martedì 22 gennaio 2013

Roberta Ragusa. Solo pregiudizi e buio pesto...


La scorsa settimana abbiamo saputo che la Procura della Repubblica di Pisa ha aperto un'inchiesta contro ignoti a causa delle notizie arrivate alle orecchie di un giornalista e subito divulgate dai media che, a dire del procuratore capo, avrebbero compromesso le indagini (addirittura!). Gli ignoti su cui si indaga non possono essere altri che i poliziotti, i carabinieri, chi partecipa a vario titolo alle indagini e i frequentatori della procura stessa. Ecco il motivo per cui gli addetti ai lavori non si sbottonano più con chi fa informazione, ecco perché sui giornali si usano vecchie notizie per sparare a raffica nuove illazioni di stampo colpevolista. Ma qual'è la 'notiza bomba' che avrebbe rovinato le indagini? Si tratterebbe della testimonianza di un uomo, un vicino di casa di Roberta Ragusa uscito in auto verso l'una di notte del 13 gennaio 2012 per accompagnare una persona a Pisa, che avrebbe assistito ad un litigio per strada. Secondo le ultime indiscrezioni, i litiganti in questione erano il Logli e una donna scesa da una Citroen (lo stesso tipo di auto che usava Roberta Ragusa). Sempre il testimone avrebbe incrociato, al ritorno, la macchina del Logli che andava verso la città con una donna a bordo, donna non riconosciuta perché di spalle. Anticipando che il racconto portato ai media, a detta dello stesso procuratore, non è quello originale firmato dal testimone, nel senso che le cose non stanno proprio per come le si è scritte, vediamo di capire per quale motivo risulta essere innocuo ed assolutamente non in grado di rovinare alcuna indagine.

Detto che non mi meraviglierei se la testimonianza di cui si parla fosse stata enfatizzata dalla procura per stanare qualche possibile testimone rimasto silente, o per minare le sicurezze del Logli (certamente intercettato), c'è da dire che nel resoconto divulgato dai media ci sono due particolari che colpiscono e accecano gli occhi. Il primo riguarda l'auto di Roberta, che, se davvero presente in strada sulla scena del litigio, da ad intendere ci fosse una sua volontà di allontanarsi da casa in un orario molto strano e inconsueto. Il secondo riguarda le due persone sull'auto del Logli, uno lui per certo e l'altra una donna non riconosciuta perché vista di spalle. Parlare di illogicità in quest'ultimo racconto è altamente riduttivo. Come può il teste aver visto un uomo in volto e una donna di spalle è un mistero che nessuno potrà mai chiarire. Se è difficile al buio della notte, con i fari anabbaglianti per forza funzionanti, capire chi vi sia all'interno dell'auto che si incrocia, ancora di più lo è il capire, guardando da dietro, se la persona al lato del passeggero, vista di spalle, è un uomo o una donna. E anche si potesse trovare un nesso logico nei racconti, entrambe le scene portate dal misterioso testimone presupporrebbero che la volontà di Roberta Ragusa fosse quella di allontanarsi di casa e di lasciar soli i suoi figli, che in quel momento stavano dormendo ed avrebbero potuto svegliarsi e cercarla. Andare a litigare lontano da casa, lasciando per questo sola una bimba di dieci anni (che a quanto si è detto spesso si svegliava e andava a dormire coi genitori), quando si ha un ufficio al piano terreno in cui scornarsi senza problemi, pare essere più una stupidata che una realtà.

Insomma, questa ricostruzione ha gravi incongruenze e si scontra in maniera importante col pigiama, a detta di tutti indossato quella notte dalla donna, e coi racconti delle amiche che ci hanno parlato di una madre che mai avrebbe lasciato soli i figli. E incongruente è anche il fatto che il teste in questione sia rimasto in silenzio ed abbia narrato gli avvenimenti a sette mesi dalla scomparsa... per paura di una reazione della famiglia Logli, a suo dire, quasi che si parli di un clan malavitoso conosciuto, temuto e pericoloso. Inoltre, se davvero avesse raccontato cose credibili, come scritto su tutti i giornali, ci sarebbe da chiedersi il motivo per cui il Logli è ancora libero di girare per strada. Nessuno nega che il marito sia il primo uomo da sospettare, che gli indizi alzino pregiudizi e non lo favoriscano, come nessuno nega ci possa stare anche che, nell'eventualità si trovasse la donna morta, sia da indagare per omicidio e da condannare se risultasse colpevole. Ma nessuno ad ora gli può neppure negare il ragionevole dubbio e il diritto di essere considerato innocente fin quando, pur senza un cadavere a disposizione, non si troveranno a suo sfavore poche prove o molti indizi concordanti. Per il momento la sua unica colpa pare quella di aver avuto un'amante, di averla chiamata subito prima e subito dopo la scomparsa della moglie. Però tutti sanno che la sua storia extraconiugale andava avanti da anni e da anni non c'era amore fra lui e Roberta, tanto che prima della scomparsa si era tentato di risollevare l'armonia coniugale con una vacanza rilassante (rivelatasi un flop e finita anzitempo). Detto questo, è chiaro che la crisi fra i due era arrivata allo stadio finale ed entrambi lo avevano capito.

E' vero, al bar o in casa propria si può far tutto, si può discutere ed arrivare a dire e credere che proprio quella sera lei lo abbia beccato mentre parlava al cellulare con l'altra donna. Al bar si può arrivare pure a dar per certo che tutto sia degenerato fino al gesto estremo, soffocamento o strangolamento poco cambia, con susseguente sepoltura in un luogo criptico e misterioso. Ma il pensarlo colpevole con chiacchiere da bar, non autorizza chi lavora per la stampa a darlo in pasto all'opinione pubblica come sicuro assassino, non autorizza a far ascoltare ai suoi figli, ogni santo giorno, un atto d'accusa contro il padre... con relativa sentenza neppure troppo sussurrata. L'ottanta per cento di chi scrive o parla nei media, non tutti lo capiscono, non lo fa per informare o cercare la verità, lo fa per lavoro, per ottenere il sensazionalismo e con questo l'attenzione del lettore/telespettatore e un'opportunità di carriera. Col titolo a caratteri cubitali, con l'intervista all'amica o al parente giusto, chi ci disinforma cerca di stimolare l'emotività negativa in chi guarda e ascolta, fino ad arrivare alla fidelizzazione del 'cliente' di turno. Ma quanto è emerso finora, seppur stimolante e utile a far pensare al peggio, non basta a giustificare la campagna colpevolista creata attorno al Logli e a cucirgli addosso un abito da assassino. Dove è scritto che l'etica professionale insegna a dare una informazione pregiudizievole per aiutare a ritrovare una donna scomparsa, viva o morta che sia? Da qualche parte ci sarà una simile regola, visto che da oltre un anno, quanto viene scritto e detto serve solo a far sì che l'opinione pubblica punti il dito contro chi, al momento, ha l'unica colpa di aver smesso di amare sua moglie ed averla sostituita, neanche tanto privatamente visto che tutti sapevano che Roberta aveva le corna (al tempo a nessuno importava), con un'amante.

Eppure, da che ne sappiamo, non c'è un cadavere che parli in autopsia e punti il dito contro qualcuno, quindi allo stato attuale, proprio perché non c'è un corpo a disposizione, nessuno può dire vi sia stato un assassinio. Non può dirlo, in mancanza di un arresto, nemmeno chi comanda la procura di Pisa, eppure lo ha detto. Lo ha detto senza pensare che un domani, dato il pensiero pregiudizievole che ha esternato, presterà il fianco a critiche e non potrà giustificare in alcun modo eventuali accuse di indagini unidirezionali. Sarebbe stato meglio, prima di dire certe cose di fronte ai giornalisti (e nessuno si è scandalizzato delle sue parole, anzi, ormai siamo talmente assuefatti a queste situazioni che a tutti sono parse normali), avesse trovato il cadavere o almeno prove per un eventuale arresto. Personalmente, vivessi una situazione del genere, non mi piacerebbe sentir dire che mio padre ha di certo premeditato l'assassinio di mia madre. Chissà, magari il procuratore ha pensato che i figli di Roberta, la bimba ora ha undici anni, siano stati psicologicamente felici di conoscere il pensiero colpevolista di chi da oltre un anno indaga sulla scomparsa della loro mamma senza essere riuscito a venire a capo di nulla (tanto che pochi giorni fa ha chiesto pubblicamente un aiuto a nuovi ipotetici testimoni). Ma forse il procuratore è da capire, il tempo ormai stringe e lo costringe, visto che il 28 febbraio scadrà l'anno concessogli per trovar prove a carico di Antonio Logli.

Entro questa data dovrà decidere se chiedere una proroga (altri sei mesi di indagine), se archiviarne la posizione o portarlo a processo. Ai giornalisti ha già detto che non chiederà un supplemento di indagine, ma credete a me, farà una brutta figura e finirà che dovrà chiederla la proroga, perché con ciò che ha in mano oggi, l'unica cosa che può fare è archiviare. Per questo, essendo convinto dell'omicidio, necessita del corpo della vittima. Per trovarlo la prossima settimana darà il via all'ennesima, stavolta ancora più colossale, ricerca, impegnando tutti i volontari, a partire da chi è iscritto ad una qualsiasi associazione per arrivare a quelli della protezione civile. Non trovasse nulla e decidesse di rischiare incriminando ugualmente il Logli per omicidio premeditato, con quali prove potrebbe mai sperare in una condanna? Porterebbe a un giudice un paio di telefonate e un testimone che sei mesi fa gli ha raccontato una storia illogica che non ha portato a nessun arresto? Per una volta accantoniamo i pensieri negativi e proviamo ad essere realistici, scrolliamoci di dosso l'emotività e razionalmente mettiamoci nei panni dei giudici (non dei Gip o dei Gup che spesso e volentieri seguono i Pm nudi su sentieri spogli). La procura barcolla immersa nel buio pesto e non riesce a trovare nulla, quasi che un morto nell'indagine non esista proprio. In base a questo cosa potrà impedire a una corte di giustizia, in mancanza di un cadavere, di pensare che Roberta, in crisi per come si snodava la sua vita, magari dopo aver saputo il nome dell'amante del marito ed aver capito che tutti sapevano e le mentivono, che l'unica cogliona al paese era lei, possa aver oltrepassato il limite psicologico ed essere andata a vivere in una 'comunità'? La Toscana è per eccellenza la patria di quelle pseudo sette che nel segreto accolgono a braccia aperte chi vuol cambiare radicalmente la propria vita. Quali prove potranno impedire ai giudici di pensare che ora Roberta possa abitare nei boschi, a quattro o cinque ore di cammino dal primo paese, fra gli "elfi" che vivono nell'appennino tra Bologna e Pistoia... ad esempio?

Quali indizi e prove potranno impedire ai giudici di pensare che fuori di sè ha preso il primo treno disponibile, andandosene all'estero alla ricerca di una nuova Roberta? Basteranno le parole delle amiche ad irrobustire il quadro accusatorio? Entreranno i veggenti in tribunale? In fondo i più famosi hanno detto ai giornalisti due cose differenti. Uno l'ha vista sotto un metro di terra, sepolta in un giardino all'isola d'Elba, l'altro immersa nell'acqua di una cisterna sottile in una zona vicino a casa. Basteranno le chiacchiere, quelle che insistono sull'inceneritore e sul cimitero, a convincere i giudici che una moglie è stata uccisa dal marito? Sappiamo bene che questi non sono argomenti validi, quel che non ci è dato a sapere è quanto costerà arrivare alla fine di un simile processo indiziario e chi pagherà le spese. La Procura di Pisa forse?

Roberta Ragusa potrebbe essere morta come potrebbe essere viva. Dire che è stata la vittima designata di un omicidio premeditato, perché il suo corpo non si trova, pare un azzardo dato che allo stesso modo, visto che le ricerche non hanno mai trovato un cadavere, si potrebbe dire che se n'è andata di sua volontà. E per come la penso, se mi devo augurare di trovarla morta per poter condannare suo marito, preferisco pensarla viva e lasciare ai suoi figli la speranza di poterla riabbracciare in futuro.

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258 commenti:

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PINO ha detto...

MASSIMO

Quì siamo su un binario parallelo con il caso Parolisi, almeno per quanto riguarda l'infedeltà coniugale: un fedifrago, non è necessariamente anche un assassino.
Però non abbiamo nessun elemento che ci autorizzi a credere che la notizia dell'esistenza di un testimone sia falsa, anche se potrebbero essere stati falsati gli estremi della testimonianza.
Una persona scomparsa, ma ancora in vita, lascia, presumibimete, sempre qualche traccia del suo percorso; e dopo il molto tempo trascorso, di tracce, di qualsiasi genere, non ne sono state trovate.
Quale sarebbe l'ipotesi più logica, se non la soppressione della stessa?
Io propenderei per quest'ultima.
Ciao, Pino

Antonello ha detto...

Io invece intravvedo ancora delle possibilita' e trovo anche io che per ora in fondo il Logli ha solo smesso di amare sua moglie.
Tutti sapevano, l'amante era stata persino cacciata dai TdG per questa storia mentre Roberta aveva stretti legami, guarda un po', proprio con alcuni parenti che erano TdG.
Nessuno e nemmeno io dice che i sospetti non siano da agitare a 360 gradi ma non capisco e ne condivido le campagne colpevoliste senza lo straccio di una prova, anche qui.
Invece in rete si trovano assatanate che giurano il coinvolgimento diretto di lui e che offendono se solo fai presente di avere dei dubbi, che illustrano irresponsabilmente il fantomatico maschilismo di un ragazzino, la potenza ombreggiante del padre, ecco questa impostazione la trovo ridicola e allucinante, tutti liberi ma tutti appunto discutibili.
Sul Logli a me ha fatto pensare una frase che gli ho sentito pronunciare in un'intervista.
C'e' chi si strappa i capelli sotto casa sua, verificheranno, c'e' gente pagata apposta, ed anche coloro che si dannano gratuitamente per ora non sembrano aver raggiunto alcunche' se non rilievi marginali.
Roberta non sembra si possa considerare ancora morta, e ne del resto viva, e' una scomparsa, semplicemente.

Anonimo ha detto...

Massimo bene hai fatto a riprendere di trattare del caso Ragusa partendo dall'ultima testimonianza.
Lessi a suo tempo il dialogo su questo blog e ricordo che tra i colpevolisti c' erano persone che conoscevano i Logli.
Ricordo ancora che qualcuno puntava il dito su W.L. che lì non godeva simpatie ed aveva protezioni in alto loco.
C'era stato anche l'intervento di un anonimo che dava un suggerimento su un agriturismo in una cascina " corvo ".Poteva essere una pista, è stata seguita?
Ricordo un numero notevole di " anonimi " che intervenivano.
Seguii il caso su altri blog e lessi che lei era stata messa in crisi nel suo ruolo di madre proprio dai figli che preferivano la fanciulla.
Addirittura il figlio le avrebbe fatto un occhio nero, non proprio una carezza.
Secondo me Roberta deve avere molto sofferto nel vedere il suo ruolo di madre disprezzato.
Conosceva la tresca tra il marito e la fanciulla e sicuramente aveva minacciato rivalse legali.
I suoi figli qualcosa lo sapevano eppure non si è mai indagato su di loro che sono minorenni.
Logli è stato interrogato?
Il fratello che viveva la piano di sotto chi è?
Waldemaro, che incute paura a Gello, è stato anche lui messo sotto torchio?
Non so se Logli è colpevole ma la sua maschera e il suo sguardo mi parlano di crudeltà e determinazione a portare avanti i suoi interessi.
Non ci sono prove su A.L. tutto è stato organizzato con freddezza premeditata a tavolino.
Alcuni sensitivi hanno emesso il loro verdetto per Mario Allocchi Roberta si è allontanata ed è viva.
E se la donna non rispettata in famiglia neanche dai figli, fosse realmente scappata per difendere la sua dignità di donna, avesse fatto perdere le sue tracce?
Sì amava i figli ma come si può sentire una madre quando il suo ruolo è messo in discussione proprio dai figli gonfiati dal padre e dall'amante?
Quella famiglia è stata blindata, non si è indagato e chi sa ha paura di parlare.
Perché i carabinieri hanno protetto
A,L.?
L'ultima testimonianza è stata raccolta con rigore o è stata raccontata a piacer loro?
Sono andati per boschi, monti,piani, grotte, fiumi e non hanno torchiato la famiglia?
Hanno verificato i conti in banca, i computer, gli spostamenti via mare via aerea?
Gli assistenti sociali hanno avuto un ruolo per tutelare i figli minorenni?
Nel caso Melania Rea si sono impantanati su borse, occhiali, chiacchiericci di cuoricini, qui
c'è stato il silenzio inquietante sulla famiglia Logli.
Povera Roberta, non meritavi questo squallore umano!
Vanna

PINO ha detto...

Antonello

Ottimo finale filosofico il tuo: è....semplicemente disarmante!

Leggi le interessanti domande che si fa, invece, Vanna!

Anonimo ha detto...

I figli le prefeivano i figli? Chi lo dice? Chiacchiere solochiacchiere

Anonimo ha detto...

Ops la fanciulla

Anonimo ha detto...

Per Massimo: occhio al refuso: innocuo invece di innoquo.
Saluti Stefano

Unknown ha detto...

Grazie Stefano... Massimo

Anonimo ha detto...

@ anonimo delle ore 18:18

E stato detto anche a Chi l'ha visto, e l'ho letto in altri blog.
Saranno solo chiacchiere ma un controllino da parte dei Servizi Sociali era opportuno farlo.
E non solo, si dovevano anche visionare gli elaborati prodotti, compresi i disegni, della bambina e del ragazzo per sottoporli ad analisi psicologiche.
Così, solo per evidenziare se c'erano stati di ansia, di dolore, di perplessità, di mancanza di attenzione o di vivacità, di chiusura al dialogo.
O forse anche i figli sono statue di sale come il padre?
I docenti sono i primi a registrare
problemi negli allievi.
Sono stati ascoltati?
Ho l'impressione che anche la scuola sia stata blindata e i docenti non hanno visto,sentito detto nulla.
Come vivono questi minorenni, chi frequentano, come sono stati aiutati ad elaborare il lutto derivante dalla scomparsa della mamma?
Già, incontrano periodicamente la fanciulla che sarà bravissima a non far sentire la nostalgia, è così preparata!
C'è qualche insegnante, psicologo, pediatra, assistente sociale, avvocato minorile,che guarda questo blog e può intervenire ?
Grazie
Vanna

Anonimo ha detto...

A chi lo ha visto hanno parlato dell'occhio nero?

magica ha detto...

adirittura la consultazione di un sensitivo?..
sara' .. forse e chi lo sa . colpevole il marito?
ma tirare in ballo anche i figli che non gradivano la loro madre mi pare troppo .
quante considerazioni azzaradate. hanno un padre quei figli e pure dei nonni , sono in famiglia e sicuramente sono accuditi e protetti . semza tanti interventi di psicologi e assistenti sociali . in queste situazioni bisogna tenere i piedi per terra e non fantasticare
certo che se sono queste le persone che scrivono e determinano suggestioni nei forum e nei bolg siamo sempre allo stesso livello . come nel caso rea o scazzi .

Anonimo ha detto...

Oggi a pomeriggio cinque hanno mandato in onda un servizio molto interessante sugli psicologi dei centri sociali , decisamente interessanti

Anonimo ha detto...

da bigi

Non ho molta simpatia per i mariti che tradiscono ma, quando l'amante diventa più importante della tua famiglia devi avere l'onestà
di lasciare la tua famiglia e di vivere il tuo futuro senza farli soffrire.
Questo è l'unica grande colpa(almeno per il momento)del marito ma,anche quella di scarsissima sensibilità nei confronti dei figli per aver fatto entrare nella loro vita la donna che è stata il pomo della discordia fra i loro genitori. Per questo ed altro io non provo pena per quest'uomo ma solo disgusto,il suo agire immorale e discutibile lo ha reso ancora più colpevole agli occhi di tutti noi.

Anonimo ha detto...

E l'amante non e' da meno

Antonello ha detto...

@Pino
io ho scritto la semplice realta', Roberta Ragusa e' una persona scomparsa e non mi sembra che anche qui si possano intavolare certezze diverse.
Aggiungo che la villa ed il comprensorio e' stato ribaltato, le notizie dicono, ma chi ne ha di diverse e' pregato di comunicarcele, che non vi e' una sola traccia di collutazioni in casa L., non vi sono tracce ematiche al luminol, e ne risulterebbe suano state rinvenute addosso al marito indagato, si dice per motivi tecnici.
Anzi, invito a ripercorrere le piste rinvenute dai cani molecolari che portano dall'autoscuola verso la ringhiera lato campagna, la scavalcano e vanno in aperta campagna parallele ad una linea ferroviaria sino ad un paesello vicino.
Bisogna ragionare:
1) Sul posizionamento delle telecamere rispetto al punto di uscira segnalato.
2) Sulla morbidita' del terreno quella notte e su pioggia eventualmente caduta e quando a distanza degli eventi.
3) Sul lampione vicino al punto di uscita e nello specifico sulla lampadina interna.

Io ho fatto poi riferimento ad una frase che ha pronunciato il L. in un'intervista in cui traspariva l'eventualita' che sapesse piu' di quanto volesse dire.
Da qui pero' a pubblicare critiche a dei ragazzi e bimbi od ad accusare apertamente, A PARER MIO, ci passa il mare, bisogna essere cauti e trovo inopportune determinate dichiarazioni se non premesse da fondamenti.
Sono completamente daccordo con Massimo, anche qui bisogna prima tentare ancora di ricostruire, ed ancora si puo', e dopo se vogliamo essere realisti bisognerebbe anche trovare un corpo prima di parlare di dipartita.
Vi sono mille fanatismi che mal conciliano con il fattivo fine di capire e ricostruire come sempre una verita' quanto piu' sgombea da errori, per questo io non condivido certe impostazioni, senza contare che tradisce chi fa determinati atti alle spalle, ma se Roberta dicono tutti sapesse di che tradimento si parla??? Era forse una storia come tantissime al capolinea, ambedue sembra lo sapessero ed il cuore non sempre da ragione ai matrimoni.
Daltronde scusate, chi di voi starebbe con una donna innamorata di un altro solo perche' vostra sposa o madre dei figli comunque frutto di una storia d'amore???
Condivido poi l'ultimo intervento, detto quanto sopra anche io avrei evitato di portare la propria compagna davanti od in visibilita' dei figli avuti con una donna che tra l'altro potrebbe essere ancora viva, questo non lo condivido assolutamente, nessuna storia seria mette basi forti sulle rovine di storie altrui.
Ma e' solo un mio punto di vista personale, ognuno porta avanti la vita personale intima come meglio crede rispondendo solo a se stesso.

Antonello ha detto...

Dal Tg4 della notte, domani riunione di tutti i gruppi di ricerca presieduta dagli inquirenti per l'inizio di una battuta a tappeto su tutti i 39 comuni della provincia di Pisa.

Anonimo ha detto...

@ magica
Non ho consultato un sensitivo, ho viaggiato su internet e su qualche programma televisivo.
Non " ho tirato in ballo i figli che non gradivano la madre", ho riportato notizie conosciute.
I figli vivono in famiglia e sono protetti,talmente ben protetti che da più parti si legge che sono " bambini ". Il ragazzo non è bambino.
Ciò che ho scritto proviene dall'ascolto di trasmissioni televisive pomeridiane e la verifica sul dolore e sulle emozioni è stata espressa da un esperto con un ruolo importante nel campo dei Minori, non ricordo il nome purtroppo.
Nei blog ognuno segue le " suggestioni " che vuole, ognuno lancia parole come gli va e d'altra parte in un caso come questo così privo di notizie, se è opportuno parlarne,è necessario anche aprire ad altre opportunità per riuscire a scovare qualcosa, altrimenti tutto entra nel dimenticatoio.
I bambini hanno una famiglia blindata, conoscono ( almeno il figlio di 16 anni sì ) ciò che viaggia su internet, sono protetti sì cara, ma come?
Che famiglia è quella che mentre non esprime dolore, dispiacere, o non guarda la telecamera, o ha lo sguardo freddo e fisso, senza che si muova ciglio, e sa solo dire che Roberta è confusa, non sta bene, e deve tornare e che forse è stata vista di qua e di là.
Quindi Magica (che nome suggestivo) il blog è una piazza e in piazza tutti hanno parola.
Vanna

Stefania ha detto...

Io sono molto perplessa. Non riesco assolutamente a trovare il bandolo della matassa e spero vivamente gli inquirenti abbiano in mano qualcosa di concreto che possa aiutarli nell'indagine. Partiamo dai figlioli di questa sventurata famiglia: il fatto godano della presenza del loro babbo, dei nonni, dei parenti è positivo ma non stiamo parlando di lattanti. Anche loro avranno letto, ascoltato, chiesto. Ecco che vivere in un limbo dove non si sa se la propria mamma è viva o morta, suicida o assassinata, dal proprio padre o da un estraneo ... ecco, deve essere devastante. Lo sarebbe per chiunque, figuriamoci per una bimba e per un adolescente. Per loro è evidente impossibile accettare ed elaborare. Semplicemente perchè non c'è ancora nulla da accettare e da elaborare. Solo dubbi, domande ed un cuore devastato. Un aiuto psicologico penso sia auspicabile ma potrebbe anche essere lo abbiano e che tv e giornali non ne abbiano parlato. Io lo spero, per loro. La faccenda della nuova compagna di papà è per loro fonte di altra confusione. E' evidente che essendo stata la loro baby-sitter, essendo poi diventata parte della piccola impresa di famiglia, è stata una presenza costante nella loro vita. Sicuramente le hanno voluto bene. Sicuramente questa donna, non avendo compiti educativi ma solo di assistenza, non aveva gli stessi doveri di una mamma che talvolta ha l'obbligo di dire "no", di "sgridare", ecc .... Diciamo che questa donzella era ed è sempre stata in posizione privilegiata rispetto alla mamma. I bambini sono opportunisti. Preferiscono una presenza adulta divertente e accondiscentente ad un genitore meno permissivo. Anche sotto questo aspetto, i ragazzi ora si trovano a desiderare l'affetto di questa donna (figura di riferimento femminile, essendo al momento assente la mamma), ma nello stesso tempo a provare per lei sentimenti di sospetto, rabbia e risentimento. Soprattutto il figlio adolescente che ora già conosce le prime palpitazioni amorose si sta trovando tra l'incudine ed il martello. Io non so se il babbo è responsabile della scomparsa di Roberta. So che ha avuto ed ha, nei confronti dei propri figli, lo stesso tatto di un elefante in una cristalleria. E la donzella, "baby-sitter, amica, segretaria, amante" è la degna compare di cotanto personaggio. Pare nessuno dei due adulti abbia davvero a cuore la psiche di quei due ragazzi.

Stefania

Anonimo ha detto...

Stefania, condivido in pieno ciò che hai scritto.
Vanna

Stefania ha detto...

Ma proseguiamo e proviamo senza preclusioni di sorta a fare delle ipotesi:

- Allontanamento volontario: ricordiamoci che almeno da quello che è trapelato, si sa per certo Roberta avesse cognizione di essere una donna tradita. E' anche vero che potrebbe solo la sera della scomparsa aver scoperto chi era la "rivale". Potrebbe aver realizzato di aver perso in un sol colpo il marito (ma questo già lo sapeva), un'amica fidata, una segretaria, una donna tanto simpatica ai suoi figli proprio perchè non madre, quindi meno severa e piu' permissiva. Una Roberta tradita in questo modo, sola (ricordiamoci che non aveva parenti stretti) potrebbe essersi sentita pugnalata alle spalle, ucciso l'amore del marito ma soprattutto il timore di aver perso anche l'amore dei propri figlioli. Ecco, una simile Roberta avrebbe eccome potuto pensare di allonanarsi. Di sparire. Ma io non penso sia possibile ipotizzare una Ragusa che si è avvicinata ad una congregazione, ad una setta, ad una comune, cosi' in fretta. Avrebbe lasciato tracce. Se decidi in piena notte che la tua vita in casa Logli è finita, non hai una meta. Esci e basta e ci vuole tempo, vestiti, denaro per poter raggiungere un qualsiasi luogo d'approdo. Tracce? Zero.

- Suicidio: vista la situazione di presumibile disperazione di Roberta, potrebbe essere plausibile. Se esco di notte, in inverno, al freddo, in pigiama, faccio ben poca strada. Posso morire assiderata. Posso invece cercare la morte buttandomi sotto ad un'automobile, posso gettarmi da un ponte. Ma nulla è stato trovato. Tracce: zero.

- Passaggio di uno sconosciuto: Se persona per bene si sarebbe fatto vivo per dichiarare dove e quando l'avrebbe aiutata. Se invece malintenzionato potrebbe averla uccisa ed in questo caso si, aver occultato il cadavere. Non la considero un'ipotesi peregrina.

Stefania

Stefania ha detto...

