Di Gilberto M.
“ON COMPUTER SCREEN so close it has no boundaries. A blinding cursor pulses
in the electric darkness like a heart coursing with phosphorous
light…"
Comincia
così la sceneggiatura di The Matrix,
film del 1999 pluripremiato, regia e sceneggiatura di Larry e Andy Wachowski. La matrice di numeri, una sorta di immenso foglio
Excel, è un cyberspazio simulato. Nelle parole del protagonista, Morpheus, “Matrix è ovunque. E’ intorno a noi…”. Il
film suggerisce che anche noi viviamo in una realtà simulata (“una neuro-simulazione interattiva” - nelle
sue parole).
L’opera cinematografica ci
introduce a un antico concetto filosofico, quello di Eraclito dei dormienti e
degli svegli, poi ripreso da Platone con la metafora del mito della caverna. Matrix è soltanto l’illusoria spelonca del
codice di programmazione. Nel film però è prefigurato anche il concetto di
false memorie, cioè memorie che appaiono vivide nella mente ma alle quali non corrisponde nessun riscontro sul piano reale. Il problema non è semplice.
Come può essere che in perfetta buonafede ricordiamo qualcosa con dovizia di
particolari senza che questo sia mai accaduto? E’ davvero possibile che la
memoria ci giochi un simile inganno?
I
falsi ricordi per certi versi riportano alla mente il rapimento alieno, l’abduction, dove il rapito racconta fatti
straordinari, operazioni chirurgiche, impianti di sostituzione, indagini
mediche a cui sarebbe stato sottoposto da qualche razza superiore
extraterrestre, ma senza che mai si trovi un solo elemento a riscontro. I
racconti, peraltro, sono sovente in completa buonafede. In realtà potrebbe
trattarsi di un vissuto traumatico del soggetto che attraverso la rimozione
risulterebbe dissociativo e allucinatorio.
I falsi ricordi sono
rielaborazioni di materiale mnestico (sogni, immagini televisive, racconti di
altre persone, esperienze vissute di tipo traumatico, suggestioni e impressioni
molto forti). Insomma, stimoli visivi e mentali possono contribuire alla
formazione di ricordi falsi che però il soggetto vive come reali. L’indistinzione
tra eventi reali e falsi ricordi può ingenerare una serie di equivoci che nel
caso di un testimone possono davvero produrre una catena di retroazioni dagli
esiti comici e… drammatici.
All’origine dei falsi ricordi
può esserci un trauma o una violenta suggestione. Il ruolo dei media e degli
amplificatori sociali può costituire un elemento di rilievo, ma è anche vero
che il feedback può poi risultare come una reciproca azione di ritorno in una
progressiva e inarrestabile serie di equivoci e di ricordi spettrali. Viviamo
nella società dell’immagine e del virtuale, dove la catarsi di massa può
davvero creare effetti fantasmatici e dove persone particolarmente sensibili
possono cadere preda delle suggestioni più inverosimili. Sulla rivista Science in un recente articolo si
informa che un gruppo di ricerca, diretto dal Premio Nobel Susumo Tonegawa, è riuscito nell’impresa di indurre la formazione
di falsi ricordi in alcuni topi grazie a tecniche di optogenetica (attivazione selettiva di gruppi di neuroni). Senza
entrare nel merito dell’articolo, dirò solo che lo ‘scongelamento’ dei ricordi
(engrammi) conservati nei neuroni li può esporre a influenze di vario genere in
una sovrapposizione (palinsesto) che finisce per distorcerli in un
rimescolamento delle connessioni tra i vari frammenti di ricordo implementati nei diversi gruppi di neuroni.
Nella letteratura e nel cinema
si è spesso approfondito il tema della memoria e delle sue possibili falsificazioni.
Non solo Orwell di 1984 o Ray
Bradbury in Fahrenheit 451, ma tutta
una serie di opere che fin dall’antichità mettono l’accento sull’incerto
confine tra sogno e realtà. Praticamente non c’è periodo storico dove il tema
letterario (sogno vs realtà) non appaia anche sotto mentite spoglie. Non ci interessa però tale aspetto
squisitamente filosofico, e neppure quella pletora di persone che raccontano di
abusi sessuali avuti nell’infanzia. Si è scoperto che molti sono per l’appunto
dei falsi ricordi innescati vuoi da una situazione analitica, vuoi da
suggestioni che hanno in qualche modo alterato la memoria. A riguardo esistono
studi che dimostrano come la rievocazione di abusi infantili da adulti sia
spesso il prodotto di mere fantasie.
Dalle ricerche sulla suggestionabilità
si è dimostrato che la nostra memoria è sorprendentemente modificabile. Pazienti
con varie forme di amnesia “costruiscono” memorie non vere allo scopo di
sforzarsi di ricordare, e lo fanno talvolta con una dovizia di particolari
davvero impressionante, talmente verosimili da indurre in errore chi ascolta le
rievocazioni che hanno tutto lo smalto vivido e palpitante di un ricordo vero...
e naturalmente senza che si possa parlare di menzogne. Chi racconta è
perfettamente convinto di aver vissuto quelle esperienze delle quali fornisce
una relazione più o meno circostanziata. Per mentire occorre la consapevolezza
che ciò che dico non corrisponde a ciò che io credo vero. Il rapporto tra vero
e falso è davvero complesso. Si può perfino mentire dicendo il vero (se ciò che
dico lo credo falso anche se è vero).
Alle
rievocazioni della memoria - soprattutto nei bambini che sono più suscettibili
alle suggestioni - contribuisce spesso chi li interroga con domande che
inconsapevolmente suggeriscono che tipo di risposta si aspetti da lui (anche
riguardo a questo sono stati effettuati svariati esperimenti che dimostrano la
plasticità della memoria e come i processi motivazionali ne influenzino i
contenuti). Quando memorizziamo omettiamo moltissimi dettagli insignificanti
(in rapporto alle nostre esigenze pratiche) e quando rievochiamo possiamo
riempire quei vuoti con elementi funzionali a quanto richiede o crediamo che richieda
la situazione del presente. Insomma, la memoria non è esente da insidie ed errori.
Ma fin qui siamo ancora in una dimensione di imprecisione della memoria, di
errori marginali o che non compromettono, comunque, il suo funzionamento in
ragione dell’adattamento all’ambiente sociale.
La creazione di “falsi
ricordi” avviene talvolta anche senza l’intervento di stimolazioni esterne. La creatività
umana tende a completare in una gestalt
tutto quello che è incompiuto o incompreso, tende a creare delle giustificazioni
mentali per completare un frame
altrimenti frammentario. Si finisce col credere che quello che “inventiamo” sia
veramente accaduto e lo crediamo perché lo abbiamo registrato nella nostra
memoria immaginaria. Oggi le
tecnologie consentono la manipolazione di immagini, di inserirne altre in un
documento storico fino a creare scenari fantastici, falsificando e distorcendo
la memoria del passato. Ci sono immagini e storie che una volta memorizzate,
anche quando vengono poi smascherate come falsificazioni, continuano ad agire
surrettiziamente dentro di noi, nell’immaginario collettivo.
Nel caso di testimonianze,
talvolta i ricordi sono come contaminati, anche dalle modalità di
interrogatorio, da altri engrammi provenienti dai media, da ulteriori
testimonianze delle quali si viene a conoscenza. Può accadere di ricordare cose
che non sono mai accadute o di ricordarle in un altro modo rispetto a come sono
accadute. Quali le cause che possono elicitare il falso ricordo? L’attivazione
dei ricordi comporta spesso delle imprecisioni dovute al loro carattere
selettivo: l’interpretazione di un evento (e il ricordo connesso) si fonda su
una configurazione di significato con le nostre conoscenze, i nostri bisogni e
i nostri desideri e perfino con i prodotti della nostra immaginazione. Quando è
una figura d’autorità che afferma che un nostro vissuto è reale, è difficile
negarne la veridicità che diventa indistinguibile
dalla fantasia. Cominciamo a credere al falso ricordo. A volte siamo noi stessi
l’autorità che agisce sulla nostra memoria. Nel caso di un interrogatorio
porre le domande in modo sbagliato può creare ricordi mai
esistiti. I testimoni oculari sono spesso inaffidabili e si provocano
(false) memorie attraverso la suggestione, aggiustate mediante illazioni oppure
semplicemente alterate da qualche suggerimento involontario o inconsapevole. L'interrogatorio di un testimone è un momento critico perché
lo si può influenzare anche senza malafede.
Il
problema è allora stabilire se un ricordo è vero o falso. La distinzione si
ottiene soltanto nei casi in cui esistono prove dirette (dei riscontri
oggettivi). Nel tentativo di riportare alla memoria un evento lo si immagina
ripetutamente e tale immaginazione (per quanto falsa) si imprime nella memoria
e finisce con il far parte dei nostri ricordi creando una falsa memoria che
diventa un corredo permanente di informazioni. Spesso più si tenta di scavare
nella memoria di un testimone e tanto più si creano false memorie, narrazioni
in perfetta buona fede. I ricordi di eventi appena accaduti, di regola sono
piuttosto affidabili. Con il passare del tempo, ai ricordi veri si sovrappongono altri engrammi e aumentano le
distorsioni, fino alla possibilità di memorizzare eventi mai accaduti. In
alcuni casi i falsi ricordi diventano vere e proprie allucinazioni, oppure si
tratta di riempire dei vuoti di memoria, una amnesia per rimozione (dimenticare
eventi inaccettabili a livello di coscienza), con ricordi sostitutivi (un ricordo
falso che nasconde un evento traumatico). Ma quello che è davvero
impressionante è che, come molti studi dimostrano, un evento del tutto
immaginario può lasciare nella nostra memoria delle tracce del tutto simili ad eventi reali. Si è visto anche che la deprivazione del sonno può accentuare il
fenomeno dei falsi ricordi e che con l’ipnotismo si possono implementare falsi
ricordi. La manipolazione della memoria avviene anche a livello di massa,
attraverso quello che comunemente viene chiamata propaganda. Una incriminazione
può perfino indurre un individuo a credersi colpevole, a confessare un delitto
che non ha commesso. Anche in questo caso esistono esperimenti di psicologia
sociale in cui persone non colpevoli in una simulazione di reato finiscono per
dichiararsi colpevoli.
Il
caso dell’uomo di Avetrana presenta analogie con i falsi ricordi?
Direi
proprio di sì, e in un modo talmente evidente che mi meraviglio che in questi
anni pochi abbiano supposto che Michele Misseri abbia costruito nient’altro che
delle narrazioni (non vere confessioni). La narrazione è tale per il fatto che
è come un romanzo, qualcosa che scaturisce dalla immaginazione produttiva e
dalla creatività individuale. Un romanzo con tante varianti, un po’ come Il castello dei destini incrociati di
Italo Calvino, un numero finito di elementi le cui combinazioni si moltiplicano
e proliferano in nuovi spunti narrativi. Un romanzo costruito in quel luogo
della mente dove l’immaginario la fa da padrone e dove la realtà si mescola in
modo indistinguibile con la fantasia. Sì, certo, Michele fa trovare il cadavere
e il telefonino di Sarah, con modalità peraltro non del tutto chiare e con
quell’espediente del cellulare portato un po’ qua e un po’ là come per mettere
l’investigatore sulle sue tracce, come per dare a se stesso un’opportunità di
uscir fuori da una penombra popolata di fantasmi (forse una amnesia?). Cosa sa,
cosa ha visto davvero Michele? I suoi racconti hanno quella trama letteraria
talvolta un po’ onirica, talvolta affastellata di forse, può darsi, credo, a me pare, diciamo, noi (un
plurale maiestatis enigmatico, una sorta di io collettivo indistinguibile, quel
racconto a più mani scaturito forse dal contesto massmediatico e riprodotto con
spunti del tutto originali). Nei dialoghi con i suoi interlocutori c’è sempre
quell’elemento didascalico che rende la sua narrazione una specie di
ammaestramento rivolto a se stesso, una modalità di autoconvincimento per
qualcosa di cui ancora non conosce bene il nesso:
“Sai dove abbiamo sbagliato,” confessa a
una parente mentre si trova in prigione, “quando
è successo il fatto avremmo chiamato i carabinieri.”
Non si
tratta di una laconica presa di consapevolezza di quanto accaduto (perché
appare palese che non sa quale sia il
fatto), quanto di un tentativo di spiegare l’antefatto che davvero non conosce, nell’illusione, attraverso un
altro percorso immaginario, di rappresentare a se stesso quello che avrebbero (chi?) dovuto fare. Ancora una volta
l’uso del plurale appare allusivo solo per quanto il suo interlocutore voglia o
sia in grado di intendere o di immaginare. Quel “sai dove abbiamo sbagliato” è l’estremo tentativo di convincersi di
qualcosa che appare evanescente, una esortazione rivolta più a se stesso che al
suo interlocutore o al suo co-attore immaginario, un artificio retorico per
dare allo scenario onirico un qualche elemento di realtà. Il riferimento al fatto che appare così concreto nella
testa del suo interlocutore è in realtà per Michele l’indeterminazione
assoluta, di quale fatto si tratta
non è dato sapere, se non in quello che ciascuno immagina arbitrariamente.
Quel "avremmo chiamato (dovuto
chiamare) i carabinieri”, può indicare
l’esistenza di un reato. Ma i carabinieri più che un riferimento ad una
assunzione di responsabilità è ancora una volta un tentativo di dare un’interpretazione
a ciò che non conosce. Cerca cioè di dare realtà alla sua narrazione mediante un’immagine: quella dei tutori dell’ordine che dia concretezza
e rilievo alle sue fantasie, che consenta attraverso l’artificio retorico di immaginare
uno scenario più che altro a scopo auto-persuasivo. Infatti subito dopo Michele
si affretta ad aggiungere:
“o il pronto soccorso… e allora era successo
un incidente, una roba del genere”
E’
davvero evidente, e sorprendentemente sembra che nessuno se ne avveda, che la
comunicazione è per ipotesi, si tratta di una forma logica del tipo se… allora. Se: a - allora: b. Se avessimo
chiamato il pronto soccorso allora era (si
sarebbe trattato di) un incidente, se avessimo chiamato i carabinieri
allora era (si sarebbe trattato di) un
delitto. In altri termini il sillogismo risulta rovesciato, il fatto risulta in
funzione dell’azione ipotetica svolta in un caso o nell’altro, in base a quello
si ipotizza che si tratta di un delitto oppure di un incidente. Michele non ha
la più pallida idea di quanto è successo, di quale fatto si stia parlando, cerca solo di dare consistenza al vuoto (di
memoria o di conoscenza) attraverso dei sillogismi ipotetici. La conclusione
non priva di comicità è quella di un Entimema:
“Invece noi abbiamo fatto i furbacchioni
e mo vedi come ti trovi”
Quello
che si evidenzia è quel contrasto tra il noi
e il tu, mentre l’io neppure compare. Per essere un
momento di ammissione e disvelamento risulta davvero sorprendente (e
divertente) quell’uso di pronomi che non rimandano al sé. Non c’è casualità in
tutto questo, ma un’alterazione e confusione dei ricordi (falsi ricordi) che rappresentano
proprio quella sovrapposizione degli engrammi sotto forma di compenetrazione
dei pronomi personali: abbiamo fatto (noi)
e mo’ vedi (tu) come ti trovi (cioè
un Io che trova sovrapposizione in stati mentali atemporali e contrapposti). Il
mo - che a prima vista sembra riferirsi
a una condizione esistenziale riferita al presente - entra in conflitto con quel ti (riferito al pronome di seconda
persona singolare) che allude a una sorta di alter ego. Quel furbacchione poi è completamente fuori
luogo rispetto al dramma poco prima evocato (il
fatto). Anche se in realtà il fatto
non è quello che noi ascoltatori immaginiamo (un delitto) ma soltanto quel buco
nella memoria - un’incognita, una ‘x’
inconoscibile - che in quanto privo di referenti emotivi non può che risultare
anaffettivo. Il fatto evocato è
soltanto un’immagine vuota, priva di cariche affettive in quanto vago e
indeterminato, puramente fantasmatico, non reale. Quel furbacchione (termine assolutamente non in sintonia con l’argomento,
un understatment) sembra più che
altro una Antifrasi, un sintagma
autoironico, scopertamente fuori luogo sia in relazione al luogo (il carcere)
sia in relazione alla situazione (un omicidio e un occultamento di cadavere).
In tutto quello che vien detto in funzione di un pentimento, o di una semplice
assunzione di responsabilità, furbacchione
è parola che di nuovo svela la discrepanza tra fantasia e realtà: Michele parla
di qualcosa che non conosce, è solo una narrazione che non comporta remore
morali in quanto solo descrizione immaginaria. Furbacchione è parola che per lo più evoca il comico, non certo il
tragico di un delitto.
La
spiegazione che dà successivamente: “Io ho
coperto la Sabrina… che sono andato a portare il cadavere” - sembra offrire
una qualche giustificazione sintetica alla situazione di trovarsi in prigione.
Ma poi nuovamente il discorso diventa sibillino:
“La Sabrina avrebbe potuto farlo con
un amico con un altro hai capito com’è il fatto?"- o ancora: “Cioè il coso lo devono… dividere… la
colpa…” - e - “No, io non sto dicendo
che sono stato io… io sono stato che sono andato a portarla… cioè stavamo tutti
e due diciamo che stavamo tutti e due”.
Quel farlo, termine insignificante,
rimanda al fatto che rappresenta
quell’accaduto inconoscibile che Michele rappresenta in quella forma senza
contenuto: il fatto, il farlo, il coso,
la colpa, lo… che indicano che non sa proprio di cosa parla se non in
quella forma impersonale e ipotetica (diciamo).
La colpa è una sineddoche (una parola
al posto di un’altra) e insieme una metonimia
(per contiguità logica) come rimando a qualcosa con la quale intrattiene una
relazione vaga e indeterminata. L’unico appiglio descrittivo in cui la sua
narrazione diventa esplicativa sembrerebbe essere l’occultamento del cadavere:
“ Però tengo un peso perché… io ho coperto
completamente la Sabrina (io la mucciai tutta la Sabrina) è stato che ne ho
portato il cadavere e non avrei dovuto portarmelo…”
La
prima parte della comunicazione appare congrua rispetto a una colpa, la seconda
parte esplicativa: “è stato che ho portato
il cadavere e non avrei dovuto portarmelo…” - introduce un inutile
rafforzativo che oggettivamente sembra dettato dal bisogno di
autoconvincersi che quanto sta dicendo è vero, più che da altro, poi dimostrato dall’enfasi
di una giustificazione che appare davvero stridente e quasi comica nel contesto
di quello che dovrebbe essere un pentimento: "… ed è stato più di quaranta giorni nell’acqua, sai che significa?". Nonostante tutta la sua buona volontà a ricostruire uno scenario, quello che
alla fine risulta è l’assoluta evanescenza della sua narrazione, solo uno
schermo senza profondità, fantasie, un racconto fatto di quella materia
inconsistente di cui son fatti i sogni: “La notte me la sognavo sempre che mi diceva ‘zio mi sta facendo freddo’”.
A
Valentina Michele chiede: “Cosa sta nascondendo Sabrina? Che parli...”
La
domanda non è retorica, rappresenta l’assoluta incertezza e la mancanza di
nozione su quello che lui dovrebbe conoscere perfettamente. Quel: "che parli" sembra quasi l’appello
disperato perché anche lui finalmente sappia cosa è successo, perché proprio
non lo sa e avrebbe davvero bisogno che qualcuno glielo spiegasse.
Facendo
l’analisi di qualsiasi altra narrazione di Michele, si veda anche il mio
articolo “Caso Scazzi – Dialogo Socraticoe Sarchiapone”, si evince che l’uomo di Avetrana non solo non sa cosa sia
successo in quel 26 agosto, ma che neppure è in grado di rappresentare se
stesso in un corpus descrittivo. La sua narrazione è priva di qualsiasi
riferimento concreto. A forza di ripetere Michele si autoconvince (repetita iuvant) e le sue narrazioni si
arricchiscono di particolari che via via introducono varianti nello sforzo di
ricordare quello che davvero non conosce, falsi ricordi che tornano a fargli
visita e che lui disperatamente cerca di fissare nella sua mente, di rendere plausibili
con quei particolari che ritiene possano essergli di aiuto nel tentativo di
riemergere forse da una amnesia. Lui non è mai insincero, non è mai reticente,
al contrario compie qualsiasi sforzo utile per dare al suo interlocutore le
informazioni che gli vengono richieste. E’ che proprio non riesce a far meglio
di così... non riesce a dare alle sue narrazioni qualche concretezza, quello
che non conosce non può rappresentarlo se non in quella forma talora onirica e
talaltra simile a un canovaccio senza capo né coda.
Michele
quel pomeriggio non ha visto Sarah come non l’hanno vista Sabrina e sua madre.
Sarah dopo essere uscita di casa non ha mai raggiunto la casa di via Deledda.
Le narrazioni di Michele ce lo hanno fatto credere, hanno creato lo scenario di
un delitto. In realtà non sappiamo neppure come Sarah sia morta. La fretta di
dar credito alle ‘confessioni’ di Michele ha congelato una ricostruzione che
potrebbe alla fine risultare soltanto la suggestione che l’uomo di Avetrana ha
creato negli inquirenti, nei giornalisti, negli opinionisti, nel vasto pubblico
italiano… e addirittura nei suoi familiari che lo credono un assassino. Il
fatto che Sarah sia stata occultata dentro un pozzo da qualcuno, di per sé non
significa che sia stata assassinata. Certo, è probabile che si tratti proprio di
un omicidio, ma se Michele Misseri è solo preda di false memorie, allora sono
possibili anche altri scenari che non conosciamo. Le operazioni seguite alle
confessioni di Michele hanno creato negli inquirenti la convinzione che tutto
portasse a una certa ricostruzione (oggettivamente senza logica), al processo e
alla relativa sentenza. In seguito a tale convinzione si è proceduto ad una
autopsia molto superficiale e ad operazioni che hanno distrutto tutti quegli
indizi che potevano risultare utili alle indagini. L’area del pozzo dal ritrovamento del corpo della povera Sarah in poi è stata devastata, cancellando in tal
modo qualsiasi traccia utile all’indagine. Delle collane trovate in fondo al
pozzo non si sa nulla, e molto probabilmente non è stato possibile rilevare
impronte utili perché ripulite. I testimoni sono stati ascoltati sempre in
funzione delle narrazioni di Michele.
