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sabato 26 maggio 2018

Paolo Savona sarà il Ministro dell'Economia del governo Conte perché il Presidente della Repubblica è obbligato dalla Costituzione ad accettare tutti i Ministri scelti dal Presidente del Consiglio che lui stesso ha nominato

Sergio Mattarella
L'articolo 92 della Costituzione è quello che secondo moltissimi opinionisti politici, politicanti e giornalai figli del potere, consente al Presidente Mattarella di non accettare la nomina di Paolo Savona quale Ministro dell'Economia.

Niente di più falso!

Leggiamolo insieme cercando di capire cosa intendevano dire i nostri Padri Costituenti quando l'hanno scritto.

Art. 92: "Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei Ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri."

Dove è scritto che il Presidente della Repubblica può opporsi alle nomine "proposte" dal Presidente del Consiglio? Da nessuna parte. L'articolo 92 dà facoltà decisionale al Presidente della Repubblica di nominare il Presidente del Consiglio e dei Ministri, questo è il suo compito ed è in quel momento che non deve sbagliare la scelta (per questo si consulta con tutte le forze politiche e prima di decidere interagisce col futuro Presidente che sta per nominare). Fatta questa scelta, il suo compito decisionale scema e la sua carica viene esautorata da ogni scelta futura che spetta al Presidente del Consiglio e dei Ministri da lui nominato.

I Ministri li sceglie il Presidente del Consiglio dei Ministri, nessuno può mettere bocca sulle sue scelte, nemmeno il Presidente della Repubblica che, arrivati a quel punto, senza interferire sulle scelte deve solo nominare i ministri scelti dal "suo" Presidente del Consiglio dei Ministri.

E' chiaro che i Padri Costituenti hanno inteso spartire i compiti e i poteri in maniera democratica e che non volevano fosse il Presidente della Repubblica a scegliere i Ministri perché, in quel caso, nel caso cioè che possa scegliere i Ministri il Presidente della Repubblica, la nomina di un Presidente del Consiglio non avrebbe alcun senso e la nazione non sarebbe più una Repubblica ma una dittatura in cui un solo organo, il Presidente della Dittatura e i suoi fedelissimi in tal caso, avrebbero in mano tutti i poteri decisionali.

Quindi, visto che l'italiano scritto dovrebbero capirlo tutti quelli che hanno frequentato le scuole, la smettessero gli opinionisti politici, i politicanti italiani fedeli alla Germania, i giornalai figli del potere a loro contemporaneo di dire e scrivere "cazzate" ad uso e consumo di chi a scuola c'è andato per scaldare il banco.

Ma più di loro la smetta di tergiversare il Presidente della Repubblica, che di certo l'italiano lo comprende bene, e faccia ciò che gli ordina la Costituzione: firmi le nomine dei Ministri scelti da chi ha il potere in mano, potere datogli dal Presidente della Repubblica in persona.

Se il Presidente Sergio Mattarella non facesse quanto la Costituzione lo obbliga a fare, potrebbe anche essere denunciato ed eventualmente giudicato per "attentato alla Costituzione", come da articolo 90... lo dice la Costituzione.


67 commenti:

  1. Magari Mattarella ne sa un po' di più visto il suo curriculum accademico?

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  2. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio e su proposta di questo i ministri. Le consultazioni con i Presidenti delle Camere, i gruppi parlamentari, gli ex presidenti emeriti costituiscono una prassi per ascoltare dei suggerimenti e delle opinioni, ma alla fine è il Presidente del Consiglio ad effettuare la scelta dove il Presidente della Repubblica svolge l’azione notarile. Insomma l’Italia non è una repubblica presidenziale. Si può comunque considerare legittimo che il Presidente svolga anche un’azione di pressing, ma è evidente che alla fine non può non firmare le nomine decise dal neo-esecutivo.

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  3. La Costituzione vale solo quando conviene, in altri casi si può contestare con interpretazioni "originali" a tutto spiano...o no?

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  4. Qualcuno si sta burlando del popolo italiano.
    Quando siamo andati a votare, con le crocette sulla scheda abbiamo espresso la nostra volontà, affidando ai votati le nostre aspirazioni e le nostre esigenze.
    Due compagini politiche hanno prevalso, si sono messe d'accordo, con gran fatica ce l'hanno fatta, il Capo dello Stato non può non tenere conto che esse rappresentano la posizione della stragrande maggioranza dei suoi cittadini!
    Dove sta la Democrazia («demos kratos», tradotto dal greco “potere del popolo”)?
    Il secondo comma dell’art. 1 è esplicito: «La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Ebbene l’abbiamo esercitata, no? A chi spetta rispettarla se non al supremo rappresentante del popolo?

