizia italiana ...
FESSI NOI CHE STIAMO ANCHE SOLO A SENTIRE ...
Non so quanti precedenti ci siano che un'ampia confessione articolata e sorretta da prove inconfutabili, resa in AULA DI CORTE D'ASSISE, dal responsabile di un omicidio, sia stata sconfessata in tutti i gradi di giudizio.
RispondiEliminaPenso sia un unicum nella storia giudiziaria.
In ogni caso la convinzione, che alcuni continuano ad esprimere anche in questo blog, secondo cui la difesa si sia basata UNICAMENTE sull'autoaccusa di Misseri è stata indotta dalla disinformazione mediatica.
PUNTO CARDINE della difesa è stato l'alibi di Sabrina basato sui TABULATI.
L'accusa e poi le sentenze hanno stravolto completamento i tempi della vicenda, anticipando ARBITRARIAMENTE di più di mezz'ora l'uscita di Sarah da casa sua.
Non si sono fermati nemmeno dinanzi all'orario che la madre della vittima indicò nella sua denuncia ai catrabinieri. LE ORE 14,30.
Giacomo
E infatti il problema non sta nella difesa: era l'accusa stessa ad essere inconsistente.
RispondiEliminaIl fatto che sia possuta passare al "vaglio" di tre gradi di giudizio (Dio santo!) la dice lunga sul valore qualitativo dei suddetti gradi.
Il vero dramma è quello: abbiamo un sistema giudiziario che non tutela contro le assurdità, ma che anzi le accetta e approva a tutti i livelli.
Chiaramente l'esistenza stessa del processo indiziario facilita enormemente tutto ciò perché lascia a magistratura inquirente e giudicante un enorme margine di arbitrio.
Mmmm,
RispondiEliminaPersonalmente la vedo un pò dura Gilberto,è più plausibile che l'evento l'abbia sconvolto e propio quel calore alla testa sia rivelatore di uno stato di alterazione, di scock, di pressione salita alle stelle per quello che in due minuti sarebbe successo; non è che lo credo,lo ipotizzo.
Non sarebbe stato in grado poi di raccontarlo,la mente rifiuta certi orrori. È lui trovare il cell e questo potrebbe essere da solo un caso, molto meno sapere dove fosse la ragazzina, non ha senso invece che Sabrina in attesa che arrivi Sarah in compagnia dell'amica stia per commettere un omicidio o l'abbia appena fatto,bè, mi sembra impossibile.
Anch'io speravo tanto in una revisione, ma quando ho letto il discorso del pg, che sembrava quasi un ordine impartito dall'alto da come era riportato nei media, bè,le speranze sono molto diminuite. Non saprei come,ma se non si attiva qualche movimento scandalizzato da certi modi di agire nei tribunali,reclamando sobrietà e contenuti per somministrare ergastoli non cambieranno le cose. Posso manifestare solo profondo smarrimento.
A queste due donne non basteranno due parole di vicinanza,non saprei davvero cosa dirgli per alleviare il dolore, troppo grave il tradimento. Lo stesso mi sento di esprimere per Buoninconti, o ci sono le prove di colpevolezza, da ricercare sviscerando con ogni possibile strumento i fatti, o si assolve.
Capisco pure lo stato d'animo di Luca Cheli, si perde fiducia guardando da vicino certe stramberie, limitandomi anch'io con un eufemismo.
Almeno qui si prova cercarla la verità. (Gugly non usare le mie parole per ribattere,ti ricordo che questo è un blog ,non un team di consulenti ).
Condivido il commento di Pino.
Grazie Massimo Prati.
Ottimo, come sempre dritto al sodo.
Giacomo
RispondiEliminaConosco benissimo la tua posizione e la rispetto, come spero tu possa rispettare la mia, quella di Gilberto e di altri commentatori.
Non ho scritto in alcun modo che la difesa si sia basata unicamente sull'autoaccusa di Misseri e non sono condizionato in alcun modo dalla disinformazione mediatica.
Ritengo che l'alibi basato sui tabulati e lo stravolgimento degli orari operato dagli inquirenti e da alcuni testimoni, tra cui i familiari di Sarah, al fine di poter incastrare le due donne nella vicenda sia un fatto certo ed indiscutibile. Non ritengo indiscutibile però la confessione e colpevolezza di Misseri.
Ho scritto espressamente che la difesa si è trovata quasi obbligata a perseguire la strategia processuale che vedeva in Michele il reo confesso. Difficile se non impossibile impostare strategie difensive per prospettare alla Corte ulteriori soluzioni alternative. Tuttavia il risultato finale è stato quello che in tutti e tre i gradi di giudizio non si è ritenuto attendibile Misseri nel suo racconto e giocoforza si è condannato le due donne. Purtroppo negli odierni processi indiziari si è invertito l'onere della prova e quindi spetta alla difesa provare a dimostrare che i fatti sono andati in modo differente. Ma per farlo devi portare indizi e prove a supporto.
Oramai i giochi sono finiti e se ci si ostina a spingere su Michele Misseri come assassino di Sarah, non si fa il bene delle due donne. Per tirarle fuori dall'abisso sarebbe necessario cercare i veri responsabili del delitto, facendosi aiutare in questo proprio da Misseri. Non ha più nulla da perdere.
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Gilberto
Credo di aver chiarito con questi miei ultimi interventi che condivido (da tempo) pienamente la tua posizione. Alla fine del processo l'aver insistito su Misseri come assassino si è rivelata una strategia sbagliata, ma forse l'unica che la difesa poteva percorrere in presenza della confessione. Immaginati la Corte cosa avrebbe potuto pensare vedendo la Procura che accusava le donne, Michele che accusava se stesso e le difese che accusavano ulteriori persone senza forse peraltro provarlo.
anche per me si è trattato di un omicidio a sfondo sessuale.
RispondiEliminabisognerebbe leggere fra le righe . misseri ultimamnte a un girnalista ha detto , che ,era nervoso perchè arrabbiato con la moglie .
fra i due coniugi c'erano state situazioni molto offensive ( e sfido chiunque ad essere minacciato con una roncola:come successe a cosima serrano ) dopo quella fatto la moglie non volle piu' dividere il letto matrimoniale con il marito .
l'uomo era in castigo : percio' niente .
se un uomo viene privato per molto tempo dal sesso diventa nervoso e nel caso di misseri cattivo e incontrollabile . una cosa che non doveva succedere , era che sabrina non doveva permettersi di dividere il letto con la madre , perchè le situazioni possono cambiare. magari leggendo questo commento riderete ? non c'è nulla da ridere ! . erano successe diatribe fra i conuigi . situazioni che portarono danni irreparabili , come l'uccisione di una ragazzina provocata da un nervosismo ceco . inoltre credo che misseri abbia davvero violentato la nipote da morta .
Per chi avesse dei dubbi sul carattere POLITICO, della sentenza della Cassazione, ecco la seguente dichiarazione:
RispondiElimina“È una sentenza che PONE FINE ALLE POLEMICHE nei confronti della Procura e – commenta il procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo – premia il lavoro scrupoloso svolto dai Carabinieri, da tutti gli investigatori e dai pm Buccoliero e Argentino”.
(il fatto quotidiano)
Giacomo
Il problema è adesso cosa fare per quelle due povere donne. La revisione è sempre possibile (vedi Stasi, anche se non si è ancora concretizzata). D'accordo con TommY S. perseverando con la colpevolezza di Michele si è fatto un buco nell'acqua. Mi chiedo se la difesa abbia mai tentato di entrare in contatto con Michele da un'altra porta, cercando di capire con altre metodiche quale segreto nasconda la sua mente.
RispondiElimina"si spera, riusciranno a far capire al popolo che si adagia solo sui media che tutti siamo in pericolo" speranze inutile, perché salvo certi lidi sono tutti a congratularsi per la sentenza senza chiedersi un attimo con che stanno condividendo.
RispondiEliminaDetto questo non ritengo le persone condannate innocente, ritengo il Misseri il vero colpevole dell'omicidio come da sua autoaccusa, e queste due sciagurate ree di ostacolo alle indagini, ma di questo non poteva essere loro imputato.
PS sarebbe interessante anche un commento sull'allucinante sentenza che nega a Sollecito qualsiasi riconoscimento per 4 anni di ingiusta detenzione, perché rei di non essersi comportato bene fin da principio autoaccusandosi.
@Luca Cheli
RispondiElimina"Dirò qualcosa di più: dopo una sentenza come questa io oramai parto dal principio che tutti i cosiddetti colpevoli siano innocenti e a farmi molte domande su chi è veramente un criminale."
Non conosco il caso, ma la penso esattamente così. Esattamente! E grazie del lavoro meritorio che fai.
Haddock
Gilberto e TommyS
RispondiEliminaIl caso della morte di Sara Scazzi non l'ho mai seguito e non conosco quasi niente del caso, però dopo la confessione di Michele Misseri era abbastanza chiaro che ci fosse un suo coinvolgimento, quantomeno per la vicenda del ritrovamento del telefono e quella del corpo, occultato in un fondo di sua proprietà.
Per me l'assassino è lui e la sua successiva ritrattazione probabilmente è dovuta al comportamento non lineare del suo avvocato che ha prospettato una via d'uscita che poi si è rivelata esiziale per la posizione della moglie e della figlia.
Nella sua tragica conclusione mi ricorda il processo contro Michele Perruzza, anche lui condannato all'ergastolo, accusato del delitto di Cristina Capoccitti, sua nipote, accusato dal figlio non imputabile per l'età ma inizialmente reo confesso del delitto.
Tuttavia sono curioso di conoscere le eventuali piste alternative riguardo al litto Scazzi, anche in maniera sintetica, in quanto non conosco quasi nulla del caso: se non è stato Michele Misseri ad uccidere Sara, chi è stato, o cosa è successo.
Immaginavo che sarebbe finita così. La confessione di Michele era piuttosto fumosa. Quando gli hanno fatto mimare l'omicidio ne era uscito una pantomima sul comico, non ne aveva la più pallida idea. Errore madornale puntare sulla sua colpevolezza. La sua confessione deve essere apparsa appunto come una pezza giustificativa che ha convinto gli inquirenti fosse solo un espediente per salvare i congiunti. Mi spiace dirlo ma anche qui nel blog si persevera in una ricostruzione che ha portato alla condanna di due innocenti. Michele non sa cosa sia successo, si basa probabilmente su quello che gli hanno raccontato. Non posso nemmeno escludere che creda davvero che moglie e figlia abbiano ucciso Sara. L'unico dubbio, come ha evidenziato Tommy S. è il coinvolgimento di Michele nell'occultamento del cadavere. Io rimango dell'idea che la mente di Michele sia rimasta sconvolta da qualcosa che ha visto e che ha rimosso. Non so nemmeno fino a che punto l'autopsia abbia sciolto i dubbi sulla morte della ragazza. La mia impressione è che la mente di Michele abbia creato le premesse per un gigantesco equivoco che ha indirizzato tutta l'indagine in una direzione sbagliata.
RispondiEliminaGilberto
RispondiEliminaCome ho già scritto, credo anch'io che Misseri abbia subito un forte stress dalla vicenda alla quale in un modo o nell'altro, da attore o da semplice spettatore, ha assistito.
Ma è possibile che questo stress postramatico abbia interessato anche gli eventi precedenti all'esperienza traumatica vissuta? Non sono uno psichiatra e neanche un analista, ma tendo a considerarlo improbabile.
Misseri nella sua confessione afferma che dopo l'omicidio si è recato a Contrada Mosca dove dichiara di aver ricevuto la telefonata della moglie. E se fosse vero il racconto dovrebbe essere proprio così perché altrimenti non ci staremmo con i tempi. Peccato che la cella DCS agganciata dal cellulare di Misseri in quella telefonata non è in alcun modo compatibile con l'area sebbene abbia scritto in modo differente il ROS. Doveva trovarsi in altro luogo, forse molto più a Nord vicino a San Pancrazio. Ed allora o ha portato il cadavere molto tempo dopo al pozzo od in quel momento non era ancora sotto l'effetto dello stress non avendo né ucciso la nipote né sapendo ancora quale sorte le fosse toccata. Ma lui a tutti i costi ribadisce la storia dell'omicidio nel garage subito dopo che Sarah era arrivata ed è probabile che sappia bene di avere mentito e di stare ancora mentendo. Per coprire cosa e chi? Forse quelle strane visite del nipote dopo l'omicidio come anche il famoso soliloquio potrebbero fornire una risposta.
L'unica spiegazione che riesco a dare su Michele è che creda che moglie e figlia abbiano davvero ucciso Sara e per questo si inventa l'omicidio nel garage con motivazioni (il movente) a dir poco inverosimili. Mente per coprire i congiunti (e qui l'accusa ha perfettamente ragione) solo che Cosima e Sabrina sono del tutto ignare e innocenti. L'equivoco però crea le premesse per una ricostruzione della morte di Sara che non corrisponde alla realtà. Nell'uomo anche nelle interviste rimangono come angoli bui, sembra in uno stato di confusione come se una parte della sua memoria fosse obliterata. Non so se a Michele sia stata mai offerta la possibilità di comunicare dopo il delitto senza pressioni, un ambiente sereno dove potersi esprimere non come imputato ma come persona che di sicuro ha sperimentato un trauma emotivo. E' in condizioni di tranquillità emozionale che possono affiorare conflitti e rimozioni. La mia sensazione è che a Michele non sia stata offerta l'opportunità di far emergere un eventuale trauma che ha subito e che avrebbe forse permesso di ricostruire quello che è accaduto davvero a Sara.
RispondiEliminaCome avevo già detto, avevo iniziato a leggere le sentenze, ma avevo desistito dal proseguire, perché mi disperdevo nel groviglio dei troppi nominativi citati e delle troppo numerose situazioni descritte.
RispondiEliminaContinuo a non avere alcuna convinzione sull’innocenza, aut colpevolezza, di Sabrina e di Cosima.
Riguardo al materiale prelevato dalle unghie di Chiara Poggi, il compito di analizzarlo era stato affidato (dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano) al prof. Francesco De Stefano. Il risultato fu che non era possibile estrarre una sequenza precisa e certa di profilo genetico. Le amplificazioni della stessa traccia, ripetute tre volte, davano risultati sempre diversi, per cui la superperizia aveva concluso che non vi era possibilità di una indicazione positiva di identità. Insomma: il profilo maschile era stato considerato non attribuibile ad alcun soggetto (e tutti i consulenti delle varie parti erano d’accordo).
Come può, ORA, il risultato di una sola delle tre ripetizioni di estrazione essere considerato affidabile? Come si può dare credibilità alla tabella del genetista Pasquale Linarello (consulente di parte) la cui analisi tiene conto di un’unica “colonna” che non ha avuto le necessarie conferme?
Come si può conferire a tale risultato la capacità identificativa?
Come si può dare maggiore credibilità a un consulente privato rispetto a un consulente super partes il cui risultato era stato condiviso da tutti i vari genetisti di parte?
Comunque, non sono di certo contraria a ulteriori approfondimenti investigativi, anche se rimango convinta della responsabilità di Alberto Stasi.
Sul risarcimento negato a Sollecito mi chiedo come sarebbe possibile una tale concessione a una persona che, A QUANTO PARE, continuerebbe a tenere un comportamento che definire “insensibile” sarebbe un eufemismo.
http://www.today.it/cronaca/selvaggia-lucarelli-raffaele-sollecito-facebook.html
@Ivana
RispondiEliminaIn merito al risarcimento a Sollecito, non sarebbe una concessione, ma un diritto, anche se poi di fatto il nostro sistema lo considera più o meno una concessione, visto che riesce a mettere limitazioni tali per cui il risarcimento ti viene negato se si ritiene che tu abbia dato modo agli inquirenti di sospettarlo.
E' un buon sistema per ridurre le spese.
Ma al di là di ciò, il risarcimento riguarda l'ingiusta detenzione ed i fatti che hanno portato ad essa: dopo la scarcerazione uno può tenere qualsiasi comportamento, ma questo con il risarcimento non c'entra nulla dal punto di vista del diritto.
In altri termini non è una specie di contentino che si dà se dopo la scarcerazione hai fatto il bravo ragazzo a parere della commissione della buona morale.
ivana è inutile che fai la santarellina,la meni di qua e di la' .
RispondiEliminaalla fine si capise sempre il tuo istinto accusatorio di tutti
se non sei informata sul caso avetrana è troppo facile dire che sono colpevoli le misseri .
.
non si capiscono tutte queste manfrine . misseri con lo stress e compagnia bella , è normale che avesse lo stress dopo aver ucciso la nipote. inoltre il nipote di misseri è morto , e voglio pensare e avere un po' di carita', pensando che prima di morire, se fosse stato colpevole lo avrebbe detto . senza lasciare le parenti nella disgrazia .
Michele ha costruito un romanzo dove la realtà si mescola in modo indistinguibile con la fantasia. Sì, certo, Michele fa trovare il cadavere e il telefonino di Sarah, con modalità peraltro non del tutto chiare e con quell’espediente del cellulare portato un po’ qua e un po’ là come per mettere l’investigatore sulle sue tracce, come per dare a se stesso un’opportunità di uscir fuori da una penombra popolata di fantasmi. Cosa sa, cosa ha visto davvero Michele? I suoi racconti hanno quella trama onirica affastellata di 'forse, può darsi, credo, a me pare, diciamo, noi…' Usa un plurale enigmatico, 'noi'. Nei dialoghi con i suoi interlocutori c’è sempre quell’elemento didascalico che rende la sua narrazione una specie di ammaestramento rivolto a se stesso, una modalità di autoconvincimento per qualcosa di cui non conosce il nesso: “Sai dove abbiamo sbagliato,” confessa a una parente mentre si trova in prigione, “quando è successo il fatto avremmo (dovuto?) chiamato i carabinieri.”
RispondiEliminaNon si tratta di una laconica presa di consapevolezza di quanto accaduto (perché appare palese che non sa quale sia il fatto), sembra il tentativo di spiegare l’antefatto che davvero non conosce, nell’illusione, attraverso un percorso immaginario, di rappresentare a se stesso quello che avrebbero (chi?) dovuto fare. L’uso del plurale appare allusivo per quanto il suo interlocutore voglia o sia in grado di intendere o di immaginare. Quel “sai dove abbiamo sbagliato” è l’estremo tentativo di convincersi di qualcosa, una esortazione rivolta a se stesso, tentativo di interpretare ciò che non conosce. Per essere un momento di disvelamento risulta davvero sorprendente quell’uso dei pronomi. Michele parla di qualcosa che non conosce, una descrizione immaginaria: “ Però tengo un peso perché… io ho coperto completamente la Sabrina (io la mucciai tutta la Sabrina) è stato che ne ho portato il cadavere e non avrei dovuto portarmelo…”
continua
La prima parte della comunicazione appare congrua rispetto a una colpa, la seconda parte esplicativa: “è stato che ho portato il cadavere e non avrei dovuto portarmelo…” - introduce un inutile rafforzativo che oggettivamente sembra dettato dal bisogno di autoconvincersi che quanto sta dicendo è vero, poi dimostrato dall’enfasi di una giustificazione che appare stridente e quasi comica nel contesto di quello che dovrebbe essere un pentimento: "… ed è stato più di quaranta giorni nell’acqua, sai che significa?". Nonostante tutta la sua buona volontà nel ricostruire uno scenario, quello che alla fine risulta è l’assoluta evanescenza della sua narrazione, solo uno schermo senza profondità, fantasie, un racconto fatto di quella materia inconsistente di cui son fatti i sogni: “La notte me la sognavo sempre che mi diceva ‘zio mi sta facendo freddo’”. A Valentina Michele chiede: “Cosa sta nascondendo Sabrina? Che parli...” La domanda non è retorica, rappresenta l’assoluta incertezza e la mancanza di nozione su quello che lui dovrebbe conoscere perfettamente. Quel: "che parli" sembra quasi l’appello disperato perché anche lui finalmente sappia cosa è successo, perché proprio non lo sa e avrebbe davvero bisogno che qualcuno glielo spiegasse.
RispondiEliminaNelle narrazioni di Michele si evince che l’uomo di Avetrana non sa cosa sia successo in quel 26 agosto. La sua narrazione è priva di qualsiasi riferimento concreto. A forza di ripetere Michele si autoconvince e le sue narrazioni si arricchiscono di particolari che via via introducono varianti nello sforzo di ricordare quello che davvero non conosce, falsi ricordi che tornano a fargli visita e che lui disperatamente cerca di rendere plausibili.... Michele quel pomeriggio non ha visto Sarah come non l’hanno vista Sabrina e sua madre. Sarah dopo essere uscita di casa non ha mai raggiunto la casa di via Deledda. Le narrazioni di Michele ce lo hanno fatto credere, hanno creato lo scenario di un delitto. In realtà non sappiamo neppure come Sarah sia morta.
continua
La fretta di dar credito alle ‘confessioni’ di Michele ha congelato una ricostruzione che potrebbe essere soltanto la suggestione che l’uomo di Avetrana ha creato negli inquirenti, nei giornalisti, negli opinionisti, nel vasto pubblico… Le operazioni seguite alle confessioni di Michele hanno creato negli inquirenti la convinzione che tutto portasse a quella ricostruzione. Con tale convinzione si è proceduto ad una autopsia difficile da interpretare e ad operazioni che hanno distrutto indizi utili alle indagini. L’area del pozzo dal ritrovamento del corpo della povera Sarah è stata devastata, cancellando in tal modo qualsiasi traccia utile all’indagine.
RispondiEliminaLa morte della ragazza risulta priva di una logica credibile, di un movente e di una dinamica certa. La verità è che le tracce di Sarah si perdono nel tragitto tra la sua abitazione e quella degli zii. Le narrazioni di Michele hanno la consistenza onirica delle fantasie e dei sogni ad occhi aperti. Dalle sue fantasie è stato tratto uno spettacolo suggestivo che ha coinvolto i mass media e tutto l’apparato degli opinionisti sulla base di false memorie in un gigantesco equivoco? L’uomo di Avetrana ha costruito in perfetta buona fede la sceneggiatura di un film, quel film che adesso si svolge nella memoria collettiva di un vasto pubblico?
