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martedì 12 aprile 2011

Livia ed Alessia. La fiamma della speranza si ravviva nonostante ci sia chi vorrebbe spegnerla

Questo il video che riassume le ultime ricerche di Livia ed Alessia effettuate in un parco svizzero al confine con la Francia da Swissmissing.


Questo il filmato distribuito da Swissmissing che mostra il luogo in cui sulle 16.40 di domenica 30 gennaio è stato visto Matthias Schepp. L'hanno girato loro stessi durante le ricerche di qualche giorno fa, ricerche che hanno interessato tutti gli otto chilometri quadrati del parco. La cosa che si nota subito è quanto sia isolato, così come si nota la zona boschiva accanto alle piste usate da chi fa trekking o da chi va in mountain bike. I volontari, come chiaramente visibile nel video, hanno portato con loro anche una muta di cani addestrati nel riconoscere le tracce molecolari e l'odore dei cadaveri. Quindi, basandosi sulle parole del coordinatore e sul fiuto dei cani, si può dire che la battuta ha appurato che Matthias e le figlie sono di certo state in quel luogo. Altre sì pare sia giusto pure escludere la presenza, almeno nella zona esplorata dai volontari, dei corpi di Livia ed Alessia. E questo è un ottimo risultato in quanto hanno svolto le ricerche anche all'interno del bosco dove, presumibilmente dato che alle cinque di sera della domenica in questione la zona stava per essere avvolta dal buio, c'era la possibilità, anche se remota, che con l'ausilio di una torcia elettrica lo Schepp si fosse addentrato con l'intento di togliere la vita alle proprie figlie e di occultarne i corpi.

Come è stato detto nel video il parco è a ridosso del confine francese, e questo offre un'altra chiave di lettura  e può far ipotizzare che qualcuno attendesse l'uomo al limite estremo per prenderne in custodia le bimbe. In ogni caso il cerchio sugli spostamenti di quel pomeriggio, grazie soprattutto a Swissmissing, si sta stringendo in quanto, se alle 18.00 è stato visto in un paese a quindici minuti di auto dalla zona di Confignon, questo il nome della località in cui si trova la riserva naturale, significa che il tempo trascorso in loco è stato ben poco. E che in quel poco tempo non aveva la possibilità di mettere in atto propositi delittuosi nei confronti delle figlie. Logicamente non si può però escludere che in quel luogo isolato non abbia messo in atto altri propositi criminosi... e togliere la mamma a due bambine è di sicuro un atto criminale.

Ma a chi può averle lasciate, se davvero le ha affidate ad altri, senza procurare loro traumi difficilmente superabili? Dato che chi le ha incontrate ha dichiarato sembravano tranquille, non è neppure pensabile il padre abbia raccontato loro che la madre fosse morta, così da giustificare l'affidamento temporaneo a qualche amico o a persone qualificate amiche dal Matthias. Chi rimane? Sempre e solo la famiglia Schepp. Tutto orbita nel raggio d'azione di quel nucleo familiare. E pare assurdo che a più di settanta giorni dal rapimento si debbano fare ancora illazioni e non si sappia per certo se Livia ed Alessia sono o non sono coi parenti del padre. Pare incredibile che per proteggerne la privacy non si vada a fare domande mirate a chi potrebbe sapere qualcosa. Pare incredibile che non si sappia né dove abitino i parenti canadesi né i parenti tedeschi degli Schepp, pare incredibile che non si sia fatta una segnalazione internazionale e non si sia mandato nessuno a verificare se le gemelline sono in Canada, in Germania o in qualsiasi altra nazione deve il loro padre potrebbe avere dei parenti.

Tante cose appaiono assurde, si capisce chiaramente che lo sono perché studiate a tavolino dallo Schepp, e tante altre attendono ancora una risposta. Ad esempio, visto che pare non siano state sepolte nel parco, occorre chiedersi perché l'uomo abbia deciso di andare proprio lì, quale motivo lo ha spinto e quali intenzioni aveva. Era solo una passeggiata? Voleva fare sgranchire le gambe delle figlie in previsione di un lungo viaggio? Le ha portate con sé in Francia? Ed allora perché a Montelimar, dove sono innumerevoli gli alberghi e dove a circa cinquanta chilometri si trova un aeroporto (ma passa anche il treno ad alta velocità), non si stanno concentrando le ricerche francesi nella speranza di trovare qualche risposta? In quella nazione c'è un'associazione equivalente a Swissmissing? Occorrerà chiedere a questa di svolgere il compito spettante alla gendarmeria? Mi si può ribattere che in ogni nazione i bambini scompaiono giornalmente e che non si può tenere impegnato un reparto di gendarmi o poliziotti solo per due di loro, che ad un certo punto occorre rassegnarsi. Anzi c'è chi questo lo ha già scritto commentando un articolo di un giornale svizzero.