    Mimosa

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  5. Beh io ricordo solo che Scalfaro rifiutó il ministero a Previti. E nessuno mise in dubbio la legittimità di tale veto, anzi lo osannammo tutti. Per dire...

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  6. @Chiara: "Beh io ricordo solo che Scalfaro rifiutó il ministero a Previti. E nessuno mise in dubbio la legittimità di tale veto, anzi lo osannammo tutti. Per dire... "

    Non sono sicuro che sia la stessa cosa. Intendiamoci, è ovvio che il Presidente della Repubblica ha il diritto/dovere di dire la sua sulla composizione del governo, ma che possa mettere un veto vero e proprio per questioni prettamente politiche, no, quello penso proprio che non sia possibile.
    Previti e , in tempi più recenti, Gratteri ponevano problemi di opportunità politica. Scalfaro e Napolitano fecero trapelare la loro contrarietà, ed alla fine Berlusconi e Renzi - rispettivamente per Previti e Gratteri - scelsero una via di compromesso per una questione di convivenza istituzionale. Più Renzi che Berlusconi, a dire il vero, perché Previti fu dirottato alla Difesa, ad ulteriore testimonianza che ci fu un compromesso.
    Però che sarebbe successo se Berlusconi e Renzi si fossero impuntati? Non credo che si sia mai vista una situazione del genere, ma se questa volta fosse così? Penso che in ultima analisi il Presidente della Repubblica non possa proprio rifiutare un ministro che ha comuqnue le carte in regola, anche se quelle carte non piacciano a tutti ed in particolare non piacciono al Presidente della Repubblica.
    Haddock

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  7. Previti!!!
    Ma va!!!
    Con quel curriculum non poteva avere incarichi!!!

    I nostri moschettieri non avranno un curriculum scolpito di titoli, non avranno esperienza di governo, ma va bene anche così.

    A cosa sono serviti titoli, competenze politiche se ci hanno portati a questo stato?
    Ben vengano quelli che hanno entusiasmo e ci credono, al di là della poltrona.
    E che si sono fatti da soli senza avere agganci con partiti, tessere, poteri.

    Una volta dato l'incarico, la quadra del governo spetta a chi ha l'incarico. Se poi questo non avviene ci sarà il dissenso di parecchi milioni di italiani. Oltre Alpi si aspetta che l'Italia abbia il crollo...

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  8. Le dichiarazioni di Paolo Savona "Voglio un'Europa diversa, più forte, più equa", non ci rappresentano quell’economista fanatico estremista che i media fiancheggiatori della opposizione al nuovo hanno voluto dipingere. Al contrario le sue osservazioni suonano piene di buon senso e di speranza…

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  9. Gilberto stanno gonfiando.
    Non vogliono un'Italia autonoma, almeno nel pensiero.
    Comunque sanno che gli italiani sono creativi, senza rivoluzioni guarda come il popolo ha "premiato" chi ci ha governato per tanti anni.
    Savona è preparato, sarebbe un interlocutore intelligente col quale confrontarsi. I veti che l'Europa sta ponendo con l'aumento dello spread per farci paura è delicato.

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  10. Previti fu ministro della difesa. Altro che non poteva avere incarichi....
    Haddock

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  11. nel merito sono d'accordissimo con voi, per inciso.

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  12. Io credo che Mattarella firmerà e che Savona sarà nella squadra di governo. Il pressing del presidente mi sembra abbia avuto due effetti. Ha compattato l'alleanza di governo e ha consentito all'illustre economista di precisare meglio il suo pensiero soprattutto nei confronti di quella disinformazione (anche a livello europeo) che sta cercando di metter paura agli investitori e alla gente. Spero di non sbagliarmi, comunque tra poco lo sapremo.

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  13. Va tutto a palle? Chissà cosa ne pensano gli eminenti costituzionalisti, gli interpreti del sacro testo della Repubblica italiana? Nel caso... per il Bel Paese si aprirebbero tante incognite. Chi ha lavorato per boicottare alla fine sembra esserci riuscito... Questo governo non s'ha da fare né ora né mai...

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  14. Maledetti. Servi. E quante scuse e alibi. Vergogna, presidente

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  15. P.s. Appena ascoltato il discorso di Mattarella. Rabbia e basta.

