Forse sono io che non ti capisco, ma realmente mi hai dato l'idea di essere colui che ha fatto di tutto per restare fuori dal governo... paura di fallire o di fare la figura del pollo? Grazie a un PD allo sbando, che hai aiutato a risollevarsi, potevi fare tanto per gli italiani. Potevi governare già da oltre un mese, potevi infiltrarti fra le linee nemiche allo sbando, costringere Bersani alla resa anticipata e migliorare il sistema politico cambiando l'ordine delle cose. Invece ti sei rivelato intransigente a oltranza. Via tutti i politici dal Parlamento!, il grido di battaglia servitoti a scansare le responsabilità che ti competevano ed a costringere il partito democratico a quella resa che già sapevi si sarebbe avverata. Questo anche se ad un certo punto la tua intransigenza, che tanti han condiviso, è improvvisamente scemata quando hai detto che se il pd meno elle avesse appoggiato il tuo candidato Rodotà, avrebbe trovato un'autostrada aperta. Ordunque, dicci ora a quale Grillo dobbiamo credere? A quello che pur prevedendolo ha lasciato si verificasse "l'inciuccio", o a quello che dopo aver rifiutato di avere propri ministri avrebbe aperto autostrade di fronte al pd meno elle?
No Beppe, non ti ho proprio capito. Non è che hai aizzato ed hai convinto i tuoi a fare come l'armata Brancaleone? Non dirmi che non sapevi in anticipo quale risultato avrebbero raggiunto, non dirmi che non sapevi che alla fine della rotta da te disegnata sarebbero arrivati nella terra dell'emarginazione e dell'inutilità. Sapevi meglio di chiunque altro che Napolitano avrebbe fatto di tutto per cercare il modo di uscire da una situazione caotica e imbarazzante, che i poli opposti intimoriti si sarebbero attratti e accordati pur di non lasciarti spazio e ritrovare il proprio elettorato. Lo sapevi tu, lo sapevo io, lo sapevano tutti. Quindi caro Beppe, ci spieghi per quale motivo ti sei defilato ed hai voluto accadesse quanto sta accadendo? Davvero l'hai fatto per non mischiarti con i vecchi politici dell'inciuccio, per non avere nulla a che fare con una classe dirigente stantia e ladrona (anche se accordandoti alle tue condizioni avresti potuto destabilizzarla e allontanarla facilmente)? Non è che l'enorme consenso elettorale ti ha tolto il coraggio? L'animo umano per quanto è forte è anche fragile; si sa che ci sono momenti in cui rischia il naufragio, in cui può perdere la rotta e impaurirsi. Capita sovente quando ci si rende conto di doversi far carico di grosse responsabilità. E' qui il punto di non ritorno in cui occorre saltare l'ostacolo o tornare indietro... e non sempre si ha la forza mentale di far quel salto che porterebbe ad iniziare un percorso di comando per il bene nazionale. Comandare bene non è facile come criticare.
Quindi può capitare che improvvisamente la mente abbia un crollo e non si senta pronta a governare i bisogni di sessanta milioni di italiani diversissimi fra loro. Può capitare che l'altezza raggiunta faccia guardare in basso e sembrare piccole e poco producenti le idee che si pensavano solide e capaci di aiutare a superare una crisi senza fine. Caro Beppe, dunque è questo il motivo o ce ne sono altri che mi sfuggono? Non è che hai capito che stavi meglio prima, quando potevi criticare e gettare fango senza assumerti responsabilità politiche, ed hai trovato il modo per tornare al passato? Perché, sai, fa pensare il tuo rifiuto a governare che si mischia al tuo bisogno di tormentare e tartassare il paese Italia agli occhi dello straniero senza neppure sapere cosa in realtà abbiano intenzione di fare i nuovi governanti. Fa pensare il fatto che lo fai con nonchalance, quasi come quei giornalisti italiani che tanto disprezzi, quasi non ti rendessi conto che parlare di un fallimento nazionale nel breve periodo, che dare ragione a quei tedeschi che da sempre si sentono al centro del potere, che dare ai politici d'Europa ancora più autorità nei confronti dei nuovi ministri italiani, quelli che non approvi ma che defilandoti hai voluto anche tu, ministri che prossimamente dovranno confrontarsi con i loro gemelli esteri per cercare di migliorare le condizioni del nostro paese e fare in modo che non ci siano altri suicidi a causa della mancanza di denaro e lavoro, fa sprofondare sempre più la nostra economia e la nostra credibilità. Insomma Beppe, sei filo-italiano o filo-tedesco?
Davvero non ti capisco più. Per questo ti chiedo di dirmi se eri in te o nel corpo di un altro quando hai detto al giornalista del Bild: ''In Italia siedono in Parlamento ancora 30 parlamentari condannati, con sentenze passate in giudicato, per reati gravi. A me piacerebbe avere anche persone oneste, competenti, professionali, nelle posizioni giuste. In questo senso sarei contento di un'invasione tedesca in Italia''. Scusami tanto Beppe: ma ci sei o ci fai? Vuoi i tedeschi nei palazzacci romani quando potevi governarlo tu il Parlamento e non lo hai voluto fare? Quando dall'interno avevi la possibilità di fare anche leggi che estromettessero i trenta politici condannati? Quando al loro posto avresti potuto mettere trenta persone pulite del tuo movimento? Ti rendi conto che hai dato al paese l'idea di pensare che nel Movimento 5 Stelle non ci siano nemmeno trenta persone oneste, competenti e professionali, da candidare ai posti istituzionali di rilievo? Ma oltre a questo, conosci la storia e ai tedeschi dici di auspicarti una loro invasione? Sai quanti italiani sono morti a causa dell'alleanza bellica e dei tedeschi che invadendo l'Italia avevano preso il comando e condannato a morte i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri fratelli italiani?
Non fraintendere, non dico affatto che i tedeschi moderni non mi piacciano. Anzi, ti dico che anche a me sta bene che invadano l'Italia; l'importante è che non entrino nei Palazzacci della Capitale ma che riempiano le spiagge romagnole e le città d'arte, che portino euro, se davvero ne hanno ancora da spendere, e che non dettino legge su di me perché non riuscirei ad ubbidire a uno straniero... come al contrario riusciresti a fare tu. Il motivo? Non ce n'è uno solo, ce ne sono tanti. Il primo riguarda mio padre; lui era un ragazzo di quattordici anni quando iniziò la seconda guerra mondiale e ne aveva diciassette quando i fascisti, alleati di Hitler, lo rincorsero e gli spararono con le mitragliatrici. Fortuna volle che colpirono solo gli zoccoli che teneva in mano per correre più velocemente, che la paura gli fece saltare un fosso largo oltre sei metri, che uno dei due inseguitori fosse di Fiume e che mia nonna, la madre di mio padre, avesse un fratello che a Fiume ci viveva e che conosceva il fascista... perché verso sera mio padre lo trovarono, grazie a chi "era stato costretto a parlare", e poco ci mancava che lo uccidessero subito o che lo caricassero su un treno e lo trasferissero in un lager tedesco. Ma non ha rischiato di morire solo mio padre. Infatti un altro motivo riguarda mio nonno materno. In casa sua i tedeschi avevano stabilito un quartier generale e lui, in quanto uomo, si era visto costretto a scappare e nascondersi altrove. Quando abbandonarono la casa, dopo essersi mangiati tutti gli animali (tranne la cavalla che mio nonno aveva portato con sé), ritornò e cercò di rimettere in sesto la sua famiglia. Ci riuscì fino a quando i tedeschi in fuga, da noi erano arrivati i soldati australiani, ripassarono nuovamente facendo razzia di ogni cosa fosse commestibile e sparando agli uomini che incontravano.
Per questo mio nonno si dovette nascondere in fretta e furia in un cassettone, sotto uno strato di mangime. Lì mia mamma, ancora bambina, lo andava a cercare per chiedergli aiuto ogni volta che un tedesco sparava, ogni volta che un animale veniva ucciso e caricato sulle camionette. Ed ancora fu la fortuna a salvare un italiano dalle mitragliatrici, la fortuna che i tedeschi in fuga non capissero nulla del dialetto romagnolo (mia madre a suo padre dava del voi e parlava solo in dialetto). Ecco caro Beppe, questi sono alcuni dei motivi per cui non mi è piaciuta la tua frase. Di certo l'avrai detta scherzando e di certo avrai ipotizzato un'invasione tedesca, come hai specificato, pensando di dare una lezione ai politici italiani, gente in parte sporca (e su tanti sono d'accordo), paragonandoli a quei politici che agli occhi del mondo appaiono puliti e preparati... i tedeschi giust'appunto. Ma mi sa che ci prendi in giro, perché non è possibile tu non sappia che in Germania i politici scandalosi pullulano quanto da noi. D'altronde i ladri non vanno a rubare dove non c'è nulla da rubare. Però, nel caso che davvero tu non conosca la politica tedesca, ti consiglio un libro di Bernhard Steidle intitolato "Lexicon der Scandale", sottotitolo "L'enciclopedia degli scandali politici tedeschi". Parla di corruzione, di stipendi faraonici, di collusioni (guarda caso dei mali presenti anche in Italia).
Non è attuale, è del '98 e dimostra come da sempre la politica di tutte le nazioni, non solo quella italiana, sia il covo anche di loschi individui. Ma la sua non attualità non sta a significare che negli ultimi quindici anni i politici tedeschi si siano lavati con lo sbiancante o col bicarbonato. Perché, per passare ai giorni nostri, potrei parlarti di un politico tedesco sull'orlo dello scandalo, forse il prossimo a capitolare, una faccia da mortadella odiata dalla metà dei suoi connazionali che da quarant'anni è nei ruoli dirigenziali della politica germanica (altro che due legislature), il nuovo cancelliere del SPD, l'uomo che a settembre sfiderà l'attuale Cancelliera Merkel. Lo ricorderai, è quel fenomeno che ti ha chiamato clown, quel fenomeno che fu bocciato per due volte alla scuola secondaria (forse da giovane faceva il pagliaccio invece di studiare). Se vai su wikipedia, non quella in lingua italiana scritta da italiani disinformati ma in quella tedesca scritta da tedeschi (qui il link), potrai scoprire che da politico voleva tagliare gli assegni familiari dei suoi connazionali ripagandoli con promesse non mantenibili e alla fin fine, comunque, a vantaggio dei ceti più alti. Con quella trovata si inimicò metà del suo partito, ma restò in auge. Potrei anche dirti che nel 2008, dopo aver urlato al mondo che le banche tedesche erano solidissime, lo stesso politico fece in modo che il governo garantisse i più di cento miliardi di titoli a rischio che stavano strozzando alcuni istituti di credito tedeschi. E sempre lui fece in modo che si stanziassero 20 miliardi, poi altri 15 ne son seguiti, così da salvare le sue banche solide... anzi, solidissime. Più di quanto ha stanziato Monti per il Monte dei Paschi. Ma non sono le uniche cose che il signore in questione fa nel suo paese per il suo popolo.
Devi sapere che Martin Reyher (questo pare davvero essere un uomo onesto), una sorta di controllore dei politici tedeschi, sta verificando i redditi extraparlamentari del fenomeno bocciato alle secondarie, dato che a lui pare abbia evaso il fisco. Saprai che in Germania evadere il fisco è uno dei reati peggiori, ciò che non sai, o che volutamente ignori quando ti fai intervistare dai giornalisti tedeschi, e che il più volte bocciato tiene conferenze a pagamento che in realtà nessuno sa quantificare di numero, perché avvengono improvvisamente nei posti più disparati, anche durante i suoi spostamenti in treno. Per ognuna di queste incassa dai settemila euro in su. Lo facesse un politico italiano su un'intercity come lo apostroferesti? Diresti che ci sta dando un bell'esempio di pulizia politica e professionalità? Ma spaziando oltre, che dire dei politici che dopo aver copiato le tesi di laurea sono finiti a fare i ministri della Difesa, mi riferisco a Karl-Theodor zu Guttenberg (e non è l'unico a cui la laurea è stata revocata)? E cosa ne dici della relazione sessuale fra Christian Von Boetticher, nel 2012 candidato quarantaduenne della Merkel, e la sedicenne Kathie S.? Al primo incontro sono rimasti chiusi due giorni in un albergo (voglia vecchia?). In Italia certi Pm sarebbero partiti d'ufficio ed avrebbero parlato di bunga bunga sui giornali e in tribunale... in Germania, invece, nessuno va in tribunale col rischio di essere condannato, perché andare a letto più volte con una sedicenne consenziente non è reato. Ed a livello politico, come capitato a Von Boetticher, cambia poco visto che basta usufruire di altre mansioni per restare nel partito senza alcun problema (neppure dai giornalisti della fazione opposta).
Ma possiamo parlare anche di Christian Wulff, il Presidente della Germania che grazie alla sua posizione ottenne prestiti bancari ad interessi irrisori (Napolitano lo farebbe?), ottenne vestiti firmati e vacanze pagate da grosse aziende, sia per lui che per la moglie trentottenne (la Cancelliera Merkel quando lo scandalo esplose non venne a Roma per risolvere la crisi greca ma restò in patria a fronteggiare il pericolo). Certo, il Presidente poi si dimise, ma a lui il governo germanico regalò una buonauscita da duecentottantamila euro e un lascito annuale, di cui godrà per tutta la vita, di circa duecentomila euro... ed ha solo cinquantatre anni. Insomma, un affare non da poco per il signor Wulff, politico tedesco presidente della Repubblica Federale di Germania. Ma lasciamolo ai suoi euro ed alla sua bella moglie e passiamo all'ammontare dei depositi tedeschi in Svizzera. In Germania non si evadono le tasse, si dice, eppure in terra elvetica ci sono conti cifrati tedeschi che superano i centotrenta miliardi di euro. Non li hanno aperti gli operai della Volkswagen, Beppe, credimi se ti dico che non son stati loro! E credimi se ti dico che l'evasione fiscale non è un male solo italiano, come vuol farci credere la Cancelliera dell'austerty, ma che quei soldi in Svizzera (e molti di più sono in movimento in altri paradisi fiscali sudamericani) dimostrano come gli evasori siano in ogni punto del pianeta e non solo nella bistrattata Italia. Ma oltrepassiamo anche gli evasori e per finire, altrimenti stiamo qui a parlare di scandali, scandalini e scandaloni germanici, fino alla notte di San Silvetro, dimmi che davvero non conosci neppure i famosi conti in "nero" della Siemens.
