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lunedì 24 novembre 2014

25 novembre. Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: quando i cosiddetti uomini sono la parte peggiore del regno animale...

Minerva, Patria, Maria Teresa
Non tutti sanno che il 25 Novembre è l'anniversario della morte di tre delle quattro sorelle Mirabal. Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal vivevano nella Repubblica Dominicana ed erano attiviste di prima linea di un movimento democratico ostile al Generalissimo Rafael Trujillo, dittatore installato al potere dagli U.S.A. nel 1930 grazie ad elezioni piene di rimmel e cerone (incredibile il fatto che le preferenze che ottenne furono superiori al numero dei votanti), denominato "14 di Giugno". Nel 1960, al ritorno da una visita ai mariti carcerati, furono fermate da alcuni uomini del Servizio Militare di Intelligenza che le portarono in un luogo isolato e, dopo averle massacrate a bastonate, le uccisero. Successivamente vennero rimesse in auto e gettate in una scarpata per far credere ad un incidente. Il tutto sotto l'egida di Trujillo che con quella soluzione omicida credeva di reprimere il vento della propaganda eversiva.

Questa la storia che ha portato l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a scegliere questa data per dire no alla violenza sulle donne. Cosa centra con le violenze subite dalle donne del nostro tempo? Praticamente nulla, perché non serve essere dittatori per massacrarne una o più di una. Infatti ancora oggi, è incredibile da dire negli anni duemila, le donne subiscono abusi e violenze di ogni genere... anche quelle italiane. 

A ricordarcelo è l'Istat che periodicamente ci fa avere numeri da capogiro con percentuali in aumento. Ho scelto quelli diffusi nel 2004 perché si fa una distinzione fra violenze sessuali e molestie sessuali (nelle molestie sono comprese quelle verbali, le telefonate oscene, l'esibizionismo e i pedinamenti, le donne avvicinate e toccate o baciate contro la loro volontà).

"Le donne italiane tra i 14 e i 59 anni che dichiarano di aver subito nel corso della loro vita almeno una violenza tentata o consumata sono 520.000. Sono invece 9.860.000 quelle che dichiarano di aver subito almeno una molestia a sfondo sessuale. Nel 4,5% dei casi si tratta di molestie sessuali di natura fisica. La maggior parte delle violenze sessuali avviene ad opera di conoscenti; il 23,5% da parte di amici e il 15,3% da parte di colleghi o datori di lavoro. Le violenze sessuali subite dai coniugi, ex coniugi o conviventi, rappresentano il 5,3% del totale, quelle da estranei sono il 18,3% e quelle da conoscenti occasionali il 14,2%. Soltanto il 7,4% delle donne che dichiara di aver subito una violenza, tentata o consumata, afferma di aver denunciato il fatto. Le ragioni dell'omessa denuncia sono legate principalmente alla paura di essere giudicate male, al timore di non essere credute, al senso di vergogna o di colpa."

Nel 2008 ne viene divulgata un'altra di statistica, in questa si dichiara che nel 2006 sono state 112 le donne uccise dopo aver subito violenza sessuale. Nello stesso anno il Ministero dell’Interno registrò 4500 denunce per violenze, abusi, aggressioni. Da un’altra ricerca Istat, elaborata in cinque anni su 25.000 donne tra il 16 e i 70 anni, risulta che il 91,6% degli stupri non viene denunciato. Un dato allucinante che porta il numero delle donne stuprate a cifre da capogiro.

Una nota a parte ci informa che la maggior parte delle violenze sessuali è ancora opera di persone conosciute. Ex partner, amici, vicini di casa, colleghi con i quali esiste un rapporto e che si sentono autorizzati a non rispettare i "no" delle donne in qualunque momento essi vengano pronunciati.

Ma se i dati italiani sono poco rassicuranti... nel resto del mondo va anche peggio visto che in Brasile ogni 15 secondi una femmina, non è necessario sia donna, va bene anche una bambina sotto i dieci anni, viene aggredita, e in Ecuador quasi il 40% delle ragazzine è molestato addirittura dagli insegnanti della scuola. Negli Stati Uniti, invece, le donne che hanno denunciato uno stupro nel corso della loro vita sono 22 milioni. Ad oggi, una donna americana su cinque e vittima di violenze o tentate violenze. Fra uno stupro e l'altro passano 90 secondi e il 15% delle tentate violenze coinvolge bambine al di sotto dei 12 anni. Quasi la metà delle violenze coinvolge femmine che hanno meno di 18 anni. Nel duemiladieci, il 25% degli stupri avvenuti negli USA sono stati operati da sconosciuti, il 48% da amici o conoscenti e il 17% da partner intimi. Cambia poco in Sudafrica, dove non esistono statistiche governative ma si stima che il 12% delle donne siano state violentate. Non esistono statistiche neppure in India, nazione in cui i poliziotti neppure li registrano gli stupri. Mentre esistono nazioni in cui la donna stuprata che si difende, per non venire condannata a morte deve chiedere scusa alla famiglia del suo stupratore.

Aggiungere altro è superfluo, i numeri parlano chiaro e dimostrano che la parola civiltà vige solo sulla carta, che i cosiddetti uomini, gli esseri superiori dotati di intelligenza, sono la parte peggiore del regno animale...









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