TommyS, ieri alle ore 14,55 hai scritto:
RispondiElimina..." difesa alla quale rimprovero di non aver cercato in dibattimento di intraprendere altre strade. Trovo strano che Marseglia e Coppi in primis non si siano avvalsi di investigatori privati che forse li avrebbero aiutati a sostenere un'altra possibile ricostruzione. Spero che possano provare a farlo adesso, anche perché in assenza di nuove prove non considerate a processo sarà impossibile sperare in una revisione..."
Condivido in pieno.
Non c' è stata la volontà di seguire altre piste.
Se solo per un attimo ripercorriamo come è partita tutta la storia, minuto per minuto, l'esposizione mediatica di quello spazio della penisola salentina è stata totale: pomeriggio, sera, notte, mattina.
In tutti i canali si seguiva una strana regia con nuovi attori in diretta.
Tra di loro i giornalisti e gli opinionisti commentavano in tutte le trasmissioni.
Già da questo primo dato si evidenzia un programma a monte.
Tutti siamo stati marionette volente o nolente.
Tutti ci siamo posizionati dalla parte colpevolista o innocentista e in base a quello che ci veniva raccontato in diretta ogni giorno.
Era evidente che Sabrina fosse superesposta ed è caduta nella trappola.
Il padre anche lo era e, nonostante tutto è libero come un fringuello.
Con queste premesse i racconti televisivi sono stati gli unici ad essere utilizzati per condannare.
Altre piste?
Non le hanno viste né considerate.
E' troppo comodo fermarsi al sesso, alla gelosia, ai tabulati telefonici, alle ferite familiari.
E' troppo comodo prendersela con gente semplice e poi scegliere chi condannare e chi no.
Tenendo dentro le donne hanno messo il silenziatore alle altre piste, quelle oscure, perché Sarah disse che quella foto sarebbe finita a Chi l'ha visto?.
Fu solo una boutade?
continuo...
Luca, a quanto pare, a Sollecito è stato negato il risarcimento perché, proprio lui, con la sua condotta, sarebbe stato la causa della detenzione. […] Una condotta, scrivono i magistrati, “consistita nel rendere alla polizia giudiziaria, agli inquirenti, e ai giudici, in particolare nelle fasi iniziali delle indagini, dichiarazioni contraddittorie o addirittura francamente menzognere, risultate tali anche alla luce delle valutazioni contenute nella sentenza definitiva di Cassazione”.[…]
RispondiEliminaPer i giudici dunque, la condotta di Sollecito “deve essere qualificata come un esempio di quel ‘dolo o colpa grave ‘ che, secondo l’articolo 314 del codice di procedura penale nella interpretazione da sempre fornita dalla Suprema Corte, esclude il diritto del soggetto giudicato innocente al risarcimento per l’ingiusta detenzione subita”.[…]
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/11/raffaele-sollecito-no-al-risarcimento-per-ingiusta-detenzione-ha-concorso-a-provocarla-con-menzogne-agli-inquirenti/3385125/
Se, poi, su facebook Raffaele Sollecito si divertisse davvero a scherzare e a ridere sull’omicidio di Meredith, facendo comunella con gruppi che inciterebbero alla violenza contro le donne, spero proprio che venga fatta la necessaria chiarezza su un comportamento che, a mio avviso, non dovrebbe restare impunito perché potrebbe eventualmente riguardare l’ “istigazione a delinquere” (cioè l’art. 414 del Codice Penale).
Magica, quali “manfrine”?
Come ribadisco non so se Sabrina e Cosima siano innocenti o no.
Michele Misseri è il solo responsabile dell’omicidio di Sarah, oppure
era stato concordato in famiglia che Michele Misseri si assumesse ogni responsabilità?
Di certo l’atteggiamento di Michele Misseri (che aveva fatto il nome della figlia) e che ha insistito sul proprio movente NON sessuale, mi lascia molto perplessa; se avesse voluto veramente addossarsi ogni responsabilità perché fare tanta confusione sulla dinamica dell’omicidio? Perché negare il movente sessuale? Perché non rimanere su un’unica versione? Perché rendersi non credibile agli occhi degli inquirenti e dei giudici? Voleva veramente addossarsi l'eventuale responsabilità di Sabrina e della moglie, oppure mirava soprattutto a non rendersi credibile per nascondere la propria reale responsabilità?
Perché la madre e il fratello di Sarah non hanno dubbi sulla colpevolezza di Sabrina e di Cosima? Credo che generalmente sia meno difficile pensare che la responsabilità possa essere di un cognato piuttosto che di una sorella, di uno zio acquisito, piuttosto che di una zia “di sangue”.
Insomma, da parte mia troppe domande restano ancora senza una mia risposta e non ho alcuna certezza.
...certo che no...
RispondiEliminaQualcuno era dietro il gruppo e lo monitorava.
Un gruppo di ragazzotti annoiati in un territorio magico di bellezza.
Tra di loro c'era una ragazzina singolare che emergeva in tutti i sensi.
Quei facebook, il manichino, il libro, l' ultima frase scritta sul tel. la corda in bocca al cane, raccontano altro, molto altro.
Altro che VOLUTAMENTE non ha avuto controlli adeguati.
Perché?
Perché non si doveva scoprire quello che c'era dietro.
Era troppo comodo fermarsi al sesso, alla gelosia, ai tabulati telefonici, alle ferite familiari.
Era troppo comodo prendersela con gente semplice e poi scegliere chi condannare e chi no, in modo dissennato se mi si concede.
E quindi i legali hanno seguito la pista sollecitata fin dall'inizio, non hanno certamente intrapreso altri percorsi.
Non era da fare.
Eppure questa storia dei primi tempi pieni di esposizione mediatica fu molto utile quando esattamente 3 mesi dopo sparì un'altra giovane e singolare ragazza.
Era opportuno, questa volta, agire in modo differente: fare polvere con le ricerche e le analisi e i tabulati, facendo tornare navi senza furgoni e viaggiatori nel mondo senza risolvere nulla, ma non con i cani, le testimonianze, i ricordi scolastici-parrocchiali-sportivi della ragazzina, ma con tracce visibili, cantieri in costruzione, furgoni sportivi, no questi non si dovevano approfondire.
Tutto fu trattato con molta discrezione.
Si cercava con determinazione una traccia di dna, la cui presenza ROA ( appartenente ad altro ceppo non orobico) non è servita a nulla.
Non è servito a nulla tutto il resto in quelle tracce SE NON inchiodare un solo individuo che a poco più di 40 si è scoperto fosse pedofilo-assassino-sadico-figlio di...marito di... e padre di tre minorenni!...
continua...
...continua...
RispondiEliminache è stato condannato con una sentenza tenace come la ricerca articolata e tutto il resto.
Nel frattempo c'era stato il caso Rea Parolisi e noi di Volando ci siamo cimentati nell'arena, rendendoci conto che i conti delle condanne non tornano.
Qualcosa non quadra e per questo la condanna di MGB ci fa discutere, non ci fa certo perdere la bussola che dovrebbe indicare la direzione giusta nelle sentenze che dovrebbe essere quella di fare giustizia e chiarezza per la vittima prima di tutto.
Invece nei casi misteriosi apparsi: Sarah-Melania_Yara, non ci sono stati né chiarezza né giustizia.
Ma ci sono state altre vittime oltre quelle morte, vittime vive condannate ai posteri urbi et orbi, al ludibrio e alla vergogna con racconti di corna e di gelosia.
Sembra che la bussola indichi altra direzione, forse la Giustizia italiana si va ribaltando e comincia a seguire lo spostamento dei Poli.
@Ivana
RispondiEliminaLa sentenza della Corte di Appello di Firenze che rigetta la richiesta di risarcimento si riferisce al comportamento di Sollecito nel 2007 (non entro nel merito ma è una sentenza ampiamente criticabile), non certo (e non potrebbe essere altrimenti) a quello di circa di 10 anni dopo su Facebook.
Qualsiasi cosa uno ne pensi in merito, con la questione del risarcimento tutto quello che Sollecito ha scritto o meno su Facebook c'entra tanto quanto quello che ci posso aver scritto io.
La sentenza della Corte di Appello di Firenze che rigetta la richiesta di risarcimento si riferisce al comportamento di Sollecito nel 2007
RispondiEliminaLuca, su questo sono d’accordo con te e avevo, poi, riportato determinate parole che i magistrati avrebbero scritto in merito; mi ero solo posta la domanda (infatti, dapprima, avevo scritto: “mi chiedo) se una persona che avrebbe manifestato (a posteriori) un comportamento che FORSE potrebbe riguardare l’istigazione a delinquere, possa, comunque, avere diritto di ottenere il risarcimento per l’ingiusta detenzione tanto più che la condotta di Raffaele Sollecito pare non sia proprio stata all’insegna della correttezza nelle fasi iniziali delle indagini.
Vanna
RispondiEliminaPiù volte tu hai scritto che tra l'omicidio di Sarah e quello di Yara vi è un legame diretto. Personalmente non lo credo, ma è innegabile che in entrambi i casi per quei delitti siano state condannate le persone più improbabili considerate sia le dinamiche delle scomparse e delle morti sia il contesto ambientale sia la fragilità o assenza di movente.
Ho finito di leggere qualche giorno fa l'ultimo libro di Carofiglio che come al solito ho trovato bello, anche se sempre permeato di un senso di amarezza.
Scritto da un barese che ama la sua terra ma che da magistrato ha svolto le funzioni di sostituto procuratore alla DDA di Bari, è un triste e spietato affresco di quanto quella regione, Salento incluso, sia da tempo controllata da una criminalità organizzata che ha derivato le sue origini, tradizioni e barbarie dalle altre forme di associazioni mafiose del sud Italia. Narra della tragica fine di un bambino, figlio del boss locale, che viene rapito in un sequestro lampo che purtroppo finisce male. Ed il suo corpo viene fatto sparire al fondo di uno dei tantissimi pozzi della campagna pugliese dove non sarebbe mai stato ritrovato se non vi fosse stata una segnalazione anonima da parte di uno dei due rapitori preso da rimorso.
Che Carofiglio abbia potuto prendere spunto anche dalla vicenda di Avetrana poco importa, resta il fatto che tante vittime di una "lupara bianca" alla pugliese finiscono dentro questi pozzi.
Ma nel caso di Sarah, sebbene la giovane età dovesse fare vedere la sua scomparsa con finalità ben specifiche e sebbene sia stata fatta ritrovare al fondo di un pozzo da una persona che non ha mai saputo spiegare bene la vicenda, si è voluto a tutti i costi perseguire un teorema accusatorio improbabile e non supportato da alcun riscontro, in questo purtroppo agevolati dalla mente troppo manovrabile e confusa di Michele Misseri.
Tutto, inclusi alcuni indizi e le prime testimonianze, avrebbero dovuto portare verso altre piste, e la sensazione finale è che le due donne siano state le vittime sacrificali al fine di non scoperchiare pentole maleodoranti.
Lo stesso per Yara, dove una quantità ancor superiore di indizi doveva far puntare a soluzioni molto più complesse, ci si è alla fine concentrati sul poveraccio di turno, subito stritolato e massacrato da una sapiente e orchestrata campagna mediatica.
L'avvocato Biscotti l'altra sera, dopo il pronunciamento della Cassazione, ha usato parole molto esplicite su quali siano i meccanismi di queste campagne mediatiche e su chi le manovri con un continuo stillicidio di notizie riservate e fuorviate. Era il difensore di parte civile ma non so se gli Scazzi si siano accorti di come in sintesi desse ragione alle proteste delle difese delle imputate. E questo non ha fatto altro che rafforzare la mia stima nei confronti di Biscotti, il quale, per quanto riguarda i processi più famosi da lui seguiti, forse si è trovato coinvolto in meccanismi indistricabili e oscuri.
RispondiEliminaLuca, cerco di essere maggiormente più esplicita: è chiaro che a livello giuridico l’eventuale comportamento di Raffaele Sollecito su facebook non avrebbe alcun peso sul fatto che gli venga negato il risarcimento per ingiusta detenzione, ma, a livello esclusivamente umano (e mio personale) mi sono domandata come potrebbe ottenere il risarcimento se veramente avesse tenuto un comportamento “non corretto” (scelgo di usare la litote) non solo nel 2007, ma anche successivamente alla sua assoluzione e riguardante un eventuale altro tipo di reato.
TommyS,
RispondiEliminaSpesso mi è sembrato di inviare parole al vento e di scriverle con l'inchiostro simpatico, ti ringrazio per l'attenzione e per la risposta!
TommyS
RispondiEliminaCome si giustifica l'aver fatto ritrovare il cadavere di Sarah con un'eventuale omicidio perpetrato da altri, se questo delitto fosse stato compiuto da estranei al suo ambito familiare, sarebbe stato commesso in sua presenza, a casa sua, a me sinceramente pare inverosimile; oppure nell'ipotesi, per me irrealistica, che qualcuno abbia ucciso Sarah e l'abbia scaricata nel garage di Misseri, perché poi Michele Miseri ha occultato il corpo nel suo pozzo, che senso ha un comportamento simile, sarebbe bastato portarlo in qualche luogo e aspettare che ritrovassero il corpo, forse così gli investigatori avrebbero risolto il caso.
Avete ascoltato l'intervista fatta, ieri, a "La vita in diretta" a Luca Latanza, l'avvocato di Michele Misseri?
RispondiEliminaHa detto chiaramente che abbiamo una "realtà giudiziale" che è stata confermata, però forse non sapremo mai la "realtà fattuale"; c'è una ricostruzione processuale, però rimane, anche all'interno del processo, un vuoto: il vuoto è quello del momento dell'uccisione di Sarah; il processo ha portato a una realtà che dice che sono state le due donne, però, andandolo a leggere, non si può comprendere con certezza se sono state le donne, se è stato Michele o se è stata una donna sola.
Per quanto riguarda R. Sollecito e la sua Amanda.
RispondiEliminaSi sono salvati perché la Clinton tuonò contro il pessimo lavoro degli inquirenti che aveva "inquinato" l'appartamento, ovvero avevano lavorato talmente bene che le prove non erano valide.
Purtroppo aveva ragione e così è stato per molti assassinii con tante tracce che fanno contare come gira il vento.
Il Guedé fu il più esposto, il più imbranato, forse invitato al festino proprio per questo.
A tutt'oggi non credo abbia lui materialmente ucciso M. che è morta per giochi perversi.
Era il giorno di Halloween, non era un giorno qualunque.
La povera Meredith, una mezzo sangue, la fecero passare per una viziata.
La prepotenza e alterigia di A. che accusò un altro di colore... non fu considerata, lui aveva l'aspetto di bravo ragazzo e un padre avvocato.
E tutti o quasi, vennero giudicati con metri differenti.
Meredith e la sua famiglia non hanno avuto giustizia.
Se gli inquirenti avevano lavorato male, allora andavano assolti a prescindere dall'intervento della Clinton di turno (tutto da verificare, peraltro).
EliminaSe tale intervento c'è stato veramente, allora è meritorio. E se fossero stati condannati in assenza di tale intervento, avremmo assistito ad un'ingiustizia.
Haddock
Paolo A
RispondiEliminaChe Sara Scazzi sia stata uccisa nel garage di via Deledda lo affermano solamente Michele Misseri (in tutte le sue confessioni, anche quelle che coinvolgevano la figlia) e la Procura. Ma non è mai stato trovato alcun riscontro. Così come sulla macchina con la quale Misseri afferma di aver portato il cadavere in Contrada Mosca.
Misseri dopo aver parlato con Sabrina davanti al garage si assenta per circa un'ora arrivando poi nel campo retrostante la casa per dare una mano al cognato nella raccolta dei fagiolini.
Con lui parlano poi i genitori della Spagnoletti davanti al cancello di casa, ma da quel punto in avanti nessuno è stato in grado di dire cosa abbia fatto e dove sia andato Misseri sino all'ora di cena.
Se Misseri ha mentito nelle sue confessioni è quindi probabile che Sarah sia stata uccisa altrove e forse neanche nell'intervallo di tempo stabilito dalla Corte (sulla base anche di un'autopsia molto contestata e sicuramente difficile dato lo stato di conservazione del cadavere). Che Misseri abbia assistito o anche partecipato in prima persona solamente alla fase finale dell'occultamento, provando poi a bruciare i vestiti e lo zainetto.
Per quelle che sono le conclusioni alle quali sono giunto personalmente, appena saputo da Sabrina che non si trovava più Sarah è probabile che Misseri, sulla base di non so quali sospetti, sia andato a cercarla o a cercare informazioni durante la sua prima assenza. Che si sia poi nuovamente allontanato e solamente allora sia entrato in contatto con chi aveva ucciso la nipote. Che quindi si sia incaricato (per quale motivo lo sanno unicamente lui e gli assassini) di occuparsi del corpo e degli indumenti o abbia fornito anche solamente le indicazioni del pozzo, che si trovava in un campo vicino a Contrada Mosca, partecipando attivamente o assistendo.
Che nei giorni successivi, nonostante il rimorso che gli aveva fatto conservare il telefonino e la SIM, abbia subito notevoli pressioni e minacce (vedi il soliloquio famoso) affinché non parlasse con nessuno.
La soluzione più semplice sarebbe stata quella di costituirsi e far ritrovare il corpo accusando i reali assassini, ma non posso onestamente sapere quali avrebbero potuto essere le ripercussioni. Per cui credo che nel suo modo di pensare semplice e contadino abbia preferito provare a fornire degli indizi facendo ritrovare "casualmente" il telefonino nella speranza che vi fossero le impronte digitali dei colpevoli.
Ma uno è libero di credere sia all'improbabile ricostruzione dell'accusa sia alle incredibili confessioni di Misseri. In entrambi i casi per Sabrina e Cosima non c'è più niente da fare.
Zio Michele non è uno sprovveduto,ha una personalità camaleontica.
RispondiEliminaProbabilmente sa molte cose e deve aver visto altrettanto.
Siamo sicuri che Sarah sia morta nel garage?
Siamo sicuri che non sia stata imbragata come quel manichino apparso nella serata della sua scomparsa?
Da chi?
E che sia morta dopo essere stata violentata.
Un rito campestre?
E zio Michele potrebbe sapere chi è stato, potrebbe anche aver monitorato il vuoto vivere notturno del gruppo.
Perché alla figlia diceva che non doveva portarsi dietro S. poco più che bambina.
Sarah era sola, la madre T. di G.
Questa setta dovrebbe essere studiata a fondo.
Perché il fratello di Sarah andò a chiedere lavoro a Lele Mora, e Fabrizio Corona nel momento in cui si ritrovava il corpo di Y entrò dal retro in casa di S. mentre la madre apriva la porta alla giornalista di Quarto Grado?
In quali giri si trovava F.C. nella penisola salentina?
Alla ricerca di che? Di far lavorare il bell'Ivano che assomiglia al prof. Alonge quello del "mestiere di uccidere?" nell'ultima frase di Sarah.
Oppure alla ricerca di diafane e belle adolescenti?
Per chi?
Le donne stanno dentro e non sono veramente a conoscenza del marcio che c'è, la cugina di S. Pancrazio e l'ambiente di lì si sono velocemente saltati.
L'accanimento verso queste donne è inversamente proporzionale al non voler vedere altro.
Gli inquirenti devono controllare accuratamente.
Gli avvocati devono difendere, come possono difendere se i controlli non sono stati accurati?
E quindi zio Michele, che sa qualcosa o molto di più, ha fatto trovare il corpo, magari potrebbe parlare ancora...
Chi SA ha paura che questo bifolco possa spargere altre versioni in giro.
Zio Michele ha visto qualcuno mettere nel pozzo il corpo e lo ha fatto ritrovare: avvisando così gli autori che poteva tenerli in pugno se non gli concedevano la libertà.
Arzigogolo?
Condanna delle donne e libertà di uno permettono di farlo.
Vanna
RispondiEliminaVedo purtroppo da quanto scrivi che il pregiudizio creato dai media e dal PM continua a fare il suo effetto.
In quella casa, ma soprattutto in quella camera dove è avvenuto il delitto, e sulla vittima vi sono unicamente le impronte e le tracce di Guede.
Insistere sul presunto festino orgiastico celebrato da Amanda con la complicità di Raffaele e Rudy (Halloween era la sera precedente) è a sua volta frutto della campagna mediatica fomentata da Mignini ma è stato decisamente smentito dal processo.
Ma su una cosa forse hai ragione. Non tanto la Clinton quanto il rischio che l'amministrazione ed opinione pubblica USA avrebbero potuto far diventare un caso diplomatico l'eventuale condanna definitiva dei due ragazzi ha fatto sì che la quinta sezione della Cassazione abbia potuto giudicare obiettivamente andando contro ai pronunciamenti di colpevolezza precedenti. Così non è stato per Sollecito.
Che poi Guedè quella sera non fosse da solo in quella casa prima dell'arrivo di Meredith è da tempo che lo penso. Ma sicuramente non c'erano Amanda e Raffaele.
Non ho ben capito
RispondiEliminanemmeno io, le celle dove collocavano Sara tra le 14.00 e le 14.30. Sembra tra casa sua e casa Misseri. Ha fatto ritrovare i vestiti bruciati,le chiavi,il cellulare,il corpo..
Fatico anch'io vedere altri scenari se i dati del cellulare sono corretti.
Secondo me Magica ha toccato dei punti sostanziali,Michele allontanato dal letto matrimoniale,occupato poi dalla figlia, benvoluta ma anche usurpatrice del suo posto,forse spinto da figure terze esterne,avrebbe disvelato quel rancore inconscio,esplodendo in un contesto rivelatore ma poi teso ad autogiustificarsi ,autoassolversi quando ci fu una presa di coscienza delle implicazioni future.
Scusate,non è normale che un padre si comporti così,avrebbe visto altri e poi accusa sua figlia... mi sembrò notare problemi di inaffettività, poi per carità,parlo di impressioni. Trovo strano non gli abbiano fatto una perizia psichiatrica. Anche per certi suoi racconti davvero forti.
Non sò se derivano da immaturazione sentimentale ma ci sono dei segni di turbazione psicologica, forse psichiatrica secondo mio modesta opinione.