Possibile tu non sappia nulla dei quasi due miliardi di euro serviti a lubrificare i politici dei vari paesi in cui si trovavano le filiali della multinazionale tedesca? Soldi "creati" con artifizi commerciali e scatole giapponesi... nel senso che in diverse occasioni i denari partivano in Marchi o in Euro e tornavano in Germania sottoforma di Yen? Lo scandalo toccò tante nazioni, non ultima l'Italia che alla Siemens, azienda tedesca di Germania, vendette l'Italtel. E qui il prode Prodi, pur non indagato, fu chiamato a dare spiegazioni. Ma si defilò e mai le diede in prima persona (leggi l'interrogazione parlamentare). E se lo scandalo Siemens coinvolse tante nazioni, la prima non poteva essere che la Germania, rappresentata dai suoi tecnici professionali preparati e onesti e dai suoi politici di ogni colore, quelli che vorresti ci invadessero. Uno era Gerhard Schröeder (SPD), il Cancelliere che ha preceduto l'era Merkel, sua avversaria politica che come lui ha usufruito dei servigi di Heinrich Von Pierer. Il Von Pierer è un economista famosissimo in ogni parte del mondo, il bravo, professionale e onesto soggetto che la Merkel fece diventare: "Capo del Consiglio per l'Innovazione e la Crescita". Il Von Pierer è chi per trentotto anni è stato all'interno della Siemens, prima come consigliere d'amministrazione poi, per dodici anni filati, come presidente (lui ha venduto all'Iran due reattori nucleari), ma soprattutto è colui che dei fondi neri creati in ogni parte del mondo dalla multinazionale che presiedeva, circa due miliardi di euro abbiamo detto, non s'era mai accorto... come scrive in una sua biografia e come riferisce ai giudici durante un interrogatorio (link Wikiperia tedesco).
Ma pur non sentendosi in colpa e non avendo nulla da spartire con chi aveva creato i fondi neri, dice lui ma è smentito da fogli scritti in Argentina ed arrivati in Germania, nel 2009 ha deciso di aderire alle richieste della Siemens (parte lesa) e per evitare di essere da questa denunciato, di versarle cinque milioni di euro a titolo di risarcimento. Il fatto che va sottolineato è che nonostante dello scandalo si sapesse già dal 2004, quando lui era ancora presidente della Siemens e la Merkel non guidava ancora la Germania, i politici gli abbiano ugualmente conferito incarichi di rilievo, anche in conflitto di interessi, e sia stato estromesso da questi solo nel 2008, quando proprio non si poteva farne a meno.
No Beppe, non ti ho proprio capito. Non è che hai aizzato ed hai convinto i tuoi a fare come l'armata Brancaleone? Non dirmi che non sapevi in anticipo quale risultato avrebbero raggiunto, non dirmi che non sapevi che alla fine della rotta da te disegnata sarebbero arrivati nella terra dell'emarginazione e dell'inutilità. Sapevi meglio di chiunque altro che Napolitano avrebbe fatto di tutto per cercare il modo di uscire da una situazione caotica e imbarazzante, che i poli opposti intimoriti si sarebbero attratti e accordati pur di non lasciarti spazio e ritrovare il proprio elettorato. Lo sapevi tu, lo sapevo io, lo sapevano tutti. Quindi caro Beppe, ci spieghi per quale motivo ti sei defilato ed hai voluto accadesse quanto sta accadendo? Davvero l'hai fatto per non mischiarti con i vecchi politici dell'inciuccio, per non avere nulla a che fare con una classe dirigente stantia e ladrona (anche se accordandoti alle tue condizioni avresti potuto destabilizzarla e allontanarla facilmente)? Non è che l'enorme consenso elettorale ti ha tolto il coraggio? L'animo umano per quanto è forte è anche fragile; si sa che ci sono momenti in cui rischia il naufragio, in cui può perdere la rotta e impaurirsi. Capita sovente quando ci si rende conto di doversi far carico di grosse responsabilità. E' qui il punto di non ritorno in cui occorre saltare l'ostacolo o tornare indietro... e non sempre si ha la forza mentale di far quel salto che porterebbe ad iniziare un percorso di comando per il bene nazionale. Comandare bene non è facile come criticare.
Quindi può capitare che improvvisamente la mente abbia un crollo e non si senta pronta a governare i bisogni di sessanta milioni di italiani diversissimi fra loro. Può capitare che l'altezza raggiunta faccia guardare in basso e sembrare piccole e poco producenti le idee che si pensavano solide e capaci di aiutare a superare una crisi senza fine. Caro Beppe, dunque è questo il motivo o ce ne sono altri che mi sfuggono? Non è che hai capito che stavi meglio prima, quando potevi criticare e gettare fango senza assumerti responsabilità politiche, ed hai trovato il modo per tornare al passato? Perché, sai, fa pensare il tuo rifiuto a governare che si mischia al tuo bisogno di tormentare e tartassare il paese Italia agli occhi dello straniero senza neppure sapere cosa in realtà abbiano intenzione di fare i nuovi governanti. Fa pensare il fatto che lo fai con nonchalance, quasi come quei giornalisti italiani che tanto disprezzi, quasi non ti rendessi conto che parlare di un fallimento nazionale nel breve periodo, che dare ragione a quei tedeschi che da sempre si sentono al centro del potere, che dare ai politici d'Europa ancora più autorità nei confronti dei nuovi ministri italiani, quelli che non approvi ma che defilandoti hai voluto anche tu, ministri che prossimamente dovranno confrontarsi con i loro gemelli esteri per cercare di migliorare le condizioni del nostro paese e fare in modo che non ci siano altri suicidi a causa della mancanza di denaro e lavoro, fa sprofondare sempre più la nostra economia e la nostra credibilità. Insomma Beppe, sei filo-italiano o filo-tedesco?
Davvero non ti capisco più. Per questo ti chiedo di dirmi se eri in te o nel corpo di un altro quando hai detto al giornalista del Bild: ''In Italia siedono in Parlamento ancora 30 parlamentari condannati, con sentenze passate in giudicato, per reati gravi. A me piacerebbe avere anche persone oneste, competenti, professionali, nelle posizioni giuste. In questo senso sarei contento di un'invasione tedesca in Italia''. Scusami tanto Beppe: ma ci sei o ci fai? Vuoi i tedeschi nei palazzacci romani quando potevi governarlo tu il Parlamento e non lo hai voluto fare? Quando dall'interno avevi la possibilità di fare anche leggi che estromettessero i trenta politici condannati? Quando al loro posto avresti potuto mettere trenta persone pulite del tuo movimento? Ti rendi conto che hai dato al paese l'idea di pensare che nel Movimento 5 Stelle non ci siano nemmeno trenta persone oneste, competenti e professionali, da candidare ai posti istituzionali di rilievo? Ma oltre a questo, conosci la storia e ai tedeschi dici di auspicarti una loro invasione? Sai quanti italiani sono morti a causa dell'alleanza bellica e dei tedeschi che invadendo l'Italia avevano preso il comando e condannato a morte i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri fratelli italiani?
Non fraintendere, non dico affatto che i tedeschi moderni non mi piacciano. Anzi, ti dico che anche a me sta bene che invadano l'Italia; l'importante è che non entrino nei Palazzacci della Capitale ma che riempiano le spiagge romagnole e le città d'arte, che portino euro, se davvero ne hanno ancora da spendere, e che non dettino legge su di me perché non riuscirei ad ubbidire a uno straniero... come al contrario riusciresti a fare tu. Il motivo? Non ce n'è uno solo, ce ne sono tanti. Il primo riguarda mio padre; lui era un ragazzo di quattordici anni quando iniziò la seconda guerra mondiale e ne aveva diciassette quando i fascisti, alleati di Hitler, lo rincorsero e gli spararono con le mitragliatrici. Fortuna volle che colpirono solo gli zoccoli che teneva in mano per correre più velocemente, che la paura gli fece saltare un fosso largo oltre sei metri, che uno dei due inseguitori fosse di Fiume e che mia nonna, la madre di mio padre, avesse un fratello che a Fiume ci viveva e che conosceva il fascista... perché verso sera mio padre lo trovarono, grazie a chi "era stato costretto a parlare", e poco ci mancava che lo uccidessero subito o che lo caricassero su un treno e lo trasferissero in un lager tedesco. Ma non ha rischiato di morire solo mio padre. Infatti un altro motivo riguarda mio nonno materno. In casa sua i tedeschi avevano stabilito un quartier generale e lui, in quanto uomo, si era visto costretto a scappare e nascondersi altrove. Quando abbandonarono la casa, dopo essersi mangiati tutti gli animali (tranne la cavalla che mio nonno aveva portato con sé), ritornò e cercò di rimettere in sesto la sua famiglia. Ci riuscì fino a quando i tedeschi in fuga, da noi erano arrivati i soldati australiani, ripassarono nuovamente facendo razzia di ogni cosa fosse commestibile e sparando agli uomini che incontravano.
Per questo mio nonno si dovette nascondere in fretta e furia in un cassettone, sotto uno strato di mangime. Lì mia mamma, ancora bambina, lo andava a cercare per chiedergli aiuto ogni volta che un tedesco sparava, ogni volta che un animale veniva ucciso e caricato sulle camionette. Ed ancora fu la fortuna a salvare un italiano dalle mitragliatrici, la fortuna che i tedeschi in fuga non capissero nulla del dialetto romagnolo (mia madre a suo padre dava del voi e parlava solo in dialetto). Ecco caro Beppe, questi sono alcuni dei motivi per cui non mi è piaciuta la tua frase. Di certo l'avrai detta scherzando e di certo avrai ipotizzato un'invasione tedesca, come hai specificato, pensando di dare una lezione ai politici italiani, gente in parte sporca (e su tanti sono d'accordo), paragonandoli a quei politici che agli occhi del mondo appaiono puliti e preparati... i tedeschi giust'appunto. Ma mi sa che ci prendi in giro, perché non è possibile tu non sappia che in Germania i politici scandalosi pullulano quanto da noi. D'altronde i ladri non vanno a rubare dove non c'è nulla da rubare. Però, nel caso che davvero tu non conosca la politica tedesca, ti consiglio un libro di Bernhard Steidle intitolato "Lexicon der Scandale", sottotitolo "L'enciclopedia degli scandali politici tedeschi". Parla di corruzione, di stipendi faraonici, di collusioni (guarda caso dei mali presenti anche in Italia).
Non è attuale, è del '98 e dimostra come da sempre la politica di tutte le nazioni, non solo quella italiana, sia il covo anche di loschi individui. Ma la sua non attualità non sta a significare che negli ultimi quindici anni i politici tedeschi si siano lavati con lo sbiancante o col bicarbonato. Perché, per passare ai giorni nostri, potrei parlarti di un politico tedesco sull'orlo dello scandalo, forse il prossimo a capitolare, una faccia da mortadella odiata dalla metà dei suoi connazionali che da quarant'anni è nei ruoli dirigenziali della politica germanica (altro che due legislature), il nuovo cancelliere del SPD, l'uomo che a settembre sfiderà l'attuale Cancelliera Merkel. Lo ricorderai, è quel fenomeno che ti ha chiamato clown, quel fenomeno che fu bocciato per due volte alla scuola secondaria (forse da giovane faceva il pagliaccio invece di studiare). Se vai su wikipedia, non quella in lingua italiana scritta da italiani disinformati ma in quella tedesca scritta da tedeschi (qui il link), potrai scoprire che da politico voleva tagliare gli assegni familiari dei suoi connazionali ripagandoli con promesse non mantenibili e alla fin fine, comunque, a vantaggio dei ceti più alti. Con quella trovata si inimicò metà del suo partito, ma restò in auge. Potrei anche dirti che nel 2008, dopo aver urlato al mondo che le banche tedesche erano solidissime, lo stesso politico fece in modo che il governo garantisse i più di cento miliardi di titoli a rischio che stavano strozzando alcuni istituti di credito tedeschi. E sempre lui fece in modo che si stanziassero 20 miliardi, poi altri 15 ne son seguiti, così da salvare le sue banche solide... anzi, solidissime. Più di quanto ha stanziato Monti per il Monte dei Paschi. Ma non sono le uniche cose che il signore in questione fa nel suo paese per il suo popolo.
Devi sapere che Martin Reyher (questo pare davvero essere un uomo onesto), una sorta di controllore dei politici tedeschi, sta verificando i redditi extraparlamentari del fenomeno bocciato alle secondarie, dato che a lui pare abbia evaso il fisco. Saprai che in Germania evadere il fisco è uno dei reati peggiori, ciò che non sai, o che volutamente ignori quando ti fai intervistare dai giornalisti tedeschi, e che il più volte bocciato tiene conferenze a pagamento che in realtà nessuno sa quantificare di numero, perché avvengono improvvisamente nei posti più disparati, anche durante i suoi spostamenti in treno. Per ognuna di queste incassa dai settemila euro in su. Lo facesse un politico italiano su un'intercity come lo apostroferesti? Diresti che ci sta dando un bell'esempio di pulizia politica e professionalità? Ma spaziando oltre, che dire dei politici che dopo aver copiato le tesi di laurea sono finiti a fare i ministri della Difesa, mi riferisco a Karl-Theodor zu Guttenberg (e non è l'unico a cui la laurea è stata revocata)? E cosa ne dici della relazione sessuale fra Christian Von Boetticher, nel 2012 candidato quarantaduenne della Merkel, e la sedicenne Kathie S.? Al primo incontro sono rimasti chiusi due giorni in un albergo (voglia vecchia?). In Italia certi Pm sarebbero partiti d'ufficio ed avrebbero parlato di bunga bunga sui giornali e in tribunale... in Germania, invece, nessuno va in tribunale col rischio di essere condannato, perché andare a letto più volte con una sedicenne consenziente non è reato. Ed a livello politico, come capitato a Von Boetticher, cambia poco visto che basta usufruire di altre mansioni per restare nel partito senza alcun problema (neppure dai giornalisti della fazione opposta).
