Inizia la campagna elettorale e i sondaggi danno il Pd al 40% |
Perché è questo che il Bersani ha detto nel dopovoto. Con faccia seria e mogia, quasi assente come chi sul ring ha subito un colpo da ko, ha affermato che il PD si presenterà ai nuovi parlamentari del Senato e formulerà proposte, probabilmente ai 5 Stelle, restando a guardare in faccia chi, rifiutandole, si renderà responsabile della rovina del paese. Bello e incredibile il suo voltafaccia. Bello e incredibile, ma buono, anzi geniale, per convincere ancora parte dell'elettorato che lo ha supportato e fargli credere che i futuri mali dell'Italia non saranno da addebitare al suo partito ma a quel movimento che lo vorrebbe rottamare, anzi mangiare come un tonno sott'olio, e che già da prima del voto ha affermato, per bocca del suo mentore, che mai siederà sulle stesse sedie governative e che, al massimo, appoggerà le scelte politiche di volta in volta condivisibili. Beppe Grillo, fra l'altro, durante lo tsunami tour è stato diametralmente opposto al Pd per stile e idee politiche. Infatti, pur non entrando mai nel merito del come e del quando cercherà di portare a buon esito il suo programma, ha tenuto comizi in cui parlava del Bel Paese esaltandone i cittadini onesti e la sua bellezza, oltre a sollecitare un cambiamento del modo di fare politica e la rottamazione dei vecchi e inutili polli-tiganti (ad esempio mandandoli in terapia ma garantendo loro una adeguata cura a base di coccole) e dei sindacati.
Posizioni ben diverse da quelle tristi e funeree del Bersani che, forse per mettere le mani avanti e giustificare un futuro scarso rendimento del suo governo (era convinto della vittoria come si evince dall'intervista rilasciata a La Repubblica verso la metà di gennaio), ha intimidito l'elettore prospettandogli, in mancanza di nuovi sacrifici, uno scenario europeo apocalittico. Possibile non si sia accorto di aver così instillato gocce di paura nella mente degli italiani già in difficoltà economica? In fondo proprio a causa di questa difficoltà, da oltre un anno il centrosinistra aveva la vittoria in tasca. Da quando poi a Berlusconi, sepolto da badilate di critiche, era balenata l'idea del rinnovamento interno al PDL e la voglia matta di mollare, il PD si era ritrovato a correre in campo aperto e senza ostacoli. Sì, una piccola crepa s'aprì quando a Mario Monti, da Bersani seguito quasi sempre in adorazione, si spense l'aurea della pubbilicità positiva di cui era stato inizialmente dotato dai media. L'italico a quel punto comprese che il tecnico non era un moderno Robin Hood, ma un economista capace di fare solo ciò che più era abituato a fare: aiutare i grandi poteri coi soldi dei piccoli contribuenti e prostrarsi alle esigenze delle nazioni forti (per quanto ancora saranno nazioni forti?). Ma alla fine del governo tecnico, Bersani aveva comunque oltre il quaranta per cento degli elettori dalla sua parte. E se invece di fare lo zombi, proponendo casse da morto da pagare a rate, avesse lottato con le unghie e coi denti mettendo l'Europa in secondo piano e la sua Italia al primo, se invece di vagare in una negazione assoluta dei 5 Stelle, quasi non considerandoli elettori votanti, quasi non considerandoli una nuova grande forza da guardare con rispetto, avesse ascoltato i sacrosanti bisogni dei cittadini incavolati, se invece di parlare solo di tasse e olio di ricino avesse cercato l'elettore indeciso sciorinandogli nei comizi e in video altre piccole possibili soluzioni, di certo ora ci sarebbe una maggioranza in grado di governare... con tutti i vantaggi economici che questo avrebbe portato: lo spread sarebbe sceso, invece si è impennato, e la "borsa" sarebbe in grande attivo, invece è in perdita assoluta.
Posizioni ben diverse da quelle tristi e funeree del Bersani che, forse per mettere le mani avanti e giustificare un futuro scarso rendimento del suo governo (era convinto della vittoria come si evince dall'intervista rilasciata a La Repubblica verso la metà di gennaio), ha intimidito l'elettore prospettandogli, in mancanza di nuovi sacrifici, uno scenario europeo apocalittico. Possibile non si sia accorto di aver così instillato gocce di paura nella mente degli italiani già in difficoltà economica? In fondo proprio a causa di questa difficoltà, da oltre un anno il centrosinistra aveva la vittoria in tasca. Da quando poi a Berlusconi, sepolto da badilate di critiche, era balenata l'idea del rinnovamento interno al PDL e la voglia matta di mollare, il PD si era ritrovato a correre in campo aperto e senza ostacoli. Sì, una piccola crepa s'aprì quando a Mario Monti, da Bersani seguito quasi sempre in adorazione, si spense l'aurea della pubbilicità positiva di cui era stato inizialmente dotato dai media. L'italico a quel punto comprese che il tecnico non era un moderno Robin Hood, ma un economista capace di fare solo ciò che più era abituato a fare: aiutare i grandi poteri coi soldi dei piccoli contribuenti e prostrarsi alle esigenze delle nazioni forti (per quanto ancora saranno nazioni forti?). Ma alla fine del governo tecnico, Bersani aveva comunque oltre il quaranta per cento degli elettori dalla sua parte. E se invece di fare lo zombi, proponendo casse da morto da pagare a rate, avesse lottato con le unghie e coi denti mettendo l'Europa in secondo piano e la sua Italia al primo, se invece di vagare in una negazione assoluta dei 5 Stelle, quasi non considerandoli elettori votanti, quasi non considerandoli una nuova grande forza da guardare con rispetto, avesse ascoltato i sacrosanti bisogni dei cittadini incavolati, se invece di parlare solo di tasse e olio di ricino avesse cercato l'elettore indeciso sciorinandogli nei comizi e in video altre piccole possibili soluzioni, di certo ora ci sarebbe una maggioranza in grado di governare... con tutti i vantaggi economici che questo avrebbe portato: lo spread sarebbe sceso, invece si è impennato, e la "borsa" sarebbe in grande attivo, invece è in perdita assoluta.