La morte della ragazza risulta, insomma, priva di una logica credibile, di un movente e di una dinamica certa (considerando
che il prof. Arbarello ha messo in forse anche che si tratti di morte per
strangolamento). La verità è che le tracce di Sarah si perdono nel tragitto tra
la sua abitazione e quella degli zii. Forse qualcuno ha visto qualcosa e non
l’ha raccontato, forse intimorito o forse per quieto vivere. Le narrazioni di
Michele (tutte indistintamente, perché non si può sceglierne una per comodo)
hanno tutta la consistenza onirica delle fantasie e dei sogni ad occhi aperti.
E’ paradossale che dalle sue fantasie (probabili false memorie) sia stato tratto
uno spettacolo suggestivo che ha coinvolto i mass media e tutto l’apparato
degli opinionisti: forse il più eclatante e imponente caso mediatico dal
dopoguerra. Sulle fantasie di un contadino sono stati costruiti i più
inverosimili e improbabili scenari attorno a una famiglia che molto
probabilmente è completamente estranea alla vicenda della morte della ragazza.
Una pletora di professionisti di vari ambiti (giornalisti, criminologi,
psichiatri, psicologi, avvocati, magistrati… e perfino astrologi e indovini)
potrebbe aver costruito scenari, argomentato, ricavato conclusioni, imbastito
sillogismi e dedotto conclusioni sulla base di false memorie. Un gigantesco
equivoco maturato in una colossale proiezione fantasmatica? Le memorie collettive o ricordi di
massa possono risultare con dinamiche analoghe attraverso una retroazione che
si autoalimenta. Lo stimolo individuale innesca un pensiero comune, un fatto
più volte ascoltato diviene reale come un ricordo personale e… come fatto di
pubblico dominio. La narrazione diviene vera e nella mente degli ascoltatori si
formano le immagini del delitto indipendentemente da qualsiasi elemento o
riscontro a riprova. L’uomo di Avetrana ha costruito in perfetta buona fede la
sceneggiatura di un film, quel film che adesso si svolge nella memoria
collettiva di un vasto pubblico.
Tutto questo in fondo è coerente con un paese che da molti anni vive in
una dimensione sospesa. I mass media hanno costruito scenari virtuali per
un’audience sempre più incapace di distinguere tra realtà e finzione, sempre
più refrattaria a guardare alle cose senza infingimenti e suggestioni. Da molto
tempo l’italiano ha perso quella capacità di discernimento che consente di
andare oltre l’apparenza (soprattutto nella realtà politica), da troppo tempo
sembra trovarsi come in Matrix, con la mente atrofizzata. Allo schiavo
platonico che si libera dalle catene, quel monitor ante litteram della caverna,
l’augurio nelle parole di Morpheus: “Welcome
to the real world”...
Sperando che l’eventuale risveglio non sia troppo
traumatico. Gilberto M.
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Del film "Matrix", oltre a varie schifezze all'americana, ricordo l'unica concezione interessante: che la specie umana è parassitaria nel pianeta e tende a distruggerlo.
RispondiEliminaConcordo con il prof. Tummolo.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Misseri, l'unico collegamento che di
lui riesco a fare con Matrix è il suo collegamento alla trasmissione Matrix per farci partecipi della sua "realtà" simulata.
Buona giornata a tutti. R
@ GILBERTO
RispondiEliminaIl tuo ottimo excursus psico-filosofico, degno di una tesi universitaria sulla psicologia di confine, meriterebbe di essere discussa con un relatore anch'egli appassionato e preparato esploratore dei misteriosi, infiniti meandri della mente umana.
Ma rilevo che te ne sei servito, molto argutamente, come digressione preparatoria, per l'argomento perno che ti preparavi a proporre nell'immediatezza.
Mentre condivido pienamente il contenuto dell'"excursus", in linea generale, ho trovato poco, o nulla, perchè tale teoria possa essere applicata a M. Misseri, nel ruolo che lo vede implicato nel caso Scazzi, quale soppressore del corpo della vittima.
Ruolo che gli viene attribuito da prove reali, quali la descrizione minuziosa del luogo di occultamente; le modalità della dinamica della macabra operazione; il luogo dove ha bruciato gli indumenti, e tutto quello che Sarah aveva con se; la consegna delle chiavi di casa Scazzi; la detensione del telefonino.
Fatti riscontrati ed inconfutabili, che trovo arduo spiegare con "false memorie" di un accadimento al quale si è solo assistito.
Lungi da me confutare teorie che, pur non condividendo, rispetto molto: ho voluto solo esporti il mio pensiero, che non è, comunque vangelo.
Ciao, Pino
Carissimo Gilberto,
RispondiEliminail tuo ragionamento fila alla perfezione (creazione di falsi ricordi: ma chi glieli fa creare ?), se non avessimo la frase del PM (quale dei tre non ricordo, ma fa lo stesso, essendo una triade indivisibile), quando all'inizio dell'incidente probatorio dichiara tutto orgoglioso di aver usato metodi suggestivi (dichiarandoli abusivamente "legittimi"), e certo non da un momento intermedio del ben noto "doloroso percorso di ravvedimento", ma fin dall'inizio dell'operazione. Del resto si vede bene come i SS. Inquisitori mettano sempre in bocca ai loro interrogati ciò che vogliono far dire loro, e quando resistono, fiocca un rinvìo a giudizio. Più "buona fede" di così !
Non c'è molto da scavare su quel terreno: i trucchi sono evidenti: ordini, false informazioni agli indagati, prove fatte sparire, minacce ai testimoni, rielaborazione delle testimonianze, superficialità e fantasia malata nelle ricostruzioni. Tutto questo perché se non per allontanare dai veri responsabili dell'assassinio di Sarah ?
Riguardo poi alla creazione di falsi ricordi, tutto ciò è legato alla psicologia behavioristica o comportamentistica, del metodo del condizionamento (Pavlov, Watson ed imitatori), ma per realizzarlo solo un grande psicologo può contribuirvi, non certo magistrati le cui conoscenze nel settore sono generalmente infime, legate ancora alla psicologia aristotelica, tramandata dal Diritto canonico ed ereditata dal Diritto penale moderno.
Ora, dubito che la magnetica signora dagli occhi di maga sia veramente in grado di esercitare una simile azione di condizionamento, né che il buon Misseri abbia un "io" così complesso da sapersi condizionare da solo in modo così approfondito.
Io rispetto la vostra opinione, per carità, però non la condivido.
RispondiEliminaMisseri è un reo confesso, ha fatto ritrovare il corpo, il cellulare, oggetti e vestiti della ragazza, premettendo la violenza post-mortem come movente. L'uomo accusa la figlia sotto consiglio di chi ha voluto solo ottenere successo in questa storia, soprattutto perché non voleva pagare per il reato terribile di cui si era macchiato quel 26 Agosto 2010. Il raptus a causa del trattore è un'altra invenzione del contadino, il quale vuole che il suo gesto passi per uno scatto d'ira, altrimenti verrebbe disprezzato da tutti se confessasse il vero movente, ossia quello sessuale. Io non vedo nessun personaggio occulto, nessun ricordo confuso o falso. Inoltre, questi personaggi segreti avrebbero fatto sparire Sarah lontano da quelle campagne cercando un altro casolare, no? Io vedo una realtà molto semplice: un uomo che commette un reato terribile ma non ha voglia di pagare, quindi con l'aiuto del "gatto e la volpe" accusa la figlia innocente, la quale continua a ribadire la sua estraneità ai fatti (come non crederle, dato che contro di lei e la madre non c'è niente).
Ai media piacciono "i segreti di famiglia", nonostante non ci sia nemmeno un indizio riconducibile a questi incantesimi oscuri che si svolgevano "nell'antro" (casa) di Via Deledda. Provo compassione per tutti quelli che in questa storia hanno tentato di ottenere il proprio successo, tanto da arrivare al punto di volere formare un partito polito che fallisce dato che nemmeno gli amici più stretti votano. Non faccio nomi, ma chi vuole capire, capisca!
Il signor Gilberto ha scritto un articolo molto significativo, che in parte ha una mia considerazione: nessuna traccia è stata rinvenuta in casa Misseri, però è comprensibile, perché durante quei 42 giorni Cosima avrà sicuramente svolto le pulizie di casa (i soliti colpevolisti trasformano questo gesto in un tentativo di depistaggio, quando le pulizie che fa chiunque). Avranno pulito il garage per rimuovere la polvere e le tracce d'olio dal pavimento.
Tutto questo ha giovato a favore di Misseri, che non ha pensato due volte a depistare:
1) costruendo il suo alibi in campagna;
2) facendo ritrovare il cellulare, in modo da evitare che i sospetti cadessero contro di lui.
Insomma, è evidente che quest'uomo ha solo cercato di proteggere se stesso fino all'ultimo, però dopo 8 otto ore di interrogatorio pesante ha deciso di confessare tutto ciò che aveva combinato. Peccato che i pm si siano accaniti contro quella povera ragazza e sua madre, nonostante la Cassazione per due volte dichiarò l'illogicità dell'impianto accusatorio, ritenendo attendibile il movente sessuale di Misseri, ovvero la sua prima confessione.
Caro Pino
RispondiEliminaAnaliticamente faccio alcune ipotesi al solo scopo di dimostrarne la verosimiglianza,(ma ne avevo azzardato anche altre). Il luogo, il pozzo, Misseri lo conosceva già da prima. Può semplicemente aver visto la terra smossa e fatto un semplice ragionamento. (ma ovviamente non sono escluse altre ipotesi, non possiedo la sfera di cristallo). Le "modalità della dinamica della macabra operazione" - come ti esprimi - non è altro che quello che lui racconta e di cui non abbiamo prova, nessuno può dire come e da chi la salma sia stata calata nel pozzo. Riguardo al luogo dove sono stati bruciati gli indumenti Misseri può semplicemente averlo individuato seguendo le tracce sul terreno del vero occultatore e aver ritrovato alcuni degli effetti personali di Sarah. Comunque quello che è evidente è che le narrazioni di Michele circa la morte di Sarah nella casa di via Deletta e il suo trasporto sono tutte prive del ben che minimo riscontro.
Carissimo Manlio
Il mio interesse non era rivolto a determinare le cause di una eventuale falsa memoria, quanto a dimostrare che essa è piuttosto probabile. Oggettivamente quello che dici è condivisibile, anche se credo che gli inquirenti siano convinti delle loro conclusioni. Sul fatto che una qualsiasi persona possa cadere preda di falsi ricordi anche autoindotti (magari per un trauma emotivo) è non solo documentato nella letteratura medica, ma anche in quella giudiziaria (però non chiedermi di riportarti i casi, basta fare una ricerca sul web).
Caro Vincenzo
Se bastassero le normali pulizie per cancellare le tracce di un delitto sarebbe perfettamente inutile la polizia scientifica. La verità è che non c’è niente che collochi la morte di Sarah nella casa di via Deledda, se non la suggestione creata dalle narrazioni di Michele.
Gilberto
Solo una puntualizzazione cinematografica:
RispondiEliminaIl film Matrix è di Andy e LARRY Wachowski (che all'epoca non aveva ancora cambiato sesso).
Stefano
,
RispondiEliminachi è che ammazza senza pensarci due volte? i soliti . maschi ..
fatti di sangue ne succedono ogni giorno .
momenti di nervosismo , e via ! pistola o roncola e se non si ha qualcosa a disposozione
a mani nude .
bene .. si vogliono accanire su due donne INNOCENTI . non vogliono sentir ragioni ., trovano qualsiasi notizia perfino rsibile. . per avvalorare la convinzione che le misseri siano asassine ,, michele occulatatore? certo .. ma chi è ha ucciso la sarah ? se michi è solo occultatore si parte dal presupposto che le donne siano colpevoli di omicidio , nonostante la realta' sia visibile
e documantabile .. con le prove sventolate sotto i nasi .. ..
daltronde' .. pensano che far fare l'ergastolo a innocenti .. infine sia poca cosa ..
cosi' .. alla rinfusa .
X Stefano da Wikipedia:
RispondiEliminaLana Wachowski, nata Laurence e nota un tempo come Larry (Chicago, 21 giugno 1965), e Andrew Paul Wachowski, detto Andy (Chicago, 29 dicembre 1967), sono due fratelli cineasti statunitensi, un tempo noti come Fratelli Wachowski. Sono principalmente conosciuti per avere ideato la saga di Matrix (...)
Poco dopo l'uscita di Matrix Reloaded, nel 2003, Larry Wachowski ha cominciato a fare piccole apparizioni in pubblico vestito da donna, utilizzando il nome Lana Wachowski. Nella sua rubrica, pubblicata il 30 maggio 2003, David Poland ha dichiarato: «L'unica indicazione che posso dare è che Larry Wachowski è ora in procinto di cambiare sesso.
Quindi hai ragione e faccio la correzione
Ciao, Massimo
La precisazione di Stefano e poi quella di Massimo sono tanto più importanti perché davvero sottolineano come siamo nell'epoca dell'indistinzione tra l'essere e l'apparire, tra il simulacro e l'essenza. Decisamente in tema con l'argomento della memoria e del suo smarrimento.
RispondiEliminaGilberto
@ Magica
RispondiEliminaC'è una cosa che davvero ti sfugge (così come a Vito e a Giacomo). Una difesa delle due donne (che sono innocentissime come ho ripetuto a iosa) basata sulla colpevolezza di Michele è destinata (come ti ha spiegato ripetutamente anche Tummolo) a una débâcle, a una sconfitta come è già accaduto in primo grado. E il motivo è palese, collocando il delitto in via Deledda e dando credito alle 'confessioni' di Michele si complica tutto e si introduce il sospetto verso tutti, anche se come Giacomo ha più volte dimostrato i tempi tecnici per un delitto non ci sono. Ma non ci sono per nessuno della famiglia Misseri. Gilberto
Se fosse così, il Misseri non avrebbe mai lasciato che la vicenda si complicasse, bensì avrebbe sicuramente confessato le terze responsabilità pur di scagionare le due poveri martiri richiuse in carcere da innocenti. Non condivido la frase scritta dal signor Gilberto: "Una difesa delle due donne (che sono innocentissime come ho ripetuto a iosa) basata sulla colpevolezza di Michele è destinata (come ti ha spiegato ripetutamente anche Tummolo) a una débâcle, a una sconfitta come è già accaduto in primo grado. E il motivo è palese, collocando il delitto in via Deledda e dando credito alle 'confessioni' di Michele si complica tutto e si introduce il sospetto verso tutti."
RispondiEliminaStando ai tabulati, l'alibi di Sabrina la esclude dalla scena del crimine, soprattutto Cosima, che senza la complicità della figlia sarebbe estranea alla vicenda. Non vi sono i tempi per un delitto commesso da Sabrina e Cosima, ma Michele Misseri ha tempo dalle 14,30 alle 14,39. C'è tempo sufficiente per molestare, strangolare, nascondere il corpo con un cartone e fingere che non sia successo niente, anche davanti alla figlia che insistentemente telefona la cugina che ha perso conoscenza oppure è già morta (l'autopsia è stata svolta superficialmente per arrivare a una simile conferma.
Si tratta di tempi teorici, e se è vero che i fidanzatini hanno visto Sarah alle 14,30 i tempi si restringono ancora di altri due o tre minuti. I sei o sette minuti restanti bastano in un film dove il montaggio crea l'illusione del tempo che passa. Se Michele ha avuto un raptus (perché per stare nei tempi occorre che alla povera Sarah non abbia neppure lasciato il tempo di dire amen) tieni conto che da un impulso incontrollabile non si riemerge sic et simpliciter. Uno stato confusionale può durare anche ore. Se poi si immagina un delitto premeditato... allora siamo nella pura fantasia. Gilberto
RispondiEliminaGilberto.
RispondiEliminaMi complimento per il tuo articolo, ma non concordo che sia applicabile al Misseri. L'unica cosa su cui concordo è che egli abbia gravi problemi psichici.
Concordo con tutto quanto scritto da Vincenzo.
E per quanto riguarda la polizia scientifica, non sono mai stati effettuati seri accertamenti soprattutto nel garage di V. Deledda.
Nessuno si è mai curato di sequestrare il garage, né di svuotarlo dell'incredibile congerie di oggetti di cui era ingombro e tanto meno di classificare ogni singolo reperto.
Michele si è inventato tutto? A parte la considerazione che dal 15 ottobre 2010, giorno in cui ha tirato in ballo la figlia, al 19 novembre, giorno in cui ha scaricato vigliaccamente su di lei tutte le responsabilità, ha rilasciato solo dichiarazioni UTILITARISTICHE tese a sottrarlo al giusto castigo, a parte questo dicevo, il Misseri ha mentito anche durante il primo interrogatorio in cui "ha vuotato completamente il sacco"?
Ma il procedimento corretto degl'inquirenti sarebbe stato quello di rinviarlo a giudizio e sottoporlo a processo. Il contadino, in qualità di unico imputato per l'omicidio di Sarah e con la prospettiva di un ergastolo, avrebbe certamente "ritrovato" la memoria e raccontato quello che aveva fatto istante per istante. Aveva assistito non visto all'omicidio ed all'occultamento di Sarah? Si sarebbe
ricordato di tutti i particolari spazio temporali utili per l'identificazione dei responsabili oppure si sarebbe ricordato esattamente di quando come e perché aveva ucciso Sarah e come l'aveva sepolta, e tutto il resto.
Per quanto riguarda la tua apprezzabile analisi del colloquio tra Misseri e la nipote, perché escludere a priori che, sia lui sia la nipote, sapevano benissimo di essere intercettati e che tutto quello che Misseri ha detto in quel colloquio sia un insieme di rotonde e COSCIENTI menzogne, funzionali alla parte che egli stava recitando in quel periodo, di semplice occultatore e di accusatore della figlia innocente?
Riguardo alla vicenda, questo è il mio pensiero, che, ripeto, nulla toglie alla profondità dei tuoi argomenti.
Anzi io li applicherei in toto, soprattutto per quanto riguarda i falsi ricordi indotti, a gran parte delle testimonianze dell'ultima ora: Petarra, Massaro, fidanzati, genitori di Sarah, Pantir, e la stessa Mariangela per quel "l'hanno presa, l'hanno presa", detto da Sabrina come prima frase al suo arrivo. La Pisanò è un caso a parte: fra lei e Misseri hanno fatto a gara a chi le sparava più grosse.
Un saluto a te e a tutti.
Giacomo
@ Giacomo
RispondiEliminaRispetto il tuo punto vista, ma però credo che adottandolo la difesa andrà incontro a una nuova disillusione. C'è però un punto che mi sembra preso per i capelli, quando dici:
"...perché escludere a priori che, sia lui sia la nipote, sapevano benissimo di essere intercettati e che tutto quello che Misseri ha detto in quel colloquio sia un insieme di rotonde e COSCIENTI menzogne, funzionali alla parte che egli stava recitando in quel periodo, di semplice occultatore e di accusatore della figlia innocente?"
Non credi Giacomo che del contadino di Avetrana se ne è fatto un ritratto di intelligenza diabolica e strategia raffinata assolutamente inesistenti? Quella stessa intelligenza e strategia che lo hanno indotto a consegnare il cellulare agli investigatori e a far trovar loro il luogo dell'occultamento
del cadavere... !!?? Quando invece poteva semplicemente starsene zitto. Gilberto
Gilberto, sia ben chiaro che ti riconosco, oltre alla grande cultura, una grande onestà intellettuale ed una partecipazione umana al dramma della famiglia Misseri che ti fa onore. Non ho dimenticato l'articolo dedicato a Sabrina ed a tutti gl'innocenti ristretti in carcere, che testimoniano della tua grande sensibilità.
RispondiEliminaMa, malgrado tutta la buona volontà, proprio non riesco a convincermi di un Misseri innocente.
Giacomo
E io non riesco a trovare colpevolezza nell'intera famiglia, caro Giacomo. Il punto resta quello: voi volete un colpevole determinato al fine di risolvere un problema, ma il colpevole determinato per ora non c'è, né con quel metodo di indagine fondato sulla mistificazione potrà mai esserci. Logica inesorabile vuole, posto l'assssinio a quell'ora in quella casa, in compresenza di tre persone, che esse siano coinvolte tutte e tre. Infatti, due sono condannate in primo grado come omicide (un fatterello che voi sembrate sorvolare), l'altro come occultatore-soppressore di cadavere. Tutto il resto è contorno, salvo non si faccia saltare la compresenza (è il minimo per evitarlo e per cercare di convincere giudici e giurati). Non lasciatevi condizionare dalla fama avvocatesca di certe persone, ultimamente non proprio fortunate.
RispondiEliminaGilberto buon pomeriggio!
RispondiEliminaIl tuo pregevole articolo che affronta l'apparente confusione di Michele lo condivido non completamente. La figura di Misseri è poliedrica e lui sembra vaneggiare mentre parla perché ripercorre un fortissimo turbamento e deve ripetere quello che, forse, gli è stato suggerito di fare.
Quel vaneggiare che riporti può essere letto anche in altro modo.
Lui riporta ciò che non sa:
-e deve inventare,
ciò che gli hanno detto di dire:
- deve ricordare,
ciò che lo rende credibile come assassino:
- si deve incolpare,
ciò che può aver visto:
- deve dimenticare,
- non deve parlare.
Per me ha un grande terrore: comunque sia andato il fatto, lui lo sta controllando a suo modo.
Continuerò successivamente, devo andare.
Scusami Gilberto, ci stiamo un po' sovrapponendo, nel senso che i miei commenti arrivano sempre un attimo prima, di aver letto le tue risposte e le domande che poni a tua volta.
