Fra qualche giorno saranno cinque i mesi vissuti in carcere da Sabrina Misseri. La sua colpa? Si dice abbia ucciso la cugina Sarah a causa della gelosia perché entrambe desideravano il ragazzo più fico del gruppo, quel Ivano Russo che voleva restare solo un amico di entrambe. Dove è avvenuto l'omicidio? In garage sta scritto sugli atti procedurali basati sull'incidente probatorio a cui è stato sottoposto il padre, unico vero accusatore di sua figlia. Con quale arma è stata uccisa? Con una cinta dice la procura con la voce di Michele Misseri, una cinta da uomo trovata per caso all'entrata della cantina. Le prove ci sono? Come non ci sono, le prove ci sono ed hanno accertato la veridicità di quanto detto dal buon contadino eletto a santo protettore di mosche e formiche dalla nipote Daniela che lo venera a nuovo mito e mai e poi mai crederà sia un assassino.
E' anche vero, in tutta onestà, che in maggioranza le prove sono state portate proprio dal benevolo genitore che ha cercato in tutti i modi di proteggere la figlia. E per proteggerla ha eliminato ogni traccia del delitto quali il telefonino, le chiavi, l'arma usata. No, scherzavo, le tracce non le ha eliminate, anzi le ha portate in primo piano. Capita si facciano stranezze nella vita. E' logico, sarebbe stato meglio l'avesse denunciata subito dopo l'omicidio chiamando i carabinieri, ma in ogni caso lui poi l'ha accusata ed un padre non accuserebbe mai la propria bimba se lei non fosse colpevole. I padri non fanno certe cose. Oddio, ma è proprio vero che non fanno certe cose? No perché io so che sulla Terra migliaia di padri uccidono i loro figli, che milioni di figli vengono cresciuti dai nonni perché i loro genitori non hanno né il tempo né la voglia di crescerli, che migliaia e migliaia di bimbi vengono abbandonati appena nati, o peggio ancora buttati nei cassonetti, che milioni di bimbi vengono abusati dai pedofili, che milioni di bimbi vengono sfruttati nel vasto giro della prostituzione, e tutti questi casi stanno a significare che non sempre la prole viene protetta dai padri. Eppoi occorre capire se chi ha davvero l'intenzione di proteggere un figlio tiene per sé gli oggetti appartenuti alla vittima o li seppellisce in eterno.
Inoltre è ben strana, nonché incapibile e singolare, una denuncia fatta ratealmente, non s'è mai vista in nessuna nazione del mondo una confessione del genere. Ma anche lasciando perdere le infinite stranezze dobbiamo comunque registrare delle notevoli incongruenze mentali. Se gli italiani sono d'accordo sul fatto che non l'ha denunciata immediatamente per proteggerla, se sono d'accordo nel dire che ha occultato il corpo per proteggerla, se sono d'accordo nel pensare che si è autoaccusato per proteggerla, perché non sono tutti d'accordo sul fatto certo che quest'uomo è una brutta bestia che ha nascosto al mondo, e probabilmente in primis alla famiglia, la sua vera natura? Perché ci sono persone che lo commiserano dandogli il loro appoggio e difendendolo a spada tratta? Chi di voi avrebbe spogliato il corpo morto della propria nipote quindicenne, quasi una figlia nel modo di vedere ormai popolare, e, dopo averlo rivestito e rispogliato, l'avrebbe legato con una corda e gettato in una cisterna piena d'acqua?
Voglio la verità... l'avreste fatto? Se la risposta è no significa che non siete animali ma uomini, se la risposta è sì significa che non siete uomini ma animali. Ed allora perché non partire da questo dato certo prima di parlare in maniera positiva ed umanitaria di una tale persona? Michele Misseri è un animale, forse un necrofilo, ed ha agito da animale. Se non è assodato questo non so cosa lo sia. Quindi, essendo un animale, davvero si può credere non abbia denunciato subito la figlia perché aveva paura di lei e della moglie, quelle dipinte dai media coi colori delle arpìe? Ci credete veramente? Davvero dopo aver occultato il corpo è riuscito, nei giorni successivi, a fingere con tutti in maniera perfetta perché voleva proteggere la figlia e non perché la sua vera natura lo portava a fingersi da sempre chi in realtà non era? Una maniera così perfetta da non avere sussulti e farsi riconoscere come il brav'uomo di sempre nonostante l'atto abbietto appena compiuto? Davvero si è autoaccusato davanti agli inquirenti per proteggere la figlia e solo successivamente, resosi conto di quanto la ragazza aveva fatto di male, ha dapprima insinuato, poi parzialmente ammesso ed infine accusato platealmente divulgando quella verità che per oltre quaranta giorni era riuscito a celare anche a quei parenti che, loro stessi oggi dicono in televisione, lo vedevano giornalmente più dei suoi familiari? Credete anche a questo?
Scusatemi se ve lo dico ma credete proprio a tutto voi. Io non riesco a trovare una giustificazione per quell'essere. E non ci riuscirei neppure se Sarah fosse stata uccisa realmente da Sabrina ed a lui fosse toccato il compito di occultarne il corpo. Perché se non si hanno istinti animali di fondo non si riesce a caricare e scaricare il cadavere di una quasi figlia, non si riesce a spogliarlo e metterlo in acqua a macerare togliendolo per sempre a sua madre che in questo modo non ha neppure una tomba su cui piangere. E per come la vedo io andarlo a trovare in carcere, ultimamente pare essere l'hobby preferito di certi onorevoli, è un affronto a Sarah e Concetta. E chiedergli come sta e se gli vengono garantiti i suoi diritti è quasi un occultare il corpo della ragazzina un'altra volta. I suoi diritti gli sono garantiti, troppo garantiti, perché lui dovrebbe restare in cella ventiquattro ore al giorno a pensare a ciò che ha fatto senza avere la possibilità di fare altro, senza poter passare il suo tempo a leggere i rotocalchi con gli occhiali nuovi.
Ed ora tocchiamo il tasto dolente perché se ad una siffatta bestia vengono garantiti i suoi diritti non si capisce per quale motivo ad altri vengano negati. E mi riferisco a Sabrina Misseri che ha, al momento, l'unico torto d'avere un padre della peggior specie. Lei resta in carcere perché un uomo che si qualifica papà ha dichiarato sotto giuramento che sulle 14.30 del 26 Agosto sua figlia ha ucciso nel garage di casa la cugina. Resta dentro perché l'amica di spiaggia avrebbe dichiarato di averla trovata in strada agitata, resta dentro perché la cliente, ancora più amica di quell'altra amica, avrebbe riferito ai carabinieri una frase riferita in una sera concitata. Resta dentro perché ha provato poche volte a chiamare il cellulare spento della cugina, resta dentro perché ha intimidito ed ha cercato di depistare grazie alla sua grande padronanza dei mezzi di informazione. Gran bei motivi da usare in uno sceneggiato televisivo.
Ma questa è la vita reale non un reality. E la vita reale ci dice che dal 19 novembre, giorno dell'incidente probatorio, tutte le tesi accusatorie, tutte le certezze, sono crollate. Ora si parla di una morte avvenuta verso le 14.00 e non più in garage ma in casa. Ora si parla di complici e di un occultamento avvenuto a distanza di ore se non di giorni. Ora l'orco non viene più ascoltato perché in venti giorni ha cambiato idea grazie alle pressioni della famiglia. Venti giorni perché lui la richiesta di incontrare di nuovo i procuratori l'ha fatta verso il dieci di dicembre, quindi una ventina di giorno dopo la cristallizzazione delle sue accuse. Ma nonostante niente sia più come prima lei resta in cella in barba al diritto che al padre viene garantito. Lei resta in cella perché il Gip agevola la procura ed ostacola la Difesa. Lei resta in cella a causa della volontà popolare che reputa degno di fiducia un animale e degna della pena capitale chi da cinque mesi non può far sentire la sua voce.