Insomma, Bersani ha lasciato perdere e snobbato una buona fetta di quegli italiani che avrebbero potuto e voluto votarlo, non parlando a tutti ma solo a quella base che lo aveva premiato alle primarie del PD, primarie servite anche a far incassare al suo partito due euro per ogni voto (tremilioni e duecentomila voti per due votazioni... fate voi i conti). La fossa quindi non gliel'hanno scavata gli altri, gli incazzati, i moderati o chi cavolo ci dicono esistere in Italia (dimenticando che quando tutti si sta bene tutti si è calmi e moderati), ma lui stesso ignorando l'altra parte, quella che dai politici voleva risposte concrete e programmi elettorali che inseguissero la speranza di un miglioramento e non nenie funebri e cassa integrazione continua. La gente vuole vivere in serenità, non morire soffocata dalle tasse che servono a convincere i mercati economici europei e mondiali che in Italia ci sono ancora soldi, che basta chiederli e gli italiani, rassegnati al mero destino, pagano senza fiatare e battere ciglio. Ormai la povertà è per tanti uno spettro con cui combattere ogni giorno. Piccoli imprenditori che si suicidano perché non trovano banche disposte ad aumentare una esposizione o ad aprire una nuova linea di credito, operai che non lavorano e si danno fuoco davanti ai Comuni, mense scolastiche che non consegnano i pasti a causa di chi non sa come pagare il mangiare dei propri figli... la crisi c'è, è innegabile, ma è altrettanto innegabile che per combatterla servono persone di polso con menti aperte che sappiano sbattere i pugni sui tavoli giusti.
Per questi motivi credo che Pierluigi Bersani abbia dimostrato la sua ineguatezza e, con questa, la sua inidoneità a governare. E credo anche che continuerà a mostrarla se non si farà da parte per lasciare ad altri il compito di amalgamare le masse, quanto non è riuscito a lui, e ricompattare una formazione politica che, a questo punto, deve per forza di cose fare scelte drastiche... a partire dal suo interno. Adesso come adesso una sua "resistenza" sarebbe controproducente e servirebbe solo ad allungare la strada che lo separa alla tomba politica, quindi l'unico modo che ha per lasciare un buon ricordo di sé agli storici, è il recarsi al cimitero dei dinosauri coi propri piedi. Per l'Italia si potrebbero aprire nuovi spiragli se fra qualche giorno decidesse di passare i suoi prossimi anni a scrivere libri e andare in giro per il mondo, come fa da tempo il Veltroni, anziché al Parlamento. Perché l'unica via percorribile è una coalizione di larga intesa che non veda al suo interno i rottamandi. Una intesa politica fra Il Movimento 5 Stelle e il PD, francamente pare utopia e non credo proprio che il M5S voglia governare il Paese; credo invece che voglia fare esperienza, tenere sotto controllo chi governa cercando di impostare e far votare le riforme inserite nel proprio programma. Beppe Grillo ha ormai una conoscenza politica decennale e sa bene che appoggiando a priori una parte si corre il rischio di finire sul rogo dell'elettorato che disperde quanto di buono s'è fatto.
Detto quanto sopra, appare già da ora chiaro che l'unico modo che all'Italia resta per ridiventare governabile, è aprire la mente per raggiungere una larga intesa su quei temi che tutti approvano e sono indispensabili. Per poterlo fare occorre eliminare i rami secchi che impediscono all'acqua di confluire all'interno del bacino chiamato governo. Quindi al cimitero politico, seppure abbia sinora parlato solo di chi voleva suonare ed è stato suonato, non deve andare unicamente Bersani, lui deve essere l'incipit affinché, per il bene della nazione e dei suoi cittadini, altri lo seguano, in primis Silvio Berlusconi. Tolti di mezzo i due rivali ed i loro storici delfini, resteranno in Parlamento tanti giovani intelligenti in grado di portare a compimento le riforme previste, anche perché alcuni punti dei programmi elettorali (del M5S e del PDL ad esempio) sono identici. Con queste riforme, con meno chiacchiere e nessun litigio, si potrà iniziare a garantire una stabilità politica che aiuterà l'Italia a trovare più sostenitori nell'Europa che conta e quella forza emotiva che serve per chiedere ulteriori sacrifici agli italiani. Siamo a un punto di svolta, impossibile non capirlo, qui non si tratta più di stare a sinistra a destra o al centro, qui l'ideologia personale è andata a farsi benedire e gli elettori per sopravvivere si sono mischiati lasciando perdere colori e bandiere. Qui o si fa qualcosa ora o un domani ci troveremo tanti piccoli Bersani e tanti piccoli Berlusconi incapaci di dialogare fra loro e trovare quegli accordi che in breve tempo aiutino il lavoro a ripartire e, con questo, la società a capire che solo il dialogo permette di arrivare a quei punti di incontro indispensabili per vivere tutti in serenità.