Il marito: tanti matrimoni arrivano al capolinea causa tradimenti. Talvolta si tradisce perchè il proprio matrimonio è giunto al capolinea. Ma quest'uomo, è innegabile, desta sentimenti di umana antipatia. Non quindi perchè infedele ma perchè non solo non amava ed ama poco la moglie che non cerca (gli scomparsi sono sempre bravi e simpatici, probi ed onesti), ma perchè evidentemente amava ed ama poco o nulla anche la baby-sitter relegandola per anni a ruolo di amante, perchè amava ed ama poco o nulla i propri figli non comprendendo l'inopportunità di una simile relazione amorosa ed ora anche vivendola alla luce del sole. Ma la condizione di marito, amante e padre insensibile, bugiardo e diciamocelo, anche un po' stronzo, non puo' fare del Logli un assassino. No. Film già visto, vero? Ecco, bisogna guardare a quest'uomo per quel che è. Un miserrimo ma sino a prova contraria un cittadino innocente. Quali indizi a suo carico? Non certo il non aver cercato la moglie: anzi, se l'hai uccisa ti unisci alle ricerche, ti produci in una recita da Actor-Studio. Qual'ora innocente, si sa, il paese è piccolo e la gente mormora e potrebbe aver sperato in un ritorno volontario di Roberta che dopo lo sgomento iniziale avrebbe potuto tornare sui propri passi senza sputtanamento a livello locale e mediatico. Ricordiamoci hanno un'autoscuola. Pero' il figlio adolescente ha postato su Facebook nell'immediatezza della scomparsa un appello e quindi la vicenda è diventata ben presto nota a tutti. Nulla da preservare quindi. Ma appunto, parliamo sicuramente di un Logli che se non è un anaffettivo, da tutta l'impressione di esserlo. E quindi chi se ne fotte se mia moglie è scomparsa? Chi se ne frega se i miei figli soffrono? Io non ho fatto nulla e quindi mi barrico dietro le mura (fisiche e morali) familiari ed attendo tempi migliori. Ma rimane quella scritta sull'agenda di Roberta ... "Tragedia" .... rimangono i dubbi di Roberta, espressi al medico, circa il fatto l'incidente domestico avvenuto pochi giorni prima non fosse casuale e che il marito avesse tentato di farle del male. Non sono premesse di poco conto. Sono macigni. Mi si potrebbe obiettare che dopo anni di relazione clandestina, è improbabile il Logni avesse deciso di sopprimere Roberta. Hai l'amante da anni? Continui ad averla e stop. Ma se, come è stato ipotizzato, proprio quella sera Roberta aveva scoperto chi era la fanciulla che deliziava il marito al punto da fargli dimenticare il suo ruolo di padre, ecco che si la Ragusa puo' averlo minacciato di lasciarlo finanziariamente in mutande. Che poi lo avrebbe fatto davvero o meno, poco importa. Per esperienza personale trovo che chi è arido di cuore lo è ancor piu' se gli si tocca il portafogli. Un tirchio è spesso anche un anaffettivo, per intenderci. Puo' essere stato elemento scatenante? Si. Lo puo' essere stato, eccome.

Stefania

PINO ha detto...

@ Stefania
L'ultima ipotesi da te considerata, infatti, potrebbe non essere "peregrina"; ma anche se la decisione di allontanarsi definitivamente da casa, per le molteplici ragioni che hai addotte, fosse stata repentina, perchè avrebbe dovuto avventurarsi, in una notte gelida, ed estremamente umida, indossando il solo pigiama?
Perchè non avrebbe provveduto ad indossare, sia pure frettolosamente, indumenti più adatti per affrontare, oltre a clima, il disagio di un vagabondaggio senza meta?
C'è molto che non torna.
E poi, se è vero che era già a conoscenza della relazione del marito, perchè non avrebbe preparato l'allontanamento, definitivo o a termine, portando via con se gli effetti necessari ad una sopravvivenza lontana da casa, danaro compreso?
Domande che, fin'ora, restano senza risposta. Ma una se ne può azzardare: è ancora viva Roberta?
Credo che manchino gli estremi, per una ipotesi affermativa.

Stefania ha detto...

Pino, rispondo alle tue domande.

Non tutte le donne tradite decidono di allonanarsi in piena notte. Ma ricordiamoci che l'amante del Logli è la baby-sitter amica. Se sei ancora innamorata di tuo marito, puoi anche tentare di perdonare un suo eventuale tradimento. Ma difficilmente puoi perdonare un marito che ti tradisce da anni con una persona che tu consideri degna di stima (al punto di affidarle i tuoi figli) eppoi anche amica. E' un triplo tradimento! Ed ecco che io, essendo donna ed anche parecchio sensibile, posso ipotizzare che andare fuori di testa e sbattere la porta in fretta e furia, con quello che ho addosso, senza pensare al gelo, al buio, alla mancanza di denaro ed al pericolo, ci sta eccome. Non una azione premeditata e soppesata ma la reazione istintiva di una Roberta che potrebbe essersi sentita perduta, ferita, affranta, disperata. Per questo ho ipotizzato anche l'allontanamento volontario. Ma se esci in pigiama e senza denari e ti allontani lasci tracce: un passaggio, delle tappe, delle telefonate, la ricerca di denaro, di una giacca che possa coprirti, di un paio di scarpe ed invece abbiamo il nulla. A mio avviso (ma parlo per quel che so, spero, come ho detto inizialmente gli inquirenti abbiano ben altro in mano di quel poco che è trapelato) rimangono in piedi un paio di ipotesi. L'allontanamento frettoloso, in preda alla disperazione che l'ha messa in condizione di accettare l'aiuto di chi poi l'ha uccisa, oppure l'omicidio da parte del marito. So di non avere prova alcuna ma anche io come te, non riesco proprio (anche se lo vorrei) ad immaginarmi una Roberta viva e "protetta" in qualche luogo a noi sconosciuto.

Mi trovi quindi concorde. E' scomparsa o "è stata fatta scomparire" non da una famiglia ma da un clan.

So di cosa parlo. Qui non posso aggiungere altro, ma se vuoi, puoi chiedere a Massimo il mio indirizzo e-mail cosi' io possa dirti perchè ho questo convincimento.

Stefania

PINO ha detto...

@ stefania, fatto. Appena lo ricevo ti scriverò.Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

E la notizia di un occhio nero da dove esce?:,

Anonimo ha detto...

Dunque...a mio parere, l'ipotesi dell'allontanamento a questo punto potrebbe acquistare punti, dato che il corpo non si trova. Roberta quella sera potrebbe essersi resa conto che, non solo "l'altra donna" era colei che lavorava in autoscuola, ma soprattutto che i suoi figli erano al corrente di tutto. Questo potrebbe essere stato il colpo finale che l'ha fatta propendere per l'allontanamento. Mi sembra assurda la storia del pigiama: nessuno l'ha vista allontanarsi in pigiama, quindi potrebbe aver indossato anche un cappotto di astrakan prima di andarsene. Suppongo sia stata fatta una ricerca dei suoi armadi per vedere se mancava qualcosa, ma un marito distratto e non innamorato può ricordarsi tutti i vestiti della propria moglie?
Saluti, Stefano

Anonimo ha detto...

Nei programmi televisivi si dicono.tante di quelle.bufale basti vedere il caso rea

Giacomo ha detto...

Per Massimo e Stefano
Non c'è refuso. Massimo ha scritto correttamente "Innocuo". Non ci va la "q", ma la "c".

Massimo, approfitto per salutarti e farti i miei complimenti per l'articolo.
Saluti anche a Stefano.

Giacomo

Unknown ha detto...

Grazie Giacomo, ma Stefano aveva ragione e l'errore l'ho corretto dopo la sua segnalazione (prima non avevo trovato il tempo per rileggere l'articolo e verificare gli errori).

Ciao, Massimo

Giacomo ha detto...

Ops. Massimo. Non avevo ancora letto la tua precisazione.
Comunque ogni tanto una piccola digressione linguistica serve come distrazione.
Saluti a Stefano a cui va quel che è di Stefano.
E saluti di nuovo a Massimo.
A quando un tuo articolo che faccia il punto sul caso di Avetrana?

Giacomo

Unknown ha detto...

Non appena ci saranno vere novità, Giacomo. Finora non si è detto nulla, se non quello che già è stato scritto e appurato tempo fa. Forse varrà la pena fare il punto della situazione dopo la testimonianza dell'amica... ciao, Massimo

PINO ha detto...

@ STEFANIA
Attendo che tu dia a Massimo l'ok.
Io l'ho dato, ciao!

Stefania ha detto...

Pino, ho provveduto. A breve avrai il mio indirizzo. Grazie ed a presto.

Stefania

Antonello ha detto...

A parte che liberamente condivido poco, forse non avendo sufficienti elementi, l'analisi aggressiva e pesante di Stefania aggiungerei all'ipotesi allontanamento premeditato che non e' mica impossibile in quel caso che Roberta sia uscita si in pigiama ma con il necessario custodito in luogo sicuro, vestiti, danaro, documenti e tutto il resto.
Non voglio entrare in personalismi ma io non ho mai capito perche' se una donna e' amica di un'altra e dei suoi figli dovrebbe smettere di essere una donna e di avere un cuore, perdonatemi, sembrero' insensibile ma non l'ho mai capito e sopratutto non capisco, forse non avendo elementi sufficienti, dove sarebbero i fondamenti su cui si basano offese, descrizioni violente, premesse "fin troppo intime" che non vedo che cosa possano dare alla risoluzione del caso.
Di storie sentimentali come questa, purtroppo e meno male, e' strapiena l'Italia che un minuto dopo si dimostra linda e pulita, fermo restando che non concordo con molte decisioni del Logli continuo a ripetere che trasferire la propria etica sulla vita intima altrui e' quanto di piu' errato ed investigativamente fuorviante possa verificarsi, ed inoltre non ci si schiera quando si parla di sentimenti, sempre a parer mio personale, tantomeno contro taluni perche' sarebbero contro legem.
Liberissimi tutti, certo, liberissimi e responsabili di esprimere legittime opinioni anche fuori tema, perche' il tema aldila' di chi tira la giacca a quello od a quell'altro, e': che diavolo e' successo quella sera maledetta in casa L. / R.???
Trovo che Stefania non abbia analizzato ben due ipotesi a partire esclusivamente dai pochissimi dati in nostro possesso, dimenticando che L. potrebbe essere benissimo, a quanto se ne sa e si legge, il boss amalfitano di Pisa e potrebbe essersi comprato tutto il mondo, mi si conceda che e' improbabile si sia potuto accattivare il parere "naturale" degli innocenti cani molecolari, un cane che sceglie il suo compagno umano non puo' mentire in cambio di un corposo conto corrente, quindi R.R. deve essere uscita quella notte dal lato ringhiera e con le sue gambe visto che altrimenti sul terreno un doppio peso si sarebbe rinvenuto, deve aver percorso la campagna sino alla linea ferroviaria seguendola in direzione Pisa sino al piccolo paesello di quattro case che subito dopo su googlearth si puo' identificare.
Non esageriamo, non so se quando e' uscita, se era minacciata da qualcuno, in fuga da un litigio, all'inseguimento di qualcuno o semplicemente in direzione di qualche caronte che ne doveva forse garantire una seconda vita, di certo si puo' convincere noi, non un cane.
L'allontanamento a parer mio e' stato provocato ma non del tutto volontario, se minaccio una donna che non conosco non posso farla uscire dal suo comprensorio senza sapere la disposizione delle telecamere o la funzionalita' dell'illuminazione o se vi e' registrazione o meno delle immagini pretendendo poi di farla sparire inscenando un probabile allontanamento volontario.
Un po' macchinoso ma spero di essermi spiegato.
Ci tengo inoltre a ribadire che non voglio difendere nessuno e che ritengo sbagliati molti aspetti del L. padre ma che sono aspetti talmente privati ed intimi che meritano risposta, ove non vi siano rilievi penali, dalle coscienze di ognuno e sempreche' le cose stanno come ci vengono propinate.

Anonimo ha detto...

@Stefania
Ho letto le tue ipotesi che trovo molto interessanti. Solo un particolare non e' corretto e cioe' che Roberta avrebbe potuto avrebbe potuto rovinare economicamente il marito. Roberta conobbe il marito quando, lei commessa di negozio, si reco' in una autoscuola del centro di Pisa per prendere la patente.
Fu in questa occasione che conobbe il futuro marito. Poi si sposo' ed il marito apri' una propria autoscuola a Gello intestata ai genitori e a Roberta. In sostanza e' la famiglia Logli benestante e le proprieta' di Roberta consistono solo in una partecipazione alla autoscuola.
Ciao. Alex.

Stefania ha detto...

Antonello, temo io sia stata franintesa. Probabilmente mi sono spiegata davvero poco bene. Alex, sono contenta tu comprenda cosa intendevo trasmettere. So che è ben poca cosa la comproprietà di un'autoscuola. Le persone "normali" non ammazzano di certo per un simile tornaconto economico. Ma sappiamo, le cronache ne sono piene, si ammazza per ben piu' futili motivi, economicamente parlando, si intende. I cani non hanno seguito traccia di RR fuori dalle mure domestiche, giardino compreso? Non potrebbe fare il paio con il fatto il corpo (oppure RR inerme) sia stato caricato in automobile? In un'automobile, intendo ... non neccessariamente quella abitualmente in uso al Logli? So bene che i cani non mentono. Non ne hanno alcuna ragione. Il mio riferimento ad un clan non era e non voleva essere un'accusa di tipo mafioso. Per questo forse vi ho fatto intendere quello che nelle mie intenzioni non era. Ci sono famiglie dove il denaro (poco o tanto sia, questo non importa) deve essere affare di famiglia, perchè magari guadagnato con sudore. Una moglie che ti intima di darci un taglio con l'amante puo' creare problemi. Una moglie incavolata nera (uso un eufemismo) perchè tradita in TUTTI i suoi primari affetti, puo' diventare una minaccia per il tesoretto di famiglia. Se sa di conti "in nero", se sa di evasione fiscale, magari anche limitatissima come puo' essere quella di una piccola azienda, all'occhio dell'avido anafettivo puo' diventare motivo di odio e di desiderio di soppressione. Sono stata piu' chiara, ora? Ricordiamoci che quel che ci ha fatto sperare in una politica piu' pulita, la vincenda "Mani Pulite", è nata da una separazione legale. Ci stiamo lasciando? Ed io ti sputtano davanti ai giudici e racconto delle mazzette che elargivi in cambio di appalti. Ed è solo un esempio, giusto per capirci. Qui la faccenda è ancora piu' piccola ed è ovvio che se RR è stata uccisa (ma come vedi non la considero la sola ipotesi) dal marito, ecco ... è stato fatto per pochi denari. Giuda insegna.

Stefania

PINO ha detto...

@ALEX
Stefania intendeva un altra cosa:
"rovinare" il marito legalmente, e ci sarebbe riuscita, visto le leggi attuali sulle separazioni coniugali, tutte, o quasi, intese a tutelare (giustamente, ma forse con qualche eccesso)i diritti della donna, lasciando ai mariti liberi di eleggere il proprio domicilio in auto.
Tali episodi, sono all'ordine del giorno.

Antonello ha detto...

@Stefania
il novero della statistica lascia spazio se e' per quello a scenari ipotetici ben peggiori, ma pur sempre ipotetici, detto questo non e' che la figura che ne esce di R.R. sia proprio paradisiaca e linda, ricattare dal punto di vista economico (a ragione di divisione o meno) il marito che ha perso, evidentemente non per una colpa come del resto puo' capitare purtroppo e meno male anche alla consorte, oggettivo interesse per una moglie, a che mi risulti, non e' che sia una eroica gesta.
Nella vita puo' capitare di vivere un capolinea, non sono appunto tragedie, ci si mette al tavolo e si cerca di trovare tutte le soluzioni del caso senza ricattare od incravattare nessuno, nel caso se Roberta era subentrata per matrimonio, e se proprio son trascinato nell'argomento, a me pare pacifico che dopo una divisione figurata del patrimonio non potesse, per una questione di giustezza e lealta',pretendere di tagliare a fette il comprensorio, sarebbe bastato nel caso vendere le sue quote e ricomprars, magari con tutto il tempo a disposizione, una casa indipendente di minore metratura in un paese vicino o comunque altrove in luogo piu' congeniale eleggendosi poi "a tutrice" di alimenti per i figli da gestire, educare e crescere in comune.
E' che tante volte rifiutiamo talmente le evenienze di separazione e di fine prospettive che perdiamo di vista la indispensabile "cultura del possibile e dell'aggiustabile", la fine di un matrimonio grazie anche a cecita' cattoliche viene vista, vissuta e rifiutata appunto come una tragedia di fatto e d'immagine e questo impedisce di vivere a fondo i rapporti anche nella loro, a volte inevitabile, fine.
Vi sono mille modi civili di separare i destini continuando a vivere i frutti positivi di storie oramai finite, non si deve per forza uccidere e non e' normale tentare di ridar vita ad un rapporto agitando i ricatti, anche per questo intendevo che percorrere investigativamente etiche ed ipotesi del tutto personali e svincolate dal conosciuto e dai dati a me sembrava errato, solo questo.
Infine, chiedo lumi ma a me sembrava (studiavo il caso ma poi ho lasciato perche' non amo particolarmente l'aggressivita' nelle analisi) che invece a R.R., dopo od in prossimita' del matrimonio, fosse stato intestato molto di piu' che semplici quote dell'autoscuola, si parlava persino della casa, ora mi si dira' che il tutto fosse stato fatto per motivi fiscali con la tiritera che lui sarebbe avido, invece a me sembra un segno evidente che nel rapporto il L. invece all'inizio vi credesse, che avesse anche discreta fiducia nella nuova prospettiva che invece dopo non ha piu' funzionato, non e' poco insomma.
Vedersi poi ricattato economicamente sulla base comunque di sentimenti, purtroppo e meno male, cambiati non per colpa di nessuno puo' avergli dato la sensazione netta di una lealta' venuta a mancare, in questo senso io ho sempre detto che non siamo miserrimi perche' avremmo dei limiti, i limiti sono parte di tutti, chi non considera di averli forse riesce a "rovinare" fortune di malcapitati ma io non credo che abbia molta strada davanti.
Si continua ad inseguirsi additandosi colpe invece di cominciare a parlare di responsabilita', innanzitutto verso i figli che devono subire sino ad un certo punto litigi di grandi in cui centrano sino al punto in cui esistono.
Non sono argomentazioni semplici e ne semplicistiche, forse richiede piu' sforzo a volte separarsi "in intelligenza" che mettersi insieme "per passione", non so se lo scenario che proponi possa essere calzabile e reale, vedersi slealmente ricattare su un patrimonio sudato da generazioni passate per una questione sentimentale di certo non deve fare proprio piacere ed io direi che se la sua storia aveva una sola possibilita' in quel modo R.R. l'avrebbe del tutto schiacciata e disintegrata, mai essere sleali, giusti si.
Sempre secondo me e se proprio ci vogliamo concedere di divagare.

Anonimo ha detto...

Sì Stefania condivido ciò che hai affermato.
Quando una donna scopre di essere tradita subisce un dolore immenso, specialmente se è una persona pulita, ingenua, fiduciosa.
E giunge anche a perdonare per mantenere la famiglia in piedi.
Alla fine, il peccato d'amore è quello più facile da comprendere: " al cuor non si comanda".
Ma la donna fiduciosa, ingenua,e non stupida, comincia a farsi delle domande,comincia ad aprire gli occhi e, tramite il tradimento, giunge a capire che quell'uomo l'ha tradita anche a livello di sentimenti,di valori,di interessi.
Scopre quello che, forse, non aveva voluto scoprire prima e che rimuoveva ogni volta che incontrava nella vita quotidiana quella freddezza,quella mancanza di affetto, di comunicazione, di sano dialogo su ciò che accadeva.
E scopre anche la " crudeltà mentale ".
Inizia lo stillicidio quotidiano del dolore anche per complessi di colpa che sente crescere dentro di sé.
" Non sono stata capace di essermi accorta prima chi fosse";
" Non sono stata capace di tenermelo ";
" Con chi ho fatto questi figli?";
" Cosa è trapelato di questo ménage che i figli hanno inconsciamente registrato ".
" Quanto di questa crudeltà può trapelare e si può trasmettere ? "
" Cosa è meglio per i figli?"
Se poi scopre con chi viene tradita
allora si tocca la " tragedia ".
Questo non è un romanzo di appendice, è cronaca familiare, vissuta.
continua
Vanna

Anonimo ha detto...

continua...
E la donna si rende conto che tra tutti i tradimenti che ha avuto quello meno grave forse è quello d'amore.
Anche se una storia di più anni è troppo forte da sopportare.
E allora chiede il conto e nel conto mette tutto proprio perché lei, nel suo vivere, aveva messo tutto e non aveva ricevuto.
Allora comincia a ricordare e a elencare.
L'uomo non la riconosce, ne ha paura, si sente braccato e scoperto.Nella sua rigidità si chiude ancora di più, perché lui ha ragione, vuole continuare a fare come dice lui, anzi se è successo quello è perché la colpa è di lei.
Ed è forse proprio su queste basi che si può comprendere perché le donne hanno più ragioni dell'uomo in una separazione.
Tutto il dramma di questa coppia potrebbe essersi svolto così e forse Roberta non faceva trapelare nulla davanti ai figli.
Non è cronaca, è il vissuto personale di molte donne che hanno avuto questa esperienza.
Quante donne sono state uccise nel 2012?
Quella sera è successo qualcosa e i due sono scesi in autoscuola per parlare, per incontrare la fanciulla?
Non si sa cosa sia successo.
Visto che qui si ipotizza ora lo faccio anche io.
Quindi hanno cominciato a discutere, sono usciti con la macchina per andare dalla fanciulla?A che ora?
I due si parlano a lungo poi si distruggono i cellulari.
Questo non è un indizio è la prova che sapevano ciò che era successo ed erano d'accordo.
E' una scusa dire che lo hanno fatto per non far scoprire la loro storia.
Lo sapevano tutti a Gello e la voce era giunta anche ai Testimoni di Geova che avevano cacciato la fanciulla. Roberta raramente frequentava il tempio poiché la mamma era un'adepta.
Da quanto tempo al tempio si sapeva?
E possibile che nessuno a Roberta ha detto qualcosa?
E' mistero perché il L. non sia stato mai interrogato, per lui si è avuto molto riguardo, famiglia potente?
Parolisi è stato maltrattato da tutti, gli hanno tolto anche la figlia, il L. è stato trattato come un gentiluomo, ma come mai?
Anche l' Anna Corona e la figlia sono ancora libere e non si sa nulla della piccola Dénise!
Le indagini in Italia sembrano seguire dei percorsi di comodo.
La fanciulla per restare ancora con lui o sa con assoluta certezza che lui è innocente e non ha fatto nulla, oppure ha molte convenienze a stare con lui. In ambedue i casi è al corrente di tutto e dovrebbero torchiarla a dovere, in compagnia con l'amato.
Vanna

Stefania ha detto...

Esattamente Vanna. Io non ho verità precostituite in tasca. Ho solo dipinto quello che a mio avviso puo' essere lo scenario dove questa vicenda ha trovato radici. Ho usato volutamente parole di fuoco sul Logli non per accusarlo di un delitto ma solo per trasmettere (forse in modo un po' colorito) il sentire comune: traditore, avido e bugiardo = assassino. No, sarebbe giusto. Ed allora posso solo analizzare i dati oggettivi che portano putroppo da parte mia al dubbio Roberta non ci sia piu'. Non so se perchè fuggita in preda alla disperazione e capitata tra le mani di qualcuno senza scrupoli o perchè soppressa dal marito. Ma io ad una fuga davvero volontaria e cosciente, che l'abbia portata a trovare un rifugio sicuro non riesco a credere.

Solo questo, Antonello, volevo trasmettere. Scusa ancora se ti sono sembrata troppo aggressiva, non era mia intenzione. Il mio desiderio era trasmettervi delle sensazioni non accusare.

Stefania

Antonello ha detto...

Analizzare, intanto, quella storia solo dal punto di vista femminile generico, o che puo' essere il sentire generalizzato, e' umanamente ed investigativamente un errore madornale aldila' delle responsabilita' o meno del L., sbagliato perche' a me risulta che la coppia era composta da uomo e donna.
E' un errore madornale perche' parte dalle premesse mediatiche imposte dal mulino di parte mentre di certo onestamente non vi e' nulla, lui che io sappia invece e' stato interrogato, e non una volta solo, ma tace mediaticamente dopo alcune interviste, credo, sconvenienti.
Poi si dice che la separazione vedrebbe piu' ragioni della donna, mischiando orrendamente sentieri personali a storie specifiche di cui non si sa nulla, seguendo un'analisi strumentale della separazione che porta a disconoscere le problematiche che continuano a proliferare oltre il sessismo, secondo me sbagliando di nuovo.
Io non ho mai visto uomini felici di affrontare una separazione, e certe donne credimi sono conoscibili del tutto proprio fuori dal talamo, certo l'uomo e' costretto, e forse sceglie per propensione, ad introspettare i problemi personali.
Non esiste analizzare le separazioni partendo dalle differenze ed e' proprio questo, a parer personale mio, l'errore enorme di molte donne, che per carita' si aggiunge a quelli tristi di alcuni tristi uomini magari ancora bambini, non siamo piu' nell'800, oggi la donna lavora o si disoccupa esattamente come l'uomo, aprite gli occhi, non cadete nell'errore di vivere cio' che conviene aldila' di cio' che e' reale e che sarebbe giusto anche per gli altri, che di fatto si considerano inferiori o superiori, mai diversi.
Chiunque si sposi vede in prospettiva vitae quell'unione, in questo assolutamente non vedo differenze, la fede in una storia non ha ne pisellino e ne patatina, mentre la posizione economica di una coppia dovrebbe svincolarsi dai sentimenti e legarsi ad una ragionevole divisione e comprensione in caso di separazione, perche' e' oggi solo un caso che il patrimonio fosse all'origine di lui e non di lei, centra nulla, in una separazione il centro rimangono i figli, la loro giusta crescita, il loro futuro prospettato da ambedue le parti genitoriali e scelto da loro, senza pero' violenze, ricatti e minacce.
E' anche triste, da qui, vedere alcune donne che si comportano come i maschilisti beceri di decenni fa, nell'incapacita' di dare veramente una svolta storico generazionale si schierano dal proprio mulino chiudendosi all'ascolto e tentando di imporsi piuttosto che di "rendersi conto".
Ora non so cosa sia accaduto in quella storia ma in generale vedo una generazione di uomini che hanno subito, volenti o nolenti, una parita' che mancava da millenni, in trent'anni si son voluti cancellare giustamente secoli e millenni di settoriale maschilismo, quello che a me non va e' che in questa situazione trovo ridicolo che certe donne si divertano sornione a chiedersi cosa stia succedendo a quella generazione falcidiata che invece probabilmente ha anche in parte capito, aiutato e favorito la parita' di diritti.
Perche' qualcuno di voi conosceva la coppia??? Meglio della stessa moglie e dello stesso marito??? Mah, io non vedo tutte queste giustificate certezze dall'esterno, che puo' sapere un'amica od un amico se magari nemmeno sa di essere un semplice "conoscente"??? In molte storie abbiamo visto moltitudini di amici dopo che la tragedia era avvenuta e che si credevano convinti di sapere tutto della storia per poi rivelare che erano solo bisognosi di attenzioni mediatiche.

Antonello ha detto...

@Stefania
non volevo personalizzare, parlavo di aggressivita' in generale, credimi te rispetto a tante altre in rete risulti piu' che automoderata, c'e' chi veramente non vede limiti e tante volte scrive pubblicamente senza chiedersi chi sfortunatamente potrebbe leggere creando poi danni non di poco conto.
Volevo anche accentrare la discussione finalmente sui dati per cercar di capire.

PINO ha detto...

@ Vanna e Stefania

Le vostre considerazioni, molto simili sul piano ipotetico, vogliono essere analitiche di una particolare situazione che sarebbe la causa degenerativa di un rapporto della coppia A-R.
Il diorama potrebbe essere molto verosimile, nulla da eccepire.
Ma sarebbe anche opportuno, ai fini investigativi, ricercare una possibile dinamica cronologica degli accadimenti, strettamente collegati all'ultima, sicura presenza di RR nel complesso caseggiato, che costituiva la sua casa, ed il suo ambiente di lavoro.
Spazio entro cui si è realizzata la "sparizione" della donna.
Lei potrebbe non aver varcato mai, viva, i confini di quello spazio perfettamente delimitato. Ed i cani, lì si sono fermati: essi non mentono.

Antonello ha detto...

@Pino
"...lei potrebbe non aver varcato mai, viva..."
mi hai fatto venir in mente l'esimio Dr. Tagliabracci.
"in quel ramo del lago di Gello" il gelido gennaio frastagliava le scoscese colline ed induriva il terreno povero, qua e la ciuffi di erba di brina biancheggiava il notturno, le villette videosorvegliate dal gufo si allineavano ai grandi lampioni che le delimitavano.
Nel buio vede chi sa o chi ha una stramaledetta pila, ma ahime' nel buio la luce e' l'unica cosa che si vede, inseguita od in fuga, sulle spalle una donna pesa, non tanto per scavalcare i recinti ma il peso e' sulla terra se gli scarponi sono grossi piu' di ciabatte rosa.
Lontano i cani molecolari del vicino latravano seguendo la via piu' veloce del treno, quattro case nella brughiera erano illuminate dallo scintillio delle medagliette, un cane uno sceriffo.