Quella voce che non è mai stata registrata mentre parlava ambiguamente, a differenza di altri che nonostante le intercettazioni ora stanno a casina loro con la propria famiglia, quella voce che per la maggioranza degli italiani qualunque cosa direbbe sarebbe da cestinare. Qui non si tratta di difendere Sabrina Misseri, qui si tratta di difendere l'uguaglianza dei giudizi e delle leggi. Qui si tratta di difendere tutti gli italiani per non rischiare che un domani possano capitare in mano a persone ingiuste.
Se Sabrina Misseri risultasse colpevole dopo il processo pagherebbe in ogni caso il suo conto con la giustizia.
Se al contrario risultasse innocente significherebbe che i magistrati, ma anche tutti quelli che ad oggi la considerano assassina per sentito dire, le stanno facendo pagare il conto sempre troppo salato dell'ingiustizia.
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Inoltre è ben strana, nonché incapibile e singolare, una denuncia fatta ratealmente, non s'è mai vista in nessuna nazione del mondo una confessione del genere. Ma anche lasciando perdere le infinite stranezze dobbiamo comunque registrare delle notevoli incongruenze mentali. Se gli italiani sono d'accordo sul fatto che non l'ha denunciata immediatamente per proteggerla, se sono d'accordo nel dire che ha occultato il corpo per proteggerla, se sono d'accordo nel pensare che si è autoaccusato per proteggerla, perché non sono tutti d'accordo sul fatto certo che quest'uomo è una brutta bestia che ha nascosto al mondo, e probabilmente in primis alla famiglia, la sua vera natura? Perché ci sono persone che lo commiserano dandogli il loro appoggio e difendendolo a spada tratta? Chi di voi avrebbe spogliato il corpo morto della propria nipote quindicenne, quasi una figlia nel modo di vedere ormai popolare, e, dopo averlo rivestito e rispogliato, l'avrebbe legato con una corda e gettato in una cisterna piena d'acqua?
Voglio la verità... l'avreste fatto? Se la risposta è no significa che non siete animali ma uomini, se la risposta è sì significa che non siete uomini ma animali. Ed allora perché non partire da questo dato certo prima di parlare in maniera positiva ed umanitaria di una tale persona? Michele Misseri è un animale, forse un necrofilo, ed ha agito da animale. Se non è assodato questo non so cosa lo sia. Quindi, essendo un animale, davvero si può credere non abbia denunciato subito la figlia perché aveva paura di lei e della moglie, quelle dipinte dai media coi colori delle arpìe? Ci credete veramente? Davvero dopo aver occultato il corpo è riuscito, nei giorni successivi, a fingere con tutti in maniera perfetta perché voleva proteggere la figlia e non perché la sua vera natura lo portava a fingersi da sempre chi in realtà non era? Una maniera così perfetta da non avere sussulti e farsi riconoscere come il brav'uomo di sempre nonostante l'atto abbietto appena compiuto? Davvero si è autoaccusato davanti agli inquirenti per proteggere la figlia e solo successivamente, resosi conto di quanto la ragazza aveva fatto di male, ha dapprima insinuato, poi parzialmente ammesso ed infine accusato platealmente divulgando quella verità che per oltre quaranta giorni era riuscito a celare anche a quei parenti che, loro stessi oggi dicono in televisione, lo vedevano giornalmente più dei suoi familiari? Credete anche a questo?
Scusatemi se ve lo dico ma credete proprio a tutto voi. Io non riesco a trovare una giustificazione per quell'essere. E non ci riuscirei neppure se Sarah fosse stata uccisa realmente da Sabrina ed a lui fosse toccato il compito di occultarne il corpo. Perché se non si hanno istinti animali di fondo non si riesce a caricare e scaricare il cadavere di una quasi figlia, non si riesce a spogliarlo e metterlo in acqua a macerare togliendolo per sempre a sua madre che in questo modo non ha neppure una tomba su cui piangere. E per come la vedo io andarlo a trovare in carcere, ultimamente pare essere l'hobby preferito di certi onorevoli, è un affronto a Sarah e Concetta. E chiedergli come sta e se gli vengono garantiti i suoi diritti è quasi un occultare il corpo della ragazzina un'altra volta. I suoi diritti gli sono garantiti, troppo garantiti, perché lui dovrebbe restare in cella ventiquattro ore al giorno a pensare a ciò che ha fatto senza avere la possibilità di fare altro, senza poter passare il suo tempo a leggere i rotocalchi con gli occhiali nuovi.
Ed ora tocchiamo il tasto dolente perché se ad una siffatta bestia vengono garantiti i suoi diritti non si capisce per quale motivo ad altri vengano negati. E mi riferisco a Sabrina Misseri che ha, al momento, l'unico torto d'avere un padre della peggior specie. Lei resta in carcere perché un uomo che si qualifica papà ha dichiarato sotto giuramento che sulle 14.30 del 26 Agosto sua figlia ha ucciso nel garage di casa la cugina. Resta dentro perché l'amica di spiaggia avrebbe dichiarato di averla trovata in strada agitata, resta dentro perché la cliente, ancora più amica di quell'altra amica, avrebbe riferito ai carabinieri una frase riferita in una sera concitata. Resta dentro perché ha provato poche volte a chiamare il cellulare spento della cugina, resta dentro perché ha intimidito ed ha cercato di depistare grazie alla sua grande padronanza dei mezzi di informazione. Gran bei motivi da usare in uno sceneggiato televisivo.
Ma questa è la vita reale non un reality. E la vita reale ci dice che dal 19 novembre, giorno dell'incidente probatorio, tutte le tesi accusatorie, tutte le certezze, sono crollate. Ora si parla di una morte avvenuta verso le 14.00 e non più in garage ma in casa. Ora si parla di complici e di un occultamento avvenuto a distanza di ore se non di giorni. Ora l'orco non viene più ascoltato perché in venti giorni ha cambiato idea grazie alle pressioni della famiglia. Venti giorni perché lui la richiesta di incontrare di nuovo i procuratori l'ha fatta verso il dieci di dicembre, quindi una ventina di giorno dopo la cristallizzazione delle sue accuse. Ma nonostante niente sia più come prima lei resta in cella in barba al diritto che al padre viene garantito. Lei resta in cella perché il Gip agevola la procura ed ostacola la Difesa. Lei resta in cella a causa della volontà popolare che reputa degno di fiducia un animale e degna della pena capitale chi da cinque mesi non può far sentire la sua voce.
Quella voce che non è mai stata registrata mentre parlava ambiguamente, a differenza di altri che nonostante le intercettazioni ora stanno a casina loro con la propria famiglia, quella voce che per la maggioranza degli italiani qualunque cosa direbbe sarebbe da cestinare. Qui non si tratta di difendere Sabrina Misseri, qui si tratta di difendere l'uguaglianza dei giudizi e delle leggi. Qui si tratta di difendere tutti gli italiani per non rischiare che un domani possano capitare in mano a persone ingiuste.
Se Sabrina Misseri risultasse colpevole dopo il processo pagherebbe in ogni caso il suo conto con la giustizia.
Se al contrario risultasse innocente significherebbe che i magistrati, ma anche tutti quelli che ad oggi la considerano assassina per sentito dire, le stanno facendo pagare il conto sempre troppo salato dell'ingiustizia.
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Ormai mediaticamente, a parte poche voci fuori dal coro, si dà per assodata la versione che vede il padre sacrificarsi per la figlia, e questo anche a costo di tapparsi gli occhi di fronte a delle evidenti illogicità nelle ricostruzioni che dovrebbero sostenere la tesi cha va per la maggiore. Quel che è certo è che prima o poi il padre dovrà parlare, in tribunale o altrove, e dovrà spiegare tante cose, anche e soprattutto in riferimento al contenuto delle lettere. Non dimentichiamoci che se ci atteniamo strettamente all'incidente probatorio, Misseri sarebbe accusato solo di soppressione di cadavere e verosimilmente sarebbe libero nel giro di poco tempo.