Ma altri commenti, a volte anche peggiori, ho letto in questi giorni. Ne inserisco alcuni tanto per farvi capire quanto certe persone vivano, e vivere è una parola molto forte rapportata a loro, nell'aridità d'animo. E non intendo riferirmi, generalizzando, alle persone svizzere, assolutamente no. L'esempio di Swissmissing  dimostra quanto valgano gli elvetici sotto questo aspetto. Mi riferisco agli esseri aridi che si trovano in tutte le nazioni del mondo e che la durezza d'animo rende unici nel loro genere ed indegni di essere chiamati uomini. Leggetene alcuni tenendo conto che tra parentesi ci sono i miei commenti ai loro commenti.

"Penso che sia ora di smettere con questa storia. Sì, è triste, ma è giusto fermarsi. Accusare la polizia sembra troppo semplice e molto ingiusto. E' già stata troppa l'attenzione dei media, le altre persone, gli altri casi, anche di orrore, non hanno mai fatto notizia per due mesi... STOP!" (a questo pare ci sia qualcuno che lo obblighi da due mesi, pistola alla tempia, a leggere gli articoli su Livia ed Alessia)

"Capisco che la madre delle gemelle vive una difficile situazione. Ma la polizia sembra aver fatto tutto il possibile per trovarle. A mio parere le bimbe sono morte (va bene, un'opinione è un'opinione, l'importante è non dare consigli stupidi. Secondo voi li darà?). Penso che dovremmo aiutare la madre a piangere e ad accettare questa realtà" (come a dire rassegnati e fregatene delle tue figlie... brava)

"Gentile Signora, capisco la sua terribile sofferenza e non vorrei che nessuno provasse quello che prova lei adesso (ha iniziato bene e si è dimostrata comprensiva, non vi pare? Ma come finirà?) Ciononostante, e con il mio massimo rispetto, penso che è ora di smettere di parlare di questa storia" (chi scrive in questo caso è stanco di sentire parlare di due bimbe di sei anni scomparse)

"E' colpa della polizia se il marito, completamente indifeso (poverino), perso e spinto al limite in questa situazione di divorzio (pare quasi sia stato l'unico al mondo a separarsi), ha scelto di porre fine ad una terribile situazione togliendosi la vita e forse quella della sua bambine (insomma, colpa mia non è, non ero neppure in Svizzera quel giorno)? Migliaia di persone hanno investito nella ricerca senza il benché minimo indizio, Svizzera, Italia e Francia. Ed ora siamo tutti responsabili... (nel senso che la collettività, e quindi anche il signore del commento in questione, dovrebbe spendere altri soldi in ricerche) che mancanza di rispetto" (gli altri nei suoi confronti... capito?)

"Il Clan Lucidi sta iniziando davvero a farsi insopportabile rivelando i segreti della famiglia di Matthias (non è stata la famiglia Lucidi a parlare di quanto aveva sofferto Matthias da ragazzo. Chi commenta l'articolo, e offende Irina e suo padre, lo ha letto talmente a casaccio da non essersi reso conto che è stata la sorella). Gettando del fango si è dimostrata una imbecille e sudicia persona"

Per cui abbiamo capito che questi signori non perderebbero mai un minuto del loro tempo, che passano leggendo i giornali, per andare in un parco assieme ai volontari di Swissmissing. Ciò che dispiace è che da piccoli gli abbiano insegnato, oltre a leggere male, anche a scrivere. Ciò che fa stupore è il fatto che riescano a vivere senza un cuore pulsante nel petto. Ciò che mi farebbe piacere sarebbe andare presto a casa loro assieme a Livia e ad Alessia...


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