Aldila' degli indovinelli, servirebbe sapere:
1) Vi era un impianto di videosorveglianza nel comprensorio???
2) Vi era un sistema di videoregistrazione e vi sono le immagini di quella notte???
3) Dove erano posizionate eventualmente le telecamere???
4) In corrispondenza del punto di uscira di R.R. vi era un lampione, era acceso??? Per caso la lampadina riportava segni recenti di manipolazione???
Chi, insomma, ha scelto quel punto strano per uscire conosceva la disposizione eventuale delle telecamere???
5) Il testimone citato piu' volte recentemente, a distanza di un anno dalla scomparsa, avrebbe visto all'una il L. e R.R. nei pressi del paesello di quattro case dove portano le piste dei cani???
6) Chi era l'uomo in soprabito che spunto' dalla campagna sulla strada che da Gello porta a Pisa a circa cinquecento metri dal comprensorio L.???
7) Si e' indagato sulla vita personale della vittima???
8) Se il L. ha mentito come i media stanno oramai dando per certo, cosa nasconde???
9) Chi vi era nel comprensorio al momento della scomparsa???
10)Anche qui come nel caso di M. di Ascoli, la donna ammirava beatamente il di lui marito mentre la cornificava abbondantemente cercando la soluzione solo nelle preghiere o la sua vita potrebbe dirci qualcosa di piu'???
11)Se il cellulare in uso ad una persona viene legato al sottoscocca di una corriera quella persona deve per forza aver seguito il segnale del suo cellulare segnalato ai tabulati???
12)Stante molti cambiamenti rilevanti e nascostamente diffusi della coppia a partire da tre anni a ritroso dalla scomparsa della donna qual'e' il momento preciso in cui e' scoccata la fine di fatto della relazione e cosa l'ha provocata???
13)Se e' accaduto qualcosa di fisico a R.R., allo stato, sarebbe accaduto fuori del comprensorio, non nelle auto che risultano verificate, quindi dove???

Anonimo ha detto...

Qui si cerca di trovare ipotesi lanciando corde senza appigli su un burrone.
E' logico che si vada a finire nel discorso della coppia oggi.
La donna ha recuperato molto nell'acquisizione dei suoi diritti rispetto ai tempi antichi e l'uomo in poco tempo ha dovuto adattarsi a questa parità.
Velocemente la donna si è data da fare e si è trovata a gestire doppio lavoro a casa e fuori casa.
E l'uomo in famiglia deve darsi un po' da fare per pareggiare i compiti.
E' tutto un correre quotidiano, in mezzo ad un dafare affannato, il rischio è perdere la bussola, non sapere più cosa è importante e cosa non lo è.
Penso che la nostra società dopo questo momento di grandi problemi economici, potrà riscoprire le cose semplici e i valori che, se non sono ancora perduti, certo sono confusi e tanto.
Sono i valori quelli che cementano una coppia, il credere negli stessi insieme, il collaborare e non prevaricare,il condividere rispettandosi.
Perché qui si tende a valutare la figura del L. in modo non positivo e quindi a costruire un dramma avendo in mano scarsissimi elementi?
Perché la vicenda Rea Parolisi ha creato tanto interesse e tanti interrogativi?
Perché si percepisce qualcosa di poco chiaro e di inquietante.
La vicenda Ragusa Logli è inquietante perché di lei non si sa la fine e di lui si sanno poche cose che fanno dubitare.
Un marito non può non sapere se la moglie è andata a letto, non può dirsi di non ricordare perché confuso, non può non sapere cosa aveva indosso, non può andare in soffitta a telefonare,non può affermare che la moglie ha un'amnesia,non può rompere i telefonini...senza avere una piega nel volto, senza esprimere tenerezza,dolore o altra emozione negli occhi!
Ti sparisce la moglie e tu hai una maschera sul volto?
Che uomo é?
Di sicuro è misurato, rigido, freddo,controllato, però ha un 'amante di 20 anni più giovane e forse con lei è diverso.
Non credo che una donna voglia restare accanto ad un uomo così quando lo vedi come realmente è.
Con una storia di 6 anni alle spalle, il matrimonio era strafinito e per i figli era meglio dare un taglio netto e chiaro che vivere nell'ambiguità, nella confusione dei valori.
Per di più la fanciulla stava troppo con loro e i figli.
E Roberta era giunta all'esasperazione,e come donna credo che volesse separarsi,non credo che lei volesse tenerselo, un uomo così non ti dà nulla, a determinate condizioni certo.
Quelle condizioni a lui non andavano bene. Quando un uomo è troppo interessato al danaro da essere tirchio lo è anche negli affetti. ( Freud )
Parolisi appare un educando in confronto.
Se la donna non si ritrova è stata ben nascosta e questo comunica che c'è premeditazione.
Avrei altre ipotesi, ma la cosa mi amareggia e preferisco chiudere qui.
Vanna

Stefania ha detto...

No,Vanna. Non fermarti. E' evidente qui noi si stanno solo facendo ipotesi suffragate da ben pochi indizi ed informazioni. Ma è altrettanto evidente che ad oggi, gli inquirenti non sono riusciti a dare una risposta al quesito. Roberta dov'è? E' viva? E' morta? Ed ecco che allora se ognuno di noi fa esercizio mentale e cerca di esprimere quello che non puo' essere altro che il proprio sentore, puo' arrivare a dare agli inquirenti (se leggono) e comunque a tutti noi altri spunti, altri scenari. Perchè diamine allora per le grandi indagini si lavora in team? Lo si fa perchè piu' teste ragionano meglio che una sola. E poco importa se si è in disaccordo. Anzi, questo puo' produrre effetti benefici, di stimolo reciproco.

Non stiamo giocando al pettegolezzo, a chi la spara piu' grossa. Stiamo facendo un'analisi che attraverso dati e fantasia possa portare a porci dei dubbi ai quali magari è possibile dare risposta. Talvolta non vediamo quel che consideriamo inutile ed invece al contrario lo è, eccome!

Stefania

Antonello ha detto...

@Vanna
se non puoi far altro che generalizzare allora scusa ma coinvolgi anche me come altri in questo incapibile gioco di bipolarismo sessuale, e qui cade la mela.
C'e' chi quella parita' di cui parli l'ha favorita e condivisa, nei limiti della giustezza si diceva, ed e' ingeneroso dire che si sarebbe adattato ad essa, si continua ad inasprire in generale ed in pubblico i rapporti che in privato forse si crede si inteneriscano, questo mina il valore positivo dello stare insieme ed annulla quelle fondamentali differenze "umane" per cui ci si dovrebbe "scegliere" e "sposare".
Io posso non condividere un certo squilibrio maschile ma trovo ancora piu' aberrante anche pretendere che gli altri la pensino come me.
Dopotutto essere maschilisti, come essere femministe, non significa andare a destra ed a manca ad uccidere, ricattare, imporre le proprie "condizioni" agli e sugli altri e se esistono al mondo milioni di femministe mi dovresti spiegare perche' non potrebbero esistere altrettanti maschilisti senza che per questo siano assassini.
E si continua ad ignorare invece che ogni storia E' A SE STANTE e quindi permeabile all'etica comune o di rivalse di qualsiasi tipo, te stessa poi dici che non sappiamo molto, scusa ma allora da dove trai che R.R. voleva abbandonare il L.??? Magari invece sapeva e taceva come molte in nome di un'immagine ma magari invece sapeva e taceva perche' gli andava bene cosi', si puo' cortesemente sapere cosa possa escludere una ipotesi a favore di un'altra???
E si continua a sviare il discorso "Caso R.R." riportando la discussione su vicende generali riguardante la "generale" coppia, tra l'altro tutto meno che opinabile quella visione che vorrebbe un orrendo e vomitevole competersi dentro la coppia scegliendo da se condizioni del mettersi insieme e del separarsi inneggiando pure a chi si "sarebbe dimostrato" ipoteticamente non daccordo.
Mi sembra un tiro alla fune fatto con una lenza.
Parlare del caso R.R. no???

Anonimo ha detto...

@ Antonello
Antonello, forse non sono stata chiara e mi hai frainteso.
Ti chiedo scusa.
Non ho parlato di maschilismo né di femminismo.
Non posso spiegarti "perché non potrebbero esistere altrettanti maschilisti senza che per questo siano assassini ", come mi chiedi poiché io non l'ho detto né mai pensato.
Non sono femminista né lo sono mai stata, né era mia intenzione evidenziare questa tematica, sia perché sarebbe stato fuori luogo, sia perché non m'interessa.
Ho affrontato il discorso coppia perché ne hai parlato tu rispondendo a Stefania.
Anche le donne hanno le loro responsabilità, nessuno glie le toglie e spesso i troppi diritti acquisiti possono diventare prepotenze.
Ciò che ho detto è personale ma mi sono appoggiata a quello che si sente in tv o si legge qui in internet.
Ed è in questi raccoglitori di memoria spicciola che ho saputo che Roberta voleva separarsi ed era preoccupata per i risvolti.
Siccome la donna non ha voce, è scomparsa, le ipotesi possono essere tutte espresse.
I racconti delle amiche si possono recuperare da qualche parte.
La voce del popolo ha il suo peso e si deve alle amiche se questa storia ha qualche flebile notizia, si deve al popolo femminile di Gello se non è entrata nel dimenticatoio.
Dire che lui aveva l'amante non vuol dire che fosse maschilista.
Questo blog " vola controvento" verso orizzonti non tracciati, verso mete misconosciute o conosciute e lo fa assumendo un atteggiamento controcorrente con curiosità.
Si cerca sempre di motivare, chiedere e chiedersi.
C'è bisogno del lavoro di tutti per trovare qualche traccia volandocontrovento.
Vanna

PINO ha detto...

@ ANTONELLI 13,03

Gli indovinelli non servono a niente, lasciali da parte.

Non ho capito, poi, perchè mi poni tutte quelle domanda, per altro ovvie, come se fossi in possesso di quella palla di cristallo di cui sarebbero in posso alcuni giudici.
NO Antonè! Io quella palla non l'ho.
La mia è stata solo una constatazione DI FATTO, in quanto è un FATTO che i cani si siano fermati davanti a quella recinzione.
Punto e basta.
Da quì la ipotesi formulata al "condizionale", sulla possibilità che RR "non avrebbe varcato da viva quella delimitazione.
Ora se c'era luce o meno, o chi conosceva i posti andasse alla cieca o si faceva luce con una torcia elettrica, non scalfisce il FATTO, che resta tale, indipendentemente da meri discorsi speculativi o vere illazioni.
Sabato p.v., a detta del prefetto di Pisa, si darà inizio ad un vero rastrellamento di tutto il territorio provinciale, da parte di incenti fozfe governative ed associazionistiche, per la ricerca di RR, viva o morta.
Aspettiamo, speranzosi gli esiti. Dopo potremo dare il via libera ad ogni "ipotesi" che abbia una certa logica.

Anonimo ha detto...

p.s. scusate errorri grafici Pino

Anonimo ha detto...

@Pino
E' vero il Prefetto (io in cronaca ho letto il PM) ha detto che sabato sara' dato inizio ad un rastrellamento di tutto il territorio provinciale per ricercare il corpo di RR. Ma qui mi casca l asino, o e' stata una svista nel senso che voleva dire dell'intero territorio comunale e qualche comune vicino a San Giuliano Terme o stanno prendendo in giro l opinione pubblica. Guardate l'estensione della provincia di Pisa e ditemi se e' possibile una cosa del genere, anche utilizzando cercatori di funghi, cacciatori esercito ecc.
Alex

PINO ha detto...

@ ALEX

Il prefetto ha parlato di tutta la Provincia pisana, mostrando anche la cartina geografica. (piuttosto vasta, è vero)
Confermando, tra l'altro, che alla ricerca prenderà parte un enorme numero di persone.
Dovrebbe essere un vero rastrellamento tipo militare, suppongo. Staremo a vedere

magica ha detto...

succedera' come nel caso di yara , l'avevano sotto gli occhi e l'ha trovata un signore che andava a spasso .
io non me ne intendo ma vanno in cerca tutti assieme . in fila indiana .
sra' un modo corretto . e che ne so

Antonello ha detto...

@Vanna
Sta di fatto che volevo solo sostenere, se non si e' capito o se mi sono espresso male, che generalizzare porta lontano dalla storia specifica, partiamo forse da dati oggettivi diversi, ho notato sin dal primo momento della scomparsa la cortina stranissima delle "amiche" che formava un fortissimo attacco ed atto di accusa verso il L. e fermo restando che potrebbero avere tutte le ragioni di sta terra ho sempre potuto constatare che non vi erano proporzionati fondamenti.
Gli ennesimi epiteti, il fedifrago (ma se R.R. sapeva di quale tradimento si sta parlando???), l'avaro (ma se proprio lui aveva intestato a R.R. quote dell'autoscuola e la casa coniugale di quale avarizia parliamo???), il maschilista (a volte diretto saltuariamente anche al figlio, e francamente anche non essendo daccordo non vedo perche' uno non potrebbe essere maschilista senza essere per forza assassino, anche fosse, esistendo anche milioni di femministe, poi dare del maschilista ad un ragazzino lo trovo veramente sopra le righe), il violento (nessun dato oggettivo lo ha mai veramente confermato e dovrei confermarlo e sostenerlo io???), il viscido (non vedo da dove possa uscire e quali attinenze possano avere rilievi personali con il caso in questione, se e' un viscido deve essere un assassino???), l'antipatico (e quindi??? Assassino perche' antipatico??? Gli antipatici possono fare pacificamente da bersaglio in forza di quale logico assunto???).
Chiaro che non parlo di te o di Stefania ma in rete se ne leggono di tutti i colori e sperando che se esiste lo trovino faccio presente che ancora non vi e' nemmeno la certezza che vi sia un corpo, che sia stato messo in atto un assassinio, che ancora non e' stato trovato nessun corpo, che non vi sono elementi oggettivi per ricondurre con coerenza logica ed obiettiva una supposta e mai dimostrata dipartita alla di lui responsabilita', che non vi sono tracce in tutto il comprensorio ne addosso al L. e ne nelle auto di collutazioni o di tracce ematiche
Sara' strano scomparire in quel modo, ma per ora di scomparsa si puo' solo con certezza parlare.
Questi aspetti sono tutti stati sottovalutati dall'orda che ha attaccato, forse giustamente ma immotivatamente per ora, il L., senza contare che chiunque puo' ritenersi, anche convintamente, in amicizia intima ma non per questo lo debba per forza essere.
Io posso strumentalizzare chi si sente amico a fini del tutto personali e sconosciuti raccontandogli cio' che ritengo opportuno sappia senza per questo violentare nessun rapporto, l'amicizia intima e' un incontro di volonta' di esserlo e non un imperativo unilaterale.
Insomma su tanti aspetti ci sarebbe molto da dire compreso che nei primi tempi piu' di una sosteneva che R.R. non sapesse, a detta dei media, quando invece era materialmente quasi impossibile non sapesse essendo stata l'amante espulsa, in quanto tale, da una comunita' a cui R.R. era sembra legata a doppio filo.
Per finire alla storia del cimitero e della tomba sconosciuta, al tipo crocifisso perche' sembrava aver dato un passaggio alla donna mentre si rintracciava la vera autostoppista.
Ora la testimonianza di questo vicino che si dice certo di aver visto la coppia all'una di notte mentre lui ha dichiarato di aver sempre dormito, ecco spero si arrivi a dati certi anche io ma ogni volta poi risulta un flop mediatico, un'esagerazione di quella o di quell'altro.
Quindi, nessuna tirata verso nessuna, ma cosa dovrebbe costringermi a credere a tutto senza chiedere fondamenti e motivazioni???

Antonello ha detto...

@Pino
era solo un modo diverso di sottolineare cose che a me sembra possano dire qualcosa, poco ma e' quasi tutto di oggettivo che abbiamo, ma se vuoi riprendiamo discorsi in generale su disquisizioni intime e private dei protagonisti se piace di piu'.
Fra la poesiola e le domande in verita' avevo lasciato uno spazio significativo, pensavo apprezzassi invece l'espressione di interrogativi che a me non sembrano scontati, e non chiedevo necessariamente delle risposte, segnalavo che vi sarebbero altre vie su cui poter lavorare e ragionare.
Inoltre a me sembra di giungere al tuo ragionamento opposto, anche se non solo per questo affermo di avere piu' ragioni di te, era gennaio, il terreno avrebbe potuto nascondere il peso di una donna che calzava ciabatte, forse non il peso di un uomo con un corpo sulle spalle, inoltre la minuscola differenza sarebbe stata notata ancora di piu' fra l'erba ma non e' stata notata.
Quanto sopra a me porta a pensare che da quella ringhiera puo' non essere passato un doppio corpo ma che verosimilmente di li e' passato il corpo di R.R., vien da se che se di li e' passato sulle proprie gambe poteva invece essere proprio viva.
E' impossibile stabilire se era libera, minacciata, ricattava, se inseguiva qualcuno o se era in fuga da qualcuno, di li e' pero' passata e non era sulle spalle di nessuno verosimilmente.
La mia idea e convinzione e' questa.

Manlio Tummolo ha detto...

Per cercare un corpo di persona sparita da un anno, occorre avere dati abbastanza precisi, altrimenti, grande o piccola che sia la provincia di Pisa, basta che il corpo si trovi a pochi metri dal confine provinciale, che tutto il discorso cade. Inoltre che cosa cercano: un corpo abbandonato a terra o sepolto, o occultato in qualche precipizio magari in qualche pozzo, ad uso Puglie e Baslicata ?

PINO ha detto...

ANTONELLO

Il dato certo è che, secondo il fiuto dei cani di cui mi fido ciecamente, RR sarebbe uscita di casa, ed avrebbe percorso il breve tratto che porta fino alla ringhiera, o transenna, oltre la quale c'è aperta campagna.
Ma chi, o cosa ci dice che l'abbia superata, viva o no, portata in spalla o deambulante sulle proprie gambe?
1) Potrebbe, in quel punto, essere salita in auto e portata via, consenziente o meno.
2) Potrebbe essere stata colpita mortalmente, sempre in quel punto, senza perdite ematiche, e rimossa subito dopo, con un qualsiasi mezzo di trasporto.
Inutile, quindi, insistere sulla ipotesi da te avanzata, se tracce di calpestio del terreno oltretransenna, ed altri segni, non sono stati rilevati.
Il PUNTO fermo è che, da quella piccola area localizzata dai cani, di RR si perdono le tracce.
Una domanda pertinente che dovremmo porci, invece, sarebbe: chi poteva esserci in uno spazio privato, circoscritto e chiuso, a quell'ora di notte, senza esser visto nè sentito?

PINO ha detto...

@ TUMMOLO

Caro Manlio, la sua ossevazione è giusta, ma cosa potrebbero fare di più gli inquirenti, dopo tutto il tempo trascorso?
Non potranno passare a pettine tutto il territorio nazionale(?)
L'operazione sarebbe più mirata se si avessero a disposizione "dati abbastanza precisi" come ha accennato. Noi questo non lo sappiamo, ma speriamo che sia cosi.
L'esperienza dei casi Claps e Gambirasio ci fanno dubitare sui futuri risultati di questa mega ricerca, considerando che i corpi delle povere ragazze furono trovati non molto lontani dal luogo della scomparsa, nonostante le...accuratezze di ricerca adottate.
Cordiali saluti.

Antonello ha detto...

@Pino
scusa se insisto ma per comprendere di quale zona si parla io ho dovuto andare su googlearth e ti posso garantire che oltreringhiera non vi e' nessuna strada, c'e' solo campagna, i cani molecolari chiaramente non hanno perso la pista semplicemente dalla ringhiera, in quel caso sarei della tua, ma l'hanno proprio oltrepassata, si sono avventurati in un pezzo di campagna che separa il limite della villa (opposto a dove vi e' la strada), hanno attraversato un ruscello che taglia in due quel pezzo di campagna ed hanno ripreso la pista dirigendosi verso la linea ferroviaria, l'hanno seguita parallela in direzione Pisa e si sono fermati a circa 150/200 metri nei pressi di un piccolo gruppo di case, mi sembra, in corrispondenza di un passaggio a livello.
A me appare quindi chiaro che R.R. puo' essere stata caricata solo giunta li dalle quattro case e che, almeno sino alla linea ferroviaria, ha percorso la campagna ed il ruscello con le proprie gambe e quindi, a parer mio, ancora viva, diversamente io direi che si sarebbero rinvenute le tracce di un doppio peso (una persona che a spalla ne trasporta un'altra od addirittura due che a mo di barella ne portano una terza).
Perche' li un'auto proprio non ci puo' stare stante alle immagini su googlearth e dato che un corpo non puo' di certo lievitare nel buio della notte percorrendo 150/200 metri in aria ma lasciando intensa traccia raft a terra.
Ulteriore deduzione, potrei, senza per questo creare scandalo, arrivare a dedurre che R.R. in quel momento fosse stata in fuga disordinata avrebbe egualmente lasciato tracce vive sui punti limitrofi al ruscello e dove la terra non poteva essere del tutto ghiacciata oltre che sull'erba che di notte presumo brini, non si sarebbe in fuga disordinata di certo preoccupata di non lasciar tracce, invece se avesse SEGUITO qualcuno sarebbe stata ben attenta a non fare rumori e quindi in quel caso si sarebbero potute rinvenire quasi inesistenti tracce, come per carita' anche nel caso di una FUGA SILENZIOSA e non disordinata dal comprensorio.
Quindi per questo e non sulla base di una palla di vetro io penso che con grande probabilita' sino almeno alla linea ferroviaria R.R. poteva benissimo esser ancora viva, pero' capisco, ognuno ha la sua prospettiva, su questo niente da obiettare.

PINO ha detto...

@ ANTONELLO

E dimmi Antonello, dal passaggio a livello RR che avrebbe fatto?
Avrebbe preso il treno in corsa, per sparire repentinamente?
Altrmenti si dovrebbe prendere i considerazione che stia ancora lì, viva o morta.
In questo momento non saprei trarre altre deduzioni.
Meglio aspettare altre notizie, prima di sfociare nella fantasia.
Ciao.

Stefania ha detto...

A prescindere, a mio avviso, le impronte di scarpe oppure la traccia seguita dai cani, sino a quel punto della recinzione vogliono poter dire poco o nulla.

Ricordiamoci che all'interno di quel complesso, RR ci abitava. Se io mi reco per la prima volta in un luogo e sparisco, è ovvio che i cani (che come abbiamo detto non mentono) seguiranno la mia traccia cosi' come l'ho lasciata.

Ma se si viene nel giardino di casa mia ecco che è evidente io abbia lasciato segno del mio passaggio e non necessariamente il giorno della mia scomparsa.

Magari ho passeggiato sino a quel punto del giardino il giorno prima di sparire, per guardare l'orizzonte, per sgranchirmi le gambe o chiacchierando al telefono con un'amica giusto per non stare ferma.

Il fiuto dei cani sino a quel punto del giardino fanno pensare difatti ad una simile eventualità, perchè è evidente che sia RR sia sparita di sua sponte sia "sia stata fatta sparire" è ben scomodo lasciare una casa scavalcando una recinzione per poi trovarsi in mezzo ad un campo.

Io non voglio assolutamente buttare la croce sul Signor Logli ma trovo altresi' sottolineare che se sino ad oggi non si è giunti a nulla (stiamo parlando di un anno dalla scomparsa di Roberta) è necessario provare ad analizzare nuovamente tutte le possibilità ed eventualmente tornare a ragionare su quelle sino ad oggi analizzate.

Ed è quello che ho fatto con il mio primo intervento. Non ho parlato di femminismo nè di maschilismo ma ho solo fatto delle ipotesi, senza tralasciare l'eventualità di una scomparsa volontaria.

Quel che dopo tutto questo mi rimane è una serie di domande alle quali sarebbe interessante il Signor Logli rispondesse.

Sappiamo ha detto qualche bugia agli inquirenti:

- ha detto di essere andato a dormire ad un certo orario quando dai tabulati risulta il contrario;
- ha detto che in casa la situazione tra coniugi era serena;
- ha distrutto e fatto distruggere un paio di telefonini.

Certo, l'intento di Logli è stato quello di nascondere agli inquirenti la sua relazione extra-coniugale.

Ci ricordiamo che in altra vicenda, Salvatore Parolisi ha fatto la stessa cosa.

Con una piccola sostanziale differenza: messo alle strette ha dovuto piano piano confessare le bugie e le frequentazioni amorose.
Potevano inizialmente avere un senso, tanto che gli era stato chiesto di mentire dalla stessa Fam. Rea: nella speranza di ritrovare Melania viva e non sputtanarla davanti all'Italia intera come donna cornificata.

Ma qui stiamo parlando di un Logli che è stato si sentito, ma ha mentito. Non lo si è mai sentito da indagato ma solo come persona informata sui fatti, nell'immediatezza della scomparsa della moglie. Lo hanno detto gli inquirenti. Ed ha continuato a tacersi quando poteva, visto il tempo trascorso, chiedere di essere ascoltato per dire "Ok, vi ho raccontato qualche bugia perchè speravo Roberta tornasse ma visto che cosi' non è stato, preferisco fornirvi qualsiasi informazione sia in mio possesso".

Ecco, questo si era un atto dovuto, perchè è evidente lui non sia particolarmete affranto dalla scomparsa (ed eventuale dipartita) della consorte, ma da padre dovrebbe sentirsi in obbligo di fare tutto il possibile, di dire tutto, anche il particolare piu' trascurabile, al fine gli inquirenti possano dare una risposta ai figli della coppia. Ed invece c'è il silenzio.

Riguardo il fatto la ragazza fosse stata allontanata dalla Congregazione dei Testimoni di Geova, non è detto che le motivazioni fossero a tutti note.

Anzi, è probabile fosse stata esclusa per "comportamento non consono" ma senza specifiche ulteriori.

Stefania

Manlio Tummolo ha detto...

Pino Carissimo,
so che ora non vi sia molto da fare. Se anche la trovassero, che cosa troverebbero dopo un anno ? Uno scheletro, e forse neppure quello? Il corpo di Elisa Claps in certo modo fu conservato perché si trovava in ambiente chiuso e probabilmente coperto fin dall'inizio; ma se questa signora è stata buttata in campo aperto che cosa si troverà ?

Il punto è che le ricerche dovrebbero esere svolte a tempo debito, e non solo in una tornata; cercando anche attraverso informazioni dalle varie persone, chi l'avesse sentita l'ultima volta.

La madre della mia amica a Pordenone ancora non si è trovata ormai a distanza di due mesi e mezzo. E lei ha o aveva più di ottant'anni, senza marito, perché vedova, quindi non certo fuggita per tradimenti o altro, e certo priva dell'energia che può avere una donna giovane, mentre la figlia vive a Trieste. Ad un certo punto sparisce. Così un mio dirimpettaio triestino, uscito dall'Ospedale e sparito, poi ritrovato in putrefazione a neppure un km di distanza, e individuato solo "grazie" al cattivo odore emanato in piena estate. A me dà l'impressione, caro Pino, che non cerchino con accuratezza, dal momento in cui è resa nota la scomparsa.

Antonello ha detto...

@Pino
non capisco, ma e' un gioco??? Sai benissimo che per tutti e' un mistero e non capisco perche' ora invece chiedi a me di illustrare cio' che nemmeno sembra il punto di arrivo di molti.
A parer mio ragionando sul poco che abbiamo e' utile ancor oggi ragionare, SEMPRE ACCONTENTANDOSI intanto dei proporzionati risultati logici che si possono raggiungere.
Ti giro la tua domanda carissimo Pino, se credi veramente alla pista dei cani molecolari spiegami invece allora tu che duavolo sarebbe accaduto nei pressi del punto dove i cani stessi perdono la pista.
Forse che li R.R. ha finito di compiere i passi sulle proprie gambe??? E' salita in treno in corsa od in auto???
E che ne sappiamo??? Se avesse preso il deltaplano???

Antonello ha detto...

@Stefania
noto che qualsiasi pista non confermi le proprie convinzioni e' certamente da screditare, anche qui come ad Ascoli i cani inseguivano dei gatti dispettosi.
Film gia' visti, qualcuno ha scritto bene.

Antonello ha detto...

I cani molecolari e' vero non seguono per forza la pista piu' recente ma certamente la piu' intensa che puo' non coincidere con quella piu' recente.
C'e' pero' da ragionare, perche abbiamo visto che intanto non seguono piste antecedenti i dieci giorni a detta dei loro stessi conduttori.
Inoltre i fattori climatici non sono ininfluenti, la pioggia ad esempio annulla le piste, ci si e' imformati sulle condizioni climatiche nei dieci giorni precedenti il giorno dell'attivita' dei cani???
Inoltre non voglio ripetere che tragitto abbiano seguito i cani, l'ho ripetuto gia' piu' volte, ed e' quantomeno originale che una donna libera, con a disposizione auto, cancelli e portoni per uscire da casa sua, non si capisce per quale motivo, nei dieci giorni precedenti la scomparsa sia potuta uscire dal lato ringhiera scavalcandola (mi si consentira' che si suppone non ancora sparita e quindi per sua libera scelta) e dirigendosi sulla parallela drlla linea ferroviaria per recarsi a circa duecento metri a fumarsi tranquilla una sigaretta, se fumava.
Intanto fumava??? Si sono cercati eventuali mozziconi???
Mi tocco se ci sono, trovo altamente improbabile quanto sopra ma voglio lasciare uno spiraglio alla verosimiglianza dell'ipotesi, quindi chiedo, in epoca di non scomparsa mi si puo' spiegare che diavolo di motivo avrebbe avuto R.R. per fare quello strano percorso a piedi lasciando la traccia piu' intensa, dopo seguita dai cani, lasciando copiosa ed intensa traccia raft postecedente ad eventuali nevicate e piovigginate????