Ma possiamo parlare anche di Christian Wulff, il Presidente della Germania che grazie alla sua posizione ottenne prestiti bancari ad interessi irrisori (Napolitano lo farebbe?), ottenne vestiti firmati e vacanze pagate da grosse aziende, sia per lui che per la moglie trentottenne (la Cancelliera Merkel quando lo scandalo esplose non venne a Roma per risolvere la crisi greca ma restò in patria a fronteggiare il pericolo). Certo, il Presidente poi si dimise, ma a lui il governo germanico regalò una buonauscita da duecentottantamila euro e un lascito annuale, di cui godrà per tutta la vita, di circa duecentomila euro... ed ha solo cinquantatre anni. Insomma, un affare non da poco per il signor Wulff, politico tedesco presidente della Repubblica Federale di Germania. Ma lasciamolo ai suoi euro ed alla sua bella moglie e passiamo all'ammontare dei depositi tedeschi in Svizzera. In Germania non si evadono le tasse, si dice, eppure in terra elvetica ci sono conti cifrati tedeschi che superano i centotrenta miliardi di euro. Non li hanno aperti gli operai della Volkswagen, Beppe, credimi se ti dico che non son stati loro! E credimi se ti dico che l'evasione fiscale non è un male solo italiano, come vuol farci credere la Cancelliera dell'austerty, ma che quei soldi in Svizzera (e molti di più sono in movimento in altri paradisi fiscali sudamericani) dimostrano come gli evasori siano in ogni punto del pianeta e non solo nella bistrattata Italia. Ma oltrepassiamo anche gli evasori e per finire, altrimenti stiamo qui a parlare di scandali, scandalini e scandaloni germanici, fino alla notte di San Silvetro, dimmi che davvero non conosci neppure i famosi conti in "nero" della Siemens.
Possibile tu non sappia nulla dei quasi due miliardi di euro serviti a lubrificare i politici dei vari paesi in cui si trovavano le filiali della multinazionale tedesca? Soldi "creati" con artifizi commerciali e scatole giapponesi... nel senso che in diverse occasioni i denari partivano in Marchi o in Euro e tornavano in Germania sottoforma di Yen? Lo scandalo toccò tante nazioni, non ultima l'Italia che alla Siemens, azienda tedesca di Germania, vendette l'Italtel. E qui il prode Prodi, pur non indagato, fu chiamato a dare spiegazioni. Ma si defilò e mai le diede in prima persona (leggi l'interrogazione parlamentare). E se lo scandalo Siemens coinvolse tante nazioni, la prima non poteva essere che la Germania, rappresentata dai suoi tecnici professionali preparati e onesti e dai suoi politici di ogni colore, quelli che vorresti ci invadessero. Uno era Gerhard Schröeder (SPD), il Cancelliere che ha preceduto l'era Merkel, sua avversaria politica che come lui ha usufruito dei servigi di Heinrich Von Pierer. Il Von Pierer è un economista famosissimo in ogni parte del mondo, il bravo, professionale e onesto soggetto che la Merkel fece diventare: "Capo del Consiglio per l'Innovazione e la Crescita". Il Von Pierer è chi per trentotto anni è stato all'interno della Siemens, prima come consigliere d'amministrazione poi, per dodici anni filati, come presidente (lui ha venduto all'Iran due reattori nucleari), ma soprattutto è colui che dei fondi neri creati in ogni parte del mondo dalla multinazionale che presiedeva, circa due miliardi di euro abbiamo detto, non s'era mai accorto... come scrive in una sua biografia e come riferisce ai giudici durante un interrogatorio (link Wikiperia tedesco).
Ma pur non sentendosi in colpa e non avendo nulla da spartire con chi aveva creato i fondi neri, dice lui ma è smentito da fogli scritti in Argentina ed arrivati in Germania, nel 2009 ha deciso di aderire alle richieste della Siemens (parte lesa) e per evitare di essere da questa denunciato, di versarle cinque milioni di euro a titolo di risarcimento. Il fatto che va sottolineato è che nonostante dello scandalo si sapesse già dal 2004, quando lui era ancora presidente della Siemens e la Merkel non guidava ancora la Germania, i politici gli abbiano ugualmente conferito incarichi di rilievo, anche in conflitto di interessi, e sia stato estromesso da questi solo nel 2008, quando proprio non si poteva farne a meno.
Insomma, caro Beppe, i politici tedeschi seri e preparati a tutto, vivono, come i nostri e come la maggioranza dei politici mondiali, dove non vivo io: fra i troppi soldi maledetti, bianchi neri o verdi che siano, che creano di fatto corruzione e collusione. Come i nostri politici e come tutti gli altri non sono santi, ma loro hanno un vantaggio e, al contrario dei nostri, sono in grado di apparire puliti al mondo grazie alla "giusta informazione tedesca". In fondo tu sai bene che sono sempre i giornalisti a fare la differenza. Quelli tedeschi sanno che per non rischiare di far ridere il mondo, i casini interni occorre non spargerli sul pianeta per l'eternità ma lavarseli e risolverli in casa propria in tempi brevi. Pochi ne escono e quei pochi sfioriscono in qualche giorno, perché le dimissioni a pagamento, come abbiamo visto, sono l'optimus in questi casi per i parlamentari e per far cessare subito il tam tam mediatico. I giornalisti italiani, invece, e mi riferisco in special modo a quelli che da decenni coprono le tante malefatte della sinistra come fosse onesta ed estranea agli inciucci, parlano al pianeta continuamente di un'unica persona e godono nel far apparire gli italiani pezzi di merda inaffidabili. Nessuno dice che i politici siano immuni da stronzaggine, tanti potevano smetterla di andare a Roma... ed è vero, negli anni nei nostri palazzacci sono passati ed hanno vegetato tanti pezzi di merda che ancora oggi ruberebbero il ciuccio ai neonati se fosse d'argento. Ma non sono né pezzi unici né pezzi rari. Sono ladri e disonesti esattamente come lo sono quelli di altre nazioni, quelli coperti da un'informazione più ermetica e veloce. Per questo chi scrive sui giornali, se vuol bene alla sua Patria, non dovrebbe darli in pasto ai "nemici economici" per guadagnare punti con l'elettorato. Prima del partito viene l'Italia ed i panni sporchi si lavano in famiglia (ma noi siamo una famiglia?), andare in piazza a fare il bucato è da sempre controproducente e significa voler bene solo a sé stessi ed alla propria corrente politica.
Sputtanare i politici italiani di fronte al mondo significa precludersi una buona immagine estera, precludersi un buon ritorno economico (vedi mercati azionari e spread) e non ci agevola a livello di trattativa internazionale, quando serve il polso d'acciaio per non farsi schiacciare da fetenti in cravatta che paiono essere d'oro luccicante solo perché aiutati da una informazione non incline allo sputtanamento globale continuo. L'apparenza è una delle basi su cui poggiano l'economia e il potere mondiale. L'Italia è una nazione europea e con le altre nazioni europee, piaccia o no, deve e dovrà confrontarsi per affermare i suoi diritti. Non si può prescindere da un confronto alla pari se si vuole ottenere voce in capitolo e un miglioramento nazionale. Se nell'immaginario globale si continuerà a far fare all'Italia la figura meschina della terra dei cachi, della terra dei disonesti, l'emarginazione sarà il minimo che possa capitarci. A quel punto, in mancanza di voce e potere, dovremmo subire e accettare ogni impulso proveniente dall'estero, come fatto con l'ultimo governo, in primis da quei paesi (Francia e Germania) in cui gli scandali esistono come da noi ma che anche dall'informazione vengono elaborati ed accantonati nel breve tempo. A quel punto dovremmo accettare di pagare altre tasse perché impostoci da chi governa altre nazioni.
Detto quanto sopra, caro Beppe, vorrei sapere quanto bene vuoi all'Italia e agli italiani? Non li aiuti i tuoi conterranei se continui a parlare coi giornalisti stranieri lodandoli e parlando loro solo di malapolitica e malaffare nostrano. Vuoi fare la cosa giusta? Non essere ipocrita ed al prossimo giornalista del Bild diglielo che nel nostro Parlamento ci sono politici corrotti esattamente come nel loro. Diglielo che a parità di reato, da loro il politico risulta pulito mentre da noi risulta uno stupratore del bunga bunga; poi il giorno dopo vai a leggere l'articolo e verifica se quanto hai detto sui parlamentari tedeschi risulta scritto. Potresti stupirti dell'esito e forse smetterla di rilasciare inutili e dannose interviste. In fondo hai avuto ciò che volevi, l'inciuccio che avevi previsto ora è cosa fatta... speri forse che l'Italia e gli italiani sprofondino così da ottenere un migliore consenso elettorale alle prossime elezioni? Fosse così ti dimostreresti degno dei giornalisti che non vuoi incontrare...
Sputtanare i politici italiani di fronte al mondo significa precludersi una buona immagine estera, precludersi un buon ritorno economico (vedi mercati azionari e spread) e non ci agevola a livello di trattativa internazionale, quando serve il polso d'acciaio per non farsi schiacciare da fetenti in cravatta che paiono essere d'oro luccicante solo perché aiutati da una informazione non incline allo sputtanamento globale continuo. L'apparenza è una delle basi su cui poggiano l'economia e il potere mondiale. L'Italia è una nazione europea e con le altre nazioni europee, piaccia o no, deve e dovrà confrontarsi per affermare i suoi diritti. Non si può prescindere da un confronto alla pari se si vuole ottenere voce in capitolo e un miglioramento nazionale. Se nell'immaginario globale si continuerà a far fare all'Italia la figura meschina della terra dei cachi, della terra dei disonesti, l'emarginazione sarà il minimo che possa capitarci. A quel punto, in mancanza di voce e potere, dovremmo subire e accettare ogni impulso proveniente dall'estero, come fatto con l'ultimo governo, in primis da quei paesi (Francia e Germania) in cui gli scandali esistono come da noi ma che anche dall'informazione vengono elaborati ed accantonati nel breve tempo. A quel punto dovremmo accettare di pagare altre tasse perché impostoci da chi governa altre nazioni.
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MI SEI PIACIUTO IMMENSAMENTE
RispondiEliminaMASSIMO!!!
A "suonargliele" lo hai fatto tu per milioni di italiani.
Ora sarebbe consigliabile, per il paladino di cartapesta, di appartarsi in luogo tranquillo, e leccarsi le ferite!!!
Bravo Massimo, la penso esattamente come te: Grillo dopo le elezioni non mi è piaciuto per niente: aveva la possibilità di cambiare veramente le cose, e invece si è tirato indietro, ha favorito l'inciucio per poter gridare all'inciucio!!Sono così delusa!!
RispondiEliminaio capisco la protesta
RispondiEliminama votare grillo non è stat una buona idea . io pensavo fosse pessima .
intanto all'estero ci hanno dileggiato. ahah !ciao !
Caro Massimo il tuo nuovo articolo è molto interessante, ben articolato e apre a molteplici risposte.
RispondiEliminaTi rispondo in modo sintetico, l'ora è quella " che volge al desio" e la tavola è da apparecchiare.
Così come la metti sembra che Grillo abbia sbagliato le sue mosse e sia finito nel sacco.
Credi proprio che il PD avrebbe permesso al Movimento di governare con lui?
Credi proprio che avessero i numeri sufficienti per governare?
Se si fosse fatto il governo, sarebbe caduto presto.
Oggi appare chiaro che il disegno politico si è giocato sulle teste di tutti e fuori dall'Italia.
Gli elettori PD non volevano governare con Berlusconi;
gli elettori PdL non volevano stare con Bersani e non volevano sparire;
i montiani volevano dire la loro a tutti i costi;
i grillini volevano rompere le scatole a tutti e scoperchiare le pentole.
Quindi sono stati questi ultimi che hanno permesso che l'inciucio condito a dovere fosse sotto gli occhi di tutti.
Se vediamo qualche faccia nuova in politica, lo dobbiamo ai 5 stelle, se sono stati fatti alcuni tagli di spese, lo dobbiamo sempre a loro.
Se PD, PdL,montiani non avranno più il coraggio di sbraitare e scontrarsi, lo dobbiamo sempre a loro.
Rimane l'amaro in bocca nel vedere che è beffeggiato il voto popolare, ma finalmente viene fuori che non c'è proprio democrazia in questo paese e non è poco toccare con mano questa evidenza!
Mi sembra di ricordare che poco tempo fa Napolitano è andato a salutare Obama, che Berlusconi è stato recentemente dai Bush e che nelle ultime ore si sono fatte esercitazioni militari nel Tirreno, mi pare.
Quindi il disegno è stato filato e tessuto con grande perizia, ciò che mi fa pensare è come possono ex comunisti e socialisti non parteggiare per i bisogni del popolo invece che per la casta.
E questo la dice lunga del perché siamo arrivati fin qui.
Grillo e Casaleggio conoscono un po' il sistema e per questo non hanno caldeggiato una formazione di governo col PD i cui volponi avrebbero ridicolizzato e spolpato i grillini.
Ma li hai visti e sentiti come sono poco politici e pure ingenui.
Vanno al Parlamento con lo zaino, si muovono con i mezzi pubblici, era ora!
Si devono fare le ossa, si devono scaltrire e Grillo la deve finire di parlare come se fosse in un'osteria.
E' intelligente e politico dunque si adegui con altro linguaggio perché oramai è nel sistema.
Che ci sia stato un bel colpo di mano geniale è vero, ma che non si usi la parola " golpe ", si fa il gioco del potere.
Anche il popolo si deve scaltrire.