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  16. Abbiamo avuto conferma che la democrazia è solo un fatto formale, nella sostanza noi cittadini elettori non decidiamo un bel niente perché sono altre le forze che regolano la nostra vita? Si credeva che il nostro NON fosse uno stato presidenziale, e invece scopriamo che per il nostro bene siamo sotto tutela, siamo in uno stato di minorità e abbiamo bisogno di protezione... A questo punto è però difficile capire cosa serva tornare al voto dal momento che in ogni caso l’elettorato conterebbe come il due di briscola. Sarebbe un errore madornale chiedere un ritorno al voto, la maggioranza esiste, a meno che non abbia cambiato idea, ed è questo il momento di denunciare che quello che sta accadendo è incostituzionale.

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  17. Gilberto, due di coppe con briscola denari

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  18. Anche da un punto di vista filoeuropeista è una stupidaggine: un governo con 7 senatori di margine non avrebbe mai potuto far passare l'uscita dall'euro. E' molto facile che ora si vada a nuove elezioni con una bella campagna elettorale antieuropeista e soprattutto antitedesca, alla fine della quale chi oggi avrebbe avuto 7 senatori di margine si ritroverà magari con una maggioranza di 30 o più e allora sì che ogni scelta estrema diventa più fattibile.

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  19. «Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di province, ma bordello! / … guarda in seno, / s'alcuna parte in te di pace gode» (Dante, Purgatorio, Canto VI).

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  20. Ho scritto:
    "Previti!!!
    Ma va!!!
    Con quel curriculum non poteva avere incarichi!!!!"
    Con quel "curriculum" era incandidabile, ma fu approvato.
    Quell'incarico durò poco.

    Mi si risponde:
    "Anonimo ha detto...
    Previti fu ministro della difesa. Altro che non poteva avere incarichi....
    Haddock"

    Da Wiki:
    Cesare Previti 1994.jpg
    Ministro della difesa
    Durata mandato 10 maggio 1994 –
    17 gennaio 1995
    Ha ricoperto la carica di Ministro della difesa nel governo Berlusconi I. Condannato in via definitiva nel 2006 per il processo IMI-SIR e nel 2007 per il processo Lodo Mondadori, è stato anche condannato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Nel 2011 è stato inoltre radiato dall'ordine degli avvocati."

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  21. Chi lo ha messo in quella carica ? Ovviamente gli sconfitti alle ultime elezioni. Un uomo mediocre che crede di farsi grande mettendosi al servizio del capitalismo internazionale e facendosi bello di un potere nominale simbolico, mentre quello sostanziale è della maggioranza parlamentare che dà o non dà la fiducia. Gran parte dei trombettieri, sbandieratori, tamburini, ovvero gazzettieri di regime gli dà ragione.

    Cito la IV strofa dell' Inno di Garibaldi scritto nel secolo XIX da Luigi Mercantini :

    Bastone tedesco l'Italia non doma,
    non crescono al giogo le stirpi di Roma;
    più Italia non vuole stranieri e tiranni;
    già troppi son gli anni che dura il servir
    .

    Mi sembra di assoluta attualità, in tutti i sensi. Nulla tuttavia di cui meravigliarsi: in Italia la classe politica e dirigente è dal 1861, per eredità precedente, in mano a servi, schiavi, traditori, giullari, maggiordomi al servizio dei loro padroni esteri. Ogni qualvolta si tenta di liberarsi da questi puzzolenti legami, allora si minaccia il bastone o che altro.

    Bisogna prepararsi a fare l'inferno nel Parlamento Europeo, in vista delle elezioni e poi col nuovo. O avere un'Europa seria, democratica e sociale, o ritornare all'indipendenza piena degli Stati nazionali !

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  22. @Vanna
    Intendevo dire che all'epoca ci fu un disaccordo su Previti che era stato indicato come Ministro di Grazia e Giustizia. Il disaccordo non fu sull'onorabilità di Previti, perché in quel momento Previti non aveva accuse o processi in corso; infatti fu dirottato al Ministero della Difesa. Si trattò di questioni di opportunità per quello specifico ministero, ma Previti poteva avere incarichi e infatti li ebbe. Il curriculum si sporcò in seguito, per così dire. I processi cominciarono all'inizio degli anni 2000, lui fu ministro nel 1994. E durò poco perchè durò poco il governo Berlusconi (il primo governo Berlusconi, intendo).