Antonello ha detto...

http://m.youtube.com/watch?v=0e_2DZpCvK0
Le testomonianze delle due ragazze che hanno visto una donna in pigiama e che si dicevano convinte fosse R.R.
Nei dintorni di Gello c'e' l'usanza comune per chi assomiglia a R.R. di uscire per andare in pigiama al bar??? Quante donne in quei momenti seguenti erano in pigiama ed assomigliavano a R.R. nei dintorni del luogo della scomparsa???

PINO ha detto...

@ Antonello
Se la testimonianza della persona che ha visto quella notte il Logli ed una donna litigare davanti al proprio cancello, per poi partire in auto assieme, risultasse vera, cosi come si dice la ritengano gli inquirenti, dovremo concludere che i cani abbiano seguito tracce falsate dal clima e, comunque, più vecchie di qualche giorno.
Non trovo altra spiegazione.
Buona notte.

Antonello ha detto...

Una spiegazione potrebbe esserci ma solo ipotetica, nel senso che bisogna vedere se veramente quel testimone esiste, se ha visto veramente quel che dice e dove avrebbe visto la coppia.
Ad esempio, se il testimone ha visto la coppia nella stradina parallela alla centrale e che porta al passaggio a livello niente di piu' coincidente con la pista fiutata dai cani.
Aspettavo di vedere dove si volesse arrivare ma che quel punto della ringhiera sia il punto da cui sarebbe uscita R.R. non lo dicono solo i cani, esiste ma non trovo in rete un'intervista congiunta di una inviata, mi sembra 'vita in diretta", con il L. figlio ed il L. padre molto singolare e che fa trasparire eventualita' diverse da quelle sostenute, come sempre sono solo ipotesi ed interpretazioni personali, se trovo il link lo pubblico.
Sono sicuro di non essere il solo ad aver visto quell'intervista forse cruciale, ne avevamo parlato anche sul Forum prima che io abbandonassi il post sul caso per insanabili contrasti sulla metodologia di analisi.
L'inviata chiede ad un certo punto al L. se quel lampione permettesse la vista, senza pensare e di getto il L. rispose che "a quell'ora.." fermandosi subito dopo in visibile disagio.
Ad ognuno la propria libera interpretazione che puo' consistere anche in un banalissimo errore di interpretazione.
Che il video comunque non si trovi piu' e' strano.

PINO ha detto...

Oggi è cominciata la "colossale" ricerca di Roberta Ragusa, viva o morta.
Lo ha riconfermato il Procuratore della Repubblica di Pisa, in video conferenza, aggiungendovi che il ritrovanento della "dispersa" sarà comunque difficile, dato la premeditazione dell'atto delittuoso, che avrebbe dato agio all'autore del crimine di studiarne i dettagli, compreso il modo e la località di uccultamento del corpo della vittima.
Ammettendo, quindi, implicitamente, che RR sia stata vittima di un omicidio.
A questo punto mi domando: se il corpo venisse ritrovato, in quale condizione sarebbe?
Potrà essere ancora in condizioni utili, tali da fornire delle informazioni, considerato il tempo trascorso, i fattori ambientali e le catatteristiche del luogo di occultamento?

Anonimo ha detto...

Mi sembra evidente che delle due testimonianze, quella delle ragazze che hanno visto la donna in pigiama e quella del tipo che ha visto i due litigare, una escluda l'altra. Per quanto mi riguarda, poiché le testimonianze che prevedono testimoni, soprattutto di notte, sono tra le meno attendibili, do più credito al fiuto dei cani, che lasciano intendere un allontanamento volontario che potrebbe essersi concluso con la fuga o con il suicidio. Spero ovviamente nella fuga. Chiaramente l'ipotesi omicidiaria è tutt'altro che esclusa, ma non comprendo l'assoluta assenza di tracce sulla macchina del Logli, in casa o fuori.

Saluti Stefano

Anonimo ha detto...

Stefano
La tesiimonianza delle ragazze è debole, perchè chi scappa in pigiama, stravolta da una faccenda atroce, non si provvede di danaro, per poi prendere un caffè al bar, come se nulla fosse.
Tanto è vero che la procura ha preso come vera, la testimonianza dell'uomo, e ne ha dato notizia in tv.
Gigi

Anonimo ha detto...

Infatti concordo, la testimonianza delle ragazze mi sembra inverosimile. Sono certo che la testimonianza dell'uomo sia vera, bisogna però appurare se quello che l'uomo crede di aver visto corrisponde a quello che ha effettivamente visto. Cioè: se era il Logli, che ora era, chi era la donna, etc. etc. purtroppo le testimonianze oculari sono spesso poco attendibili, (tranne ovviamente se l'uomo si sia fermato a parlare etc. etc.) perché si prestano a involontarie distorsioni.
Saluti Stefano

Antonello ha detto...

http://www.giornalettismo.com/archives/718143/roberta-ragusa-il-giallo-della-lite-in-strada/

l'uomo non sarebbe l'unico ad affermare di aver visto il L. fuori casa in orari in cui avrebbe dicgiarato che invece dormiva, stanno vagliando.
Ritrovate inranto delle ossa in una grotta carsica denomnata "buca delle fate" durante le ricerche.
L'articolo in esclusiva online e' sul sito di giornalettismo sopra richiamato in fondo alla pagina.
Le ossa pero' a viste sembrerebbero di origine animale.

Antonello ha detto...

http://m.pisatoday.it/cronaca/roberta-ragusa-scomparsa-ricerche-teschio.html

rinvenuto un teschio umano sulla spiaggia di Marina di Pietrasanta, il teschio presenterebbe un tagilio al centro, sarebbe molto antico, si dice possa trattarsi di un teschio da laboratorio.

Antonello ha detto...

http://www.gonews.it/articolo_176780_Alla-ricerca-di-Roberta-Ragusa-il-colonnello-Di-Meglio-Cerchiamo-un-corpo-quel-che-resta-di-esso.html

si cerca "un corpo o quel che potrebbe essere rimasto di esso", martedi' e mercoledi' verra' ispezionato il lago di Massaciuccoli.
Sono state intanto stranamente verbalizzate le dichiarazioni di una medium.

PINO ha detto...

Anche se fn'ora le ricerche di RR, coordinate con un certo criterio organizzativo, sono state infruttuose, il procuratore di Pisa, Adinolfi, ha tenuto a precisare che, nel caso alla fine del ciclo dessero un risultato negativo, saranno ripetute incessantemente, fino al rinvenimento di quel che resterebbe del corpo della donna.
E' convincimento delle autorità inquirenti, che RR sia stata soppressa, e numerosi sarebbero gli indizi che ne avvalorerebbero l'ipotesi.
Elementi che ci diano lo spunto a formularne, a nostra volta teorie intuitive, non mancano, ma arebbero ancora pure astrazioni, se non si individuano punti fermi da cui partire.
Dovremo almeno attendere la conferma delle presunte testimonianze, per avere elementi che potrebbero definirsi idonei per le concetture del caso.

Manlio Tummolo ha detto...

Stiamo tornando al Medioevo o peggio. Ora le ricerche dei corpi si fanno sulla base della magia, dello spiritismo e delle sensazioni medianiche. Siamo proprio ben messi ! Un sintomo di quanta razionalità vi sia nel preteso Dirittto !!
Ma che cosa ci voleva per ricercare un anno fa nel lago di Massaciuccoli o in qualche altro nelle vicinanze ? Che ci voleva a cercare un anno fa con metodicità sull'intero territorio ? In Friuli, dopo l'assassinio dei due gioellieri di Lignano, sulla base di informazioni ricavate a Cuba dal presunto assassino, sembra che si sia ritrovato il coltello gettato in acqua, grazie ai bassi fondali della costa friulana. Ma queste cose si fanno prima possibile, non dopo tanto tempo, altrimenti ancora un po' non resta che affidarsi agli archeologi subacquei o, peggio ancora, ai geologi e ai paleoantropologi.

PINO ha detto...

@ TUMMOLO
Caro Manlio, quello che dice è pur vero; ma ormai dobbiamo accettare, nostro malgrado, quello che ci viene...offerto.
Siamo nell'impossibità di scegliere!
Nè si è discusso, in occasione delle "parate" ad effetto dell'apertura del nuovo anno giudiziario, come sottolineato da Massimo, delle deficienze che caratterizzano alcuni settori della nostra giurisprudena.
Lei ne ha spesso precisato le caratteristiche, ma per una totale riforma di alcune leggi e loro relativa applicazione, ci vorrebbe veramente il "piccone", strumento amato dal nostro ex emerito presidente Cossiga.

magica ha detto...

la cosa è poco seria , se ai da' credito ai medium.

Stefania ha detto...

Ho l'impressione questa battuta di ricerche sia stata organizzata piu' per zittire chi ha criticato lo scarso impegno precedente oppure per mero scrupolo, piu' che per il vero convincimento a distanza di un anno dalla scoperta della donna sia possibile trovare se non il corpo almeno tracce sicure.

Per tanto, troppo tempo, si è preferito rimanere ad "aspettare l'attesa", cioè a scrutare l'orizzonte in attesa Roberta Ragusa facesse ritorno.

Ho letto alcuni commenti a questo articolo che parlano di rilievi effettuati nell'abitazione, nell'autoscuola, nelle autovetture di famiglia, ho letto di interrogatori ai quali il coniuge sarebbe stato sottoposto.

Mi risulta che gran parte di queste attività siano state svolte in macroscopico ritardo rispetto alla scomparsa. Mi risulta inoltre il marito non sia mai stato interrogato ma solo ascoltato prima della sua iscrizione nel registro degli indagati.

Poco importa non siano state trovate tracce con il luminol. E' evidente che una persona puo' essere soppressa anche senza l'uso di armi bianche o da fuoco.

E' evidente che in automobile e nell'abitazione sia presente dna della scomparsa: ci abitava e guidava!

Riguardo il fatto le tracce dei cani si perdano ad un passaggio a livello, faccio una ipotesi, questo non garantisce affatto Roberta Ragusa sia scomparsa volontariamente.

Faccio un esempio, che spero non corrisponda a quanto realmente accaduto ma che serve a rendere l'idea: RR potrebbe essere stata soffocata in casa (ma i figli si sarebbero potuti svegliare) oppure in autoscuola. Infilata in un sacco, potrebbe essere stata gettata al di là della recinzione cosi' come indicato dai cani. Poi, con una cariola, un carrellino di quelli che servono per il trasporto delle casse di acqua minerale o qualcosa di simile, visto che nei campi un'automobile avrebbe qualche serio problema, il sacco, o la scatola o fate voi, contenente il cadavere potrebbe essere stato trasportato sino al passaggio a livello, caricato finalmente su un'autovettura per poi scomparire chissä dove.

Ripeto, spero ardentemente non sia affatto accaduto tutto cio' ma credo sempre meno ad una scomparsa dovuta ad atto criminoso.

Stefania

Stefania ha detto...

ERRATA CORRIGE: credo la scomparsa sia dovuta ad atto criminoso .....

Stefania

Anonimo ha detto...

Anche questa ricostruzione di Stefania potrebbe essere possibile. Ma come conciliarla con la testimonianza ritenuta valida dal procuratore?
Gigi l

Manlio Tummolo ha detto...

Poiché suppponiamo ch ogni essere umano, in quanto tale, sia un essere razionale e ragionevole, riteniamo probabile che chi cerca, abbia avuto una qualche informazione per trovare la persona, il corpo, o quello che può restare di essi dopo un anno. Informazione che si vuole e si deve verificare. Altrimenti sarebbe qualcosa di assurdo, che il nostro Gilberto M. ha ben delineato nel suo ultimo articolo. Dal bosco non si esce senza le briciole di pane o i sassolini lasciati da un qualche Pollicino. E se non ho capito male, qui il bosco non è solo metaforico.

Antonello ha detto...

@Stefania
credo di aver capito il punto, per indagare una persona ci vogliono fondati sospetti, che potrei condividere vi siano se esiste veramente il testimone di cui piu' media parlano, anche se di fatto il mentire del L. proverebbe, se il teste venisse accreditato da altre risultanze, che appunto ha mentito.
La condizione dell'indagato prevede appunto un'indagine ma anche la "facolta'", in forza delle garanzie assegnate al suo stato, di "poter mentire" senza incorrere in reato.
Direi che gli inquirenti stanno cercando disperatamente delle risultanze "in sacrosanto silenzio" e che se non ne hanno trovate non sarebbe proprio corretto portare a processo un indagato senza scorta di prove o su nemmeno velata richiesta dei media o del pubblico pagante.
Mi ripetero', ci vogliono le prove od almeno indizi gravi precisi e concordanti.
Se ha mentito e' corretto, a parer mio, procedano per dichiarazioni mendaci e per alibi surreale, siamo alle solite insomma di Ascoli, ha mentito e per questo ucciso o nascosto o che altro???

Non credo possibile l'ipotesi per tanti motivi, primo fra tutti dentro un sacco un corpo non puo' rilasciare nell'ambiente intense tracce raft o cellule morte, base invece sulla quale i cani molecolari effettuano le loro ricerche, senza cobtare che una carriola con sopra un evidente peso ha anche piu' possibilita' di due scarponi di lasciare coerenti tracce in una campagna attraversata da un piccolo ruscello.
Non vorrei passare pero' per il bastian contrario, se vi fosse un'ipotesi verosimile sarei il primo a esser contento di avere qualcosa su cui lavorare e ragionare, purche' con basi logiche se e' impossibile solide.
Io partirei da tre possibilita':
1) Roberta inseguiva qualcuno o semplicemente seguiva.
2) Roberta era in fuga ma nel caso avrebbe lasciato tracce.
3) Roberta e' uscita da quel lato percorrendo circa 200 metri di sua spontanea volonta'.

Sto pensandoci da molto ma non credo verosimile che Roberta sia stata da li e per il tragitto segnalato trasportata ma se qualcuno mi da modo di ricredermi sne arei felice, meno per l'epilogo.

Antonello ha detto...

http://affaritaliani.libero.it/cronache/roberta-ragusa-un-amica-rivela280113.html

direi che io ritengo inverosimile invece che R.R. a questo punto non sapesse, non si puo' ignorare tutte le osservazioni e dare delle versioni contrastanti nel tempo a mo "di aggiustamento", R.R. era legata alla comunita' dei TdG, l'amante del L. che ora sappiamo, e non una che non centrava nulla, fu' espulsa si disse per qualcosa di attinente a scelte "fuori dai canoni" e qualche dato fondato dovranno pure averlo avuto per espellere una persona, senza motivi non ci credo, e non vorra' dir nulla ma e' pur vero che erano anni che R.R. era comunque convinta che il marito la tradisse, almeno cosi' si vu far trasparire, nonostante cio' erano anni che oraganizzava feste, si disse, proprio nel comprensorio, e che gestiva diversivi seppur innocenti, non so ma io credo fortemente che non potesse essere all'oscuro nel suo intimo.
Se si vuol negare l'evidenza non vedo quale verita' si intenda ricercare, viceversa vi sono molte strade, forse anche coincidenti con quelle colpevoliste ma sin piu' fondate.

PINO ha detto...

Le dichiarazioni del testimone, sono state ritenute degne di fede dal team investigativo, per cui la segnalazione dei cani potrebbe riferirsi a movimenti di RR nei giorni prima della scomparsa "entro", "entro" il recinto dell'aria di proprietà Logli. Quindi l'ipotesi sostenuta dal fiuto canino, passerebbe in riserva, almeno fino a riscontro positivo.
Si vocifera anche che AL venga interrogato dagli inquirenti, forse anche prima che si concluda la serie delle ricerche.
Si suppone, perchè tutto è criptato, che la testimonianza non sia unica.
Se la supposizione ha un fondo di verità, le dichiarazioni rilasciate dall'indagato Logli, ripetute come un disco, risulterebbero non conformi a quanto acquisito dalle tesimonianze.
Da questo punto di vista la "trasparenza" dell'indagato verrebbe opacizzata sensibilmente, con relative conseguenze giudiziarie, indipendentemente dal ritrovamento dei resti di RR.

Antonello ha detto...

@Pino
interessante, secondo me invece l'unica possibilita' che vedo, altamente premeditata e macchinosa, e' che la traccia di riferimento data al cane fosse una scarpa della donna e che qualcun altro quella notte abbia indossato le scarpe, o meglio le ciabatte (che si sappia sarebbero le uniche mancanti), di R.R., in ogni altra ipotesi R.R. per me e' uscita di li sulle sue gambe.
Sarebbe verosimile anche per i miei criteri la tua ipotesi di tracce precedenti se iniziassero e finissero all'interno del comprensorio ma cosi' non e'.
Le tracce seguite dai cani non si limitano nemmeno alle prossimita' esterne della ringhiera , proseguono per centinaia di metri e come ben sai i tentativi vengono sempre ripetuti dai conduttori, quelle tracce potrebbero teoricamente essere state lasciate a ridosso di circa otto giorni la scomparsa, non prima, e le probabilita' che la traccia seguita dai cani in quel tragitto in parte illogico sia stata lasciata negli otto giorni precedenti con intensita' tale da renderla rilevante con priorita' dall'olfatto dei cani sono flebili, se non impossibili considerando che per fare quel tragitto R.R. avrebbe avuto il bisogno di un buon motivo.
Non si esce di casa scavalcando le ringhiere senza un buon motivo.
Io avrei ridotto ad una decina gli incastri logici possibili ma voglio seguirvi nelle vostre convinzioni, benissimo, quindi R.R. esce narcotizzata dal comprensorio L., e allora come la mettiamo con il testimone che vede la coppia visibilmente viva, vispa e vegeta tanto che, a quanto pare, dice di aver visto il L. invitare R.R. a salire in auto??? Gia' qui o e' vera un'ipotesi o l'altra.
La contraddizione non e' da poco, quindi in ogni caso R.R. sarebbe uscita da ringhiera o portone sulle proprie gambe e non narcotizzata se stessimo al testimone.
Questo di certo non esclude eventi criminosi successivi ma a dire il vero nemmeno la pista dei cani li esclude, tuttaltro, dipende anche in che zona il testimone afferma di aver visto la coppia, faccio anche notare che se parliamo di 2 o 3 di notte rimane un buco temporale che va dalle 24,00 alle 2/3 di notte in cui e di cui il L. avrebbe mentito ma alla fine del quale R.R. sembrerebbe fosse ancora viva.
Ho sentito anche io che il testimone non sarebbe il solo e che altre fonti confermerebbero la vista del L. se non della sua auto in giro ad orari in cui egli ha dichiarato era a dormire.
Io dico che un incrocio con la pista dei cani esiste, e che certo puo' arrivare sino ad un certo punto oltre il quale si deve per forza dar aria alla fantasia, per ora.
Certo, "a quell'ora" prevede che l'ora si sappia e su quelle basi ho moltissimi dubbi su L. pure io, da qui ad innamorarmi di una tesi piuttosto che un'altra ce ne vuole, forse anche qui bisognerebbe saperne di piu' e di piu' obiettivo della vita personale di R.R.

PINO ha detto...

Ciao ANTONELLO
Una risposta breve: chi ci dice che essendo un omicidio PREMEDITATO, a detta degli inquirenti, il tragitto seguito dai cani fosse stato segnato dalle pantofole di RR, calzate da qualche ALTRO, per mero depistaggio?
La PREMEDITAZIONE permette ogni sorta di comoda preparazione per un delitto che dovrebbe essere perfetto.
Pensaci, può starci?
E non cozzerebbe neanche con le testimonianze.

Antonello ha detto...

@Pino
Concordo, bisognerebbe capire se la traccia olfattiva di riferimento data ai cani era una scarpa, un maglione o se pure ad ogni tentativo cambiava, direi pero' che se erano solo le scarpe potrebbe essere una possibilita', dicevo l'unica, in cui la traccia fiutara corrisponderebbe ad un tragitto diversoda quello effettivamente fatto da R.R. quella notte.
E' un po' flebile come possibilita' agli effetti pratici di giudizio perche' intanto non sappiamo se c'e' un assassinio, ne se c'e' quindi stata per forza premeditazione, non c'e' un corpo, mentre che non vi siano tracce nell'ipotesi sarebbe un segno di premeditazione.
Onestamente non credo ma in altrettanta onesta' non ho elementi per escludere anche questo scenario.
Tra l'altro vi sono telefonate negli attimi ipotetici di scomparsa e nulla vieterebbe ad una baby sitter, ne ad un marito, di procurarsi l'essenziale.
Continuo a diffidare, trovo che in questo scenario potrebbe essere stato lui solo se in presenza di un tradimento carnale scoperto mentre allegramente pensava di essere un vincente che si poteva permettere di deridere la moglie ed il che corrisponderebbe a quanto dichiarato in questi giorni da un'amica di R.R.
Purtroppo io diffido delle amiche, proprio come a logica, se non sapeva chi la tradisse con suo marito, doveva diffidare R.R., se non sapeva chi la tradiva delle sue amiche come e' possibile pretendere che ogni parola loro rivolta fosse una intima confidenza fiduciaria???
Ma se mi chiedi se e' possibile, ti rispondo che si, tutto e' possibile sino ad esclusione contraria, se mi chiedi se e' probabile francamento lo trovo difficile per alcuni motivi.

Stefania ha detto...

Trovo Antonello abbia scritto alcune inesattezze.

Logli HA MENTITO: se infatti sono ancora da verificare le testimonianze di chi lo ha visto in strada dopo la mezzanotte è altrettanto vero che i telefonini non mentono. Quindi non puo' essere andato a dormire quando dice di esserci andato.

Questo non significa (e qui mi ripeto perchè temo io sia stata fraintesa) che ad oggi ci siano elementi tali per poter procedere nei confronti del marito di Roberta.

E' evidente che una bugia circa l'orario in cui vide l'ultima volta la moglie non puo' e non deve essere sufficiente a procedere.

Perchè questa menzogna potrebbe trovare giustificazione nel desiderio di non dare in pasto all'opinione pubblica la propria relazione extraconiugale, e poco importa se in paese tanti sapevano.

Riguardo i Testimoni di Geova, mi sono presa la briga di informarmi sull'argomento. Roberta poteva benissimo non sapere il motivo dell'allontanamento di Sarah. Intanto perchè non è loro abitudine sbandierare ai quattro venti le motivazioni di un'espulsione eppoi perchè se anche viene detto "per comportamenti non consoni", questo potrebbe riguardare millanta interpretazioni: perchè Sarah fumava sigarette, perchè festeggiava il proprio compleanno, perchè non si dedicava costantemente allo studio ed alla diffusione esterna del loro credo, perchè beveva in modo smodato, ecc ....

Roberta non era parte integrante di quella congregazione. Ne ho certezza. Cosa me lo dice? Il fatto che nei giorni precedenti la sua scomparsa, in casa Logli/Ragusa si stesse provvedendo a mettere in soffitta gli addobbi natalizi.

I Testimoni di Geova, non festeggiano il S. Natale, niente presepe, niente abete, niente Babbo Natale a portare doni ai piccini, niente ghirlande, luci ed addobbi.

Quindi la tesi Roberta sapesse che Sarah era l'amante del marito prima dei giorni della sua scomparsa, cade miseramente.

Le tracce di un'eventuale cariola sul terreno che divide le proprietà Logli dal passaggio a livello: nel premettere che quanto da me scritto sull'argomento non voleva avere nessun valore se non quello di dire che un'ipotesi ad oggi vale quasi quanto un'altra e nulla piu', ricordo che ricercare solchi, segni di calpestio, segni del passaggio di un carellino piuttosto che di una cariola appunto, eseguite non nell'immediatezza della scomparsa hanno il sapore del ridicolo. Faceva freddo. Probabilmente ha piovuto ed ha nevicato su quel terreno, probabilmente si sono mossi gli inquirenti calpestando il terreno e cosi' via.

Se quindi è vero che Roberta potrebbe non aver lasciato segni di calpestio allontanandosi a piedi (in ciabatte) e camminando dopo aver scavalcato, è altrettanto vero potrebbe averlo fatto in ciabatte chiunque altro.

E' altrettanto vero che le tracce di eventuali scarpe potrebbero essere nei giorni essere state cancellate oppure non essere affatto rimaste causa durezza del terreno dovuta al gelo.

Quindi, nel ribadire che non ho nessuna verità in tasca, ricordo ho solo fatto delle ipotesi ed ho solo voluto rimarcare quella misera manciata di indizi che ad oggi conosciamo, auspicando io per prima, gli inquirenti abbiano da studiare qualcosa di ben piu' solido che quel che è stato reso pubblico, magari appunto nell'intento di non inficiare gli sforzi (ahimè tardivi a mio avviso) tesi a far chiarezza sulla scomparsa di Roberta.

Stefania

Manlio Tummolo ha detto...

Per quanto riguarda le procedure, gli inquirenti per muoversi alla ricerca di qualcuno, adulto, vaccinato, maturo, con propria volontà, capace di intendere, ecc., devono avere una qualche notizia di reato, come ad esempio una lettera, magari anonima, che dica di aver visto qualcuno scaricare un corpo presumibilmente umano in una certa località; oppure, sempre in via anonima o riservata (il che all'atto pratico è identico), ricevere l'informazione che il soggetto sospettato abbia scaricato e sepolto un sacco da immondizie in un certo luogo. I miei sono esempi ovviamente, fatti al fine di chiarire che, se i signori inquirenti schiodano i loro glutei dalla poltrona, lo fanno per un motivo preciso.
Quando si tratta di persone non capaci di intendere o di volere, minorenni o molto anziani, prendono da sé l'iniziativa, ma senza granché entusiasmo ed impegno: lo verifico tuttora dal fatto che la madre della mia amica non è ancora stata trovata, malgrado che la celebre trasmissione "Chi l'ha svisto ?" ne abbia di nuovo parlato, mettendoci in mezzo un qualche elemento giallo nella questione, onde suscitare più interesse. E una persona d 80 o più anni, non pienamente in grado di intendere e di volere, non potrebbe essere andata chissà dove.

A me pare, quindi, logico supporre che, se si cercano resti o tracce ad un anno di distanza, ciò avviene perché hanno ricevuto nel frattempo quelle informazioni anonime o riservate che prima mancavano. Sarà stato detto loro che nel luogo X nel giorno Y, alle ore K, qualcuno o forse una persona precisa ha scaricato qualcosa dalla macchina, magari seppellendo il tutto.

Tra l'altro qua in Italia (all'estero non so), c'è la prassi di scaricare tutto di tutto nei luoghi più vari, fuorché nei centri di raccolta rifiuti appositamente creati. E' un costume curioso, di cui non è ben chiara la ragione: la stessa fatica che si fa a scaricare ai margini delle strade, la si farebbe portandola nei centri appositi, ma forse non va bene loro l'orario, o temono di veder violata la loro "privacy".

PINO ha detto...

@ TUMMOLO
Se il provvedimento del rastrellamento a tapprto è stato ordinato ed eseguito solo ora, è molto probabile che gli inquirenti siamo entrati in possesso di segnalazioni, più o meno precise, come ha dedotto lei. E forse, anche in virtù delle varie testimonianze rese, sia pure con ingiustificato ritardo.

@ STEFANIA
E' ovvio che le tue, come quelle di tutti noi, sono solo concetti ipotetici. I quali, però, spesso, riescono utili ad allargare gli orizzonti della ricerca, quanto la stessa non ha un orientamento preciso.
Non conosciamo la qualità, nè la quantità delle informazioni di cui dispongono gli investigatori. Tale situazione ci da solo la possibilità di giostrare intorno alle notizie apprese dai massmmedia, ricamandoci sopra, ognuno con la propria logica.
Quindi, ipotizzare, dedurre o concetturare, rientra nella leicità, quando non si oltrepassano determinati limiti sfocianti nel mare delle illazioni.
Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

Non vedo perché avrebbe dovuto allontanarsi in ciabatte, se ha deciso di allontanarsi volontariamente. In tal caso, si è probabilmente anzi sicuramente vestita in modo adeguato. Nessuno l'ha vista allontanarsi, quindi qualsiasi congettura riguardo il vestiario rimane una congettura.

Saluti Stefano

Antonello ha detto...

@Stefania
non credo che considerare la pista di una carriola che oltrapassa un piccolo ruscello con superficialita' sia molto fruttuoso, se vogliamo procedere con questo metodo allora io potrei obiettare mille altre genericita' alle ipotesi delka di lui colpevolezza, anche perche' seppur essendo io malinteso, e non mi sembra tu, ho la disfortuna di aver preso il canovaccio da bastian contrario.
Le informazioni sull'amante del L. e la sua espulsione non me le sono di certo inventate ed anzi i media, allora forse conveniva alla tesi colpevolista, erano stati di molto piu' dettagliati e non avevano parlato semplicemente e cautelativamente come ho fatto invece io, di "comportamenti non consoni", ricordo che anche sul Forum non a caso si era pure particolareggiata questa espulsione.
Riguardo alle bugie del L., alle due telefonate effettuate dopo le 24,00 ed ai due cellulari occultati e distrutti hai risposto mi sembra gia' te, l'intenzione puo' essere stata verosimilmente quella di riservare per se la relazione extraconiugale, ma non mi sembra che cio' non possa avere un proseguio logico anche se non tutto siamo obbligati ad esporre delle personali idee.
In buona sostanza pero' non ho capito bene quale sarebbe, se hai elementi oggettivi su cui basarla, la tua ipotesi, R.R. narcotizzata, infilata in auto e portata fuori dal comprensorio dal L. in un piano preordinato????
Ma se pure il testimone chiave, sostenuto in massa, sconfessa tale ipotesi, avrebbe visto la coppia vispa, viva e vegeta, una narcotizzata non si invita di certo ad entrare dentro un'auto, mi si potrebbe obiettare che la donna in quel momento con il L. poteva essere l'amante e non la moglie, gia' nel caso sistemata.
Bene, allora te ritieni verosimile quale ipotesi???