RispondiEliminaNon so se sai che l'intercettazione del colloquio fra Misseri e la nipote, che lo visitò per la prima e l'unica volta proprio in occasione del colloquio intercettato, risale all'8 novembre 2010. Misseri aveva appena deposto il 5 novembre precedente, tirandosi via dall'omicidio e gettando tutta la colpa sulla figlia Sabrina e trasformando in quell'occasione la corda in cinghia. E già era stato disposto l'incidente probatorio del 19 novembre in cui avrebbe confermato tutte le accuse, rincarando la dose: Mia figlia mi svegliò e disse "vieni che ho fatto una sciocchezza, ho ucciso Sarah, perché mi stava dando fastidio". E' necessario contestualizzare gli accadimenti.
Per quanto riguarda il falso ritrovamento del telefonino, Misseri si sentiva SOGGETTIVAMENTE braccato. Si era convinto che sospettassero di lui e l'unico modo per spezzare l'angoscia fu di uscire allo scoperto e crearsi disperatamente l'ultimo alibi: "Adesso tutti diranno: proprio lo zio lo doveva trovare il telefonino?" C'è una testimonianza al processo in cui un teste riferisce che per tutto il tragitto durante il quale Misseri lo portò sul luogo del falso ritrovamento continuò ad assillarlo con strazianti lamenti: "Non è che adesso sospetteranno di me, perché ho trovato il telefonino?". E, da quello che sembra dalla deposizione, il teste era ancora sotto l'effetto di questa capacità affabulatoria dimostrata dal Misseri, malgrado tutti ormai sapessero che il telefonino non lo aveva "trovato" per caso! Gl'inquirenti hanno letto quell'episodio come il primo atto della rottura del presunto "patto familistico" ed hanno letto lo sconcerto e lo sgomento di Cosima, Sabrina e Valentina, come l'agitazione di chi si è visto tradito, e non come il totale smarrimento di chi non riesce a darsi una spiegazione di quello che sta avvenendo.
Giacomo
Ciao.
Giacomo
Sì, Giacomo, tutte cose che conosco e che non fanno altro che confermarmi in quello che ho espresso in diversi articoli. Sarebbe adesso inutile ripercorrere tutta la storia. Quello che però taglia la testa al toro, come si suole dire, è che sul presunto luogo del delitto non c'è mai alcun riscontro, così pure sull'auto, nonostante qualche (amico) furbacchione abbia tentato di farlo credere. Che dire poi di quelle due collane (che stanno al collo di Sarah in molte fotografie, tanto per fare un esempio (delle quali Michele non parla mai) e che sono state trovate in fondo al pozzo? Staremo a vedere Giacomo, comunque ricambio la stima soprattutto perché ti batti per una giusta causa l'innocenza di Sabrina e sua madre che davvero stanno subendo una detenzione ingiusta. Spero solo che non si arrivi fino in cassazione per vederle libere.
RispondiEliminaGilberto
Sul "Corriere della Sera" on-line c'è un aggiornamento sull'assassino della giovane prostituta romena, strangolata e violentata a Lodi. Il tizio ha girato anche un filmetto della scena per somma soddisfazione. Questi sono gli assassini (come categoria) di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, non certo il povero zio Michele Misseri, che ha riconfessato con varianti solo nel tentativo di far liberare moglie e figlia.
RispondiEliminaCarissimi amici buona sera a tutti.Carissimo Gilberto che fai mi stuzzichi? Guarda che voglio i diritti sul "furbacchione".Tra visioni oniriche,trattati filosofici,e le argomentazioni di Giacomo insieme ad'altri amici scelgo quelle di Giacomo,non posso tradire un amico con cui ho condiviso le sue analisi.Si può viaggiare anche su binari separati,l'importante è, che si arrivi a destinazione,ovvero a quella meta che sembra irraggiungibile perché irta di ostacoli a volte visibili e a volte no,perché dobbiamo rallentare e a volte fermarci per riflettere,capire ed analizzare il reale con l'immaginazione.Riguardo alla traccia biologica caro Gilberto io ti ho riportato cosa aveva scritto il giornale di Manduria nel 2010,che poi a distanza di due anni qualcuno cambia in strisciata dattiloscopica questo è un'altro argomento;poi sai come vanno le cose, col tempo di certi indizi si perdono anche le"tracce",o come può essere che il giornale abbia ricevuto una soffiata sbagliata,tutto può essere,i giornali sai come sono,qualche volta esagerano.Ciao carissimo amico e complimenti per l'articolo.
RispondiEliminaCaro vito
RispondiEliminaTu non sai quanto apprezzo la tua ironia e la tua perseveranza. Viaggiare su binari separati è bellissimo. Ci si può salutare dai finestrini ciascuno dal proprio convoglio, seduti comodamente in prima classe guardando fuori il paesaggio. Poi arriva il controllore e... il biglietto non sembra valido. Niente paura, stiamo solo sognando, al risveglio scopriamo che siamo già a destinazione. Dove? Proprio là... Bellissimo il tuo aforisma:
ovvero a quella meta che sembra irraggiungibile perché irta di ostacoli a volte visibili e a volte no, perché dobbiamo rallentare e a volte fermarci per riflettere, capire ed analizzare il reale con l'immaginazione
Questa è vera filosofia, e lo dico senza ombra di ironia. Con queste premesse si può andare molto lontano e non solo riguardo a un delitto. Chissà che non si finisca per convergere, in fondo le rette parallele si incontrano all'infinito.
Ciao con stima
Gilberto
Carissimo Gilberto se quello che hai scritto è vero ti dico grazie,altrimenti lo sai cosa ti tocca per punizione? due mesi di digiuno di pasta alla matriciana e senza guanciale caro il mio furbacchione.Scherzo naturalmente,lo sai quanto ti voglio bene e apprezzi i tuoi articoli.Con la mia misera terza media lo so che non potrò mai raggiungerti.Con la tua cultura e la tua intelligenza hai già superato quei confini del nostro sistema solare,viaggi per altri mondi come un alieno alla ricerca di quel mondo sperduto tra miliardi di stelle,e che speri tanto possa somigliare alla nostra cara amata Terra. Con affetto il tuo amico Vito.
RispondiEliminaCiao Gilberto,
RispondiEliminaarticolo molto interessante, una chiave di lettura la tua, come pure quella usata da Vanna, che potrebbe dare una spiegazione al comportamento ambiguo di MM.
Le contraddizioni nel suo racconto, anche per ciò che riguarda la sola fase dell'occultamento, si evincono già dal primo interrogatorio.
Il telefono di Sarah, prima dice di averlo lasciato in garage, poi di averlo portato con sè.
Le infradito, a volte sono nel cassonetto, altre con il resto degli abiti ai piedi di Sarah, altre ancora in garage.
La corda, a volte è nel cassonetto, altre in garage.
La frase:"Ho preso i vestiti di Sarah dopo aver gettato il cadavere nel pozzo quando CE NE SIAMO ANDATI"
ricorre anche durante la deposizione al processo.
E poi c'è una cosa, alla quale non riesco a dare una spiegazione:
perchè mettere un tufo e un ceppo di vite per contrassegnare quel pozzo CHE conosceva bene, visto che la soppressione è avvenuta in tempi da record?
Se invece effettivamente aveva paura, tornandoci in seguito, di non riconoscerne l'ubicazione, come ha fatto la prima volta con tutte le sterpaglie ad individuarlo e rientrarci con i tempi che sappiamo?
Chiudo questo post lanciando una pallina a Giacomo (il pingponghista più tenace del blog) con il quale concordo quando dice:
"E per quanto riguarda la polizia scientifica, non sono mai stati effettuati seri accertamenti soprattutto nel garage di V. Deledda.
Nessuno si è mai curato di sequestrare il garage, né di svuotarlo dell'incredibile congerie di oggetti di cui era ingombro e tanto meno di classificare ogni singolo reperto."
Ho letto la testimonianza di un maresciallo del Ris di Roma che ha partecipato al sopralluogo ed è sconcertante apprendere che si siano fatti i primi rilievi solo il 15 Ottobre, che del garage abbiano ispezionato solo la parte dello scivolo, descritta dal Misseri come zona del crimine.
Che nella casa abbiano ispezionato il pavimento e i muri a metà altezza, nella ricerca di tracce lasciate dal presunto trascinamento, dalla casa alla cantina tramite porta interna, e che non sia stata ispezionata la camera di Sabrina, la camera da letto ed il resto della casa.
Mi fermo qui, a domani.
Buona notte
Sira
Buongiorno a TUTTI
RispondiEliminaIo non intervengo più perché dovrei ripetere le STESSE identiche considerazioni postate da SIRA
e, inoltre, Sira le sta argomentando ed esponendo assai meglio di quello che potrei fare io !
Buona giornata
Enrico
Enrico
RispondiEliminaIo non la conosco, ma mi associo a lei, nell'aprezzare la chiarezza e la positività di quanto ha scritto Sira.
Tanti saluti W
Perché non hanno ispezionato il garage a fondo ? Per lo stesso motivo per cui non hanno ispezionato la casa nel suo complesso: PERCHE' SANNO ALLA PERFEZIONE CHE LI NON E' AVVENUTO NULLA. Sequestrare il luogo del delitto nel suo complesso è un obbligo di legge. Non hanno cercato nulla, al di là di qualche sciocchezza per cortina fumogena, perché sapevano che nulla vi si poteva trovare. Chissà perché il criterio di semplificazione, maldestramente definito "rasoio di Occam", si usa solo verso il Misseri e non su tutto il resto. Non hanno nemmeno cercato nulla attorno al pozzo, ma anzi hanno completamente devastato il terreno soprastante e circostante. Lo stesso dicasi per il liquido dello stomaco gettato via, malgrado elemento probatorio del reato. Così hanno impedito qualunque ulteriore ricerca diretta di prove del delitto. Ovviamente la risposta è una sola chiara e semplice come non mai: NASCONDERE LA VERITA' !!!
RispondiEliminaLa frase:"Ho preso i vestiti di Sarah dopo aver gettato il cadavere nel pozzo quando CE NE SIAMO ANDATI"
RispondiEliminaricorre anche durante la deposizione al processo.
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basta questo per capire che sabrina non centra con l'micidio
è stato accertato che sabrina non ando' al pozzo quel 26..ù i movimenti di quel pomeriggio sono stati accertati ,
da qua si evince il vizio di misseri :parlare al plurale pur essendo .. singolare
ma non nemmeno stato accertato QUANDO Michele andò al pozzo : se il 26 stesso o il giorno dopo.
RispondiEliminahttp://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_traduci_notizia.php?IDNotizia=408452&IDCategotia=
RispondiEliminaBuon pomeriggio a tutti.Tante domande a cui dare le relative risposte non è cosa facile.Purtroppo le indagini sono state svolte, non male, malissimo,e su questo dubbi non c'e ne sono.La responsabilità credo che sia di chi ha diretto le indagini.Poteva sembrare una fuga,una scappatella,poi con il passare del tempo si è capito che era una sparizione bella e buona.I giorni passavano cercando e ispezionando campagne e casolari,ma di Sarah nessuna traccia.La casa era sempre la,i componenti del nucleo familiare pure,ma nessuno pensava minimamente di controllare tutta la villetta da cima a fondo,compreso il terreno dei fagiolini e garage accanto alla villetta,niente,tutto fatto con molto ritardo e male tanto per essere precisi.Del dialogo Socratico e tra furbacchioni tra zio e nipote in carcere io stenderei un velo pietoso,una commedia tra due soggetti e nulla più. Alle 14.40 quando arriva Mariangela la macchina di Michele è ferma e parcheggiata in un modo,dopo vari viaggi Mariangela nota la macchina parcheggiata diversamente,perché questo spostamento se non ci fosse alcun motivo?Alle ore 15.00 circa va via in contrada mosca,il suo cellulare è stato accertato aggancia una cella telefonica diversa da quella di Avetrana,e su questi dati non c'e alcun dubbio,tutto è confermato.La cella telefonica è la stessa di quando alle 15.08 chiama il fratello da contrada mosca,alle 15.29 riceve la chiamata da sua moglie ed è sempre sullo stesso luogo,il suo ritorno non avviene alle 15.45 come qualcuno possa pensare non è assolutamente vero,l'ora è tra le 16.15 e 16.30 quindi cerchiamo di non anticipare i tempi perché non è vero nulla,e solo una ricostruzione falsa quella delle 15.45, l'ora la indica il P.M. Argentino,che la suggerisce a Michele,nulla di più falso. a più tardi buon pranzo a tutti.
RispondiEliminaUn ottimo punto riportato dal caro Giacomo: la storia dell'alibi di Misseri. Quando la sera del 6 Ottobre 2010 Misseri confessò il delitto, il pm gli chiese il perché di quella menzogna dei fagiolini, e il contadino rispose: "Volevo crearmi un a..." e viene interrotto prima che finisse la parola. Non vi sembra evidente che Misseri in campagna decise di depistare in quanto aveva tempo a disposizione? Purtroppo nel garage dovette starsene zitto, e coprire solo il corpo della nipote con un cartone. Bruciò i vestiti perché aveva ancora una morbosità sul corpo di Sarah. Lo chiede anche a Cosima durante il colloquio in carcere:
RispondiElimina"Ma Sarah era vergine?" E non solo: aggiunse "Perché Sabrina diceva che se la faceva con tutti" (cosa non vera, ma fu inventata da Misseri). Il contadino aveva paura che una nuova autopsia potesse consentire il vilipendio, quindi era meglio dire che "se la faceva con tutti", così avrebbero creduto che qualche ragazzo aveva sverginato la povera Sarah, quando quella azione l'aveva compiuta lui sotto l'albero di fico. E non è tutto: lo stesso Michele tentò di posizionare il cellulare della nipote vicino alla stazione di benzina e a casa di Ivano, il quale stava diventando il maggiore sospettato.
Aveva calcolato tutto: cercò di mandare Ivano nelle grane, ma non vi riuscì, mentre non trovò difficoltà a mandare Sabrina nelle grane. E sapete perché tentò di sporcare loro due? Semplice: si accorse dell'accanimento dei pm contro i due ragazzi, ma intuì la convinzione che Buccoliero nutriva, ovvero la colpevolezza di Sabrina. Misseri è stato molto furbo, e ora si sta rendendo conto che deve pagare per il delitto commesso in garage quel 26 Agosto 2010.
STATE RIPETENDO la stessa solfa anche sotto questo argomento, inquinandolo .
RispondiEliminaPerchè non tornate a MNEMOTECNICA E ALLESTIMENTO?
mi pare che sabrina disse spesso la frase : (si vende per niente) o giu' di li' ma naturalmente era una matafora . per dire che sarh era bisognosa di coccole e le riceveva dagli amici del gruppo . puo' essere che avesse un comportamento che . attirava le coccole ..
RispondiEliminamisseri era grezzo . e ha dato un giudizio ambiguo a quella frase . come se la ragazzina se la facesse con tutti .
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Secondo me, Misseri ha detto quella frase per evitare di essere accusato di vilipendio se in una futura autopsia venisse fuori una violenza post-mortem.
RispondiEliminaVeramente è semmai il contrario: ci si inventa un vilipendio sessuale di cadavere per nascondere una violenza da viva, in quanto punita più duramente. Ma questo è probabile che Michele Misseri lo ignorasse, pertanto gli viene evidentemente suggerito da chi, sospettandolo di violenza carnale gli consiglia di dirsi, in caso di reperimento dello sperma (magari non suo, ma va poi a trovarne l'esatto proprietario), colpevole di vilipendio sessuale, onde avere una pena minore. Una volta che non si riesce a determinare che cosa abbia sessualmente subìto quella straziata ragazza, cade anche la ragione di riconoscersi colpevole di una qualche violenza sessuale. Tutto ciò è manovrato da persone ben a conoscenza del Diritto penale, e non può essere farina del sacco di chi ha poco più della quinta elemntare.
RispondiEliminaNel caso di Lodi, l'indagato ammette un rapporto sessuale post-mortem (mentre magari avvenne nell'agonìa della ragazza in fase di strangolamento, invece di soccorrerla) appunto per avere una pena minore.
Ecco perché poi la riconfessione trova a motivazione l'ira per il trattore che non funziona, e il caldo alla testa. Se cadeva il motivo sessuale, occorreva trovarne un altro, ma evidentemente ancor meno comprensibile come causa scatenante dello strangolamento.
X Caro GILBERTO qualsiasi concerto intoni, il ritornello del coro è sempre lo stesso.
RispondiEliminaForse il blogger potrebbe intervenire per invitare i commentatori ad attenersi al tema proposto dall'articolo.
W
PER MIMOSA, GUACOMO, MAGICA ED ALTRI :
RispondiEliminaCORRIERE DELLA SERA.it
Milano / Cronaca
. Corriere della Sera >
milano >
Cronaca >
La morte di Lavinia in tre ore di videoE spuntano i filmati di altre ragazze
la 18enne romena uccisa e abbandonata in un campo nel lodigiano
La morte di Lavinia in tre ore di video
E spuntano i filmati di altre ragazze
L'assassino aveva nascosto microcamere nella stanza del motel e nel suo orologio. Potrebbe essere un serial killer
Violenza sulle donne
Lavinia Simona Ailoaiei, 18 anni, in una foto postata su Facebook (Photomasi)Lavinia Simona Ailoaiei, 18 anni, in una foto postata su Facebook (Photomasi)
Più di tre ore di video. Che gli inquirenti hanno dovuto visionare lottando contro la ripugnanza. Prima le scene di sesso estremo, poi le sevizie, lo strangolamento, la morte, e non finisce qui. Gli istanti dell'orrore sono stati registrati minuto dopo minuto da una serie di microtelecamere che Andrea Pizzocolo, ragioniere 41enne di Arese, aveva nascosto in anticipo nella camera del «Motel Moon» di Busto Arsizio, prima dell’arrivo della sua vittima, Lavinia Simona Ailoaiei, la 18enne romena uccisa nella notte tra venerdì e sabato nel Lodigiano. Anche nell'orologio dell'uomo c'era una microcamera che registrava immagini. Lei non sapeva nulla delle riprese. Ne sono certi gli investigatori e il procuratore capo della Repubblica di Lodi Vincenzo Russo, e da ieri ne è convinto anche il giudice per le indagini preliminari di Lodi, Isabella Ciriaco, che ha convalidato il fermo dell’uomo, accettando tutte le contestazioni della procura.
PREMEDITAZIONE - Anzi, nell’ordinanza il gip sottolinea nero su bianco che i video ritrovati sull’auto di Pizzocolo e allegati alla richiesta di arresto, dimostrano la premeditazione dell’omicidio. Che sarebbe, secondo i giudici, volontario e aggravato dalle sevizie e dai motivi «futili e abietti». Per il gip, i video trovati nell'auto dell'omicida dimostrano la «falsità» delle sue dichiarazioni quando, durante la sua confessione, ha affermato che si era trattato di un «incidente» e soprattutto «le sevizie e la brutalità - si legge nel provvedimento del giudice - usata dall'indagato nel realizzare l'omicidio di fronte ai vari ed estremi tentativi della vittima di sottrarsi al suo carnefice». Un quadro pesante che si abbatte sulle spalle del ragioniere e toglie ogni credibilità alla sua storia del gioco erotico finito male.
LO STRANGOLAMENTO - A quanto riferiscono gli inquirenti, infatti, nelle immagini del motel di Busto Arsizio si vede chiaramente l’uomo che estrae le fascette di plastica da elettricista da sotto le lenzuola e le lega al collo della ragazza, prima una e poi l’altra, stringendo fino a quando lei non smette di respirare. Ogni istante è registrato nei dettagli, da diverse angolazioni. «Anche la descrizione più dettagliata e realistica non può rendere con sufficiente giustizia la freddezza, la lucidità, la tenacia e la crudeltà che trasuda» dai filmati, scrive il gip. Al momento si valuta l’ipotesi che Pizzocolo pensasse addirittura di realizzare uno snuff movie, uno di quei film in cui la vittima di abusi e violenze sessuali muore davanti alla telecamera. E che hanno un loro turpe mercato su Internet.
L'asciugamano che ha incastrato il killer
Non so se se sia l'assassino di Sarah Scazzi o di Yara Gambirasio: sicuramente è un loro collega, ma di tipo esibizionista. Lo dimostrerebbe tutto il materiale videoregistrato, che forse ci darà alcune spiegazioni di recenti delitti di ragazze o minorenni o appena maggiorenni.
RispondiEliminaEgregio W (Walter ?),
RispondiEliminanon so a quale coro Lei si riferisca. Tuttavia si sta fondamentalmente parlando del caso Scazzi ed ognuno esprime le proprie valutazioni sul caso. Finché i termini della questione non si spostano, non si spostano ovviamente neppure i pareri ed i commenti dei forumisti. Rivolgersi al blogger (Massimo Prati), perché? mica diciamo parolacce, né - mi pare - insulti. Quindi si lasci parlare chi sente di dover dire o ripetere le stesse cose, visto che l'argomento non viene spostato dai suoi termini pubblici, almeno fino al ricorso degli avvocati e al prossimo dibattito in Corte d'Assise d'Appello.
ecco .. da dove escomo le mostruosita' ,, da chi?
RispondiEliminami meraviglio che alcune donne .. che ho sentito e letto provino pena per quell'angioletto di misseri . un furbacchione altrochè..
si è reso conto che l'ha fatta enorme . .. qualcosa di abnorme . era troppo per lui. voleva domenticare, estraniarsi.. come se lui non centrasse , e si è lascito portare dove quei cialtroni pensavano fosse giusto .
è inutile andare in giro per il mondo a studiare e poi si fanno danni ireeparabili alle persone , si ragiona senza criterio , cosi'.. alla carlona .
Buon pomeriggio!
RispondiEliminaSe ancora fa comodo credere che Misseri sia lo stupratore della nipotina e l'assassino della stessa, credo che bisognerebbe valutare se è possibile che una persona all'improvviso non abbia regole morali e debordi completamente a tali livelli.
Le probabilità che ciò accada credo che siano minime, vista la vita di sacrificio e dedizione alla famiglia del maturo zio che dalle 3 della mattina stava in piedi ed era lo sguattero della casa.