E' certo che cercheranno di non andare a votare subito perché i partiti potrebbero perdere e prima che ciò accada potrebbe succedere di tutto.
Per concludere sono preoccupata e tanto perché non credo che cambierà qualcosa, ma di sicuro il marcio è venuto fuori e lo si deve al 5 stelle, se questo è stato il loro ruolo, il loro agire non è stato inutile.
La tavola mi chiama.
Un saluto.
Vanna
No Vanna, io la metto che Grillo non ha affatto sbagliato le sue mosse. Al contrario le ha azzeccate quasi tutte. Il suo intento era quello di mandare a vanculo la vecchia politica, e la vecchia politica c'è andata. Il suo intento era quello di governare in solitudine o non governare ma di far governare gente nuova, ed al governo c'è gente nuova. Il suo intento era quello di mandare un manipolo di soldati del popolo come controllori dei palazzacci, e un manipolo di soldati del popolo è all'interno dei palazzacci.
RispondiEliminaGrillo ha vinto su quasi tutta la linea Vanna, è indiscutibile. Come è indiscutibile la sua paura di perdere di mira gli obiettivi se avesse creato un governo col PD senza avere le persone giuste fra le sue fila. Da qui il timore, da qui il decidere di non saltare l'ostacolo e di non comandare.
La diretta streaming col Pd l'abbiamo vista tutti, delle consultazioni fatte da Napolitano abbiamo i resoconti dei senatori dei 5 stelle: Crimi non ci ha neppure provato a fare la mossa giusta, a dire a Bersani che loro un governo l'avrebbero fatto solo a determinate condizioni o a dire a Napolitano che senza Bersani e certi personaggi avrebbero potuto pensare ad una coalizione col Pd per il bene del paese. Nulla di tutto questo, solo rifiuti e dinieghi senza proposte proprie (se non quella impossibile di loro soli al governo), e da questi dinieghi cosa poteva nascere se non una coalizione di larghe intese?
Ma pensiamoci bene, Pd e M5S insieme, al senato avrebbero formato una maggioranza schiacciante (Vendola la caldeggiava e la caldeggia ancora), e un governo Letta con 11 pidiessini e dieci grillini (ognuno di questi ultimi, inesperti, sotto la supervisione di autorità nazionali tipo Dario Fo, per dirne solo uno) sarebbe stato in grado di modificare una miriade di cose sbagliate.
Ma la paura di fare figuracce, e soprattutto la volontà di non far nascere un governo con a capo un Pd (in poche parole: la voglia di stravincere) a mio parere ha preso il sopravvento. Ed ecco l'unico punto non azzeccato da Grillo. Il credere che Napolitano non avrebbe mai accettato un secondo mandato e che alla fine il Pd allo sbando si fosse sottomesso a Rodotà ed al volere del M5S... a questo ci aveva fatto la bocca e stanne certa che a un certo punto pensava di spuntarla (lo dimostra il discorso sull'autostrada aperta al PD).
Dalla nomina di Napolitano in poi sono spuntate le ultime e strane esternazioni di Beppe: l'Italia che ad agosto fallirà e la voglia di avere governanti tedeschi. Una assurdità che potrebbe essere buona solo a recuperare voti se fra un mese il governo cadesse e si tornasse a votare in autunno. Ma se Grillo lo ha fatto per questo, si deve dire che ha usato un sistema pubblicitario-elettorale vecchio e inventato dalla sinistra, un sistema di cui negli anni hanno abusato tanti giornali, compresi La Repubblica e il Corriere della Sera, per demolire Berlusconi.
continua...
Ora c'è anche da dire che Grillo ha già detto che voti di protesta non ne vuole perché andrà avanti con chi ha le sue idee e non con chi spera si coalizzi col PD. Ma allora, se voti di protesta non ne vuole, perché non si accontenta del risultato ottenuto e si ostina a rilasciare dichiarazioni assurde e denigratorie? Grillo sa bene che l'erba del vicino ha lo stesso colore della nostra e come la nostra è sporca di merda.
RispondiEliminaCome sa anche che in Europa si sta cercando l'emarginazione dell'Italia (Nazione in prima linea e cofondatrice dell'Unione Europea) per non farle avere più voce in capitolo sul modus operandi dell'economia (austerity o investimenti e agevolazioni?). Grillo sa che sarà ancora peggio a fine anno, se il nuovo Cancelliere tedesco dovesse risultare il pluribocciato del SPD, visto che questo pezzente ha già messo le mani avanti e criticato l'operato di Draghi richiamando la Banca Europea a fare la banca e non la fondazione benefica.
E Grillo sa che all'estero si da spazio, troppo, a chi parla male dell'Italia e degli italiani, e sa anche che le sue esternazioni non agevoleranno né il nuovo governo né gli italiani. Eppure continua a non voler parlare ai giornalisti italiani e a prediligere quelli stranieri. Come se, anche loro come i politici esteri, fossero migliori dei nostri. Mica vero: tutto il mondo è paese, la merda è ovunque ci siano soldi e anche questo Grillo lo sa benissimo.
Ed arrivo al problema principale, la presa per i fondelli: Grillo ha ottenuto quasi tutto quello che voleva ottenere tranne la leadership, ma questo è colpa sua perché voleva stravincere e non si è accontentato. Per ottenere queste cose ha chiesto e ottenuto i voti di protesta dell'elettorato ridotto in brandelli, ma a questi elettori non ha detto da subito e chiaramente che i loro erano voti una tantum e che mai avrebbe esaudito i loro desideri (anzi, se si lamentano sul suo blog, fa eliminare i loro commenti e li addita ad hacker).
Per finire: Grillo ad oggi mi pare andato in confusione. Nonostante sia accaduto quanto aveva pronosticato il giorno dopo le elezioni, l'inciuccio, aveva fatto la bocca ad altro e quando non lo ha ottenuto gli è saltato lo schema... così, non avendo una linea da seguire ed essendo oramai emarginato dai giornalisti italiani, va a braccio senza pensare che prima di lui, prima di ogni partito e prima di ogni altra cosa, occorre pensare a quei dieci milioni di italiani con poche o nulle possibilità economiche (che di questo passo aumenteranno).
Ecco, è questo che più di ogni altra cosa mi infastidisce. Il pensare che invece di pensare al popolo che continua a suicidarsi, anche lui stia facendo il politico (con conseguenti giochini politici). Naturalmente è il mio modo di vedere gli avvenimenti... magari mi sbagliassi.
Ciao, Massimo
Ciao Massimo, grazie per il tuo post e scusa se ti rispondo con ritardo.
RispondiEliminaCondivido quasi tutta l'analisi sul comportamento di Grillo che hai scritto. E' indubbio che G. abbia da una parte azzeccato le mosse e dall'altra non sia stato in grado di venire a patti con il PD, con i giornalisti ed anche con una parte dei suoi elettori, cercando un approccio più " diplomatico" e lungimirante.
Egli ha continuato a ripercorrere lo stesso refrain con rigidità e cocciutaggine commettendo gli stessi errori o " giochini politici" come tu dici esattamente secondo il metodo della vecchia politica.
Ed è strano che ciò sia accaduto perché lui è un creativo e avrebbe dovuto sapere che non l'avrebbe passata liscia, o forse lo sapeva che tirando la corda questa si sarebbe spezzata?
O è stato un po' ingenuo e mai avrebbe pensato che i piani erano altri?
Rodotà era il suo passaporto per giungere al compromesso ed il fatto che lui voleva R. era un chiaro segnale per gli altri poteri e questi non hanno permesso che fosse G. a scegliere il Capo dello Stato.
Tra Tecnici, Saggi, Banchieri, un comico urlante e saltimbanco non lo poteva fare, anzi come si è permesso di chiamare uno come Rodotà, se Loro non l'avevano fatto!
Mi chiedo se anche Bersani non sia stato ingenuo e rigido anche lui o faceva parte del gioco anche lui?
Mi sembra che Letta abbia tolto i rimborsi elettorali, non era quello che voleva G?
Bersani è stato pilotato a dovere e forse se n' è accorto tardi.
L'operazione Nuovo Governo è stata gestita con magistrale perizia politica e Grillo ha capito di essere fuori gioco ed è a questo punto che deve cambiare la sua tattica ed assumere un atteggiamento più duttile ed anche più moderato, altrimenti il Movimento farà flop, ed è proprio questo che gli Altri vogliono.
Qualcuno ha prontamente già detto che è la sua violenza verbale che ha portato alla sparatoria recente!!
Se ora lui sembra "confuso " come tu dici,è perchè si è reso conto della trappola nella quale è caduto.
Sta di fatto che si è fatto uno strano governo assolutamente l'opposto di quello per il quale si era votato ed è indubbio che il Parlamento serve solo a votare le decisioni prese dall'Alto e questa non è democrazia.
In mezzo a queste sottili trame è un miracolo che G.sia riuscito a mettere nel parlamento un bel numero di eletti che però non so quanto potranno contare con queste premesse.
G. non avrebbe fatto governo con quel PD, con un Monti arroccato sui freddi privilegi di una dorata e fredda economia cervellotica, con un presidente ex comunista- borghese!!
( Berlusconi non lo nomino, quasi quasi mi sembra quello più vero nella nostra Commedia dell'Arte politica).
A G. bisogna riconoscere il ruolo di aver fatto emergere la melma e purtroppo anche le sabbie mobili sono una melma che invischia dalla quale è difficile venir fuori senza una corda.
La corda può salvare o no, dipende dall'uso, certo è che la corda dovremmo tirarla tutti noi che abbiamo sperato e ci siamo illusi.
Non dobbiamo perdere la speranza e non dare a G. la colpa di non aver accettato di fare governo con Bersani, i franchi tiratori non l'avrebbero votato perché era tutto già scritto.
Un saluto.
Vanna
I franchi tiratori non avrebbero consentito a Grillo di fare un governo con il PD dice Vanna. Forse è' vero ma Grillò non ha neppure voluto provarci e questo e' stato un rrrore imperdonabile. Ma come fa il M5S a presentarsi al tavolo del governo con Crimi e la Lombardi???? Mah....
RispondiEliminaMatteo.
Conclusione della storia : ormai Berlusconi è stato "istituzionalizzato"
RispondiEliminaSarà nominato senatore a vita, sarà presidente della costituente, i suoi processi verranno congelati, l'Italia, senza più una sinistra degna di questo nome, sarà pacificata sotto l’ala del nipote dello zio Letta e noi ce lo siamo preso in quel posto come l'ombrello di Cipputi ma stavolta senza nemmeno poter emettere il benché minimo lamento
Mi domando se era questo lo scenario immaginato da Grillo …
massimo ha la vista lunga
RispondiEliminaalbatros-volandocontrovento.blogspot.it/2013/02/se-litalia-sara-ingovernabile-non-sara.html
No Enrico quello scenario era inimmaginabile per i più e forse anche per G. non perché siamo un po' ingenui, ignoranti di giochi politici,ma perché non siamo in grado di conoscere cosa accade nella stanza dei bottoni e neanche di sapere chi c'è in quella stanza e cosa vuole e perché lo fa.
RispondiEliminaBerlusconi non era stimato, molte barzellette giravano in tutte le lingue in Europa e in Italia ora invece è ricicciato come la cicoria!
Vanna
Carissima Vanna
RispondiEliminaConcordo in pieno : Grillo e Bersani sono stati fottuti e noi con loro.
La "dinastia Letta" ha preso 2 piccioni con una "fava" ( nel vero doppiosenso del termine )ed ha resuscitato il caimano
Spiace dirlo ma anche insospettabili alte cariche dello Stato evidentemente avevano qualche scheletro nell'armadio da tener ben nascosto
Del resto se il Paese è marcio fino al midollo e con la mafia che scorrazza liberamente è perchè più di uno, in tutti questi anni, ha chiuso un occhio..se non tutti e due
non capisco questi commenti , aldila' che berlusconi a tanti non possa piacere . mi pare che ha avuto i suoi buoni voti anche il pdl .
RispondiEliminaallora quelli che hanno votato sono degli stupidi?
mi pare il solito tran tran della sinistra che chi non vota x quel partito è un poco di buono. se pensate che berlusca non era da votare . perchè tanti lo hanno votato?
dovevano votare il pd o grillo ?
Ben detto Magica.
RispondiEliminaNon capisco perché' G. Doveva per forza fare il governo. Perché' non ha cercato di farlo con ilPD visto che B. Proprio non poteva sopportarlo. Infine si è' dimenticato che in una coalizione e' sempre il più' piccolo che determina le scelte.
È' stato un errore imperdonabile o paura???
Matteo
"allora quelli che hanno votato sono degli stupidi?"
RispondiElimina<<<<
Tutt'altro ! sono degli opportunisti preoccupati solo del proprio portafoglio e dei privilegi raggiunti spesso con mezzi discutibil, sordi e ciechi alla giustizia sociale e alla dignità del Paese
Ciao Massimo,
RispondiEliminacondivido ciò che dici nel tuo articolo, anche io ho pensato spesso le stesse cose, ma è pur vero che siamo stati noi ad autoilluderci che Grillo si "sporcasse le mani" per il bene degli italiani, che scendesse a compromessi.
Lui è stato coerente con la propria linea e con i propri sostenitori, che l'avrebbero di sicuro additato come colui che dopo tante promesse ha ceduto alle lusinghe della politica, rinnegando la natura del movimento.
Ciò nonostante Grillo ha provato a vedere se il PD fosse disposto a cedere su punti fondamentali prima di dare il no sulla fiducia (la rinuncia del finanziamento elettorale,la legge sul conflitto di interessi, l'incandidabilità di Berlusconi e l’elezione di Rodotà)ma il Pd ha fatto le orecchie da mercante e le conseguenze non potevano che essere queste.