Anonimo ha detto...

@stefano
la congettura non riguarda il tipo di vestiario, dato che le prime cose da mettere in valigia prima di andarsene sono il pigiama le ciabatte e lo spazzolino.
Nessuna certezza sull'abbigliamento tenuto per scomparire che un marito poco attento e poco interessato non ha certo modo di verificare o indicare.

La congettura riguarda il fatto che Roberta si sia allontanata spontaneamente.

chi si allontana spontaneamente non fa una lista della spesa per la casa che intende lasciare, si porta dietro soldi e documenti, e magari anche il cellulare.

La possibilità di una fuga volontaria è assurda, a meno che avvenuta a seguito di notizia improvvisa e scioccante, o di litigio violento.
Ma con quel freddo e coperta da un solo pigiama rosa forse neanche un violento stato emotivo avrebbe potuto indurre alla volontaria sparizione per i campi.

Il tutto mentre il marito dormiva stando in contemporanea al telefono con l'amante, delle due l'una, o forse quella giusta è una terza ancora.

Antonello ha detto...

@Anonimo 13,53
Che mi risulti pero' nessuna massaia introduce la lista della spesa con la data odierna o con quella in cui dover fare la specifca spesa elencata.
Percio' chi ci dice che quella lista sarebbe stata fatta quella sera???? Il L.???? Ma se e' indagato sulka base di quale scorta di fiducia gli si dovrebbe dare credito se e' l'unico che in questa storia potrebbe mentire senza incorrere in nessuna violazione???

Antonello ha detto...

Sparire volontariamente in pigiama non esclude automaticamente che dal passaggio a livello vi fosse idoneo automezzo o sistema architettato per vestirsi in maniera piu' funzionale, il tragitto, quel tragitto ma non ho capito quale invece si riterrebbe piu' verosimile, e' di 200 metri circa, da fare in pigiama e ciabatte, 200 metri non sono tanti se conti che in quell'ipotesi il primo che avrebbero indagato sarebbe stato, come e' poi stato, il marito che insieme all'amante si sta affermando la deridesse.
Lontana ipotesi, lo dico anche io, ed infatti almeno io ne ho avanzate altre, ma perche' e su quali basi sentirsi di doverla escludere????

Stefania ha detto...

Antonello, non girarmi la frittata, te ne prego .... ;-)

Io ritengo verosimili molte ipotesi. Non ho preconcetti.

Mi limito a dire (ed a scrivere) che allo stato di quanto da noi conosciuto, che spero essere MOOOLTO meno di quanto davvero in mano agli inquirenti (come correttamente sottolineato da Manlio TUMMOLO):

- se fuggita in preda ad angoscia non avrebbe potuto percorrere grandi distanze, a meno di aver accettato aiuto da sconosciuti che potrebbero davvero averla portata lontano;

- Logli ha mentito quando non era ancora indagato. Quindi non è vero non sia incorso in nessuna violazione: quando infatti ha dichiarato di essere andato a dormire prima di mezzanotte era solo persona informata sui fatti;

- Se si fosse suicidata oppure avesse avuto un malore probabilmente il corpo sarebbe stato ritrovato (non conosco suicidi che occultano il proprio cadavere);

- Se trattasi di delitto premeditato dal coniuge è evidente che allo stato delle cose gli inquirenti (che pure lo hanno indagato) sono coscienti gli indizzi non siano ancora sufficienti;

- Il punto fermo è che si debba fare tutto il possibile per ritrovare RR: viva o morta. Non solo perchè se viva potrebbe spiegare tante cose, non solo perchè se morta si potrebbe fare chiarezza o almeno chiarire in parte gli accadimenti di quella notte ma soprattutto perchè ogni essere umano ha diritto a degna sepoltura e perchè quei due ragazzi possano imparare a convivere con qualcosa di certo e non tra dubbi ed illazioni, sospetti e maldicenze.

Mi sono limitata nel mio primo intervento (ti prego di rileggerlo, Antonello) ad elencare varie ipotesi, pur tra mille dubbi, cercando di concentrare la mia attenzione su quelle che mi sembravano (e mi sembrano a tutt'oggi le piu' plausibili.

Infine sulla faccenda espulsione dai TdG di Sarah: di fesserie sui giornali ed in tv se ne leggono e se ne sentono tante. Non credo (ripeto, mi sono ben informata) la comunità conoscesse in modo approfondito le motivazioni dell'allontanamento di quella che sino ad allora era una "sorella" facente parte della comunità ed escludo nel modo piu' assoluto RR potesse esserne parte. Magari si stava avvicinando, magari aveva amicizie tra i TdG, ma chi crede in Dio Geova non usa addobbi natalizi, di questo ho l'assoluta certezza.

Stefania

Stefania ha detto...

Scusate: indizi con una sola z! Non ho riletto.

Stefania

Antonello ha detto...

Piccolo grande OT
Ora che e' la Ccasazione ad affermare che ad Ustica fu' un missile e che le famiglie vanno risarcite il Dr. Giovannardi se ne fara' una ragione e denuncera' i Giudici od assisteremo ad una onesta e ragionevole resa????

Antonello ha detto...

@Stefania
beh ti pregherei anche io di non darmi del cuoco indaffarato in frittate, io ho esposto una mia ben precisa ricostruzione che e' basata non su frittate ma su cani che vengono e sono stati utilizzati con risultati in quasi tutti i recenti casi, nonostante il loro onesto mestiere sono stati molte volte additati come visionari, inseguitori di gatti in calore e libellule ma alla fine avevano ragione, vedi caso di Yara.
Che ritrovino il corpo, vivo o privo, per darne opportune spiegazioni o triste ma dovuta sepoltura e' una cosa che veramente qua ci auguriamo tutti, questo e' un discorso completamente diverso che esula dalle ipotesi di ricostruzione di quella fatidica notte, credo che su questo potrai concordare.
Io non ho mai detto che il L. non avrebbe mentito da "informato sui fatti", tuttaltro, ho anche detto che oggi ha fra le sue facolta' da "indagato" quella di mentire e che quindi sentirlo avrebbe valore legale sino ad un certo punto, o mi sbaglio???
Nessuno ha detto che R.R. avrebbe fatto parte della comunita' religiosa dei TdG, io ho detto che era legata ad essa a doppio filo perche' la madre, ma non ricordo bene forse la zia, ne era un'autorevole esponente, cosa ben diversa.
La fuga compare anche fra le possibilita' che ho stilato sopra e che non mi sembra di aver escluso, ho solo scritto che una donna in angoscia che fugge in aperta campagna in ciabatte FORSE non bada a non lasciare tracce sul terreno, forse attraversa di corsa un ruscello, forse perde pure una ciabatta in un terreno che mal si concerta, forse urla nella notte impaurita da un pericolo a cui sta cercando di fuggire, perche' si fugge da un pericolo non da un'angoscia.
L'angoscia in se da modo anche di ipotizzare un allontanamento tranquillo e non per forza dinamicamente burrascoso, e' quel "in fuga" e "angoscia" che a parer mio personale stona.
Figurati per il resto basta che la frittata sia mangiabile la si puo' sempre girare anche un milione di volte che mangiabile rimane, idem se non e' mangiabile.
Do forse io quell'impressione di bastian contrario perche' tendo per natura a smontare, a trovare i lati deboli di qualsiasi fetta ricostruttiva ma concedo anche agli interlocutori la stesa prerogativa sulle mie ed anzi la ritengo importante come fase postuma.
Se non metti alla prova contraddittoria la tua ipotesi, se non accetti che altri la completino (se incompleta) o ne risaltino i suoi lati deboli (se ne ha) essa rimane un idea (magari anche giusta) mancante di forza che la condivisione invece puo' dare o levare, e' un rischio che a me piace, si discite qua anche per questo credo.


Antonello ha detto...

@Stefania
scusa per alcuni errori ma scrivo da un miniTab e rileggere e correggere non e' sempre un'attivita' facile.

Stefania ha detto...

Antonello, sei un pessimo cuoco! La frittata non va girata e rigirata altrimenti finisci col bruciarla! Se mai ceneremo insieme un giorno, toccherà sicuramente a me cucinare.

Ma torniamo seri: io non ho MAI scritto i cani mentano. Non lo fanno. Non hanno pregiudizi di sorta.

Ho scritto della cariola (ma era solo un esempio), ma ho anche scritto che Roberta poteva aver fatto quel percorso a piedi nei giorni precedenti: magari per sgranchirsi le gambe, per avere un attimo di tranquillità, per telefonare a qualcuno in santa pace e via discorrendo.

Quel che invece desidero confutarti è che:

- il fatto RR avesse parenti (non la mamma visto che è orfana) facenti parte della Congregazione dei TdG non vuole dire nulla. Quale legame a doppio filo? I parenti piu' stretti di RR non la sentivano spesso (cosi' ho letto), peraltro i luoghi di studio della Bibbia sono disseminati un po' ovunque e non mi risulta nessuno dei parenti di Roberta facesse parte della stessa comunità (quindi della stessa Sala del Regno) di cui faceva parte S.C.

- Se una discussione c'è stata, quella sera, se c'è stato andirivieni di autovetture, questo non esclude che RR possa essersi allontanata dopo oppure possa essere stata soppressa dopo: il buco temporale è di diverse ore e non credo affatto una cosa possa escludere l'altra. Non almeno per questo motivo.

Stefania

Antonello ha detto...

@Stefania
accetto l'invito ma parto sulla difensiva visto che sono a dieta ferrea, niente pane quindi e la frittata mi sembra rischiosa.
Mi fa piacere che gai colto anche dei lati ironici nel mio divagare.
Tornando ai supposti legami di R.R. con i TdG io sapevo cosi' da alcuni articoli dell'epoca che ricerchero' ma se te sei ben sicura del fatto che R.R. non avesse alcun significativo legame si puo' sempre rimanere in sospeso sulla notizia ed aspettare conferme o smentite.
Riconoscerai pero' che se una zia, ad esempio, si avvedesse in ipotesi o venisse a sapere "in confidenza" di un'eventualita' ipotetica di espulsione causata da certe motivazioni non vedo come potrebbe non riferire, viceversa sta donna era contornata veramente da persone completamente a conoscenza, che si dicono arci amiche ma puta caso nessuna ha mai detto nulla a R.R. di quanto accadeva, permetti che dubito???

Stefania ha detto...

Salmone agli aromi cotto nello steamer allora!

Ecco, Antonello: ti posto questo articolo. E' stato scritto ad un mese dalla scomparsa di RR.

http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2012/02/18/news/caso-roberta-parlano-i-testimoni-di-geova-1.3196410

Posso quindi affermare con assoluta certezza che Roberta non era praticante. L'ultima sua visita alla Sala del Regno risaliva alla S. Pasqua precedente (anzi, al venerdi' precedente la Pasqua 2011). Diciamo ..... nove mesi prima di scomparire.

Madre appartenente (prima del decesso) alla stessa comunità ma a tutt'altra sala, come da me sopra scritto.

No, come vedi, non avrebbe mai potuto sapere nulla circa la relazione clandestina del marito, frequentando i Testimoni di Geova.

Riguardo il tuo secondo dubbio, penso che il fatto che qualche amica che era al corrente della relazione AL/SC si sia taciuta non è fatto desueto.

Non intendo dire abbiano fatto bene a non informare Roberta, non dico neppure il contrario.

Sostengo solo che mettere il becco in vicende sentimentali che riguardano un'altra coppia è cosa molto, molto delicata e che esistono per questo diverse scuole di pensiero sull'argomento.

Stefania

Antonello ha detto...

Va bene, ci sono molte scuole di pensiero ma non ho mai visto una moglie che assista atterrita ad un marito che la sera si chiude in soffitta senza sospettare qualcosa, direi che anzi dal tuo informatissimo quadro ne esce malconcio il sesto senso femminile.
I peli di cashmire sulla giacca, i capelli lunghi e variegati delle mesch sui pantaloni, in auto, cioe' mi stai dicendo che son tutte favolette per spaventare presupposti traditori incalliti???
Mi cadono dei miti.

Anonimo ha detto...

La notizia ultima che ho letto riguardo il tranello teso a Roberta dal marito e da Sara, è sconvolgente.
Se fosse vero verrebbe fuori uno scenario da brivido: il marito e l'amante la deridono con perfidia, e l'ingannano. Se fosse vero allora Roberta viveva nel dubbio, ma continuava a fidarsi perché le facevano credere ciò che volevano.
E se avessero continuato a tessere trame per farla crollare psicologicamente?
E se quella sera è stato tutto premeditato?
Dove si trovava Sara quella sera?
I telefoni possono essere stati lasciati accesi e potevano averne altri con altre schede.
E' stata controllata la scheda del padre di Sara morto qualche tempo prima?
La donna è da torchiare a dovere, per me è complice, altrimenti non continuerebbe a stare con lui.
Quando penso a questa vicenda mi sento un grande dolore e penso ai figli.
Vanna

Antonello ha detto...

http://www.gonews.it/articolo_15825_Morto-Massaciuccoli-proseguono-ricerche-cadavere-lago.html

Intanto stanno ispezionando il lago di Massaciuccoli ma un sommozzatore intervistato ha dichiarato che e' praticamente impossibile avre contezza di cio' che vi e' nel fondo, dal punto di vista visivo ma anche tattile non si capisce di cosa sia costituito il fondo.
Dieci giorni fa un pescatore da riva avrebbe segnalato il riaffiorare di una testa con ancora i capelli attaccati.
Il lago comunque non e' un posto frequentabile, non sono poche le morti li accadute come racconta l'articolo del 2008.

PINO ha detto...

Avevo già precisato che è lecito fare supposizioni di ogni sorta, ma non fare voli pindarici che non sortiscono nessuna utilità.
ANTONELLO, quando una persona è "indagata" va INTERROGATA e non SENTITA, come se fosse solo persona informata sui fatti.
Quello al quale sarà sottoposto il Logli, in un futuro molto prossimo, sarà uno stretto interrogatorio investigativo.
Il fatto che un indagato possa, in tale occasione mentire, senza che ciò costituisca un reato, non toglie che segni un punto negativo a suo carico, nella valutazione complessiva degli inquirenti.
E devi sapere che, tra una frittata e l'altra, ad uscirne unto sarà proprio il bugiardo.
Il fatto che tu abbia scelto di agire come "avvocato del diavolo", torna utile alla discussione, ma diventa eccessiva, quanto il suo compito esorbita da logiche contrapposizioni, per assumere la figura dell'inquisitore per ogni punto e virgola e parentesi apposti dagli altri.
Fino a questo momento, i punti fissi dai quali possa partire con sicurezza ogni formulazione ideale dei fatti sono pochi o nulla. E' normale, quindi, che ogni tentativo di ricostruzione dinamica del caso, sia puramente ipotetica: ogni sua contestazione è pura astraziona.
Ognuno di noi, estrinsechi le proprie idee, invece di contestare quelle degli altri, e certamente si arriverà ad comporre le bozze di una spiegazione non favolistica.
Pino

Manlio Tummolo ha detto...

E' dunque il lago dei "massacr-ucoli", piuttosto che di Massaciuccoli. Che diavolo c'è la sotto ? Teste affioranti ? Melma da cadaveri putrefatti ? Oppure cumuli di immondizia lasciati marcire nel lago ? Che bella Italia che stiamo diventando !

Manlio Tummolo ha detto...

Non dimentichi, caro Pino, che, una volta indagato, avrà l'avvocato con lui e sarà, quasi sicuramente, applicata la facoltà di non rispondere.

Stefania ha detto...

Pino, come avessi scritto io. Condivido tutto.

Tummolo, il Logli, come qualsiasi persona indagata avrà dalla sua un avvocato e la facoltà di non rispondere. E' evidente altresi che chi si rifiuta di rispondere, intende tutelare se stesso prima che la moglie scomparsa ed i propri figli. Tengo a precisare che la gogna mediatica è cosa che abberro. Non mi piacciono neppure i finti santi ed un marito che si immola per amore della verità potrebbe essere credibile non fosse il Logli. Uomo che non ha amato come ho avuto modo di scrivere precedentemente nè Roberta, nè Sarah, tantomeno i suoi figlioli. Quindi un Logli silente me lo aspetto eccome: tanto ha l'avvocato. Bella roba. Io sono fondamentalmente una garantista ma credo che un uomo non innamorato della moglie ma dei propri figli dovrebbe parlare eccome: chiedere di essere ascoltato, aiutare per quanto possibile, collaborare. Non fraintendetemi: non voglio parlare del mio giudizio morale. Mi pare evidente. Chi si avvolge nelle lenzuola di casa, quelle lavate mille volte dalla moglie, con la giovine furbetta amante senza collaborare in alcun modo alle indagini sulla scomparsa della madre dei suoi figli, non merita commento alcuno.

Parlo delle indagini che sino ad oggi hanno portato a cani che non mentono, ad una sparizione che giorno dopo giorno risulta sempre meno poter sembrare volontaria.

Ma ricordo il babbo di Ciccio e Tore. Caduti in un buco profondo .... quell'uomo ha cercato ed urlato la sua verità. Non stava di certo in silenzio.

Non l'ami? Non l'amavi? Fa parte della vita. Ma diamine, è la mamma dei tuoi bambini!


Stefania

Antonello ha detto...

@Pino
io cerco di appuntare le mie osservazioni, tra l'altro molte sono dirette ad osservazioni di altri alle mie ipotesi, non capisco che dovrei fare, devo come voi dare per scontato un omicidio ancora tutto da dimostrare e di cui ancora traccia non credo di poterne, purtroppo o meno male, constatare???
Io non ho per ora fatto nessuna contrapposizione perche' mi devi concedere che per esserci una antitesi dovrebbe esserci prima una tesi, in questo momento sarei un bastian disoccupato piu' che contrario.
Non mi rivolgo a nessuno, per carita', ma non vedo nemmeno un tentativo di dedicarsi ad una ricostruzione, l'unica poggiata su simil basi accreditate l'ho avanzata io, non vedo quindi come potrei essere avvocato del duavolo in paradiso.
Stiamo sforando invece nella gogna mediatica se non basiamo alcuni diti puntati, piu' o meno velatamente, su fondamenta oggettive, non ci sono fondamenta oggettive??? Benissimo ma allora perche' si agitano diti, accuse od ipotesi???
Non capisco poi che idea avete di "interrogatorio, a parte anche il fatto che vi possa legittimamente esistere chi non risponde pur non essendo colpevole, forse sono ignorante io ma immaginate mica strumenti di tortura e gogne di piazza??? Gente appesa per i pollici??? Un torchio figurativo a chi puo' legittimamente non rispondere, e meno male, che senso ha se poi rispondendo ha il diritto legittimo, oggi da indagato, persino di mentire??? Immaginate forse un interrogatorio con faro negli occhi, pistola sul banco e sigarette spente nelle guance??? La parolisite vedo che non ha insegnato nulla, ma vi volete mettere in testa che' e' l'accusa che va dimostrata e non l'immocenza??? Volete finalmente mettere un punto fermo che uno se non vuole collaborare non e' detto che abbia ucciso e non e' detto che non ami???
Anche questa che i sentimenti di una persona vengano giudicati, sconfessati od accertati da esterni ad una storia non mi sembra una cosa leale ne corretta, sapete voi cosa vi sia nel cuore delle persone??? Io non voglio fare l'avvocato del diavolo ma certo che a questo punto non so piu' da che parte sta il diavolo, e che difendo se mi si trascina a difendere l'indifendibile???
Ripeto, io sono realista, amaro realista ma pur sempre realista, e non credere che mi diverta ma e' l'unico modo che conosco di sconfiggere i veri diavoli, con furbizia, analisi, intelligenza, e se perdo pazienza, bisogna anche saper perdere, ma qui mi si propone di perdere in partenza sacrificando giustizia vera ad omicidi nemmeno certi.
Spero di essermi spiegato, e non ce l'ho su con nessuno, non ci sono personalizzazioni, frega nulla di avercela con nessuno, e' che abbiamo questa insana idea che solo i colpevolisti sarebbero propositivi e saprebbero, o peggio vorrebbero, combattere certe cose.
Ognuno ha i suoi metodi e su questo non transigo, se mi viene sa fare un appunto gradirei avere delle logiche motivazioni per cui sarebbe illogico ed inverosimile e non generici svicoli senza senso, allora si potrei pure essere convinto e condividere, ma sino ad ora non vedo nemmeno cosa dovrei condividere ed ora sarebbe pure colpa mia se mi tocca dare l'avvocato della realta'.
Annammo bene.

Antonello ha detto...

@Pino
e perdona gli errori ma spero il senso si capisca.

PINO ha detto...

@ Antonello
Gli errori li facciamo tutti, non stare a preoccuparti: ti ho capito.

Quanto da me scritto, non ha nulla a che vedere, sia pure con l'immaginazione, con interrogatori di tipo medioevali, anche perchè, come ricordava Manlio Tummolo, si può, in ogni caso, usufruire della facoltà di non rispondere, sancita dalla Legge.
Il mio discorso verteva sulla formulazione delle ipotesi che, non potendo prendere spunto da FATTI assodati, sarebbero solo pure, legittime deduzioni personali; e che contrastarle non avrebbe nessun senso logico.
Ma è bene, invece, esporle, allo scopo di alimentare un dialogo logico che coinvolga tutto il forum, senza sconfinare in fantasie da romanzo.
Spero d essere stato chiaro.

Antonello ha detto...

@Pino
sono daccordissimo con te e proprio per questo non capisco, io ho solo proposto di seguire un filo logico nemmeno tanto flebile che ci e' stato indicato da cani molecolari sottoforma di traccia olfattiva di R.R., tale traccia rinvenuta dagli stessi non puo' che essere di R.R. e non puo' essere antecedente a dieci giorni dalla data di scomparsa a ritroso.
Quindi e' un dato di fatto che quella traccia potrebbe essere verosimilmente proprio della notte della scomparsa della donna, mi sembra palese che questa possibilita' e' incontrovertibile.
Detto quanto sopra, non vedo di quali fantasie da romanzo si stia parlando, non credo queste altrimenti non ti seguo piu', spero che non ritorniamo a parlare di dati di fatto accertati come tali in forza di perche' presupposti, spero che vi rendiate conto che, per ora allo stato degli atti, non vi e' alternativa realista.
Domani io spero ci sia piu' luce, esattamente come domani sperero' in dopodomani ma OGGI il realismo giuridico non ha alternative, viceversa si sta parlando si di fantasie da romanzo poggiate su nessun dato oggettivo.
C'e' un testimone che dice di aver visto la coppia alle due per strada??? Ok, e quindi??? Se ha ragione il testimone avrebbero torto per forza i cani??? Non credo proprio, secondo il mio umile ma irremovibile parere vi state strasbagliando a non voler anticipare le deduzioni da elementi oggettivi, ma e' solo un mio parere ed io sono solo uno.
Vi preoccupa anche uno???

Antonello ha detto...

@Pino
lasciamo perdere, guarda, non mi diverte assolutamente quanto hai scritto, che sostieni una tua tesi, anche opposta alla mia, mi sta arcibene e ti rispetto come sempre, che tenti ad oggi di ridimensionare la mia non partendo da appunti logici o fondati non mi sta piu' bene.
Se volete vi invito a rileggere il titolo del post sotto cui stiamo scrivendo, dopodiche' non ritengo sia piu' costruttivo e produttivo da parte mia continuare, se e' il monotesismo che si vuole prendetevelo, che domani possiate avere le vostre ragioni l'ho premesso piu' di una volta, AD OGGI NO e gradirei che domani non si dica sul niente che io OGGI avrei scritto fantasie da romanzo.

PINO ha detto...

Antonello caro,
lo scrivere "fantasie da romanzo" NON era rivolto a te pesonalmente: era un'osservazione sul piano generale.
Chiarito questo frainteso, passiamo ad analizzare SOLO I FATTI sui quali possiamo basare teorie più probanti: le tracce individuate dai cani, e la testimonianza (che, mi pare, non sia unica), ritenuta valida dagli inquirenti.
L'uno non esclude necessariamente l'altro. Anzi, potrebbero integrarsi, con una appropriata sequenza cronologica, che si incastri logicamente.
Come vedi, fino a questo punto dovremmo essere d'accordo.
La piccola divergenza nasce quando si cerca di contrastare legittime deduzioni personali, di diversa provenienza che, pur non partendo da punti fermi come quelli sopraccennati, possano contenere ugualmente spunti utili.
Tutto quì Antonello. Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

@ Stefania
Condivido pienamente.
Non ci sono prove, ma i comportamenti del L. fanno riflettere e la storia che continua alla luce del sole anche.
Il L. è troppo sicuro di sé ed è stato oggetto di un morbidissimo trattamento da chi doveva indagare.
La maxi perlustrazione di una zona vasta e impervia per alcuni punti, dopo un anno, comunica che o c'è qualche soffiata nuova oppure è stata organizzata per mettere fine alla storia e chiuderla.
Ho letto che esiste un altro pozzo nella proprietà L. e che dopo la scomparsa hanno fatto lavori.
Non si troverà mai... e tutti vissero felici e contenti, o quasi.
Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Stefania, seguo questa vicenda soltanto dalle vostre narrazioni e contrapposizioni. Concordo con Antonello sul fatto che non è accertato l'assassinio da parte del marito e, per ora, di chiunque altro. Giudicando gli altri, dovremmo sempre procedere con estrema cautela per ragioni etiche, per primo principio, per ragione giuridiche in secondo. La mia nota sulla facoltà di non rispondere era solo in parziale risposta al gentile Pino, il quale faceva la distinzione tra persona informata sui fatti e persona indagata. La mia risposta aveva puro carattere tecnico.

Sinceramente non mi sento in grado, al di là della questione Scazzi- Misseri (dove due donne sono incarcerate senza un briciolo di prova), di dover seguire tutto nei dettagli, e specialmente in questione di tradimenti, forse perché non ho questo problema vivendo beatamente solo (visto che le donne non mi hanno mai considerato apprezzabile come marito e neppure come convivente, ma solo per amicizie poco durevoli: evidentemente a lungo andare la mia persona suscita troppa noia). Sicché uno psicoanalista freudiano direbbe che ho sublimato l'amore per le donne nell'amore per lo studio e la lettura.

PINO ha detto...

@ TUMMOLO
Caro Manlio, seguo sempre i suoi interventi, solitamente equilibrati, per cui mi fa piacere riportare, quando ne vedo l'utilità, alcune sue citazioni.
Per quanto riguarda le idee di Stefania, non penso siano di sapore "eslusivamente" colpevoliste: le definirei piuttosto come "ispirate" a tale probabilità, che io stesso condivido almeno sul piano teorico, rimarcando l'assioma: "tutto è possibile", che è ben lontano da ingiustificate affermazioni.
E poi non si faccia un torto, sottovalutando le sue ottime possibilità di valutazione di certi "tradimenti", solo perchè sul suo certificato di stato civile risulta "single": (sostantivo di una lingua che non amo).
Lei ci è di guida sul piano giuridico, essendogli, tale disciplina, molto congeniale.
Cordialmente, Pino

Stefania ha detto...

Caro Manlio, non disperare: va bene lo "studio matto e disperato" ma la vita talvolta offre opportunità che nemmeno sappiamo immaginarci. Di solito l'amore capita. Non si cerca e non si persegue. Mai dire mai, insomma. Anche l'essere apparentemente meno appariscente, quello che usualmente alle feste fa tappezzeria trova chi lo sa apprezzare, se non cerca. Se posso, vorrei consigliarti un film: UP! E' un cartoon ma è davvero esplicativo di quanto vorrei riuscire a trasmetterti.

Scusate l'OT e torniamo sul pezzo ....

Hai ragione, non è possibile puntare il dito sul Logli solo perchè traditore e su certe dinamiche è necessario, doveroso direi, andare con i piedi di piombo.

Non altro perchè se tutti i farfalloni fossero assassini, nei fiumi italiani scorrerebbe sangue e non acqua.

Io sto cercando di valutare e di ripetermi quei passaggi che possono sembrare banali ma che invece possono diventare importanti se valutati da altre prospettive. Tutto qui.

(Segue)

Stefania ha detto...

Manlio, tu dici non vi è prova di un omicidio. E' vero. E' altrettanto vero che è improbabile che una donna che è scappata sconvolta non sia ancora ritornata sui suoi passi, quantomeno per i propri figli.

Se Roberta si fosse fatta viva dopo poco tempo dalla scomparsa avrebbe rischiato al limite una denuncia per procurato allarme, ma forse neppure quella, se avesse potuto dimostrare di aver avuto una amnesia oppure di non essere stata "in grado di intendere e di volere" e per questo di essersi data alla fuga.

Ho invece valutato, come piu' probabile, la possibilità abbia accettato il passaggio di uno sconosciuto, dopo un allontanamento volontario.

Questo potrebbe averla portata a correre il serio pericolo di finire tra le mani di persona o persone non proprio ben intenzionate che si potrebbero anche averla fatta sparire.