Se aveva avuto simili guizzi istintuali, sarebbe venuto fuori, a meno tali impulsi erano chiusi all'interno delle mura domestiche con tutto quel che segue.
E' talmente evidente che lui si è addossate le colpe fino all'inverosimile, altrimenti perché far ritrovare il telefonino e il corpo?
E' un comportamento molto bizzarro non credete?
Se stava zitto nessuno avrebbe ritrovato nulla e tutti stavano ancora ad aspettare Sarah.
Per quale motivo ha parlato?
E se avesse visto o avesse scoperto all'improvviso qualcosa di aberrante che ruotava intorno a Sarah e non solo intorno a lei?
Mi chiedo: è così difficile pensarlo, perché escluderlo?
Il noi che usa nei suoi vaneggiamenti non è il plurale dei potenti, è altro: è terrorizzato per questo sembra vaneggiare.
Francamente spero che le autorità abbiano in mano altro, ma se dietro c'è qualcosa che ha a che fare con un certo tipo di poteri e di vizietti, le autorità dovrebbero saperlo da parecchio perché la lettura del fatto è chiara e Manlio lo ha espresso in numerose lingue, allora il contadino ignorante e pedofilo fa molto comodo.
Fanno comodo anche le donne che non parlano ma che sanno qualcosa.
Infatti Sabrina che ha una intelligenza particolare ha risposto alle domande dei giudici che lei non sa, sono LORO che lo devono scoprire.
Questa risposta è un affresco come la battaglia di Anghiari di Leonardo e ci permette di ipotizzare che c'è, ma non si può vedere perché è stato coperto e ricoperto più volte.
certo pero' bisogna anche sapere in quele contesto sabrina ha detto ..
RispondiEliminaNON LO SO . specificare quando e come
le misseri colpevoli . lo zietto innocente .. tutto il contrario di quello che è venuto alla ribalta .
risposta al post delle ore 18,35
RispondiElimina1° la frase Sabrina l'ha detta al giudice.
2°è stato già specificato dalla condanna chi è colpevole.
3°idem per quanto riguarda lo "zietto" che non è innocente del tutto: ha occultato il cadavere per questo è in libertà vigilata.
4°alla ribalta è venuto il contrario di che?
E' venuto di tutto e il contrario di tutto nonostante l'omertà.
Qualcuno ha parlato e se non ha detto tutto, l'hanno estrapolato dai tabulati.
Alla ribalta sono venuti messaggini, indagini, piuttosto delicati, che qui non si vuole affrontare, solo Michele è arrapato e assassino il resto ha l'aureola e le mani giunte.
Carissima Vanna buon giorno.Non ho voluto rispondere ieri ai tuoi commenti per non dare le solite risposte,ho pensato di rifletterci un pò su quello che dici.A volte è facile,altre volte no,trovare la soluzione di un delitto,ed ecco che scattano tutti quei meccanismi che ti portano a riflettere perché tizio ha agito in questo modo,e perché quest'altro in modo diverso.Vedi, su quanti delitti ci sarebbe da scrivere commenti? molti,praticamente non finiremmo mai di commentare ed esprimere opinioni.Delitti atroci a d'hanno di povere vittime indifese,e chiedersi il perché le hanno uccise,non è semplice dare le relative risposte da parte nostra.Sul caso Misseri abbiamo espresso tutte le opinioni possibili ed immaginabili,ci siamo avventurati su teorie a volte fantasiose,a volte per vedere se si potevano intraprendere delle alternative ai fatti usciti fuori da questo processo.C'è chi ha detto più di quel che doveva dire,e chi probabilmente ha pensato di non dire nulla e rimanere nell'anonimato,non so se per paura o altro,o magari per non trovarsi immischiato in una faccenda che poteva arrecargli solo danni.Il caro zietto l'abbiamo "analizzato" in tutti i suoi aspetti,un umile contadino dedito al lavoro nei campi da una vita.Da piccolo insieme al padre era sottomesso al duro lavoro per imparare,vittima di uomini che hanno abusato di lui,sia moralmente e sia fisicamente,un infanzia non proprio idilliaca la sua.Ha fatto il becchino in Germania per guadagnarsi da vivere e per poter mantenere la famiglia.Sacrifici tanti,sia lui che la moglie ne hanno buttato di sudore nei campi,ore ed ore di duro lavoro,che se per un uomo può sembrare meno faticoso,pensa per una donna cosa comporta.Hanno voluto farci credere che sono una famiglia di mafiosi,di assassini,di occultatori di cadaveri,una famiglia con chissà quali misteri,e credimi mi vien difficile immaginare una cosa del genere,umili contadini che uccidono per chissà quale assurdo motivo,tu ritieni plausibile una cosa del genere? non credo,però qualcosa quel giorno non è andata per il verso giusto,e chissà cosa è scattata nella mente o di Michele o di qualcun'altro,non ero presente,come non erano presenti altri,nessuno ha visto nulla sia della sparizione e sia del delitto,quindi possiamo andarci su quello che ha raccontato il caro zietto,verità,bugie,depistaggi,false lacrime,una confessione,e poi altre coinvolgendo la figlia,mai la moglie,perché? Chi ha voluto creare di questo delitto un kolossal cinematografico? Chi è il regista? Credo che tu ed altri li avete visti,non sono invisibili,anzi,erano sempre presenti in tante trasmissioni ad esprimere le loro opinioni.E credimi non la metterei la mano sul fuoco che su quello da loro dichiarato sia tutto vero,a volte le apparenze ingannano,e chi vuol apparire ha sempre qualcosa da nascondere.Non ho letto i verbali per puro divertimento,ma per capire e ragionarci su, sui tanti perché e come si è potuti arrivare a tanto.Riflettici con calma.Ciao cara amica e buona giornata.Un sincero abbraccio a tutti.
RispondiEliminaquesta storia è inverosimile in alcuni punti fondamentali:
RispondiElimina1)i cellulari ..solo nei film si può sapere dove si trova esattamente un cellulare sprovvisto di gps...
2)nonostante il dileggio che mi è stato confezionato la medicina afferma senza possibilità di errore che serve almeno (minimo un'ora x digerire un cordon blue e qui siamo a 45 minuti(della serie sara discende dagli struzzi):
3) la prefetta incongruenza tra il sogno del fioraio e le visioni di la stella e massari...
tutto ciò a beneficio del popolino che crede alle favole come biancaneve e non si domanda se veramente qualcosa non torna nel caso di avetrana ...saluti
buomgiorno
RispondiEliminaalcune considerazioni .
quella di tummolo vede l'omicidio scazzi ad opera di terzi, per non dire di sozzoni . una buona analisi anche se secondo me fantasiosa maa ognuno ha pensieri propri quindi li esprime . le espressioni di tummolo hanno avuto plausi da alcune persone . che hanno considerato la tesi di tummolo veritiera e condivisibile . alcune le valuto interessanti anch'io.
OK?
il giorno dopo ,i terzi vanno a farsi benedire .. e si da' la preferemza a quello che dice .l'accusa .. sabrina colpevole di omicidio non so se pensa che sia coinvolta la madre ,
dai tabulati si evince l'innocenza di sabria e non la colpevolezza ,
i messaggini non sono premonitori di omicidi : mai nominato la cugina morta , sono mess normali fra giovani.
qua possiamo affrontare qualsiasi argomento . siamo adulti . abbiamo il nostro massimo che esprime tutto in modo normale senza tanti giri di parole .
si possono anche usare termini piu' delicati in questo blog , se si pensa che sia scandaloso riportare quello che si è saputo dai tabulati .
Domanda per Darpi: supponiamo che Sarah avesse mangiato il cordon bleu e successivamente lo avesse vomitato, cosa si sarebbe dovuto trovare nel suo stomaco?
RispondiEliminaLa frase al PLURALE di Misseri "abbiamo pulito tutto" a cosa si riferiva?
Scusa ma anche il "popolino", di tanto in tanto, si pone qualche domanda..
Ciao, R
caro R,
RispondiEliminamisseri ha parlato al PLURALE anche quando era stato appurato che fosse da solo -
lo faceva anche in germania . a volte qualcuno gli faceva notare chi è l'altro? e lui diceva : no solo io.
qua siamo tutti popolino . non abbiamo nessuna facolta' di condannare o assolvere .
solo che a qualcuno piace valutare per bene i fatti senza preamboli e sotterfugi . ci piace la giustizia .
Magica, lasciando perdere per un attimo il plurale che, secondo me, significa "insieme con" (Michele sarà poco scolarizzato, ma sicuramente in grado di distinguere il singolare dal plurale), cosa c'era da pulire quel giorno affinché non restassero tracce? R
RispondiEliminaCara Magica quì nessuno è esente da colpe,tutti chi più e chi meno hanno voluto infierire su tizio o su caio,dimenticandosi che esistono le leggi e tre gradi di giudizio per definire una condanna.Qualcuno ha pensato bene di prendere per fesso il popolo Italiano,perchè tanto gli italiani credono a tutto anche alle favole,e che se queste raccontate da chi accusa sembrano più vere.Sul plurale di Misseri cosa possiamo dire,beh,prima o poi qualcuno dovrebbe spiegargli che ,noi e plurale e io è singolare,servirebbe un insegnante a spiegarglielo ma, non credo che in questo momento sia il suo maggior problema ha altri grattacapi su cui pensare e su cui riflettere, non credi?Ieri sentivo l'avvocato Gentile affermare con sicurezza che Parolisi è innocente senza alcun dubbio,pensa cosa avrebbe detto se difendeva Sabrina e Cosima,che l'unico assassino era Michele Misseri,senza alcun dubbio.Ciao cara amica e un saluto a Carla.
RispondiEliminaANONIMO
RispondiEliminaa quali tracce ti rifrisci?
misseri ha insistito affincheè andassero a analizzare il compressore o trattore., perchè si ricordo' che sarah cadendo era scivolata su uno di di questi attrezzi . non trovarono nulla? perchè li analizzarono dopo mesi.
se si vuole far finta che tutto sia come sembra è un altro paio di maniche ...
poi se vuoi dare l'ergastolo a persone perchè un altro dice falsita' anche ... bisogna smascherarle le falsita' con altri elementi affinchè si trovera' la verita'. se esiste .. l'importante è che la verita' ,, sia verita', non supposizioni o brani di parole tratte qua e la' . bisogna mettere tutto insieme e ragionare logicamente
R.
RispondiEliminaApri bene le orecchie e prendi nota: Sabrina e Cosima sono estranee all'omicidio di Sarah.
Unico colpevole il reo confesso Misseri.
Fattene una ragione.
Giacomo
x anonimo--mi dispiace ma anche ammesso che sara abbia vomitato e ad oggi nessuno ha detto ciò, resta il fatto che dopo 45 minuti è impossibile trovare solo del liquido e non scordarti che strada basava la perizia sul fatto che sara avesse mangiato alle 13,00 smantito poi da concetta e dalla pantir e non ultimo dava la morte della bambina intorno alle 14,30 e qui ci ha messo del suo il buccoliero nella patetica arringa finale..un po di logica ogni tanto no farebbe male...ciao
RispondiEliminaMagica, non voglio dare l'ergastolo a nessuno, ma qui si discute di un caso in cui due donne si sono beccate la condanna all'ergastolo da una Corte d'Assise (mancano ancora 2 gradi di giudizio). Esiste un'intercettazione in cui Michele dice "abbiamo pulito tutto", per cui non mi risulta difficile pensare che Sarah possa aver vomitato (la cognata di Michele disse alla farmacista che l 'avevano fatta vomitare....basta leggere le deposizioni), e, di conseguenza, non trovare strano che non avesse cibo nello stomaco. Sabrina stessa dichiarò che Sarah "non aveva neanche mangiato per potersi fare subito il bagno" (chi glielo aveva detto?).
RispondiEliminaSpero di averti chiarito il mio pensiero. Buona giornata.
R
GIACOMINO, GIACOMINO,
RispondiEliminama quanto ti scaldi! fai parte dei PARENTI, degli AMICI, o di quelli che pagano i CONTI!
Giacomo è sempre quello più obiettivo e fa parte delle persone del popolo, anonimo caro. Non si scalda per niente, anzi sei tu che ti scaldi troppo. Prenditi una camomilla, che farebbe bene anche alle tue amichette. Con questo ho detto tutto, e se hai capito, sei fortunato!
RispondiEliminaRiguardo a Misseri, è lui stesso che dice di aver abusato del corpo di Sarah, mica ce lo siamo inventati noi!
Oh, qual buon vento! E' arrivato anche LA SERRA!
RispondiEliminaSo chi sei, caro anonimo. Ti do un consiglio: vai a scaricare le tue frustrazioni nel tuo gruppo. Attento a come scrivi, perché su Facebook mi hai soprannominato in questo modo. Se il signor La Serra venisse a sapere queste offese, lei finirebbe nei guai. A parte che se venissero assolte ci sarà una sorpresa per te. Non sto minacciando, ma è un avvertimento chiaro. Lascia spazio alle parole a favore invece di accanirti contro le persone in modo vigliacco, mantenendoti nell'anonimo da vigliacco che non sei altro.
RispondiEliminaE continuiamo a ripetere, ciascuno di noi, le tesi predilette, definendo le altre irrealistiche o fantasiose, senza tener conto che quest'applicazione di aggettivi è solo un autoincoraggiamento alle tesi proprie.
RispondiEliminaIn effetti, dell'assassinio di Sarah Scazzi si sa solo che è morta, quasi certamente strangolata, trovata dopo 42 giorni nuda in stato di decompomposizione in un pozzo-cisterna, attorno al quale Michele Misseri lavorava, ma di cui non era il proprietario.
Questo è tutto. Il resto è solo supposizione. Il processo, tuttavia, ha decretato in primo grado due ergastoli, senza il minimo di prova sulla base confessioni TUTTE ESTORTE, di pettegolezzi e di sogni floreali. Che cosa sia successo in realtà, NON LO SAPPIAMO. Dovremmo cercare di rendercene conto se vogliamo sperare che si trovi una strategia difensiva effettivamente razionale, convincente ed efficace. La frottola che nessuno si accorga di nulla in quella casa non è credibile, e se gli avvocati insisteranno, forse arriveranno a sconti di pena o ad assoluzioni puramente formali, ma non sostanziali, non tali da cancellare i sospetti in modo definitivo. Per cui, non c'è nulla di cui adombrarci, necessita solo una presa di consapevolezza.
Si dovrebbe fare, piuttosto, una statistica di quante donne o ragazze sono state trovate morte o in rischio di morire grazie a quelle porcherie sessuali, che vedo accuratamente evitate come se non esistessero. Sembra esserci, da parte di molti, un occhio di riguardo, quasi di "stima" verso costoro, ad ogni livello, come se fossero autori o inventori di nuovissimi Kama Sutra. Anche dell'assassino di Lodi si parla poco, eppure è un personaggio ben superiore in termini criminologici ai vari Misseri, Grigoletto, Parolisi, Logli & Company.
allora tu sei anonimus. quello di intopic ..
RispondiEliminachi sarebbe quella che ando' a dire al farmacista che fecero vomitare la sarah? :le pettegole del paese .
i misseri avevano la palla di vetro ? sapevano dopo 42 giorni avrebbero fatto l'autopsia , ma che non avrebbero nulla perchè la fecero vomitare ,volevano fare uno scherzo a strada?
bisognerebbe pensare logicamente , e non buttarla la' . cosi' tanto per malignare.
se hai elementi seri scrivili qua .. cosi' chi pensa di scrivere logicamente verra' sbugiardato ..
E' quello che chiedo a tutti gli anonimi vigliacchi che insultano: elencateci qualcosa che possa consentire a una conversazione corretta invece di soprannominare e insultare.
RispondiElimina" Giacomo" è UNO, NESSUNO e CENTOMILA !
RispondiEliminaquello qui sopra delle 16:12 è l'inconfondibile "originale" che di "obiettivo" conosce solo quello della macchina fotografica
per tummolo
RispondiEliminaanche lei insiste con .la tesi che le donne non sapessero .
se ha visto la casa dei misseri capirebbe che non si poteva sapere quello che successe in pochi minuti .
se la cosima ha la tv accesa magari mezza addormentata .. sabrina si sta facendo la doccia.. in tutta fretta vestisri, messaggiare con l'amica e con una cliente .. non si puo' sapere quello che succede fuori della casa .
. per andare in garage bisogna uscire dalla casa ., fare alcuni metri di marciapiede . e ascoltare quello che succede dentro al garage .
la ragazza è stata presa di spalle e non ha emesso nessun grido...
.
l'anonimo ha una sua strategia inconfondibile..alcuni mesi fa
RispondiEliminaha cominciato a sbeffeggiare tummolto.. gli era andata male .
ora se la prende con giacomo perchè cavalca la tesi dell'innocenza - ad anonimus non va bene perchè è un forcaiolo di intopic. capisco al volo chi è . ho il senso dell'intuizione molto sviluppato .
a lui non piace la verita' perchè se gli piacesse ragionerebbe con elementi seri da valutare .
x vincenzo
RispondiEliminaciao vincenzo . fatti vedere piu' spesso . perchè le tue tesi sono dettate da informazioni serie .
E meno male che MAGICA/DORA SERRANO ha "il senso dell'intuizione"!
RispondiEliminaMai che ne dicesse una giusta!
R ed anonimi vari.
RispondiEliminaNon ci avete mai detto che cosa pensate di Sabrina e Cosima. V'invito a fare outing, non su voi stessi, di cui non c'interessa proprio niente, ma su che cosa pensate circa le donne Misseri.
So già che non risponderete, ma vi limiterete ad insultare, more solito.
Giacomo
Ora Magica diventa "Dora Serrano"? Ma voi accusate senza prove. Anonimo, ti ho smascherato, è inutile che provochi, presto arriverà una bella sorpresa! Ed è lì che non potrete negare, perché ciò che ho trovato appartiene a te e ai tuoi amici.
RispondiEliminaPer quanto riguarda magica, mi farò sentire spesso, quando ci saranno altri articoli inerenti al caso.
Anche su Facebook il caro anonimo mi provocava, tant'è vero che l'ho smascherato proprio per il soprannome attribuito da lui stesso. Non sono "La Serra", e potresti beccarti una denuncia perché ho salvato ciò che commentasti su Facebook.
RispondiEliminaGiacomo@
RispondiEliminaSono R e parlo SOLO per me. Prima di chiedere di fare outing (assurdo) perché non inizi a dirmi il motivo per cui usi quel tono antipatico e indisponente con me, ordinandomi addirittura di aprire le orecchie per infilarci la TUA VERITA'? Non mi sembra tu faccia lo stesso con il prof. Tummolo, pur sapendo che, come me, non crede in Misseri assassino! Ho postato il mio pensiero (oltretutto non indirizzato a te) in modo assolutamente NON offensivo, quindi non capisco la tua arroganza.
Chi porta rispetto ha diritto a riceverne. R
All'ottimo prof. Tummolo ed all'ottimo dr. Gilberto.
RispondiEliminaPurtroppo la vostra tesi dell'innocenza di Misseri, consente ad alcuni colpevolisti fanatici di usarla come un cavallo di Troia, per venire qui ad insultare gl'innocentisti ed a riproporre sotterraneamente le loro tesi colpevoliste che si riassumono così: Sabrina Cosima ed anche Valentina sono tre streghe che personificano tutti i mali del mondo e Misseri è un innocente agnellino loro vittima. La sua unica colpa è quella di non essersi saputo sottrarre al loro nefasto dominio.
Non ve ne voglio fare assolutamente un addebito, perché so come la pensate e come ci ragionate con profondità, ma è solo un consiglio di guardarsi dal canto e dalla pelosa approvazione di certe sirene...
Tanti saluti a tutti.
Giacomo
@Giacomo
RispondiEliminaP.S.: a differenza di Michele, parlo solo al singolare (cioè per me) e non voglio che mi si facciano domande al plurale. R
Ognuno esprime la propria idea, ma trovo illogico che un individuo continui ad autoaccusarsi di un delitto compiuto da persone malavitose, soprattutto se preferisce che moglie e figlia paghino con il carcere a vita da innocenti. Io non vedo nessun personaggio losco nascosto bene o protetto da un contadino, però vedo una realtà semplice e schietta: Sarah arriva in via Deledda, viene attirata in garage. Lì dentro si consuma il delitto a causa di un raptus sessuale.
RispondiEliminaCiao Vincenzo. Ti ringrazio per la tua solidarietà.
RispondiEliminaCerti commenti cerco di far finta di non leggerli, ma alle volte non posso fare a meno di reagire.
Quando sento dire che Sabrina è così diabolica che per evitare che si scoprisse l'orario della morte di Sarah, l'ha fatta vomitare prima di strangolarla, per poi andare in tv a dire che Sarah non aveva mangiato, e che il tutto è testimoniato dalle chiacchiere di due anonime donne al mercato di Avetrana. E poi si estrapola una frase di Misseri "abbiamo pulito tutto", per significare che questa è una testimonianza che hanno pulito le presunte tracce del presunto vomito, ebbene quando assisto a tutto questa serie di assurdità messe in fila, proprio non mi so trattenere dal reagire con una certa durezza.
Saluti a tutti
Giacomo
Ho letto il verbale della storia del vomito. Erano persone che al mercato ipotizzavano che la ragazza avesse vomitato. Era una loro supposizione, d'altronde. La farmacista disse di averlo saputo da una parente di Misseri, mentre quest'ultima dice di averlo saputo in giro, esattamente al mercato. Vai a capire le chiacchiere!
RispondiEliminaIo mi dedicherei ad approfondire le frasi di Misseri come "Le stavano sbocciando le tette", "Le ho messo una mano lì ma lei non voleva", "Non l'ho mai vista così"...
Goal. VINCENZO/LA SERRA condivide in toto la tesi di Valentina e di tutto il parentado Misseri... Ma questo già si sapeva!
RispondiEliminaPER LA PROCURA E' QUANTO DIRE!
Si ricomincia alla grande!
R.
RispondiEliminaNon è colpa mia se la tua voce si accompagna a quella dei tanti anonimi mordi e fuggi.