I tempi non sono maturi per un governo 5 stelle lo sapeva Napolitano,che ha risposto a Grillo di non avere ancora i numeri, e lo sapeva lo stesso Grillo che a mio avviso aveva per queste elezioni solo l'obbiettivo di inserirsi nell'opposizione per far emergere quello che da decenni è stato coperto con il benestare di ogni forza politica(anche se purtroppo gli è stato negato il diritto di presiedere le commissioni del Copasir e della vigilanza Rai dandole alla Lega e al Sel)
Ma io sono fiduciosa, otto milioni di italiani hanno dato fiducia al M5S che finora si è servito solo della rete e del contatto diretto con la gente per farsi conoscere, perchè ignorato dai media italiani, da adesso in poi credo che la musica sarà diversa.
Ci vorrà tempo per convincere coloro che si fanno ancora abbindolare con pagliativi come l'abolizione dell'imu, o la riduzione dell’indennità di funzione, ma credo che l’aria cambierà.
Il M5S dimostrerà che si può fare politica senza rubare, e smaschererà i benefattori, che dovranno stare molto attenti ad ogni mossa, a differenza di come hanno fatto fino adesso.
Sarà dura in assenza dell’equo uso dei mass-media, ma credo che sia solo una questione di tempo.
Un abbraccio
Sira
La spiegazione di quello che e' accaduto e' che era tutto scritto e G. questo lo sapeva benissimo, un Pd che rincorre i grillini finche' sono ritrosi e' emblematico, appena G. ha mostrato una sola via di soluzione il Pd se l'e' data a gambe del bello verso chi gli dettava i ritmi da vent'anni, dimenticate chi presiede il Copacir, dimenticate che il caimano ha potuto tessere la sua rete con un'intera, a parte sparuti isolati, opposizione finta per vent'anni, e solo Dio sa i ricatti, le compravvendite, i patti con entita' mafiose, bancarie, industriali.
EliminaSapevano tutto, un inciucio per vent'anni non si fa senza saperlo, era facile giocare di furbizia, daltronde se la trappola avesse funzionato il Pd avrebbe fatto un governo Pd-M5S nel momento alternante piu' opportuno, se invece andava bene ecco l'inciucio sulla scorta della non scelta, della crisi da risolvere, delle decisioni che i veri responsabili dovevano prendere per la sopravvivenza dell'Italia.
G. ha unito perfettamente cio' che era la sua dimensione come movimento rispetto ai suoi ideali ed alla balena che aveva davanti, ha portato il fango ed i vermi allo scoperto, per chi sa vedere, ha persino tenuto tempo per i propri eletti di fare esperienza connubbiando il tutto con questo secolare carattere genovese di fare e di mugugnare, di farsi desiderare, di rifiutare e di accettare solo quando si e' rifiutati mantenendo una prerogativa che e' caratteristica di nascita per chi conosce bene i genovesi, "il mugugno".
Entrare, registrare, dare trasparenza alla merda, evitare che inciuciassero in silenzio, fare da portavoce e da vero rappresentante del popolo, questo poteva fare e questo per ora ha fatto mantenendo coerenza di fronte ai valori scelti ed ai propri elettori, tutto il resto e' fuffa, non poteva governare, lo sapeva ed ha agito con infinita scaltrezza, sapeva di essere forse l'unica possibilita' di cambiare una politica marcia per ritornare a far fiorire l'Italia, non ha voluto proprio giocarsi tutto in un scintillante ed ambizioso fuoco di paglia, si e' trasformato in gendarme ed ha costretto i patti ad affiorare come "gallusci", per chi conosce il genovese, perche' si e' sporcato le mani nelle fogne romane ma non le idee, non l'onesta'.
tra il dire e il fare ci sta' di mezzo il mare ,
RispondiEliminasarebbe troppo bello se grillo avesse potuto fare quello che urlava nelle piazze . l'abbiamo visto sempre in quelle condizioni con la bocca spalancata .
negli anni trascorsi sono stati elargiti benefici a piene mani e come si sa i nodi arrivano prima o poi al pettine . sono stati elargiti da tutti quelli che hanno governato ancora dalla prima repubblica . la pensione ai 15 anni di lavoro ,tutti quelli che conosco hanno poi intarapreso un altro lavoro a nero . la pensione elargita ai familiari degli extracomunitari bastava che risiedessero in italia mapoi sono ritornati nei loro paesi d'origine chi in africa o argentina .. queste agevolazioni furono date dai sindacati della sinistra . e si sa come funzionava ,bastava votare il partito come no?
hanno contribuito tutti a farci arrivare dove siamo ma ancora di piu' i governi passati. stavano esaurendosi nell'ultimo governo . ma l'ambaradam messo su era troppo grande ..
pensioni d'oro auto blu con la serva che fa la spesa agevolazioni scandalose . erano tutte comodita' dei governi passati ancora prima di berlusca che ha continuato a darle . ormai erano abituati male -, roba da matti è il paese dei balocchi .. mah che ne dite? sara vero?
Dimenticate forse che credo sia l'unico che per una battuta sia stato sbattuto fuori da tutti i media come un appestato, per lui essere emarginato da quegli stessi media gestiti da quelle stesse persone e' un toccasana, una fortuna, e come sargli torto??? Tutti conosciamo la storia del Corriere della Sera, dei Libero e degli altri giornali e portavoci di partiti riccamente ricambiati da sovvenzioni pagate con i soldi pubblici, di quele media parli Massimo??? Questi sono penne al soldo, di idee e liberta' di pensiero non c'e' neppure l'ombra, questi non sono media, sono corti di Versailles, un media lo rispetti, sa la differenza fra cronaca e comizio, e' l'informazione su cui si fonda ognuno le idee, questi sono piccoli uomini che vogliono proprio influenzare le idee, non permettere ad ognuno di crearsele, fa benissimo a prenderli in giro, come il loro padrone prende in giro loro, come loro prendono in giro noi.
RispondiEliminaAllora non puoi prendertela con G. appena arrivato pretendendo che da uomo si pigli responsabilita' degli ultimi trent'anni che non puo' avere, non puoi pretendere che per rappresentarsi perda se stesso, non puo' nemmeno essere il re Sole ma Dio mio qua gli si chiedeva di rinunciare all'Onesta', perche' se ti mischi a certa gente perdi per forza l'Onesta'.
Ed e' qui che perdi forse, se posso permettermi, il contatto con G., molto pragmatico ma anche profondo conoscitore di se stesso, questo glielo si puo' concedere???, l'Onesta' e' la chiave di lettura, e' il tema principale non per niente mi sembra, e' fondamentale, se perde quella perde l'unica occasione di fare quello che lui pensa sia il bene dell'Italia.
Uscire dalle sabbie mobili ora non era salvare veramente l'Italia, questo penso e credo che per farlo oltretutto doveva snaturarsi, tradire i valori fondanti, scendere a patto con il caimano che sta mangiando l'Italia.
Allora se permetti intanto mi siedo e cerco di conoscere, di fare esperienza, perche' una guerra cosi' impari non capisco quale fine la richieda, forse il "mugugno" nazionale???
Bene cosi', ora non potranno piu' fare leggi di notte, avranno in stanza un portavoce perpetuo con cui fare i conti, e perdippiu' uno come G. che se vuole tira su il telefono e sputtana tutto in Europa, tutyi devono sapere, son daccordo Massimo, i panni si lavano in famiglia, e la famiglia della democrazia e' la piazza, apmeno vedremo le mutande sporche del prossimo appalto, inciucio o patto con la mafia, bene cosi' anche li, Berluska non puo' certo comprarsi tutti i giornali ed i media del mondo, fare del suo punto di forza il suo punto debole.
Va bene cosi', capitera' il futuro, intanto acquisiranno esperienza, mentre i due orgiomani fanno ardentemente sesso davanti a tutti con colori diversi.
Che si mettano daccordo sui temi, che aggiustino i conti prima di tornare alle urne, che poi ridiamo, fra una lacrima e l'altra.
@Magica
RispondiElimina" la pensione ai 15 anni di lavoro [..] la pensione elargita ai familiari degli extracomunitari [...]"
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Mi permetto di aggiungere alla tua lista qualcun’altra delle cause che ci hanno portato alla situazione attuale : Gelli, la P2 , l’iscritto tessera 1816, la collusione Stato- mafia, la criminalità organizzata, i grandi evasori fiscali, i derivati tossici , la corruzione della classe politica, la compravendita dei senatori, gli scandali urbanistici…ecc…ecc..ecc…, Vado a memoria, continua tu.
vai avamti te che mi vien da ridere .. smack
RispondiEliminaComplimenti, l'articolo è veramente ben scritto! il problema di fondo è che ci ha pensato lo stesso PD a risponderti ed a renderlo inutile, leggi o ascolta le dichiarazioni di Marina Sereni, vicepresidente della Camera; il PD non ha mai avuto intenzione di fare un governo col M5S, o per dirla tutta, il PD non avrebbe mai permesso al M5S di governare. A questo punto, mi sembra giusto da parte tua, procedere alla stesura di una lettera di scuse verso Grillo e tutti gli attivisti del Movimento. Tranquillo, nessuno ti chiederà di camminare sui carboni ardenti nè tantomeno restare in ginocchio sui ceci. ciao
RispondiEliminaTranquillo, se dovesse servire potrei anche camminarci sui carboni ardenti. Ma non servirà, perché quanto tu riporti, ciò che la "potente" Marina Sereni, ma quale corrente del PD si porta in dote?, ha detto un giorno fa a Porta a Porta, è semplicemente un'ancora di salvezza lanciata per non perdere altri elettori. Dopo l'inciuccio che alla base è andato di traverso (vedi le manifestazioni di ieri) occorre agire per non morire, sia mai che salti tutto e a novembre si vada di nuovo a votare? Non solo il PD si sarebbe prostrato di fronte a Bebbe, ma gli avrebbe pure aperto le acque pur di farlo arrivare a Roma. Questo è, il resto... fuffa politica da vecchia repubblica. Ciao, Massimo
RispondiEliminaGrillo non ha mai avuto intenzione di partecipare ad un governo di minoranza. Lo dimostra l'analisi cronologica dei suoi comportamenti : più di una volta ha avuto occasione di consentire la nascita di un governo Bersani e di mettere all'angolo Berlusconi.
RispondiEliminaMa il vero obiettivo di Grillo era quello di obbligare Pd e PDL ad accordarsi resuscitando Berlusconi ed affondare così sia il Pd che la sinistra
Strategia perfettamente riuscita.
Ps: aggiungo alle considerazioni precedenti che, almeno per me, è stata un'amara sorpresa
RispondiEliminaAl di là delle sue urla appassionate, del suo parlare sbocconiano, ciò che ha detto e dice è assolutamente condivisibile perché vero, eppure m'inquieta non poco il suo esporsi e mi chiedo che se lo fa con grande fede, ci mette altro che la faccia, ci mette l'anima e questo gli fa onore.
RispondiEliminaPersonaggi così sono sempre stati visti con sospetto e hanno portato dei cambiamenti nella società.
Mi chiedo ancora però se fa comodo a qualcuno e chi lo vuole usare e per quale motivo?
Potrebbe essere usato come esca per tornare al passato, dare a lui colpe che non ha e spolparci a dovere.
Cosa si vuole dall'Italia, da Berlusconi, da tutti noi?
Un fatto è certo che la sinistra italiana è esangue e un parlamento con queste forze politiche non può governare bene se non rimettendo le mani a quello che hanno fatto i tecnici,a far fare risparmi alle caste,a dare ascolto alle masse e a Grillo.
Grillo che, entrato dalla porta è stato messo alla finestra sarà la pietra di paragone per ogni movimento parlamentare perché dovranno confrontarsi con quello che scrive e dice, almeno lo spero.
Vanna
@Enrico
RispondiEliminatrovo profondamente perdente e sbagliata la tua convinzione che e' in parte la stessa motivazione della fine del Pd, perche' "quel" Pd e' politicamente finito con i loro fallimentari personaggi.
E mi spiego, io ho le colpe e le responsabilita' che decido di avere e sicuramente, come spero te, ho l'orgoglio di non essermi alleato snaturando le mie idee e regalando voti da abigeare al berlusconismo nella speranza poco propositiva di eliminare stupidamente il Berluska.
Mi spiego??? Secondo me avere coerenza con i propri programmi ed idee e' un orgoglio ed e' strumentale ad un risultato politico fallimentare considerarlo convenientemente una colpa nella cieca convinzione che eliminare politicamente il berluska sia salvare l'Italia.
Perche' il berluska e' un nome, potrebbe essere Verdi, Bianchi, Rossi, potrebbe essere nero, bianco o verdolino, omosessuale o etero, frega nulla di lui, le idee camminano sopra le persone, ad un livello piu' alto, non sono infilate ai piedi.
Per cui se e' votato bisogna anche capire perche' e comprendere che l'egoismo in questa nazione e' molto piu' forte della volonta' di trovare una convivenza civile serena ed economicamente equilibrata oltreche' sostenibile nel futuro.
Questa e' la sostanza del berlusconismo, queste sono le idee su cui e con cui si ha a che fare, e sono questi gli egoismi smisurati e vergognosi di qualcuno a discapito degli altri o della comunita' che andrebbero ridimensionati da programmi ed idee chiare e sostenute coerentemente.
Perche' l'Italia mica si salva alleandosi con il Monte Paschi e ne con Monti, non esiste ed e' ridicolo che chi non lo fa venga tacitato di avere una colpa, e' un onore nel mondo in cui le idee hanno liberta' e senso.
Detto questo andra' anche valutato quell'ombra che descriveva Vanna, perche', chi e' Grillo e chi ha dietro, che politica economica propone, dove vuole portarci.
O meglio, dove vorrebbe portarci il suo programma, se e' un movimento pulito e quanto lo sapranno sporcare eventuali potentati dal suo interno e dal suo esterno.
RispondiEliminaAd esempio, vorrei capire bene come intenderebbero loro risolvere i problemi economici, che idea avrebbero dell'assetto economico interno.
Direi che intanto il referendum sull'Europa se rischia di farci uscire riconsegnandoci a crisi peggiori anche se piu' autodeterminabili e' un'operazione di vera democrazia, forse la prima in Italia, perche' troppi larghi poteri a cerchie ristrette finalizzano sforzi comuni verso rivoli esclusivamente settoriali o privati.