Se non si riuscirà a far subito questa scelta, meglio tornare fra tre mesi a votare per far sì che siano gli elettori a decidere al posto di quei politici che, ormai si è capito, non sanno neppure quando, per il bene del loro Paese, è giunto per loro il momento di farsi da parte.
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Detto quanto sopra, appare già da ora chiaro che l'unico modo che all'Italia resta per ridiventare governabile, è aprire la mente per raggiungere una larga intesa su quei temi che tutti approvano e sono indispensabili. Per poterlo fare occorre eliminare i rami secchi che impediscono all'acqua di confluire all'interno del bacino chiamato governo. Quindi al cimitero politico, seppure abbia sinora parlato solo di chi voleva suonare ed è stato suonato, non deve andare unicamente Bersani, lui deve essere l'incipit affinché, per il bene della nazione e dei suoi cittadini, altri lo seguano, in primis Silvio Berlusconi. Tolti di mezzo i due rivali ed i loro storici delfini, resteranno in Parlamento tanti giovani intelligenti in grado di portare a compimento le riforme previste, anche perché alcuni punti dei programmi elettorali (del M5S e del PDL ad esempio) sono identici. Con queste riforme, con meno chiacchiere e nessun litigio, si potrà iniziare a garantire una stabilità politica che aiuterà l'Italia a trovare più sostenitori nell'Europa che conta e quella forza emotiva che serve per chiedere ulteriori sacrifici agli italiani. Siamo a un punto di svolta, impossibile non capirlo, qui non si tratta più di stare a sinistra a destra o al centro, qui l'ideologia personale è andata a farsi benedire e gli elettori per sopravvivere si sono mischiati lasciando perdere colori e bandiere. Qui o si fa qualcosa ora o un domani ci troveremo tanti piccoli Bersani e tanti piccoli Berlusconi incapaci di dialogare fra loro e trovare quegli accordi che in breve tempo aiutino il lavoro a ripartire e, con questo, la società a capire che solo il dialogo permette di arrivare a quei punti di incontro indispensabili per vivere tutti in serenità.
Se non si riuscirà a far subito questa scelta, meglio tornare fra tre mesi a votare per far sì che siano gli elettori a decidere al posto di quei politici che, ormai si è capito, non sanno neppure quando, per il bene del loro Paese, è giunto per loro il momento di farsi da parte.
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hai ragione Massimo,mi sembra che si stia vivendo un momento di apatia....si vede che Pierluigi bersani abbia avuto un raffredamento sarà colpa della stagione....non l'ho vista nemmeno così quando aveva vinto contro Renzi....
RispondiEliminacerto uno risuscita e l'altro si spegne.....
di Grillo che dire,mi sembra un personaggio molto astuto,speriamo che i suoi collaboratori siano alla sua altezza,certo ne avrei voluto sapere di più.....
d'altronde non è male ,se lo si vuole leggere del tipo come:-non si dà la perla ai porci-....
non si può che dire che è una situazione geniale.....
l'unica cosa che mi preocupa che al quanto uno possa fare la cosa giusta " la libertà " è fondamentale che non deve mancare....
poi come personaggio per quello che sono venuta a conoscere,che non ha avuto una vita facile ,proprio perchè parlava troppo......un po' come la storia del papa Woitila tartassato dai comunisti ....una volta divenuto papa questi comunisti se ne dovettero andare.....buonanotte
Massimo hai proprio ragione.
RispondiEliminaBersani, pur essendo una persona preparata ed affidabile, non ha saputo ingranare la marcia giusta né è stato consigliato, a meno che tra i suoi, lui ascolti solo chi gli pare.
In questi ultimi tempi dopo la nomina a presidente ho notato la presenza di alcuni scomparsi precedentemente ed altri spariti senza ragione.
Esempio: Enrico Letta nuovamente presente a dire niente.
Sparito Franceschini che io avevo avuto modo di apprezzare nei mesi in cui sostituì Veltroni, mi sembra di ricordare.
Franceschini veloce nel pensiero e nel rispondere sempre in modo appropriato,pertinente e sicuro anche con la battuta pepata .
Era nuovo e diretto non bizantino ,per esempio, come D'Alema.
Quasi sparita la Bindi molto preparata,è apparsa la Concia.
Al Posto di Fassino ecco dare lo spazio a Fassina che parla senza dire nulla anche lui e per di più col pensiero ingarbugliato.
Queste assenze e presenze mi fanno pensare a giochi interni di Palazzo dei quali il Bersani non ha tenuto le redini ma si è fatto trasportare.
Quando Veltroni ha fatto il suo bel discorso di addio alla politica in Parlamento, lui lo ha ascoltato?
Non credo, perché avrebbe impresso una svolta al PD e a se stesso.
Perché aprire la porta solo al Sel e non a Rivoluzione Civile,a chi faceva comodo Vendola e non gli scomodi magistrati?
Perché corteggiare Monti e il centro e non la sinistra
socialista?
Ora, se veramente non vuole essere rottamato,deve aprire al politico Grillo ( lo ha detto questa mattina Lucio Caracciolo alle ore 5,50 ) anche secondo me.
Ma chi di loro metterà in discussione stipendi, poltrone, privilegi, cariche, decisioni scomode ecc.ecc?