Da quello che dici si capisce solo che sei per l'innocenza di Misseri, ma non mi pare che tu abbia espresso qualcosa in merito alla posizione delle donne Misseri. Anzi, l'hai detto: sono state condannate all'ergastolo. E con ciò? E' proprio per questo che le consideriamo vittime di una gravissima ingiustizia.
Per quanto riguarda il motivo per cui ti ho invitato ad ascoltare bene la mia posizione, la risposta è nel precedente commento indirizzato a Vincenzo.
Giacomo
Certo che condivido questa tesi. Tu continua a chiamarmi "La Serra", tanto rimarrai nella tua stupida convinzione. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, e io lo faccio a testa alta, mentre tu ti nascondi dietro un anonimo, come se non ti conoscessi. Io la condivido perché è plausibile con tutto. Elencami, invece, qualcosa che possa confermare il sogno e l'omicidio a due. Su, forza!
RispondiElimina@ vincenzo
RispondiEliminabeh, la tua ricostruzione fa il paio con quella della Tommolini riguardo il caso REA
Il soldato, vista la moglie deshabillèe intenta a far pipì, viene colto da raptus e tenta un approccio sessuale ma, respinto dalla donna , le sferra 35 coltellate e l'abbandona al suolo moribonda
@Enrico
RispondiEliminaNon paragonare Misseri a Parolisi. Misseri era in crisi coniugale, mentre Parolisi trovava il sesso altrove. Misseri era frustrato, quindi tentò di violentare la nipote. Ipotesi plausibile e riscontrata.
R.
RispondiEliminaPer completezza aggiungo. Il prof. Tummolo ed il dr. Gilberto sanno benissimo come la penso, così come io so bene come la pensano loro, per aver letto attentamente i loro articoli sull'argomento.
Non ho motivo di prendermela con loro, per il motivo che concordiamo totalmente sulla assoluta estraneità delle imputate all'omicidio.
Ed anche loro mi pare convengano con me, come anche la maggior parte degli opinionisti colpevolisti tv convengono, che la corretta procedura avrebbe voluto che di fronte ad una confessione il reo confesso avrebbe dovuto quanto meno essere rinviato a giudizio. Ad un GIUSTO processo sarebbe toccato stabilire se egli era innocente o colpevole dell'omicidio. L'assurdità è stata quella di archiviare la sua posizione senza processarlo.
Giacomo
Carissima Magica,
RispondiEliminaLei mi è molto simpatica, ma ne approfitta alquanto. In quella casa nulla è successo (giudiziariamente parlando) in quanto nessun elemento, nessuna traccia sono stati trovati.
Ammettendo che l'omicidio non sia stato sentito (diamola per buona, tanto non cambia nulla), difficilmente sarebbe sfuggito il tentativo di occultamento del corpo che - come si vede in altri eventi - è la parte più difficile da realizzare. Generalmente lì casca l'asino e si lasciano tutti prendere a causa del morto. Perché mi fa ripetere sempre le stesse cose , con domande del tutto inutili e obiezioni che non reggono in un tribunale, Se ne renda conto Lei e pure chi sostiene la medesima tesi?
Il problema non è convincere me, cosa assai difficile ma del tutto inutile perché non conto proprio niente nella vicenda, ma i giudici e i giurati, il che è ben più duro.
Il non rinvio a giudizio per concorso in omicidio a Michele Misseri è grave, poiché sa come è avvenuto lo strangolamento, quindi doveva essere presente sulla scena del crimine. Il non rinvio è una trappola: Misseri non viene condannato, e ai giudici non rimane che questa scelta: condannare le due donne.
RispondiEliminaEgregio Giacomo,
RispondiEliminaper me le sirene, che cantino dalla costa calabra o dalla costa siciliana, sempre sirene sono, e fanno un suono brutto, soprattutto quando sconsigliano una tesi solo perché avvantaggerebbe la costa opposta. Per questo sofisma, caro Giacomo, mi meraviglio di Lei, mi dà l'impressione che cominci a scarseggiare di argomentazioni.
Non si può rimproverare la SS. Inquisizione di non aver indagato a 360 ° e poi comportarsi nello stesso modo nei confronti del signor Michele Misseri, uno sventurato che si è trovato coinvolto in fatti di cui nulla poteva capire, prefabbricati e programmati da altri.
E inoltre: sul serio crede che queste nostre discussioni vengano prese seriamente in alto loco ? Stia tranquillo che neppure sanno che esistiamo.
I giudici non avevano alcun obbligo di condannare nessuno, senza elementi concreti, a parte testimonianze estorte, pettegolezzi ed altro, che non dimostrano affatto che in quella casa sia mai arrivata Sarah ed ancora meno che vi sia stata strangolata. Lo hanno fatto per pura solidarietà corporativa, visto che hanno assunto in toto la richiesta dei PM e quella della parte civile, che si è accodata furbascamente. Di qui la fatica, enorme per quei cervellini, di mettere insieme una motivazione che abbia alcunché di logico. Leggo oggi sui quotidiani pugliesi che il solito capo SS. Inquisitore dice che egli ha sequestrato meno del 10 % dei beni dei Riva. A parte il fatto che i Riva non hanno alcun obbligo di continuare con sequestri e minacce continue, che ne sa lui che il restante 90 % non sia impegnato già in altre destinazioni ? E' così che ragionano costoro. A me, nel 2006, avevano pignorato la casa per 3000 euro: nulla direte voi, ma la casa era già ipotecata per altri 40.000. Se non fossi riuscito, facendo salti mortali tripli e quadrupli, a pagare quei 3000 euro, rischiavo evidentemente di perdere tutto, prima che potessi venderla a prezzo di mercato (oltre 100.000 euro). Questo per vedere con quale logica da cavallo con paraocchi ragionino quei signori !
RispondiEliminaOT ho acceso tv, sul tg4 è apparso un altro caso di malagiustizia, fatti 8 anni di galera da innocente ,destinato di farne 22 anni ed era la stessa sorella della vittima che l'accusava , fino a quando si è fatto avanti il vero colpevole pentito ed scoperto che aveva una somiglianza impressionante.....
RispondiEliminaè quello che mi batto di non soffermarsi all'apparenza......
pure a quest'uomo gli era stato offerto patteggiamento e non ne ha mai voluto saperne .....
penso che chi accusa che poi scopre ingiustamente, non vorrei essere al suo posto....deve essere un inferno....
e per chi ne è stato una vittima rimarrà un rimpianto di una fetta di vita persa....
al di là di questo, quel che è peggio per le donne misseri ci si immagina con dei scenari senza prova certa, che sono dentro....
è solo da sperare che le donne misseri non cadano in qualche compromesso che qualcuno le sappia consigliare.....buonaserata a tutti
La condanna andava inflitta a Michele, reo confesso con tanto di prova. A Sabrina e Cosima dovevano essere fatte scuse sincere per aver rovinato la loro vita. Questo è il mio parere.
RispondiEliminaHo saputo di questo caso di malagiustizia. La mia solidarietà va a quel poveretto che ha perso 8 anni di vita a causa dei magistrati. A volte si deve andare oltre alle apparenze, soprattutto quando si ha uno stupido e inutile pregiudizio.
RispondiElimina@ vincenzo
RispondiElimina"quindi tentò di violentare la nipote. Ipotesi plausibile e riscontrata.
riscontata DA COSA ?
Da 8 ( dicasi 8) versioni differenti e contraddittorie rilasciate dal contadino ?
Dici che il "raptus del contadino " è diverso dal "raptus del soldato"
E perchè mai ? E con questo ? un raptus è un raptus : l'effetto finale è identico
Comunque non ci sono prove nè per l'uno nè per l'altro che i due presunti assassini abbiano agito sotto l'effetto di tale impulso improvviso ed incontrollabile
ENRICO
signor tummolo
RispondiEliminale obiezioni sono le controprove di considerazioni che ognuno esprime ,
anche lei continua con la sua tesi.
io continuo con la mia tesi con quello che ho capito durante il tempo che bazzico nel forum ...
si dicono sempre le stesse cose., ,daltronde per ora è tutto in alto mare.
ma se un anonimo entra x dire cose che sono falsate da pregiudizi . io mi sento di contrastare e dire la mia .. scrivo e invio il mess .
buonasera .signor tummolo .
x Enrico, proprio per l'appunto, una volta si diceva:- meglio un colpevole fuori, che innocente dentro....- quanto pare questo regolamento non vale più...
RispondiEliminauno è che ci ha visto male, qua non c'è nessuno che ha visto e tanto meno c'è prova oggettiva ed inchiodante.....solo basando sui indizi,( che potrebbe ) essere il movente?...
non so se si è coscienti di cosa voglia dire questo....visto che si parli di giustizia....
ahahha sono diventata dora serrano .. sara' mica quella che il misseri tocco' il braccio? e che fui derisa da uno come te.
RispondiEliminaricordati bene caro anonimo che se era per una toccata al gomito non me lo sarei ricordata dopo tanti anni .
una donna capisce come uno si approccia .
comunque in quel contesto puo' essere che dora abbia travisato ancora piu' di quello che poteva essere ,infine misseri era piu' giovane . e puo' darsi che fece un pensiero su dora . ma non possiamo saperlo..
Vito buonasera!
RispondiEliminaGrazie per la tua risposta sempre garbata. Mi ha colpito questa tua frase che riporto:"Ha fatto il becchino in Germania per guadagnarsi da vivere e per poter mantenere la famiglia.Sacrifici tanti,sia lui che la moglie ne hanno buttato di sudore nei campi,ore ed ore di duro lavoro,che se per un uomo può sembrare meno faticoso,pensa per una donna cosa comporta.Hanno voluto farci credere che sono una famiglia di mafiosi,di assassini,di occultatori di cadaveri,una famiglia con chissà quali misteri,e credimi mi vien difficile immaginare una cosa del genere,umili contadini che uccidono per chissà quale assurdo motivo,tu ritieni plausibile una cosa del genere?"
Ti rispondo che non lo ritengo possibile, ma proprio perché sono così come tu li descrivi si trovano nel tritacarne.
Non credo che i Misseri c'entrino direttamente, credo che ci sia qualcosa dietro di brutto e abbastanza praticato nel territorio, loro ci si sono trovati. Non penso proprio sia Michele l'esecutore materiale dell'assassinio, né dello stupro che si è addossato evidentemente per deviare le attenzioni da altro. Penso che la ragazza sappia molto più di quello che non dice e se non parla o deve coprire altri o teme qualcosa e anche il gruppetto è informato dei fatti, perché condividere la botola e il manichino incordato, e una ragazza bionda alle 19,45 del 26 agosto quando tutti la cercavano viva?
Il gioco bondage potrebbe entrarci, forse un gioco finito male non con l'intenzione di uccidere.
Quello che di questa famiglia stupisce ed ha stupito è stato il mettersi troppo in mostra fin dall'inizio. Lui e la figlia parlavano troppo in mezzo ai colpi di scena, perché?
Stavano recitando un copione per distogliere da altro?
Penso che dietro ci sia una regia e lui è stato usato come becchino, il ruolo che a lei non lo so ma certamente non mi sento a questo punto di escluderla del tutto dalla sparizione.
Per quanto riguarda i misteri, ci sono Vito,la stessa sentenza è un mistero, è un mistero la disinvoltura, il dire e ritrattare, l'inventare, l'accusarsi reciprocamente.
Non te lo aspetteresti da una modesta famiglia di contadini, eppure ci hanno tenuto col fiato sospeso. Forse era questo il loro ruolo, tenere i riflettori accesi.
Francamente si può pensare tutto e il contrario di tutto.
Buona domenica a te e a tua moglie.
Saluti anche a tua moglie.
Sia ben chiaro che quando dico che Misseri andava processato, andava processato come unico imputato per l'omicidio.
RispondiEliminaLe donne non avrebbero mai dovuto essere incarcerate, e nemmeno processate.
A completamento dico che la mia opinione è che Misseri è l'unico responsabile, come d'altronde ha confessato.
Giacomo
Misseri ha fatto una sola confessione: la prima. autoaccusatoria. E dopo un intervallo di un mese, c'è stabilmente ritornato. Ed al processo ha detto che è stato lui: lo ha detto davanti alla corte d'assise. Questa confessione è UNA PROVA che si è FORMATA IN DIBATTIMENTO. Dichiarandola falsa, la sentenza si è assunta una grossa responsabilità. Non so che cosa dirà l'Appello, ma sicuramente la Cassazione non ci passerà sopra.
RispondiEliminaContrariamente a quanto pensa qualcuno, io sono convinto che la Difesa di Sabrina abbia giocato le sue carte come meglio non poteva.
Giacomo
@ giacomo
RispondiEliminaio sono convinto che la Difesa di Sabrina abbia giocato le sue carte come meglio non poteva.
diciamo " come meglio poteva" ossia : EVIDENTEMENTE non poteva far altro che quello che ha fatto sperando in appello di ottenere una condanna meno pesante per la sua assistita
ENRICO
Enrico.
RispondiEliminaSabrina e Cosima sono innocenti, anzi estranee all'omicidio.
Quando avrai capito questo, avrai risolto il caso.
Giacomo
Infatti, Giacomo.
RispondiEliminaE' lo stesso Misseri a confessare una violenza post-mortem, tant'è che la conferma anche nel periodo in cui accusa la figlia. Poco importa se non sono state trovate tracce di Sarah in casa, quando un uomo ci dice di essere l'unico responsabile del delitto.
La Difesa mira all'assoluzione con formula piena.
RispondiEliminaLa difesa non sta facendo nessuna strategia. La Difesa è convinta anche sul piano umano che Sabrina e Cosima sono innocenti.
Difatti Sabrina e Cosima sono innocenti. Hanno le prove.
1) Tabulati
2) Testimonianze della prima ora
3) Confessione autoaccusatoria di Misseri: la prima.
Non basta dichiarare false le prove. Bisogna dimostrarlo. L'appello non so, ma la Cassazione argomenterà esattamente come ho detto.
Giacomo
Il post di sopra era ovviamente per Enrico
RispondiEliminaGiacomo
@ giacomo
RispondiEliminaDifatti Sabrina e Cosima sono innocenti. Hanno le prove.
se "HANNO LE PROVE" , come tu sostieni , perchè il famoso penalista non è riuscito ad evitarle l'ergastolo ?
Perche, evidentemente, quelle che per TE sono "prove", giuridicamente parlando NON lo sono
Fattene una ragione.
ENRICO
Enrico
RispondiEliminaIl percorso giuridico si concluderà con la sentenza della Cassazione.
Fattene una ragione. A meno che tu non creda in una sentenza di cui non si conoscono ancora le motivazioni, emesse da una corte la cui presidente, prima ancora di ascoltare le arringhe della difesa, si diceva convinta che madre e figlia si sarebbero sbranate: mors tua, vita méa. Avevano già parlato l'accusa pubblica e quella privata. E tanto le era bastato.
Giacomo
Carissima Signora magica.
RispondiEliminase mi sono riferito a Lei, è perché Lei si è riferita direttamente a me (commento 17.36).
Quanto al resto, sembra che non si voglia per nulla tener conto che c'è stato un processo in primo grado con alcune condanne di cui due ergastoli. Ma l'atteggiamento dei forumisti è come se fossero essi i giudici e gli altri, quelli ufficiali, fossero lì per pura forma.
Il nodo su cui si sorvola candidamente, poeticamente, è che se un omicidio avviene in una villetta, con tre persone uguali e distinte compresenti, è molto, se non estremamente, difficile che nessuno di questi si accorga di quello che è successo. Sbarazzarsi di un cadavere non è cosa semplice, e ripeto - senza che nessuno sappia rispondere - nella gran parte di casi recenti, gli assassini sono caduti proprio al momento di sbarazzarsi, o tentar di farlo, di un cadavere. Ma è come parlare al vento.
E ognuno canta vittoria ben prima che la guerra sia finita, il che, se non altro per scaramanzia, sarebbe meglio evitare.
Da un punto di vista strettamente tecnico nella migliore delle ipotesi si rischiano assoluzioni puramente formali, e le due donne sarebbero economicamente e moralmente comunque rovinate. La strategia dei grandi avvocati principi del Foro fa fare alle loro due patrocinate la parte delle tre celebri scimmmiette: una non vede, l'altra non sente, la terza non parla.
@ Giacomo
RispondiEliminase la Difesa insisterà con tesi del "contadino autore del delitto in quella casa ed in quell'orario", per le due donne NON ci sarà la piena assoluzione neanche in Cassazione
ENRICO
pa: non avevo letto il post di Manlio quando ho inviato il mio.
RispondiEliminaPiù o meno mi sembra che che entrambi sosteniamo il medesimo concetto .
ENRICO
Misseri cambia versione, ma per mesi continua ad insistere con quel movente sessuale dichiarato dalla sera del 6 Ottobre. Successivamente lo cambia con quello del trattore, e la strategia è questa: se deve entrare in carcere, avrà compassione per un momento di rabbia, ma se deve entrare perché ha cercato di abusare sessualmente della nipote, i detenuti gli daranno la caccia, e il ribrezzo rimarrà sulla bocca di tutti. Lui vuole essere compatito per uno scatto d'ira, però quel movente sessuale e la violenza post-mortem non poteva inventarsele, altrimenti avrebbe subito raccontato la storia del trattore.
RispondiEliminaNo Enrico.
RispondiEliminaLei si nasconde dietro un dito. Lei è convinto che le donne mentano, e come tali siano complici dell'omicidio. La smetta con i se, la smetta di attaccare gli avvocati della difesa. Non sono mica dei peracottari che hanno bisogno del consiglio o del parere di qualche opinionista più o meno influenzato dai media colpevolisti. Sanno bene quello che fanno. Hanno intere le carte del processo. Sanno che sarà una battaglia dura. Ma quando una causa è giusta, è giusto combatterla fino in fondo.
La difesa ha sbagliato, si dice. Tanto è vero che hanno dato l'ergastolo alle imputate. Ma che razza di argomentazione è questa?
Negare l'evidenza, cioè che Sarah era diretta in quella casa, che il Misseri aveva portato gl'inquirenti sul luogo dell'occultamento del corpo, che aveva addirittura confessato che l'omicidio era avvenuto nel garage?
Ma la difesa cosa doveva sostenere al processo, che gli accusatori già sapevano tutto e che erano loro che avevano suggerito il luogo dell'occultamento al Misseri? Presso la corte, la cui presidente era un'ex collega dei pm, questa linea sarebbe stata accolta e tutti e tre gl'imputati sarebbero stati scagionati?
Insomma, un minimo di realismo non guasterebbe.
Giacomo
Condivido il pensiero di Giacomo.
RispondiEliminaSe la difesa avesse portato questa ipotesi alternativa, avrebbe fatto ridere i giudici, i quali avrebbero passato un solo giorno in camera di consiglio. La difesa ha lavorato perfettamente, ma a Taranto c'è stata l'espulsione di un giudice popolare che insultò una teste a favore della Misseri, quindi la condanna era prevedibile.
-la versione “trattore” può essere compatibile con il raptus
RispondiElimina-la versione “rapporto sessuale completo sulla nipote morta ” non solo E’ INCOMPATIBILE con il RAPTUS ma obbligherebbe ad una totale revisione della personalità del Misseri e dei suoi comportamenti in ambito familiare dato che la tendenza alla perversione non è cosa che si manifesti dalla sera alla mattina
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@ “l’alter ego “ Giacomo
Io non mi nascondo dietro un dito : ho sempre affermato ( questa la mia opinione) che le due donne - SE L’OMICIDIO E’ AVVENUTO NELLA PROPRIETA' DEI MISSERI ED A QUELL’ORA - sanno per forza qualcosa ma non la dicono.Punto
E’ molto scorretto - da parte di "Giacomo" - fare processi alle intenzioni interpretando a piacimento gli scritti altrui leggendoli secondo quello che più fa comodo alle proprie contro- argomentazioni
ENRICO
nonostante si abbia la cronologia di quello che successe in quei pochissimo minuti .
RispondiEliminasi insiste nel dire che erano tutti in combutta o perlomeno consenzienti oppure omertosi .
allora, misseri strangola la nipote, sabrina manda un sms a mariangela .,con relativa faccetta sorridente o imbarazzata dato il momento che stava vivendo seduta nel trono del suo bagno .
un altro sms con una cliente e un altro a sarah ,
ma come giudicate le persone? una ragazza di 20anni incensurata che assiste ad un omicidio e nel fratempo manda sms a destra e sinistra come niente fosse ?. perchè se scrivete che sapessero vuol dire che assistettero oppure che adirittura fosse lei stessa colpevole .
si vuole negare l'evidenza . che non puo' essere come si insiste ,
a meno che sabrina non sia come una mafiosa pervertita .
aggiungo a quello che ha detto Giacomo , a riguardo dei giudici che si sono espressi , per cui loro speravano che si accusassero tra madre e figlia ,dissero:- ' dipende come posteranno la cosa....- e poi alla fine - se poi negheranno fino alla radice!....
RispondiEliminami sa l'aria di un patteggiamento bella e buona ,e, sperato....
grazie a DIO non avvenne come si aspettavano....
una nota ad Enrico il farsi una ragione su una cosa scorretta, non so se ne vale la pena !.....buonanotte a tutti
infatti Magica , mi domando con che metro giudicano questa gente....
RispondiEliminacome si fa a dire che Michele non avrebbe ucciso una mosca e delle donne di punto in bianco possono essere assassine , neanche se soccombesse su di loro qualche ombra del passato.....
si parlano di eredità tra le sorelle, di 15 anni prima che nascesse Sarah , del probabile invidia che Cosima nega categoricamente che lo ha anche spiegato il perché.....se non ricordo male, pare che sia stata proprio lei ad aiutare Concetta ad avere quella eredità....
allora dove sono tutte queste ombre?....