Nella figlia invece mi sembra di intravedere tentativi di difenderlo,provabilmente sbagliando, ma certe cose da giovani non si percepiscono. Sarebbe stato naturale che lei avesse teso difenderlo anche tendendo , nell'incredulità, allontanare sospetti,indicare altri colpevoli, era suo padre.
La stessa cosa in un contesto maturo avrebbe dovuto portare il padre difendere la figlia, non accusarla.
Sembra di vedere una certa vigliaccheria inconsapevole con vari problemi da approfondire nel padre,sbaglierò, ma qualche bullone non sembra stare al suo posto.
mi sa che molte cose vi siano sfuggite oppure seguite alla tv . x ivana la seconda parte del mio ultimo commento non era per te hanno tirato in ballo il nipote di misseri, gli inquirenti lo tirarono in ballo , ma se fosse stato colpevole prima di morire avrebbe detto la verita'.
RispondiEliminainoltre non bisogna dar credito a quello che disse misseri , la muccia come qualcuno ha rimarcato non ha il significato che danno gli inquirenti ( a piacere) uno del posto ha dato un altro significato .
( cosa nesconde sabrina?) cosa avrebbe dovuto nascondere? se durante linc,prob misseri disse di essere presente?- se fosse stato cosi' lo avrebbe saputo senza chiederlo a valentina . bisogna interpretare misseri perchè fece discorsi ambigui o illogici .
inltre vi ricordate che misseri parlava sempre al plurale? era un suo modo di esprimersi parlare al plurale .. anche quando ando' in campagna con la ragazzina morta : interrogato dagli inquirenti si espresse al plurale , eppure si sa che ando' solo .. ma si espresse cosi' e gli imbe... pensarono subito che misseri fosse in compagnia di qualcuno invece era solissimo . arrestarono anche il fratello e nipote? beh si sa che il fratello mentre misseri occultava il fratello era araccogliere i fagiolini . tutte cose fatte sulla pelle di innocenti .
stamattina ho visto un po' di tg ,
RispondiEliminac'era l'avvocato marseglia che parlava del caso . disse che si potrebbe ribaltare il processo solo che bisognerebbe che qualcuno parlasse (uno che sa ) secondo marseglia ,
per me alcuni potrebbero parlare . non mi sfugge nulla di questo caso .( gli interrogatori di misseri quando ancora non aveva tirato in ballo la figlia ) perchè solo la figlia? se dicono che l'omicidio fu fatto assieme alla madre? voleva proteggere cosima e rovinare la giovane figlia? anche chi in quell'occasione stava tentando di farlo parlare , misseri no menziona mai la moglie , eppure le hanno messe all'ergastolo tutte e due ) per un po' sono andati avanti con la colpevolezza di sabrina ,poi successe il sogno ,che significa? che se non va bene una versione si attaccano all'ltra? comunque il fioraio dovrebbe far valere le proprie ragioni e esporsi perchè le donne all'ergastolo le ha messe anche lui . dovrebbe incazzarsi . poi siccome so che ci sono gli sciacalli maledetti che potrebbero leggere si sa anche chi potrebbe parlare se non uno l'altro che è sparito come neve al sole . dovrebbe dire qualcosa . invece preferisce che una ragazza innocnte si prenda l'ergastolo
Magica scrive
RispondiElimina:".. poi siccome so che ci sono gli sciacalli maledetti che potrebbero leggere si sa anche chi potrebbe parlare se non uno l'altro che è sparito come neve al sole . dovrebbe dire qualcosa . invece preferisce che una ragazza innocnte si prenda l'ergastolo.."
Sono pienamente d'accordo.
Mi unisco alla richiesta,CHI SÀ PARLI ,ha sulla coscienza la vita di una ragazza e di una donna,errare è umano perseverare diabolico,potrebbe invocare delle incomprensioni a suo discapito al fine venga fatta veramente giustizia, ci sono veramente troppe persone che starebbero pagando per errori altrui, non è ammissibile,si facciano coraggio e ammettano le loro responsabilità o irresponsabilità su questo scempio .
Carissimi,
RispondiEliminavedo che il blog si è rimesso in moto. Come ben sapete, ho espresso da lungo tempo le mie opinioni sulla vicenda. Concordo sull'ingiustizia assoluta di una sentenza che, fondata su criteri inspiegabili, è un vero pugno nello stomaco non della Giustizia, ma di ogni formale Diritto, perfino di quello Mosaico, esposto nell'Antico Testamento, che pure - sappiamo - non andava troppo per il sottile. Va però sottolineato, come ripeto, che anche la linea difensiva adottata si fondava su dichiarazioni ed autodichiarazioni che, anche se "vere" (ovvero, presuntamente non estorte fin dall'inizio della storia), non erano credibili: non si può immaginare che in una villetta, che non è la Reggia di Caserta né il Vaticano, né Versailles, possa avvenire un qualche delitto di questo tipo, senza che nessuno si accorga di movimenti strani. Ai difensori non spetta trovare colpevoli, è necessario confutare le pretese prove delle controparti: nulla di più e nulla di meno. In quella casa non è avvenuto nulla per il semplice motivo che la presenza della ragazza a quell'ora non è provata né da testimonianze estranee, né da tracce, ecc. Sul DNA ci si sbrodola a tutto spiano, e qui non c'era neppure un frammento infinitesimo di qualcosa. Sui sogni sappiamo che solo i tiranni (Caligola e Dionisio di Siracusa) possono considerarli motivo di condanna. Insomma siamo alla violazione di qualsivoglia principio giuridico. Se il nostro Massimo ha il tempo di pubblicare i miei ultimi due lavori, forse sarà più chiaro il perché. Le anmimnistrazione giudiziarie di tutto il mondo fondano i loro giudizi non sui fatti, ma sulla forza prevalente. Questo è il nocciolo della storia.
La Gazzetta del Mezzogiorno
RispondiEliminaBARI - «Questo processo ha avuto un eco mediatico veramente enorme e quindi questo certamente ha condizionato anche l’esito del giudizio»: così Roberto Borgogno, avvocato di Cosima Serrano, nell’intervista rilasciata a Raffaella Calandra e che andrà in onda sabato 25 febbraio all’interno di «Storiacce» su Radio 24, commentando la sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato Sabrina Misseri e Cosima Serrano all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi.
L’avvocato ha inoltre annunciato il ricorso alla Corte europea: «Riteniamo che ci siano state delle violazioni di principi fondamentali - ha spiegato Borgogno - in particolare il principio del contraddittorio e la possibilità per la difesa di esaminare, nel contraddittorio tra le parti, i testimoni che sono stati fondamentali per l’accusa. E questi principi, naturalmente, nella misura in cui potremo farli valere, anche in sede europea, li faremo senz'altro valere».
«Il processo mediatico - ha aggiunto l’avvocato - ha queste caratteristiche di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su una determinata ricostruzione dei fatti, che poi naturalmente viene discussa sui mezzi di comunicazione di massa e, nella misura in cui poi viene portata avanti anche dai commentatori, prende piede e condiziona inevitabilmente anche la decisione dei giudici. Tanto più in processi come questi che si svolgono davanti alla Corte d’Assise dove fanno parte del collegio anche dei giudici popolari, sensibili agli umori dell’opinione pubblica, ma anche ancora più sensibili ai messaggi che lanciano la televisione o i giornali».
In Corte di Cassazione non ci sono giudici popolari, «però - ha evidenziato Borgogno - arrivano delle sentenze pronunciate in due gradi di giudizio con argomenti che si sono stratificati nel tempo e anche la possibilità di incidere da parte della Corte di Cassazione è limitata. Nei giudizi di merito - ha concluso - credo che l’influenza dei media abbia molto pesato».
Giacomo
@Ciao MANLIO!
RispondiEliminaIn verità attendevo un tuo intervento (sempre gradito, ovviamente) a proposito dell'esito conclusivo dei tre processi Scazzi-Misseri, conoscendo già la tua teoria, espressa in ripetute occasioni.
In quest'ultima occasione, però, dopo le tue riaffermazioni: "In quella casa non è avvenuto nulla per il semplice motivo che la presenza della ragazza a quell'ora non è provata né da testimonianze estranee, né da tracce, ecc. Sul DNA ci si sbrodola a tutto spiano, e qui non c'era neppure un frammento infinitesimo di qualcosa., mi domando, e lo chiedo anche a te, senza tendenziosità, credimi: dove, e come sarebbe venuto a conoscenza del luogo di giacitura del corpo della ragazza, per averlo indicato con tanta precisione?
Ti sono sincero, in tanta atmosfera caliginosa, non riesco a profilare neanche l'abbozzo di una ipotesi che si coniughi con se stessa.
Pino.
Al momento ci sono 73 commenti su questo articolo, 5 sono di gugly, circa il 7%.
RispondiEliminaIl 100% di questi commenti di gugly contiene polemiche con gli autori e i commentatori di questo sito.
In pratica gugly ha occupato il 7% dei commenti all'articolo solo per fare sterile polemica con qualcuno che in base al suo giudizio non avrebbe avuto il comportamento corretto in fatto di frequenza di pubblicazione di articoli e commenti sull'argomento...
Non che fosse proprio necessaria un'ennesima prova di quanto è in grado di rendersi ridicola con il modo che ha scelto per intervenire su questo blog, anche perchè il dato numerico è coerente con la ridicolaggine della frequenza dei costanti e vuoti attacchi che sente irrefrenabilmente di dover inserire anche sotto altri articoli. Però se non altro questa volta, a "beneficio" della causa delle Misseri naturalmente, non ha potuto trattenersi dal mettere ancor più in evidenza la sua arguta strategia ponendo per prima in calce all'articolo il solito commento polemico che caratterizza la quasi totalità dei suoi interventi.
il delitto poteva benissimo essere successo senza che gli abitanti della casa se ne accorgessero .
RispondiEliminamisseri ha sempre sostenuto che il fatto avvenne nel garage .
il garage è una sorta di dependance.
( un : Piccolo fabbricato indipendente, ma legato da un rapporto funzionale attaccato alla casa )
per entrare nel garage bisogna uscire dalla casa percorrere un marciapiede. se una persona si inoltre dentro , e gli abitanti si trovano in casa il fatto puo' succedere benissmo . inoltre se la stava strangolando non pote' nemmeno urlare .
basterebbe andare su google maps per vedere la casa di avetrana in via deledda : dei misseri , si vede la casa con il garage adiacente
Però vedi Magica
RispondiEliminaTutto si basa sul fatto che Michele ha indicato il luogo dell'occultamento del cadavere e ha recuperato il cellulare bruciacchiato. Per il resto né nella sua auto e né nel garage (e neppure nella casa) è stato trovato qualche riscontro. Solo la sua narrazione (con molte versioni) e una confessione non si sa quanto dovuta a stress e stanchezza. Se non avesse fatto ritrovare il cadavere nessuno avrebbe sospettato della famiglia dei Misseri. Non ti chiedi perché allora Michele abbia fatto di tutto per attirare l'attenzione degli investigatori su di lui? La mia risposta è che Michele non sapeva cosa fosse successo, non ricordava perché in stato confusionale, voleva aiutare ed essere aiutato. Per motivi che non conosciamo è stato in grado di indicare il luogo dell'occultamento del cadavere. In caso di amnesia dovuta a stress postraumatico (potrebbe aver visto qualcosa che l'ha sconvolto) è poi facile implementare falsi ricordi (è tutto nella letteratura della psiche). Io sono convinto che quel giorno Sara non sia arrivata nella casa di via Deledda.
TommyS, in realtà ho seguito poco il caso Amanda-Sollecito, ciò che ho scritto sono ricordi non approfonditi, potresti quindi aver ragione, quel poco che ho seguito si sarebbe stratificato.
RispondiEliminaMa anche in questo caso qualcosa non quadra.
Torniamo all'articolo sulla conferma della condanna alle Misseri.
Non è sicuro se il dio Ivano era a dormire o no.
Non è sicuro che Sarah sia arrivata in quella casa.
Non esistono dati certi.
E' certo che a Regen c'era un'immagine delicata e veritiera.
Qualcuno già sapeva cosa era accaduto.
Forse lei è morta per un gioco andato male.
Lo zietto fa ritrovare il cellulare e lei nel pozzo.
Il resto è una recitazione da teatro a soggetto nel quale i personaggi si muovono e per tenere viva l'attenzione scoprendo qualcosa giorno dopo giorno.
Non sappiamo perché Sarah fosse attratta dal noir,
non sappiamo come avesse conosciuto quei libri particolari per una ragazzina di 14-15 anni.
O in quel gruppo c'era qualcuno inserito in curiosità librarie oppure lei conosceva qualcuno che la pilotava, le metteva delle strane idee nella testa. Perché pre-vedere di finire a Chi l'ha Visto?
Qualcuno la suggestionava oppure la ragazza era fortemente ipersensibile?
Era sola tra curiosità estreme e molto appetibile.
Lo zio non è solo un contadino camaleontico, lo zio potrebbe possedere un bagaglio personale di conoscenze arcaiche: contadino scarpa grande e cervello fino.
Sta fuori all'aperto e sa ciò che è successo. Ma non è lui secondo me.
Per assurdo potrei anche dire che incolpando la figlia la mantiene in vita anche se al chiuso.
Lui mi fa pensare a una specie di giullare che può dire la verità nascondendola e conviene più tenerlo fuori che dentro.
Sapete io scrivo di getto come mi viene, possono essere fesserie, non mi offendo se qualcuno pensa che lo siano.
RispondiEliminaCara Vanna, scrivi:
"Lo zio non è solo un contadino camaleontico, lo zio potrebbe possedere un bagaglio personale di conoscenze arcaiche: contadino scarpa grande e cervello fino."
"Lui mi fa pensare a una specie di giullare che può dire la verità nascondendola e conviene più tenerlo fuori che dentro."
Che Michele non sia uno stupido sono d'accordissimo, che possa dire la verità nascondendola sono ancora più d'accordo. Alle volte la verità ha un carattere metaforico. Il problema è che lui la nasconde anche a se stesso e che nessuno a quanto pare ha saputo interpretare i suoi sforzi di comunicare che probabilmente ci sono stati. Forse se fosse stato aiutato...
A STRASBURGO,I LEGALI DELLA DIFESA, SI DEVONO RIVOLGERE PER DENUNCIARE L' OPERATO DI QUESTA MARCIA MAGISTRATURA ITALIANA E FAR RIAPRIRE COSI' IL PROCESSO !!!
RispondiEliminaP.S. SARANNO CONTENTI ADESSO I FORCAIOLI, LA FAMIGLIA SCAZZI, I MEDIA, ALCUNI SQUALLIDI OPINIONISTI E L'INTERA SOCIETA' COLPEVOLISTA, NONCHE' I GIUDICI DELLA PROCURA TARANTINA, CHE L'INTERA FAMIGLIA MISSERI E' DIETRO LE SBARRE [ PERFORTUNA SI E' SALVATA VALENTINA CHE SI TROVAVA A ROMA ], E NON SANNO I MESCHINI CHE I VERI COLPEVOLI STANNO FUORI E SE LA STANNO RIDENDO ALLA FACCIA DI NOI INNOCENTISTI E DELLA STESSA GIUSTIZIA !!!
inoltre i misseri dovranno pagare i danni agli scazzi. si avvarranno della vendita della villetta dei misseri . .
RispondiEliminalasciare una casa per tanti anni in balia degli eventi potrebbe essere molto invasivo
cosi' i misseri dietro le sbarre e gli altri si godranno la loro villetta
costruita con molti sacrifici all'estero .
x gilberto
RispondiEliminamisseri era terrorizzato e ridotto ad una larva quando apparve per la prime volte in tv ,
sapeva di averla fatta grossa ed era pieno di rimorsi .
diceva che la sognava e che la vedeva fredda , misseri non è un asassino seriale percio'. non ha saputo controlarsi e dirigere la situazione.ha cercato di salvarsi nonostante i rimorsi , voleva depistare mettendo il telefonino in giro pe avetrana .
nella macchina l'ha messa di sicuro , anche se non trovarono tracce , e nel garage nemmeno , ma, nel garage e in macchina la ragazzina c'era stata, e trasportata . perchè solo lui sapeva il luogo dell'occultamento , ma disse d'aver messo dei cartoni .
E chi compra quel cesso di villetta ?
RispondiEliminaDevono marcire finalmente in carcere i Misseri, altro che pagare i danni; famiglia di bastardi.
Aspettavo questa sentenza da anni e sono pienamente soddisfatto, complimenti ai giudici.
Il prossimo spero sia Bossetti.
Anonimo 00:59
RispondiEliminaSpero che tu abbia un interesse diretto di parte nella vicenda, cioé che tu sia uno degli assassini o sia a conoscenza delle loro identità. Solamente così potrei comprendere il tuo intervento.
Altrimenti dovrei pensare che tu sia stato mosso da una profonda, bestiale ignoranza e da un giustizialismo fascista che decisamente aborro. Ma se fosse veramente questa la spiegazione, ti auguro vivamente di rimanere incastrato, da innocente, nello stesso perverso meccanismo giudiziario che ha privato della libertà e della vita Sabrina Misseri e Cosima Serrano. In altre parole e riprendendo la tua ultima frase: il prossimo spero sia proprio tu.
Solamente a precisazione dell'ultimo intervento.
RispondiEliminaIl perverso meccanismo giudiziario ha privato le due imputate della speranza di una vita futura. E' chiaro che la principale vittima di questa vicenda è Sarah Scazzi, alla quale è stata tolta effettivamente la vita. Ma la disgrazia che ha investito questa giovane ragazza nonché la sua famiglia, chiede, a mio parere, ancora giustizia. Quella uscita dalle aule dei tribunali non può ritenersi tale.
Gilberto così termini il tuo di ieri ore 19,12:
RispondiElimina"...Forse se fosse stato aiutato..."
Condivido!
Doveva essere sottoposto a perizia psichiatrica.
Non si comprende il perché non sia stato fatto.
Mi chiedo:
a chi fa comodo che lui sia libero e giudicato sano di mente?
A chi ha fatto comodo proteggere zio Michele?
A chi fa comodo tenere una ragazza (22 anni) per tutta la vita in carcere?
Le risposte potrebbero essere tante:
ad esempio che lui ha fatto ritrovare Sarah?
Merita il premio?
O avrebbe meritato attenzione maggiore?
Magari qualche annetto dentro, poteva avere qualche effetto.
Tutto il suo comportamento racconta, secondo me, la conoscenza dei fatti veri che però nasconde con abilità, con versioni differenti...incolpando la figlia!
E' stato parte attiva oppure è una marionetta?
Mi riferisco a qualcosa di grosso, di losco.
Di lui cosa si conosce?
In famiglia mi sembra che contasse poco.
Si è vendicato?
Comunque si giri, i conti non tornano.
E non tornano con questa condanna continua riproposta
come non tornano con la sua quotidiana libertà campagnola.
La sentenza della Cassazione, che non ha cassato nulla: comodo riproporre, cosa ci sta a fare la cassazione?
Ha riproposto una gestione di giustizia incomprensibile.
TommyS. questa mattina hai risposto ad un Anonimo colpevolista:
RispondiElimina"...Spero che tu abbia un interesse diretto di parte nella vicenda, cioé che tu sia uno degli assassini o sia a conoscenza delle loro identità. Solamente così potrei comprendere il tuo intervento..."
Condivido in pieno!
L'intervento dell'anonimo è significativo di una certa parte di persone che tuonano giudizi a vanvera o forse no.
Ed hai ragione: anche a me sembra abbia interesse diretto nella vicenda.
E me lo fa capire quel riferimento lombardo al nostro Bossetti.
Tutti sono responsabili della morte di Sarah molte persone mai indagate, mai strigliate, mai giudicate.
L'intero paese vedeva la ragazzina gironzolare nelle notti salentine con un gruppo di maggiorenni, tutti a piede libero.
La famiglia di Sarah che la lasciava sola con le sue curiosità adolescenziali, manco l'ora precisa si ricordavano della sua uscita da casa.
Rapporti familiari controversi tra sorelle, tra interessi economici e raccolte di corda dalla bocca del cane...
Dov'erano tutte mentre le ragazze vagavano nel nulla?
Gli "amici" si sono sciolti come neve al sole: hanno continuato la loro vita, i loro studi ( compreso il Dams e conoscenze di prof. universitari esperti in sceneggiature), forse il loro vagare o sparire del tutto.
La scuola anche ha le sue responsabilità: comunicarono i testi dei temi alla famiglia?
I contatti con San Pancrazio poi chiudono in tragedia la storia.
TUTTI sono responsabili e non solo le due donne che, invece, accoglievano la ragazza a casa loro. Strano destino: se fossero state distanti ora sarebbero libere come tutti gli altri.
Anche qui come nel caso Bossetti è difficile pensare che le due siano totalmente estranee alla vicenda.
RispondiEliminaAll'inizio avevo sottovalutato questo caso (pensando ad un semplice delitto d'impeto),ma il rinvio a giudizio di 11 persone per falsa testimonianza (che spero porti ulteriori elementi al caso) mi hanno convinto che in quell'omicidio c'entra tanta gente.
Io credo che la vicenda di Sarah sia assai simile a quella di "bocca di Rosa" di De Andrè , dove la protagonista "mette l'amore sopra ogni cosa".
Credo che la ragazza avesse notevoli carenze affettive e cercasse disperatamente di attirare attenzione su di lei al punto che Sabrina disse "si vende per due coccole".
Il problema è che la sua bellezza unita alla sua minore età gettava
notevole scompiglio un pò dappertutto e certamente questo dava fastidio a tanta gente (donne senza dubbio),ivi compresa Sabrina che per colpa sua aveva visto svanire Ivano.
Tuttavia l'ambito ultimo dell'omicidio va ricercato certamente all'interno della famiglia Misseri "allargata" comprendendo anche i
due condannati per occultamento di cadavere.
Senza dubbio per quanto mi riguarda in quella villetta non succede nulla di nulla perchè la ragazzina viene portata via da la.
In questo senso senza dubbio Sabrina non è colei che strangola la cugina.
Quindi non resta che lo stesso Misseri o Cosima.
D'altronde Carmine Misseri dice espressamente intercettato "La mimina sa tutto".
