Saggi-Denunce-Inchieste-Articoli dei lettori

mercoledì 1 dicembre 2010

Gli universitari non erano studenti ma guerriglieri

Scontri tra studenti e poliziotti a Roma
La vera notizia, gli universitari protestano pacificamente occupando le varie città, è stata oscurata ancora una volta dalla guerriglia urbana. Chissà perché in ogni occasione di protesta ci sono frange estremiste, si dice così no?, che scontrandosi coi reparti della sicurezza fanno in modo che si diramino vari bollettini di guerra.
E fortuna che, almeno ieri, non c'è uscito il morto! Oddio, non era quello che le frange estreme volevano! E' chiaro che se un ragazzo viene ucciso dalla polizia la notizia travalica ogni giusta considerazione e la protesta cresce alimentata dall'onda emotiva che si crea.


Vi spiego ciò che voi, amici studenti, nonostante la vostra certa intelligenza, non avete capito per inesperienza e spirito di gioventù. Qualcuno vi sta usando per scopi e tornaconti non vostri. Una mano sta tramando nell'ombra, con la complicità di alcuni "Giuda universitari a pagamento", e vuole spingervi oltre, vuole crescano collettivi col nome di uno di voi. Nome che ora  a nessuno dice niente ma che presto, causa decesso, qualcosa dirà. Non potete non capire che continuando su questa strada "l'incidente" che stanno cercando di provocare accadrà.


La protesta è l'anima della democrazia e va fatta se ci si sente defraudati di qualcosa che si ritiene indispensabile, guai se non ne parlasse e si cristallizzasse la situazione. Ma dovete cercare di essere più furbi di quanto nei giorni passati siate stati. Dovete riuscire ad isolare quei cento personaggi che non vi rappresentano e cercano solo lo scontro. Non interiorizzateli credendoli la parte migliore delle università, la parte che lotta, non mitizzateli perché fino a quando saranno fra voi sarete a rischio.


Andate in piazza, bloccate le stazioni, gli aereoporti, le strade, fatelo se credete sia la cosa giusta da fare ma non provocate in alcun modo le forze dell'ordine. Evitate di creare un eroe per tutti dal dolore di poche famiglie. Se qualche infiltrato cerca di convincervi del contrario mandatelo a fare un giro al cesso. La protesta non va creata dalle ceneri dell'uomo ma va alimentata dal fuoco della giustizia. Siate voi i primi, siete forse i più indicati, ad insegnarla a chi ci governa e a chi vi comanda. In bocca al lupo.

Nessun commento:

Posta un commento