RispondiEliminaNon resta che attendere, d'altronde si dice che il tempo sia galantuomo... anche se mi rendo conto che non è facile spiegarlo a chi nel frattempo attende in carcere.
Direi piuttosto che é impossibile spiegare come il tempo aggiustera' le cose a chi aspetta il giudizio in carcere. Niente da eccepire se si trattasse di pericolosi e abituali criminali, di quelli che passano la vita in cerca della prossima preda, ma non é questo il caso. Io non so se Sabrina Misseri é innocente, o se ha ucciso lei Sarah. Io so che é sconvolgente la tesi del ''percorso di pentimento'' di Michele Misseri, anzi é sconvolgente che questa tesi sia accettata dalla procura. La sua credibilita' é nulla, provi uno qualunque di noi a dare sette versioni diverse su un incidente cui si é assistito. Sicuro si finirebbe davanti a un magistrato. Dice delle cavolate per difendersi? Crea un caos inestricabile per salvarsi? Ne ha diritto, ma che tutto questo - e solo questo in mancanza di prove certe - tenga in galera una ragazza con l'accusa di omicidio é un'insulto alla giustizia. Ripeto che non sposo la tesi dell'innocenza di Sabrina Misseri, ma neanche quella della sua colpevolezza. E vorrei vivere in un Paese che garantisse alla difesa le stesse prerogative dell'accusa, un Paese nel quale la Giustizia si facesse garante dei diritti di ognuno.
RispondiEliminaCaro Masssimo, sottoscrivo completamente il tuo articolo.
RispondiEliminaQuanto a M. Misseri, chissà, forse nelle lettere c'è un barlume di presa di coscienza del male commesso?
Giacomo
Caro Massimo tutto corretto , anche la tua grande sensibilità nei confronti di tali eventi.Solo una riflessione rispetto all'uso del termine "animale" per descrivere l'abiezione di un essere umano...gli animali sono così puri rispetto a noi! sai, il mio cane se vede una scena aggressiva fra persone,interviene subito abbaiando e "puntando" l'aggressore", ti assicuro che non è addestrata. Dunque, forse il termine BESTIA rende ragione anche a questi poveri animali che in qualche maniera stiamo sadicamente a volte , distruggendo!
RispondiEliminaA tal proposito segnalo da www.youtube.com
"Nelio e Erika ( DIFENDERO' )" scritto così sulla barra della ricerca video
Ciao Luciana
Condivisibile in Buona parte ma non del tutto quello che scrive Massimo Prati . C 'e un errore "Misseri necroforo" forse intendeva necrofilo.
RispondiEliminaInoltre vero e' che madri padri nonni etc uccidono i propri figli /nipoti . Rarissimo che li accusino. Potrebbe essere l'inizio...
Ciao Luciana.
RispondiEliminaLa mia cagnolina, una pincher focata di dodici anni che somatizzava tutti i mali presenti in famiglia facendoli suoi, è morta di un tumore 8 mesi fa, l'ho seppellita sotto un albero del giardino ed ogni tanto la vado a trovare. Figurati che a volte quando torno a casa mi pare di vederla saltellare fra le mie gambe. Addirittura quando sto per uscire ancora la chiamo come facevo prima. Non era un animale la mia Loussie, proprio no, ed a parer mio non sono animali quegli esseri che vivono nelle case degli uomini e li amano incondizionatamente. Sono esseri umani a cui manca solo la parola.
Forse potevo usare il termine bestia, l'ho anche pensato, però ho preferito animale perché la bestia non sceglie il suo status, è bestia e fa atti criminali perché è così in natura, e messa in questo modo mi sembrava quasi un giustificare le azioni che l'uomo, se animale, sceglie di fare. Ciao, Massimo
Scusami, in un caso era proprio necrofilo, provvederò a correggere. Grazie d'avermelo fatto notare. Per quanto riguarda il resto... può anche essere, d'altronde c'è sempre una prima volta. Ciao, Massimo
RispondiEliminaCaro Massimo, rimane da chiederci com'è possibile che si sia creato tale immenso circuito mediatico giudiziario, che ha emesso questa condanna sommaria nei confronti di Sabrina e un'assoluzione sommaria nei riguardi del padre. E ciò è avvenuto, malgrado le evidenti considerazioni espresse nel tuo articolo, che avrebbero dovuto condurre la maggioranza dei media e dell'opinione pubblica in direzione opposta.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i media, io mi sono dato una risposta, che non fa onore alla classe dei giornalisti. Secondo me, quando all'inizio uscirono le storie di necrofilia, nell'opinione pubblica si creò un moto di ripulsa, che avrebbe costretto i media a non trattare più l'argomento e allora addio audience da primato. Per cui si affollarono tutti CINICAMENTE a cavalcare la teoria, presentata come realtà accertata, della figlia cattiva che uccide per gelosia e del buon padre che si sacrifica per amore di lei. Si è così creato quel corto circuito tra media e opinione pubblica che una volta innescato ha condizionato tutti, ivi compresi i magistrati di Taranto.
Giacomo
Tutto quello che Misseri racconta di aver fatto,compreso l'atto di accusare la figlia innocente per non scontare la pena che merita,è così brutto che non pare vero,e pittosto che crederci,l'opinione pubblica preferisce che in carcere ci rimanga un'innocente.
RispondiEliminaNorma.
Ho orrore delle persone che si ammantano di certezze ....credo che gia' sia complicato conoscere se stessi e le persone che ci vivono accanto ma affermare l'innocenza o la colpevolezza di chicchessia senza conoscere queste persone, senza conoscere tutti gli atti, senza mai averci scambiato solo uno sguardo mi sembra una presa di posizione non troppo convincente. Oppure un mero interesse personale.
RispondiEliminaMarco
Anch'io ho orrore di tali persone.
RispondiEliminaPersone che in meno di una settimana arrestano e tengono in galera per cinque mesi chi non conoscono neppure dagli atti ma solo per sentito dire. Imputati che il nostro Codice Penale, senza vere e valide argomentazioni, mai farebbe arrestare.
Ho orrore delle persone a cui basta la parola infarcita di tante inesattezze di un animale, altro termine migliore non esiste, e le usano mediaticamente per fare scempio del Diritto personale di ogni cittadino italiano, anche del tuo Marco.
Ho orrore pure di quelli che non cambiano mai idea e continuano, pur vedendo il modificarsi degli avvenimenti, a seguire teorie tracciate con l'inchiostro simpatico sperando di trovare nei giorni un qualcosa che lo faccia apparire.
Per ultimo ho orrore di quelli che non riescono a capire quanto leggono e di quelli che non si rendono conto che chi scrive lo fa anche in loro favore affinché non capiti un domani di dover assistere ad altri scempi mediatici e giudiziari.
Ed anche di quelli che inserendo commenti, essendo irrintracciabili al contrario di scrive gli articoli, girano le frittate ed il loro mero interesse personale lo attribuiscono ad altri.
Ciao, Massimo.
Cambia il blog e metti l'accesso solo con account...
RispondiEliminaLe critiche sono ben accette, ma dire che ti faccio orrore non può essere una critica, dire che scrivo per mero interesse personale non può essere una critica.
RispondiEliminaInoltre dire che mi ammanto di certezze e che affermo l'innocenza o la colpevolezza di qualcuno, dopo aver letto quanto ho scritto in cui mai affermo questo, non solo non è una critica ma è pura malafede.
Quindi vuoi fare critiche costruttive o per partito preso? Se vuoi criticare in maniera educata puoi farlo, ma non offendere.
Altrimenti mi obblighi a fare richieste ed a vedere se l'indirizzo ip del tuo computer è di chi ho già controllato una volta, anche se il nome era diverso, e se così fosse potrei scrivere tanto su di te. Sei sicuro che ti piacerebbe? Ciao, Massimo.