Se il PD non si apre al confronto con la base, si tornerà a votare.
Vanna
Purtroppo concordo, e non solo si e' mostrato inadatto perche' non ha proprio fiutato il vento, secondo me ha proprio fatto scelte di "destra", quindi peggio.
RispondiEliminaMa come puo' un leader di sinistra paventare od anche non rifiutare categoricamente una collaborazione con un Monti??? Forse non ha capito che Monti ha distrutto il mondo del lavoro ed ha stravolto il patto sociale annullando di fatto le pensioni ai lavoratori, e lui che di sinistra ha la vittoria in mano nel deserto fa marcia indietro e cerca "collaborazioni"??? Mmmmmmmmmm.
Credo che dovesse portare la sinistra a questo punto perche' l'errore e' di quelli pacchiani, se di errore si tratta, a me pare che sia molto peggio, credo che lui sia stato lasciato al comando giusto il tempo per portare la nave alla deriva dopo aver beccato uno scoglio gigantesco che non puo' dire di non aver visto, la manovra e' comunque quella e lasciamo perdere l'incomunicabilita' perche' magari ognuno ha le proprie inclinazioni personali ma, chiedo, credeva di stravincere con due apparizioni nelle televisioni dell'avversario??? Un Tour di comizi e tagliatelle nooo???
E qui mi balza alla mente che la sua presenza ha tarpato le ali a personaggi piu' freschi, la base insomma non puo' ricreare e rigenerare il partito da decenni per "colpa" dei dalemiani, lo stanno facendo morire come un elefante, di ricordi, forse che serva l'abbattimento dei due poli e del bipolarismo per l'entrata in politica di nuovi soggetti che dopo la Ferrari vorrebbero affermare il proprio alter ego guidando addirittura l'Italia???
Ha fatto bene Grillo a "non voler" governare ma ad insinuarsi pesantemente fra le pieghe del Porcellum, spero solo non abbia il Montezemolo della situazione dietro, spero veramente sia gente libera.
Invece sottolineo il risultato stupefacente di Monti che tutti i media hanno descritto come deludente sconfitta, quelle politiche disastrose sono state premiate con il dieci% IL DIECI??? Ma chi cavolo li ha votati??? Dei suicidi masochisti??? Immigrati arrivati ieri e che non sanno nulla dell'Italia??? Ecco trovo piu' sconvolgente quel voto che quello logicamente deludente del PD.
Occhio perche' la lotta ai poteri forti non e' finita, dopo le banche arrivera' Torino???
@ Vanna
RispondiEliminaPerché aprire la porta solo al Sel e non a Rivoluzione Civile,a chi faceva comodo Vendola e non gli scomodi magistrati?
Perché corteggiare Monti e il centro e non la sinistra
socialista?
Sono perfettamente d'accordo con te !!!
"PD , dì qualcosa di sinistra !" L’'accorato consiglio Nanni Moretti continua a rimanere inascoltato
Eh, si che con "Il Caimano" e "Habemus Papam" , Nanni aveva ampiamente dimostrato di avere qualità profetiche di non poco conto
Tra l'altro ho molto apprezzato la sua polemica dichiarazione " nonostante lo spot elettorale 'smacchiamo il giaguaro, voterò il Pd." perchè se Crozza è un bravo comico, Floris è un pessimo giornalista : non si inizia una trasmissione di serio approfondimento politico con una "copertina " dileggiante il cui unico risultato è stato quello ridicoleggiare tutto e tutti svilendo il senso di una situazione politica la cui drammaticità nazionale ed internazionale era tale da non sopportare barzellette fuori luogo.
Non parliamo poi di quel trombone di Santoro il quale in cambio di un’audience da sballo ha sdoganato Berlusconi alla grande …
Gli italiani votano con la pancia e non con la testa.
.
Per quanto riguarda Monti, il suicida per eccellenza, avremo il piacere di non trovarcelo più fra i piedi e soprattutto abbiamo scoperto che la laurea alla Bocconi non protegge dal commettere interplanetarie castronerie
Staremo a vedere: comunque così, a naso, mi sembra che l’unica alternativa sia quella di andare col piattino a chiedere l’elemosina a Grillo.
Il M5S dichiara che non farà alleanze ma che valuterà di volta in volta le proposte di legge e le sosterrà o boccerà SOLO secondo tale valutazione concreta ed estemporanea, a prescindere da dove provengano.
RispondiEliminaLa platea risponde:
sbigottimento delle cariatidi del "finchè la barca va" con la barca incagliata su una modestissima secca, segnata su tutte le mappe degli intelletti da medi in su e chiaramente visibile ad occhio nudo sol che si fossero levati la doppia benda da doppi pirati.
Napolitano cerca di togliersi di dosso lo slime vomitatogli addosso dai mostruosi cittadini al grido di "populismo! antipolitica!".
Insomma: una semplice frase cela una vera RIVOLUZIONE.
Ed effettivamente lo è, per Loro pasciuti politicanti dell'intrallazzo-comunque-sia-basta-che-se-magni-na-volta-io-na-volta-te-e-pel-resto-ce-la-ridemo-de-panza.
Per noi, miseri comuni cittadini, autoetichettantici di destra o di sinistra - poveri scemi! - semplice BUON SENSO.
L'Europa vacilla tuonando.
Doveva essere ben debole anche con quel vocione, dico io.
Provo lo sbigottimento di chi vede la banalità data per scontata elevata ad eccezionale idea rivoluzionaria o svilita a becero populismo.