    Per il resto concordo con la tua opinione: Mattarella ha sbagliato. Ha rifiutato una nomina per motivi di natura politica e di fatto in base ad un processo alle intenzioni.

    E' nelle sue prerogative? Non lo é? Non lo so, la Costituzione è vaga di proposito perché privilegia sempre e comunque una situazione di compromesso, né esiste un orientamento unanime dei costituzionalisti (che, guarda che caso, danno interpretazioni allineate con il proprio orientamento politico).

    La mia opinione è che Mattarella abbia in questo caso prevaricato le competenze del Presidente del Consiglio, al quale spetta in esclusiva l'indirizzo politico. Sarà un'opinione grezza e da profano, ma me la tengo finché qualcuno non mi convince del contrario (e finora non è successo). Fra l'altro, aggiungo che il discorso dell'altra sera di Mattarella è incredibile, perché di fatto conferma appunto che l'opposizione a Savona era puramente politica e l'intera ricostruzione che fa - peraltro sicuramente accurata, ci mancherebbe - suona né più né meno una sequela di scuse con cui vuole convincerci/si di aver agito correttamente. Ma che bisogno c'era? Non bastava un comunicato secco ed asciutto? Tipo "a seguuito di divergenze inconciliabili sulla formazione del governo, il presidente incaricato ha rimesso l'incarico"? Era proprio necessaria quella lunga giustificazione del proprio operato? Io l'ho letta come un segno di debolezza, a seguito del primo e madornale errore compiuto da Mattarella, che è stato aver incaricato Conte. Lì poteva e doveva pretendere un personaggio con spessore politico, non un tecnico. Ma fatto quell'errore, ha voluto rimediare e l'ha fatto forzando la mano.

    Il tutto a prescindere dall'esito finale della diatriba, che può piacere o meno.

    Con stima
    Haddock

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  23. Signor Presidente Mattarella

    Io credo che se lei ha davvero a cuore le sorti del nostro Paese dovrebbe farsi da parte, dare le dimissioni. Sarebbe un grande gesto di coraggio ad un grave errore che son convinto lei abbia fatto in buona fede, forse per via della responsabilità e delle tensioni del suo ruolo istituzionale in un momento del Paese pieno di incognite. Il suo gesto son convinto che sarebbe apprezzato da tutti e le ridarebbe un’autorità morale, sarebbe un modo per porre rimedio a una vulnus della Costituzione che lei ha fatto probabilmente nella convinzione di fare il bene per il Paese. Purtroppo quello che ne è seguito dimostra il contrario. Il Paese è precipitato in un caos politico, sociale ed economico che rischia di generare danni e sofferenze al popolo italiano e in particolare alle fasce più deboli.
    Le sue dimissioni dimostrerebbero a tutti con un atto di umiltà che lei è uomo di valore. Tale gesto le ridarebbe prestigio. Sono pochi gli uomini che sanno fare atto di ammenda.

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  24. Suggerimento pienamente condivisibile!

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  25. In base a quanto recita la Costituzione il presidente della Repubblica Italiana poteva agire come ha agito, negando la nomina di Savona?

    A mio modestissimo avviso, la risposta dipende all’interpretazione che viene data alla frase:

    Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.

    Se, infatti, si interpreta nel seguente modo:
    Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su decisione di questo, nomina i ministri, allora Sergio Mattarella NON poteva agire come ha agito.

    Se, invece, si interpreta così:
    Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, dopo aver ascoltato la proposta di questo, è il Presidente della repubblica a decidere nominando i ministri, allora Sergio Mattarella poteva agire come ha agito.

    Non so quale sia l’interpretazione dei costituzionalisti, ma, comunque, non condivido la decisione di respingere Savona soltanto per le sue idee.
    Ritengo che Sergio Mattarella non abbia tenuto in considerazione che gli italiani avrebbero reagito come effettivamente hanno reagito e penso abbia commesso un errore politico sottovalutando le conseguenze della sua decisione.

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  26. Carissimo Gilberto,

    credo che di dimissioni del presidente, o di chi altro, si potrà e dovrà parlare dopo le prossime elezioni politiche italiane e parlamentari europee, se confermeranno l'andamento crecsente delle forze che non vogliono più o meno Europa, ma un'Europa migliore, seria, che si preoccupi della gente comune, dei suoi enormi problemi economici, e non dell'affarismo di poche sporche figure che si ingozzano a spese di tutte le altre. Qualcuno non si è ancora reso conto che tutelare gli interessi di pochissimi, per di più mentendo spudoratamente, è del tutto controproducente. A rigor di logica (che spesso precede quela dei fatti) quei mentitori avranno una lezione fra le più dure del secolo in corso, e spero che sia solo l'inizio !