Non ti è venuto il minimo dubbio che non fosse a te riferito ???? Mamma mia quanta aggressività e pari suscettibilità. mi riferivo a chi aveva postato prima ...Ma lascia perdere. Non scriverò e non leggerò mai più questo blog dove chi la pensa diversamente dai 4o5 che lo frequentano viene insultato : girare le frittate, lo hai detto tu,non io, è nel mio modo di vedere non proprio un complimento.io non ti ho offeso nè l'ho fatto con qualcun altro..
RispondiEliminaE poi puoi fare tutte le richieste che vuoi : sono una brava persona, non ho ucciso nessuno, non mi sono mai macchiato di alcun reato, beh qualche contravvenzione l'ho presa, amo gli animali come te,
ho rispetto per gli altri, ho una laurea, non ho zii e cugine di cui dovermi vergognare e sono un serio professionista che si è sempre speso per gli altri. Cos'altro vuoi sapere : vivo a milano ma spesso sono in giro per il mondo
Cosa TANTO potresti scrivere su di me ?
Auguri
Ti dice niente la parola troll? Dai che qualcosa ti dice... sforza la mente e cambia città sul post.
RispondiEliminaPs. Vuoi convincermi di qualcosa? Ed allora invece di inviare post con indirizzi come complimento.io mandami la tua mail certificata e scriviamoci privatamente. In caso contrario P.P. capiscimi. Ciao.
Io ho orrore di chi pensa che basti uno sguardo per capire se una persona è colpevole o innocente,ho orrore di chi pensa che chi è critico nei confronti di una palese ingiustizia che può colpire chiunque,abbia in realtà un interesse personale,ho orrore di chi muove nei confronti degli altri critiche considerazioni che dovrebbe rivolgere in primis a se stesso,non mi piace chi disprezza per non confrontarsi annunciando uscite di scena mai confermate,non mi piace chi trova giusto criticare ma non essere criticato,non mi piacciono coloro che per dare forza alle proprie idee trovino normale attaccare chi ha idee opposte muovendo loro critiche da proselitismo,ma tante sono le cose che non mi piacciono,eppure le affronto senza nascondermi dietro post a volte firmati ed a volte no,non annuncio lo spauracchio di clamorose fuori uscite di scena e quando non mi piace qualcosa a cui non sono obbligata a partecipare,vado via senza insinuare e senza criticare,penso solo che non sono daccordo e se non trovo utile la mia presenza,rispetto le opinioni degli altri e vado via ringraziando per lo spazio che mi è stato concesso,senza offendere e denigrare.Ma nella vita non siamo tutti uguali,per fortuna che esistono quei 4 o 5...
RispondiEliminaNorma.
Non ti arrabbiare Norma, non è un essere umano, è un troll, uno che durante il giorno non fa nulla e si masturba davanti al computer e quando scrive lo fa con la parte del basso-posteriore. Basta ignorarlo e non arrabbiarsi quando scoreggia cagate. Scusa i termini. Ciao, Massimo
RispondiEliminaUna sola obiezione, caro Prati, al tuo articolo: gli animali non fanno certe cose, non trafficano su cadaveri, uccidono per nutrirsi o per difesa. Ma, che io sappia, nessun animale uccide uno della propria specie, anche quando lotta per rivalità sessuali. Solo l'essere umano arriva ad uccidere il proprio simile per pura aggressività, per il piacere di far del male, per punire qualcuno per una qualche ragione. In tali casi, e soprattutto nel caso Scazzi, come in quello Gambirasio, Claps ed altri, ci troviamo di fronte ad un deviato, ad un bruto, ad un "mostro", se il termine non fosse abusato, mai ad un animale. Per altro, quando un animale maschio sembra imporre alla femmina il proprio istinto sessuale, in realtà lo impone solo in apparenza per come la afferra, ma la femmina è sempre "consenziente", altrimenti lo rifiuta, fugge, o addirittura può risoondere all'aggressione.
RispondiEliminaIo Manlio non ho la tua stessa convinzione.
RispondiEliminaSe ad un animale gli si insegna ad ucciderne un altro della propria specie lui lo uccide. Vedi i combattimenti fra galli, fra cani e fra tanti altri animali addestrati al combattimento.
Tutto a mio parere sta nell'insegnamento e nell'esempio ricevuto, in quello che si è recepito dai "grandi", dagli "altri".
Ad esempio Michele Misseri a 6 anni è stato "venduto" da suo padre ad un proprietario terriero che lo faceva lavorare la terra(solo quello faceva?)e lui ha imparato a lavorare la terra. Se lo avesse visto seppellire una nipote...
Perché tutti noi impariamo da altri, a volte basta anche solo un input che poi sviluppiamo e miglioriamo per imparare. Ed anche il Restivo, sempre a mio modo di vedere, ha di certo imparato da altri e migliorato l'insegnamento.
Il Misseri, quindi, non è nato animale, nessun essere umano nasce animale, animale ci si diventa solo frequentando altri animali, imparando da altri animali.
Così come non si viene al mondo già deviati o pazzi. I neonati nascono tutti belli, di certo lo era anche lui, ma nessun essere in culla è già savio o già pazzo.
Ci vuole un buon insegnamento e tanto tempo per diventare savi o pazzi.
Ciao Manlio, Massimo
Caro Prati, tu stesso dicendo che "se l'uomo addestra un animale, ecc.". Sicuramente. Ma l'animale non agisce di propria volontà, ma su ordine del padrone. L'animale è l'arma, non l'agente della morte. L'uomo vile non sa affrontare a mani nude un cane di una certa taglia, e quindi ne usa un altro credendo con ciò di agire "lealmente". Condiziona il suo cane all'aggressività, e il cane, animale fedelissimo, diventa ciò che il padrone vuole. In breve dico "Talis canis, talis suus dominus". Una pistola o un coltello non sono colpevoli (già la filosofia greca si poneva questo problema) della morte di un uomo, bensì colui che usa queste armi. Il cane può litigare e mordere un altro cane, ma non lo uccide (lo rivela anche il detto popolare veneto "can no' magna can", anche se con significato metaforico). L'etologia dimostra ciò non solo fra animali domestici, bensì anche tra animali selvatici. Attenzione a non sopravvalutare la moralità dell'essere umano, che anzi molto spesso è bassissima, ma siccome siamo anche ipocriti cerchiamo sempre giustificazione al male che facciamo creando esseri fantastici (il diavolo), o attribuendo agli altri ciò che facciamo noi stessi (la Procura di Taranto ne è un chiaro e luminoso esempio...), o negando l'umanità (la pura umanità, la belluinità umana) che spesso è in noi, nell'aspetto che ci spinge a fare il male. Nessun individuo e nessuna specie sono tanto nocivi verso la propria o l'altrui specie quanto l'essere umano. Il farsene consapevoli, invece di continuare a fingere che ciò non sia, è il primo e doveroso passo per liberarcene.
RispondiEliminaMisseri non è l'accusatore della figlia, ma una persona che sotto interrogatorio ha raccontato dei fatti.Prove materiali a conferma
RispondiEliminanon ne ha fornite, ma tutti gli altri riscontri indiziari sulla ragazza provengono dalle indagini!
Il fatto che esistono genitori che uccidono i propri bambini o fanno altre violenze efferate, non è una prova a discolpa della indiziata!
Non si possono portare considerazioni generali ad un caso singolo!
Faccio notare che una 22/23enne non è una bambina ma una donna!
Ognuno ha la propria opinione, e ci mancherebbe, la mia nn è quella dell'articolista e dei convevuti in questo forum.
Ho l'impressione che fate parte di quelle persone che si vogliono "distinguere" andando controcorrente contro ogni ragionevole dubbio che si puo' avere solo se si riesce a fare due cose. La prima essere bene informati su tutto quanto è emerso. La seconda applicare ai fatti la ragionevolezza del buon pater-familias.
Offro alla vostra riflessione quanto dice una Magistrata del Tribunale dei Minori. Dalla sua lunga esperienza risulta che tutti i genitori, e dico tutti, hanno sempre cercato di difendere i figli che si erano resi colpevoli di reati, lievi e gravissimi!
Da cio' si conclude che è un comportamento istintivo quello che mettono in atto i familiari tretti.