Per il comportamento di Misseri tendo a propendere per la seconda.
E con bei soggetti come l'anonimo delle 00:59 poi uno non dovrebbe pensare a Bud Spencer e Terence Hill?
RispondiEliminaChe poi a me viene più in mente l'inizio di Salvate il Soldato Ryan, con quei dieci minuti quasi ininterrotti di fuoco di mitragliatrice.
TommyS. ha detto...
RispondiEliminaAnonimo 00:59
"Spero che tu abbia un interesse diretto di parte nella vicenda, cioé che tu sia uno degli assassini o sia a conoscenza delle loro identità. Solamente così potrei comprendere il tuo intervento.
Altrimenti dovrei pensare che tu sia stato mosso da una profonda, bestiale ignoranza e da un giustizialismo fascista che decisamente aborro. Ma se fosse veramente questa la spiegazione, ti auguro vivamente di rimanere incastrato, da innocente, nello stesso perverso meccanismo giudiziario che ha privato della libertà e della vita Sabrina Misseri e Cosima Serrano. In altre parole e riprendendo la tua ultima frase: il prossimo spero sia proprio tu."
Qualcosa di molto simile avevo preparato questa mattina, poi ho lasciato perdere.
Mi unisco affettuosamente in questo sincero augurio !
Grazie TommyS !!
Pleiades carissimo!,
Ci mancava la tua fantasia!
Bel richiamo bocca di rosa.
" .. Quindi non resta che lo stesso Misseri o Cosima..."
Misseri l'avrebbe portata dove.. a San Pancrazio... da chi..
E su Cosima che puoi dirci, ha preparato il cestino per il picnic..
Su una cosa penso siamo concordi,era la figlia di tutti e di nessuno.
@Dudu'
RispondiEliminaNon c'è alcuna fantasia nel comportamento di Misseri che fa ritrovare il cellulare di Sarah e si autoaccusa.
Eviterei il solito fanatismo "innocentista" che porta alla solita soluzione del piffero "Sarah è morta non sappiamo chi è stato certo non quelle due".
San Pancrazio è il paese del fratello di Misseri.
Non possiamo escludere che Sarah abbia portato scompiglio anche là,tant'è che guardacaso sia il fratello che il nipote partecipano all'occultamento (e certo mettiti in testa che se lo fanno non è perchè Michele ha combinato un casino,devono avere un interesse "diretto",che del resto esce dalle intercettazioni di Carmine Misseri).
Sappiamo inoltre che i rapporti tra Michele e Cosima erano molto tesi e non sappiamo se proprio a causa di Sarah che forse aveva "sedotto" anche Michele e quel giorno possa aver deciso di risolvere il problema alla radice.
Io penso,
RispondiEliminanon si dovrebbe mai decontestualizzare un frase e nemmeno riportarla sbagliata.
D'altronde Carmine Misseri dice espressamente intercettato "La mimina sa tutto".
" LUCIA: Sa Dio che paura deve tenere la Sabrina domani...
CARMINE: Ma adesso gli danno i sedativi come...
LUCIA: Là la Mimina sa (pensando alla cognata Cosima Serrano, moglie di Michele e mamma di Sabrina, ndr)
CARMINE: Io dico di sì...
Lucia Pichierri, come detto, probabilmente non conosce tutta la verità e comunque sembra ignorare quanto fatto dal marito, tanto che il 24 novembre sbotta.
LUCIA: Ma tu lo sapevi quel pozzo? Quel pozzo tu non lo sapevi proprio?
CARMINE: No Lucì... eppure là vicino abbiamo abitato...ma non...
LUCIA: Dai, che a me lo puoi dire...
CARMINE: Si che poi mi spaventavo a dire che lo so...non me lo ricordo proprio...Lucì che io dal “Mosca rozzula e gira” è da trentaquattro, trentacinque anni che manco sai!
LUCIA: Eh, ma quel pozzo non lo hanno fatto mica adesso...
CARMINE: Che dice che lui lo ha fatto scavare che ieri così stava raccontando...
LUCIA: Ah, lui?
CARMINE: Che lui e Michele lo sapeva... aoh, il fatto è che o lui o un altro o qualche altro, la ragazza l’hanno uccisa..."
A me sembra, per quel che viene riportato, marito e moglie mentre stanno ascoltando la tv fanno delle considerazioni sull'accaduto e si interrogano a vicenda sull'accaduto, ipotizzano come facciamo noi qui, come potrebbero essere andati i fatti.
Hanno un modo di esprimersi particolare,mi dà l'impressione che il riportato qui sopra,sia stato tradotto dal dialetto locale all'italiano.
LUCIA: Là( a casa Misseri) la Mimina sa (pensando alla cognata Cosima Serrano, moglie di Michele e mamma di Sabrina, ndr)
CARMINE: Io dico di sì...
è una considerazione che fà rispondendo alla moglie,"io dico di si" è uguale a dire "io penso di si", non c'è alcuna affermazione. La moglie dicendo "là" immagina che Cosima potrebbe sapere, ma da qui a dire che lo afferma ce ne vuole eh.
Quindi si accusa con le chiacchere...
"La mimina sà tutto" non c'è Pleiades, ma anche si fosse espressa con questi termini è il contesto che dà il senso alla frase.
Mentre invece con
"si vende per due coccole"
che fà tanto "tatina" o mascotte del gruppo, in ogni caso deve essere visto come un dialogo fra sorelle che non si risparmiano critiche come da norma
Sabrina delinea un aspetto (fra tanti) caratteriale della cugina che non lascia dubbio alcuno.
Pleiades,
RispondiElimina"Sappiamo inoltre che i rapporti tra Michele e Cosima erano molto tesi e non sappiamo se proprio a causa di Sarah che forse aveva "sedotto" anche Michele e quel giorno possa aver deciso di risolvere il problema alla radice."
Ma dimmi, dove le trovi certe info?Mancava solo che Sarah ha tentato di sedurre lo zio!
Quando sono gli zii sporcaccioni che ci provano con le nipoti !
Vai farti un giro nel web vedere quante denunce ci sono !! O fatti un giro in qualche caserma dei carabinieri !
Va va là..
@Dudu
RispondiEliminaNon è interpretando i fatti "pro Sabrina/Cosima" che capirai perchè Sarah è stata uccisa.
«Dove cazzo vogliono andare vanno....che cazzo me ne fotte a me? Che prima....ma adesso...che cazzo vogliono fare fanno.... ».
Due ore dopo riparla da solo: «Ah, adesso sto dicendo...ma che cazzo me ne fotte a me?»
Il giorno dopo, alle 6 di mattina, parla nuovamente da solo, dicendo frasi che secondo gli inquirenti denotano chiaramente un pensiero fisso e ossessionante: «Cazzi suoi per me là va...che devo fare di più....già a vederla così prima...»
Lui dice due cose,che in quel momento non gliene fotte niente ma PRIMA si.
Poi afferma di averla vista morta prima di essere messa in quel pozzo e già la cosa lo aveva disgustato.
La figura di Carmine Misseri è gravemente compromessa al punto che la moglie afferma chiaramente "ti ho salvato le chiappe".
Il coinvolgimento di costui e di Cosimo Cosma altro non può essere che Sarah era finita anche li.
Dall'analisi della figura di Michele non lo ritengo in grado di strangolare la nipote,non cosi la moglie che al pari della figlia (lato comitiva) si era rotta le scatole del comportamento di Sarah che rischiava di rovinare intere famiglie.
Sabrina sa tutto e non escludo che in un primo tempo abbia paventato l'ipotesi anche alla Spagnoletti la quale è molto probabile che sapesse dell'intenzione ma gli volterà le spalle alla grande.
D'altronde quando indirizza le ricerche alle masserie lei afferma espressamente,quando Alessio Pisello le dice che li ci stanno andando
gli amici e non i carabinieri:
"Ho rischiato pure per loro..era buono che andavano i carabinieri e non i tuoi amici".
Aveva inoltre dei motivi personali per agire perchè la ragazza le aveva rovinato il rapporto con Ivano.
Il problema di "bocca di rosa" era risolto ma i responsabili dovevano comunque pagare.
I presupposti per i quali sono state condannate non sono giusti ma se le cose sono andate cosi ognuno sta scontando la pena che merita.
@Dudu
RispondiEliminaNon si tratta di vera "seduzione", la ragazza era alla disperata ricerca di "coccole", di affetto, e lo cercava da tutti i quali evidentemente non si erano fermati a quello.
Quella ragazza doveva essere aiutata invece molti sfruttarono la sua debolezza per poi lasciarla nelle mani dei suoi aguzzini.
"Bocca di rosa" che contrariamente a quanto pensano in molti non era affatto una prostituta (lei faceva l'amore per passione),ma una donna che cercava e praticava l'amore,nella canzone di de Andre se la cavo con un viaggio in treno,non cosi la povera Sarah.
Carissimo Pino,
RispondiEliminacome si è arrivati a conoscere il lugogo dell'occultamento ? Ovviamente devo e posso fare solo illazioni, anche se tutt'altro che immotivate: potrei chiedere a te, come ad altri: perché quando si è arrivati a quel pozzo, unico luogo dove si potevano trovare tracce anche fisiche della presenza di assassini e occultatori, probabilmente gli stessi, invece di procedere col metodo dell'archeologo che va lì con il pennello e al massimo una leggera cazzuola, si è andati con le scavatrici, passando e ripassando su quel terreno, e cancellando qualunque eventuale segno della presenza ? Evidentemente, perché chi lo ha ordinato non voleva assolutamente scoprire nulla proprio sul luogo in cui si poteva scoprire qualcosa di certo (es. filtri di sigarette usati).
A Michele Misseri hanno fatto dire quello che volevano dicesse, in una serie di "confessioni" estorte che dovevano giungere presto al destinatario. la famiglia Misseri era quella che, vista la destinazione della ragazza per il pomeriggio, su cui era piùn facile scaricare la responsabilità della sparizione. Michele Misseri viene spremuto per arrivare alla figlia, si sperava poi di giungere alla confessione di un delitto colposo (cfr. "cavalluccio") e chiudere il caso con facilità estrema. I SS. Inquisitori trovarono resistenza formidabile nella ragazza, ancorché scopnvolta. Essa fu, insieme alla madre che fece lo stesso, condannata all'ergastolo (se vi fosse stata, sarebbe stata pure condannata a morte, al rogo, o a qualunque altra massima condanna) fin dal suo primo rifiuto ad accettare la versione imposta dai SS. Inquisitori, i quali erano stati informati da altre fonti sul luogo del'occultamento e sulla presenza dei pochissimi oggetti ritrovati (portachiavi, se non ricordo male). Tutto ciò con messinscene di pessimo gusto che furono poi effettuate per incantare i mezzi di informazione.
Vediamo: i SS. Inquisitori, fin dall'inizio, scatenarono una serie di abusi nelle indagini e giudiziari, anche contro la difesa degli imputati principali. Ahinoi, pur essendoci stata una denuncia del Consiglio Naz. Forense, questa non andò avanti visto che le accuse contro tre avvocati vennero di fatto archiviate. Salvo uno, il più giovane, rinviato a giudizio, ecc. Insomma, non posso rivangare l'intera storia, ma la soluzione "Michele" del caso non era sostenibile perché imposta proprio dai SS. Inquisitori nella parte iniziale (non dimentichiamole pillole calmanty, ecc.), che sapevano falsa perché creata da loro stessi. (segue)
Sarah era una bambina. Non so come fa certa gente a fare certi commenti allucinanti.
RispondiEliminaDal lato prostituzione minorile non è uscito mai niente. Né segnalazioni anonime agli inquirenti, né altro. In SETTE anni NIENTE è uscito.
La spiegazione più semplice ed elementare, nonché quella che ha numerosissimi precedenti nella storia della criminologia, è il raptus di natura sessuale di un anziano parente, "a digiuno" da tempo, verso una giovanissima nipote concupita a lungo. Tale spiegazione oltretutto l'ha data lo stesso Misseri, nella sua prima confessione. Più volte ho postato il link al video su youtube, in cui il Misseri del tutto autonomamente, a domanda del pm: "Come mai è scesa Sarah?", risponde: L'HO CHIAMATA IO.
C'è bisogno d'altro?
Ma dirò di più per chi ha la memoria corta. Nei giorni successivi, a seguito di irresponsabili esternazioni di opinionisti improvvisati, si corse il rischio di scatenare all'interno delle famiglie italiane la caccia all'anziano parente di nipoti in età molto giovane. E questo fu anche il motivo per cui le indagini virarono al più presto contro la giovane Sabrina. Fu una specie di stato di necessità sociologica.
Giacomo
Naturalmente mi riferisco a chi ha parlato di bocca di rosa
RispondiEliminaGiacomo
La mia convinzione, non certo da oggi, è che tutta l'operazione era destinata, nella migliore delle ipotesi, a colpire i primi fessi che si dovevano colpire per risolvere il caso presto e "bene" ad uso della 'plebaglia gaudente per la "giustizia" (nel senso di "giustiziare"), nella peggiore a tutelare qualcuno che aveva effettivamente compiuto il delitto, ma che è protetto per le più varie ragioni dai SS. Inquisitori (non è certo una novità nella storia giudiziaria).
RispondiEliminaRiguardo agli avvocati: fin dall'inizio ho detto che essi dovevano procedere con querele e denunce per ogni violazione di legge; chiedere il trasferimento delle indagini e del processo non per la risibile questione "televisiva", ma per manifesta faziosità degli inquirenti, e in subordine per la situazione ambientale troppe preordinata a condannare "a morte" una ragazza a priori e prescindendo da ogni considerazione razionale. Scaricare le colpe o prendere per buona una delle versioni su 7/8 del padre, era una strategia perdente fin dall'inizio. L'ho scritto non da ieri, ma da anni ormai, né la ritiro. Uan linea difensiva assurda e controproducente, perché in tutti i casi la ragazza (lasciamo pure la madre) avrebbe avuto una vita assolutamente rovinata e i loro beni sarebbero andati perduti. Come dice il celebre motto "Dagli amici mi guardi Iddio, che coi nemici basto io".
Ora vedremo se andranno almeno a Strasburgo (Corte dei Diritti dell'Uomo), ma guai a continuare a battere un tasto rivelatosi assurdo. L'avvocato non è mai Perry Mason, non è un investigatore da romanzo, è quella persona a cui si delega la difesa tecnica, che deve essere sostenuta al massimo e non al minimo.
Il problema di Pleiades (ma credo che siano in molti, forse la maggioranza, a ragionare come lui) è quello di pretendere di trovare un colpevole ad ogni costo.
RispondiEliminaQuello che succede quando non ci sono prove vere e dirette è che si mettono assieme gli "indizi" (veri, presunti e stiracchiati) per creare una narrativa che forse potrebbe essere anche possibile in astratto, ma che è ben lungi dall'essere l'unica ragionevolmente possibile, ed attraverso di essa si individuano uno o più colpevoli a seconda della bisogna.
Quello che Pleiades definisce "fanatismo innocentista" è la visione del diritto così come dovrebbe essere e purtroppo non è, in parte per difetti umani, in parte per interessi di potere.
@ MANLIO, grazie.
RispondiEliminaCi voleva questo rinfresco mnemonico, sul quale ripeterò le mie modeste considerazioni.
A presto, Pino
Sono d'accordo con Luca Cheli, Pleiades rappresenta, in buona fede, quella palude mediatica che crede di arrivare a un giudizio solo sulla base di argomentazioni soggettive che non tengono minimamente conto dei riscontri oggettivi. Si tratta della ricerca sempre e comunque di un colpevole che faccia da capro espiatorio anche quando non esiste un quadro interpretativo organico e integrato. Auguro a Pleiades di non trovarsi mai in situazioni analoghe dove sia lui a doversi giustificare in un quadro indiziario così fluido e indeterminato che qualsiasi ricostruzione diventa possibile, anche quella a lui sfavorevole. In quel caso sperimenterebbe sulla sua di pelle gli effetti di una giustizia a spanne...
RispondiElimina@Luca
RispondiEliminaIl fanatismo innocentista diventa tale quando non è in grado di dare spiegazioni ai fatti indiscutibili.
Il coinvolgimento diretto di Misseri è INDISCUTIBILE,chi cerca in tutti i modi di dare spiegazioni alternative al suo comportamento che accusa automaticamente sè e la sua famiglia non può essere attribuito a NESSUNO neppure fosse la mafia e figuriamoci la procura.
Affermare che qualcuno "estorce" confessioni da uno che fa ritrovare
un cadavere fa passare dal "fanatismo" innocentista al "delirio" innocentista.
Stesso "delirio" appartiene a chi pensa che Misseri ammazzi la nipote nel garage sotto il naso della figlia e della moglie e chiami appunto il fratello per farsi "aiutare" (come no).
La dinamica che ho proposto spiega perfettamente il suo comportamento successivo ossia che lui si sente il responsabile "morale" della morte di Sarah poichè probabilmente se lui non avesse messo le mani addosso a Sarah la moglie e la figlia non sarebbero arrivate a tanto.
Lui si sente tutt'ora il vero responsabile della morte di Sarah ma non sarà mai in grado di porsi come l'assassino PERCHE' NON E' STATO LUI.
Il fanatismo innocentista diventa tale quando si rifiuta di considerare la realtà dei fatti delegando tutto alle aule di giustizia dove spesso giustizia non si fa.
Il fanatismo innocentista diventa tale quando si cerca di tirare fuori a tutti i costi persone certamente coinvolte,cosi come lo sono le due.
Io non stiracchio niente Luca IO SO CHE IL FRATELLO DI MISSERI ed IL NIPOTE sono coinvolti in un'opera NON NECESSARIA (Michele poteva fare benissimo da solo) ed ANCHE ASSURDA perchè nessuno si presterebbe a quell'opera se non fosse direttamente coinvolto.
@Giacomo
Non c'è nulla di allucinante,bocca di rosa NON ERA UNA PROSTITUTA cosi come NON LO ERA SARAH.
La ragazza cercava affetto e "abbracci" dovunque,anche con le persone "sbagliate";quelle persone approfitteranno di lei e poi una volta compromessi saranno costrette a sbarazzarsene,tutto qua.
D'altronde spero vi rendiate conto se appunto il fanatismo non obnubila il ragionamento che ad oggi 12 persone sono rinviate a giudizio per falsa testimonianza e questo EVIDENTEMENTE non può per nessun motivo avvenire se Misseri ammazza da solo la nipote in un garage.
Molte persone (non solo gli imputati) hanno la coscienza sporca sulla sorte della ragazza,cercate di non avercela pure voi,Sarah non lo merita in nome di un falso senso di giustizia.
Pleiades o chiunque tu sia
RispondiEliminaCoscienza sporca???
Spiegati meglio oppure gira alla larga.
Sei come Monsieur de Lapalisse. Siccome la procura ha messo sotto accusa 12 (e non undici) persone vuol dire che in Avetrana c'è una vasta associazione a delinquere di tipo mafioso che fa impallidire l'intera mafia siciliana. Ma chi sono questi 12? Sono i testimoni che hanno riportato circostanze invise all'accusa. La procura è solo una parte del processo. Proprio ieri lo stesso avvocato Biscotti di parte civile conveniva che alle procure viene demandato uno strapotere che squilibra completamente le parti di un processo, soprattutto la Difesa.
Secondo me sei venuto qui a provocare.
Giacomo
Questo stà delirando,
RispondiEliminaprima scrive che la nipote seduce lo zio,
poi
"Dall'analisi della figura di Michele non lo ritengo in grado di strangolare la nipote" (? Perchè? È senza mani? La prima confessione è perfettamente compatibile con tutti gli elementi emersi!),
ora noi dovremmo guardarci da non avere la coscienza sporca.
Pure offensivo. Ma guardati tu dalla tua!
Prostiamoci,abbiamo un nuovo Signore illuminarci il cammino!
Ma per favore..
No Giacomo,
RispondiEliminaNon viene provocare, lo fà in buona fede.
È solo uno spaccone pieno di sè capace di voli pindarici.
Abbiamo avuto modo di conoscerlo e leggerlo nel caso Bossetti,dagli una liana e ti fa vedere la giungla.
E comunque, per quel che mi riguarda, la realtà dei fatti è che i tempi del delitto sono stati completamente alterati, pur di incastrare Sabrina.
RispondiEliminaSolo un delirio colpevolista può ritenere accettabile una versione che vede Sarah uscire insensatamente allo sbando, mentendo alla madre, più di mezz'ora prima di ricevere l'sms di Sabrina che la convocava. Cosa che non aveva mai fatto.
Svégliati Pleiades, ritorna in te dal tuo delirio colpevolista.
Non devo stare a ripetermi. Sarah uscì di casa alle 14,28, avvertendo Sabrina con uno squillo. La madre dichiarò questa circostanza nella denuncia ai carabinieri. Il delitto avvenne in garage ad opera di Misseri tra le 14,32 e le 14,40. Nessuno si accorse di niente. Cosima riposava (si era alzata alle tre di notte era andata a Taranto aveva raccolto pomodori per ore e ore sotto il sole ed era tornata alle 13,30. Sabrina era in bagno a prepararsi rapidamente prima dell'arrivo di Mariangela. Anche Il fratello e il nipote di Misseri non sapevano niente.
Misseri è l'unico e solitario assassino, REO CONFESSO.
E non c'è mai stata nessuna bocca di rosa.
Giacomo
Provocare cosa ?
RispondiEliminaVoi state affermando una tesi impossibile (Misseri che ammazza la nipote nel garage e si fa aiutare in tempo reale dal fratello "sai ho ammazzato mia nipote sbrigati che dobbiamo nasconderla") per la quale
ricordo 12 persone sarebbero rinviate a giudizio per falsa testimonianza ??
E perchè è talmente cinico in tale opera e talmente fragile da far ritrovare il cadavere??
Quindi voi pur di tirar fuori quelle due siete disposti a credere a questa favola ??
Cosa site "innocentisti" a metà ??
Dudu "spaccone" non direi ed evita di dare giudizi sulla gente se non hai la piu pallida idea di cosa sia successo e i "voli pindarici" te li tieni per te e alla tua scarsa comprensione dei fatti.