    Da oltre un decennio auspico una rivoluzione europea: forse non la vedrò, vista la mia età avanzata, ma arriverà, e più tardi sarà tanto più sarà inesorabile !

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  27. Grazie Haddock per la risposta gentile, articolata e chiara.
    Fa sempre piacere riscontrare queste qualità nel dialogo.
    Condivido le tue riflessioni sul NO di Mattarella al Savona.

    Savona, leggendo il suo curriculum e ciò che è emerso dalle fugaci ultime interviste, avrebbe potuto essere una valida espressione del popolo italiano che, finalmente, poteva far sentire la sua voce.

    Questa Europa banchiera,evidenzio quello che più si vede, fa entrare altri popoli, altri prodotti alimentari equivalenti a quelli italiani e greci, dal Nord Africa,compreso l'olio, a costi inferiori.
    Ciò che è ancora più grave fa entrare i prodotti geneticamente modificati e li promuove.

    Come donna di casa che fa la spesa, ho rilevato che nei supermercati italiani la carne bovina proviene in grandissima parte dalla Francia, qualcosina dall'Irlanda. Perfino alla COOP non c'è carne bovina italiana, neanche allevata, almeno dove vado io.
    Mi fermo qui.
    L'Italia sta a guardare.

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  28. mentre oggi ascoltando il tg uno .. i politici si sinistra danno ragione al capo dello stato,e ,incolpano DI MAIO E SALVINI della situazione che si è venuta a creare .
    sono penosi : lo fanno per indottrinare la gente , in modo che si schierino dalla loro parte , ma siccome non siamo allocchi ,abbiamo il sospetto che tutte le loro chiacchere fanno allonatanare chi fin'ora li ha votati

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  29. Questa l'opinione del Prof. GUIDO SARACENI


    Cari amici, credo che sia arrivato il momento di fare definitivamente chiarezza su quanto è accaduto nelle ultime ore.
    Mettiamo allora tutti i puntini sulle “i”.
    1) Conte si è dimesso perché il PdR faceva resistenze sul nome di Savona. Se l’interesse di Lega e M5S fosse stato quello di governare, avrebbero potuto ascoltare il suggerimento del PdR e scegliere Giorgetti come Ministro dell’Economia. Stiamo parlando di un importante esponente della Lega, non di un piddino renziano figlio di Berlusconi. Ma evidentemente il nome del Ministro, per queste persone, era più importante del programma di Governo - che sarebbe rimasto ovviamente invariato.
    2) Lo spread è salito perché tre o quattro incoscienti ieri sera hanno iniziato a parlare di impeachment del PdR. E siccome, ammette oggi Di Maio, “i mercati temono la instabilità”, potete ben capire come abbiano preso all’estero l’ipotesi di un Paese senza Governo pronto a processare il PdR.
    3) Lieto di notare con quanta attenzione oggi Di Maio abbia messo da parte il termine “impeachment”, aggiungendo che invece la messa in stato di accusa “si può fare”. Certo che si può fare, se avete i numeri per farlo. Ma l’art. 90 parla di “alto tradimento” - aver rivelato segreti di Stato o piani di guerra al nemico - o di “attentato alla Costituzione” - aver provato a cambiare la forma di Stato o di Governo. Mattarella vi ha solo chiesto di cambiare un nome nella lista dei Ministri. A fronte di quella richiesta avete preferito mandare tutto alle ortiche per capitalizzare questa vicenda in termini di consenso elettorale.
    4) Ovviamente il PdR non può scegliersi i Ministri, ma se manifesta della perplessità ha diritto di essere rispettato e ascoltato. Altrimenti il potere di nomina previsto dalla Costituzione perde totalmente di senso. Quando citate Mortati - o altri studiosi - evitate per favore di mutilare frasi o paragrafi.
    5) Il PdR non può imporre a nessuno “il suo Governo”. Cottarelli andrà a cercare la fiducia del Parlamento, se dovesse ottenerla, vorrà dire che sarà stato democraticamente e legittimamente scelto da chi in questo momento rappresenta la maggioranza degli italiani.
    6) Riconosco che questa impuntatura del PdR potrebbe essere considerata una novità e una “anomalia” - non un reato. Savona è una persona seria e rispettabilissima. Ma l’anomala impuntatura del PdR è solo l’ennesima anomalia in un quadro politico dove due partiti che hanno fatto campagna elettorale l’uno contro l’altro si sono seduti ad un tavolo - dopo le elezioni - per firmare un “contratto di governo” grazie al quale un “arbitro” - che nessuno ha votato -avrebbe potuto presiedere un “comitato di conciliazione” teso a evitare dissidi tra lega e M5S. In questa sola frase ci sono un centinaio di “anomalie”.
    Mattarella le ha tollerate tutte, vi ha chiesto solo di fare mezzo passo indietro su un nome.
    Tutto qui.
    Roma a.d. 2018
    Ignorantia Legis Non Excusat