Mi sento abbastanza male e provo sfiducia: molti cadranno nella trappola e l'afflato libertario verrà ricacciato in gola, ve lo dico io che son nessuno.
@Chiara
RispondiEliminail "valuteremo di volta in volta e di proposta in proposta" non e' sicuramente rivoluzionaria in se stessa e dovrebbe far pensare la frase di Bersani, riferita alla posizione politica estemporanea del M5S, "questo pero' non basta".
E la differenza non e' solo politica, sarebbe a dire il vero il meno, la differenza e' progettuale, un'alleanza a prescindere da la possibilita' di allargare il numero di spese fisse a bilancio e vuoi mettere ad inizio legislatura sapere i numeri per chi ha rate di ville milionarie???
E' questo che spaventa le cariatidi, erano abituati a secretare il bilancio ed a progettare appalti e spese pagate, con soldi pubblici, ad amici di amici, la mancanza di progettualita' e' negativa per la totale instabilita' economica che crea nei confronti del paese ma e' salutare per un sacco che presenta un po' troppi buchi strani.
Benissimo fanno i grillini a non cedere di un solo metro senza conoscerne le direzioni, daltronde c'e' anche un altro errore madornale di Bersani che disvela anche un approccio stantio ai problemi, ha dichiarato ad un Movimento popolare che "ora deve prendersi tutte le responsabilita' perche' ora sono dentro anche loro", questo e' un pauriso boomerang, la RESPONSABILITA' deriva da un voto popolare ad un movimento popolare, quindi l'approccio della politica "eletta" alla RESPONSABILITA' non e' una cosa che si puo' vilmente sventolare in faccia all'avversario ma e' invero una SPLENDIDA OPPORTUNITA' di cui lui per primo avrebbe dovuto fare tesoro, ma tant'e' la "vecchia" concezione non riesce a vedersi di troppo.
L'antidecisionismo se non dopo consultazione con poteri forti, l'idea che la RESPONSABILITA' possa spaventare chi le idee le ha a dispetto di un mondo borsistico fintamente germanocentrico e' veramente da medioevo.
Ben giusto e' non ammettere alleanze provenienti e calcificate in ambienti pieni di polvere ed anzi chiedere le dimissioni di chi non ha mai voluto rappresentare veramente le istanze moderate di sinistra.
E continua a perdere voti ogni volta che parla, incredibili gli errori di impostazione.
Non c'e' piu' un perdente ed un vincente, non e' una partita a bilie, centra na mazza, vecchia politica, parlare di politica, dialogare, ci sono tre vincenti e tre perdenti, DEVONO accettare il dialogo e smetterla di pensare a vittorie di Pirro, nelle decisioni ci sono migliaia di famiglie, il loro destino, il loro lavoro, bene i tre eletti devono sedersi e parlare dei problemi raggiungendo decisioni concertate.
Secondo me e' il migliore voto da un secolo a sta parte, e' che bisognerebbe aprissero gli occhi.
"Secondo me e' il migliore voto da un secolo a sta parte, e' che bisognerebbe aprissero gli occhi
RispondiEliminaSai che ti dico, Antonello ?
Che a me questo scenario apparentemente folle m'intriga non poco !
Visto mai che dopo uno choc di tal fatta il malato si risvegli dal coma profondo ?
OT @ Massimo Prati
RispondiEliminaOggi è deceduto Stéphane Hessel, l’autore del libretto “Indignez vous!” (”Indignatevi !”)
Avevo letto il suo pamphlet già lo scorso anno ma solo ieri mi sono accorto che, edito dalla Indigène éditions, appartiene alla collana "Ceux Qui Marchent Contre Le Vent", motto della tribù indiana degli Omaha Sioux
Questo particolare mi ha fatto immediatamente pensare a te,al tuo blog ed alla sua significativa intestazione
Un carissimo saluto
Enrico
Enrico la penso come te e se sono intelligenti capiranno quello che devono fare altrimenti temo che ci ritroveremo con un Monti bis.
RispondiEliminaA me piace fare ipotesi ed ora ne presento una che fa un po' ridere.
Immaginiamo che Bersani non possa legare con Grillo, si potrebbe fare avanti quel creativo di Berlusconi e accordarsi con le 5 stelle,tra uomini di spettacolo potrebbero intendersela, sarebbero abilissimi a tirar fuori tutte le ragioni più concrete e verosimili.
Ognuno potrebbe cedere qualcosa, il problema sarebbe a chi dare la parte principale.
Sì è un copione non possibile, e i numeri non ci sono, ma in questa situazione così complessa,ci sta bene ipotizzare l'assurdo, così per sorridere amaramente.
Perdonatemi la ingovernabile fantasia, non voglio mancare di rispetto a nessuno.
Vanna
Impossibile, il Berlusca vuole la Tav, il Ponte sullo stretto, la corruzzione, il nucleare, gli appalti, i grillini niente di tutto questo, proprio l'opposto, per non contare i temi sulle sovvenzioni vergognose ai giornali e quelle ai partiti, infine gli attuali sindacati convengono alla Confindustria mentre i grillini vogliono addirittura azzerarli.
RispondiEliminaIl Berlusca e' fortemente per il bipartitismo e per il vincente e perdente, per il leaderismo, i grillini proprio il contrario, non ultimo i grillini rifiutano le alleanze ma si preservano come voce e partito unico, per ora, quindi sostengono la vera liberta' di pensiero, il multipartitismo democratico.