Un'altro contenuto che vorrei capire e' se vogliono, come e' auspicabile, o meno rinazionalizzare la Banca d'Italia riconsegnandogli il ruolo di controllo superpartes a cui i suoi funzionari erano sempre stati chiamati con doveri ben precisi prima della sua privatizzazione, vorrei capire se la loro idea prevede che i bilanci privati possono essere impunemente falsati o meno, vorrei capire se vogliamo continuare a far oltrepassare la Costituzione con leggi anticostituzionali od addirittura circolari ministeriali, vorrei capire se pensano di eliminare le mille tasse locali sostituendole con un unica statale suddivisibile poi con aliquote precise per abitante agli enti locali, vorrei comprendere se un giorno si potra' avere un volto non coperto alle pacifiche manifestazioni senza paura di essere schedati e se invece il voto un giorno si potra' avere l'orgoglio di non nasconderlo al nord come al sud.
Vorrei capire se pensano radicale una efficace lotta alle mafie di ogni colore, se e come vorranno ristabilire gli equilibri fra il lavoro ed il capitale, come vorranno regolare l'immigrazione anche rispetto al costo del lavoro ed alle regole di sicurezza.
Insomma per ora fanno bene a non parlare ma certe cose bisognera' saperle prima di votarli, questo si, per ora forse programmi semplicistici possono bastare se seguiti ma andando avanti il loro modo di comunicare centrera' poco con il loro scenario politico e la loro proposta.
Questo e' il vero problema del M5S, per questo non ha stravinto, perche' su certi temi fondamentali ancora non ha bene chiarito quali soluzioni propone e quale visione ha della comunita'.
Anche questo vincolo di mandato e' un bene se poi non diventa strumentale ad imporre linee diverse da cio' che chiaramente i programmi dicono.
Questa idea che vinca la parte maggioritaria se unita non e' molto piu' evoluta di una banale partita a bilie, come cioe' si comporta il M5S davanti a componenti minoritarie e' essenziale saperlo, che ci dobbiamo aspettare??? Una dittatura della maggioranza o costruttive discussioni parlamentarie e di base??? Troppo facile insomma confrontarsi solo con la propria linea espellendo componenti minoritarie, quella non e' democrazia partecipativa, e' l'abolizione della liberta' di pensiero.
Antonello mi permetto di aggiungere alle tue interessanti riflessioni anche la mia: perché al Movimento è stato assegnato il controllo TV e non altro per esempio.
RispondiEliminaIn base a quale criterio è stata fatta questa scelta?
A prima vista sembrerebbe che dare ai grillini il controllo TV sia positivo: finalmente potrebbe esserci un'operazione equilibrata nell'informazione pubblica.
E se invece i motivi fossero altri?
E se invece lo hanno fatto perché sanno che la TV è facilmente controllabile dal potere e quindi anche il Movimento diventerebbe un operaio del sistema e contemporaneamente li farebbero contenti e canzonati?
Mi viene in mente una metafora: i tarli scavano buchi nel legno, formano gallerie che rendono la struttura più fragile.
E se i grillini fossero utilizzati come tarli per scopi politici di crollo totale del sistema ed avviare un processo di
crollo dell'Italia e qualche Potere ( sappiamo chi ) potrebbe avere la scusa di occuparci visibilmente?
Questi nuovi parlamentari hanno passione e buona volontà ma sono nella fossa con leoni scaltri e abili, ce la faranno o su di loro cadranno giudizi e accuse affilate come mannaie?
Vanna
Per governare ci vuole esperienza con la passione e la buona volonta' si va poco lontano.
RispondiEliminaMatteo.
Matteo ciao, hai ragione ma solo in parte.
RispondiEliminaTutti quelli che ci hanno governato negli ultimi 20 anni, che si sono seduti al Parlamento, che hanno guidato i Sindacati,che hanno diretto i Partiti Politici, insomma che sono stati al potere, come hanno governato?
Per arrivare a questa situazione, la loro " esperienza " è servita a qualcosa?
Sì, è servita a loro, solo a loro.
Non hanno avuto né passione né buona volontà altrimenti non saremmo ridotti in uno stato pre-Grecia.
Quindi di quale tipo di "esperienza " parli?
Basta leggere qualche frase di Pericle per sapere cosa vuol dire fare Politica, ma sicuramente i nostri eroi governanti neanche lo sanno chi è Pericle,e se so sanno a loro non serve.
E questa volta non è colpa degli Italiani che hanno votato con la pancia e il conto in banca impoveriti, e sono stati rapinati anche dei loro sogni chiamati: lavoro,salario,onestà,sanità,scuolatrasporti,tasse più equamente suddivisi e vissuti con giustizia.
Vanna
@Vanna
RispondiEliminaben poco la Commissione sulle tv rispetto ai voti che ha avuto il Movimento ma credo di sapere i motivi.
O quella in sostanza, o quell'altra presidenza, ma l'altra e' fondamentale per poter fare i propri giochi lontano dai media e nascosti dalle e nelle istituzioni.
Ad essere onesto credo che il vero inciucio di potere svincolato dal bene comune del Paese e' proprio nell'altra, che pero' annovera personalita' particolarmente scaltre e direttamente elette dall'inciucio politico.
Ci vorra' tempo, faranno esperienza, per chiunque quello sarebbe un mondo nuovo e perdippiu' creato da personaggi ambigui fallimentari per l'Italia ma rappresentanti dei poteri, ora useranno questo governo come campagna elettorale, ridaranno l'IMU e creeranno qualche stratagemma, intanto cercano di far incetta di voti fra i disperati che arrivano in gommone, fregandosene delle famiglie italiane, a cui in fondo dovrebbero dare uno stipendio e sicurezze, troppo.
Si comprano quindi gli immigrati ben contenti di essere coccolati aldifuori di ogni riserva di base e diritto umano, avrei qui da aggiungere anche una volgarita' che non scrivo ma e' chiaro che se il filo conduttore e' il ricatto della disperazione possiamo immaginare.
Ecco, ieri mi ha molto colpito un servizio in cui mogli di operai si denudavano su Internet per arrotondare, per modo di dire perche' viaggiano sui 5.000 n'euroni, e pensavo a quanto atroce e distruttivo dev'essere per una storia di sentimenti vivere una situazione del genere, e' bruttissimo, e loro giocano e anzi godono di queste distruzioni, costruiscono i loro equilibri su questo schifo.
Non so se il Movimento sara' il cambiamento ma di una cosa son sicuro, questo non e' l'Italia che voglio io.
Antonello grazie per la risposta,anche per me non era quello che avrei desiderato.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il controllo Rai dato ai 5 stelle mi sembra un po' una beffa e un po' una specie di punizione dantesta, di contrappasso.
Grillo esortava a non comunicare né in televisione né ai giornali, quindi i canali di comunicazione erano preclusi, ora guarda un po' che occasione viene loro offerta: dovranno affrontare il campo mediatico!
I grillini che non dovevano parlare
perché dovevano diffidare dei sistemi comunicativi, ora avranno l'opportunità di controllare e confrontare.
E' un'occasione offerta su un piatto d'argento: " vediamo cosa sapranno fare questi..."avranno pensato!
Chi ha deciso ciò lo ha fatto con metodo punitivo e perché non potevano fare a meno di assegnare qualcosa.
Mi chiedo: chi ha deciso lo ha fatto perché è sicuro della loro incapacità o perché ha ritenuto il MoVimento talmente all'"altezza" dell'incarico che può sprofondare
da quelle vette e farsi veramente male?
Un piano niente male, è con questa scaltrezza diabolica che i novelli
in zainetto dovranno confrontarsi.
Sai che ti dico che tale provocazione si presenta molto interessante e non credo che i grillini non siano in grado di affrontarla.
Tra i pochi che si sono visti in tv, alcuni mi sono sembrati molto preparati ( forse anche più di Crimi e Lombardi ) e pronti nella risposta.
Le danze sono aperte, i pachidermi al potere dovranno mettere il tutù come nel film di W. Disney.
(La speranza è sempre l'ultima a morire o no?)
Vanna
Hai ragione Vanna peccato che quelli molto preparati che si presentano in TV vengano espulsi dal M5S.
RispondiEliminaPazzesco. Matteo.
@Matteo
RispondiEliminabeh, ma quello ha violato lo Statuto che prima ha accettato e controfirmato, e non ha detto una battuta uscendo, e' andato proprio in un talk show.
Per comunicazione io intendevo che, anche senza contraddittorio ne domande, spiegassero loro od i loro portavoci il vero contenuto della loro proposta politica, che lo diffondessero nel sito, in carta, non c'e' che mi risulti, c'e' un programma scheletrizzato ma che non affronta che temi urgenti, non quelli determinanti sull'economia, sulle pensioni, sugli appalti ed il loro regolamento, sulla legislazione societaria e su Banca d'Italia, su un mondo finanziario senza alcuna regola che continua a ricattare la politica ed il popolo, sono tanti i temi importantissimi che Grillo non spiega, a sentirlo il pubblico impiego andrebbe ad esempio decimato, tutti licenziati??? Che vuole fare??? Boh, e finche' non lo so io non lo votero', voglio prima sapere dove vorrebbe portare l'Italia visto che non chiarisce, gli altri non li voto perche' sto vedendo dove ci stanno portando per loro tornaconti.
Antonello uno statuto che proibisce ai propri aderenti di rilasciare interviste, frequentare trasmissioni televisive e simili mi sembra uno statuto da rifare. I parlamentari del M5S dovrebbero avere le loro idee ed essere in condizione di esporle senza chiedere il permesso al loro Capo cosa fare e cosa dire. Non si può' pretendere che queste persone siano il nuovo se non possono prendere nessuna iniziativa. Come può' Grillo pensare di governare in queste condizioni.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il PRG la penso come te molto fumo e poco arrosto. Il M5S e' un movimento di protesta che ricorda molto, non so se lo ricordi, l'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini che voleva affrancar si dai partiti e dai sindacati sorto nel dopoguerra e durato si è no 5
anni.
Matteo.
@Matteo
RispondiEliminabeh ma la sintesi di un Movimento deve essere tenuta se a monte discussa, condivisa e decisa, in linea di massima pero' sarei anche io per la liberta', devo anche ammettere che il momento politico richiedeva di affrontare una questione morale anche di tipo politico e non solo economico, corruttivo, mafioso o peggio, il vincolo di mandato per come lo intende Grillo a me sembra pacifico, segue un programma preciso, viene stilato in base alla fedelta' a quel programma e quindi a chi ha votato per quel programma.
Nel caso ricordo che in Italia, ad esempio, sembra sospesa pure la Costituzione e la liberta' di manifestazione del pensiero per molti enti e senza che nessuno si scandalizzi, il Vaticano ad esempio impone determinati divieti, anche in territorio italiano, se pur contrari decisamente alla legittima liberta' personale, mi riferisco al divieto di sposarsi per i preti e le suore.
Quello ad esempio e' un divieto gravissimo che vige da secoli eppure nessuno ha mai fatto presente che in territorio italiano e' un divieto anticostituzionale, oltreche' una violenza del libero e laico, intimo e personale arbitrio.
E' un altro campo daccordo ma tanto per dire che non e' che le liberta' si possono difendere solo se convengono o solo se diventano puntello per scardinare gli avversari.
Chiaramente c'e' una stortura, se te ritieni dipendenti dei votanti i politici eletti devi garantire una selezione, delle capacita' minime, dei criteri di scelta, altrimenti di che dipendenti parliamo???
Non basta iscriversi ad un Movimento per dichiararsi dipendenti, e non e' funzionale ne vero che il dipendente avrebbe solo doveri, anche se per altri politici sarebbe sacrosanto imporgli di non azionare il cervello se non altro per i fallimenti gravissimi causati.
La conclusione e' che forse andrebbe rivisto lo Statuto, forse adeguato, la visione arcaica del mugugno butta via il bambino e l'acqua sporca anche se e' vero che tante cose sono state e continuano ad essere enfatizzate.
Di norma allora andrebbero sciolti ed aboliti tutti quegli enti che vorrebbero andare ad influenzare il diritto di manifestare per i cittadini il loro libero pensiero, ed apriti cielo, lo Stato e' il primo dietro a tutti gli industriali che ha favorito il divieto ad esempio di un dipendente di parlare male della sua azienda, dove per parlare male tutto e' arbitrariamente includibile.
E' un tema ampio.
@Matteo
RispondiEliminaio non sono cosi' radicale, ognuno fa politica a suo modo ed ad un inizio mi andava bene delle semplici nuove idee suddivise per settore, dopodiche' il voto ha deciso che andava bene, ora allora forse ammetto un periodo di ambientamento e conoscimento del mondo parlamentare, delle regole, dei problemi urgenti ed importanti sul tavolo.
Ecco quello e' un momento in cui, anche se positive, non bastano piu' idee nuove ed oneste intellettualmente, serve un quadro preciso su quali dispositivi attuare per ristabilire la legalita', risolvere i problemi contingenti ed impostare una visione politica a lungo respiro coerente con i valori di convivenza civile ed equilibrio fondanti, e' questo che manca ad oggi e che continua a mancare per la limitatezza dello strumento di comunicazione o per la giusta decisione di tagliare fuori il potere strabordante e travisante mediatico.
Dopo i comizi bisognerebbe che continuassero con riunioni, conferenze, in ogni citta', scegliere i teatri e le aule come luogo di analisi continua, eppure Grillo ha rifondato stravincendo la sua comunicazione sui teatri, esporre insomma cosa si vuole perseguire, perche' se i polli politici non scelgono di entrare in forno non vedo perche' tentare con i cittadini, anche Grillo e' allora un dipendente e io ho diritto di vedere e capire quali soluzioni propone per ill Paese.