L'obiettivo di Misseri era questo, ma si è andato a scontrare con il vaglio degli inquirenti, che nn sono dei fiorai o pasticceri, ma hanno le indagini come loro pane quotidiano e infinocchiarli nn è semplicissimo!
State sicuri che al momento del processo, Misseri cerchera' di ritrattare, strada peraltro gia' ampiamente intrapresa, e stavolta le sue parole saranno suggerite da superavvocati e non da quei due improvvisatori che si sono resi ridicoli oltre che hanno commesso reati gravi!
Vi augurate che parli Michele, ma nn vi augurate che parli Sabrina!
Michele parla, è l'unico che ha parlato, e la sua famiglia glielo avra' fatto pesare bene!
Del resto se lui nn avesse "ceduto" il "piano" era perfetto. Sara Scazzi sarebbe rimasta una delle tante persone di cui si sarebbero perse le tracce per sempre!
Lui parla, e anche troppo, sono convinta che tutti i suoi familiari lo pensano e gliela faranno pagare, dopo! Per ora lo coccolano, hanno ancora bisogno di lui!
L'ultima ragione che vi spingere a gridare: "aiuto persona innocente in carcere" è quello di discreditare i Magistrati. Ultimo motivo e non ultimo!
Finisco con una nota banale, ma vera. Le persone si giudicano anche per come appaiono.
Chiunque di noi ha la capacita' di percepire la natura di chi ha davanti. Emerge il carattere mite ed emerge anche la personalita'che tende a prevaricare! Questo è importante, anche se nn si assolve o condanna per questo. Pero' percepire la sincerita' dalla menzogna nn è cosa trascurabile, al processo questo non conta nulla, ma il resto? Siete a conoscenza del quadro probatorio nella sua interezza?? Non credo!
Altrimenti qualche dubbio vi verrebbe! Io spero che nonostante il megaavvocato e l'altro sottotraccia e tutti gli escamotage che posso immaginare come no, alla fine chi ha ucciso venga punito/a senza sconti! Distinti saluti
Ma scusa, chi sei Anonimo? Da dove esci? Stanotte è tardi…domani ti risponderò meglio, se altri non lo faranno prima di me…! ce ne sono di cose da replicare….
RispondiEliminaNoi saremmo «persone che si vogliono "distinguere" andando controcorrente contro ogni ragionevole dubbio», ma cosa dici? Una di tua conoscente «Magistrata del Tribunale dei Minori. Dalla sua lunga esperienza risulta che tutti i genitori, e dico tutti, hanno sempre cercato di difendere i figli che si erano resi colpevoli di reati, lievi e gravissimi!», ma scherzi? scherza lei? Ma in che mondo vivete?
Mimosa
Risposta all'anonimo delle 23.52, prima parte.
RispondiEliminaL'unica cosa con cui concordo con te è l'ultima che hai inserito. Chi ha ucciso Sarah paghi, chiunque sia stato. Ma questo l'ho scritto anche nell'articolo con cui la tua opinione si scontra e ti fa pensare che io voglia scrivere controcorrente e contro ogni ragionevole dubbio. Vediamo se hai ragione.
Per quanto riguarda il tribunale dei minori, è vero che il 64% dei genitori tende a difendere i figli anche se colpevoli, ma nessuno ha mai preso in considerazione l'omicidio volontario; i reati gravissimi intesi nella statistica riguardano le aggressioni fra minori, come gli atti di bullismo nelle scuole per intenderci, in cui le madri tendono a scagionare il figlio addossando agli amici le maggiori responsabilità ed una influenza negativa che avrebbe modificato la psiche del proprio. Quindi la tua riflessione non è pertinente e non fa concludere nulla di quanto tu creda.
Per quanto attiene l'informazione ti garantisco che le fonti sono uguali per tutti. L'Ansa, la Tvm, l'Agi, sono le agenzie che divulgano in tempo reale le notizie e queste non hanno mai inserito il tarlo del pregiudizio e neppure hanno mai affermato che ci siano stati degli obiettivi comuni in quella famiglia. Le insinuazioni sono venute da altre fonti, da altre bocche, da quelli che la notizia la modificano per compiacersi qualcuno. Ciò che è stato detto non è frutto di una o più notizie ma di una o più opinioni perché in realtà nessuno può dire che i Misseri avessero un obiettivo comune in quanto non c'è alcun riscontro probatorio che lo confermi. Neppure fra le carte dei procuratori che, com'è chiaro non siano fiorai o pasticceri, è altrettanto chiaro agiscano in maniera "particolarmente cruenta", carcerazioni intimidatorie contro la legge solo per riuscire ad avere, meglio sarebbe dire estorcere, quei riscontri che non riescono a trovare con le indagini.
Se i Misseri davvero si fossero accordati, ed in 40 giorni lo avrebbero potuto fare non una ma cento volte, il cellulare sarebbe sparito da subito e nessuno avrebbe mai trovato il corpo della piccola Scazzi.
Inoltre non mi pare che ci sia chi vuole "infinocchiare" gli inquirenti, criticarli non significa infinocchiarli ma spronarli a cercare anche in altre direzioni e non a lavorare ottusamente solo seguendo la linea tracciata inizialmente. Linea che senza le parole dell'incidente probatorio non ha motivo di esistere. Questo nonostante gli indizi trovati, non prima ma dopo l'incarcerazione di Sabrina Misseri, indizi che in mancanza di una accusa specifica da parte del padre non significano nulla e non hanno alcun reale valore giudiziario.
Una eventuale ritrattazione del bugiardo patentato, che a me personalmente poco importa ci sia o meno in tribunale, c'è già stata ad ascoltare i Pm e gli avvocati di Concetta. Nell'incidente probatorio aveva dichiarato che alle 14.30 lui dormiva in cucina, che la figlia uccideva in garage e che s'era disfatto del corpo nel pomeriggio stesso.
Ad oggi, invece, si parla di un omicidio avvenuto proprio in cucina, dove lui si dichiarava addormentato, verso le 14, quindi mezz'ora prima, di un occultamento a più mani e comunque non avvenuto nell'imediatezza del delitto. Quindi la ritrattazione, pur non avendola fatta il Misseri, c'è ed è globale perché tocca ogni fase tacciata per certa dopo il suddetto incidente probatorio.
Segue...
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RispondiEliminaIl peso specifico della famiglia sull'uomo, casomai esista, ci sarebbe stato in misura maggiore prima della confessione, prima del ritrovamento del cellulare, e gli avrebbe impedito di arrivare fino a questo punto. Quindi che non sia abnorme, come dalle fonti informative evidenziato sempre e solo grazie alle parole del Galoppa e della Bruzzone (prima di loro mai nessuno ne aveva parlato, e questo è una dato significativo), lo si evince dal fatto che la sua richiesta di incontrare un giudice è stata fatta agli inizi Dicembre, 20 soli giorni dopo l'incidente probatorio, e che contemplava l'assenza degli avvocati, non solo dell'altro come hanno scritto diversi giornali a dispetto di quanto annunciato dall'Ansa e dalle altre agenzie.
Ed a nulla valgono le obiezioni su eventuali pressioni perché di logica i colloqui coi familiari, in fase di indagine, vengono tutti registrati. In questo senso non è uscito nulla di compromettente e s'è parlato di pressioni fatte tramite le missive speditegli dalle figlie. Ma Sabrina Misseri non ha mai scritto al padre e nelle lettere di Valentina, sono agli atti ed io le ho lette, al massimo lo si esorta a dire la verità, non una particolare verità.
Per finire passo alla capacità di percepire la natura di chi si ha di fronte. Gli americani, che di criminali ne hanno a milioni e producono statistiche su ogni piccolo particolare psicologico con cui si confrontano, hanno stabilito l'assoluta inveridicità di questa percezione. Infatti la maggioranza dei serial killer e dei comuni assassini (e parlo di quelli che si accaniscono sui bambini e sulle donne) conduceva una vita mite ed in tutti, familiari, vicini, amici, davano l'idea di essere delle gran brave persone, lavoratori dediti alla famiglia ed alla parrocchia.