Il Berlusca da miliardario non intende pagare le campagne elettorali e prende a mani basse le sovvenzioni rimborsive mentre i grillini, da "dipendenti" del popolo quali si considerano offrono le campagne con il volontariato e rendono i rimborsi elettorali.
Credo che non vi sia spazio a partire da una priorita' ineludibile, una nuova legge elettorale a scanso di demenzialita'.
La governabilita' e' un interesse di chi usa il popolo per propri interessi, almeno lo e' attualmente, e sarebbe interessante proporre di poter depositare il proprio voto nelle prefetture potendolo cambiare in ogni momento e risparmiando cosi' i soldi ciclici di elezioni "procurate".
Grazie Enrico, mi lusinga una cifra il fatto che tu abbia pensato a me e al blog.
RispondiEliminaOra, lasciando stare i titoli pubblicati che volano in cielo mentre io a volte sbatto il muso nelle fronde degli alberi (e già è tanto che non cada), quella collana è titolata al plurale, quindi il pensiero deve andare a tutti i commentatori che qui scrivono, te compreso, che condividono anche solo l'idea di non restare piantati a terra e camminare su un solco prestabilito...
Ciao, Massimo
@Enrico @Massimo
RispondiEliminabellissimo il richiamo, non sapevo.
Onorato di aver scelto di volare contro vento anche io.
Antonello, è vero, ma io scherzavo comunque sembra che anche all'estero siano preoccupati da una eventuale strana coppia.
RispondiEliminaSaluti
Vanna
Da concittadino e quasi coetaneo, conosco Grillo da quando lui ragazzino sparava acqua alle macchine in transito alle due di notte, da quando starnutiva violentemente all'aereoporto lanciando megacaccole finte sui cappotti di cashmire delle anziane che si schifavano, si diverte proprio a ridere, fosse nel deserto ed in solitudine piuttosto si prenderebbe in giro da solo, dall'altra parte la filmografia e' piena di maschere da clown indossate da rapinatori.
RispondiEliminaOra sta a noi capire chi e' la maschera e chi il vero clown, ma non mi sembra difficile per ora, il futuro pero' sara' gentiluomo credo.
Ho capito che scherzavi ma il Berlusca darebbe l'anima per potersi alleare con Grillo ed aspetto la resa dei fatti per poterci scherzare anche io, troppi si son venduti e hanno saltato il fosso, diffido quindi per ora, anche perche' il programma di Grillo per l'economia ha punti che ancora devo capire a fondo, vediamo che succede e come si comportano tutti, poi ognuno potra' trarre le proprie conclusioni.
Io la vedo cosi'.
@ Antonello
RispondiEliminase Grillo tira troppo la corda e, impedendo una governabilità a termine, manda tutto a carte quarantotto obbligando il Paese a tornare subito alle urne ancora con questo schifo di legge elettorale, il suo movimento si sgretolerebbe con la stessa velocità con cui si è costruito. E questo lui lo sa bene
Penso che adesso è costretto giocoforza a mantenere la maschera del duro e puro ma la sua base elettorale è orientata ad esportare il modello siciliano che funziona alla grande.
Quindi io credo che il Pd potrebbe ottenere una fiducia “a tempo” per poi tornare al voto con uno scenario politico meglio definito se decidesse di offrire in cambio una nuova legge elettorale, il dimezzamento dei parlamentari, l’eliminazione dei loro privilegi, l’istituzione del reddito di cittadinanza, la norma che vieta l’eleggibilità dei condannati e la cancellazione dei rimborsi elettorali (… e magari si ottenessero queste riforme !!!).
@ Antonello
RispondiEliminaPs : ho dimenticato di inserire nell'elenco la richiesta più importante : La legge SUL CONFLITTO D'INTERESSI !!!
@Enrico
RispondiEliminaconcordo su praticamente tutta la tua analisi.
Il problema e' che Bersani vorrebbe infilarci cose da decriptare tipo "la riforma delle istituzioni" (i grillini avrebbero l'eliminazione delle province e l'accorpamento dei comuni sotto i cinquemila abitanti).
In effetti il modello siciliano dei 5S funziona ma e' proprio quello che intendeva Grillo quando concede sostegno "di volta in volta" e su base sostanziale a difesa dei cittadini, perche' ancor oggi in Sicilia funziona che i grillini appoggiano le iniziative valutandole di volta in volta.
Certo che se gli viene risposto "questo non basta" un movimento con la maggioranza popolare ha la preminenza ed in quel caso e' Bersani che si piglia una tetra responsabilita'.
Primo obiettivo comunque concordo, legge elettorale decente con preferenze e che elegga veramente in base al voto degli italiani, ma sapendo che vincerebbe Grillo, pensi che Bersani e Berlusca l'approverebbero???
@ Antonello
RispondiElimina"Primo obiettivo comunque concordo, legge elettorale decente con preferenze e che elegga veramente in base al voto degli italiani, ma sapendo che vincerebbe Grillo, pensi che Bersani e Berlusca l'approverebbero???
Beh, se Bersani decidesse di rischiare la fiducia per un nuovo governo pur di non approvare una legge elettorale seria per paura di una eventuale futura vittoria di Grillo, la responsabilità di mandare a picco il paese cadrebbe tutta sul Pd e su di lui.
E lo spread a 3000 su di noi...