Quindi, escludendo temporaneamente la possibilità di responsabilità del marito, tenderei ad escludere l'eventualità di una RR scomparsa volontariamente per un periodo cosi' lungo.

(Segue)

Stefania ha detto...


Non mi pare RR avesse mai dato prova di disinteresse nei confronti dei figli, ai quali al contrario, pare essere molto legata.

E si torna ... come Pollicino .... magari con l'intenzione di separarsi dal marito, ma si torna.

Un'altra cosa che vorrei analizzare è che ricordo abbastanza chiaramente un'intervista lasciata dal marito Antonio e del di lui padre, a pochi giorni dalla scomparsa di Roberta.

I due uomini fecero vedere alla cronista quale a loro avviso poteva essere il punto dove Roberta aveva scavalcato la recinzione della loro proprietà. Proprio in quell'occasione se non erro, Antonio Logli dichiaro' "a quell'ora" ..... per poi stopparsi. Qualcuno considero' quella mezza frase quasi un'ammissione di colpa ma siccome le chiacchiere stanno a zero, prima di incriminare qualcuno per assassinio direi che per fortuna ce ne corre.

Tutti si concentrarono su quella mezza frase io invece notai un altro particolare. Al fianco del punto segnalato dal marito e dal suocero di Roberta, c'è un lampione. I due uomini dissero che era probabile che la Ragusa avesse usato proprio il palo del lampione per poter avere un appiglio per scavalcare la recinzione.

Sono andata a controllare a questo punto un paio di cosine con Google Map. Guardando il lato strada della proprietà Logli, il lampione si trova sulla sinistra, sul lato della proprietà che "guarda" verso il centro di Gello. (Provate a controllare, si vede benissimo).

I cani hanno fiutato tracce di Roberta sino ad un passaggio a livello. Ho quindi controllato dove diamine si trova queste benedette sbarre ferroviarie.

Sono dal lato opposto. Il passaggio a livello piu' vicino a casa Logli si trova in Via Gigli.

Insomma, Roberta avrebbe scavalcato e circumnavigato ben due lati della propria abitazione (lato campi e non lato via Dini) per poi procedere appunto tra i campi e non sulla strada ben piu' comoda.

Si potrebbe obiettare che non voleva essere vista, e che quindi era piu' sicuro camminare tra gli appezzamenti di terreno piuttosto che su una strada trafficata come via Dini. Ma comunque, all'altezza del passaggio a livello di via Gigli, in direzione località Gatano, ci sono diverse case ed ovviamente appunto una strada, altrettanto trafficata visto che per trovare un'alternativa per passare oltre la ferrovia, sarebbe necessario andare dalla parte esattamente opposta. Avrebbe potuto essere vista tranquillamente insomma.

Provate a verificare, percorrendo con l'omino di Google Map tutta via Gigli: partendo dall'incrocio con Via Dini sino al passaggio a livello. Potrete vedere quanti accessi pedonali portano sino al retro di casa Logli Ragusa.

A questo punto ritengo molto piu' probabile Roberta avesse utilizzato quel percorso (senza scavalcare affatto) nei giorni precedenti per una banale passeggiata e che per questo i cani abbiano fiutato il suo passaggio.

E quindi torno al punto di partenza: non so se Logli sia o meno colpevole della sparizione di RR, so che alla fuga volontaria mi riesce davvero difficile credere.

Stefania

Anonimo ha detto...

non è da sottovalutare il fatto che proprio la settimana prima la Ragusa abbia confidato sia al medico curante che alle amiche la percezione che quello avvenuto sulle scale della soffitta fosse un tentato omicidio da parte del marito.
Se l'avesse immediatamente denunciato, la sua successiva sparizione avrebbe un precedente grave.
Nel dubbio, ma nel sospetto chiaro e preciso di avere subito un tentato omicidio, al punto da esprimerlo a parole a più persone, la donna si trattenne dalla denuncia formale.
La successiva sparizione di questa persona può non essere collegata, eppure è una coincidenza che crea un precedente grave nei confronti del marito, al quale non sono mancati:
- movente
- opportunità
- mezzo

Qusto non è un caso parolisi nel quale le prove e testimonianze a favore sono state soffocate dall'etichetta di inaffidabilità, al punto che il giudice ha dovuto riprendere la Procura per quelli da lei stessa chiamati "espedienti" per costruire l'Accusa.
Parolisi ha avuto solo mezzo movente di un'amante non frequentata da tre mesi,
l'opportunità è negata da quei testimoni riabilitati dalla Tommolini,
ed i mezzi non sono mai stati rinvenuti nè dimostrati.
Eppure non è più uscito dal carcere.
Il signor Logli direi che a bugie sta messo peggio, ed in quanto ad amante movente era in una situazione molto più pesante.
Il suo imbuto era una betoniera..
L'opportunità ce l'ha dal fatto che era presente e contemporaneo alla sparizione della moglie e non c'è un Ranelli neanche inattendibile a collocarlo altrove.
Il mezzo è forse quell'unico oggetto appartenente alla moglie e sparito insieme a lei, che compatibilmente al mezzo, non ha sanguinato nè per casa nè altrove.
Inoltre ha questo precedente pesante di violenza domestica,
e la sua tirchieria farebbe passare il Parolisi un Gastone spendaccione.
Dunque perchè dell'uno si son buttate le chiavi della cella, e di quest'altro è tutto un buongiorno e sissignore da parte dei compaesani?
Quel testimone finalmente rintracciato, colui che faceva girare in paese la voce che il signor Logli fosse stato avvistato a notte fonda e proprio quella precisa notte, ha detto chiaro e tondo che non aveva OSATO denunciare il fatto poichè "temeva ritorsioni".
Questa non è una famiglia della criminalità organizzata, ma evidentemente è una famiglia temuta, non si spiega in altro modo la paura di ritorsioni.
Ma perchè questo non procedere, dato anche il PRECENDENTE di un tentato sospetto omicidio contro la moglie?

Il problema è che mister Logli non ha contro una famiglia Rea, o quale altro mistero ha impedito agli inquirenti di procedere nei suoi confronti?

Lo so, manca un cadavere.

Manca anche una mamma.

Non averla più trovata a quest'ora significa solo che è stata fatta sparire.
L'accusa forse non può essere di omicidio perchè l'omicidio non è provato, ma può tranquillamente essere di sparizione, rapimento, occultamento, segregazione della moglie, poichè la sparizione fisica e civile di Roberta è provata.

Ma il fatidico ed incombente
"se non lui, chi?"
non lo sento pronunciare a nessuno.

Eppure, se si è detto che Melania Rea non aveva nessun possibile nemico, va anche precisato che la stessa non è sparita DA CASA PROPRIA in piena notte indossando solo pigiama e pantofole.

Insomma, se le possibilità di incontrare un serial killer, un maniaco o un nemico segreto sono state considerate risibili per Melania Rea, nel caso di Roberta le possibilità che il suo.. "rapitore" l'abbia raggiunta mentre scriveva la lista della spesa in pigiama rosa, si riducono ad un solo uomo: mister Logli.

PINO ha detto...

ANONIMO delle 11,40
Le tue conclusioni, scritte con un "italiano" che riconosco, sono difficilmente impugnabili. Ciononostante, ( e l'hai affermato tu stessa) mancano di una prova decisiva, anche se molti indizi concorrono a confortarne il contenuto, per puntare l'indice in direzione di AL.
Sono fiducioso, però, che la verità, sulla sorte di RR, qualunque essa sia, sarà resa nota a non lungo termine.

Anonimo ha detto...

Dunque, vediamo se riesco a farmi capire. Perché si insiste nel dire che Roberta, se allontanatasi volontariamente, si sarebbe allontanata in pigiama e pantofole?? Non è così! Il marito dice che l'ultima volta che l'ha vista indossava il pigiama, ma poi, quando lui si è addormentato, potrebbe aver indossato una tuta da sci, degli stivaloni da pompiere oppure un tailleur, o anche anche un costume da vampira. Nessuno l'ha vista allontanarsi, quindi nessuno può dire come fosse vestita. Il marito, che era molto disattento nei confronti della moglie, non può essere affidabile in merito alla mancanza di soprabiti o stivali dai vestiti della moglie, perché probabilmente neanche ci faceva più caso a qurello che la moglie si comprava o indossava. Sono d'accordo sul fatto che una eventuale fuga possa essere solo avvenuta in seguito all'apprendimento di una scioccante verità (cioè ad vesempio che i figli erano a conoscenza dell'adulterio e dell'adultera ad esempio). Questo, sempre che di allontamento volontario si sia trattato, perché evidentemente altre ipotesi non sono affatto da escludere.
Saluti Stefano

Anonimo ha detto...

deciditi: sono un'anonimo o un'anonima?

ad ogni modo penso esista il crimine di sottrazione di persona, o qualcosa del genere.
forse in italiano si dice rapimento.
occultamento di corpo.. sia vivo che morto. fate vobis.

omicidio no. eh no eh! non si può dire.


ma l'omicidio non è l'unico crimine possibile, del resto.

RR in quelle ore della sparizione, non ha nemmeno ricevuto telefonate, nè i suoi sms sono stati cancellati.

i cellulari del marito e della sua amante, invece sono stati distrutti.


Non conosco il caso: quando è accaduto?

La distruzione dei cellulari, se fosse avvenuta la stessa notte della sparizione di Roberta, assumerebbe davvero un colore sinistro.

Parolisi per occultare il cellulare dell'amante ci ha messo settimane!
e neanche l'ha graffiato.

Invece un tizio a cui sparisce nel nulla la moglie, e che, memore dei pizzardoni contro Parolisi che negò le malefatte extraconiugali, confessa da subito di avere un'amante,
che bisogno avrebbe di distruggere i rispettivi cellulari?

Anonimo ha detto...

@ anonimo-a
Non mi è chiaro ciò che vuoi dire.
Comunque per rispondere:il tizio al quale è sparita nel nulla la moglie ed è memore della storia di Parolisi, distrugge o fa distruggere i cellulari a ridosso della scomparsa, secondo te perché lo fa?
Per far vedere che non è come Parolisi che lascia sotto una siepe il cellulare, ed è quindi più furbo?
Oppure perché la storia del Parolisi gl'insegna qualcosa?
( Difatti lui confessa non subito, ma lo fa perché costretto dalla confessione di S.C.
All'inizio non l'aveva detto.)
Oppure perché era tanto addolorato e preso da rimorsi da stritolare i telefonini?
Hai qualche altra idea?
Esponi meglio il tuo pensiero per favore.
Vanna

Anonimo ha detto...

STEFANO

RR si è "allontanata" in pigiama e pantofole, ed il suo abbigliamento non può essere stato diverso, perchè il marito stesso ed i figli hanno guardato attentamente nel guardaroba della scomparsa dove NON MANCAVA NULLA, di quanto era in sua dotazione, scarpe comprese.
Perchè insisti su questa tua fantastica ed indimostrabile possibilità?
Perchè non sarebbe affidabile la dichiarazione del marito, che non lo favorisce certamente sul piano investigativo, in merito a quanto la moglie indossava, al momento della sparizione?
Lascia perdere gli stivaloni da pompiere ed il vestito da vampira, e cerca di esporre argomenti più seri, perchè in questo blog non c'è luogo per pseudo umorismo a buon mercato.
FALCE

Manlio Tummolo ha detto...

Cari Stefania e Pino,
brevemente sul fatto personale che ho citato non per esporre fatti miei, ma semplicemente per spiegare che le questioni di tradimento, in sé e per sé, non mi interessano particolarmente. Quanto al resto, cara Stefania, vero che l'amore non ha età, ma a 64 e più anni ci si avvìa a quella "pace dei sensi", che è il prodromo della "pace eterna". Oggi come oggi poi, la relazione amorosa è tanto più gradevole quanto più varia, e non è che l'ambiente femminile mi sia mancato, avendo lavorato per 16 anni nella Scuola elementare (dove c'è un rapporto maschi-femmine da 1 : 5 a 1 : 10), e poi anche al Liceo, dove sicuramente prevalgono comunque le professoresse, rispetto ai professori (oggi come oggi). Il problema, che credo ormai di quasi tutti, è quello delle relazioni definitive che diventano sempre più rare.

Detto ciò, torniamo al caso, che, ripeto, non ho seguito. Se non erro, la foto ritrae appunto questa signora, e diciamolo francamente (almeno tra me e Pino) che è una bella, attraente signora, dal viso interessante, che non dovrebbe temere confronti. Il marito ha cercato presenze più giovani, ma forse non altrettanto interessanti. Vediamo: se vivessi lì e sapessi che c'è una bella signora che viene sfacciatamente tradita, cercherei di farmi avanti (potendo) per insegnarle a come vendicarsi con pari moneta. E chi ci dice che non l'abbia fatto (ipotesi per ipotesi) e che non abbia abbandonato marito e figli (pure quelli, se dimostravano più affetto per la baby-sitter - come dite - che per la madre), scappando in segreto, per fare più effetto, in pantofole e pigiama (tanto c'era una bella macchina calda, un SUV lussuoso, ad attenderla) e mandare marito e figli al diavolo ? Dite che è impossibile ?

Non credo: la mia cara nonna Andreina Furlanetto di Treviso piantò il marito (si era a fine '800, figuratevi !) manesco e ubriacone, con la figlia, per fuggire con un bell'ufficiale (più giovane di lei di 9 anni) che sarebbe diventato il mio valoroso nonno materno, morto poi in Germania tra i 600.000 che si rifiutarono di aderire alla RSI.

A dire il vero, lei non scomparve, ma lasciò comunque marito e figlia per il giovane cavaliere.

Ancora, visto che ci siamo: mio nonno paterno Vincenzo, rimasto vedovo e carico di figli (9) si risposò poi con una maestra, ragazza madre (allora scandalo !), alla cui figlia diede il cognome. Ebbene, questa brava docente lo pjantò, portandogli via i mobili e lasciando solo la foto di lui in pezzi. Questo avveniva nel primo decennio del '900.

Ovvio, è un'ipotesi tra le tante possibili.

Anonimo ha detto...

visti i precedenti maschili in famiglia, Manlio, hai tutta la mia approvazione nella tua scelta di celibato perpetuo.
@_@

Manlio Tummolo ha detto...

Signor @-@,
per dirmi questo doveva firmarsi in questo modo ? Siete proprio coraggiosi e spiritosi.
Nei miei precedenti maschili e femminili, vi sono anche matrimoni perfettamente riusciti. Non è che abbia solo due antenati, ma qualcuno di più.

Comunque il succo del mio discorso riguardava il fatto che le mogli possono anche scappare.

E lo auguro sinceramente soprattutto a questa Roberta, piuttosto che l'altra ipotesi qui prospettata.

Ah, sì: non ho mai scelto il celibato perpetuo (non ho propensioni per la frateria né il monachesimo), ma siccome il matrimonio si fa in due, e non da soli, occorre trovare l'altra persona che decida di convivere per un periodo se non definitivo, perlomeno prolungato.

Certo che a volte, parlare nei blogs con lealtà di se stessi dà certi risultati proprio deludenti.

Anonimo ha detto...

Gentile Manlio,
anche io nei primi tempi
pensai che R. poteva anche essersi allontanata.
Mi auguro di cuore che sia così.
A tal proposito ricordo che presi in considerazione questa ipotesi, guardando un'intervista fatta ad un uomo amico del L., un bell'uomo con gli occhiali da sole, molto interessante e sicuro di sé, che parlava della coppia e diceva qualcosa su R.e la sua scomparsa che faceva supporre un allontanamento volontario.
Non ricordo la trasmissione, forse "Chi l'ha visto" o "Italia su due", le uniche che vedevo in quel momento. L'intervista si svolgeva per strada.
Tra tutte le testimonianze dei primi tempi, quella mi è rimasta in mente poiché mi sembrò, in quel momento, che non fosse sincera e che si voleva coprire qualcosa o qualcuno.
Quel signore era molto sicuro di ciò che affermava e non è più apparso nelle interviste,per quanto possa ricordare.
Purtroppo non posso dare riferimenti più precisi in merito, ma ripeto,nel mio cuore c'è sempre la flebile speranza che sia viva, speranza che si va estinguendo.
Vanna

Anonimo ha detto...

@ Va beh VANNA
Le speranze sono sempre le ultime a morire!
Ma in questo caso, nutrirle mi sembra un pò arduo.
Secondo la convinzione del Procuratore pisano, Roberta è stata vittima di omicidio premeditato, per cui anche per il corpo, sia stato studiato bene dove occultarlo. Magari in un abbaino di un qualsiasi palazzo della zona. E chi andrebbe a guardare mai in un abbaino?
Non culliamoci in speranze che diventano assurde ogni giorno di più.
FALCE
p.s. Grazie per la simpatia nei miei riguardiche, ti garantisco è reciproca.F

Stefania ha detto...

Caro Manlio, quello che è accaduto ai tempi dei tuoi nonni è cartina tornasole di come anche in quell'epoca esistevano famiglie felici, famiglie apparentemente felici e famiglie disgregate. Solo che appunto, è passato piu' di un secolo da allora ed ora quando una coppia non funziona ci si lascia. Magari si potrebbe criticare lo si faccia con eccessiva faciloneria ed al primo ostacolo. Ma questo è un altro discorso e non mi pare questo blog, sia la sede adatta dove intrapprenderlo.

Ma torniamo a Roberta Ragusa: l'ipotesi di un uomo che attratto dalla sua avvenenza l'abbia aiutata a scomparire, l'abbia aiutata a vendicarsi del coniuge mi pare poco credibile.

Ne spiego i motivi:

- Roberta sapeva il marito aveva un'amante ma non aveva contezza fosse Sara.

- Ha scoperto l'identità della "rivale" solo a ridosso della scomparsa.

Con queste premesse non credo un uomo, un qualsiasi uomo, anche il piu' fascinoso, rassicurante, ecc .... potrebbe convincere una donna a scomparire.

Far perdere (per sempre perchè questa è l'eventualitä) le proprie tracce prevede un'organizzazione della fuga che pare non esserci affatto stata.

Peraltro Roberta sembrava (al contrario del Logli) aver tenuto in considerazione l'eventualità di una separazione dal marito.

Per pragmatismo, la donna sa riconoscere e soprattutto vuole riconoscere una relazione giunta al capolinea.

Statisticamente sono i mariti che tendono a "struzzizzarsi", ed il Logli ne è l'esempio emblematico.

E' difatti evidente che la relazione con la segretaria - baby sitter aveva carattere di stabilità e se la ragazzetta è stata disposta per anni a vivere nell'anonimato il suo amore, altrettanto non si puo' dire di Roberta che aveva dimostrato il suo disappunto (vedere in tal senso il desiderio di conoscere l'identità della rivale e l'aver dichiarato al marito ed anche a qualche amica che no ... lei non era tonta sino a non aver compreso che quel matrimonio era un po' troppo affollato).

Stefania

Manlio Tummolo ha detto...

Personalmente di fronte alla morte, mi auguro sempre che avvenga il più tardi possibile e con meno sofferenza possibile, anche quando è naturale o per malattia, per chiunque. Sono intervenuto in una discussione che seguo, ma che non sento personalmente. Sono convinto che, se i signori inquirenti, che talvolta o spesso diventano SS. Inquisitori, si sono mossi è perché hanno ricevuto "notizie di reato", ovvero informazioni riservate o anonime intorno ad un corpo abbandonato da qualche parte. Se cercano in quel lago, è probabile che le informazioni lo riguardino. Ma mi affianco ad Antonello relativamente ad una qualche possibilità che possa trattarsi di un allontanamento di chi si sia stufata di essere disprezzata o sttovalutata. A favore di questa tesi, sta il fatto che è una bella donna, non è la moglie di Fantozzi per intenderci, e quindi potrebbe aver avuto ammiratori che l'hanno convinta a lasciar perdere un marito fedifrago ed incurante.

Poi sia quel che sia: resta il fatto legale che, finché nulla trovano o finché non vi sia un testimone ben determinato a dire il contrario, senza il corpo della vittima non si può parlare di omicidio o uxoricidio, sempre per quel principio della presunzione di non colpevolezza, alias innocenza, che troppo spesso ci si dimentica o si trascura, anche perché poi, se vi fu omicidio, bisogna dimostrare chi sia stato l'omicida.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Stefania,

infatti mia nonna aveva lasciato il suo primo marito, mica l'ha ucciso; e la seconda moglie del mio nonno materno lo ha abbandonato portandogli via tutti i mobili, ma mica l'ha ucciso. Solo che va ricordato il "piccolo" dettaglio che allora non c'era il divorzio e che abbandonare il tetto coniugale era considerato addirittura reato, specie da parte della donna. Quindi per farlo ci voleva un coraggio e una temerità oggi inimmaginabili. Questo tanto per dire che le donne dell'800 e primo '900 potevano avere caratterini che noi spesso ignoriamo, credendole tutte represse e soffocate dai cattivi mariti.

Negli anni '60 uscì quel famoso film "Divorzio all'italiana", i cui si sosteneva la tesi che i mariti italiani si liberavano dalla moglie con l'uxoricidio, non avendo disponibile il divorzio. Uno di quei preconcetti anti-nazionali, confutato largamente oggi, dove gli uxoricidi, veri o presunti che siano, avvengono malgrado il divorzio, e forse sono anche aumentati.

Manlio Tummolo ha detto...

Ancora una cosa, cara Stefania: col verbo "struzzizzarsi" intende "comportarsi da struzzo", nascondere la testa sotto la sabbia cone si dice ? E chi l'avrebbe fatto ? Il marito ?

Per questa Roberta, comunque consapevole da tempo di essere tradita, che avesse poi saputo in ritardo che il soggetto era la stessa baby-sitter, potrebbe aver costituito l'ultima goccia.

Faccio un'ipotesi: X è il corteggiatore segreto, che incontra la signora tradita che sa di esserlo e le dice: "Qua ci sono anch'io, bello e magari ricco. Vieni via con me, allontaniamoci in Svizzera o alle Bahamas, e lo mandi a c---".

La donna resiste, finché non scopre di essere tradita proprio in casa. Bene, gli telefona o lo incontra e gli dice: "Caro X, ho deciso di ascoltarti, scappiamo stanotte, però pianto tutto così come sono, in pigiama e ciabatte, perciò non posso fare tanta strada, ecc.. O cogli quest'occasione o mai più...".

X arriva in SUV e via, per le Bahamas...

Un'ultima cosa: ripeto, se hanno avuto informazioni precise è un conto, ma altrimenti, se dopo un anno cominciano a muoversi setacciando il territorio, sono dei veri fessacchiotti e, soprattutto, a farlo sapere. A quest'ora, se sussisteva un qualche corpo da qualche parte, l'omicida, sentendo che ne sono alla ricerca, ha avuto tutto il tempo e modo di far sparire anche il poco che resta.

Pensiamo a quel padre che ha ucciso o fatto sparire le bambine: l'atroce vendetta consiste non solo in questo, ma nel fare in modo che la madre resti perpetuamente nell'incertezza. Pensiamo alla figlia di Al Bano sparita: la cosa più atroce è il non saperne neppure la sorte. Così per quell'altra bambina, che ora sarebbe riapparsa in Messico, ecc.

Il non far sapere la sorte delle vittime o di se stessi (in questo caso) è la forma più raffinata di vendetta, perché produce una piaga psicologica incurabile.

Anonimo ha detto...

caro Manlio,
la mia andava intesa come affettuosa battuta.
Lei stesso ha parlato delle sue scelte di restare single, o meglio della difficoltà nel trovare una compagna che durasse nel tempo.
Non era mia intenzione offenderla, quanto rimarcare l'eccezionalità delle situazioni coniugali dei suoi nonni, eccezionalità da non intendersi evento unico e raro, ma contrasto vivacissimo rispetto all'immagine di donna del secolo scorso sottomessa e niente affatto assertiva che viene riportata nei luoghi comuni.
In realtà nemmeno a me risulta una siffatta condizione femminile risalendo indietro agli avi.
Mi perdoni quindi la battuta, voleva solo essere un innocuo dileggio verso i luoghi comuni, ai quale agganciarmi tramite un particolare della sua privacy che lei ci ha donato, senza tuttavia intendere mancarle di rispetto.
Cordialità

Anonimo ha detto...

E' vero che non è possibile parlare di omicidio o di uxoricidio,
ma è possibile mettere in dubbio le dichiarazioni del signor AL come persona informata dei fatti, dal momento in cui esistono testimonianze certe che lo collocano quella notte in altri tempi e luoghi rispetto a quanto da lui dichiarato.
Il reato di falsa testimonianza esiste tuttora, e non essendo il signore indagato in quel momento, dovrà risponderne.
Allo stesso tempo dovrà rispondere del reato di occultamento delle prove, in quanto distruggere i cellulari suo e dell'amante significa non intendere condividerne il contenuto forse utile alle indagini.
Sarà molto difficile per il signor AL giustificare la sua falsa testimonianza relativa a quella notte se venisse dimostrato che non dormiva a partire dalla mezzanotte ma gironzolava con l'automobile per il paese.
E sarà anche molto difficile per lui continuare a sostenere di non avere contezza delle ragioni della SPARIZIONE della moglie.

Un particolare del quale non si parla mai, è che è possibile contrarre nuovo matrimonio a due anni dalla scomparsa (non morte certa) del coniuge, QUALORA lo stesso avesse in precedenza dato cenni a riguardo.
La presunta amnesia della donna (non certificata da alcun medico) potrebbe essere il grimaldello inteso per scardinare la lentezza burocratica delle consuete dichiarazioni di morte presunta convolando a nozze con l'amante molto prima di quanto ci si aspetti.
E' già passato più di un anno dalla scomparsa di RR, e già l'amante si è stabilita nella sua casa e dorme tra le sue lenzuola.

Sarebbe una situazione antipatica, se davvero la scomparsa tornasse e trovasse un'intrusa tra le sue cose.

Stefania ha detto...

Per Anonimo delle 10:53 (ti dispiace darti un nome?):

Intanto non mi risulta la dichiarazione di morte presunta possa avvenire dopo due anni dalla scomparsa di un soggetto.

Peraltro (spero Manlio vorrà confermare), nel nostro Codice Civile è prevista una norma che si riferisce al "lutto vedovile" che prevede chi è vedovo appunto non possa contrarre nuovo matrimonio per un periodo pari a 10 mesi a far data dal decesso del precedente coniuge.

Ricordo infine che esistono procedure che non creano nessunissimo automatismo: si richiede la morte presunta e comunque questa non viene certificata sine die non venga accettata la richiesta.

Inoltre in caso di dichiarazione di morte presunta, in presenza di minori nell'asse ereditario, la procedura di successione è piuttosto lunga perchè prevede per il disbrigo di diverse pratiche l'intervento del Giudice Tutelare (Tribunale Civile) e talvolta del Tribunale dei Minori che non sempre (anzi quasi mai) lavorano in sinergia.

Questo comporta che se Logli avesse soppresso la moglie per convolare a nuove nozze in tempi brevi avrebbe fatto un davvero magrissimo affare.

No, questo non puo' essere il movente, a mio avviso, si intende.

Stefania

Stefania ha detto...

Riguardo la possibilità RR sia fuggita all'estero, intanto direi che sarebbe necessario scartare immediatamente in territorio svizzero: non altro, perchè ci si puo' rimanere come turisti per 90 gg, dopodichè è necessario avere un permesso di soggiorno. RR è putroppo scomparsa da piu' di un anno e non credo sia possibile non sia mai stata fermata in territorio elvetico magari per un mero posto di blocco, non abbia mai avuto bisogno di essere visitata (chiedono immediatamente permesso di soggiorno e polizza sanitaria che è obbligatoria e privata anche per i cittadini svizzeri). Non sarebbe possibile neppure apporre il proprio indirizzo sulla casella delle lettere o su un citofono perchè il personale delle Poste fa periodici controlli incrociando i dati con quelli dell'anagrafe, per controllare l'immobile non sia abitato da clandestini.

Riguardo le Bahamas bisogna arrivarci e dobbiamo ricordare che una Roberta Ragusa che fugge d'impeto non ha con se documenti di sorta.

Stefania

Anonimo ha detto...

@ Falce
Nel buio di questa vicenda la speranza rimane un'illusione purtroppo.
Ho parlato di speranza dopo la lettura postata da Manlio e la sua ipotesi l'avevo accarezzata anche io nel passato.
Ho precedentemente espresso il mio parere su questa vicenda, e non al completo. Forse sono stata troppo esplicita: se non ci sono prove o un corpo che parla non si può dare dell'omicida a nessuno, così qui è emerso.
E quindi ben venga la speranza che è sempre l'ultima a morire.
Vanna

Anonimo ha detto...

ANONIMA delle 10,53 (Stefania?)

Condivido al 100% le tue idee, aggiungendovi la sfacciata sicurezza del Logli nel "NON" ritorno della moglie, tanto da impostare uno nuovo squallido regime di vita... alla faccia di chi NON PUO' tornare a riprendere il suo ruolo.
Ma noi, ciononostante, restiamo (non so fino a che punto), sempre fedeli al nostro garantismo, (?)
FALCE

Stefania ha detto...

Non Falce, l'anonimo delle 10:53 non ero io (mi firmo sempre).

Vero, non credo come ha scritto l'anonimo che Logli desideri a breve andare a nozze con Sara: peraltro non potrebbe.

Ma, se davvero Sara è andata a vivere stabilmente con Logli ecco che questo la dice lunga circa la speranza che in quella famiglia si nutre circa un possibile ritorno di Roberta.