Carissima Carla neanche il Grigoletto prima di uccidere la brasiliana era un assassino seriale,in tanti prima di commettere un omicidio sono persone stimate e benvolute,quindi per arrivare a tanto un movente c'è sempre,non si uccide per nulla,almeno che tu non sia un pazzo uscito dal manicomio.Era da tanto tempo che Sarah frequentava la casa degli zii,e non è mai accaduto nulla da far insospettire i presenti,cugina sopratutto.Se quel 26 agosto di tre anni fa è successo l'irreparabile,e perché qualcosa nella mente di qualcuno è scattata già in precedenza,se non accadeva quel giorno c'e ne sarebbe stato un'altro in cui poteva succedere.Buona notte a te e tutti gli amici del blog.
RispondiEliminaCarissima Vanna quella del manichino ritengo sia una cosa orribile,non so ad opera di chi e perché l'ha fatto.Essersi esposti per diverso tempo con interviste e volantini non ha giovato ai Misseri,certo si parlava di sparizione,non di delitto già avvenuto e ritrovamento del corpo.Credere che una famiglia di contadini vuol tenere le luci della ribalta accese mi viene difficile da crederlo,questa ritengo sia opera di chi non ha voluto spegnerle quelle luci,gente molto al di sopra di quella umile famiglia,gente che ci vive di queste situazioni,non dare per scontato che, chi ti può sembrare al di sopra di ogni sospetto non abbia contribuito a cambiare le carte in tavola,per interessi si fa questo ed altro,il motivo? semplice,chi non ha nulla da perdere e si butta anima e corpo in queste orribili situazioni.In tanti hanno qualcosa sulla coscienza,ci vorrà del tempo ma,certi "pesi" prima o poi devi toglierteli da dosso.Buona notte con un bel aforisma per te." Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima. George Bernard Shaw.Buona notte a tutti.
RispondiEliminaLeggo il post di @Giacomo del 14 settembre 18:37,00 e non posso che commentarlo con le parole di ENRICO:
RispondiElimina"È molto scorretto, da parte di "Giacomo", fare processi alle intenzioni interpretando a piacimento gli scritti altrui leggendoli secondo quello che più fa comodo alle proprie contro-argomentazioni.
Non ho MAI detto che Sabrina fosse stata così diabolica da far vomitare Sarah affinché il suo stomaco risultasse vuoto al momento dell'autopsia, per poter dichiarare alle telecamere che la poveretta "non aveva neanche mangiato per potersi fare subito il bagno"!
La dichiarazione di Sabrina l'abbiamo ascoltata tutti (come poteva lei sapere che Sarah non aveva pranzato?). Maria De Santis, moglie di Salvatore Misseri, parlò alla farmacista del paese del vomito di Sarah (chi e perché avrebbe potuto o dovuto inventarsi una simile circostanza?). Nell'Udienza del 15 maggio 2012 si fa riferimento al (vero o presunto) vomito di Sarah, quindi basta leggere i verbali per farsi un'opinione. LIBERA.
Se il cordon bleu trangugiato da Sarah (testimonianza dei familiari) non lasciò traccia nello stomaco, non si può escludere che la povera Sarah lo avesse vomitato durante quei terribili momenti che precedettero la sua morte. IPOTIZZARE non è sinonimo di SENTENZIARE.
R
"R" La ragazza potrebbe anche non aver vomitato il gordon blu, ma averlo regolarmente digerito, morendo molto più tardi dell'ora stabilita, che non ha supporto cronometrico. P
RispondiEliminaGiacomo,in riferimento al tuo post delle 21,29 che riporto:
RispondiElimina" La Difesa mira all'assoluzione con formula piena.
La difesa non sta facendo nessuna strategia. La Difesa è convinta anche sul piano umano che Sabrina e Cosima sono innocenti.
Difatti Sabrina e Cosima sono innocenti. Hanno le prove.
1) Tabulati
2) Testimonianze della prima ora
3) Confessione autoaccusatoria di Misseri: la prima.
Non basta dichiarare false le prove. Bisogna dimostrarlo. L'appello non so, ma la Cassazione argomenterà esattamente come ho detto."
Le rispondo il mio umile parere.
Lei è molto sicuro: è del settore?
Come fa a dire che i tabulati siano delle prove, le prove dei messaggini e squilli dei primi minuti?
Si è già parlato qui dei dubbi dietro quelle comunicazioni.
Certo che è "da dimostrare" la loro veridicità, ma la porta del dubbio rimane aperta perché quel telefonino è stato sempre nelle loro mani, quindi chiunque poteva usarlo.
Di quali tabulati parla, di quelli segregati, o di quelli di festini e spogliarelli a pagamento? Sono tabulati anche quelli e ci parlano di cose private ma delicate quando c'è di mezzo una minorenne.
Questo è un argomento taboo, peccato che in rete giri qualcosa di poco limpido.
Le vostre certezze granitiche pongono dei dubbi, perché in questa storia non è nulla chiaro, mi sembra che non siano pochi quelli che qui hanno dei dubbi, è sul dubbio che si costruisce certezza, perché il dubbio ha il valore di far riflettere e non di accettare passivamente alcunché.
Che la Difesa poi sia convinta dell'innocenza è normale, è questo quello che deve fare.
Buona domenica.
Vito buongiorno.
RispondiEliminaEstrapolo dall'ultimo tuo post, una frase che condivido in pieno:
"Credere che una famiglia di contadini vuol tenere le luci della ribalta accese mi viene difficile da crederlo,questa ritengo sia opera di chi non ha voluto spegnerle quelle luci,gente molto al di sopra di quella umile famiglia,gente che ci vive di queste situazioni,..."
Sono certa che è andata proprio così: le luci della ribalta dovevano essere accese solo su Sarah,i Misseri, Avetrana.
continui:
..."non dare per scontato che, chi ti può sembrare al di sopra di ogni sospetto non abbia contribuito a cambiare le carte in tavola,per interessi si fa questo ed altro,il motivo? semplice,chi non ha nulla da perdere e si butta anima e corpo in queste orribili situazioni."
Hai ragione: il problema è sapere chi è che è sopra ogni sospetto, proviamo?
- Non le famiglie provate dal dolore;
-non i cittadini di Avetrana;
-certamente i giornalai ci hanno guadagnato,
-gli esperti anche...
...un altro bel gruppetto nascosto che sta nella stanza dei bottoni perché ha i soldi è con quelli che gira il mondo.
Non sappiamo e forse mai sapremo il perché queste famiglie siano state scelte.
Un caro saluto.
Buona Domenica a tutti cari amici.
RispondiEliminaCara Vanna vedo che sei stata attenta nell'interpretare la frase,e che si riferisce a chi in questo delitto ci ha guadagnato, ha mentito,ostacolato la giustizia,indotto Michele a mentire e ritrattare,Il Prof Strada,l'Avv.Galoppa,la Bruzzone,i P.M.,il Petarra,la Pisanò,Mariangela,il fioraio con il suo stupido sogno,la commessa,vedi quanti personaggi volendo o non volendo si sono trovati immischiati non rendendo un indagine pulita.Ciao e buona Domenica.
Concordo pienamente con Vito Vigenera. Altro che persone protette da un contadino che preferisce far pagare moglie e figlia invece che i veri responsabili.
RispondiEliminaCredo che santificare il Misseri sia errato, dato che ne ha fatte di vittime: Sarah e Sabrina.
lo spsgliarello a pagamento fu uno scherzo che le ragazze chiesero a ivano alle quali rispose con uno scherzo dichiarando mi pare una cifra .
RispondiEliminail discorso lo fecero mariangela e sabrina e sarh non centra .
non capisco tutte queste osservazioni su cose banalissime .
ma in che mondo vivono?
quando si sentono storie di giovani studentese che vanno con il prof e ne combinano di cotte e di crude .
. per delle frasi banali si pensa che siano premonizioi di omicidi .? .
Essere diretti a Roma non vuol dire arrivarci. Se una difesa ottiene un ergastolo, sicuramente non è una difesa perfetta. Rendetevene conto. Altrimenti se essere diretti da qualche parte, vuol già dire arrivarci, a che serve prendere un mezzo di trasporto ? E se una difesa ottima ottiene il massimo della pena, che cosa dovrebbe ottenere una difesa scadente ?
RispondiEliminaAttenzione: una cosa è sostenere che i SS. Inquisitori siano iniqui e faziosi, altra cosa è sostenere che siano dei cretini.
Anche di questo occorre tener conto.
Vorrei consigliare a Giacomo, Vincenzo ed altri, prudenza nelle previsioni e si ricordino che prevedevano proscioglimenti già nei vari riesami, poi si è visto dove sia finito tanto ottimismo.
La difesa usa una tattica secondo la quale prendere per la lama il coltello, impugnato dall'avversario per il manico, sia la cosa migliore, mentre dovrebbe usare una spada o una pistola.
Se in una casa è avvenuto un delitto e c'erano tre persone, come si fa a dimostrare quale delle tre era l'assassino ? Non bastano certo confessioni estorte al più tonto dei tre.
ESIMIO.R.
RispondiEliminapuo' essere che di solito le ragazze non mangissero prima di recarsi al mare
invece quel giorno sarh mangio' il cordon blu. lo dissero la madre e la badante .
mi sa difficile che sabrina abbia chiesto a sarh : sarh hai mangiato oggi? sarh risponde:si ho mangiato . a quel punto sabrina l'ha fece vomitare .. e poi all'improvviso l'abbia strozzata . perchè a scriverlo si fa presto . ma bisogna usare la logica .
.discorso nella farmacia ..
inoltre come potva sapere la signora che sarh aveva vomitato?
lo avra' saputo dopo che strada fece l'autopsia , e non trovo' il cordon blu. a quel punto fecero delle considerazioni , che sarh potrebbe aver vomitato ,,
da questo fatto pertono le illazioni piu' becere . dai media che ascoltano la tv che non si pongono domande . . .
Riguardo al vomito, signor "R", per sapere che le due donne avevano fatto vomitare Sarah durante l'aggressione, occorreva esservi presenti, cosa che non risulta agli atti. Se poi Sarah avesse vomitato in altra occasione, che c'entra col delitto ? Quanti di noi hanno vomitato in vita loro per un pasto abbondante e preso in fretta, senza poi essere uccisi ? In casa non si è trovata nessuna traccia di vomito o altra escrezione. Il vomito poi, contenendo acido cloridrico, e non solo resti di cibo, avrebbe dovuto lasciare tracce riconoscibili per i tecnici. Nulla risulta di tutto questo, ma non solo: il fatto di non aver sequestrato la villetta integralmente, dimostra "ad abudantiam" che in quella casa nulla era successo di tragico e che i SS. Inquisitori lo sapevano perfettamente.
RispondiEliminaEcco il punto che pur l'avv. Marseglia aveva segnalato, ma concentrandosi, come i suoi colleghi, sul povero disgraziato Michele Misseri, ha sorvolato sul significato di tale mancanza. Se questa è una difesa efficace alla dimnostrazione dell'innocenza, mi farò inoculare ormoni femminili, come qualcuno avrebbe tempo fa voluto.
Non fatevi inebriare da nomi celebri. A Coppi personalmente ho sempre preferito Bartali.
Magica, la logica dovresti iniziare ad usarla tu per scrivere i tuoi post. La prima parte del tuo ultimo, infatti, è assurda e priva di significato.
RispondiEliminaPer la seconda parte, invece, ti ricordo che la signora che parlò del vomito di Sarah non è una persona qualunque, ma è la moglie del fratello di Michele Misseri (Salvatore, scomparso a causa di un tumore prima che potesse testimoniare, con il quale Michele si era confidato). Sei sicura che si trattasse di "illazioni becere"? Mah, io non ho le tue certezze. Ciao, R
ESIMIO RR.. tu sei un furbastro e vuoi negare l'evidenza affermando che il mio post non significa nulla .
RispondiEliminaallora tu scrivi , come fece sabrina a sapere che sarh non mangio'? carisSimo R . GUaRDA UN PO' CHE INVECE LA SARH QUEL GIORNO MANGIO' ci sono le testimonianze dei familiari di sarah . invece tu ti chiedi come face sabrina a sapere che sarh non mangio? lo avra' chiesto a srah ? quale le disse un frottola?-. di non aver mangiato mentre invece mangio' .. chissa' perchè ..e tu non trovi la non logicita'.. chieditilo!
x moglie del fratello di misseri.
.. pensi che uno della famiglia misseri vada dalla cognata.. a dire che sarh vomito?. in modo da alimentare chiacchere di paese che non trovano riscontri?
è troppo facile sbugiardare gli altri . quando invece non si usa ragionare , con criterio .
,
BELLO !!!
RispondiEliminail post delle 13:44 è da incorniciare !
ANONIMO/ANONIMA ...
RispondiEliminati faccio una domanda .
nel post di R delle06:39 c'è una domanda .. alla quale bisogna rispondere .
come fece sabrina a sapere che sarh non aveva mangiato?
rispondi!.
Ah Magica, questo dovresti chiederlo a Sabrina. Fu lei a dirlo a mezzo mondo, mentre la madre e il padre di Sarah, nonché la badante del nonno, parlarono di un pasto frugale costituito da un cordon bleu precotto. R
RispondiEliminae non ti chiedi come mai perchè sabrina disse questo?
RispondiEliminaperchè invece non lo trovi strano che sabrina lo abbia detto-?-
,mentre è assodato che la sarh invece mangio?.
nel tuo post ti sei posto la domanda . e devi darti una risposta .
lo devi dire te perchè sabrina lo disse .
non bisogna solo postare . bisogna anche spiegare . altrimenti sono parole al vento
sembra un gioco di parole ,
RispondiEliminama non lo è .
troppo facile postare e poi non saper spiegare . o perlomeno dire una propria considerazione .
per il fatto successo in farmacia .
RispondiEliminadove si parla di vomito .
dovresti postare la data di quando successe il fatto . cioè quando misseri avrebbe raccontato al fratello il fatto del vomito fatto fare a sarah..
perchè è inutile postare notizia estrapolate di qua e di la' . cosi' tanto per scrivere . bisogna essere precisi . scrivere come e perchè e sopratutto quando successero i fatti., se prima o dopo il fatto omicidiario
X anonimo R.Mi sembra che questa discussione sul gordon bleu si stia prolungando troppo, non ti pare?Che sia un cibo precotto o non lo sia,sempre 120 grammi pesava,e quel determinato peso non lo digerisci in pochi minuti,quindi ti consiglio di andare a rileggerti cosa disse il non attendibile Prof Strada nella sua famosa deposizione,roba da rimanere esterrefatti da uno che in aula ha fatto sorridere i presenti.Analisi incomplete,e un foulard per strangolamento,che dici piango o sorrido? Un'altro particolare stai dimenticando(cosi allunghiamo il discorso) che Sabrina sapeva come era vestita Sarah Il pomeriggio,sei contento? ciao.
RispondiEliminaSconclusionata. Scusami, Magica, ma mi sembri sconclusionata. La persona che parlò di vomito con la farmacista (sua dirimpettaia) si chiama Maria ed è la moglie del defunto Salvatore Misseri. Sta scritto nei verbali delle deposizioni che, come minimo, dovresti aver letto (o no?).
RispondiEliminaChiudiamola qui che è meglio. Ciao
X Anonimo
RispondiEliminaInteressante quello che hai postato: grazie per averlo fatto.
R
Caro Vincenzo grazie.Certo è che, se ha saputo proteggere dei malfattori,"amici o parenti esterni alla famiglia",e poi non ha saputo proteggere figlia e moglie,la faccenda è molto strana e dai contorni misteriosi.Ancora oggi mi chiedo cosa centrano fratello e nipote in questa storia? Ma quante persone servivano per uccidere e far sparire il corpo? Non ti sembrano un po troppe 5 persone? Ciao e buona Domenica.
RispondiElimina@ Ciao Anonimo R delle 15,42.
RispondiEliminaQueste notizie che ho postato sono tutte contenute nei verbali del processo e riferite da tutti i giornali.
Il primo a parlare di VOMITO a tutto il paese fu proprio il FIORAIO, "visitato" a più riprese da Cosima e Valentina.
Tutti conoscono queste notizie, tanto è vero che anche altre persone le hanno postate in questo stesso blog, così come hanno anche rilevato di aver notato come di certe cose è meglio non parlarne.
Qualcuno ha anche sottolineato, dopo quanto uscito fuori dal processo, di come sia strano e difficile da credere che all'improvviso il contadino sessantenne di cui tutto il paese non ha parlato che bene, fosse il solo ad avere dei "pruriti", mentre le sue donne, oltremodo pudiche, "sgranavano il rosario".
RispondiEliminaI giornali dell'epoca (ora scomparsi) riportarono anche la notizia di una LETTERA del fratello Salvatore (che non ha testimoniato al processo perché morto), in cui questi parla delle CONFIDENZE raccolte da Michele.
RispondiEliminaCarissimo anonimo posso darti questo consiglio,di chiuderlo qui il discorso per evitare che continui a dire delle sciocchezze,lo faccio per il tuo bene,perché tra il vomito di Sarah e il gran premio di Avetrana con solo 4 spettatori,anzi tre,dietro nella macchina di Cosima il fioraio indica una sagoma,quindi ti consiglio di rivederle le tue teorie,perché non hanno ne capo e ne coda,porta qualcosa di utile invece di vomiti e rincorse per le vie di Avetrana,non vedo nulla di serio nelle tue fantasiose analisi.ciao
RispondiEliminaVito perché dici all'anonimo di chiudere il discorso?
RispondiEliminaQuelle cose le ho lette anche io andando in rete e sono state pubblicate dai giornale e raccolte per iscritto presso gli inquirenti.
Non capisco perché quello che ha detto la Pisanò dia tanto fastidio, la Pisanò da quel che si legge, prima di dire certe cose agli inquirenti le ha dette a Concetta.
Perché si escludono a priori delle tracce che potrebbero portarci a capire cosa è successo.
Se fin dall'inizio si fosse lavorato veramente per aiutare i Misseri, forse poteva andare meglio.
Non mi sembra che certe testimonianze che qui vengono irrise o saltate siano state molto utili per tenere le donne fuori.
Non si può continuare questo dialogo avendo una benda sugli occhi davanti a dati differenti. .
Se Cosima si permette di minacciare denunce chiunque parli di lei con sospetto,lo dovrebbe fare anche la Pisanò a questo punto, e tutti gli altri che hanno avuto il coraggio di dire qualcosa.
Riguardo l'altro( Petarra?) che ha visto Sarah mentre aspettava la moglie? non ricordo.
Quella testimonianza è importante ed è più che duplice.
Da quel che ricordo è stato anche coraggioso perché si parla di orari di lavoro delle donne non coperti del tutto dal datore di lavoro.
Non si può chiudere la porta alla conoscenza del nuovo.
Anche Ivano Russo aveva minacciato il giornalista che aveva pubblicato il succo delle 4500 telefonate di Corona.
Ma ha perduto: il giornalista ha fatto il suo dovere di cronaca.
Muore una ragazzina e tutti passivamente dobbiamo liberare qualcuno o possiamo avere dei dubbi ed esprimerli?
E sui quei dubbi possiamo o no costruire un teorema?
Post di magica, di questa mattina.
RispondiElimina"lo spsgliarello a pagamento fu uno scherzo che le ragazze chiesero a ivano alle quali rispose con uno scherzo dichiarando mi pare una cifra .
il discorso lo fecero mariangela e sabrina e sarh non centra .
non capisco tutte queste osservazioni su cose banalissime .
ma in che mondo vivono?
quando si sentono storie di
giovani studentese che vanno con il prof e ne combinano di cotte e di crude .
. per delle frasi banali si pensa che siano premonizioi di omicidi .? .
Rispondo con garbo.
No, gli spogliarelli sono altro da quello che porti, si conoscono anche i locali dove si andavano a fare.
C'era un giro di adulti e minorenni, vai in rete a risciacquare le tue nozioni.
Dunque sono scherzi, cose banali, banalissime, visto che pure le studentesse lo fanno coi professori...
Veramente siamo in un mondo deviato, se certe cose sono banalissime.
M qui c'è scappato il morto, due ergastoli e altre condanne a piede libero.
Vorrà pur dire qualcosa o è banale, uno scherzo pure questo?
I PROBLEMI DELLA DIFESA NEL PROCEDIMENTO DI TARANTO
RispondiEliminaPARTE GENERALE
Gli avvocati, nel loro complesso, ritengono pretenziosamente di essere una categoria combattiva. Tali si vantano d'essere nelle loro riviste specialistiche. Fatte salve le solite eccezioni individuali, la categoria forense è, invece, assolutamente molle e cedevole.
Vediamone intanto le ragioni di natura generale: essi si formano sugli stessi banchi universitari dei loro pretesi avversari, i futuri procuratori e giudici, leggono i medesimi testi, hanno i medesimi insegnanti, imparano le stesse regole, condividono una stessa arcaica mentalità, ben espressa ad esempio dallo storico del Diritto Paolo Grossi (da non confondere con l'avv. Grosso), il quale sostiene che bisognerebbe tornare alla "sapienzialità" del Diritto medioevale o Comune (Diritto romano medioevale, diffuso in tutta l'Europa), fondato cone il "common law" sulla giurisprudenza (casistica dei precedenti), e non sulle leggi. Inoltre, condividono con i loro futuri "avversari" le feste e le orge goliardiche, talvolta rimangono amici o sono addirittura parenti stretti, come più tardi condividono in sede professionale il ristorante o il bar "Al Foro" o "Alla Pretura". Inoltre, se come avvocati difensori dell'imputato sono presunti "avversari" , in qualità di difensori della parte civile sono strettamente alleati ai procuratori e ai giudici (quando favorevoli alle tesi dell'accusa). Per cui è rischioso litigare con chi domani può essere alleato.
Non basta, essi per formazione, tendenza e carattere vedono nel magistrato inquirente e giudicante un Essere Superiore a cui obbedire e spesso servire. Li vedono come i "dòmini" (padroni, signori) delle indagini.
Sul piano dei mezzi non c'è paragone: salvo che non si tratti di patrocinati molto ricchi (cfr. Berlusconi, Riva o altri consimili), non hanno mezzi paragonabili a quelli dei loro "avversari", i quali possono rivolgersi a tecnici e periti senza tirar fuori un centesimo di euro, mentre i loro patrocinati il più delle volte hanno appena i soldini per pagarli. E' come fare la guerra col pugnale, la spada e lo scudo contro i carri armati.