Uno scenario che non voglio nemmeno lontanamente immaginare.
@Enrico, Antonello
RispondiEliminaa questo giro siete belli
Tab
@Antonello
RispondiElimina(Qualche riflessione a bocce ancora in moto rettilineo per il principio d’inerzia)
Il trionfale ingresso dell’ M5S in Parlamento conquistato attraverso il voto popolare non scuote solo l' ancien régime della politica italiana obbligata adesso a fare i conti con la presenza di un inedito Terzo Stato, ma preoccupa anche l’Europa che alla luce dei sorprendenti risultati italiani ( vedi dichiarazioni dell' "inorridito" Peer Steinbrueck, candidato socialdemocratico alla cancelleria) teme la propagazione di un “virus” così come è avvenuto in Medio oriente con la “primavera araba”.
E forse anche di più poiché questa rivoluzione si è compiuta non con l’intervento dei carri armati e dei kalashnikov ma applicando le regole della democrazia fino alle sue estreme conseguenze
Lo scenario è complicato e pericoloso ma almeno ci ha fatto uscire dalle sabbie mobili che ci stavano inghiottendo
Ora, a mio avviso, i casi sono tre :
- O tutto si sgonfia miseramente come un soufflé mal riuscito ( ( la Casta “normalizza” il Movimento “comprandosi i suoi rappresentanti ed ” i mercati” gli danno una mano )
- O tutto va in malora trascinando il Paese nel caos perché Grillo non ha la capacità né la forza di gestire una situazione più grande di lui
- O, miracolosamente protetti dallo Stellone d’Italia, si riesce a trovare la quadratura del cerchio e a diventare il motore di un rinnovamento profondo delle regole democratiche diffondendo il nostro modello anche agli altri paesi europei
-
Se tu trovi un ulteriore panorama alternativo fammelo sapere
Saluti
Enrico
Enrico:
RispondiEliminaah, quanto mi fa sognare il tuo terzo panorama! e quanto mi sa di profetico il secondo...quel vincolo di due mandati potrebbe portare alla "corruzione delle belle anime" più di qualunque ghinea...temo che le sirene del seggio a vita li potrebbero assai ammaliare! mai come adesso spero di dovermi rimangiare il pessimismo.
@Enrico
RispondiEliminaSecondo me il Nostro scenario piu' realista ed attuale e' porre dei piccoli obiettivi, passo a passo, le priorita', credo che una "decente" legge elettorale potrebbe essere il Primo obiettivo, e' la base della democrazia, importantissima.
Tra l'altro e' uno spartiacque, con una legge elettorale decente anche il peggior delinquente ha paura di tornare a votare.
Oltre non voglio vedere, anche perche' potrebbe essere presa male da qualcuno la tua terza possibilita', vediamo, comunque non mi sembra questo risultato tragico, e' un risultato che si e' creato in proporzione dell'importanza dei problemi da risolvere.
Li paghiamo tutti, che li risolvano.
per antonello:
RispondiEliminahttp://blog.libero.it/Hp1/11880641.html
Anonimo:
RispondiEliminaseriously??
la "creatività" (cit. bio), cosa buona in generale, è addirittura la sostanza stessa di certi argomenti....
ma la Politica è un'altra storia; urge concretezza e raziocinio, grazie.
p.s. Antonello, sei di "quella" parrocchia? dico in generale, senza specifiche anagrafiche.
p.s. e chiaramente non mi riferisco nemmeno al partito.
RispondiElimina@Chiara
RispondiEliminaPoi c'era gente che rideva quando citavo Zagami collegato a parentele nobili britanniche e come apice esoterico campano, ricordo che e' proprio lui che in un'intervista pubblica, a proposito di cronaca, cito' il Parol. come appartenente ad ambienti esoterici, intervista pacificamente pubblica e che non mi risulta sconfessata, chiedere al magistrato TSOato.
Chiara, io non ho parrocchie, non ho partiti, ritengo anche limitativo dividere il pensiero in destra, sinistra e centro, patatina e pisellino compresi e credo di averlo dimostrato mille volte.
Amo il libero pensiero, la parita' di diritti e doveri nella diversita' eterogenea, non ho ORIENTAmenti ne padroni, coltivo ed alleno una mia ottica personale, quindi non affiliata ne "dipendente", frega na mazza, non sono Antonellocentrico, ascolto molto, leggo, osservo.
Nel Sud in particolare servono forze aggreganti che abbiano la possibilita' di difendere punti di vista diversi da quelli popolari purtroppo quasi mai slegati da quel fenomeno corrotto che oggi si chiama "crimine organizzato" e che anticamente era espressione degli anticorpi ad uno Stato "invadente".
Credo all'autodeterminazione dei popoli, che contrasta con gli infantili voleri del Nuovo Ordine Mondiale, non esistono le uniformita' di interessi nella stessa misura in cui non esiste l'uniformita' del destino che ogni individuo, famiglia e popolo ha il diritto di scegliersi.
Dopodiche' dovrebbe essere significativo il fatto che ho sempre detto di essere uno, e mi stupisce pure questo riferimento a Zagami, io ho citato Zagami piu' volte perche' lui ha citato piu' volte il caso di cui ci si occupava in questo blog, ed essendo lui titolato a fare le affermazioni pubbliche che ha fatto non vedo perche' non avrei dovuto sottolineare riportando i link.