Questo vale per Logli, per i suoi familiari e per la stessa Sara, a mio avviso.

Non ci credono neppure loro che Roberta possa spuntare un giorno all'orizzonte.

Stefania

Anonimo ha detto...

@ VANNA
Quello che dice Tummolo è preciso, dal punto di vista giurisprudenziale.
Resta, comunque, la grande espressione dell'opinione pubblica, che non è facile da abbattere, e di cui i SS inquisitori come li definisce lo stesso Tummolo, dovranno prenderne atto.
FALCE

Antonello ha detto...

La prima versione prevedeva che R.R. non sapesse nulla, che viveva insomma in una specie di alveo semioscuro bendata ed in costante divinazione verso il marito ed i suoi ruoli di madre e sposa, poi evidentemente ci si e' accorti che invece in sette anni di specchi se ne devono essere rotti, che questo marito veniva inseguito in soffitta, che veniva ascoltato a sua insaputa quando telefonava, che tutti insomma sapevano, persino tutto il paese sapeva, le sue amiche sapevano, che lei in definitiva non potesse sapere era diventato palesemente insostenibile, dunque la nuova versione, che inneggiava al sesto senso femmineo e che ne salvava i cocci, prevedeva che R.R si fosse accorta di essere tradita dal marito, vivadio lo si riconosce, ma che non sapesse chi fosse la concubina extraconiugale, perche' in fondo l'importante per una donna dei nostri giorni sarebbe con chi la tradisce il marito e non se la tradisce o meno.
In tutta questa storia di sette anni di coltelkate viste da tutti poi sarebbe stato SOLO il marito ad infilare la testa sotto la sabbia come gli struzzi, a non volersi separare, ecc,ecc, io mi chiedo veramente dove esista una tale alta scuola di girafrittate perche' rimango affascinato dalla maestria che purtroppo non cambia l'inmangiabilita' di una foglia indigesta.
Cioe', una moglie sa da sette anni che il marito la tradisce, possiamo dire che piu' di un'amica persino in grazia di missionaria glielo confida (senza pero' dirlo a Stefania altrimenti si arrabbia) vede lei stessa continuamente il marito sfuggire al suo giacere per preferire umide e fredde soffitte, ma evita accuratamente di accertarsene con opportune richieste ed opportuno personale investigativo privato, non si rivolge a nessun avvocato, non si informa, non mette il marito al tavolo per chiarire o comunque non riuscendovi non lo costringe, non chiarisce i suoi piu' che sospetti, non architetta abbiamo detto nessun volontario allontanamento perche' sempre ligia era troppo intenta a pregare davanti all'immaginetta di chi sapeva benissimo che la stava arcitradendo da plurimi anni.
Nonostante tutto cio' e' splendido leggere che la testa nella sabbia l'aveva messa SOLO lui perche' e' lampante che nessuna donna si struzzuzza ma solo i mariti, ma per favore, vogliamo un minimo sindacale rispettare l'intelligenza di chi vive e legge????
Forse ci si dimentica che l'immagine, seppur illogica, di una donna si difende riconoscendo nella realta' vissuta che appunto una donna sarebbe e non per forza esclusivamente ruoli a giro di carica, inoltre appare irriconoscente sostenere che la figura illustrativa di donna escluderebbe quella di persona umana, da quel che ne esce insomma da tante parole ed anche interviste una donna sarebbe un clique perfetto, spero mi si perdoni l'ironia vengono in mente i pacchetti di golia con il buco al centro, e mai tentare di dire qualcosa di diverso, se poi una donna si suppone vittima nemmeno investigativamente si possono avvicinare certe ipotesi, che una donna non sia una persona con proprie inclinazioni, pregi anche ma anche difetti, preferenze, liberta' di percorrere proprie strade piuttosto che altre e' un concetto paradisiaco e finto che forse si dovrebbe iniziare a smettere di sostenere gia' dagli asili, per non dire nella realta' fatta di ossigeno.
Continua

Antonello ha detto...

Continua da sopra.
R.R. secondo me, voi pensate quello che piu' vi piace, e' (era??? sarebbe???) innanzitutto una persona, quindi con suoi limiti umani di sopportazione ma anche con fantasie e bisogni, modi di essere che prescindono insomma da pisellino e patatina, poi e' una donna (con tutto cio' che di conveniente e sconveniente ad eventuali ipotesi investigative puo' comportare) e fino a qua non vedo categorie ma dati di fatto descrittivi, oltre io vedo paludi dove e' a me orrido addentrarsi, preconcetti e pregiudizi svianti ed oltretutto ipocriti e falsi, i mostri sono creati aldila' dove gli esseri si contorciono all'altrui volere.
Dovremmo cominciare forse a vedere la realta' : UN UOMO E' UN UOMO ED UNA DONNA E' UNA DONNA.
Si puo' dire???

Anonimo ha detto...

@ ANTONELLO
Scusami sai, ma di quanto scrivi ho capito solo l'ultima frase in maiuscolo.
Io non sono molto bravo in "italiano", perciò non capisco ciò che vuoi dire con attributi, sostantivi e neologismi per me ostici come la lingua araba, mentre non lo sono per te, da letterato quale tu sei.
Non avresti la cortese pazienza di essere un po più spicclolo nelle tue epistole, in modo che anche quelli come me possano comprendere?
Grazie.
FALCE

Antonello ha detto...

@Falce
dai non scherzare, in alcuni punti ho cesellato quello che intendevo ma a me sembra chiaro cio' che non ho scritto e cioe' che non vedo da quale dato escludere l'innesto nella vita ipotetica anche di R.R. di fattori che, volenti, sacrificanti o non volenti possono accadere a tutte le donne proprio perche' "a monte" del pisellino e della patatina sono "esseri umani" in singolo dotati di proprio "modo di essere".
Applicare diverse visioni ad esclusione od inclusione di determinate ipotesi a favore di altre e' del tutto errato, sempre dal mio punto di vista, ed oltretutto dannoso alla ricerca DELLA verita' che comunque quella notte, Socrate in cattedra permettendo, deve essere accaduta restituendo i pochi dati oggettivi su cui ragionare, in primis la scomparsa di R.R.
Eppure a ben guardare di sospetti ne potrebbero nascere, non solo l'avvenenza di R.R. potrebbe aver fatto nascere "disinteressate" simpatie di terzi , una moglie ipertradita da molti anni si vorrebbe assistente immobile della rovina della propria storia ancor prima che del proprio matrimonio, semplicemente si e' detto "aspettava" di capire con chi il marito la tradisse.
Galeotta allora fu la palestra perche', sempre se i media non pubblicano boiate ad intermittenza, la baby sitter in origine sembra fosse la segretaria della palestra Atlantic sita all'epoca nel comprensorio L., in quella palestra si conobbero i due amanti a conferma che un incontro e' possibile OVUNQUE.
R.R. invece aveva deciso, forse nell'intento di seguire le amiche od affezionate insegnanti, di frequentare la palestra New Tonic, se non ricordo male dall'articolo, sita manco a dirlo a distanza di traditori.
In ultimo sembra che il novello e ritardatario testimone sia un vicino di casa che conosceva bene il L. e che di sicuro non poteva sbagliare, ebbene dalle ultime righe mediatiche sembra che abbia visto il L. in auto con un uomo, alcuni articoli invece parlano di un'altra persona.
Tutto questo non per ASSERIRE fantasie da romanzo ma per chiedersi: possiamo ESCLUDERE eventuali terzi dalla vita di R.R. che avrebbero potuto ipoteticamente aver avuto un ruolo nella sua scomparsa???

Anonimo ha detto...

@Antonello
andare al sodo no, eh?

tutte quelle analisi psicologiche e generazionali del maschile e del femminile, mi sta bene se sono attinenti al caso.

Ma la lezioncina morale, no.

Ognuno ragiona come crede opportuno, ma è soltanto mettendo in fila i fatti che è possibile.
NON sostenendo che tutto vale e che tutto è attribuibile. Se lo è sulla carta, non lo è nella realtà.
Così come la parità in Italia: una vera presa in giro. Ed ora anche i sindaci dicono ufficialmente alle donne di stare a casa quando fa buio (cioè dopo le 17,30).
Parità un corno, uguaglianza un accidenti.

Possiamo andare avanti, adesso?

Anonimo ha detto...

@ Antonello
No, non si può certo escludere.
Se poi casomai potesse essere vero si aprirebbe un ventaglio di ipotesi:
1a:
- il corteggiatore e R. dovrebbero essere molto molto lontani;
- R. avrebbe avuto tutto il tempo per procurarsi un passaporto intestato ad altro nome con relativo e consistente conto in banca.
2a:
- il corteggiatore potrebbe essere stato ingaggiato dal marito per mettere alla prova la donna, sapere cosa ha nella mente ed eventualmente inchiodarla come traditrice: anche lei, non solo lui.
3a:
- il corteggiatore,sempre ingaggiato dal marito,potrebbe essersi innamorato, potrebbe essere uscito allo scoperto con R.e lei avrebbe avuto un motivo in più per adirarsi.
Il L. ha sempre avuto voci maschili a lui favorevoli.
Dopo la sua scomparsa le amiche che cominciarono ad essere intervistate, furono oggetto di richieste di sapere da parte di uomini del luogo che lavoravano col L. ( sta su internet, basta cercare R.R. e si trova il riassunto delle puntate precedenti ).
Le amiche fecero subito caso a questo strano tipo di interesse.
Tornando alle ipotesi ,
francamente nessuna di queste di cui sopra può stare in piedi, se partiamo dal fatto che R.era abbastanza limpida nel suo quotidiano ed era anche ingenua, altrimenti si sarebbe accorta subito di quello che accadeva.
Perché recarsi in un'altra palestra quando lei ce l'aveva a casa?
Ecco bisognerebbe capire il perché.
Forse era un modo per uscire fuori da casa e bottega e per stare per conto suo con le amiche.
Mi sembra che qualche amica lo abbia spiegato.
Non mi è ancora chiaro perché le amiche che sapevano non glie lo abbiano detto.
Se lei si confidava con loro, loro ascoltavano solo?
Come l'aiutavano?
Per questo motivo dopo la sua scomparsa si sono mosse?
Cosa ancora non hanno detto?
Vanna

Anonimo ha detto...

continuo...
Ho dimenticato la 4a ipotesi del ventaglio di cui sopra: il corteggiatore l'ha soppressa e nascosta così bene che ancora si va in perlustrazione.
Vanna

Anonimo ha detto...

Caro Falce, l'argomento è serissimo. Uso l'ironia perché mi sembra che questa storia del pigiama e pantofole sia semplicemente assurda. Ripeto quanto detto, su cui magari mi piacerebbe si aprisse una discussione e si argomentasse a favore o contro. Un marito disattento NON CONOSCE tutti i capi d'abbigliamneto della moglie, soprattutto magari quelli acquistati tempo prima (il guardaroba di una donna nel tempo diventa molto vasto), e questa storia del pigiama e pantofole va presa per quello che è, cioè una boutade, perché indimostrabile.
Saluti Stefano

Anonimo ha detto...

STEFANO
Cosa ti fa pensare che il marito di R fosse DISATTENTO?
Chi te lo ha detto?
Dove l'hai letto?
Hai anche disatteso alla mia spiegazione, sull'inventario degli indumenti di R, fatto dalla sua famiglia, marito compreso.
MANCAVA SOLO IL PIGIAMA E LE PANTOFOLE!!!!
Se non ti è chiaro, non farmi perdere altro tempo a ripetere le stesse cose.
Non è con questo tipo di approcci, che puoi inserirti in un dialogo collettivo.
Chiudo definitivamente l'argomento
Saluti anche a te, FALCE

Stefania ha detto...

Stefano, bene .... importante quel che metti in discussione. Spero Falce vorrai poi risponderti personalmente ma se me lo permetti ti scrivo anch'io quello che è il mio pensiero circa l'abbigliamento di Roberta.

E' assolutamente vero, hai ragione: gli uomini sono distratti e potrebbe benissimo essere che del guardaroba di Roberta facessero parte capi di abbigliamento che lui non conosceva, vuoi appunto perchè disinteressato alla cosa, vuoi anche perchè lei poteva averli acquistati di nascosto, in previsione di un'eventuale fuga premeditata.

Ma riguardo il pigiama rimane un dato: il Logli ha dichiarato di aver lasciato la moglie in cucina, intenta a scrivere la lista della spesa, mentre se non erro indossava una tuta da ginnastica ed una maglietta (o qualcosa di simile, ma ora non ha importanza).

E' stata la figlioletta di 10 anni, dopo la scomparsa, a ricordare il pigiama rosa della mamma, che non era nel cesto della bianchieria sporca. Sempre la bimba si è accorta mancavano da casa le ciabatte.

Quindi comunque quei capi di abbigliamento da casa sono spariti.

Allora ipotiziamo una Roberta Ragusa che si veste adeguatamente visto il freddo, con abiti non conosciuti in famiglia (attenzione questo dovrebbe fare il paio con una fuga assolutissimamente premeditata) portando con se uno zainetto, una borsa, quel che vuoi, contenente pigiama e ciabatte, per trascorrere fuori la prima notte.

Ma allora perchè non anche uno spazzolino da denti, ad esempio? Un asciugamano, ecc?

Nulla di tutto questo sembra mancare da casa.

Stefania

PINO ha detto...

@ STEFANIA
Vorrei completare la tua lista, in relazione all'eventuale, quanto assurdo (stando alle convinzione degli inquirenti) allontanamento volontario di RR.
Chi si allontana definitivamente dalla propria dimora, oltre allo spazzolino da denti, porta con se danaro, carta di credito (se ne è provvista), documenti personali, ed un valigione di capi di abbigliamento. Non va via quasi nuda.
Se l'omicidio è stato premeditato, come sostiene la Procura, alla vittima designata non è stata data la possibilità ed il tempo per agghindarsi per una partenza, sia pure presunta volontaria, perchè, FORSE la povera Roberta non avrebbe mai varcata la soglia della sua dimora viva o cosciente.
Fra le tante ipotesi, perchè non considerare anche tale possibilità?

Anonimo ha detto...

mettiamola così: RR può avere non indossato il pigiama rosa e le pantofole, infilandoli in un borsone e mettendosi addosso altro acquistato in precedenza oppure comperato per l'occasione.
C'era davvero freddo quella sera, e se è facile nascondere pantaloni maglione e scarpe, per affrontare lo scavalcamento della siepe e la passeggiata all'addiaccio le sarebbe servito anche un giaccone, un cappotto, almeno un piumino.

Nessuno ha notato mancassero all'appello e anche questi potrebbero essere nuovi.

Però si tratterebbe di una fuga premeditata, anzi premeditatissima.

Una fuga così ben congegnata al punto da INTENDERE e VOLERE disperdere le proprie tracce e filarsela senza documenti e senza cellulare, per scomparire nel nulla.

Ma non è spiegabile la sparizione del cavo del cellulare.

Non risultano messaggi per prendere accordi da parte di nessuno nei confronti di RR, nè a quell'ora nè nelle ore precedenti.

Nessuno squillo, nessun sms, nessun apparente accordo, nessun conosciuto sconosciuto o semplicemente accennato spasimante.

Va bene che tutto è possibile, ma un progetto del genere comporterebbe un minimo di organizzazione o qualche traccia, le amiche avrebbero riportato un accenno alla volontà di lasciare tutto e tutti, le donne si sfogano.

E invece non c'è nessun indizio che va nella direzione di una fuga volontaria e programmata: non c'è alcun fatto a supporto di tale ipotesi.

Di cosa stiamo parlando?
di una possibilità basata su una serie di circostanze, o di una fantasia senza riscontri?

Tra l'altro, non so voi: ma se io intendessi fuggire, l'ultima cosa che farei sarebbe scrivere la lista della spesa per una famiglia dalla quale intendo dissociarmi al più presto.
Che si arrangino e se lo ricordino da soli che gli manca lo yoghurt Muller!

vi pare?

Una fuga con un'amante, un fantomatico corteggiatore farebbe sì che piuttosto ci si prepari con accuratezza e vanità, piuttosto che pianificare spese e spesine.


Stefania ha detto...

Perfettamente d'accordo con quanto scritto qui sopra da Pino e da "Anonimo".

La fuga volontaria premeditata e da escludersi per tutta una serie di ragioni che qui sopra abbiamo elencato.

A proposito ... a cosa puo' essere servito il cavo di ricarica del cellulare, secondo voi?

Stefania

PINO ha detto...

STFANIA
Ti rispondo io: POTREBBE essere servito a strangolare RR?
SAREBBE poi, stato fatto sparire perchè poteva conservare su di esso cellule epiteliali, e relativo dna?
Non sono state trovate macchie di sangue, in casa e nelle auto della famiglia L. Per cui si potrebbe anche suppore che R sia stata soffocata come Sarah Scazzi.
E' ovvio che anche queste sono delle ipotesi, anche se lugubri.
Se ne fanno tante.
ANONIMA delle 17,39
...la tua loquela ti fa manifesto...solo tu puoi scrivere una prosa chiara, dettagliata e precisa, che fa piacere leggere. Ma perchè non firmi?
Devo confessarti che sento la tua mancanza, nella discussione di questo caso. Manca chi, come te...coordina e acutamente ricorda i minimi particolari.
Pino

Antonello ha detto...

@anonimo 14,15
Forse non hai realizzato bene che la mia non era assolutamente una "lezioncina di morale" ma era una generica risposta, mi sembra saltabile volendo, ad una impostazione per me errata, ed errata aldila' delle smancerie che tu elencavi.
Non vedo quindi il problema, ho forse risposto a te od a tuoi assunti???
Non credo proprio, quindi rasserenati e fai andare la rotellina perche' nei limiti, ed esattamente come te, io scrivo quello che ritengo utile ed opportuno alla discussione.
Se questo per te e' un problema rimane esclusivamente un tuo problema.
Simpaticamente, i miei migliori.

Antonello ha detto...

Il fatto delle domande fatte alle amiche forse e' da attribuire ad un dato, fra i soci della palestra sita nel comprensorio L. vi sarebbe stato all'epoca, oggi non ci e' dato saperlo, un vigile urbano locale.
Ebbene alcuni giorni dopo la scomparsa sembra che alcuni vigili urbani girassero cercando di fare domande alle amiche di R.R., tanto che la cosa insospetti', forse giustamente, alcune amiche.
Dove prendo le informazioni??? Articoli di giornali online, boiate, fantasie, se conviene anche favolette.

Antonello ha detto...

Riguardo invece all'ipotesi di un terzo che avrebbe potuto avere un ruolo in una fuga della donna osservo che tanti si chiedono cosa potrebbe confortare tale ipotesi, domanda che al momento io ritengo fuorviante e sbagliato porsi.
La domanda, A PARER MIO, corretta da porsi e' :
QUALCHE DATO OGGETTIVO ESCLUDE LA PRESENZA DI UN TERZO ED UNA FUGA DELLA DONNA???

Direi che solo la domanda varrebbe ragionarci soffermandosi un attimino anziche' escludere ipotesi perche' niente le conforterebbe, ricordo che la verita' non si arroga il diritto dovere di manifestarsi, per ricostruirla, io credo, si debba partire da ipotesi coerenti con dati oggettivi e da eventualita' da non potersi escludere.
Poi ognuno fa esattamente come vuole, bisogna specificarlo per gli anonimi che leggono tutto come "lezioncina morale" ed a me francamente frega na mazza.
Per cui ripropongo la fatidica domanda completandola con le geniali osservazioni degli anonimi:
VI SONO AL MOMENTO IPOTESI ESCLUDIBILI??? ED IN BASE A QUALI DATI OGGETTIVI???

Manlio Tummolo ha detto...

Stefania, Stefania, Svizzera o Bahamas sono solo località di fantasia, dove potrebbero essersi rifugiati, come se dicessi l'Isola di Utopia o Taprobane, o il pianeta Marte. Dico una località X nella quale lei e il suo corteggiatore potrebbero essere andati senza troppi controlli. E' una pura ipotesi, per dirla col sistema previdenziale attuale, che esprime una "speranza di vita" prolungata al massimo (per derubare i contributi versati).

Il fatto è che, se fosse scappata con un ammiratore, mancherebbe anche la persona rapitrice all'appello, salvo totale solitudine di questa o totale estraneità dell'uomo a quel territorio. Vi sarebbe un altro scomparso in contemporanea con lei.

Anonimo ha detto...

ANTONEEEE?
Nessuno può escludere le ipotesi, quando di tali si discute, anche se strampalate.
Per farlo, occorrerebbe conoscere la VERTA'
Quindi nessuno contesta le tue, ma tu hai sempre la mania di cercare il pelo nell'uovo in quelle degli altri. Questo è il problema!
Dai a Cesare quel...
FALCE

Antonello ha detto...

@Vanna
non capisco, per quanto sopra, quali possano essere i dati oggettivi sulla scorta dei quali escludere l'ipotesi che avevamo avanzato.
Te rispondi che R.R. era limpida, viceversa si sarebbe accorta da subito delle tresche del marito.
Io di certo non la conosco ma per quel poco che e' stato diffuso di quella storia credo di non capire perche' R.R. appunto non ha mai messo alle corte il L., non e' un dato da sottovalutare, insomma Vanna (spero di no per te) ma ipotizzando che tutti sappiano, che le amiche sappiano e che tuo marito ipoteticamente e ciclicamente si chiuda in soffitta, piuttosto che venir a dormir con te, che bisogno avresti di essere limpida per capire che ci sarebbe qualcosa da chiarire???
Non so se R.R. era limpida ma trovo che questo sia un dato poco oggettivo, anzi del tutto soggettivo, mutabile a seconda dei pareri, non mi sembra un dato che si basti da solo ed appunto non vedo cosa possa centrarci con la malizia nello scoprire tresche.
Conosco persone limpidissime ma anche implacabili.
Secondo me l'ipotesi, ad oggi, non e' da escludere.

Antonello ha detto...

@Falce
alla faccia dei peli e degli uovi.
Va beh, qual'e' il problema??? Cerca anche te i peli nelle mie e vedrai che ci saranno vantaggi inaspettati.

Manlio Tummolo ha detto...

Sapete qual è il problema di fondo? vedete troppa televisione. Anche la madre di una mia amica è sparita dal novembre scorso, a 83 anni. Nessuno se ne occupa, malgrado cani molecolari e "Chi l'ha svisto". Perché ? Perché nessuno se ne cura, compresi gli organismi che, per funzione loro affidata, dovrebbero occuparsene. Di Roberta Ragusa riparla la televisione ed ecco ora, dopo lungo silenzio, a dare soluzioni fatte su misura.
La verità è che di Roberta Ragusa non sappiamo se è morta (come e quando, ad opera di chi), finché non se ne ritrova il corpo. Quanto ai vestiti che le donne cambiano a ritmo di rock, vorrei sapere quanti mariti e figli sanno a memoria tutto il guardaroba della rispettiva moglie e madre (col nostro maschile spirito d'osservazione ben noto). E la pubblica opinione, carissimo Falce, non conta giudiziariamente nulla, assolutamente nulla, se non per chi si entusiasma di queste vicende.

Antonello ha detto...

LEZIONCINA MORALE.
Esempio di escludibilita' oggettiva.
Sappiamo tutti cosa sia il Luminol, segnala tracce ematiche anche a distanza di mesi.
Benissimo, e' stato utilizzato nel caso in questione??? Si, in tutto il comprensorio, nelle auto ed addosso alle persone.
POSSIAMO QUINDI AFFERMARE CHE ALL'INTERNO DEL COMPRENSORIO NON SI E' VERSATO PER MESI ALCUNA GOCCIA DI SANGUE??? Secondo me si, dal mio punto di vista e' quindi palese che possiamo escludere il versamento di una goccia ematica nel comprensorio.
Quanto sopra non esclude altre forme di coercizione quali narcotici, trasporti od altro.
Ma come incrociare il dato di cui sopra con la pista fiutata dai cani che porterebbe ad una R.R. che sarebbe uscita dal comprensorio con le sue gambe??? Semplice, uscendo dalla OGGETTIVITA', visto che l'assunto segue un ragionamento soggettiv mio nemmeno del tutto condiviso.
SOGGETTIVAMENTE, quindi per me ma io lo premetto, R.R. non ha versato una goccia di sangue ed e' uscita dal comprensorio con le sue gambe e quindi non narcotizzata.
Quanto sopra essendo in parte soggettivo e' un mio parere personale che ho premesso, in onesta' e correttezza, come tale.

Anonimo ha detto...

@Manlio
osservazione acuta, la tua.
ben detto.
Chi altri è mancato all'appello nel paese e dintorni?
Potrebbe essere una verifica interessante ed anche facile-facile, tanto per escludere una fuga combinata con qualcuno del luogo.

La pista fiutata dai cani: si interromperà, ad un certo punto.

Dove?

Non ho chiaro se la fine della traccia fiutata coincida con una strada carrabile.

Un percorso compiuto dalla donna fisicamente lungo quello strano percorso, può sempre non riferirsi esattamente al momento della sparizione, ma ad una strana passeggiata precedente.

Lei, in quella casa ci abitava.
Non è sparita da un luogo frequentato sporadicamente ogni tot tempo, ma dalla casa dove entrava ed usciva, andava e veniva.

Non mi firmo perchè voglio stare con un piede fuori, per chi me l'ha chiesto.
Non ho chiari i fatti.
ma se preferite, posso inventare un nome di circostanza.

Manlio Tummolo ha detto...

Dalla Toscana, qual è il paese estero più vicino ? A parte S. Marino, che tanto estero non è ed è pure troppo piccolo, è la Corsica, raggiungibile con uno yacht, e forse anche con naviglio pubblico (sconsiglierei la Costa Crociere), dove, in quanto cittadina U.E., non dovrebbe avere problemi di residenza, domicilio o che altro. Se fuggita con il misterioso X, questo dovrebbe mancare da qualche parte, a meno che non fosse lì occasionalmente (ma questo è altamente improbabile). Vi sarebbe poi il problema dei soldi, delle carte elettroniche, dei cellulari e di tutte quelle cianfrusaglie che proteggono oggi la nostra "privacy". Perché se sola, dovrebbe pur spendere qualcosa; se in compagnia, dovrebbe convivere con persona che non ha problemi economici.

Ammettiamo che se ne trovi, invece, il corpo: sarà poi tutto da vedere chi possa averla uccisa, a parte il marito (avremmo un altro caso Parolisi, ahinoi !).
Se le analisi di un corpo deceduto tre giorni prima crea problemi, figuriamoci uno dopo un anno o più. Per Elisa si è dovuto convocare un'esperta di paleoantropologia, ecc.

Insomma un caso Parolisi moltiplicato per 100 (circa).

A proposito di Costa Crociere, ecc., ora non mi sovviene quando avvenne l'incidente famoso; se non erro, non tutta la nave è stata controllata, e mancherebbero alcune persone all'appello. Ipotesi tra le ipotesi: e se si trovasse lì?

Anonimo ha detto...

@Anonimo delle 21,16
Da Cascina, un paese a circa 15/20 chilometri da Gello e' scomparsa da meta' novembre un odontotecnico di 47 anni.
Non e' sparito in pigiama ma con alcuni abiti, documenti, la SIM del telefonino, e con la sua Ferrari. Ieri i carabinieri hanno dichiarato che trattasi di scomparsa volontaria. Ha lasciato moglie e due figli.
@Antonello
Roberta ed il Logli si conobbero non in Palestra ma ad una autoscuola nel centro di Pisa in cui, all'epoca, lavorava il
Logli e Roberta si era iscritta per prendere a patente.
@Per tutti
State dicendo diverse inesattezze. Se volete ricostruire con maggiore precisione le cose andate sul sito del giornale IL TIRRENO e cercate Candida Virgone. E' la giornalista che segue questi fatti. Vi trovate molti articoli sull'argomento.
Alex

Anonimo ha detto...

grazie alex.
ho letto dell'avvistamento di logli - riconosciuto, della sua auto, e di un'altra auto compatibile con quella della moglie, sotto casa, all'una di notte, in orario successivo alle telefonate precedentemente effettuate.
un secondo avvistamento del logli, da parte della stessa persona, venti minuti più tardi e poco più avanti, in auto con un'altra persona.

Vedremo se questa testimonianza troverà accoglienza.

La persona, abitante vicino, non avrebbe parlato prima per evitare il coinvolgimento in una questione così grossa.
Il che è l'opposto della mitomania.

Antonello ha detto...

@Alex
utile precisione ma io mi riferivo all'incontro fra gli amanti e non fra R.R. ed il L.
Grazie comunque anche per il sito segnalato.

Antonello ha detto...

Scusate eh, poi mi si dice che avrei la mania di contestare ogni piu' piccolo particolare alle tesi altrui, qua mi si dice che saremmo di fronte ad un omicidio premeditato con assoluta convinzione.
Cioe' e passino le prime bugie sulle telefonate che volevano nascondere ipoteticamente una relazione extraconiugale, ma secondo voi uno premedira di uccidere la moglie, forse furbescamente, fuori casa e dichiara lo step di mezzanotte per poi invece essere uscito a destra ed a manca facendosi bellamente vedere da piu' gente del paese in auto, con auto della moglie e compagnia cantante???
Caso strano poi viene chiaramente riconosciuto lui ma della moglie nessuna traccia.
A me non sembra proprio un pelo nell'uovo ma una stonatura ben piu' rilevante.
Secondo chi sostiene l'omicidio premeditato va tutto bene??? E' tutto logico???
Mi si dovra' concedere che se di omicidio premeditato si trattasse, a parte la cattiva premeditazione, si dovrebbe essere premeditata pure questa stonatura del gironzolare ad orari non coperti da dichiarazione ufficiale.
In questo modo infatti cadrebbe l'alibi ipotetico di aver dormito tutta la notte inconsapevole, a questo punto si puo' ragionevolmente pensare che il L. quella notte non solo avrebbe dato anche sereno modo al vicino di riconoscerlo ma avrebbe tranquillamente agitato il quartiere alle due di notte.
Quantomeno una premedirazione abbastanza curiosa.
Ma sicuramente coloro che detengono le uova della verita' avranno coerenti risposte anche a queste umili osservazioni di un dannato criticone guastafeste.