Il più delle volte l'avvocato non può che affidarsi alla propria capacità dialettica (da non confondersi con la retorica, che è arte del bel discorso, piacevole esteticamente ma non necessariamente convincente), ovvero alla capacità dimostrativa della propria tesi e confutatoria delle tesi altrui: qualità estremamente rare, e di scarsa efficacia dove vi siano questioni da dimostrare tramite perizie. Ma anche alle quali l'avvocato in generale non è formato. So da miei ex-compagni d'università che, essendo giovani, hanno poi proseguito i corsi di specializzazione, in cui facevano leggere loro Cicerone: come se ad un fisico o biologo attuali si facessero studiare Platone, Aristotele e gli Stoici.
Tutto ciò provoca in essi un enorme complesso di inferiorità, che li tiene sempre in condizioni di difesa minima. A nessuno di essi salta in mente, ad esempio, di presentare querele, a nome del proprio patrocinato, contro gli abusi nelle indagini, ma tutt'al più semplici ricorsi che rallentano, ma non bloccano l'attacco avversario.
PARTE SPECIALE
RispondiEliminaLA GUERRA DI TARANTO
Un procedimento giudiziario (inteso a partire dalle indagini fino alla conclusione in ultima istanza, rinvii eventuali compresi) è come una sorta di guerra di carattere intellettuale e scientifico. Non si spara, non si uccide (una volta anche quello...), ma si ragiona, si discute, si litiga, si condanna con discorsi e con documenti. Come in tutte le guerre, non vi è mai certezza preventiva di vincere, ma è viceversa necessario resistere, contrattaccare, dare del filo da torcere agli avversari, ovviamente tutto all'interno delle regole processuali e generali.
Ora, una simile concezione "bellica" difetta quasi del tutto nel "team" di avvocati difensori delle due imputate principali. Michele Misseri sta a sé, per le ragioni che è inutile ripetere. Tuttavia occorreva tener in considerazione che il delitto è lo stesso, la famiglia in senso lato è la stessa, e quindi era logico coordinare le forze difensive nello sforzo contro le tesi accusatorie, approfittando così di un obiettivo comune (l'innocenza totale di tutti gli imputati), impiegandovi la forza del numero e della varietà delle argomentazioni, fondate tutte sull'assenza di tracce e di elementi probatori determinanti a carico degli imputati.
Invece:
1) la difesa degli imputati è del tutto scoordinata, divisa tra Michele Misseri da un lato, le cui molteplici confessioni sono pure state azzerate interamente dalla Corte di Cassazione, i suoi parenti (fratello e nipote), un avvocato dell'ex-difesa, e le due donne imputate principali. Come sempre avviene in ogni guerra, la scoordinazione delle difese è causa diretta di disfatta.
2) Nessuno degli avvocati difensori ha mai tentato di reagire alle scorrettezze e agli abusi investigativi e giudiziari commessi contro le parti imputate con qualche bella querela o, almeno, esposto, a nome dei propri patrocinati, dimenticando che il contrattacco, improvviso e deciso, è la miglior forma di difesa.
3) Nei vari ricorsi, la motivazione è stata fragile, debole, passiva. Ad esempio, nell'istanza di ricusazione, che pure fu ad un passo dalla vittoria (aveva l'appoggio della Procura Generale di Cassazione), la motivazione era alquanto discutibile, ovvero rivolta contro la pubblica informazione diffamatoria, piuttosto che contro gli abusi della Corte.
4) Quando vi fu la richiesta di rinuncia di due giudici, invece di presentare querela o almeno rinnovare l'istanza di ricusazione, ci si è accontentati pietosamente di sentire il parere del presidente del Tribunale, il quale evidentemente non ha fatto che rigettare tale atto in nome del più becero corporativismo.
5) Infine, nel merito è assai tragico ignorare che compito dell'avvocato difensore di un imputato non è di accusare un altro, ancorché apparentemente reo confesso, ma di sgretolare le tesi avversarie e dimostrarne l'inconsistenza, cone sarebbe stato facile ridicolizzando le tesi accusatorie e gli stessi accusatori. Qui la dialettica poteva essere arma micidialissima. Invece, oltre che ribadire "Michele è colpevole perché reo confesso; Michele è colpevole perché reo confesso; Michele è colpevole perché reo confesso....", e via come i dischi rotti di antica memoria, non si è saputo fare altro.
Questi, in sostanza i difetti enormi della difesa tecnica (?) delle due imputate principali, mentre il buon Michele, ancorché reo "con-fesso", si è preso solo 8 anni, con la motivazione che è un po' "con-fuso", ma non "con-fesso", una differenza non da poco. Tralascio gli altri perché di minore rilievo.
Per poter sostenere che Sarah vomitò essendo strangolata (ammesso che ciò sia praticamente possibile: strangolare non è come mettersi il dito in bocca come si fa per vomitare), OCCORREVA ESSERE STATI PRESENTI. Nessuno di chi scrive nel web queste sciocchezze era presente, quindi nessuno può testimoniare una cosa del genere. Il vomito, ripeto, avrebbe lasciato tracce, grazie alla presenza di acido cloridrico che, come tutti gli acidi, è corrosivo, e non sarebbe sfuggito ad analisi di natura scientifica moderna. INTERNET è una fonte ricchissima, ma anche di vere imbecillità e, essendo poi anonime, ancora meno da prendere sul serio.
RispondiEliminaLa trasformazione del sogno floreale in un assassinio compiuto in strada è un altro di quegli orrori che circolano. Un rapimento, ammesso ipoteticamente che vi sia stato, non è di per sé un omicidio.
Questi sono solo due degli effetti di una pessima difesa nel merito delle due imputate principali.
La storia del vomito è stata chiarita in dibattimento: la farmacista ascoltò questo pettegolezzo da una parente dei Misseri, la quale dice di averlo sentito per strada, senza mai indicare il nome delle persone che raccontavano questa vicenda, ma sottolineò che erano soggetti non residenti ad Avetrana. Sarah ha vomitato davanti al fioraio (come sostiene l'anonimo)? Ci fu una perizia dei RIS nella vettura di Cosima, e non fu trovata nessuna traccia di vomito appartenente a Sarah, premettendo che il vomito contiene tracce di acido che può depositarsi a lungo. Troppe chiacchiere e niente fatti. L'anonimo è rimasto indietro con gli atti. Io continuo a reputare Michele come unico colpevole del delitto, e il movente è questo: raptus sessuale. Il resto è noia...
RispondiEliminail discorso delle studentesse è un discorso a aprte che non centra con avetrana mai pensato questo
RispondiEliminale mie nozioni sono molyo limpide e non bevo tutte le manfrine dei quelli che vogliono a tutti i costi che le misseri siano colpevoli .
io ho seguito il caso dall'inizio .
per lo spogliarello di ivano .. ivano ha fatto uno spgliarello
e si è fatto pagare?
cosa centra questo fatto con un omicidio .
.
http://www.manduriaoggi.it/notizia.asp?idnews=12257
RispondiEliminaPer l'anonimo delle 15,35. Non vi è traccia, ed è strano, perché Sarah avrebbe dovuto sudare con quel caldo afoso, quindi ci dovrebbero essere delle sue tracce, soprattutto se vomitò. C'è poco da fare.
non si possono ' sopportare queste falsita'.
RispondiEliminaanche il fioraio sapeva del vomito e come faceva a saperlo.?
capisco che a certi messaggi si preferisca non rispondere .
perchè sono carognate pazzesche .
ok da oggi in poi si potrebbe tutti saltare il fosso., dall'altra parte e incominciare un percorso di ravvedimento .
tanto vedo che questo forum è diventato colpevolista a tutti i costi. mi sembra di essere in intopic ..
di la' in quel sito hanno sbolognato tutti quelli contrari con oscuramenti ..
ora vorrebbero sbolognarci anche da qua .
.
Cara Magica,
RispondiEliminanon è certo da ora che vorrebbero "sbolognare" non solo gli innocentisti, ma anche i "perplessi" sulla vicenda. Non ci sono riusciti, anche grazie a Massimo Prati, che tiene il timone con garbata fermezza. Però sarebbe opportuno che nessuno sbolognasse l'altro, ma che si discutesse sulla base dei dati di fatto, delle leggi vigenti, della presunzione per tutti di innocenza fino a sentenza definitiva. Le ipotesi sono lecite, ma entro regole previste dalla Costituzione e dalle leggi.
ot
RispondiEliminascusate l'ignoranza ma cos'è questo "intopic" a cui spesso fa riferimento Magica ?
"Enrico"
RispondiEliminaMi devi una spiegazione chiara e convincente su quel "Giacomo" messo tra virgolette nel tuo post del 14 settembre h 23:35.
Il giochetto di mettere in dubbio l'identità sia pure convenzionale dell'interlocutore, attaccandone la lealtà, è tipica dei colpevolisti ottusi a corto di argomentazioni.
Giacomo
"In topic" dovrebbe essere un altro blog, non so quanto seguito, nel quale si sono discusse tesi contrarie all'innocenza delle due donne o di tutti e tre. Praticamente mai a favore.
RispondiEliminaCarissimo e Illustrissimo Prof Tummolo è stato a dir poco stratosferico,roba da 110 e lode.In un processo si devono esporre fatti che abbiano un certo rilievo,non chiacchiere da cortile del tipo,ho sentito da tizio che ha sentito da caio o da sempronio,e senza portare una minuscola prova.Spero che, anche l'amica Vanna che,reputo persona intelligente e con tanta voglia di capire cosa è accaduto realmente quel giorno sia d'accordo su quello da lei esposto.Una cosa è il nostro pensiero,(Michele colpevole e Sabrina e Cosima innocenti,oppure il contrario con Michele solo occultatore di cadavere) un'altra è la fase processuale.Non essendoci nessun testimone oculare sia al momento della sparizione,sia al momento del delitto e dell'occultamento tutto deve corrispondere con dati oggettivi,con le ricostruzioni fantasiose non si arriva a nulla,si fa solo confusione e si condanna senza prove,ma solamente basandosi su indizi discordanti,una cosa è un indizio,un'altra è una prova inconfutabile,senza alcun dubbio.se non è servita a nulla la confessione in aula di Michele Misseri dichiarandosi colpevole di tutto(cosa strana visto che quanto da lui detto in aula era davanti ad una corte d'Assise),e ovvio che le difese delle imputate devono smontare una per una tutte le tesi accusatorie portando a prove inoppugnabili che: nessuno ha visto Sarah entrare in quella casa,nessuno l'ha vista uscire,nessuno a assistito al delitto,l'ora del decesso,i residui gastrici insufficienti per un decesso avvenuto pochi minuti dopo l'uscita da casa,insomma c'è ne di cose da poter far rilevare in corte d'appello per poter ribaltare la prima sentenza.Questo naturalmente per quanto riguarda il processo,poi, noi siamo liberi di esporre le nostre teorie basandoci su quello che è uscito fuori dalla lettura dei verbali e dalle tante dichiarazioni o interviste rilasciate dai testimoni nel tempo.Se in appello non entreranno i pregiudizi,le chiacchiere da cortile,le ritrattazioni di diversi testimoni,confessioni fatte in privato con nessuna registrazione sonora,allora forse che si potrà sperare in un esito positivo per le due imputate,altrimenti si dovrà sperare nella cassazione,credo che più chiaro di cosi non si può.Carissimo ed Esimio Prof auguro una serena notte a Lei e tutti gli amici del blog.
RispondiEliminaCarissimo Prof Tummolo leggendo qualcosa su Aristotele si fa presto ad apprendere un po di filosofia,che oltretutto di certo non guasta,tutto serve nella vita, anche essere un po filosofici in certe discussioni può essere utile,o sbaglio? Buona notte.
RispondiEliminaCarissimo Vincenzo ho letto l'articolo sulle analisi fatte alla macchina di Cosima,non è risultato nulla,nessuna traccia biologica,e nessuna macchia di sangue o residui vari,quindi con quale macchina hanno rapito Sarah? Forse con il furgone del fioraio avuto in prestito per 15 minuti? come lo deve spiegare uno che non c'e stato nessun rapimento da parte di Sabrina e Cosima ? Che Sarah in casa quel pomeriggio non è mai entrata? Che mamma e figlia con questo delitto non c'entrano nulla? Buona giornata a tutti e un caro saluto all'amico Giacomo.
RispondiEliminaCarissimo Signor Vignera,
RispondiEliminain tutto si può sperare. Da noi a Trieste vige un proverbio sulla speranza, che non scrivo perché un po' volgarotto. Sperare si può, e dico: SPERARE SI DEVE, guai se no. Ma la speranza, per sussistere e non diventare illusione ovvero suicidio dello spirito, deve essere alimentata dalla ragione, dallo spirito combattivo, soprattutto dalla ricerca della verità dei fatti, senza limitarsi ad apparenze superficiali, non suffragate da elementi concreti e verificabili.
Alla fine del V secolo o inizi VI secolo d. C., Severino Boezio "l'ultimo dei Romani", ingiustamente incarcerato da Teodorico re d'Italia e degli ostrogoti, scrisse il "Sulla consolazione della Filosofia", immaginandola come donna che visita il prigioniero in carcere e lo consola con la ragione. La filosofia, non solo Aristotele (anche se resta tuttora un colosso del pensiero, ma non della scienza fsica o biologica ovviamente), ci fa capire quanto complessa sia la realtà e come accettare nella discussione qualunque tesi, per quanto strana possa sembrare, ma fondata su argomenti di ragione, per cui non si grida allo scandalo se sentiamo cose strane, ma chiediamo: quali argomenti di fatto e di ragione, quali dati scientifici porti a favore della tua tesi ?
Caro “giacomo” io non TI DEVO proprio nessuna spiegazione , semmai dovresti essere tu ad illuminarci circa i tuoi strabilianti “esercizi di stile” a corrente alternata ( anche se personalmente,la cosa mi diverte e basta)
RispondiEliminaIn ogni caso mi sembra che il blog abbia già un ragguardevole numero di accessi, grazie ai post dei “colpevolisti ottusi a corto di argomentazioni.” fra i quali gratuitamente mi annoveri, da desiderare di accrescerlo attraverso ulteriori mediocri, inutili polemiche
Stammi bene
ENRICO
Bene, "Enrico". Da adesso in poi, ove se ne presentasse l'occasione, virgoletterò sempre il tuo nome, attribuendo a tale virgolettatura lo stesso significato che tu hai inteso attribuire a quella del mio nome. Così siamo pari.
RispondiEliminaGiacomo
Ricambio i saluti all'amico Vito e saluto altresì tutti gli amici del blog.
RispondiEliminaGiacomo
Per mettere i puntini sulle i, la storia del vomito nasce quanto Maria de Santis, moglie di Salvatore Misseri (ora deceduto), donna che non ha ricevuto alcuna istruzione (pur essendo del '61) e per questo non sa né leggere né scrivere e parla quasi esclusivamente in dialetto (chissà se quando ha firmato i verbali in caserma c'era qualcuno con lei), parlando con la farmacista dice di aver ascoltato due persone (che non conosceva) che per strada dicevano che Sarah "l'avevano fatta pure vomitare".
RispondiEliminaLa farmacista di quanto dettole dalla de Santis ne parla ad un'altra donna (...) e questa va a dirlo ai carabinieri che vanno alla sua parafarmacia e la convocano in caserma per farle delle domande e scrivere un verbale (lei avrebbe voluto parlarne in maniera informale in quanto il tutto si basava dolo su chiacchiere di paese). Il tutto accade a metà maggio 2011, quando già si sapeva del sogno del fioraio, e nei verbali (anche quello fatto fare alla de Santis) si inseriscono le chiacchiere sul fiorista che avrebbe avuto una storia (questo si immaginava in paese perché a volte il fioraio la accompagnava a casa) con la figlia della Pisanò e, visto che si era in tema, si fanno domande in cui si ipotizza che il fiorista avesse visto Sarah vomitare.
Da qui i giornali hanno parlato di una tresca amorosa fra il Buccolieri e la Cerra. Però, sia la Pisanò (anche a processo) che sua figlia e il fioraio, negano fermamente la relazione. Inoltre la moglie del fiorista afferma che quando si faceva tardi, perché c'erano state feste particolari e si doveva pulire il negozio, lei e il marito andavano insieme ad accompagnare la commessa.
Su queste chiacchiere di paese, condite dal sogno sì o sogno no, è nata l'udienza (fortunatamente una delle più corte) del 15 maggio 2012, nella quale ogni teste fa riferimento a quanto si diceva in televisione o era scritto sui giornali. Significativa la testimonianza dell'orafo, amico del fiorista, che parlando del sogno dice:
"Allora, io in un primo momento (...) no, gli ho creduto (...) secondo il mio punto di vista, poteva essere anche un sogno. Però, dopo, poi sentendo i particolari che erano abbastanza reali raccontati, perché sui giornali comunque (...) non so neanche io se credere o no"
Come altrettanto significative sono le parole della de Santis. La prima volta quando si cita il vomito di cui avrebbe parlato il fioraio (ma anche la farmacista parla sempre e solo di chiacchiere e sentito dire da altri che avrebbero sentito dire), quando a contestazione del Pm che le ricorda di aver firmato un verbale in cui stava scritto che il testimone poteva essere il fioraio, dice: "Però sempre dalla televisione, non è che abbiamo parlato (lei e la farmacista) di (buccolieri)...
La seconda volta quando parla della visita che le fece Cosima per chiedere al fratello di Michele se gli facesse il favore di andare a potare le piante e tagliare l'erba (favore che non le fece e portò il Misseri appena uscito dal carcere a lamentarsi in televisione di come la moglie aveva potato). Anche in questo caso il Pm fa una contestazione e chiede alla donna se ricorda di aver fatto scrivere nel verbale dei carabinieri che Cosima Serrano aveva chiesto il piacere al cognato perché temeva, da quanto si diceva in televisione, di essere arrestata di lì a breve (infatti fu arrestata di lì a breve). La de Santis risponde: "Ma sempre dalla televisione, non è che l'abbiamo detto noi".
continua...
Per finire, in quell'udienza in tante altre occasioni esce il discorso della televisione, fonte primaria da cui gli avetranesi attingevano i fatti su cui chiacchierare...
RispondiEliminaQuindi dire che le cose stanno scritte a verbale e sono pure state dette in udienza, pare un eufemismo. Quanto uscito in quell'udienza del processo, seppure criticabile e opinabile, si è basato solo ed esclusivamente sui dei "sentito dire" da persone sconosciute o dalla televisione. E non credo, o almeno lo spero, che i giudici siano propensi a far processi basati su chiacchiere e su quanto dicono i programmi televisivi.
Questo per non farvi continuare a discutere solo su chiacchiere che non fan neppure indizio.
Massimo
buongiorno massimo
RispondiEliminasi hanno notizie che la signora cosima abbia minacciato qualcuno di denuncia se avessero osato parlare male di lei.. questa storia da dove salta fuori?
l'ho letta con meraviglia da qualche parte , notizie da corridoio ... oppure vere?..
inoltre
bisogna dare ascolto alla pisano'.
quando sabrina quella sera del 26 agosto l'abbraccio' piangendo .. .dicendole che dopo ore di interrogatorio avevano incastrato suo padre., mentre lei non avrebbe mai confessato . .
volendo far passare quello che la pisano' ando' a riferire in procura e denunciare sabrina ' . . . ..
potrebbero chiudere le indagini e finirla qua . ergastolo per sabrina e pure x cosima ., perchè se si da' per buono anche il sequestro . l'ergastolo è x 2
.
Anonimo ha detto...
RispondiElimina.
I giornali dell'epoca (ora scomparsi) riportarono anche la notizia di una LETTERA del fratello Salvatore (che non ha testimoniato al processo perché morto), in cui questi parla delle CONFIDENZE raccolte da Michele. (da copia incolla)scritta da anonimo
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si sanno niente di queste lettere?
I giornali non scompaiono, alcune copie devono restare nell'archivio della redazione, altre dovrebbero andare nelle biblioteche per essere consultate.
RispondiEliminaCome mai queste copie sono scomparse? Non ne è rimasta memoria?
Questo è un fatto molto grave.
mi sa coppi ha fatto sparire quei giornali
RispondiEliminaLa Difesa di Cosima, all'indomani della sentenza di condanna, ha dichiarato che se la sua assistita fosse stata DIFFAMATA, avrebbe denunciato i diffamatori.
RispondiElimina"Parlare male" è un termine generico. Invece la DIFFAMAZIONE è un reato previsto dal codice penale. Pertanto legittimamente la Difesa ha assunto questa posizione, nel tentativo di arginare il linciaggio mediatico, che non si è mai interrotto da tre anni a questa parte.
Per completezza riporto l'articolo del Quotidiano di Puglia, relativo alla notizia.
TARANTO - I difensori di Cosima Serrano, la zia di Sarah Scazzi condannata sabato scorso all'ergastolo insieme con la figlia Sabrina Misseri per l'omicidio della quindicenne di Avetrana (Taranto), hanno deciso di «monitorare tutte le trasmissioni televisive verificando, ove si evidenziassero elementi che possano concretizzare l'ipotesi di reato di ingiuria o calunnia, l'opportunità di proporre formale querela nei confronti di tutti coloro che si renderanno attori di tali reati». Lo ha dichiarato uno dei legali di Cosima Serrano, l'Avv. Franco De Jaco. La decisione è stata presa, ha spiegato De Jaco, alla luce di quanto sta avvenendo in varie trasmissioni televisive, dove «moltissimi tra pseudo-consulenti, giornalisti, psicologi e conduttori non hanno la sensibilità di comprendere che fino a sentenza definitiva tutti i cittadini, e quindi anche Cosima Serrano e Sabrina Misseri, hanno pari dignità e hanno diritto a non vedere offesa la propria persona e la propria famiglia».