Se si inizia ad insultare la gente senza argomentare non è certo sintomo di ragione ma torto marcio.
Gradirei invece di essere insultato che quelcuno mi dicesse cosa c'entrano nella vicenda Carmine Misseri e Cosimo Cosma oppure anche loro sono "vittime del sistema" ??
@Giacomo
RispondiEliminaHo gia risposto e ti consiglio a te di svegliarti e pure subito
senno fai la fine di Buccolieri e del suo "sogno".
In quella villa ne in quel garage non è mai successo niente,Sarah è stata prelevata e portata via di peso da la a San Pancrazio.
Pleiades, allora sei in buona compagnia. Già ci sono altri che sostengono la tua tesi. Confrontati con loro. Se hai letto quello che ho scritto, il fratello Carmine e la buonanima del nipote Cosimo Cosma non hanno mai saputo niente di niente. Misseri non convocò proprio nessuno. Fece tutto da solo.
RispondiEliminaGiacomo
Misseri fece ritrovare il telefonino il giorno dopo che Pisello lo informò che stavano andando coi Carabinieri alla zona del pozzo, perché c'erano cani che abbaiavano.
RispondiEliminaUscì allo scoperto quando si sentì braccato. E probabilmente aveva avvertito che le donne di casa cominciavano a subodorare qualcosa. Misseri ha sempre fatto il furbacchione. Finora gli è andata bene. Otto anni per aver strangolato la nipotina che si opponeva alle sue voglie: un vero "lusso".
Giacomo
@Giacomo
RispondiEliminaAh quindi quelle intercettazioni sono tutte interpretabili come pare a te compresa la moglie che dice di avergli parato il culo ??
Pure li la procura è brutta e cattiva ?
vedi Giacomo,mi spieghi la procura che non ha nessun interesse ad impelagarsi in una dinamica a tre che potrebbe avere conseguenze disastrose per la condanna perchè questi potrebbero continuare a rimpallarsi la responsabilita all'infinito NON GLI CREDE ??
Perchè secondo te questi che avrebbero avuto tutto l'interesse a chiudere la faccenda con un colpevole vanno a coinvolgere le due donne con un lavoro supplementare incredibile che potrebbe portare
anche all'assoluzione di tutti??
Che sono masochisti ??
@Giacomo
RispondiEliminaE aggiungo..ma se fosse vero quello che dici,cosi banale.
Perchè mai tra poco inizia un processo dove una decina di persone compreso Alessio Pisello sono rinviate a giudizio per falsa testimonianza ???
Non capisco veramente,la procura aveva poco lavoro e si inventa pure questo ??
prima gurda la tv e poi pontifica .
RispondiEliminail fratello e nipote perchè averebbero dovuto aiutare lo zio ad occultare una ragazzina? come giudica le persone questo pleiadas?
la crede una possibillita' fattibile? intanto fra fratelli non c'era tutto questo affetto da essere cosi' propenso di aiutarlo .
inoltre il fratello era al lavoro , e stava aspettando che arrivasse michele per andare avanti con il lavoro.
alla moglie aveva detto che erano scappati i cavalli ( non si sa quali) perchè avrebbe ritardato all'appuntamento per la raccolta di questi ortaggi .. disse anche alla moglie di avvisarae il fratello di questo inconveniente , cosi' cosima e fretello erano avvisati che sarebbe arrivato in ritardo . non capisco perchè pleiades tiri in ballo questo fatto .. mi pare che il fratello non abbia seguito misseri in prigione . e stiamo sicuri che se gli inquirenti ( con tutto l'odio che hanno verso quelle famiglie) avessero avuto sospetti sul fratello ora sarebbe dentro anche lui .
@Pleiades
RispondiEliminagli unici fatti certi sono che Michele Misseri era in possesso di oggetti appartenenti alla vittima e sapeva dove si trovava il cadavere (nemmeno che ce l'aveva messo lui).
Tutto il resto sono costruzioni indiziarie e uno può preferire l'una o l'altra ma nessuna ha il carattere di certezza e quello che è successo con il relativo processo indiziario è stato di sceglierne una tra le meno credibili, facendola quadrare alla come si poteva attraverso orari che mutano nel tempo e tanti altri dettagli che non quadrano (Sabrina ha commesso un delitto d'impeto e per costruirsi un alibi manda non uno ma due messaggi a Sarah per poi simularne la risposta solo dopo aver inviato il secondo??? Ma questo forse solo nei migliori racconti di delitto PREMEDITATO di Agatha Christie!), sempre interpretando ogni cosa in senso avverso alle imputate.
Il problema è il concetto stesso di processo indiziario, che lascia margini di arbitrio spaventosi ai giudici, tutto il resto è solo un gioco di Cluedo (è stato lui, no lei, no l'altro) che serve solo a vivacizzare i salotti televisivi e a permettere al sistema di rimanere invariato.
Pleiades carissimo,
RispondiEliminaIo non mi permetto di dire a nessuno che stà sbagliando, non mi permetto nemmeno di pensarlo, sei tu che vieni qui fare la morale agli altri credendo di essere l'unico illuminato.
I tuoi ragionamente sono giusti ? Bene. Lo sono nella misura che tu hai deciso sono giusti, non centra nulla l'innocentismo che lo usi come arma contro difendendo chissà quale trono e sminuendo gli altri !!!
I giudizi te li sei meritati! La prossima volta sii più umile e obiettivo!
E magari educato!
Quanto poi ai processi satelliti per falsa testimonianza (o calunnia in altri casi), diciamo che esiste una scuola di pensiero che li ritiene un mezzo usato per intimidire i testi in atto e quelli di processi futuri.
RispondiEliminaCosì pure esiste una scuola di pensiero che ritiene che le procure non abbiano problemi a creare dinamiche complicate che coinvolgono più persone perché tanto sanno di poter contare su corti amiche (fin su su in Cassazione) che gli faranno passare qualsiasi cosa.
Ma, certo, queste sono solo scuole di pensiero complottiste.
Errata corrige
RispondiElimina"I testi in atto" è da leggersi "i testi del processo in atto" .
@Dudu
RispondiEliminaIo credo di essere ESTREMAMENTE obiettivo.
La storia che Misseri fa tutto da solo in garage non ha senso ed è fuori dal mondo,tant'è che manco la procura gli crede quando avrebbe tutto l'interesse a farlo.
Ora dico una cosa,fino a che punto sei disposta a puntare su questa dinamica pur di tirar fuori a tutti costi le due ??
Guarda che qui nessuno crede alla balla stratosferica che le due uccidono la ragazzina per "gelosia verso Ivano" e Misseri e company occultano.
Ma questo non autorizza automaticamente a considerare tutti innocenti (fuorchè Misseri perchè veramente non c'è modo) quando possono essere successe cose che le rendono egualmente colpevoli.
Il fatto che ciò non sia emerso a giudizio perchè l'impostazione è
stata diversa fa certamente arricciare il naso ma molto peggio è dare per certa e scontata l'innocenza delle due ok?
@Luca
RispondiEliminaE se invece esistesse una realtà in cui piu persone sono state in qualche modo "toccate" dai comportamenti di Sarah e tutte costoro mentono appunto per pararsi il culo non è molto piu semplice ?
Può essere che al pari di "bocca di rosa" piu persone spinsero in qualche modo per una situazione definitiva della faccenda?
Io dico di si.
Vedi,l'esempio con "bocca di Rosa" è allegorico e descrive un ambiente molto simile a quella di Avetrana.
Le due situazioni in realtà sono un pò differenti; Sabrina stessa afferma che Sarah era molto piu piccola di quanto in realtà fosse;bocca di rosa si presume fosse consapevole di cio che faceva;anche se appunto le può accomunare questa "fame insaziabile di amore".
Quindi lei cercava continuamente "coccole" da chiunque non rendendosi conto che in realtà era gia quasi una donna e quel suo gesto provocava negli uomini (spesso molto piu grandi di lei) reazioni ben diverse da quelle che si aspettava.
E credo che non sia affatto uno scandalo ipotizzare che proprio due donne alla fine abbiano deciso di porre fine a questi comportamenti,non certo Misseri.
Guarda io non voglio imporre niente a nessuno,dico solo,non si escluda a priori uno scenario del genere solo perchè ci sono per forza due innocenti da salvare.
Tutto qua.
Dopo la scomparsa della nipote Michele può aver ‘tenuto sotto controllo il territorio’, probabilmente si è prodigato per trovare qualche traccia utile per ritrovare Sara, forse ha notato qualcosa che l’ha insospettito, forse si è appostato dove riteneva ci fossero degli indizi… cosa ha visto non possiamo saperlo… Ci possono essere molte spiegazioni al fatto che abbia trovato il cellulare di Sara e indicato il luogo dell’occultamento. Due cose però sono evidenti a) non esiste nessun riscontro che Sara sia giunta alla casa dei Misseri o che Michele abbia trasportato il cadavere sulla sua auto b) che Michele si trovava in uno stato di grave confusione. In caso di amnesia per un trauma emotivo è facile installare false memorie in un soggetto che vadano a riempire i vuoti mnestici. Tutta la vicenda dei Misseri potrebbe essere il risultato di una ‘commedia degli equivoci’ mentre i veri responsabili se la ridono…
RispondiEliminaNo, non è ok, se due persone vengono condannate all'ergastolo con una motivazione che non sta in piedi, vidimata dalla stessa Cassazione, non è affatto ok, perché significa che chiunque può essere condannato alla massima pena in maniera arbitraria con l'approvazione di tutti i gradi di giudizio.
RispondiEliminaE questo è un marchio distintivo dei regimi totalitari.
Poco importa che tu possa ritenere queste due persone in particolare comunque colpevoli: approvare una condanna ottenuta in maniera arbitraria e senza corretta motivazione significa accettare implicitamente che la stessa cosa domani possa succedere anche a chi è totalmente estraneo ai fatti imputatigli.
@Luca
RispondiEliminaVisto che manco la ricostruzione data da Misseri reggerebbe e non ci crederebbe nessuno, se non si riesce a dimostrare lo scenario che propongo(che forse potrebbe essere la verità)che facciamo assolviamo tutti in presenza di uno che fa ritrovare una ragazzina di 15 anni ??
Sarebbe questa la giustizia giusta che proponi ?
@Gilberto
fammi capire in base a questo ragionamento quanti casi giudiziari risolveresti?Non so chiudiamo i tribunali e le carceri ?
Giacomo ha scritto :
RispondiElimina"Misseri ha sempre fatto il furbacchione."
Eh già! E avrebbe fregato tutti,he, ma ora Sarah lo ha perdonato, gli ha fatto l'altarino macabro e blasfemo in garage, da vero serial killer !
Altrochè!
Purtroppo si crede che la furbizia sia in dote con l'intelligenza, ma non è così. Ci sono persone limitate che nella vita, e da essa, imparano difendersi sviluppando sistemi scaltri, Misseri è stato per tanto tempo sottomesso dicono, ma non è il termine corretto. Anche secondo me è una figura da rivedere .
Pleiades,
RispondiEliminase le tue elucubrazioni sono le stesse che ti hanno portato a concludere che la sabbia comprata da Bossetti servisse per coprire il corpo di Yara durante il trasporto al campo di Chignolo, beh ... lasciamo stare. Ovvero ti lascio volentieri nelle tue convinzioni, basta che non accusi o offendi gli altri commentatori.
Non dovevano essere assolti tutti, questo non l'ha detto nessuno. Misseri doveva essere condannato come minimo per l'occultamento. Ma la condanna di Sabrina e Cosima è una delle peggiore schifezze degli ultimi decenni commesse dalle nostre corti di giustizia.
La giustizia che propone Luca Cheli è quella con la G maiuscola di chi crede e spera di vivere in uno stato di diritto. Il risultato purtroppo è che la g rimane minuscola.
".. compresa la moglie che dice di avergli parato il culo ??"
RispondiEliminaLa moglie ha ragione, lui gli avrebbe parato il culo a M.Misseri, ma non perchè lo aiutò nascondere il cadavere come qualcuno ha deciso di interpretare, lui gli parò il ... quando raccontò dei cavalli !
È M.Misseri che hà bisogno di costruirsi l'alibi,e cosa fà? Lui lo sà che l'ha fatta sporca... chi teme più di tutti? La moglie che lo conosce bene, affida e confida a Carmine la raccomandazione di ricordare che erano insieme per dei cavalli scappati.
Già qui è palese la sua scaltreria nel pomeriggio ma nel contempo senza svelare nulla della sua maledetta marachella si premura di avere un alibi !
È in tal senso che và inteso il rimprovero della moglie Lucia.
Qui molti sembra non abbiano capito che se Michele fosse stato un furbacchione come dicono non avrebbe fatto trovare il cellulare e non avrebbe indicato il luogo dell'occultamento. Sarebbe bastato starsene zitto. Perché ha invece fatto di tutto per attirare l'attenzione su di lui? L'unica risposta che riesco a dare è perché c'era un buco nella sua memoria, voleva aiutare gli inquirenti e voleva essere aiutato a capire, voleva ritrovarsi. Tutta la fenomenologia dei comportamenti di Michele denota uno stato di confusione, di stress e di sofferenza psichica. Se il contadino fosse stato aiutato forse si sarebbe riusciti ad avere molte informazioni utili, magari in un ambiente idoneo e con l'aiuto delle persone giuste. Le varie versioni che ha offerto a me paiono solo dei tentativi di colmare i suoi vuoti mnestici. Uno può autoaccusarsi di qualsiasi cosa ma per farlo deve anche portare elementi a supporto. Allo stesso modo il sospetto che voglia attribuirsi la colpa per salvare moglie e figlia scaturisce da un teorema che non tiene minimamente conto che non c'è nulla che colloca Sara in quella casa e che Michele se davvero avesse voluto proteggere i familiari bastava che non facesse trovare il cadavere. Tutta la vicenda ripeto è solo una commedia degli equivoci.
RispondiElimina@Tommys
RispondiEliminaVisto che anche su Bossetti non sai nulla evita di commentare
delle soluzioni "ragionevoli" se non con altre soluzioni "ragionevoli".
Tu non sai a cosa sia servita quella sabbia,io ho dato una risposta ragionevole,se me ne dai un'altra altrettanto ragionevole parliamone senno taci e pensa alle tue di "elucubrazioni" inconcludenti e magari mi dici pure cosa sarebbe successo a Yara perchè al momento aldilà della soluzione Bossetti pedofilo non ne ho sentita manco una alternativa (a parte la mia ovviamente)e sarebbe il caso di tirarla fuori perchè senno il tipo marcisce giustamente in galera.
Se come al solito pensi di cavartela con un "non so ma non è stato Bossetti" hai perso.
Non esiste NESSUNA giustizia con la G maiuscola perchè la giustizia
la fanno sempre gli uomini e ricordati l'antico detto "Summum ius, summa iniuria".
Pensare di sbattere in galera il solo Misseri e solo per l'occultamento sarebbe stata una schifezza molto piu grave di questa fidati.
Non so se avete letto questo pezzo pubblicato da "Giallo":
RispondiEliminahttp://www.ilventiquattro.it/esclusiva-avetrana-reso-pubblico-diario-sarah/
Alex
@Gilberto
RispondiEliminaIl comportamento di Misseri è invece probabilmente quello di uno che si è visto ammazzata la nipote sotto i suoi occhi senza volerlo e sarebbe anche il caso di sottolineare che lui in mano ha il cellulare di Sarah e quello può avercelo solo l'assassino/a che glielo ha dato.
In questo modo il suo comportamento è perfettamente collocabile assai meno come agente diretto,non c'è alcuna confusione o stress se non quella che deriva dalla sua coscienza che ha sempre rifiutato che Sarah facesse quella fine perchè lui non ha saputo resistere alla tentazione.
Bravo bravissimo!
RispondiEliminaHai dato prova che avevo perfettamente ragione!
Clap clap clap
" Il comportamento di Misseri è invece probabilmente quello di uno che si è visto ammazzata la nipote sotto i suoi occhi senza volerlo e sarebbe anche il caso di sottolineare che lui in mano ha il cellulare di Sarah e quello può avercelo solo l'assassino/a che glielo ha dato.
RispondiEliminaIn questo modo il suo comportamento è perfettamente collocabile assai meno come agente diretto,non c'è alcuna confusione o stress se non quella che deriva dalla sua coscienza che ha sempre rifiutato che Sarah facesse quella fine perchè lui non ha saputo resistere alla tentazione."
Sssi, decisamente,ora ho capito tante cose.
Alex 20:44
RispondiEliminaQuella di Giallo è l'ennesima vergognosa speculazione. Non c'è niente di nuovo. Erano tutte frasi che già si conoscevano. Non è vero che siano stati pubblicati integralmente i diari, ma solo poche frasi mirate, estrapolate dal contesto. L'unica frase rivelatrice è quella che chiude l'articolo:
I GIUDICI DELLA CASSAZIONE HANNO EMESSO LA SENTENZA CHE TUTTA L’ITALIA ATTENDEVA
Giacomo
@Pleiades
RispondiEliminaSì quello è proprio il modello di giustizia che ho in mente io: la vittima di un omicidio non è una divinità a cui si sacrificano vittime per placarne l'ira.
O si punisce con certezza di punire i giusti soggetti o si creano solo nuove vittime.
In quanto a chiudere tribunali e carceri, lì andiamo a toccare l'altro, molto più concreto aspetto della "giustizia" reale, ovvero la necessità dello stato di ottenere consenso e fiducia mostrando che i crimini vengono puniti, che c'è un deterrente per chi non rispetta la legge (per quanto nei delitti di impeto il concetto di deterrenza non sia applicabile) e che i bravi cittadini possono dormire sonni tranquilli.
Essendo un fine politico (non nel senso di partiti politici, non direttamente almeno, ma di gestione della res pubblica) conta più raggiungere lo scopo di controllo e consenso in un modo o nell'altro piuttosto che essere certi di individuare e punire le persone giuste e per cose che hanno veramente fatto.
E' questa la vera ragion d'essere del processo indiziario.
Non è quindi che si vogliano deliberatamente mettere in galera degli innocenti, ma non ci si preoccupa troppo di metterceli.
Naturalmente tutta l'Italia l'attendeva, perché condizionata dalla campagna mediatica contro le due donne, scatenata da una stampa prona e partigiana. Meglio stare dalla parte del potere, non si sa mai...
RispondiEliminaGiacomo
E con certa carta stampata (e non) tocchiamo un altro aspetto del nostro sistema giudiziario.
RispondiEliminaSarà proprio un caso che ci siano dei media che sistematicamente impostano campagne colpevoliste di durata pluriennale?
Il fatto che tali campagne influenzino l'opinione pubblica e tutti i potenziali giudici ancora prima dell'inizio del processo sarà un puro accidente?
Saranno sicuramente dinamiche totalmente casuali, ma anche qui una scuola di pensiero complottista potrebbe vederci un grande disegno unificato che mira a facilitare le condanne.
Non sono dinamiche casuali, ma si crea il cosiddetto circolo mediatico giudiziario che, una volta innescato, si autoalimenta. Ma qual è il carburante? E' La mentalità giustizialista del popolo italiano. Questo fa capire che in Italia la democrazia è una parola vuota. Il processo penale è una cartina al tornasole da cui si rivela il vero grado di civiltà di un popolo. E visti gli esiti...
RispondiEliminaGiacomo
Difficile stabilire dove sia il confine tra l'interesse a vendere la notizia e quello di supportare un sistema di potere. I media in ogni caso e in qualche modo sono emanazione di potentati economici e ideologici, stampelle dello statu quo. Esistono è vero fior di giornalisti indipendenti che si sforzano d'essere obiettivi, però i condizionamenti sono tanti... In ogni caso l'Italia è agli ultimissimi posti nella libertà di stampa e questo dipende anche da un lettore medio con poca cultura e da una scuola fallimentare che non educa alla libertà di pensiero e alla consapevolezza. Basta vedere il livello delle trasmissioni televisive che di fatto sono la vera realtà educativa e 'formativa' del cittadino del Bel Paese. Con tali premesse l'indottrinamento è assicurato e la giustizia è solo una questione di tifoseria...
RispondiEliminaIndottrinamento un paio di palle.
RispondiEliminaSabrina assassina, Michele pigghianculo quaquaraquà.
Pleiades
RispondiEliminaUn unico appunto e poi ti lascio nel tuo delirio.
Ma ti sei perso il processo di primo grado contro Bossetti? Non lo sai che è stato accertato che la sabbia acquistata da Bossetti serviva per il getto di un marciapiede nel cantiere di Bonate previsto e realizzato proprio il giorno dell'acquisto da Bossetti? Non l'hai saputo che questo era noto da tempo agli inquirenti che hanno finto di non aver mai ricevuto l'agenda dell'arch.Trivella, il quale per fortuna aveva fatto delle fotocopie della stessa prima di consegnarla?
P.S. Chi è il fratello di Michele Misseri che abita a San Pancrazio Salentino?
Buongiorno a tutti!
RispondiEliminaBentornati Manlio e Pleiades: un piacere leggervi, più di una volta ho sentito la vostra mancanza.
Ognuno ha il suo punto di vista e lo espone, ma non vedo perché Pleiades sia stato così attaccato!
Lui appare sicuro di ciò che scrive, riporta qualche riflessione che sembrerebbe notizia accertata e conosciuta da pochi.
Il suo modo di procedere nel ragionamento mi sembra tipico di un investigatore o poliziotto o lettore accanito di gialli.
Va in attacco deciso col suo dire, tipico di certi settori.
Glie lo dissi più di una volta.
La ricostruzione che lui fa del caso Sarah è condivisibile perché la spiega in molte fasi, la suddivide in molti momenti ed inserisce più persone, morte,vive, indagati.
Parla di S. Pancrazio!!! (Qualcuno almeno lo nomina).
Descrive il personaggio Michele posizionandolo in più momenti e ritiene che lo dovevano condannare almeno...(dico io )... per non aver parlato subito.
Difatti, se il furbo contadino lo avesse detto subito invece di fare le manfrine pure lui in tv, dall'autopsia poteva venir fuori qualcosina di più.
O qualcosona di più!