Ma di esempi ne abbiamo tanti anche in Europa ed in altre parti del mondo. Arthur Bishop Gary era un vescovo mormone (ha ucciso 5 ragazzini), Harold Frederick Shipman era un dottore (ha ucciso 80 sue pazienti), Antonio Carlos Xavier era un abituale frequentatore della chiesa (ha ucciso una bimba di 5 anni), così come un fervido fedele era Antonio Boggia, considerato un uomo più che mite, che ha ucciso 6 donne per ereditarne le fortune.
Gli esempi sono migliaia, anzi centinaia di migliaia. Quindi anche questo tuo dato è da smentire.
Cosa altro dirti se non che non ho mai cercato di far cambiare idea a nessuno e non è ciò che pretendo di fare coi miei articoli. Io denuncio pubblicamente quello che vedo, senza costrizioni e senza voler compiacere nessuno. Se lo faccio è perché spero che un domani non capitino, né a me né a te, ciò che credo ingiustizie.
Ed i miei scritti, l'ho già ribadito più volte ma chi non mi legge abitualmente forse non lo sa, non devono essere intrerpretati come una arringa a favore di Sabrina Misseri che se giudicata colpevole in tribunale dovrà pagare le sue colpe fino all'ultimo giorno e senza attenuanti, ma a favore delle regole stabilite dalla legge. Regole che nel caso in questione, come in tanti altri, non sono quasi mai state rispettate.
Con questo spero di aver chiarito definitivamente il mio pensiero. Ciao, Massimo
Associandomi a quanto scritto da Massimo Prati in risposta alle ultime considerazioni dei soliti eroici anonimi, sempre aggressivi nei riguardi di chi non si adegua alla fede di massa, noto come sia contraddittorio accusare gli altri di applicare il generale al caso particolare, e poi fare esattamente lo stesso, ma con obiettivi inversi. Vorrei poi capire su incarico di chi questi signori difendono a spada tratta una Procura che ha tutti i mezzi per difendersi da sé e direttamente,senza bisogno di aiutanti, avvocati o procuratori legali. A me basta, e finora non ho trovato chi sappia confutarmi se non con semplici negazioni dogmatiche, che la lettura delle sole e semplici norme ci spiega largamente le irregolarità delle indagini compiute dalla Procura, e quando si sono trovati avanti avvocati abbastanza agguerriti e non rassegnati, come invece la sfortunata Sabrina Misseri, hanno dovuto alzare assai presto (nel giro di pochi giorni) bandiera bianca. Sono i pubblici ministeri che hanno voluto infinocchiare gli altri, noi non potremmo farlo neppure volendo. Infine, quanto riguarda l'atteggiamento protettivo di genitori verso i propri figli, nulla vieta di pensare che Michele Misseri preferisca sapere la figlia in galera piuttosto che magari uccisa per vendetta da qualcuno, ammesso ipoteticamente che abbia ricevuto da qualcuno minacce (del tipo "se non dici quello che vogliamo noi, tua figlia potrebbe fare la fine di Sarah, o di chi altro"), e leggendo i quotidiani pugliesi non sembra proprio che questa Regione sia, sotto questo aspetto, tanto tranquilla.
RispondiEliminaNulla da aggiungere a quanto scritto da Massimo e Manlio,solo un'osservazione circa l'aver definito "interrogatorio" il rispondere affermativamente di Misseri alle insinuanti domande con risposta incorporata degli inquirenti,il tutto con la partecipazione di Galoppa e Bruzzone (quest'ultima addirittura interviene per definire il movente)con tanto di interruzione di un paio d'ore in seguito alle quali Misseri cambia anche l'arma del delitto.
RispondiEliminaNorma.
A dimostrazione che qui non siamo quelle persone che si vogliono "distinguere" andando controcorrente contro ogni ragionevole dubbio" , vorrei citare l'avvocato Marazzita , che, nella trasmissione "il pomeriggio sul due" , confortato anche dalle opinioni degli altri astanti,ha criticato energicamente l'operato dei magistrati che stanno indagando sul caso Scazzi ( e non è la prima volta), puntualizzando il fatto che ormai , a cominciare dalla contessa dell'Olgiata, i casi di omicidio rimangano puntualmente irrisolti, evidenziando anche certe, chiamiamole ingenuità, come ad esempio non circoscrivere i luoghi del delitto ( non solo per avetrana ma anche per brembate), ingenuità che forse un pasticcere o un fioraio non avrebbero commesso.
RispondiEliminalori
Aggiungo a quanto scritto: se i pubblici ministeri, che stanno operando da mesi non da ier l'altro, avessero in mano elementi di una certa consistenza, avrebbero già fatto richiesta di un suo rinvio a giudizio, anche sotto l'urto dell'opinione pubblica che spinge affinché vi sia. Non l'hanno fatto neppure per il padre pur reo confesso, anche se con molteplici varianti. Ora, è evidente che, al di là di "ragionevoli" certezze e dei "ragionevoli dubbi" (che tutti dovrebbero avere o dimostrare, non solo i critici razionali della Procura, non innocentisti in assoluto, come si vorrebbe pretendere), senza elementi di prova adeguati qualunque giudice respingerebbe richieste di rinvio a giudizio e, tanto più, richieste di condanna, che non possono reggere di fronte ad analisi dettagliate della situazione. Resta altresì il fatto che un vero contraddittorio (non domande sempre uguali) è stato finora rifiutato, sono stati rifiutati sistematicamente confronti ed analisi sullo stato mentale e psicologico dell'uomo, su quelle che possono esser state le sue motivazioni. E' difficile credere che una persona, per quanto ami la figlia, si accolli senza batter ciglio l'occultamento o "soppressione" del corpo non di un'estranea (il che già sarebbe molto problematico), ma di una nipote prossima, anche se non direttamente consanguinea, e tenendo poi in considerazione che, se fosse stato "incidente", nessuno avrebbe arrestato, essendo in tal caso un reato colposo, la figlia o lui stesso. Insomma, non ci vuole un genio per capire che in questa situazione i conti non tornano, c'è qualcosa di artificioso e di predisposto in queste variabili narrazioni misseriane, e nella loro manipolazione da parte altrui.
RispondiEliminaL’Anonimo dell’altra notte ha anche scritto : «percepire la sincerita' dalla menzogna nn è cosa trascurabile», sono perfettamente d’accordo ed è per questo che mi domando come non si può credere alla prima calda confessione di Michele Misseri, quando in una situazione come quella chiunque di noi, comuni mortali e non criminali incalliti, si sarebbe liberata la coscienza da un fardello così sporco e pesante? Ma basta ascoltare la registrazione … basta un pizzico di psicologia … quella che applichiamo ogni giorno per relazionarci con le persone, con i nostri familiari, con i nostri figli … non abbiamo le minime abilità per capire subito se le persone ci mentono?
RispondiEliminaIo non posso credere che Michele Misseri sia un personaggio di eccelsa intelligenza, stratega di situazioni criminose, l’Arsenio Lupin della “falsa”, un habitué degli uffici giudiziari, tanto da fornire spavaldamente una versione qualsiasi allo stuolo dei presenti rappresentanti della Legge in quella famosa sera di ottobre, dopo ore passate su una sedia scomoda sapendo che stava per essere torchiato e dopo giorni che la coscienza gli rimordeva tanto da fare di tutto (e in maniera disordinata!) per farsi trovare . Ma per piacere …
Come non posso non credere al mirato intervento del difensore (per quanto d’ufficio ma ben per questo in sfida con sé stesso per mostrare al mondo le sue capacità) per cavarlo dai guai peggiori … del resto, quale altro difensore non concorda con l’assistito una linea da tenere e a cui questo DEVE attenersi? E’ lo stesso nelle cause civili … (comandano loro e poi se perdi per la loro errata strategia non puoi neanche ricorrere all’ordine). L’abiezione del comportamento di un difensore è indurre l’assistito al falso …!