Martedì 23 Aprile 2013
Giacomo
Vanna
RispondiEliminaHai troppa fiducia nei giornali e nei giornalisti, soprattutto in questo caso, in cui tutti hanno fatto a gara a pubblicare e diffondere notizie false, funzionali a convincere l'indifesa opinione pubblica, che la famiglia Misseri, nella sua interezza ed indipendentemente dalle risultanze processuali, fosse la summa della summa della summa di tutti i mali del mondo.
Giacomo
vanna ga detto no, gli spogliarelli sono altro da quello che porti, si conoscono anche i locali dove si andavano a fare.
RispondiEliminaC'era un giro di adulti e minorenni, vai in rete a risciacquare le tue nozioni..
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mi piacerebbe sapere in quali locali si svolgevano gli spogliarelli.
mi sa che i giornli che lo riportano sono spariti .
Non solo sono scomparsi molti GIORNALI, ma anche delle VIDEO-INTERVISTE molto esplicative sono stati tolti dal Web.
RispondiEliminaMA... RITIRATI SOLO DAL WEB per ostacolare una corretta discussione!
In realtà, restano agli atti tutte le ACQUISIZIONI di essi, fatte dalla CORTE... nonché tutte le SIT (con modalità di tempo e luogo) e tutti i VERBALI delle UDIENZE.
Tutti questi contenuti saranno sempre letti, visti ed ascoltati da tutti i GIUDICI di Appello e di Cassazione - così come è stato in precedenza per TUTTI i giudici che hanno esaminato i numerosi e vani ricorsi tentati dai difensori prima del processo - I QUALI SARANNO LORO E SOLO LORO A DECIDERE DELLE SENTENZE, checché si voglia almanaccare diversamente.
Carissima Vanna spero che quanto hai letto dai post di Massimo abbiano esaudito i tuoi dubbi sul "vomito non vomito".Se avevo risposto in quel modo al signor anonimo è perché ero sicuro di quello che dicevo,avevo letto il verbale dell'udienza e con quello che ne era venuto fuori,praticamente il classico passa parola da uno ad un'altra persona,e poi un'altra ancora.Le televisioni locali in quel periodo non facevano altro che parlare dei Misseri,qualsiasi cosa facessero era di per se negativa,mai a vederla normale,ed ecco che i cittadini di Avetrana tra chiacchiere e commenti vari non facevano altro che parlare male di tutta la famiglia,Valentina compresa, con tutto che stava a Roma e non sapeva nulla.Della lettera non si sa più nulla,ma credo che più importante sia la sua prima confessione,quello che aveva detto all'Avvocato De Cristoforo,al suo Avvocato Galoppa , alla Bruzzone e la sua confessione auto accusatoria davanti ai giudici in aula.A tutti ha raccontato di essere l'unico responsabile della morte di sua nipote,però non gli credono,il motivo? Sabrina era gelosa di Sarah e la madre essendo un fortino da espugnare con chissà quali segreti a voluto aiutare la figlia.Questo secondo l'accusa è il movente di del delitto.Sabrina dice al P.M. che la gelosia non c'entra nulla come movente e il P.M. voleva saperlo da lei qual'era il movente,non che lo scopriva lui qual'era,lo doveva sapere l'imputata e riferirlo pensa che furbata e che colpo di genio a avuto il P.M.,ti rendi conto a che punto siamo arrivati? Buon pomeriggio.
RispondiElimina"...ove si evidenziassero elementi che possano concretizzare l'ipotesi di reato di ingiuria o calunnia, l'opportunità di proporre formale querela nei confronti di tutti coloro che si renderanno attori di tali reati"
RispondiEliminaBeh, allora dovrebbero essere querelati "per ingiuria e calunnia " anche il PM e il collegio giudicante visto che, condannandole all'ergastolo, hanno ritenuto entrambe le imputate colpevoli di omicidio !
domandiamoci piuttosto perchè , per Salvatore Parolisi letteralmente massacrato mediaticamente, questo provvedimento, più volte richiesto, non è stato mai preso in considerazione dall' Agcom.
Evidentemente perchè, sia in un caso che nell'altro, non si è mai andati al di là del costituzionale diritto di libera opinione nè di quello di cronaca
Anonimo 15:32
RispondiEliminaHai le idee piuttosto confuse su che cos'è il diritto di libera opinione e al contrario che cos'è la licenza di maramaldeggiare contro persone in difficoltà.
Come pure hai le idee confuse sul COSTITUZIONALE diritto di una persona che si ritiene offesa dai vigliacchi maramaldi di adire l'autorità giudiziaria a propria difesa.
E' sempre al GIUDICE TERZO che tocca stabilire se si è andati oltre il diritto di cronaca, ingiuriando e calunniando. Non certo tocca all'autore della calunnia, fosse pure un anonimo colpevolista ASSATANATO.
Giacomo
http://www.lavocedimanduria.it/wp/verita-o-menzogne-la-povera-sarah-la-fecero-vomitare.html
RispondiEliminaVerità o menzogne: "La povera Sarah la fecero vomitare"
Pubblicato da Redazione mercoledì, 16 maggio, 2012
Qualcuno vide Sarah Scazzi vomitare il pomeriggio in cui fu uccisa.
La circostanza, emersa più volte in passato ma senza l'esatta indicazione della fonte, è riecheggiata ieri nell'aula della Corte d'assise del Tribunale di Taranto dove è in corso il processo sulla quindicenne di Avetrana strangolata e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010.
A riferirla sono state due testimoni dell'accusa: Maria Rosaria Carrozzo, titolare di una parafarmacia e Maria De Santis, anche lei avetranese, moglie di Salvatore Misseri, fratello di Michele e cognato di Cosima Serrano che con la figlia Sabrina Misseri è accusata dell'omicidio della nipote Sarah.
Le testimonianze di ieri hanno tirato prepotentemente in ballo il fioraio Giovanni Buccolieri, indagato in un procedimento a parte per false dichiarazioni al pm.
L'imprenditore aveva raccontato di essere stato testimone, più o meno all'ora del delitto, del sequestro di Sarah ad opera delle due imputate.
Il giorno dopo Buccolieri tornò in procura ritrattando le precedenti dichiarazioni e dicendo che si era trattato di un sogno.
E fu proprio lui, secondo diffusissime voci di paese ricordate ieri dalle due testimoni, a vedere Sarah che vomitava.
«Io ho detto alla signorina Maria Rosaria (la farmacista, nda) – ha dichiarato la cognata di Cosima Serrano - che in giro si diceva che lo stesso Buccolieri Giovanni aveva visto la Sarah vomitare».
Quella voce, ha precisato Maria De Santis, «si rincorreva in paese in tutti i locali pubblici e non».
Episodi coincidenti quelli raccontati dalla farmacista Carrozzo.
«Ricordo che la signora Maria – ha detto - mi disse che quella poveretta l'hanno fatta vomitare, senza aggiungere altro né io ho chiesto da chi provenissero quelle parole».
Altro elemento emerso ieri dalle due donne, è il timore di Cosima Serrano convinta di dovere esser arrestata già 23 giorni prima dell'evento. Lo racconta la cognata Maria De Santis.
«Cosima venne a trovarci per chiedere a mio marito se potesse interessarsi a potare gli alberi di ulivo perché negli ultimi giorni si susseguivano notizie circa un suo imminente arresto».
La preoccupazione della mamma di Sabrina restò impressa alla cognata che raccontò tale episodio alla farmacista sua amica.
«La mia cliente – ricorda la professionista – commentò anche il fatto che pochi giorni prima la cognata Cosima Serrano le aveva fatto visita perché preoccupata di un suo imminente arresto».
In effetti, 23 giorni dopo quella premonizione, esattamente il 26 maggio 2011, il gip del tribunale di Taranto, Martino Rosati, firmò il mandato di arresto chiesto dai pm Pietro Argentino e Mariano Buccoliero.
Martedì prossimo sarà la volta di Vanessa Cerra, l'ex commessa del fioraio che è stata la prima a raccogliere il suo racconto-sogno.
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno
Anonimo colpevolista delle 16,18
RispondiEliminaMassimo ha già spiegato tutto nell'intervento delle 10,40
Il fatto che tu ci venga a ripetere le stesse cose, dimostra solo che la tua testa ti serve solo per dividere le orecchie.
Giacomo
INTERROGATORIO DELLA COGNATA DI MICHELE MISSERI.
RispondiElimina"CONTESTAZIONE" DEL P.M. M. BUCCOLIERO relativa a quanto da lei dichiarato nel VERBALE S.I.T. DEL 12 MAGGIO 2011 e tentato di ritrattare in aula.
P.M. M. BUCCOLIERO – Se si ricorda. Lei dice: "Abbiamo anche parlato del fatto che in paese si mormora che il nuovo testimone possa essere Buccolieri Giovanni, il fioraio".
DICH. MARIA DE SANTIS – No, no, no, questo non l'ho detto.
P.M. M. BUCCOLIERO – Poi...
DICH. MARIA DE SANTIS – Mi dispiace, eh?
P.M. M. BUCCOLIERO – Proseguo, signora. "Io ho detto alla signorina Maria Rosaria che in giro – come sta dicendo – si dice che lo stesso Buccolieri Giovanni abbia detto di aver visto Sara vomitare".
DICH. MARIA DE SANTIS – No, no.
P.M. M. BUCCOLIERO – Queste voci...
DICH. MARIA DE SANTIS – No, no, no. Solo due persone passare tra loro e dissero che: "Madonna, no, pure la bambina è vomitata", no Giovanni, no... nessuno...
P.M. M. BUCCOLIERO – Ma di Buccolieri Giovanni avete parlato con la signora Carrozzo?
DICH. MARIA DE SANTIS – No, no, no. Va beh, si parlava così, non è che si parlava che...
P.M. M. BUCCOLIERO – Quindi, non avete parlato proprio di Buccolieri allora, da quello che sto capendo.
DICH. MARIA DE SANTIS – No, no, mi dispiace, non... non metto altro, perché non l'ho detto questo io.
P.M. M. BUCCOLIERO – Eppure la signora Carrozzo, che abbiamo sentito adesso, dice che invece un riferimento a Buccolieri è stato fatto.
DICH. MARIA DE SANTIS – Io non mi ricordo, non lo ricordo, ecco.
P.M. M. BUCCOLIERO – Una cosa è che non si ricorda, signora, e una cosa è che dice di no.
DICH. MARIA DE SANTIS – Se l'ha detto lei non lo so però eh? Io per me non l'ho... per niente. E mi dispiace, quello che si sente alla televisione noi ascoltiamo.
P.M. M. BUCCOLIERO – Non ha fatto nessun riferimento la signora Carrozzo? Ecco, non lei, ma la signora Carrozzo a Buccolieri?
DICH. MARIA DE SANTIS – Non lo so, non lo so. Non mi dica altro perché...
P.M. M. BUCCOLIERO – Non se lo ricorda.
DICH. MARIA DE SANTIS – ... So soltanto questo e basta, me ne sono andata, non abbiamo parlato.
P.M. M. BUCCOLIERO – Eh, e questo, quello che ha detto lei, l'abbiamo capito.
DICH. MARIA DE SANTIS – Ecco, e basta.
P.M. M. BUCCOLIERO – E io, invece, le contesto, signora, sempre in quel verbale, lei dice questo, mi ascolti, signora: "Ricordo che anche Maria Rosaria, proprio in virtù che il testimone potesse essere il Buccolieri, mi ha detto che lo stesso poteva aver visto la scena che si descrive sui giornali nel momento in cui, come era solito, accompagnava la sua collaboratrice in Via Deledda presso la sua abitazione".
DICH. MARIA DE SANTIS – Però sempre dalla televisione, non è che abbiamo parlato di...
P.M. M. BUCCOLIERO – No, io voglio sapere se la signora Carrozzo le ha detto queste cose.
DICH. MARIA DE SANTIS – No, a me no.
P.M. M. BUCCOLIERO – Questo non gliel'ha detto?
DICH. MARIA DE SANTIS – Mi dispiace.
INTERROGATORIO DELLA FARMACISTA.
RispondiEliminaLa farmacista ha dichiarato di aver sentito ANCHE ALTRE" VOCI, che RIFERIVANO la stessa cosa che le aveva raccontato la cognata di Michele circa il "VOMITO".
PRESIDENTE C. TRUNFIO – Quindi una o più persone che avrebbero riferito questa circostanza udita dalla signora...
DICH. MARIA ROSARIA CARROZZO – Non lo so, "ho sentito, ho sentito queste voci..."
PRESIDENTE C. TRUNFIO – ... del vomito.
DICH. MARIA ROSARIA CARROZZO – Si, che dicevano delle... delle persone che dicevano, mò signore e signori non ricordo, delle persone che si... che quella povera ragazza l'hanno fatta vomitare.
Circa la domanda se la cognata di Misseri avesse specificato da chi avesse sentito parlare del "Vomito", la farmacista riferisce che la signora non si dilungò in particolari, limitandosi a dire:
"Ho sentito questo", punto.
Questo è scappato dal manicomio. Speriamo che lo riacciuffino presto.
RispondiEliminaGiacomo
Questo dimostra i danni collaterali che la vicenda di Avetrana ha provocato nei deboli di mente
RispondiEliminaGiacomo
naturalmante i signori pm e compagnia bella vorrebbero far fare l'ergastolo per le maldicenze di paese -...
RispondiEliminapero' non vedo le date di questi racconti vomitevoli .
se sono uscite dopo l'autopsia sono tutte supposizioni di paese . dal momento che non trovarono il cordon blu. ma un liquido . CHE DOVEVA ESSERE ANALIZZATO PER BENE, BENE .. PER SAPERE cosa conteneva . -
comunque dopo 42 giorni in acqua e con la testa in giu' , se c'era un contenuto poteva essere uscito dentro al pozzo ..
perchè non hanno mai considerato questo ?
Vito, perché ti rivolgi a me in riferimento al vomito?
RispondiEliminaIo non l'ho mai nominato e perché ti rivolgi a me riguardo questo fatto?
Nel post precedente io dicevo che era grave far sparire i giornali e che negli archivi si possono rintracciare le copie.
Punto
x vanna
RispondiEliminamai rivolta a te parlando del vomito ,
sono tornata indietro nei commenti per controllare ,perchè non mi tornava di averti nominata nel fatto del vomito .
se trovi il commento fa copia incolla . , e vediamo .
"Vito Vignera da Catania ha detto...
RispondiEliminaCarissima Vanna spero che quanto hai letto dai post di Massimo abbiano esaudito i tuoi dubbi sul "vomito non vomito".
questo CHI l'avrebbe scritto ?
Vito oppure Magica che a quanto pare si sente in dovere di dare una risposta a Vanna la quale invece si rivolge a Vito ?
Datevi una regolata e mettetevi d'accordo per le risposte ...
Ora, se qualcuno vomita, perché ha mangiato e bevito troppo, o cose non idoneamente igieniche oppure cose disgustose, potrebbe essere vittima di omicidio. Quello di Sarah è "sicuramente" un precedente.
RispondiEliminaCome si fa a far vomitare una persona? in senso figurato, dicendo cose nauseanti; in senso materiale facendo ingoiare cose disgustose (come successo a Calandrino nella novella del Boccaccio). Mettere un dito in bocca a qualcuno affinché vomiti (e perché poi ?), potrebbe essere pericoloso, in quanto il dito potrebbe esser staccato da un morso.
Peccato che i SS. inquisitori non chiedano mai come siano riuscite le due donne a far vomitare Sarah. Forse facendole ingoiare un emetico ? ma come far ingoiare l'emetico senza il rischio di un morso o qualcosa del genere ?
Le chiacchiere, diciamo noi, non fanno frittole, ma neppure prove processuali. Già Manzoni aveva sottolineato la pericolosità di scambiare pettegolezzi per testimonianze. Ma i SS. Inquisitori preferiscono non leggere il Manzoni. Il grande scrittore trattò sempre male i giuristi.
Carissima Vanna ti chiedo scusa, ho frainteso il fatto con cui dicevo all'anonimo di non continuare il discorso del vomito per il semplice fatto che dalla lettura del verbale non c'era nulla di concreto ma,solo chiacchiere di paese e nulla più.Invece tu parlavi dei giornali scomparsi.Poi ho letto altri commenti e pensavo che qualcosa l'avevi accennata,per questo ti ho detto dei post di Massimo e che potevano interessarti,mi sono confuso con tutti questi commenti sul vomito o non vomito,un "lapsus freudiano",fai finta che non ho detto nulla e a presto con ulteriori analisi sul delitto. Ciao cara amica e buona serata
RispondiEliminaanonimo delle18:58.
RispondiEliminaprima di scrivere stron.. informati bene .
x vito o giacomo . bisognerebbe rispondere a delle domande .
RispondiEliminami rivolgo a voi perchè avete maggiori notizie di me .
sapete darmi una risposta su..
Il gioco bondage potrebbe entrarci, forse un gioco finito male non con l'intenzione di uccidere .(..post delle 20:37del 14 settembre)
.
un gioco nel garage prima del mare . anche perchè ' la corda potrebbe essere servita per sopprimere la sarh ..
che ne pensate ?
Carissima Magica non è che in città si è tutti degli sporcaccioni o pervertiti e nei paesi sono tutti dei santerellini,magari sono dei piccoli giochi tra amici e che qualcuno ricamandoci su ha pensato "bene" di trasformarli in giochi lussuriosi.Se qualcuno avesse letto attentamente i verbali si sarebbe reso conto che, Sarah frequentava la cugina da diverso tempo ma,per quanto riguarda le uscite serali queste avvenivano da pochi mesi,Sarah aveva 15 anni e prima non aveva tutta questa libertà di uscite con la cugina,al massimo stavano a casa di Sabrina.Nel 2009 e se non sbaglio dicembre Sabrina conosce Ivano, che era ancora militare e quindi iniziano il rapporto di amicizia,tra licenze e poi il congedo si arriva verso maggio o giugno,in tutto questo periodo ci sono solo scambi di sms e qualche uscita serale.Insieme a loro poi si unisce l'amica Mariangela,Alessio Pisello e qualche altra amica saltuariamente,poi ad agosto arriva il fratello di Sarah e anche lui frequenta la comitiva di amici ritrovandosi quasi sempre al pub 102.Il fratello di Sarah non accenna minimamente a questi presunti giochi,altrimenti qualcosa l'avrebbe accennata,non ha detto nulla,perché nulla c'e di vero solo delle stupidate divulgate sul web per rendere il delitto dai contorni erotici e con chissà quali porcherie.Nei piccoli paesi non solo la gente parla tanto,ma a volte esagera pure,ingrandendo tutto.Ciao Magicuccia bella.
RispondiEliminaMagica
RispondiEliminaHo già risposto a Vanna alle 14:54 di oggi.
La mia opinione sui giochi ecc.?
Tutta spazzatura mediatica, mai entrata nel processo, e non vale la pena dedicarci molte parole.
Ripeto per l'ennesima volta:
Sabrina e Cosima sono innocenti.
Ci sono le prove:
1) Tabulati 14,23 - 14,42
2) Testimonianze della prima ora che fissano l'uscita di Sarah alle 14,30
circa.
3) Confessione autoaccusatoria di Misseri del 6 ottobre, riscontrata da indicazioni che solo lui poteva conoscere, in primis il luogo dell'occultamento.
In base a queste circostanze, la procura lo stesso 6 ottobre 2010dichiarò chiuso il caso: Misseri RESPONSABILE UNICO di omicidio e occultamento.
Non credo che di sostanziale ci sia altro da dire, almeno da me.
Giacomo
Naturalmente saluto Magica, Vito e tutti gli amici del blog
RispondiEliminaGiacomo
Carissimi Giacomo e Magica poco fa ascoltavo da you tube una simpatica canzone di Toto Cutugno dal titolo:voglio andare a vivere in campagna. Bella la vita nei paesi,si canta, si balla, si conoscono un po tutti tra feste e ritrovi nelle piazze,insomma una vita tranquilla.Ad Avetrana prima di questo delitto la vita procedeva in tutta tranquillità,poi è cambiato tutto,nel paese non esistono che i Misseri,e per colpa loro il paese ha perso la sua bella tranquillità,mah,non ho parole,chissà chi ha voluto tutto questo? ciao cari amici e un abbraccio a Carla.
RispondiEliminaSe, dopo pasti luculliani, vi vengono conati di vomito, evitatelo: tenete tutto dentro, altrimenti potreste pure essere strangolati, magari perché avete sporcato il tappeto persiano nuovissimo in sala da pranzo (un ottimo movente per un omicidio casalingo) !
RispondiEliminaCarissimo Prof Tummolo semplicemente spassoso il suo commento,a dopo vado a casa a cenare.
RispondiEliminabuonasera giacomo .
RispondiEliminaultimamente leggono delle considerazioni inaudite.
simango basita leggendole , sembra che non siano mai state dibattute nel forum ,
un conto è esprimere le convinzioni su quello che è uscito sul caso ., dimostrando le proprie contraddizioni ., che le situazioni potrebbero essere diverse da come paiono . con ma non rifare tutta una sequela di notizie spazzatura .
buona serata da magica
Ah, dimenticavo un particolare importante a completamento della confessione di Misseri di cui al punto 3) del mio post precedente.
RispondiEliminaLA CONFESSIONE DI MISSERI È STATA REITERATA DAVANTI ALLA CORTE D'ASSISE.
Sarà durissimo, anzi impossibile, poterla liquidare come autocalunnia.
Giacomo
Per Sarah il pasto luculliano si ridusse ad un misero cordon bleu che, da solo, non l'avrebbe "fatta vomitare". Preferisco non pensare ad altre possibili cause "da vomito". Quanto vorrei che queste molteplici "voci" avessero diffuso solo un pettegolezzo e niente piu......
RispondiEliminaR
ciao vituccio
RispondiEliminama lavori fino a quest'ora..?
mamma mia . che orario pesante .
sara' perchè in sicilia la gente sta fuori a tardi ..
sono stata a catania una bella citta' , vivace un po' caotica . bella comunque ciao
RR
RispondiEliminaBEH.. qua si sta rasentando il maniacale . roba dell'altro modo .
cosa potrebbe essere stato chiediamolo a tummolo , forse lo sa..
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