Invece ha atteso una quarantina di giorni e, per singolare coincidenza, contemporaneamente all' andata in onda di Chi l'ha Visto!
Di furbizia ne ha da vendere: ha fatto ritrovare...a puntate, prendendo il tempo giusto per tenere l'Italia incollata davanti la TV.
Per concludere, la lettura di Pleiades è interessante, la espone con un pò di prepotente sicurezza manco sapesse qualcosa che noi non sappiamo.
Dovremmo aprire le orecchie anche quando lui le tira a qualcuno, senza andare in attacco perché lui non è un troll che ridicolizza gli altri, accusa e ride, no lui spiega la sua versione con qualcosina di nuovo.
Chissà che non si possa capire di più sul fatto.
Gilberto,
RispondiElimina"Qui molti sembra non abbiano capito che se Michele fosse stato un furbacchione come dicono non avrebbe fatto trovare il cellulare e non avrebbe indicato il luogo dell'occultamento. Sarebbe bastato starsene zitto. "
Bisogna intendersi in quel " furbacchione".
Misseri non è un furbacchione classico,non ha malizia,non sa fare di calcolo, ma nei giorni a seguire l'evento ha messo un moto dei meccanismi per nascondere il fatto e poi ne ha messi in moto altri per farlo scoprire, bisogna entrare nella sua realtà,sono d'accordo. È una persona che andava considerata e valutata molto attentamente,in qualche commento più sopra ho usato il termine "marachella" appositamente,che è tipica del bambino : la fà ma non è capace di nasconderlo,invia segnali ma si vergogna,man mano che trascorrono i minuti escogita ingenue bugie e ingenue soluzioni. Solo che qui siamo in presenza di un adulto che capisce d'aver fatto una cosa gravissima.
Lo trattano come uno scemo buono, prima della morte di Sarah ci furono dei segnali a cui nessuno diede peso,forse si era aggiunta necessità di affetto coniugale, forse portava la pressione alta,non lo sò. Non gli è stato di aiuto il suo modo di esprimersi, non hanno capito un cavolo del suo modo di esporre e delle dinamiche interne la famiglia; convengo su :
".. è perché c'era un buco nella sua memoria, voleva aiutare gli inquirenti e voleva essere aiutato a capire, voleva ritrovarsi. Tutta la fenomenologia dei comportamenti di Michele denota uno stato di confusione, di stress e di sofferenza psichica. Se il contadino fosse stato aiutato forse si sarebbe riusciti ad avere molte informazioni utili, magari in un ambiente idoneo e con l'aiuto delle persone giuste. .."
La penso uguale uguale,qui si sarebbe sottovalutato chi si aveva di fronte, ma non solo quello,non gli hanno dato credito perchè (a parte il circo creatisi che ha inquinato ogni soggetto abitante lì) lui nel tentativo di lanciare dei messaggi ha iniziato un processo strano,anche questo tipico del bambino,uno alla volta li ha coinvolti,(indirettamente,per incapacità di spiegarsi ), lanciando i suoi "messaggi" ha dato adito a nuovi scenari,mentre di fatto lui cercava di discolparsi appunto come un bambino.
Questo era un caso psichiatrico; la sua prima confessione era perfettamente coerente con tutti gli altri fatti emersi, ma a Avetrana stava pure succedendo una cosa strana e meravigliosa,potevano tutti essere sui teleschermi nazionali e tutto un pettegolezzo morboso che si rincorreva senza che nemmeno le autorità locali riuscissero gestirlo, al punto che,ad un certo momento, per non inquinare le testimonianze acquisite alcuni sono stati messi addirittura agli arresti cautelari,il caos.
Ma tutto è, per quanto riguarda l'omicidio ,stato architettato come può fare un bambino, credo anch'io in un buco nella memoria ma legato esclusivamente al momento dell'omicidio in cui lui non era in sè,era lineare il racconto,piuttosto la goffaggine dell'incidente giudiziale potrebbe essere stata impossibile e al contempo psicologicamente rifiutata. Sofferenza psichica ?certa.
Ma forse anche per le autorità locali era difficile vedere in lui il colpevole,era un pò l'uomo semplice e buono,invece moglie e figlia che hanno fatto di tutto per proteggerlo sono rimaste incastrate nella figura maligna,
ma quella famiglia era di stampo
matriarcale,
non di sottomissione di lui, in quella casa era superprotetto.
Ma il colpevole è lui secondo me.
Cara Dudù, solitamente apprezzo i tuoi commenti. In questo caso devo dirti che sei completamente fuori strada. Vorrei dire di più ma non posso... Considera solo una cosa, in quella casa di via Deledda non c'è un solo indizio che la ragazza sia morta lì. Se poi osservi bene i miei interventi un indizio c'è, tra le righe... L'errore della difesa è stato quello di non prendersi un bravo investigatore. Ma forse uno degli avvocati qualcosa aveva capito, ma non disponeva dei mezzi adeguati...
RispondiEliminaMi sembra che un’intercettazione tra Cosima e la figlia Valentina non lascerebbe dubbi sul fatto che l’omicidio sia avvenuto in casa Misseri (garage compreso, aggiungo io):
RispondiElimina"Il fatto è Valentì… il fatto che è successo a casa nostra, è stato a casa nostra, tutto è contro di noi per quella cosa".
Poiché in determinati messaggi mi pare di percepire una certa propensione verso un’irruenza verbale che mi amareggia, voglio solo citare le significative parole di Martin Luther King: “La tenebra non può scacciare la tenebra: solo la luce può farlo. L’odio non può scacciare l’odio: solo l’amore può farlo. L’odio moltiplica l’odio, la violenza moltiplica la violenza, la durezza moltiplica la durezza, in una spirale discendente di distruzione”.
Dudù
RispondiEliminaMi associo a Gilberto. Le prime confessioni di Misseri sono ben lungi dal poter essere considerate attendibili ed inoltre non trovano alcun riscontro nei fatti accertati se non in quello dell'aver fatto ritrovare il cadavere.
Bisogna leggerle attentamente ed ascoltare gli audio disponibili (purtroppo quelli relativi ai momenti precedenti al sopralluogo a Contrada Mosca, dove era in assenza di un legale, non sono stati opportunamente diffusi ad eccezione di pochi e brevi, ma significativi, spezzoni).
Gilberto ha poi scritto
L'errore della difesa è stato quello di non prendersi un bravo investigatore. Ma forse uno degli avvocati qualcosa aveva capito, ma non disponeva dei mezzi adeguati...
Ed anche qui concordo pienamente.
Non sono allineato con lui tuttavia quando ipotizza che Misseri non sappia come sia andate le cose. Ovvero, sono abbastanza convinto che sia stato soggetto ad un forte stress emotivo, ma non tale da fargli dimenticare gli eventi. Sono invece piuttosto persuaso che Misseri abbia cercato di indirizzare le indagini senza doversi esporre personalmente (questo era quello che pensava lui) in quanto dietro a questa drammatica vicenda c'è ben altro e ben altre temibili persone rispetto alla favola di un delitto compiuto nelle mura domestiche da due donne preoccupate del buon nome in paese o mosse da una gelosia accecante.
Gilberto,
RispondiEliminaNon ho nessuna verità,sicuramente hai seguito attentamente il caso e hai motivo di credere i fatti siano andati diversamente.
" ..Considera solo una cosa, in quella casa di via Deledda non c'è un solo indizio che la ragazza sia morta lì. "
Era trascorso molto tempo.
È anche strano non li abbiano trovati in casa visto che la ragazzina c'era stata la mattina del 26, ma quando è entrata la scientifica lì...
Io vorrei vederlo il pavimento di quel garage. Se è come altri garage rupestri al 90% è di cemento pieno di macchie d'olio e nafta, di terriccio che le ruote dei trattori portano dentro,anche abbondantemente a volte.
Comunque, siccome non sono mai entrata nei meandri di questo delitto, come già detto (ma forse l'ho solo pensato, non ricordo precisamente) ,mi sembra si siano create più suggestioni, su un omicidio d'impeto. Quando avrò un pò di tempo mi dedicherò leggere un pò di vostri commenti archiviati nel blog,mi aiuteranno comprendere meglio a cosa vi riferite ,anche se una mezza idea ce l'ho .
C'è stato anche molto sciacallaggio in questo caso.
RispondiEliminaIvana
A casa nostra vuol dire nella nostra proprietà, non certo nel nostro appartamento. Orbene la cantina fa parte della proprietà.
Una volta avevi detto che avresti letto le sentenze. Poi hai detto che ci hai rinunciato perché non ci capivi niente. Invece è molto più chiaro per la risoluzione del caso, citare la frase astratta di Martin Luther King che va bene tanto per chi è connaturatamente colpevolista come te, a prescindere, come per chi è innocentista in questo caso. Frase esemplare per frase esemplare, nel vangelo di S. Giovanni è scritto che "gli uomini preferirono le tenebre alla luce". Le tenebre sono i deliri colpevolisti nei riguardi delle due donne.
A meno che la frase di Martin Luther King tu la riferisca non a Cosima ma a certi interventi nel blog di gente che meno capisce e più strilla.
Giacomo
@Vanna
RispondiEliminaTi ringrazio per l'apprezzamento che è sempre gradito,no non sono affatto un poliziotto ma un semplice appassionato di criminologia.
Come tale lo strumento che uso è il materiale sul web ed il mio cervello,nulla più.
Attribuire a Misseri un comportamento "indotto" da altri non è credibile, far ritrovare quel cellulare equivale automaticamente ad incolpare lui e la sua famiglia,e questo è un dato di fatto e a questo non può portarcelo nessuno se non la sua coscienza.
Cosi dunque la figura del mero "occultatore" traballa parecchio anche perchè è il caso vi rendiate conto che Sarah sparisce in prossimità della villa ed in concomitanza con un preciso appuntamento con la cugina. Trovo molto difficile individuare un evento che esclude le due donne e ci mette Michele come "mero occultatore" che non partecipi all'intera azione.
Ricordo che Sarah è uno scricciolo di 50 kg o forse meno, non c'è bisogno dell'aiuto di nessuno per gettarlo in un pozzo.
Quanto al contesto della vicenda ora credo non ci rimanga che attendere gli sviluppi del processo parallelo e chiederci perchè
da un certo momento in poi più persone inchiodano la bara su Cosima e Sabrina.
http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/06/28/news/avetrana_la_commessa_del_fioraio-18344628/
Ad es. Buccolieri che è costretto a dire di essersi sognato Cosima,perchè ha agito ?? Un semplice mitomane oppure qualcuno pilotato da qualcuna vicino a lui (una delle megere di "bocca di rosa") e anch'egli forse autore di qualche comportamento "sconveniente" con la ragazza ? E' probabile.
Io continuo a pensare (e 12 persone rinviate a giudizio per aver mentito avallano pienamente tale convinzione) che più persone erano a conoscenza di quell'epilogo ed il gesto di Misseri ruppe le uova nel paniere a quella che doveva essere una scomparsa peraltro annunciata:
http://www.informationsociety.it/ictlaw/dichiarazioni-di-sarah-scazzi-ad-antonio-sul-profilo-facebook-sarah-buffy-lui-conferma.html
"Se sparirò non ti preoccupare, ho programmato tutto. Tornerò tra venti giorni"
Il suo profilo era gestito certamente da altre persone (facile immaginare chi) che già avevano paventato la sua sparizione (non certo lei).
Il fatto di poter essere coinvolti nell'omicidio provocherà tutta una serie di comportamenti da parte di piu persone che appunto indicheranno con precisione le autrici del gesto,ma tali persone sono responsabili quanto la famiglia Misseri.
Non escludo infine che Ivano Russo si possa precipitare quel giorno alla villa per impedire tale epilogo di cui anch'egli evidentemente era a conoscenza.
Giacomo, sono d'accordo sul fatto che la parola "casa" sia stata usata in modo comprensivo della cantina e/o garage, come avevo aggiunto io stessa.
RispondiEliminaAvevo iniziato a leggere le sentenze, ma mi ero fermata dopo circa 800 pagine per la prima e 700 pagine per la seconda, per i motivi già espressi.
Non sono colpevolista né riguardo a Sabrina e Cosima né riguardo a Bossetti (di quest'ultimo ho letto le motivazioni della sentenza di primo grado e ho riscontrato che ci sono punti lasciati troppo in ombra ...)
Sono convinta, invece, come ho serenamente ammesso, della responsabilità di Salvatore Parolisi e di Alberto Stasi (avendo letto, di ognuno, tutti gli atti pubblicati in rete e condividendo i motivi che hanno condotto alla condanna)
Le parole di Martin Luther King, da me citate, si riferivano SOLO a determinati interventi nel blog.
Giacomo,
RispondiEliminanon avevo detto che non capivo: avevo sottolineato che mancava la capacità di sintesi e che mi disperdevo nel groviglio dei nominativi e delle varie situazioni descritte, per cui sarei stata costretta a rileggere per seguire bene la narrazione, per cui avevo preferito rinunciare avendo impegni familiari impellenti e troppi interessi diversificati da coltivare.
Solo per pura curiosità, gradirei sapere se tutti i partecipanti a questo blog abbiano ascoltato con le PROPRIE orecchie quel passaggio dove Misseri, subito dopo aver confessato di avere ucciso lui la piccola, aggiunge: è scesa nel garage perché L'HO CHIAMATA IO!!!.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=53CAdFFEwLk
La frase citata viene pronunciata a 1h 7' 45" secondi dall'inizio del documento.
A chi non l'abbia ancora fatto, consiglio CALDAMENTE di farlo. Ascolti questo passaggio e poi lo riascolti e lo riascolti ancora. E' un documento RARO, pochissimo diffuso e conosciuto. E' un documento talmente dirimente che mi meraviglio sia ancora accessibile. Consiglio a tutti di scaricarlo prima che sia tolto.
E mi piacerebbe che ognuno esprimesse poi il proprio parere a riguardo.
Giacomo
Ivana
RispondiEliminaNon volevo dirti che non ci capivi niente per poca capacità di comprensione. So bene che è difficile districarsi in una sentenza tanto contorta.
E, a voler pensare in un certo modo, non si può escludere che uno degli scopi di tanto perdersi in inutili dettagli sia stato quello che CHIUNQUE avesse letto la sentenza, potesse trovare più semplice saltare direttamente alle conclusioni.
Comunque ho pubblicato sotto l'articolo sulla sentenza d'appello dei commenti che dimostrano la sua erroneità, dati processuali e testimoniali alla mano. Soprattutto sui viaggi di Sabrina tra via Deledda e casa scazzi, dopo l'arrivo di Mariangela alle 14,40.
Giacomo
a ma invece i commenti di pledes mi innervosiscono non per il fatto che io sia innocentista ,perchè i colpevolisti possono starci ma solo se non hanno nessuna notizia sul caso .
RispondiElimina..
,
(Sarah sparisce in prossimità della villa ed in concomitanza con un preciso appuntamento con la cugina. Trovo molto difficile individuare un evento che esclude le due donne e ci mette Michele come "mero occultatore" che non partecipi all'intera azione.
Ricordo che Sarah è uno scricciolo di 50 kg o forse meno, non c'è bisogno dell'aiuto di nessuno per gettarlo in un pozzo.).
roba da matti :ma allora sigifica che non ha segiuto il caso?OPPURE HA SGUITO GIALLO -- e scrive considerazioni senza logica . se tutto è avvenuto in garage, e non penso che questo locale avesse le pareti trasparenti .
è appurato che sabrina stesse facendo la doccia in fretta PERCHè STAVA ARRIVANDO L'AMICA. avrebbe dovuto sentire qualcosa da un garage staccato dall'abitazione ?
Dudù.
RispondiEliminaHo usato la parola "furbacchione", riferita a Misseri, perché lui stesso in un colloquio in carcere con una nipote l'8 novembre 2010 disse "abbiamo fatto i furbacchioni". In realtà l'unico "furbacchione" è stato ed è solo lui.
Giacomo
@MAGICA
RispondiEliminaCerca di ragionare,la dinamica di Misseri che ammazza la ragazzina nel garage non solo non ha senso,ma è talmente assurda che manco la procura ci crede ed avrebbe tutto l'interesse a farlo.
Ripeto per tutti i "semi-innocentisti" che la procura tende COSTANTEMENTE A SEMPLIFICARE le cose non certo a COMPLICARLE mettendo due innocenti sulla graticola col serio rischio che salti tutto.
Piuttosto domandati perchè la Spagnoletti si faccia assistere da un avvocato per inchiodare il coperchio sulla bara di Sabrina (fino a poche ore prima amica inseparabile),guardati il profilo di Sarah Buffy dove si annuncia la sua sparizione e avrai la risposta più naturale possibile.
Giacomo
RispondiEliminaUna persona in stato di amnesia e confusione diventa recettivo a tutte le suggestioni. Un falso ricordo è la falsificazione di un ricordo in perfetta buona fede. Un conto sono le confessioni di Michele e un conto i riscontri. Una persona in uno stato di trauma emotivo diventa permeabile a tutte le suggestioni ambientali. In certi casi si possono creare ricordi ben articolati anche se totalmente inventati proprio nel tentativo di recuperare i contenuti mnestici. Il falso ricordo non è una menzogna ma possiamo dire un miraggio che può lasciare nel cervello una traccia del tutto simile a un avvenimento realmente accaduto. L'unico elemento certo è che Michele è stato in grado di far trovare il cadavere della nipote e ha recuperato il cellulare. Per il resto non c'è nessua prova che abbia trasportato il cadavere e che Sara sia giunta alla casa dei Misseri.
La chiamavano bocca di rosa
RispondiEliminametteva l'amore, metteva l'amore,
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.
Appena scese alla stazione
nel paesino di Sant'Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.
C'è chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa né l'uno né l'altro
lei lo faceva per passione.
Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie.
E fu così che da un giorno all'altro
bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette
a cui aveva sottratto l'osso.
Ma le comari di un paesino
non brillano certo in iniziativa
le contromisure fino a quel punto
si limitavano all'invettiva.
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole argute:
"il furto d'amore sarà punito-
disse- dall'ordine costituito".
E quelle andarono dal commissario
e dissero senza parafrasare:
"quella schifosa ha già troppi clienti
più di un consorzio alimentare".
Ed arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi con i pennacchi
ed arrivarono quattro gendarmi
con i pennacchi e con le armi.
Spesso gli sbirri e i carabinieri
al proprio dovere vengono meno
ma non quando sono in alta uniforme
e l'accompagnarono al primo treno
Alla stazione c'erano tutti
dal commissario al sagrestano
alla stazione c'erano tutti
con gli occhi rossi e il cappello in mano,
a salutare chi per un poco
senza pretese, senza pretese,
a salutare chi per un poco
portò l'amore nel paese.
C'era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva "Addio bocca di rosa
con te se ne parte la primavera".
Ma una notizia un po' originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.
E alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva
chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
chi si prenota per due ore.
Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.
E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l'amore sacro e l'amor profano.
Questa è la canzone di bocca di rosa,che con i dovuti adattamenti (anche sulla vecchia che di figli ne aveva) è secondo me quella di Sarah Scazzi e sarebbe bello che un giorno qualcuno scriva su un libro questa verità in suo onore e non certo l'assurdo teorema di uno zio impazzito e poi ravveduto.
pleiades dopo aver letto il tuo post
RispondiEliminami viene il dubbbio che tu sia dell'altra sponda-
sempre x pleiades
RispondiEliminama guarda un po' , gli omicidi devono per forza avvenire in coppia? invece per la gran parte vengono fatti da una sola persona .
allora è vero che hai letto solo GIALLO .
LA SPAGNOLETTI prima dice una cosa poi interrogata piu' volte cambia versione , impaurita dalle voci suadenti degli inquirenti . l'unico che ha rresistito è stato ivano russo che non si è fatto intimidire .
comunque perchè non frequenti un blog colpevolista? dove scrivono gli inquisitori cattivi?, ai quali piacerebbe una ghigliottina in piazza .
@MAGICA
RispondiEliminaPerchè Sarah dovrebbe prevedere la sua sparizione su Fb?
La Spagnoletti tutto sembra fuorchè impaurita e inchioda Sabrina senza scampo (perchè dovrebbe farlo ?).
Perchè qui dentro nessuno è in grado di rispondere ad una semplice domanda sul perchè la Procura non accoglie la versione di Misseri
ma addirittura si arriva a pensare che si metta ad intimorire i testimoni pur di inchiodare due innocenti?
Che senso ha tutto questo ??
Perchè deve esistere un blog "innocentista" e uno "colpevolista"?
Non può esserci un blog della verità ?
Pleiades,
RispondiEliminaQuindi tu insisti che Sarah, malgrado la sua giovanissima età, avesse avuto già numerosi rapporti sessuali con numerose persone? E questo le avesse attirato l'ira della cagnetta Sabrina e della vecchia zia Cosima?
Sono basito.
Giacomo
Pleiades,
RispondiEliminasono convinto che tu di questo caso conosci il sentito dire mediatico e BASTA.
Vatti a sentire il documento che ho citato e ho munito di link. Non ci vuole niente. Meno di un minuto. Poi illuminaci col tuo commento.
Giacomo
Gilberto,
RispondiEliminaMa hai ascoltato il documento che ho citato?
La confusione da stress post traumatico che dura sette anni?