Ero poi arrivato a lui studiando la storia del Dr. Ferrar. che pure ha potuto diffondere pubblicamente dati ed atti che rappresentavano una nemmeno lontana ipotesi che si e' anche trattata nel blog sul caso di Ascoli.
Semplicemente.
Sapevo della fondazione di un movimento da parte del Dr. Ferrar. ma mi giunge nuova questa di Zagami, non so che idee abbia, me le leggero' e se capita mi faro' un'idea mia, certo parte da una posizione che non puo' non suscitare diffidenza e prudenza.
Sta anche ai ragazzi del Sud stabilire se rappresenta loro istanze o se puo' essere un tentativo di trasformare un nordista serbatoio di voti in strumentalizzazione perenne.
Te, Chiara, hai quella tonaca???
Non dovrebbe meravigliarti ci si rivolga a te, Antonello.
RispondiEliminaE' un O.T. parziale, si parla sempre di politica.
Ho pensato potessi trovare interessante questo nuovo corso di Zagami, dato che più volte lo citasti.
Nessun riferimento personale, solo questioni di approfondimento.
Per scatenare una rivoluzione ci vuole un Folle, per governarne la vittoria è necessaria la guida di un Saggio
RispondiEliminaGrillo non prevedeva risultati elettorali che configurassero uno scenario di stallo.
Io penso che si aspettasse una buona affermazione del suo movimento, una vittoria netta della coalizione di centrosinistra ed un governo a guida Pd regolarmente incaricato dalla propria maggioranza.
I “suoi” avrebbero attuato una opposizione senza mezze misure, avrebbero tenuto in vita il governo lo stretto necessario per ottenere alcune essenziali riforme e poi si sarebbe tornati alle urne dove il M5S avrebbe “fatto il pieno” raggiungendo l’obiettivo di “mandarli tutti a casa” come promesso
Le cose invece sono andate diversamente e adesso Grillo per uscire dall’impasse provocata dal suo risultato superiore alle aspettative - risultato che ha modificato i rapporti di forza delle tre maggiori componenti politiche e che dunque lo obbligherebbe ad assumersi responsabilità istituzionali per la nascita del governo - gioca la carta dell’ammucchiata proponendo agli avversari un governassimo Pd/PDL a scadenza ravvicinata
Come dire : pretendere che Il PD "si suicidi" e si elimini da solo dalla scena politica senza colpo ferire !!!
Strategia che non mi appare percorribile ( e che non appare percorribile nemmeno alla base del Movimento)
Come se ne esce ?
Prendo atto e dico solo che personalmente preferisco seguire "maestri" che indossano le camicie col colletto e i bottoni sul davanti.
RispondiEliminapersonale inclinazione, ognuno faccia come meglio crede.
passo e chiudo, senza desiderio di polemizzare.
visto l'andazzo, ora come ora i maestri con camicia colletto e bottoni mi suscitano sospetto.
RispondiEliminaal reciproco, in compenso, il sospetto è superato da quel dì da vere e proprie certezze.
RispondiEliminameglio di tutto è stare in proprio, nel senso di propria testa e propri piedi, credete. almeno nessuno ti svia, in un senso o nell'altro.
@anonimo
RispondiEliminano, secondo me sbagli, ripeto, io ho citato Zagam. in relazione solo ed esclusivamente al caso di cui trattavamo nel post specifico ed a dati strettamente attinenti a quel caso, nello specifico se ti servisse per coerentizzare, chi ha pubblicato nel suo sito l'intervista a Zagam. in cui trattava alcuni riferimenti al caso e' proprio il Dr. Ferrar.che fu poi ascoltato dagli inquirenti in merito a fatti specifici.
Per il resto Zagam., per quanto mi riguardava e riguarda puo' pure fare parte degli scout, essere milanista o passare le serate al club di freccette, come anche fondare un movimento esattamente come e' diritto o facolta' di ogni italiano, sono mi sembra sue liberta'.
Qua invece si parlava di risultati di elezioni e centra nulla linkare a me un movimento che non mi risulta nello scenario che si analizza, se era diretto a me poi credo che sia stato un riferimento sprecato, e non lo dico per disprezzo perche' in democrazia vera tutti possono esporre le proprie idee, e' che non sapevo neppure di quel movimento, ho sentito un accenno di qualcuno del M5S che citava un movimento piratesco ed un 2.0 e ho sentito Grillo dire che avevano un massone fra le fila che hanno poi scoperto ed isolato, non credevo e non credo centrasse Zagam.
Stante cosi' invece le cose credo che siano anzi azioni di disturbo per il M5S, significa che si cerca di frazionare, di creare fratture, di indebolire, potrebbe essere cosi', spero tentativi vani, l'eliminazione delle sovvenzioni a giornali, partiti e scuole private puo' aver creato inquietudine in certi ambienti.
Ed intanto, dove l'equita' non accompagna convenientemente l'imposto rigore ci pensa la responsabilita' dei grillini, primo provvedimento infatti e' il dimezzamento degli stipendi degli "eletti" dopo la restituzione dei rimborsi elettorali.
RispondiEliminaPer i media pero' sarebbe strano che si tengano i rimborsi spese, pensa te, invece di chiedere che aumentino come tutti gli altri una manciata di volontari, magari disoccupati si sono dimezzati gli stipendi dando uno schiaffo morale ai privilegiati perloppiu' milionari, ma la notizia e' che i fortunati vincitori del voto si tengono i rimborsi spese.
Ma per favore, come si vede che i media cominciano a remare contro il cambiamento.