Infine, sempre l’illustre Anonimo ci chiede se siamo sicuri che al momento del processo, Misseri cercherà di ritrattare, già, bella domanda! Ho postato anch’io la questione: mi conforteranno gli esperti, non è forse vero che se un imputato, o anche un semplice testimone, in sede dibattimentale prova a dire una cosa diversa da quella verbalizzata precedentemente, anche giustificando che era stato sottoposto a pressioni, rischia di andare sotto processo per falsa testimonianza??? E’ quello che capiterà al Misseri, quando cercherà di dire la verità …
Ebbene sì, ora crocefiggetemi tutti, ma fin dall’inizio io sono stata convinta che Sabrina non c’entri un bel niente e, dopo qualche momento di lieve perplessità, oggi ne sono ancora convinta! E se ad un eventuale processo basato sul castello accusatorio odierno sarà condannata, ne resterò ancora convinta. Se invece emergerà un altro quadro, con grande rammarico accetterò di aver sbagliato … cosa che mi capita di rado, sarà un duro colpo per me. Oltre che garantista ad oltranza, a tutt’ora per Sabrina, Cosima e persino per Carmine sono anche innocentista. Mi sono dichiarata! Ma questa è la mia indole battagliera, altrimenti non sarei qui a perdere ore a leggere e a scrivere....
Grazie Massimo Prati per la tua cortese ospitalità.
Saluti, Mimosa
Cara Mimosa, penso che nessuno possa, debba o voglia metterLa in croce per osservazioni più che ragionevoli. Altrettanto personalmente, quantunque propenda per l'innocenza di Sabrina Misseri proprio per questa sua tendenza ad esternare tutto ciò che le passava per la mente, in sede pubblica, sotto il tiro della pubblica opinione nazionale, cosa che un colpevole avrebbe evitato di fare appunto per non attrarre su di sé l'attenzione, non so se lo sia in senso assoluto (ovvero, completamente all'oscuro), oppure qualcosa sappia, ma non possa o voglia dire per la stessa ragione che ho ipotizzato per il padre: un'eventuale minaccia di morte: "meglio in galera ma viva, che finita in un qualche pozzo o 'soppressa' nel senso dato dai magistrati al termine". Pare strano, infatti, che lei e la famiglia mantengano buoni rapporti con il padre, dopo il primo rigetto sprezzante. Comunque, anche se così fosse, come ipotizzo, per legge lei e i familiari avrebbero diritto a tacere, e quindi non potrebbero essere rinchiusi per mesi in un carcere. C'è il rischio che vi rimanga per un anno intero, come previsto dalle norme cautelari, senza contare che, anche libera, verrebbe comunque sempre tenuta sott'occhio per ogni parola o per ogni azione. Così, l'aver preso una strada, manifestamente cieca, da parte della Procura, non farà che favorire i veri colpevoli (complici ? coautori ?) di questo infame delitto.
RispondiEliminaL'indole battagliera è prerogativa di molti, non solo dei garantisti!
RispondiEliminaChe significa garantista? Mi piacerebbe che qualcuno di voi me lo spiegasse, dato che questo termine abbonda sulla bocca....degli stolti!
Ha un significato ovviamente ma viene usato a sproposito, dove nn serve, per le cose a cui nn serve, ma precisa solo uno schieramento di campo pseudopolitico! Di solito chi è onesto ed intende rimanerlo, sa che le ns. leggi danno garanzie piu' che sufficienti. Certamente queste stesse garanzie diventano insufficienti nei casi in cui si vuole delinquere!
Potrei soffermarmi a dire le mie impressioni sui personaggi di cui si parla, che sono opposte alla maggioranza di chi scrive qua, ma nn mi dilungo perchè nn serve.
Il quadro indiziario, le testimonianze, i riscontri, queste cose servono a me a farmi un'idea,
compreso da ultimo il comportamento di quei due pseudoavvocatuzzi, che con la loro brillante e creativa attivita', se fosse servito, hanno dato il colpo di grazia alla sciagurata!
Ma ci stanno pensando i due rimasti, a far continuare a scrivere depistaggi e ritrattamenti allo scrivano nel carcere di Taranto.
Senza offendere chi legge capire chi è colpevole e' solo un fatto di intelligenza.
Intelligenza di cui nn mi sento superdotata, ma assolutamente nella media.Siccome penso che nessuno qui' sia sottodotato, nn mi spiego perchè difendete la colpevole! Qualcosa di personale?
caro anonimo, la presunzione d'innocenza vale fino al terzo grado di giudizio..per cui riferirti a sabrina come alla colpevole potrebbe essere passibile di azione legale dal momento che non c'è stato processo e non c'è stata condanna, non dico definitiva ma nemmeno provvisoria. Ti è forse sfuggito che i giornalisti, usano sempre e rigorosamente il condizionale?
RispondiEliminaQuanto al fatto che capire il colpevole è questione d'intelligenza, mi chiedo come mai non ci siano state in Italia persone tanto intelligenti che abbiano saputo scoprire i colpevoli di tanti casi irrisolti? Ce ne mancano? Tra l'altro capire il colpevole non basta, bisogna dimostrarlo, ci vogliono prove inconfutabili,che dimostrino la colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio..ma forse tu che hai capito tutto potresti fornircele queste prove, anzi potresti fornirle alla Procura che sta brancolando nel buio, malgrado la presenza suppongo di persone non dico superdotete ma normonodotate
lori
Eroici questi "anonimi" che dànno degli pseudoavvocatuzzi a due persone di cui si devono, anche qui (non solo per Sabrina), ancora dimostrare colpe, abusi od omissioni. Quanto poi a dare degli "stolti" a chi parla di garanzie processuali, è da persone di limitata intelligenza, gente che usa l'insulto non avendo ragionevoli argomenti da opporre, né fatti seri da presentare. Chiunque può finire, anche per cose banalissime (non servono omicidi), tra le maglie di un'amministrazione giudiziaria poco funzionale, a cominciare proprio da chi è contrario alle "garanzie", che, detto di passaggio, sono il frutto di una lunga lotta della filosofia del Diritto e della filosofia politica contro ogni forma di inquisizione arbitraria e negativa verso la legge. Dà l'impressione che molte persone siano garantiste solo per i potenti, non per chi non lo sia. Così molti a sbracciarsi per il partitocrate o l'industriale di turno, già abbastanza potente di per sé, ma a sorvolare disinvoltamente su chi non è né ricco, né politicamente potente. Questi bravi elementi, buoni per ogni dittatura, sono, ahinoi !!, assai diffusi.
RispondiEliminaVoglio rispondere a Mimosa.
RispondiEliminaLei mi chiede in che mondo vivo io o in che mondo viviamo (noi)(?)
Io nella realta'. Fatta di faldoni pieni di riscontri sull'omicidio di Sara Scazzi. Tu dove vivi? O se preferisci, voi dove vivete?
Ah ecco, lo so. Sabrina è stata deliberatamente accusata dal padre per proteggerla (?) come chiunque di noi avrebbe fatto (?)facendola incarcerare, cosi' li' sta piu' al sicuro che fuori?
Balle! Tentando di far intravedere altri colpevoli che minaccerebbero addirittura la vita della dolce figliola?
Gia' se è stato Paolo o Maria, io Sabrina ho tanta paura di questi delinquenti(cosca mafiosa scu?)
che preferisco il "carcere", il carcere, e lo ripeto il carcere, magari a rischio di ergastolo.
Ma voi siete fuori! Ma chi se le dovrebbe bere queste balle?
Io che sono innocente, e lo sono sul serio, lo dico che è stato Paolo o Maria o chi è, io che sono una persona normale lo dico, subito di corsa nn mi faccio nemmeno un secondo di galera!
Paura di minacce? Paura di chi? Nessuno mai potrebbe essere una minaccia una volta che sta nelle mani della Giustizia! Ma che state a di'???? Ci tenevo a parlare di questa "ridicolissima illazione" che qualcuno si è divertito a mettere in circolo, e qualche imbecille che la raccoglie si trova sempre!