Giacomo
Mi dispiace se non posso seguirvi commento per commento: con un'ora di tempo è praticamente impossibile. Ringrazio Pino e Vanna, e cerco di approondire con ulteriori passi quanto detto (nulla di nuovo, è roba che sto ribadendo dal gennaio-febbraio 2011, dopo una prima adesione alla tesi del "Michele assassino". Nei processi, che non sono romanzi guialli, ciò che veramente conta è quanto risulta dalle investigazioni se svolte imparzialmente nei termini di legge. Di tali aspetti, non uno è stato mai rispettato dai SS. Inquisitori, ma neppure dai giudici compresi i grandi cassatori, a cui evidentemente sono sfuggiti dettagli di non scarsa importanza. Vediamo: 1) l'ergastolo. Si dà solo di fronte ad un omicidio o più omicidi dolosi, premeditati e preorganizzati, effettuati con particolare ferocia. Altrimenti, che si dovrebbe dare a chi fa stragi o genocidi, visto che non esiste la pena di morte nel nostro ordinamento ? Mah ! Ora un omicidio doloso, ovvero intenzionale e premeditato, nel caso nostro è assurdo, in quanto la famiglia assassina avrebbe avvisato sia la famiglia della loro futura-prossima vittima della sua destinazione, sia l'amica di Sabrina, sia altre persone vicine, cosa che viceversa avrebbe evitato. Lo stesso Michele si sarebbe ben guardato dallo strozzare la ragazza in casa propria sapendo che mezzo paese sapeva già che la ragazza doveva andare lì. Per non dire di Sabrina, che l'aveva invitata al mare, ecc. ecc.. Un assassino premeditante e preorganizzato non farebbe mai un errore così sciocco. Quindi, perché l'ergastolo se non per vendetta per mancato "collaborazionismo giudiziario"? (segue)
RispondiElimina2) La questione "sogno". Già a suo tempo ipotizzai che il presunto testimone "sognante" potesse aver diffuso la notizia di quello strano e confuso evento come un messaggio in codice: in effetti, vi si parla di "rapimento", nascondendo o falsando però da chi effettuato. Evidentemente coinvolgendo la povera Cosima, stanca dei lavori nei campi (e la recente notizia dell'arresto e della condanna di sfruttatori dei nostri contadini, nazionali ed emigrati, è di oggi o ieri), che si sarebbe messa a correre una maratona dietro la giovane e riposata Sarah, sedicenne (!!!) nonché di una "sagoma" che, con la loro faziosità squallida venne per forza identificata con Sabrina Misseri (!!!), per evitare di dire chi fossero stati gli eventuali e veri rapitori. Poi, visto che il messaggio si ritorceva evidentemente contro di lui, eccolo trasformato in "sogno", e del "sogno" avrebbe certo avuto le caratteristiche, viste le imprese atletiche della presunta Cosima. Era un "sogno", non era un "sogno" ? Mah, non lo so, non c'ero, e se c'ero dormivo anch'io. Di certo fu un rapimento, ma non effettuato da una povera donna stanca, sudata, affaticata dal lavoro della mattinata, ma qualche bravo agile e forzuto sgherro per i più abietti motivi (sessuali o di ricatto, o che altro: certo, non per sottrarre la ragazza alle pretese grinfie dei Misseri).
RispondiEliminaTutto il resto è la storia di un'indagine affrettata, condizionata dagli odi o antipatie locali, da pettegolezzi, da scorrette procedure, da false o faziose interpretazioni di frasi ecc. ecc. ecc., che creava fastidio perché interrompeva la ben più rilevante (per i SS. Inquisitori) indagine sull'ILVA di Taranto.
Una mozione d'ordine: sarebbe ora, almeno qui, che si cessasse di applicare aggettivi a mo' di tappo in bocca. Dare del fanatico agli altri non serve a nulla: cerchiamo piuttosto di motivare le nostre considerazioni, tenendo sì conto delle conclusioni giudiziarie, ma anche del fatto storico dei troppi errori giuiziari (se non erro stanno facendo una trasmissione RAI sull'argomento) e del tanto sangue innocente fatto versare da magistrati. Qui tutto ricorda Viscinskij: se sogni di uccidere Stalin, vuol dire che pensi, vuoi e progetti di uccidere Stalin: "dunque" sei colpevole comunque, come se lo avessi ucciso. "Dunque" lo hai ucciso. "Dunque" devi morire con colpo alla nuca, previa "sincera" confessione. Un vecchio metodo, lo conosciamo bene, se non per esperienza, certo per studio storico.
RispondiElimina@Giacomo
RispondiEliminaPerchè perdere tempo su Misseri che ammazza Sarah nel garage?
Vabbe lui dice che l'ha chiamata lui quindi ? S'è inventato pure quello che problema c'è.
Ti rendi conto che la ragazzina ha appuntamento con la cugina e l'amica,quelle possono spuntare da un momento all'altro e lui si mette a molestare la nipote ? Ma stai scherzando o cosa ?
Lui riesce ad ucciderla caricarla sulla macchina e portarla al pozzo senza nessuno se ne accorga ??
Ma non ti viene in mente che PER TUTTI SARAH CHE SPARISCE + MICHELE CHE SPARISCE = MICHELE AMMAZZA SARAH ??
Carmine Misseri e nipote sono intercettati con affermazioni a dir poco pesanti e non c'entrano niente ?
Ma dico ma che modo è di affrontare le vicende giudiziarie?
Ma poi ancora una volta,sei in grado di dare una spiegazione al fatto che la Procura NON GLI CREDE QUANDO AVREBBE TUTTO L'INTERESSE A CHIUDERE LA FACCENDA ???
Quanto a Sarah lei dice espressamente nel suo diario:
«Ciao, mi chiamo Sarah, in questo periodo sono molto legata ad 1 ragazzo, che ha 27 anni, io ne ho solo 15 ma lui è dolcissimo con me e mi coccola sempre, si chiama Ivano, e lui piace anche a mia cugina Sabrina ma io non capisco se mi piace o se gli voglio solo bene come 1 amica…».
Ora bisogna vedere in quel caso che "coccole" intendeva Sarah,certo uno di 27 anni temo che non si limiti a contatti innocenti.
Di certo questo atteggiamento senza alcun dubbio dava fastidio a Sabrina sul quale ci aveva messo gli occhi e Sarah rappresentava un serio ostacolo perchè molto piu bella di lei.
Che poi lei sia la "rappresentante" dell'ira funesta delle cagnette a cui aveva sottratto l'osso è molto probabile perchè aldilà di reali "contatti" (presumibili con Misseri e altri "occultatori" e desumibili da certi comportamenti tipo il sogno del fioraio)rappresentava un assoluto elemento di disturbo perchè non si rendeva conto che questo suo bisogno d'amore magari tipico di una bimba piccola,non poteva appartenere ad una ragazza di 15 anni gia ormai quasi donna.
La stessa Sabrina afferma chiaramente "Si vende per due coccole".
Ora bisogna capire cosa intenda realmente costei ma insomma siamo la.
Giacomo,
RispondiEliminaDistricarsi dalle parole
e dal modo di esprimersi di M.Misseri è difficile,bisognerebbe creare un dizionario ad personam. Estrapolare parole o frasi dal contesto peggio che peggio , ha un suo linguaggio tutto da interpretare, quando lo lasciano libero di parlare inoltre si nota che passa da un periodo a un altro.
È una persona da accomodare, con calma seguirlo come si fà con un bambino, ma al contempo lui porta gli altri dove vuole, ma non credo nasca nella malizia,la sua è furbizia spicciola da contadino che qui al nord è possibile intravedere nelle persone molto anziane un pò isolate,è difficile capire dove finisca questo modo di essere scaltri e dove inizi l'ingenuità.
Ha creato molti equivoci ogni volta che gli si è data voce.
Le testimonianze sono tutte inquinate da continui ragionamenti da chi avrebbe detto cosa.
Forse è anche per quello non si è proceduto in un annullamento con rinvio.
Stò apprezzando molto gli interventi di Manlio Tummolo, che ringrazio, in quest'ultimo ha ragione,sembra una condanna vendicativa della mancanza-per loro- collaborativa.
Manlio Tummolo ha scritto :
"Tutto il resto è la storia di un'indagine affrettata, condizionata dagli odi o antipatie locali, da pettegolezzi, da scorrette procedure, da false o faziose interpretazioni di frasi ecc. ecc. ecc., che creava fastidio perché interrompeva la ben più rilevante (per i SS. Inquisitori) indagine sull'ILVA di Taranto."
Condivido la conclusione, trovo interessante la sua visione dell'onirico rapimento, da molti taciuto?
Pleiades.
RispondiEliminaNo, tu quella confessione non l'hai ascoltata bene. La frase "l'ho chiamata io" dà conto del come mai Sarah era scesa nel garage. Quella frase è stata pronunciata da Misseri UNA VOLTA SOLTANTO, prima di andare al pozzo. Al ritorno dal pozzo l'interrogatorio proseguì, ma ormai c'era Galoppa e Misseri disse che non sapeva come mai Sarah era scesa.
Poi, al processo e nelle sentenze, la discesa "ingiustificata" di Sarah nel garage fu uno degli argomenti dell'accusa per sostenere che Sarah non era mai scesa in garage.
E poi ascolta bene tutte le pause, le incertezze. Nota come Misseri, quando già il pm era passato oltre, seguendo un suo pensiero disse è scesa perché l'ho chiamata io. Misseri in quelle prime battute vuotò COMPLETAMENTE il sacco. Quella è la verità storica.
Del come e perché l'accusa abbia virato su Sabrina e, dopo SETTE mesi, anche su Cosima ci si potrebbero scrivere trattati.
E' curioso come interpetri le cose all'incontrario. Secondo te, la procura aveva tutto l'interesse a chiudere il caso per concentrarsi sull'ILVA. Ebbene, invece, l'esplodere del caso di Avetrana mise in secondo piano l'ILVA e i GIGANTESCHI interessi che vi ruotavano attorno. E questo ai potentati politico economici faceva molto comodo.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizie-nascoste/links-puglia/perizia-sull-ilva-e-caso-scazzi-tutto-accadde-in-un-giorno-no543619/
Giacomo
Quasi quasi preferivo gugly ....
RispondiEliminaSono ancora in tempo per scegliere?
Giacomo,
RispondiEliminaA questo indirizzo che hai linkato
https://www.youtube.com/watch?v=53CAdFFEwLk
Mi dice che il video non è più disponibile.
L'intervento precedente erano delle considerazioni su furbacchiotti e altre intercettazioni che ho riletto.
@Giacomo
RispondiEliminaDel processo ILVA come dei tanti processi che riguardano la grande finanza non gliene frega niente a nessuno perchè sono cose che vanno oltre la normale comprensione della gente e l'Italia di scandali ne ha passati a bizzeffe.
Addirittura pensare che questi pur di montare un caso si mettano ad accusare due innocenti della stessa famiglia e per giustificarlo debbano "sfruttare" odi e rancori di paese (a questo punto perchè non dire che qualcuno allunga una mazzetta a Buccolieri,visto che la cosa è cosi intricata..) è fuori da ogni logica e priva di qualsiasi fondamento.
la verità è una ed una soltanto,è che IN UN GIUDIZIO LA VERSIONE DI MISSERI NON AVREBBE RETTO e non si sarebbe mai arrivati alla verità,semplice,sarebbe bastata la ritrattazione della confessione
e Sarah non avrebbe avuto mai giustizia.
Quanto alla presunta "collaborazione" delle donne,non vedo cosa dovrebbero pretendere da loro oltre a "Avevamo un appuntamento con Sarah, fino a pochi minuti prima mio padre era in garage poi è sparito,è sparita pure Sarah,tutto qui".
Ma poi che gli strafrega dinnanzi ad un cellulare,un corpo ed una confessione ??
Perchè l'amica invece di ricordare che Sabrina l'aspettava agitata in mezzo alla strada non dice "Ma come Sarah non è arrivata? Ma dov'è Michele? " "Non c'è" "Ah ma allora saranno sicuramente assieme,chiamiamoli".
perchè questo,che sarebbe la normalita,non accade?
E ancora,perchè l'amica del cuore invece di cedere alle richieste di Sabrina "Di che non c'entro niente" lei dice io dirò quello che ho visto ?? Da che deriva quel'atteggiamento ostile ? Anche lei era una spasimante di IVano o cosa ?
E ancora una volta:
http://www.informationsociety.it/ictlaw/dichiarazioni-di-sarah-scazzi-ad-antonio-sul-profilo-facebook-sarah-buffy-lui-conferma.html
Se sparirò non ti preoccupare, ho programmato tutto. Tornerò tra venti giorni
Questo lo scrivono i servizi segreti al soldo dell'Ilva ??
@Tommys
RispondiEliminaI tuoi interventi come al solito oltre a denotare come sempre estrema scarsita di argomenti sottolineano la grossa debolezza di chi sente cedere il terreno sotto i piedi e chiede aiuto al "branco".
Manlio Tummolo
RispondiEliminaCondivido pienamente le tue considerazioni sul sogno di Giovanni Buccolieri. E' dall'inizio che penso che il fioraio abbia davvero assistito al rapimento di Sarah, ma non certamente compiuto da due improbabili assassine come Cosima e Sabrina, bensì da altre persone delle quali in paese ed ai Carabinieri era meglio non fare i nomi (ma anche senza riconoscere le persone, chi vive in certe zone d'Italia sa bene che è meglio non parlare anche solamente di sospetti). Da qui un racconto mascherato da sogno anche ai propri parenti ed a Vanessa Cerra che forse gli hanno creduto (ma sulla Cerra ho qualche dubbio). Ai Carabinieri ed al PM però a quel punto premeva di chiudere la vicenda incolpando Sabrina e, visto che c'erano, la madre. Forse anche perché sapevano che il racconto di Misseri non reggeva (Giacomo, non si possono estrapolare singole frasi di un interrogatorio, bisognerebbe sentirlo tutto; ma basta già leggere ed ascoltare il secondo interrogatorio di ritorno dal pozzo con l'avv. Galoppa presente, perché chiamato su suggerimento del procuratore Argentino, per capire che le cose non tornavano).
Nel momento in cui Sarah (o perlomeno una sagoma esile che camminava velocemente provenendo da via Verdi in quel desolato ed assolato primo pomeriggio agostano, per cui è probabile si trattasse proprio di Sarah visto anche che l'orario coincideva con quello delle prime testimonianze dei due fidanzati) stava arrivando davanti alla scuola, il geom. La Stella ha dichiarato che vi era una macchina chiara/bianca che stava facendo manovre molto strane (avanti e indietro) all'imbocco di via Raffaello Sanzio. E via Raffaello era proprio la via che avrebbe dovuto imboccare Sarah per andare a casa di Sabrina. Sono stati fatti tentativi per individuare questa macchina? Se si, non mi risulta che sia emerso a processo. Bisogna inoltre ricordare che nel racconto onirico di Buccolieri così come riportato dalla Cerra alla madre Pisanò e quindi riferito ai CC, il "rapimento" di Sarah era avvenuto proprio in quella via, mentre poi il fioraio dai Carabinieri sposta il luogo in una via più vicina alla casa di Sarah per poi ribadire che si trattava di un sogno così come aveva promesso alla Cerra di dire se il racconto fosse arrivato alle orecchie dei CC. Strana come coincidenza, no? Senza contare del rumore di una macchina che passava ad alta velocità in via Deledda o via Pirandello sentito da Misseri.
Pleiades
RispondiEliminaOddio! Sento già le vertigini!
Estrema scarsità di argomenti?
Ma non sai replicare in modo migliore e meno gratuito? Ti mancano gli strumenti?
Manlio Tummolo
RispondiEliminaPurtroppo, e torno a ribadirlo, le difese di Sabrina e Cosima si sono trovate invischiate nel circolo vizioso creato dalle confessioni di Misseri e da lì non sono riuscite più ad uscirne. Ma spunti per indagini alternative difensive ve ne erano diversi. Non so se adesso abbiano la forza o la possibilità di farle, ma sicuramente queste sarebbero l'ultima speranza per le due donne.
Pleiades, seguo il tuo ragionamento e ti rispondo.
RispondiElimina“Attribuire a Misseri un comportamento "indotto" da altri non è credibile, far ritrovare quel cellulare equivale automaticamente ad incolpare lui e la sua famiglia,e questo è un dato di fatto e a questo non può portarcelo nessuno se non la sua coscienza.”
Lo zietto da tempo andava monitorando, forse da tempo sentiva le chiacchiere su Sarah, sul gruppo.
Può aver fatto credere di essere “indotto”, ma sul fatto che ha fatto ritrovare cellulare e corpo racconta una certa autonomia e un certo coraggio, racconta che non è stato lui ad uccidere.
Non è stato un “mero occultatore”, ha cooperato nel controllo dei primi momenti, ha fatto ritrovare dopo 40 giorni…per non permettere di scoprire altro.
Sì sparisce mentre va a casa della cugina, non si sa Ivano dove sia.
Non è certo che arrivi a casa Misseri.
Che poi “ più persone inchiodano la bara su Cosima e Sabrina ” non ci piove: fanno comodo e parano il c…o ad altri.
“Un semplice mitomane oppure qualcuno pilotato da qualcuna vicino a lui (una delle megere di "bocca di rosa") e anch'egli forse autore di qualche comportamento "sconveniente" con la ragazza ? E' probabile.”
Sì, potrebbe essere.
“Io continuo a pensare (e 12 persone rinviate a giudizio per aver mentito avallano pienamente tale convinzione) che più persone erano a conoscenza di quell'epilogo ed il gesto di Misseri ruppe le uova nel paniere a quella che doveva essere una scomparsa peraltro annunciata…Il suo profilo era gestito certamente da altre persone (facile immaginare chi) che già avevano paventato la sua sparizione (non certo lei).”
Sì potrebbe essere, nel suo profilo potevano entrarci tutti, anche l’altra cugina quella Regen.
“Il fatto di poter essere coinvolti nell'omicidio provocherà tutta una serie di comportamenti da parte di piu persone che appunto indicheranno con precisione le autrici del gesto,ma tali persone sono responsabili quanto la famiglia Misseri.”
Condivido in pieno.
“Non escludo infine che Ivano Russo si possa precipitare quel giorno alla villa per impedire tale epilogo di cui anch'egli evidentemente era a conoscenza.”
E se invece di impedire abbia direttamente partecipato?
Non è chiaro quello che ha fatto nel pomeriggio.
Tutto questo movimento si è formato solo per proteggersi dalle chiacchiere oppure era necessario farla sparire perché avrebbe potuto parlare o perché altro?
Continuo…
Ad essere sincero, non è che le ipotesi di Pleiades siano tanto peregrine.
RispondiEliminal'aggregazione di alcuni episodi sui quali poggia la sua tesi, può essere valutata in modo semplice e più terra terra, in relazione alla mentalità dei protagonisti principali del caso.
Tirare per la briglia stati d'animo e di coscienza del Misseri sembra fuori luogo.
Il poveraccio si sarebbe trovato nel mezzo di una tragedia, di cui neanche immaginava la portata, ed avrebbe cercato solo di porvi rimedio, offrendosi quale necroforo e, perchè no, anche come assassino.
Da qui le strane e discordanti dichiarazioni.
Carmelo Falce
continuo...
RispondiEliminaIl gruppo è responsabile più di tutti.
Se quello che ipotizzi fosse condiviso, per questo si andava preparando la sparizione, allora significa che il gruppo era a conoscenza di qualcosa di molto delicato.
Quel gruppo conosceva le curiosità noir di Sarah?
Condividevano?
Quei due libri di cui si conosce il titolo sono particolari...chi poté suggerirlo alla ragazzina?
Pertanto, seguendo il tuo discorso, verrebbe fuori una realtà terribile dove l'ignoranza, lo sfruttamento, la mancanza dei valori, fa credere che la ragazza sparisca, che la ragazza venga usata, che non sia tutelata nella sua giovane età, e poi la si faccia sparire, magari dando l'incarico di farlo allo schiavetto di casa che si vendica e fa ritrovare il corpo.
Di per sé il discorso filerebbe.
Ma perché Fabrizio Corona il 26 febbraio era a casa di Sarah?
Perché era interessato ad Ivano Russo che assomiglia molto ad Alonge?
Il quadro non è completo.
I cosiddetti amici maggiorenni non hanno detto la verità.
Comunque sia andata, potevano dare meno anni alle donne e qualcuno spalmarlo a tutti, se non altro perché non tutelavano la minorenne.
@Vanna
RispondiEliminaLa comitiva sapeva che Sara andava fatta sparire.
Quel messaggio su fb altro non possono scriverlo che Sabrina e amica.
Del resto Sabrina nelle intercettazioni sulle masserie dice:
"Ho rischiato pure per loro..".
Le due avevano libero accesso ai suoi account nonchè come vedremo ai suoi diari.
Per quanto riguarda la sua sparizione ci sono pochi dubbi che avvenga nell'ambito della famiglia Misseri,tuttavia argomentando finalmente Tommys introduce un possibile coinvolgimento della malavita probabilmente nell'ambito della prostituzione,ma il coinvolgimento della famiglia è talmente vasto (si tratta di ben 5 persone) che è difficile ipotizzarlo.
E lo dice uno che nella vicenda Bossetti propende per la pista malavitosa,qui non ne vedo gli estremi.
Da notare che sono rinviati a giudizio per falso anche due componenti della famiglia Serrano.
Quanto a Fabrizio Corona sono certo che gli siano arrivate voci sui comportamenti di "bocca di rosa" e credo che lui si precipiti ad Avetrana per raccogliere notizie su qualche eventuale "pezzo grosso"
coinvolto per poi fare il suo lavoro,ovvero ricattare
(e non sapremo mai se sto pezzo grosso ci sia mai stato).
L'ambito della "comitiva" e quello lato Misseri è estremamente probabile ma non sappiamo fino a che punto la ragazzina sia stata manipolata anche da altri soggetti ed in quali ambiti (in particolare mi riferisco appunto ai due Serrano rinviati a giudizio) e come afferma Sabrina la stessa madre fosse a conoscenza del fatto che Sarah "si vendeva".
Quanto a Ivano Russo credo che le volesse bene e del resto la sua partecipazione non sarebbe necessaria;lo vedo appunto piu qualcuno
che cerca di metterci una pezza tant'è che:
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/sarah_sabrina_ivano_lite_via_sms_prima_delitto_bravo_ad_umiliarmi-182777.html
I rapporti tra Sabrina ed Ivano erano estremamente tesi e lei dice proprio:
«Meno male che non l’abbiamo portato in caserma, (il diario) sennò diventavi un sospettato»
Secondo me Sabrina in questo modo compra il suo silenzio.
No secondo me il ragazzo cerca di salvarla.
Vedi,la componente maschile in questa vicenda è la "causa" della morte di Sarah, chi agisce sono le "cagnette cui Sarah sottraeva o mimacciava di sottrarre l'osso".
Cosi Misseri con ogni probabilita cerco a sua volta di salvarla ma fu sovrastato dall'ira e la sudditanza dalla moglie;altri uomini furono indotti al silenzio ma non riuscirono a sottrarsi alle loro responsabilita.