Posso stimare l'inizio artigianale ma andando avanti ci vogliono scenari, strategie, politiche del lavoro, soluzioni per gli anziani, una visione anche un minimo globale, anche se un politico e' un dipendente cio' non significa che un dipendente deve essere un robottino da cucina, in questo Grillo a parer mio sbaglia, e' inesperienza e naturalita' ma e' l'ora che ragioni e che capisca il valore della democrazia anche interna.
Troppo freddo ed inutile pretendere uniformita' di pensiero o di comportamento se e' il primo che non sarebbe daccordo con cio' che propone.
Credo che siano questi i veri problemi di quel Movimento, e sono anche gli stessi che ne impediscono la partecipazione, ma secondo Grillo, se uno in gamba volesse portare avanti il discorso del Movimento entrerebbe in una entita' che gli proibisce di parlare???
@Antonello e Matteo
RispondiEliminaCiao, sembrerebbe che oggi, durante la riunione a Montecitorio, Grillo abbia parlato, tra le altre cose, del rapporto tra
stampa e Movimento in modo nuovo.
Da una pagina creata per l'occasione su twitter si legge:
"Purchè non siano talk-show, andate in tv a spiegare ai cittadini le nostre idee.
Fermatevi per la strada a rispondere ai giornalisti,loro agiscono con le menzogne, noi reagiremo con rispetto e verità. Purchè non siano talk-show, andate in tv a spiegare ai cittadini le nostre idee".
Credo che l'impedimento di relazionarsi con i media sia stato volutamente inserito nello statuto al fine di "proteggere" i neo-eletti e il Movimento stesso.
L'inesperienza dei neo-eletti, e la non conoscenza del mondo corrotto dell'informazione, erano e sono tutt'ora un grosso rischio.
Troppo spesso vediamo interlocutori messi a tacere nel bel mezzo di un discorso, programmi pilotati e spettatori ignari che bevono come acqua tutto ciò che gli si vuole far bere.
Ma Grillo sa anche che il PD e il PDL hanno dalla loro la comunicazione classica, quella che arriva a tutte quelle persone che non usano la rete, alle generazioni che ancora credono che Berlusconi sia il meno peggio nel panorama attuale, e sa che deve rischiare e cercare di far arrivare il suo messaggio dove ancora non è arrivato o è arrivato distorto.
Non è facile fare la scelta giusta,
il sentiero è minato e se non si sa come percorrerlo si rischia di saltare in aria soprattutto perchè una buona parte degli elettori vede quel sentiero così come si vuole che appaia: un grande prato verde.
'Notte
Sira
Sira buon pomeriggio, la penso come te, il sentiero è minato e ci vuole prudenza, scaltrezza, preparazione.
RispondiEliminaQuasi quasi con l'aria che tira è meglio che non parlino.
Conosco persone anziane che hanno votato Grillo quando prima avevano votato Berlusca e in un bar ultimamente, sentivo apprezzamenti positivi sull'alta percentuale di laureati tra i grillini, da persone non molto preparate culturalmente e che non navigano in rete.
Io non sapevo di questa percentuale, è vero?
Gli squali potranno pure aggirarsi sotto sotto per sbranare, ma non si è più tanto fessi e molti hanno capito i giochi sporchi fatti sulle teste di tutti.
Aspettiamo quello che decidono su IMU,IRPEF,IVA,Stipendi e pensioni d'oro, se non daranno a tutti la possibilità di sopravvivere saranno ca...i amari e il marcio ci soffocherà.
Vanna
@Sira
RispondiEliminanon sapevo e da una parte mi fa piacere che si potra' conoscere ma dall'altra capisco che il terreno e' appunto minato.
E' credo pero' un pericolo aggirabile, perche' infatti con una parte dei soldi resi non costituiscono una televisione privata ad esempio??? Perche' non scegliere un giornale di testata come portavoce??? Perche' non cercare i giusti alleati??? Da soli e con la rete non arriveranno mai a quella fascia maggiore di elettori che in Italia rappresenta gli anziani??? Oppure scegliere la via dei teatri, delle conferenze, perche' no???
Una radio??? Perche' chiudere gli orizzonti della comunicazione, il far conoscere non e' di per se propaganda, l'informazione potrebbe essere determinante, allora perche' scommettere sulla sconfitta delle televisioni da parte della rete e non utilizzare tutti gli strumenti per fare vera informazione politica??? Ecco, la prudenza e' d'obbligo ma non bisogna avere il panico degli strumenti dell'informazione, sono gli scopi diversi che sono da evitare e da biasimare.
Se si aspetta che finisca l'era delle televisioni credo che purtroppo cadra' prima la comunita', bisogna aggredire la malainformazione sottolineando le differenze e facendo vera informazione, bisogna sconfiggere i media di proprieta' utilizzando lo stesso strumento ma trascinandoli in un campo civile dove veramente hanno da perdere, e' possibile, basta non avere gli scopi travisanti, basta non cadere nelle trappole della pubblicita', rendere pubblica la vita di un partito e' un'orizzonte che non ha visto nemmeno il Partito Radicale con la sua radio.
Secondo me e' l'informazione vera che puo' vincere un confronto cosi' sproporzionato, certo non so se il rifiuto a tutte le televisioni, anche ad una propria, puo' essere superabile dal punto di vista concettuale ma chiudendosi si rifiuta il confronto e si perde, o meglio non si vince, in partenza.
Nero su bianco, patti chiari e perche' non provare??? Una televisione senza pubblicita' la guarderebbero in verita' in tanti, se poi si mandassero in onda conferenze e scenari di programma olyreche' trasmissioni di cultura non sarebbe male.
Aiutare le piccole imprese va bene ma qui c'e' anche l'Italia da aiutare.
Antonello buon giorno, condivido in pieno le tue idee sulla scelta di un giornale,di costituire una TV privata, di aprirsi alle conferenze e al dialogo aperto!!!
RispondiEliminaDevono mantenere il contatto con quei più di 9 milioni di voti ( più di un milione è stato annullato, mah ), mica tutti sono andati in rete.
Devono strutturarsi, progettare incontri,darsi un calendario e fare un Congresso.
Insomma devono iniziare un processo di formazione politica altrimenti solo la protesta potrebbe diventare,arida e potrebbe essere utilizzata per scopi non tranquilli.
Dovrebbero farsi portavoce non solo dei bisogni delle persone e dei loro ideali, ma strizzare l'occhio anche agli intellettuali.
Verso il nuovo si muove la fame di pane e di idee.
Ed ora butto giù un'idea grossa che non so se è fattibile.
Perché non costituire un Governo Ombra con incarichi, incontri, proposte.
Non lo fece anche il PD quando tornò al potere Berlusca?
Credo che in questo modo darebbero
prova di non essere solo un movimento di protesta ma di proposta.
E allora sì che avrebbero la credibilità di una certa stampa.
Vanna
@Vanna
RispondiEliminaL’alta percentuale dei laureati fra i grillini e’ una delle tante bufale propinate da Grillo sul suo blog nei giorni successivi alle elezioni in cui affermava che tale percentuale si attestava all’ 88% ed in coda metteva il PD al 67%.
La realta’ e’ ben diversa i dati elaborati da OpenPolis in base ai CV risultano le seguenti: Scelta Civica 84,5% - PDL 74,1% - PD 70,4% - M5S - 65%.
Rimane da sciogliere il mistero della deputata venticinquenne Marta Grande la quale ha i seguenti titoli di studio: “laurea nel 2009 in lingue e commercio internazionale presso l’Universita’ dell’Alababama in Huntsville; tornata in Italia
Consegue un Master in Studi Europei ed attualmente si sta laureando in Relazioni Internazionali presso l’Universita’ di Roma Tre piu’ un corso in relazioni Internazionali alla Peking University in Cina, in particolare sulla transizione di potere a livello internazionale, il declino occidentale e le nuove relazioni internazionali del ventunesimlo secolo” (il tutto riportato nel CV depositato alla camera dei deputati).
Matteo.
Matteo grazie per la risposta.
RispondiEliminaNon capisco perché sulla Marta Grande c'è da sciogliere un mistero come tu dici.
Parli di un " mistero " fatto di discussione ufficiale di Tesi di Laurea in Italia?
Secondo me se già ha alle spalle un'esperienza di studi frequentati all'estero in Cina e negli States,è come se fosse plurilaureata.
Il problema non si pone e non è "mistero" che non abbia acquisito competenze culturali molteplici e interconnesse tra di loro.
Se anche non si laureasse in Italia, nessuno potrebbe toglierle ciò che ha acquisito.
Vanna
@Vanna
RispondiEliminaMarta Grande non puo’ essere considerata plurilaureata non scherziamo. Ed il mistero navigando su internet e’ facilmente svelato Infatti Marta Grande nata a Civitavecchia il 22 novembre 1987
Indica nel suo CV apparso sul blog del M5S: «Mi laureo nel 2009 in lingue e commercio internazionale presso l'università dell'Alabama in Hunstville. Successivamente, tornata in Italia, conseguo un master in studi europei nel 2010 e attualmente mi sto laureando in Relazioni internazionali presso l'università Roma Tre. Nell'estate del 2012 seguo un corso di relazioni internazionali alla Peking University in Cina, in particolare sulla transizione di potere a livello internazionale».
Ma tutto questo non basta per potersi fregiare di quel titolo di studio chiamato laurea.
Tanto che di fronte ai dubbi apparsi su vari giornali precisa in marzo sul suo Blog
“Ho conseguito una laurea “Bachelor of Art” in Alabama, cui si accede dopo aver superato un esame dopo le scuole superiori. Un documento del consolato di Miami attesta a chiare lettere che il titolo ha valenza -cosa del resto ovvia- sul territorio statunitense ed offre la possibilità di continuare gli studi iscrivendosi ad un master di primo livello (del resto, anche in Italia, vi si accede non prima di aver conseguito una laurea triennale).
Perciò, in seguito al tanto bistrattato titolo a stelle e strisce, mi sono iscritta al suddetto master in “Studi Europei” presso la “Luiss School of Government”.
Altra cosa è il corso (non master, come erroneamente ha riportato certa stampa) che quest’estate ho seguito a Pechino, sempre in studi internazionali (dal 6 al 17 agosto).
Attualmente sono iscritta al corso di laurea magistrale in “Relazioni Internazionali” presso l’università degli studi “Roma Tre”, per il conseguimento della quale devo solamente discutere la tesi, cosa che per la verità avevo preventivato di fare poche settimane prima della mia elezione alla Camera e che per ragionevoli motivi ho dovuto posticipare, mi auguro solo di qualche mese.”
In realtà dovrebbe dire che il Bachelor of Art può essere considerata una laurea triennale negli Usa, ma in Italia sarebbe poco più di un corso post diploma, visto che ha una durata di 63 ore.
La cosa grave non è che abbia fatto un corso di 63 ore negli states, ma che abbia tentato di spacciarlo come una laurea come si legge chiaramente dal CV presentato.
Matteo
Matteo, grazie per i chiarimenti.
RispondiEliminaRitengo che comunque, quelle esperienze nel suo curriculum non le tolgono le competenze e gli aggiornamenti culturali ricevuti.
A volte si può imparare di più in corsi specializzati a tempo pieno che con esami stantii e col voto 18. Quante puntualizzazioni ed inutili polemiche!
Se proprio c'è da puntualizzare:
affrontare un viaggio,comunicare in lingua,relazionarsi in un tessuto sociale nuovo apre numerosi canali di conoscenza ed aggiornamento culturale.
Perché tacciarla di aver spacciato il corso americano per laurea,si sa che l'ordine degli studi statunitensi non è uguale a quello italiano e non è riconosciuto legalmente, quel che conta è la preparazione acquisita.
Comunque si sta laureando.
Mi sembra che anche questo appunto possa rientrare nel voler vedere il pelo nell'uovo dei grillini e non riconoscere l'impegno del singolo.
Vanna
@Vanna
RispondiEliminaUna puntualizzazione e poi tacciò sull'argomento.
Non sono stato io a tacciarla di aver spacciato un corso americano per laurea. È' lei stessa che nel CV depositato alla camera afferma di essersi laureata nel 2009 presso l'Universita' dell'Alabama (basta andare a leggerlo). Nel M5S non ti aspetti candidati che si comportino come Oscar Giannino.Anche Grillo non ha gradito.
Buona domenica.
Matteo.
Fare le pulci alle preparazioni culturali dei deputati grillini mi sembra davvero ridicolo : di fronte ad un Razzi ad uno Scilipoti ad una Minetti e a chissà quanti altri "onorevoli" seduti in parlamento da anni, i neoeletti M5S possono essere considerati plurilaureati ad honorem
RispondiEliminaCiao a tutti, condivido ogni parola dell'anonimo delle 13.00 e di Vanna, ed aggiungo dei link assolutamente da vedere che farebbero ridere se non ci fosse da piangere.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=HP29LX69Ew8
http://www.youtube.com/watch?v=FLOpZ9G4mx4
http://www.youtube.com/watch?v=l3clxmOuP1s
La laurea senza l'onestà, la volontà di cambiare le cose a favore di tutti e non di alcuni, senza la passione, è solo un bel foglio di carta regalo con cui ogni politico confeziona il proprio contributo.
Sira
ps scusate gli errori vado di corsa e non ho riletto
A proposito dell'incontro nella Abbazia di Spineto dei rappresentanti del nuovo Governo,questa mattina in un Tg di una rete non " importante " ho visto Letta con lo zainetto!
RispondiEliminaSi tenta di tutto per scendere dal piedistallo.
Vanna
@Matteo
RispondiEliminaemblematica la classifica delle percentuali di laureati, emblematica purtroppo perche' suggerirebbe che in scala abbiamo dal primo posto sino al terzo (Sc. Civ. - Pd - Pdl) i tre partiti responsabili dello scempio degli ultimi trent'anni in Italia e coloro che insistono a parlare di responsabilita' al quarto (M5S).
Questo mi sembra sia pacifico e ineludibile, e sono inquietanti gli interrogativi che allora nascono sul degrado delle Universita' negli identici anni indietro.