Anonimo ha detto...

@ Antonello
Non sei per nulla un " dannato criticone guastafeste"è sempre molto interessante ciò che dici perché è frutto di osservazione accurata dei fatti ed attizza la risposta. Così come la metti riguardo le contestazioni sulla premeditazione, in effetti non fa una piega il tuo ragionamento.
Ed anche questo si può aprire a un ventaglio di ipotesi.
Per esempio:
1a:
si sente talmente sicuro di sé che non teme controlli;
2a:
non teme controlli perché sa di essere temuto;
3a:
è notte, fa freddo, tutti dormono.
4a:
è talmente occupato,preoccupato, indaffarato che deve rischiare di essere visto per portare a compimento la cosa;
5a:
tanto sarà praticamente impossibile
accusarlo senza prove.
Non so se queste "uova di verità" possono fare una frittata, ma tu sai che la frittata si può girare.
Quindi qualsiasi ipotesi in questa storia potrebbe avere una logica spiegazione purtroppo non verificabile perché non ci sono prove.
Per risponderti, R. era un'ingenua e si fidava dell'uomo che aveva sposato.
Le coppie nascono per amore e muoiono per mancanza di amore.
Per Freud il sesso, scambiato a volte con l'amore, è sempre collegato col denaro, quindi in una coppia quando va bene si condivide.
E va bene quando la coppia ha gli stessi modi di sentire e di vedere il mondo.
Se invece non è così c'è la possibilità che si apra il conflitto e o l'uno o l'altro sono la vittima e il carnefice.
La vittima perdona, crede nell'altro, non si vuole accorgere, vuole mantenere la famiglia unita, cerca di trovare punti positivi nel rapporto.
Il carnefice usa i sistemi più sofisticati per imporre il suo modo di vedere le cose,impedisce all'altro di capire cosa c'è veramente dietro l'angolo, gestisce il sistema relazionale mantenendo l'altro succube psicologicamente perché confuso.
continua...

Anonimo ha detto...

...continua
La vittima inizia a farsi e a fare delle domande e riceve parole diverse non risposte.
Il carnefice comincia a registrare che chi ha accanto sta iniziando a svegliarsi e mette in atto altri meccanismi sofisticati, per esempio comincia ad accusare che soffre di solitudine, di incomprensione,
di difficoltà di comunicare,di tristezza.
Inizia una storia e, prima nega poi dice che gli manca l' amore.
La colpa e della vittima che
ci crede e cerca in tutti i modi di andare incontro alle mancanze, anche attivando tutto il Kamasutra.
Il carnefice continua ancora: ha molti problemi nel lavoro, difficoltà economiche.
Il conto in banca cointestato comincia la discesa e bisogna risparmiare.
E la vittima risparmia ma continua a farsi delle domande e si sente in colpa.
In questo gioco perverso il carnefice e la vittima si fronteggiano e, se la vittima diviene finalmente consapevole di ciò che non va, si ribella, vuole chiarezza, chiede perché, chiede libertà.
Il carnefice attiva la crudeltà mentale che stritola la vittima.
Si sente rispondere che la colpa e sua e che non è d'accordo, non le dà la libertà ( tanto il carnefice è già libero di agire e vuole impedire alla vittima di essere libera ).
La vittima è stretta in una morsa giorno dopo giorno e il carnefice sente che il suo gioco gli sta sfuggendo dalle mani.
La vittima ingenua e limpida può diventare "implacabile" come tu dici e bisogna impedirlo.
Questa è la spiegazione che ti dò per aver affermato che R. era ingenua e limpida.
La mia lettura del fatto è assolutamente personale e parte da un percorso di vita vissuto sulla mia pelle, qualcuno ha già parlato un po' di sé in questo blog.
So cosa vuol dire credere ciecamente con ingenuità e fiducia totali e con terrore risvegliarsi su di un picco innevato battuto dai venti polari con la prole accanto vesta solo della sua paura.
Eppure ho voluto la mia libertà e da sola sono andata avanti.
E' stato talmente grande il mio dolore e la mia delusione che ho liberamente scelto di restare sola a crescere i miei figli.
Ma non sono stata mai sola, quando si ha una forte Fede, non si è soli.
Per i miei figli ho combattuto con "implacabile " limpidezza per avere giustizia umana.
Su questa mia esperienza ho visto il caso R. che nel suo buio totale si può solo tentare di ipotizzare ed ognuno lo fa partendo anche dalle proprie esperienze.
Vanna

Anonimo ha detto...

ops, errore, ho scritto " vesta " al posto di vestita.
Vanna

Anonimo ha detto...

Bene, mi fa piacere che si sia parlato di questo argomento, perché io la penso esattamente come Manlio. Cioè: marito e figli (il marito è disattento perché non più innamorato)non hanno un'idea precisa e completa del guardaroba della mamma. Questo ovviamente non vuol dire che RR non sia stata uccisa, ma fa venire meno quel velo di assurdità che ammantava l'eventualità di una scomparsa in pigiama e pantofole. Tra l'altro, anche spazzolino e dentifricio si possono ricomprare. Poiché mi fido dei cani, e poiché, come detto, non c'è nessuna traccia di sangue da nessuna parte (anche se, ovviamente, RR potrebbe essere stata strangolata o soffocata), ritengo semplicemente che l'idea di una scomparsa volontaria culminata con un confinamento volontario, o suicidio o fuga d'amore (questa direi meno probabile) sia decisamente possibile. Saluti SAtefano

PINO ha detto...

@ VANNA
La tua esperienza, secondo quanto hai scritto, è stata certamente penosa, e ne prendo tristemente atto.
Ma il tuo coraggio e la tua fede ti hanno aiutata a sottrarti da quello stato di completa prostrazione.
Rapportando il tuo caso a quello di RR che tu supponi non molto dissimile dal tuo, si potrebbe dedurre che, forse, alla Roberta siano mancati gli stessi tuoi attributi, oppure che, avendoli, non abbia avuto il tempo per usufruirne positivamente, in quanto bloccata preventivamente.
Ma in che modo?
Quì inizia il mistero che si cerca di chiarire con mille ipotesi, intelligenti o meno.
Pino

Antonello ha detto...

Cit. da Vanna
"1a:
si sente talmente sicuro di sé che non teme controlli; (STA FACENDO IPOTETICAMENTE SPARIRE UN CORPO APPENA UCCISO E POTREBBE SPERARE CHE IL CASO RIMANGA LOCALE??? NON RIESCO A RITENERLO POSSIBILE)
2a:
non teme controlli perché sa di essere temuto; (IDEM COME SOPRA, FORSE PUO' SPERARE, MICA TANTO SU UN OMICIDIO, DI AVERE COPERTURE A LIVELLO LOCALE MA OLTRE STA GIOCANDO ALLORA UNA DELLE PIU' VASTE SCOMMESSE MAI GIOCATE DA NESSUN CARNEFICE)
3a:
è notte, fa freddo, tutti dormono. (CREDO CHE IN QUELLA IPOTETICA SITUAZIONE DI OMICIDIO PREMEDITATO E DI OCCULTAMENTO IMMEDIATO DEL CADAVERE, CHE DOVREBBE ESSERE STATO STUDIATO A MONTE NEI PARTICOLARI, LA TEMPERATURA SIA L'ULTIMA DELLE SUE PREOCCUPAZIONI E NON PUO' SPERARE CHE DAVANTI AL CANCELLO ALLE DUE DI NOTTE IL VICINO STIA BEATAMENTE DORMENDO CON CERTEZZA, ALTRA GROSSA SCOMMESSA DELL'IPOTETICO CARNEFICE)
4a:
è talmente occupato,preoccupato, indaffarato che deve rischiare di essere visto per portare a compimento la cosa; (UNA PREMEDITAZIONE QUINDI QUANTOMENO ORIGINALE???)
5a:
tanto sarà praticamente impossibile
accusarlo senza prove.
(PAROLISI INSEGNA CHE SENZA ALIBI IL PRIMO SOSPETTATO E' PROPRIO IL MARITO, POI SE DOBBIAMO IPOTIZZARE SIA VERAMENTE STATO LUI IO CI METTEREI ANCHE UN MINIMO SINDACALE DI CODA CHE DEVE AVER AVUTO NELLO STUDIARE IL PIANO).

Grazie comunque di aver seguito un mio filo logico con domande giudicate pertinenti, non è da tutti.
Mi spiace per la situazione tua personale che con tanta limpidezza hai esposto.
Ci vuole fede incrollabile, coraggio e costanza oltrechè valori solidi per portare avanti determinate situazioni, non voglio entrare piu' di tanto in cose tue personali ma spero che almeno tu, perdendo un compagno, abbia trovato un padre altrettanto responsabile.
Non mi sembra nemmeno giusto entrare sulle comparazioni e condivisioni di vite personali ma sappi che almeno io non sono digiuno di certi argomenti.
In merito alla tua particolareggiata analisi, ed esclusivamente dal punto investigativo, citerei il Dr. Lavorino "Il pericolo più temibile per un investigatore è innamorarsi delle proprie tesi".
Il ballo armonico di vittima e carnefice è attraente ed affascinante come ipotesi, uno dei problemi in questa coppia è che la situazione "di ipotetico ballo" sarebbe durata, nel reciproco menefreghismo di approfondire, ben sette anni.
Sette anni non sono poco insomma, si direbbe che ambedue si divertissero a danzare e capovolgere il passo, perchè forse sbaglio ad applicare prospettive mie ad una coppia che magari ne aveva di diversissime proiettando mie visioni a situazioni non mie, ma una famiglia si puo' difendere ed esiste solo se esiste una coppia, cosa che è impensabile esistesse.

Infine in generale insinuerei anche un altro dubbio, ma se R.R. era questa persona limpida, ed io non lo voglio ne negare ne sostenere, perchè avrebbe scelto la persona infima e viscida di cui in tutti i siti si può vedere descritta.
Il L. mica l'ho scelto io, e nessuno mi risulta abbia costretto lei a sceglierlo, cosa avrebbe spinto indi una donna linda, limpida, perfetta, onesta, corretta e scevra da premalizie a scegliere un tale mostro che voi, come tale, descrivete???
Nopn pensate che così facendo state un pò facendo il gioco ostinandovi a stigmatizzare una scelta libera e legittima di R.R.???

Infine, come si premedita un omicidio volontario con occultamento se facendo invece rinvenire, un ipotetico corpo bruciato, si abbattono i tempi di eredità senza riconsegnare elementi ai medici legali???
Infine, il L. fermo davanti all'entrata del comprensorio insieme a persone varie non vi fa venire in mente una sparizione di cui forse lui non riesce a confessare la vera motivazione???

Stefania ha detto...

Vanna, desidero farti sapere che ho letto il tuo ultimo scritto con tanta, tanta ammirazione. Sei riuscita a trasmetterci quelle che sono le tue sensazioni in modo molto chiaro e questo è stato possibile solo perchè sei riuscita indirettamente a parlare anche della tua esperienza personale.

Immagino la fatica questo ti sia costato e quindi ancor di piu' meriti il mio plauso.

Con simpatia e stima.

Stefania

Stefania ha detto...

Pino, penso che sia corretto il tuo quesito. In che modo è scomparsa?

Rifarei il punto partendo dalle mappe di Google dove è facilmente identificabile sia la Via Dini (con il "comprensorio Logli") che la Via Gigli dove c'è il famoso passaggio a livello. A me pare improbabile che RR abbia percorso i campi per arrivare in quel punto quella notte. E' vero, i cani li' perdono le tracce della donna ma ripeto: sono convinta lei abbia passeggiato dietro casa nei giorni precedenti. Se fuggi di nascosto ed in piena notte non ti avventuri per campi non illuminati per raggiungere un punto che è facilmente raggiungibile camminando per la strada percorrendo un breve tratto della Via Dini eppoi svoltando a destra direttamente in Via Gigli sino al passaggio a livello.

Non avrebbe alcun senso andare per campi.

Roberta sapeva di essere tradita ma nessuno (o almeno non l'ho letto da nessuna parte) lo sapesse da sette anni, cioè da quanto Logli inizio la sua relazione extraconiugale.

Anzi, il fatto il marito potesse vedere l'amante ogni giorno senza destare sospetti, potrebbe tranquillamente aver messo Roberta nella condizione di non sospettare di nulla per anni.

Immagino che prima siano sorti dei dubbi e solo successivamente la certezza. Ci vuole del tempo, perchè magari non vuoi vedere, non ci vuoi credere, perchè temi di soffrire troppo e quindi tendi a negare anche l'evidenza.

Non si tratta di avere le fette di salame sugli occhi, si tratta di un'impreparazione a livello emotivo.

E questo fa il paio con quanto scritto da Vanna circa Roberta fosse limpida nel suo vivere.

Immagino che resasi conto che il suo matrimonio era giunto al capolinea (a quel che si è appreso dopo l'ultima vacanza col marito, rivelatasi un fallimento quindi cosa recente) abbia avuto necessariamente bisogno di tempo per comprendere se sarebbe stata in grado di superare quel momento in coppia oppure separandosi. Non era partita lancia in resta rivolgendosi ad un legale per chiedere una separazione, magari con addebito.

C'è inoltre da valutare che a prescindere da eventuali cointestazioni della casa coniugale e dell'attività dell'autoscuola, Roberta, dopo la sentenza di separazione non avrebbe piu' potuto vivere e lavorare a cosi' stretto contatto con il marito e con la famiglia Logli intera.

Avrebbe sconvolto la propria vita non solo dal punto affettivo ma anche sotto il profilo lavorativo e pratico. Magari non a livello finanziario .... da quel punto di vista è evidente sarebbe stata tutelata ...... che sia proprio questo l'elemento scatenante? Il vil denaro?

Stefania

Anonimo ha detto...

@ Pino
Grazie per la risposta.
Penso che non sia un fatto di attributi, in certi momenti le donne hanno e come gli attributi, penso che R. non abbia avuto il tempo di difendersi, poteva sentirsi assediata.
Vedi, se c'è una cosa che disarma e ti fa stare sulle montagne russe è il calcolo premeditato, specialmente se lo subisce una persona che non se lo aspetta perché misura le cose da sé stessa.
Una persona così non ha le stesse armi,ci mette tempo per capire.
Lei poi non aveva a che fare solo con lui ma anche con lei che tesseva inganni e l'aiutava a gestire i figli in certi momenti.
E' facile essere perversi con le persone buone e indifese, si ha campo libero.
E' stato un doppio tradimento quello che ha subito R.e quindi ha sofferto molto, molto di più.
Cosa poteva fare? Intanto doveva parlare con un legale fuori zona o con un sacerdote, con un medico, con un notaio, con uno psichiatra o psicologo o con chiunque avesse un ruolo che gli permetteva il segreto professionale.
Perché no, doveva lasciare un documento scritto su quello che stava subendo con la postilla di renderlo pubblico qualora le fosse accaduto qualcosa. E perché no ancora, doveva richiedere un documento scritto sulla sua testimonianza di vita depositata.
All'epoca agii così,lo comunicai: fece effetto.
Era una mamma attenta e sensibile,che non meritava inganni di sorta ma rispetto come madre e moglie.
Sembra che manchi un odontotecnico di 47 anni in zona Pisa, con macchine e giri di denaro oscuri.
Perché non indagare?
Nonostante tutto spero ancora che torni dai suoi figli.
Forse tutto questo dialogo è la prova che gli oggetti: tastiera,
mouse,internet non impediscono certo di trovare il sentiero dei significati nelle ipotesi di un buio assoluto.
Quello che qui facciamo è semplicemente uno scambio di parole,di pensieri che condividiamo
sentendoci liberi di esprimerci.
Vanna

Antonello ha detto...

http://www.video.mediaset.it/video/mistero/puntate/370835/continuano-le-ricerche-.html

Aldila' del costrutto mediatico il video da modo di conoscere alcuni particolari nuovi.
Direi anche utile approfondire sulla scomparsa dell'odontotecnico a 25 chilometri da Gello.
In tal senso chi conosce meglio la donna potrebbe dirci se di recente o se in passato aveva avuto bisogno di un dentista, se insomma frequentava per necessita' qualche studio dentistico, se utilizzasse sempre la sua auto per spostarsi, e, per chi lo sa, che modello di cellulare utilizzasse e/o, sse ne aveva piu' di uno, quali modelli utilizzasse.
Certo un possidente avrebbe gli strumenti per ideare e realizzare una scomparsa "volontaria" in piena regola accogliendo poi e sostentando la scomparsa, sempre ipoteticamente.

Anonimo ha detto...

possidente?
L'odontotecnico è scappato per debiti.
Sì, è vero, è scappato a bordo di una Ferrari.
Ma dieci mesi dopo Roberta Ragusa, non il mese dopo o quindici giorni dopo, per non dare nell'occhio.
Questo vorrebbe dire che, nel caso, Roberta sarebbe rimasta nei pressi ad attenderlo, segregata o mascherata nelle uscite per quasi un anno?

esprimo scetticismo.

Anonimo ha detto...

Anonimo 18,13

Bravo. Parole sante!!!

Antonello ha detto...

@anonimo 18,13
Se un professionista ha dei forti debiti ma si compra una Ferrari o e' un pazzo o gatta ci cova, ricordo che i debiti vengono visti come un fattore negativo solo dai non addetti ai lavori, e che un costo non necessariamente rappresenti solo un costo, alle volte magicamente ridiventa investimento.
Puo' essere come dici te ed io chiedevo appunto perche' non so, nel caso non credi che ipoteticamente sparire la stessa notte avrebbe dato pericolosamente nell'occhio ed avrebbe permesso al L. di rimanere illeso???
Infine se si ha un omicidio ed un omicida probabilmente non si cerca un dentista ne, oltre l'impossibile, una scomparsa.
Ma non voglio dire per forza che l'ipotesi sarebbe confortata semmai, tuttaltro, rimango nella metodologia che piu' a me, per ora piace, e dico: quale dato oggettivo puo' farci escludere l'ipotesi???

Anonimo ha detto...

@ anonimi delle 18,13 e delle 18,24.

Parole sante e non fare verifiche?
E' da indagare ugualmente e comunque anche se non è collegabile con R.,come faceva ad avere quelle macchine e a gestirle?
Come si fa a scomparire con una famiglia che ti aspetta!
Bisogna fare controlli bancari per risalire alla liquidità di acquisto di quelle macchine.
O in Italia si controllano solo gli stipendiati a reddito fisso ?
Vanna

Antonello ha detto...

Guardando vari programmi e' vero che riaffiora una R.R. abbastanza confusa, viceversa si divertiva ad affermare tutto ed il contrario di tutto a seconda dell'amica con cui si confidava.
E' cosi' che una trasmissione ci dice che ad un'amica avrebbe detto "beata te che sei separata da cinque anni" mentre ad un'altra che gli diceva, intorno a dicembre ed allorquando R.R. si era resa conto dopo sette anni che il suo matrimonio era veramente finito, "ma sei una bella donna, guardati intorno, puoi trovare altre persone, ti puoi rifare una vita" sembra gli abbia risposto "per me quando sei sposata sei sposata, non fa parte del mio carattere (separarsi)".
Insomma da una parte voleva separarsi, invidiava chi ci riusciva ma dall'altra non faceva parte del suo carattere separarsi.
Un'enigma, sopratutto perche' il non lasciare in tempo una storia accettando palesemente di trascinarla significa proprio sgretolare le poche possibilita' che potrebbe avere di rivivere.
In questo senso, forse, il pensare ad una sua idea immutabile ed incrollabile di matrimonio di R.R. puo' aver di fatto distrutto la coppia che gia' era messa a dura prova da fattori esterni.
Daltronde esiste una domanda dipanatrice: chi rimarrebbe, in forza di un documento oramai privo di significato e sostanza, insieme ad una persona che pensa e vive un'altra persona terza???
E fingere felicita' davanti ai figli nell'intento di salvarne la serenita' di crescita e' educativo o distruttivo???

Anonimo ha detto...

@Antonello, le tue ultime domande sono interessanti ma le eventuali risposte sarebbe degli off topic.
piuttosto io non vedo incongruenze nell'affermare una cosa parlando con un'amica, e quasi l'opposto parlando con l'altra.
Siamo uno, nessuno e centomila.
Ma, se vogliamo, non credo che tutti vadano a confidare a chiunque le proprie ambasce.
Spesso si pronunciano piccole bugie di circostanza.

Detto in altre parole, le persone a cui fare confidenze, di solito si scelgono.

Antonello ha detto...

@anonimo 22,22
Beh ma a me sembra attinente in un tempo in cui ogni donna che ha frequentato R.R. si sente esclusiva detentrice di confidenze a quanto sembra, pero', in netta contrapposizione fra di loro.
Era proprio quello che intendevo affermare commenti fa quando scrissi che e' difficile dire quale sia la persona con cui effettivamente si confidava R.R. prima di sparire.
Ancor di piu' se accettassimo la seconda versione che vorrebbe R.R. a conoscenza di un tradimento del marito senza sapere pero' di quale donna di contorno, per questo io tentavo di analizzare i comportamenti di una donna che in fin dei conti poteva pensare come traditrice potenziale ogni amica o conoscente con cui parlasse.
Capite che essere in quella situazione mentale significa anche ipoteticamente mentire a tutte nel tentativo di vedere le reazioni, di capire insomma chi fosse l'amante del marito.
Ecco forse facciamo un minestrone ma se accettassimo determinate ipotesi abbiamo anche il dovere di portarle sino in fondo ed oltre, sino anche ad osservare prospettive sconvenienti ad un pericoloso innamoramento.
R.R. non sapeva chi la tradiva con il marito, bene, e quindi perche' invece ogni amica che lo afferma non riesce ad ipotizzare di essere stata inclusa, nella situazione mentale difensiva di R.R., nella lista delle papabili con confidenze false comprese???
E' cosi difficile comprendere o c'e' dell'altro???

Manlio Tummolo ha detto...

Il 13 gennaio 2012 la Costa Concordia si incaglia presso l'isola del Giglio (cfr. Wikipedia), suppongo dopo essersi fermata a Livorno.

Il 13 gennaio 2012 scompare, se non ho stracapito, Roberta Ragusa. Siamo sicuri che non fosse salita a bordo della nave per un qualunque motivo, forse "clandestina" ? E' stato verificato qualcosa in proposito ? Potrebbe essere rimasta nella nave ?

Sono domande, a mio parere, da non scartare.

Manlio Tummolo ha detto...

Quanto a vestiti, pigiami ed altro, non mi pare una cosa granché rilevante. A proposito di cambi d'abito, le donne sono più rapide di Fregoli (non così col trucco, però).

Antonello ha detto...

@Manlio Tummolo
Gli stessi figli di R.R. danno la madre ancora nel comprensorio L. alle 10,30 circa di sera, il Costa Concordia se non erro e' gia' in difficolta' al Giglio alle 21,00 circa o giu' di li.
Se non hanno mentito il L. ed i figli dovrebbe essere impossibile.
Vi sarebbe da verificare anche l'orario di partenza della Costa.

Manlio Tummolo ha detto...

Ho appena letto che la nave era partita da Civitavecchia per dirigersi verso nord a Savona. Raggiungere Civitavecchia dalla superstrada Aurelia o su autostrada non è particolarmente difficile. Riguardo all'orario, bisognerebbe smentire quello dato dai familiari, ma mi pare che le versioni non siano il massimo della chiarezza.

L'incidente potrebbe spiegarne la sparizione: certo, poi si tratta di verificare gli orari ed ogni informazione sui passeggeri. Si tratterebbe di sapere se vi fossero persone non regolarmente registrate (si trattava di migliaia di persone, una vera città: non so quanto accurati siano i controlli all'imbarco, o se ci sia qualcuno che, con la scusa di accompagnare un passeggero, poi resti sulla nave).

Ovviamente un'ipotesi, ma la coincidenza del giorno e la regione geografica in senso lato (Toscana - Lazio) potrebbe dare una spiegazione. Casi del genere potrebbero procurare anche amnesie: soprattutto se appena vissuti, si cercano di dimenticare (inconsciamente, come i combattenti dopo una battaglia, il classico smemorato di Collegno).

Direi che si potrebbe indagare in tutti i casi su questo fatto, anche per non lasciare nulla di intentato.

La foto qui pubblicata era recente ? Perché l'aspetto fisico di una donna, può cambiare abbastanza, anche per un'esperienza abbastanza impressionante e traumatica come un naufragio, e per giunta col buio e il freddo di gennaio.
Ci sono stati casi di amnesie tra i passeggeri ? Poi vi è la questione dispersi: risulterebbero solo due, mi pare padre con la bambina, ma se ci fossero stati clandestini, i dispersi o gli affogati potrebbero essere ben di più.

Probabilmente avremo maggiori certezze quando la nave sarà finalmente disincagliata e visitata a fondo.

Anonimo ha detto...

@Antonello
se RR aveva confidato solo ad alcune amiche che il marito la tradiva, e ad altre amiche no,
ed essendo la questione delicata e tra l'altro corrispondente al vero,
possiamo solo prendere atto che abbia ritenuto opportuno farne parola con le une a discapito delle altre, per una qualsiasi imponderabile altra ragione.

Non è esclusa la ragione che tu nomini, naturalmente, ma io non vedo ancora elementi per considerarla o preferirla rispetto a milioni di altre ragioni.
Non so se RR fosse una persona ingenua e diretta come si dice, ma se anche lo fosse stata non significa che avrebbe dovuto o voluto mettere al corrente dei propri sospetti chiunque le capitasse a tiro.

l'analisi psicologica non può sovrastare il rilievo dei fatti, mi sembra prematuro fare un discorso di intenzioni di RR.
Ci vorrebbe piuttosto qualcuno che metta insieme i dati che io non conosco e continuo a non conoscere, nè trovo nelle vostre parole, ma non è una vostra pecca quanto una mia carenza che speravo di colmare qui.

Ho letto alcuni passati post di Massimo a riguardo e ho ben compreso e digerita la posizione dubitativa che è la più corretta in casi del genere.
E questo anche se gli indizi a carico di AL rimangono e sono convergenti ed inquietanti, poichè lui è l'unico ad averla vista viva, per quel che si sa, ed il fatto che abbia mentito su quel che fece proprio in quelle ore non depone certo a suo favore.

C'è qualcuno che può dirmi dove posso trovarli, o mettermi al corrente della cronologia degli eventi?

Quando sono stati distrutti i cellulari?
a che ora RR ha salutato e visto per l'ultima volta i figli?
com'era vestita?
la strada per Pisa, quella lungo la quale AL è stato avvistato per la seconda volta dal vicino di casa, intercetta in qualche punto o è per caso parallela al percorso fiutato dai cani?
sto cercando notizie di questo tipo, per adesso.

Antonello ha detto...

@Manlio Tummolo
sono daccordo, vi sono ancora ipotesi non escludibili che bisognerebbe approfondire anche per non lasciare nulla di intentato.
Certo che la Concordia dovrebbe essere partita intorno alle 19,30 circa, in tempo forse per terminare l'orario presso l'autoscuola, dopo la chiusura infatti nessuno piu', escludendo appunto i familiari puo' averla vista e persino il testimone, ieri sera nuovamente sbugiardato dal L. che continua a sostenere di essere andato a dormire a mezzanotte, non e' sicuro della presenza di R.R. , gli articoli parlano di un'auto compatibile con quella della donna intorno all'una/due di notte.
Nel lontano e strano caso saremmo di fronte ad un allontanamento volontario, per gita o per fuga, poi finito malissimo per il naufragio.
A bordo del Concordia vi erano molte persone non registrate, persino l'ospite avvenente del comandante sembra fosse a bordo senza il necessario documento di viaggio, sembra anzi che sia una prassi consolidata per i comandanti quella di poter portare a bordo ospiti da alloggiare nella propria cabina.
Un evento curioso ricordo che fu' una donna bionda, poi svanita dal molo, che in molti giurano di aver vista sbarcare con una ventiquattr'ore ed un computer presumibilmente recuperato a bordo.

@anonimo 01,42
L'unico dubbio che posso chiarirti io e' che la pista dei cani porta a duecentometri in direzione di una traversa della strada principale per Pisa, quella Via dei Gigli identificata mi sembra da Stefania.
Com'era vestita francamente mi sembra alquanto contrastante dirlo anche se sembra dagli armadi della donna, che potrebbe anche essersi rifatta altro vestiario comunque, manchi il pigiama rosa che utilizzava per dormire.
Il L. avrebbe invece dichiarato di averla vista per l'ultima volta in cucina con una semplice tuta, sconoscesi il colore.
Altri dati spero te li fornisca chi ha la memoria piu' fresca della mia avendo dovuto interrompere l'analisi del caso per riprenderla solo ora.

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