Altri ancora forse furono costretti a mentire (spinti sempre da altre cagnette,vedi Vanessa con la quale il tipo pare abbia avuto una relazione) con improbabili "sogni".
Una storia di estremo squallore,si questo si.
Pleiades
RispondiElimina,tuttavia argomentando finalmente Tommys introduce un possibile coinvolgimento della malavita probabilmente nell'ambito della prostituzione
Probabilmente ti sei perso le lunghe discussioni fatte su questo blog, perché quel coinvolgimento è da tempo che lo ritengo probabile (all'epoca commentavo con altro nick, che chi frequenta questo blog da qualche hanno non avrà fatto fatica ad individuare), ma di prostituzione non ho mai parlato.
Stai mettendo assieme troppi mondi che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro: la famiglia Misseri (anche allargata), la cugina di Sarah di San Pancrazio, l'amica di scuola, il giro di amicizie di Sabrina ad Avetrana.
Non c'è nulla agli atti che lasci pensare agli aspetti morbosi che stai dando per probabili se non sicuri. La figura di Sarah è emersa come quella di una teenager alle prime esperienze sentimentali ma sicuramente non una spregiudicata Lolita.
TommyS mi sembra che nessuno, qui, abbia detto che era una "spregiudicata Lolita". L'unica frase che conosciamo è quella " che si vendeva per le coccole".
RispondiEliminaMi dissocio categoricamente dal poter immaginare la giovanissima Sarah (che, come detto da Sabrina stessa, sembrava più piccola rispetto all’età effettiva) come un possibile oggetto del desiderio da una parte e come oggetto della cieca invidia dall’altra.
RispondiEliminaCapisco la linea difensiva seguita dall’avvocato Coppi, condivisa, mi pare, da Giacomo e da Magica e direi che le diverse versioni fornite da Michele Misseri potrebbero farmi riflettere anche sulle varie versioni fornite da Veronica Panarello.
Se avesse voluto proteggere veramente la figlia, perché Michele Misseri avrebbe dapprima ammesso il movente sessuale negandolo in seguito? Per vergogna? Non penso che un sentimento di vergogna potrebbe essere stato prioritario rispetto al desiderio di salvare Sabrina dall’ergastolo, se effettivamente lo scopo fosse stato la salvezza della propria figlia. Voleva salvare solo sé stesso?
Perché Michele Misseri, che continuava a ripetere di meritare l’ergastolo, aveva permesso alla propria difesa di fare ricorso contro la condanna a otto anni per soppressione di cadavere, affinché venisse mutata in occultamento, reato per il quale è prevista una pena inferiore?
Insomma, Michele Misseri ha sempre difeso solo sé stesso?
Ritengo che l’avvocato Coppi abbia seguito l’unica strada percorribile in base alle carte processuali e credo che Michele Misseri gli abbia remato contro autoaccusandosi, sì, ma cercando di comportarsi in modo da non rendersi credibile (forse nella piena consapevolezza che lui sarebbe rimasto impunito per il reato più grave?). E, intanto, come ho già detto, lasciava che il proprio avvocato cercasse di fargli ottenere una riduzione di pena?
Dudù 16:33
RispondiEliminaStrano. T'invito a riprovare con il copia e incolla. Qualcun altro c'è riuscito.
Con Google Chrome o IE 11 a me il link funziona. Ho rifatto la prova.
https://www.youtube.com/watch?v=53CAdFFEwLk
Strano che ti dica che il video non è più disponibile.
Prova copiare e incollare direttamente nell'Url
In alternativa, prova a copiare e incollare nella finestra di ricerca di Google. Il primo risultato si riferisce all' "INDIANO", il link che ho postato.
Giacomo
Ivana.
RispondiEliminaFinalmente un post, che condivido completamente.
Giacomo
Ivana
RispondiEliminaAggiungo che di questa linea sono stato convinto fin dalle primissime fasi, nell'ormai lontano 2010, prima ancora che l'Avv. Coppi assumesse la difesa di Sabrina.
Giacomo
Tommys
RispondiEliminaNon mi sono perso proprio niente se credi alla pista malavitosa perchè di quello non c'è davvero niente.
Viceversa è comprovato che la ragazza intrattenesse costanti e continui rapporti con ragazzi piu grandi di lei,spesso molto piu grandi.
Contrariamente a quanto pensa Ivana la stessa Sarah nel suo diario
dice di essere coccolata ed allo stesso tempo non capire se per lei è un amico oppure qualcosa di più.
Non ci vuole molto a capire quali tipo di "coccole" un ventisettenne possa riservarle.
Dire che Sarah non suscitasse l'invidia e la rabbia di Sabrina è negare la realtà, con questa che dice esplicitamente che "si vendeva per due coccole" e la cosa piu brutta è che dice pure che la madre lo sapeva.
Come lei certamente altre cagnette erano infastidite da quell'atteggiamento che metteva in pericolo i loro ossi.
Inoltre va da se che si trattava di una ragazzina di 15 anni quindi comunque ragazzi di 27 anni cosi come uomini di 50 o 60 una volta entrati in contatto intimo con lei erano compromessi e comunque rappresentava un pericolo perchè come ogni bambina parlava troppo.
Ti ho gia detto che Sarah non è una spregiudicata Lolita ma una ragazzina bisognosa di continuo affetto e non si rendeva conto
che gli uomini spesso sono bestie e si approfittavano della situazione,cosi come con ogni probabilità capitò a Michele,fatto di cui non si perdonerà per tutta la vita e per questo lui si sente ancora oggi moralmente responsabile non solo della sua morte ma forse anche di essere stato cosi vigliacco da non impedirla.
Forse per capire come si sia pervenuti alla condanna di Sabrina e Cosima forse basterebbe leggere questa intervista:
RispondiEliminahttp://www.msn.com/it-it/notizie/italia/parla-la-supertestimone-%C2%ABpentita-mi-basta-pensare-a-sarah%C2%BB/ar-AAnfTP0?li=AAaxHVJ&ocid=spartanntp
Mi chiedo se è normale che una cosiddetta supertestimone abbia assistito a quasi tutte le udienze di un processo:"... Anna Pisanò, la super testimone del processo, si alza dal posto occupato nell’aula Alessandrini per quasi tutte le 52 udienze del dibattimento."
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/453035/testimone-sabrina-ecosima-stanno-coprendo-qualcuno.html
Mi chiedo anche se l'appartenenza di Concetta Serrano e della Pisanò alla confessione o setta dei Testimoni di Geova abbia determinato l'esito delle testimonianze:"Assenti giustificati, perché testimoni di Geova, mamma Concetta Serrano Spagnolo e la supertestimone, Anna Pisanò."
http://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=18&t=8384
Pleiades non lo capisco. Prima dice di essere innocentista a tutto tondo riguardo la famiglia Misseri, poi si bisticcia con tutti, anche con chi la pensa esattamente come lui.
RispondiEliminaSi esprime con una sprezzante sicurezza, per non dire sicumera, tipica dei colpevolisti contro le due donne.
Non si può dialogare con chi non crede ai propri occhi e alle proprie orecchie.
Giacomo
Dudù.
RispondiEliminaComunque, ecco il passaggio clou
Confessione Misseri a partire dalla tarda serata del 6 ottobre 2015 caserma Taranto
Verbale inizia h 20,17
Misseri ha appena confessato di avere sepolto Sarah nel pozzo in contrada Mosca, dopo averla uccisa nel garage (1h 4'in poi).
.....
L'interrogatorio prosegue e, a 1:06:40 dall'inizio del documento:
pm Sarah a che ora arrivò a casa sua?
-Sarah Arrivò alle 14,25 circa.
Stavo aggiustando il motore. Non so cosa mi abbia venuto di farlo
pm Quando è arrivata a casa è venuta direttamente nel garage?
-direttamente sotto il garage è scesa
pm E perché è venuta sotto il garage, signor Misseri?
-Non lo so perché sia scesa
pm Quando è scesa, Michele, che cosa le ha detto?
-Non sto ricordando bene perché...
pm C'è stato qualche scambio di battute? qualche cosa, sig Michele? Stiamo solo cercando di aiutarla
- Non mi ricordo se l'ho chiamata io o è scesa da sola. Mi pare che l'ho chiamata io (a 1h 7' 45")
pm E' successo qualche cosa per cui le ha messo la corda al collo?
-Ho cercato di violentarla, ma lei non voleva
e dopo l'ho uccisa
pm E c'è riuscito a violentarla?
- si ma dopo pero. dopo che era morta
6 ottobre 2010
subito dopo il verbale viene chiuso alle 21,50 e partono tutti per "Lu mosca"
poi si ritorna alle 2 di notte del 7 ottobre e riprende a Manduria caserma carabinieri
https://www.youtube.com/watch?v=53CAdFFEwLk
Giacomo
@ Giacomo
RispondiEliminaLo stralcio di interrogatorio che riporti è un documento impressionante di una falsa memoria di un soggetto che non ha la più pallida idea di cosa è davvero successo. Tutte le risposte gli vengono suggerite. Se invece di quelle gliene fossero state suggerite altre diverse lui avrebbe trovato il modo per confermare nel tentativo di uscire da uno stato di confusione e amnesia. È da notare inoltre che praticamente tutte le conferme ai suggerimenti sono preceduti dalle locuzioni: “Non so cosa”, “Non lo so”, “Non sto ricordando”, “Non mi ricordo”. Michele cerca di utilizzare tutto quello che ha sentito in giro nel tentativo di ritrovare se stesso. Nel disturbo da stress post traumatico un trauma emotivo può determinare amnesia e uno stato di confusione mentale. Mentre lo stato di confusione si cronicizza, ogni sollecitazione e suggestione costituisce materiale per la formazione di false memorie che vanno a colmare i vuoti mnestici.
roba da matti .
RispondiEliminaho sentito che le torri gemelle furono opera degli americani -
che la shosh è stata una bufala .
se alcuni credono a questo: non ci si meraviglia se costriuscono fantasie ,e le credono vere .
Come tutti hanno visto chiaramente la storia di Misseri che ammazza la nipote in garage è una bufala e non avrebbe retto 15 secondi in giudizio.
RispondiEliminaViceversa quello che è successo è il sogno del fioraio che vede Cosima portar via Sarah (non certo per tornare a casa ma per andare a San Pancrazio)
Il fioraio forse non stava manco la e la scena gliela descrive qualcun'altro presente ,cosi come Donato Massari (entrambi probabilmente vittime/carnefici di "bocca di rosa").
Michele dormiva su una sdraio e gli davano da mangiare gli avanzi
perchè ahimè anche lui aveva ceduto alla tentazione della fanciulla.
Del resto pare abbastanza chiaro dall'intercettazione tra lui e Cosima:
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/06/18/AOuhGTd-delitto_avetrana_tornano.shtml?hl
l primo punto di contrasto riguarda un’intercettazione in carcere del 23 maggio, trapelata ieri da fonti investigative. In quella circostanza Cosima, parlando di Sarah Scazzi con il marito, gli avrebbe rivolto queste parole: «Devi dire che l’hai violentata». Ecco la risposta dell’avvocato di Cosima, Luigi Rella: «Le intercettazioni in carcere sono di lettura chiara: Cosima parla con il marito perché vuole sapere la verità, non suggerisce niente. Sono colloqui tra marito e moglie: quest’ultima cerca di capire cosa è successo. Lei sollecita il marito a dire la verità, e a dirla solo ai magistrati». La conversazione tra i coniugi prende spunto dall’abitudine che Michele avrebbe avuto, per un certo periodo, di regalare di nascosto piccole mance in denaro ai nipoti, e in particolare cinque euro a Sarah Scazzi. Ecco il testo di quella parte di intercettazione, tradotto dal dialetto avetranese. Cosima: «Perché gli davi “scusi” di nascosto?... Come c’è un motivo?». Michele: «C’è un motivo... motivo non ce n’è, ma se tu vuoi che dica che l’ho violentata lo dico...». Cosima: «No, no la verità, la verità...». Michele: «No, (“ca tu sta faci capi cussì”) che tu stai facendo capire così....».
Qui Cosima lo accusa apertamente di dare soldi alla nipote di nascosto e lei sa perchè glieli dava,probabilmente per le "coccole",infatti chiede al marito di dire che gli aveva messo le mani addosso.
Per quanto riguarda la dinamica io non mi fido a questo punto di nessuno e per quanto mi riguarda potrebbe essere successo tutto assai prima delle 14,30.
Non mi fido neppure della stessa madre e dei suoi amici fanatici Testimoni di Geova.
Non mi fido della versione "Sarah era digiuna perchè voleva fare il bagno subito",
l'appuntamento non era certo e secondo me la ragazza avrebbe mangiato.
Non mi fido della versione che dormivano entrambe sul letto e non mi fido degli Sms che Sabrina le manda cui lei risponde in ritardo con uno squillo.
D'altronde ci sono un paio di Serrano che mentono là,io qualche grosso sospetto che
la "sparizione" di Sarah fosse concordata con TUTTI ce l'ho.
Questa volta bravo Pleiades. Il dubbio che introduci è come quello del cogito cartesiano, solo rimettendo in discussione tutto si può cominciare a intravedere la verità, spogliandoci da pregiudizi e false certezze. E' solo quel TUTTI che stona un po', però è comprensibile in un processo di revisione dei propri convincimenti...
RispondiEliminaIvana, seguo anche il tuo ragionamento e ti rispondo.
RispondiElimina“ Mi dissocio categoricamente dal poter immaginare la giovanissima Sarah (che, come detto da Sabrina stessa, sembrava più piccola rispetto all’età effettiva) come un possibile oggetto del desiderio da una parte e come oggetto della cieca invidia dall’altra.”
Sarah era giovanissima e molto carina, dimostrava tutti i suoi 15 anni anche perché si truccava pesantemente e cominciò a farlo proprio nell’anno in cui sparì.
In quell’anno in lei ci fu un cambiamento dovuto a cosa, non so, forse per adeguarsi al gruppo di maggiorenni.
E forse fu proprio quel cambiamento che procurò scompiglio nel gruppo.
Eccome se era oggetto di desiderio da una parte e di invidia dall’altra, ( cieca? Ma l’invidia presuppone sempre cecità o perlomeno annebbiamento emozionale forte).
“Capisco la linea difensiva seguita dall’avvocato Coppi, condivisa, mi pare, da Giacomo e da Magica e direi che le diverse versioni fornite da Michele Misseri potrebbero farmi riflettere anche sulle varie versioni fornite da Veronica Panarello.”
Personalmente capisco quella “linea difensiva” come la più facile, la più scontata con quello che hanno fatto venire fuori, ed anche la più comoda.
Linea difensiva nulla, infatti ha riproposto la condanna dino al terzo grado.
Mettere sullo stesso piano Misseri e Panarello ( confusione-disturbo mentale? Non so) è inconcepibile.
Perché sono su un piano differente: l’uno accusa sì la figlia e se stesso, ma nelle sue elucubrazioni, anche attraverso le interviste nel tempo, quando parlava, emergono dei valori, delle considerazioni sul fatto, ad esempio, che la minorenne non doveva portarsela dietro.
I fiori per pregare, farla ritrovare, a me dicono che lui ha una coscienza, confusa quanto ti pare, ma ce l’ha.
“Se avesse voluto proteggere veramente la figlia, perché Michele Misseri avrebbe dapprima ammesso il movente sessuale negandolo in seguito? Per vergogna? Non penso che un sentimento di vergogna potrebbe essere stato prioritario rispetto al desiderio di salvare Sabrina dall’ergastolo, se effettivamente lo scopo fosse stato la salvezza della propria figlia. Voleva salvare solo sé stesso?”
Nell’ammettere il movente sessuale ha indirettamente ammesso che è quello il movente della morte di S.
I maschi del luogo maggiorenni e ultra maggiorenni erano sicuramente “incuriositi”dalla ragazzina.
E’ risaputo che quando stanno al bar a riposarsi negli assolati pomeriggi estivi a guardare il passeggio, ogni donna che passa dai 10 anni in su è valutata e concupita, e allora si scopre l’acqua calda?
Non aveva bisogno di negare un bel nulla: la ragazza era desiderabile da chiunque.
Sì ha provato vergogna ma solo perché non è riuscito a farsi sentire a casa quando diceva alla figlia che non doveva trascinarsela dietro. Non era nessuno a casa, c’era il matriarcato come giustamente dice Dudù.
Continuo…
aggiungo:
RispondiEliminahttp://www.cronaca-nera.it/3035/sentenza-scazzi-dubbi-sim-card-sabrina-misseri
D'altronde sembra siano succedute cose molto strane a quel telefono e alla sua sim.
@Gilberto
RispondiEliminaIl problema è che se come credo si tratti di una sparizione concordata da più persone è difficile individuare chi vi partecipa,chi è vero o falso testimone, chi sa e tace.
Quello che posso dirti è che Misseri sembra uscire da un incubo con la sua confessione e lo vedo incredibilmente soddisfatto e felice,sarà un'impressione ma secondo me è cosi.
...continuo per Ivana...
RispondiEliminaDimenticavo, rispetto l'associazione che fai tra Panarello e Misseri.
La Panarello aveva una relazione col suocero e anni pregressi di comportamenti "capricciosi" per confermare il suo essere.
Quindi ha avuto una moralità discutibile, se permetti.
Non ci azzecca nulla il confronto, a mio parere certo.
“Perché Michele Misseri, che continuava a ripetere di meritare l’ergastolo, aveva permesso alla propria difesa di fare ricorso contro la condanna a otto anni per soppressione di cadavere, affinché venisse mutata in occultamento, reato per il quale è prevista una pena inferiore?”
La linea difensiva la fanno gli avvocati e, con tutto il rispetto del mondo, gli avvocati sono anche molto presi dal loro lavoro, la linea difensiva la fanno in base al loro lavoro... che è anche quello della pagnotta e del decoro professionale.
Gli avvocati hanno in mano il futuro dei loro assistiti e i loro tomi: si comportano come conviene.
Il nascondimento del corpo è pari al ritrovamento che ne è stato fatto.
E solo su un punto, a mio parere, doveva essere giudicato e cioè perché non dirlo subito, cosa ha dovuto nascondere in 40 giorni?
Ebbe qualche problema con i suoi avvocati e la Bruzzone, il primo è sparito, la B. ancora no.
Cosa è veramente successo tra di loro non lo sappiamo.
“Insomma, Michele Misseri ha sempre difeso solo sé stesso?”
Scusa e tutti gli altri chi hanno difeso? La verità? Ma quando mai!
“Ritengo che l’avvocato Coppi abbia seguito l’unica strada percorribile in base alle carte processuali”
Condivido, ma per fare questo non era necessario l’avvocato di Andreotti, bastava uno del luogo.
Mi chiedo: perché si è proposto? Per fallire?
Guarda questa condanna a S. non gli fa onore, poteva trovare altro oltre la gelosia e farle dare almeno 30 anni. Anche S. è stata uccisa nella sua speranza, non solo S.
Due vite rovinate e non per colpa solo loro.
“ e credo che Michele Misseri gli abbia remato contro autoaccusandosi, sì, ma cercando di comportarsi in modo da non rendersi credibile (forse nella piena consapevolezza che lui sarebbe rimasto impunito per il reato più grave?). E, intanto, come ho già detto, lasciava che il proprio avvocato cercasse di fargli ottenere una riduzione di pena? “
Guarda che il M. sia andato controcorrente è un dato di fatto, ha scompigliato le carte, è stato lui che ha tenuto le redini della vicenda…dopo però, perché prima ha solo sentito…visto…a 360 gradi senza avere voce in capitolo.
@Vanna
RispondiElimina"Guarda che il M. sia andato controcorrente è un dato di fatto, ha scompigliato le carte, è stato lui che ha tenuto le redini della vicenda…dopo però, perché prima ha solo sentito…visto…a 360 gradi senza avere voce in capitolo."
Perfettamente d'accordo e secondo me se da una parte si sentirà tutta la vita il responsabile morale della morte di Sarah,dall'altra essersi tolto dai piedi moglie e figlia che immagino non lo trattassero un granchè bene a prescindere da Sarah è per lui fonte di immensa gioia.
Quanto alle vicende Bruzzone/Galloppa io credo che se usci fuori la verità che ho illustrato,l'unica possibilità per evitare la galera a tutta la famiglia era appunto incolpare Sabrina.
Prima ci provò con la storia dell' "incidente" (giocavano a cavalluccio) poi forse sarebbe stato il caso di dire "l'ho uccisa in un moto d'impeto per gelosia", cosi come rimarcava Nicodemo ieri si sarebbe presa i canonici 16 anni e tra qualche anno sarebbe tornata a casa.
Ma a sensazione io credo che Misseri avrebbe trovato il modo di sfasciare pure questa falsa verità perchè di certo non voleva farsi cacciare fuori di casa dalla moglie che a quel punto questo avrebbe fatto.
Si un pò "furbacchione" il Michele lo è senz'altro.
Paolo A la tua riflessione:
RispondiElimina"Mi chiedo anche se l'appartenenza di Concetta Serrano e della Pisanò alla confessione o setta dei Testimoni di Geova abbia determinato l'esito delle testimonianze:"Assenti giustificati, perché testimoni di Geova, mamma Concetta Serrano Spagnolo e la supertestimone, Anna Pisanò."
E' anche la mia, me lo chiedo da molto tempo.
Da anni si può costruire una mappa una mappa di persone scomparse-morte intorno all'appartenenza o parentela con i T. di G.
C'è una corposa letteratura intorno a questa setta.
Non si conoscono i collegamenti tra i T.di G. lombardi e quelli pugliesi.
mi sono espresso male,non "evitare la galera a tutta la famiglia" ma diciamo ottenere le conseguenze minime del gesto,con Cosima almeno subito a casa.
RispondiEliminaMa appunto credo che non fosse quello che Michele voleva anche perchè
è probabile che dopo la morte di Sarah la sua situazione in famiglia (già non un granchè) si sia aggravata al punto da spingerlo a far ritrovare il corpo anche se forse lo avrebbe fatto lo stesso perchè comunque per lui quella situazione era comunque ormai insostenibile.