Sarei molto curiosa di conoscere da chi e da dove nasce sta str...ta, non risulta ne' da stampa
(seria) ne' da altro, all'infuori che da "qualcuno" che la lancia e la ripropone sui forum.
(A parte un mezzo pirla che bla-bla in un infimo canale tv)
A sentire queste idiozie, mi ci sono imbattuta, ho capito perche' come opinionista è stato declassato!
E poi dicono che la tv è contro sabrona!
Che faccia tosta!
Penso di sapere quale è la mente che ha partorito questo depistaggio, la scelta è su due-tre persone nn di piu'.
Dicesi depistaggio tutto cio' che sostiene ipotesi campate per aria, prive del piu' microscopico indizio, o riscontro!
Questa cosa nn ha nemmeno il rango di ipotesi, perche' l'ipotesi poggia su una ragionevolezza pur senza prove.
Depistaggio. Ridicolo ed inutile, peraltro!
E finitela con la storia che l'avvocato Galoppa ha obbligato costretto ipnotizzato Misseri.
Gli avvocati si fanno raccontare la verita' dei fatti dai loro assistiti!
Se poi lo ha invogliato a dire la verita', ha fatto solo il suo lavoro! E ha fatto benissimo!
L'inc. prob. è stato fatto proprio perchè in questa situazione, che è grave, (padre teste d'accusa contro la figlia!....vedete un po' voi!)si prevedevano ripensamenti pressioni e tutto quanto poi è successo. (Vedi le letterine!)
Io spero che sia condannata gravemente ed in modo esemplare,
per il delitto, ma ancor di piu' per la personalita' secondo me pericolosa!
Quando gli hanno respinto la liberta' si è messa a fare la pazza!! Altro che sconcertata, come dichiarava il suo Russo. Colpa sua che sicuramente gli ha fatto credere che farla uscire per lui era un gioco!
Un avvocato serio è realista, non un venditore di fuffa!
Prima di tutto ciao anonima. Così mi tocca chiamarti dato che un nome non l'hai inserito, e questo è singolare viste le tue certezze. Ma andiamo per punti.
RispondiEliminaPrimo punto. Mi auguro a te un domani non serva un garantista che ti difenda. Al mondo d'oggi, se mai si dovesse avere a che fare con certi magistrati, non è difficile essere sgranocchiati dal "sistema giustizia". Ti consiglio di cercare nel sito "Procura di Taranto? No grazie". Dopo averlo letto forse ti renderai conto di come si è operato in quella città.
Secondo punto. Le impressioni non fanno prova, sono impressioni e tali devono restare se si vuol sperare di dare un giudizio sereno. Guai a noi se i giudici condannassero basandosi su delle impressioni personali.
Terzo punto. Se hai prove che inchiodino la Misseri portale subito in procura perché loro non ne hanno e vorrebbero tanto averle. Lo testimonia il fatto che al momento non c'è stato alcun rinvio a giudizio e non si sa neppure se ci sarà fra meno di un mese, quando scadranno i termini di indagine. E' probabile chiedano altro tempo per indagare e cercare ancora quel qualcosa che si chiama prova e che ancora non hanno.
Quarto punto. Invidio la tua intelligenza. Io purtroppo non ne ho abbastanza, non quanto te almeno. Per questo non me la sento di mandare al rogo chi si professa innocente. Il voler aspettare a tutti i costi la fine dei processi prima di emettere condanne è un mio limite, lo ammetto. La mia intelligenza è talmente scarsa che non riesce a crearsi un verdetto in base ad impressioni personali, per cui ogni volta mi tocca aspettare sia un giudice a decidere chi è colpevole e chi no.
Che stupido, vero?
Scusami se sono fatto così, se sono tanto diverso da te. Ciao, Massimo
gli avvocati difensori servono a far emergere la verità..certo quella funzionale alla salvezza del proprio assistito...è il loro compito..quindi cosa c'è di strano nel fatto che Galoppa abbia pilotato le confessioni di Misseri? d'altra parte sarebbe interessante sapere se c'è stato qualcuno che abbia indotto il povero michele a fare "la falsa" ..sarebbe il caso di risentirlo..ma la procura ormai non lo trova più attendibile..e allora se non è attendibile visto che le indagini stanno andando in senso contrario a quanto affermato nell'incidente probatorio, ( orario e luogo del delitto), mi sembra evidente che lo stesso incidente probatorio abbia perso la sua credibilità.
RispondiEliminaTu speri che sia condannata gravemente per il delitto..certo siamo tutti d'accordo..ma che lo si provi inconfutabilmente e con prove serie..poi aggiungi " per la personalità pericolosa" ma mi spieghi da dove emerge questa personalità pericolosa? solo perchè si è disperata quando ha saputo che la lasciavano in carcere? mi sembra pico..invece mi sembra inquietante la personalità del misseri sia che abbia violentato la povera sara post mortem sia che se lo sia soltanto inventato
lori
ops: mi sembra poco
RispondiEliminalori
Evidentemente non si sa distinguere tra ipotesi e fatto; se scrivo che uno dei motivi per cui un padre possa preferire la figlia in galera che apparentemente libera ma a rischio di sopravvivenza, questo ragionevolmente può appunto essere quello di saperla viva al "sicuro" piuttosto che "incerta" a casa. A leggere i quotidiani pugliesi, non pare che la situazione sia lì tranquilla dal punto di vista criminale. Il resto delle obiezioni, in cui si mescolano persone e pensieri diversi, è solo il tipico pasticcio di chi pensa di saper tutto, ma non sa nulla. Nel frattempo, è cominciata la serie di querele per diffamazione, mi auguro che si proceda. La legge vieta di dire "prostituta" anche a una prostituta notoria a tutti gli effetti (per questo si usano eufemismi, dalle ormai antiche "lucciole" fino al arrivare alle attuali "escort"), figuriamoci dire a qualcuno che è assassino o complice di assassino, senza essere neppure arrivati al rinvio a giudizio o, men che meno, alla prima sentenza. Ma questa gente è proterva, finché non sarà bastonata in senso legale, temo che non capiranno nulla. Non basta certo nascondersi sotto l'etichetta di "anonimo" o con pseudonimi da strapazzo per togliersi dalle legali responsabilità: ficcatevelo in testa per il vostro bene !
RispondiEliminaIO VORREI SOLO UNA COSA CHIEDERE AI MAGISTRATI E AGLI INQUIRENTI CHE TRATTENGONO SABRINA ILLEGALMENTE IN CARCERE: QUALI SAREBBERO GLI INDIZI O LE PROVE CONCRETE PER TRATTENERE IN CARCERE SABRINA. SOLO LE PAROLE DI UN PADRE CHE CAMBIA VERSIONE COME CAMBIANO LE FASI LUNARI? E SECONDO LORO QUESTE SONO PROVE ATTENDIBILI? MA MI FACESSERO IL FAVORE! CARMINE MISSERI E IL NIPOTE MIMINO COSMA, NONOSTANTE PER LORO SIANO FORTEMENTE INDAGATI, SONO COMUNQUE A PIEDE LIBERO, E ALLORA PK SABRINA ANCORA DENTRO?
RispondiEliminaLA GIUSTIZIA ITALIANA, AHIME' ANCORA UNA VOLTA SI MACCHIA DI UN'ENORME INGIUSTIZIA!!!
MA e' possibile che dovete per forza farla passare per innocente, e non pensate che se la tengono ancora dentro e' perche' ci sono prove al 100 per 100 che e stata sabrina ad uccidere la cugina? secondo voi senza prove certe i giudici e inquirenti rischierebbero che poi un giorno dovranno risarcire sabrina con milioni di euro? io credo proprio che le prove certissime le hanno in mano e tra qualche mese sabrina si fara' 24 anni di carcere!bravissimi i giudici e i magistrati!w la giustizia
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