In effetti ci sarebbe un nodo che lega i due dati, il poltronismo arrivista insomma ha una sua etimologia sociale e vien da porsi una semplice domanda: chi ha nei suoi programmi il maggior attacco alla scuola pubblica ed Universita' mai perpetrato e peraltro, ad oggi, riuscito??? Chi ha mai parlato di eliminazione del riconoscimento pubblico ai titoli??? Con quale scopo??? Chi continua a indebolire le pari opportunita' di studio aldila' delle condizioni sociali??? Chi si e' preparato un piano di alquanto strana rinascita??? Perche' nessuno se ne accorge???
Anche io, ad essere onesto, parto dal non riconoscimento dei titoli fermo il rispetto per la cultura ma con il dovere morale che sento di voler "conoscere" prima di regalare o meno la mia stima, qualcuno invece ha voluto scientemente strumentalizzare la cultura per riservarla a recinti di maiali intellettuali e non certo per valutare chicchessia.
Che ci vogliano anche venti lauree per sovvenzionare banche americane con soldi pubblici italiani credo che debba bastare a tagliare mille teste a mille tori, come anche la strana coincidenza fra IMU sulle prime case (anche aquilane terremotate) e le cifre di sovvenzionamento ad un'altra tristemente famosa banca.
Un foglio di carta e' certamente un foglio di carta, c'e' chi non ne parla nemmeno perche' ama cio' che rappresenta per chi se l'e' sudata e chi la usa come arma contro i popoli, fregandosene di disintegrare economie di pacifiche comunita', c'e' chi con lauree italiane ufficiali e perfettamente riconosciute preferisce abbeverare la propria viscida gratificazione all'elemosina verso altri esseri umani, magari disperati in gommone, piuttosto che ricercare ed attivarsi per realizzare regole giuste ed eque di civile convivenza.
C'e' chi con settecento lauree mantiene il riflesso all'accumulo a tutti, ma proprio a tutti, i costi costruendo i propri sogni sulle rovine dei bisogni essenziali altrui, e piu' lauree hanno e piu' lo pretendono come fosse un diritto che i Rettori gli han garantito di avere.
Poi esistono persone splendide che con lauree italiane perfettamente riconosciute scappano dall'Italia ed inseguono le guerre, e quando le trovano piantano quattro paletti e costruiscono ospedali, c'e' chi in Italia navigherebbe nell'oro ma preferisce sporcarsi i guanti chirurgici di sangue per curare le ferite aperte da armi dell'ignoranza ma mandamentate dalle laureate multinazionali che da noi passano felici per le strade con cento Ferrari di colore diverso ed ogni volta con gonnelline e cravatte da bon ton diverse.
C'e' chi il caviale lo fa partorendo o lavorando e chi lo ruba e se lo mangia esattamente come nella piu' spietata legge della natura, il brutto e' che pensa pure che a lui sia dovuto e che il suo non sia rubare.
In tutto questo divario multilaureatico credo che sia quantomeno originale fissarsi sul tipo di studi e sui paesi in cui sarebbero stati conseguiti.
A dire il vero comincio a pensare che la vera cultura possa essere quella che non si vende e quella che non prende mai in giro l'ignoranza, che non ha padroni e che si puo' condividere con chi ne conosca il vero valore, il problema e' che di fatto oramai e' svincolata dai titoli perche' cosi' han voluto.
Io penso questo
Vanna
RispondiEliminaio ho visto Lupi con lo zainetto !
http://www.repubblica.it/politica/2013/05/12/foto/governo_ministri_sul_bus_per_spineto-58651433/1/?ref=HREA-1#4
@Antonello
RispondiEliminasono d'accordo con quello che dici i miei post erano in risposta a Vanna ed al fatto che Grillo aveva affermato che i propri rappresentanti avevano la laurea all 88% quindi anche lui dava importanza a quel foglio. Tutto qui.
Matteo
Antonello,mi è piaciuto quello che hai scritto e lo condivido.
RispondiEliminaEnrico,l'immagine che ho visto io era molto veloce, a me è sembrato Letta non Lupi,forse mi sono sbagliata, comunque va bene lo stesso: cominciano a cambiare look scopiazzando?
Vanno in un'Abbazia " spinosa " per la sua storia a far che?
Preferisco tacere.
Vanna
Si, tra l'altro mantengono la coerenza, oh Dio Siena e' stupenda ma il rischio e' quello di dare l'impressione di essere un manipolo di onnipotenti tornati sul luogo di reato per depistare e manifestare opulenti muscoli.
RispondiEliminaChissa' chi ha mediato il luogo di "conclave", una scelta lungimirante, mo io purtroppo sono meno ignorante di italiano che latino ma mi sa che Repetita Junant non ci sta mica male, o no???
Matteo 10,59
RispondiEliminal'uscita di Grillo sui laureati non era un vacuo "vanto" ma la risposta a chi sfotteva trattando i grillini come un manipolo di casalinghe e operai senza strumenti culturali che, in mancanza altresì di lunga esperienza essendo giovani, consentissero loro di comprendere le materie trattate dal governo. Grillo ha detto: balle, abbiamo strumenti culturali anche superiori alle vostre medie e in più abbiamo il polso della vita reale che a voi manca del tutto. Era una difesa della competenza dei suoi, non una petizione di principio, questo è invece ciò che vogliono far passare i media per catturare le simpatie degli "spregiatori", non cadiamoci proprio noi che conosciamo questi meccanismi!
Grandissimo Massimo, condivido in toto.
RispondiElimina@Chiara
RispondiEliminaSenti il contesto in cui Grillo affermò' quanto riportato sul web si trova facilmente,
Matteo.
Ancora si continua a puntualizzare?
RispondiEliminaNon si perdona nulla a Grillo e ai suoi fedeli?
Ma di cosa si sta parlando, di chi difende i suoi da attacchi e dubbi sul piano di competenze culturali con i bolli e timbri e non solo, ma anche chi difende le proprie competenze vissute in campo e in trincea sulla propria pelle?
Cioè: la cultura cosa è?
Non è ricevere e trasmettere le proprie esperienze in un tessuto sociale o è solo la lettura e la relazione della stessa con passiva e fredda comunicazione finalizzata al voto?
La "cultura" credo sia altro.
Ciò che mi preoccupa tanto è che nella melma in cui è caduta l'Italia si voglia dare importanza a quello che non ha senso e si ignora quello che ci ammorba.
Se questa è la musica, si cercherà di fare la TAC ad ogni parlamentare grillino e a Grillo si chiederà la sua testa e si scaverà a fondo in tutta la sua vita, per screditare tutto quello che loro fanno, dicono e propongono.
Non glie la faranno passare liscia mentre invece,sopra le nostre teste
aleggia lo spettro della miseria, della ingiustizia e della menzogna!
Abbiamo votato quasi tre mesi fa e dove sono le riforme?
Però da Grillo si vuole un programma dettagliato di quello che vogliono.
Qui ci sono due pesi e due misure e affossare e minimizzare l'unica parte che sta all'opposizione per difendere tutti noi dai parassiti mangiasoldi nostri, mi sembra veramente ingiusto ed irreale.
Grillo si presenta come è nella sua totale spontaneità e con tutti i suoi tanti limiti,ma vivaddio ciò che dice con passione è verità, alla faccia di chi misura parole, sguardi, movimenti di pupille per non far trasparire nulla e...ce lo...là.
Come mi sono pentita che non l'ho votato e come me molti che conosco!
Vi chiedo scusa per lo sfogo.
Vanna
In compenso molti si sono pentiti di averlo votato.....
RispondiEliminaAnonimo delle 14,50, chi si è pentito di averlo votato ora dove andrebbe a pascolare le sue scelte?
RispondiEliminaVanna
Io ora voterei scheda bianca.
RispondiEliminaAnonimo, sarebbe meglio scarabocchiare la scheda, ho sentito dire che sulla scheda bianca c'è il rischio che qualcuno ci voti sopra di nascosto.
RispondiEliminaHo sentito dire che ogni tanto capita.
Ed ancora sembra che la scheda bianca può essere utilizzata e messa nel calderone di chi vince.
Non so se sono solo chiacchiere o c'è un barlume di verità.
Comunque la scheda bianca mi fa pensare al bagliore luminoso del deserto e al gelido ghiaccio dei poli: niente vita.
Vanna
Yes, scheda bianca va a maggioranza, nulla dovrebbe essere nulla e quindi non assegnata, ma se c'e' qualche rappresentante di lista o Presidente di seggio puo' essere piu' preciso.
RispondiEliminaScheda bianca oggi significa affidarsi, a parer mio, alla legge della jungla, qualunque essa sia va al piu' forte e cioe' alla maggioranza.
E' vero che uno puo' amche non aver visto cosa e' successo e dare colpa ai grillini di esistere o di essersi fatti semplicemente strumento di altri partiti, idee ed interessi ben diversi.
E' inutile che ci pigliamo in giro, nessuno ha mai voluto fare il Governo con i grillini, e' stata tutta una pantomima tragicomica mediatica per dare appunto fango negli occhi degli anziani votanti.
L'inciucio e' partito da lontano, e cioe' da quando il diversamente giocatore di basket ha nominato un noto esponente ad un ente strategico delle istituzioni, qurllo e' stato il la che ha iniziato poi il concerto finito con la rielezione del firmatario per caso di origine napolitana, era tutto scritto.
Forse devono andare a prendere in giro i loro quattro parenti votanti, ed e' questo il motivo per cui il Berluska Anniversary vince sempre, perche' una sinistra venduta ed inciuciata fa proprio schifo a vedersi figuriamoci a votarsi.
Grillo a parer mio invece ha fatto tutto bene, ha ottenuto le chiavi, ora deve sapersi esporre meglio con un programma piu' completo e serio e per mezzo di ulteriori mezzi di comunicazione, nel frattempo il Movimento fara' esperienza per poter scalzare questi quattro babbei privati con i soldi pubblici riuscendo ad offrire una seria alternativa di Governo e, se avra' voti, a salvarci dal non essere sommersi.
Intanto che gli italiani ammirino lo splendido spettacolo porno dell'inciicio, altro che volgarita' nelle edicole delle educande riviste, ecco guardatevi bene tutti quelli che li avete votati, spiaccicateci la faccia sul televisore, stropicciatevi gli occhi, perche' e' cio' che vedete che avete, nel migliore dei casi purtroppo inconsapevolmente, votato.
Antonello, condivido.
RispondiEliminaIl Governo sembra sia arrivato proprio subito alla frutta e sulla nomina di senatore e sull'Imu si gioca il tutto per tutto.
Non c'è mica tranquillità però, di sicuro s'inventeranno ancora qualcosa di geniale per stare in piedi.
Dopo il ritiro spirituale "spinoso" tutti si sono "illuminati d'immenso".
Vanna
Sottolineo, dopo aver preso atto che l'IMU e' stato sospesa, che l'enorme presa di coscienza di queste due entita' nati nella "responsabilita'", e che nella "responsabilita'" sembra ci abbiano sempre nuotato, non ha fruttato altro che la "sospensione" dell'IMU sulla prima casa, un rimando cioe' ad eventuali futuri Governi, la soluzione di un problema e' spostarlo, sospenderlo, allungare insomma con il ticatto le scadenze e spostarle di quattro mesi in quattro mesi quasi a prevedere e prevenire crolli, a questo punto auspicabili, di Governo.
RispondiEliminaNon si riescono insomma a toccare i grandi accumuli, l'evasione fiscale e l'elusione fiscale, non si toccano le grandi opere, non si sono sfiorati gli interessi "a tutti i costi e menefreghisti" degli industriali che ancora elemosinano soldi pubblici, nessuno ha parlato di levare le sovvenzioni alle editorie "di partito", ne di revocare le forti commesse militari, non si limitano nemmeno le auto blu e le spese di quel sistema fallimentare dirigenziale.
Quel capitalismo e' gia' finito ed ha ragione da vendere, purtroppo, Grillo, un imprenditore non e' protagonista di nessuna impresa se specula sugli status di sicurezza dei lavoratori, se offre contratti mensili, se imposta la sua azienda sull'accattonaggio sul costo del lavoro, se agita le chiusure e le riaperture in luoghi che non possono comprare, che non sono mercati, se progetta di non annegare grazie ai soldi pubblici sempre, continuamente, sistematicamente.
Un imprenditore non e' tale se non scommette su un prodotto e sulle competenze necessarie per metterlo sul mercato.
Non mi esprimo nemmeno su chi vorrebbe salvare un mercato aziendale chiudendo in Italia, nazione che li ha mantenuti per trent'anni, e aprendo in Croazia, cioe' pago in Croazia circa 300 euro ad operaio per costruire un'auto che poi devo tentare di vendere in Italia a 17.000 mila euro, siamo alla follia, questa non la ritengo degna di essere denominata impresa, e' un suicidio gestionale in un paese peraltro in cui le politiche istituzionali sono tutte in mano agli imprenditori, sembrerebbe che non riescano a mettersi daccordo su quanto, a chi e come estorcere legittimamente ai sudditi.
Ti sei fatto le leggi, poi le hai violate, le hai disdegnate, le hai eluse ed evase, hai compreso di aver fallito come privato, allora invece di comprendere le ragioni di un prevedibile fallimento chiedi soldi pubblici e favorisci l'immigrazione per abbattere il costo della disperazione altrui, non riesci a mettere in piedi un progetto serio tanto che offri contratti mensili ove non settimanali, e che vuoi che ti chiami pure "imprenditore"???
Le aziende chiudono ma Dio mio se le dirigenze sono queste e costano quello che costano qui c'e' da augurarsi che chiudano in tanti quanti intendano andare avanti a sta maniera, non e' possibile che uno Stato riesca a mantenere chi poi gli passa davanti con il caviale fra i denti mentre si va a giocare i soldi al casino', non e' possibile, solo una corretta ed equa politica sociale garantisce un consumo equilibrato tale da garantire la tenuta di un mercato interno.
Poi dice che uno sarebbe comunista se si inkazza, ma belin, fai tu le leggi per trent'anni e sei sempre li a piangere crisi che crei, ma che ti deve dire la gente???