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  30. Caro Anonimo, ognuno la racconta come vuole.

    Forse assisteremo ai balletti tipicamente italiani: salvare capra e cavoli. Fuori metafora salvare la faccia. L’establishment ha capito che andare alle elezioni non gli conviene? Sarebbe la débâcle per destra e sinistra che si stanno dando la mano sottobanco (perché ovviamente non possono farlo alla luce del sole)? Così stai a vedere che… magari… il governo Lega-M5s tornerà in auge. Non mi stupirei…

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  31. Ho perso svariate migliaia di euro in questi giorni.

    Ma ne perderei volentieri 10 volte in più se si desse l'incarico per formare il nuovo governo al designato (che potrà rifiutare, rinunciare o non avere la fiducia) dal soggetto elettorale che ha vinto le elezioni del 4 marzo e vedere così la democrazia ricominciare a funzionare.

    Questa è l'unica aspirazione che ho.

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  32. Gentile professore Saraceni,
    la sua pacata lettura scorre veloce e, a primo impatto, è condivisibile.
    Subito dopo aver ultimato di leggere, nella mente rimane: " ...le ha tollerate tutte, vi ha chiesto di fare mezzo passo indietro su un nome..."
    E si ricordano i tre mesi, quasi, passati, quando i vincitori venivano sollecitati ad incontri con l'uno e l'altro, a prendere tempo...
    Intanto le novità, irrituali, si snocciolavano ogni giorno, mentre i due moschettieri erano alla ricerca del terzo, che non c'era, mancava anche D'Artagnan, ma non si sentiva l'assenza di Richelieu nel gioco delle parti, c'era qualcuno che tramava, certo che c'era e che c'è ed è un Richelieu multiforme.
    Montava il desiderio della gente di vederli insieme e di avere un governo con facce nuove che esprimevano la volontà di cambiare mettendosi insieme su punti condivisi da svariati milioni di persone.
    Intanto emergevano nuove modalità di gestione della politica che, invece di far ben sperare nuova aria fresca, si assisteva al ritiro in Aventino e alla novella proposta di auto riproporsi nel gioco politico.
    Ma i due non si sono scomposti, pur non avendo esperienza e neanche una parvenza di laurea, hanno condotto con determinazione ed entusiasmo un nuovo modo di fare politica e si diceva che erano inesperti, troppo diretti, con qualche voce verbale errata, vendevano promesse irrealizzabili,chissà come potevano governare!
    Invece i "politici" veri, con esperienze e lauree consolidate, gli italiani non li hanno votati, forse perché sulle loro spalle erano caduti macigni di problemi da chi sapeva sì far politica ma che non l'aveva fatta proprio bene.
    In tutto questo tempo tutti abbiamo guardato tutti rendendoci conto che, mandati allo sbaraglio: fate questo, fate quello, l'ultima parola è la mia come già accadde decine di anni fa (tempi biblici), assegnando compiti da fare, da consegnare, da correggere eventualmente, anzi sicuramente con la penna rossa.
    D'altra parte questi discoli devono essere controllati passo per passo.
    Il nominare Savona è stato il reagente perfetto per mettere tutti alla prova: il presidente prima di tutto, l'Europa e quel che significa, qualche stato europeo che manifesta marce diverse di benessere e di potere.
    Savona avrebbe avuto un impatto fruttuoso perché avrebbe fatto richieste legittime. Si ha paura di uno che è preparato e si siede pari a pari?

    Questi tre mesi per Salvini e Di Maio sono stati i loro Master, per noi, popolo incolto e dipendente da leggi avulse dai nostri bisogni, è stata vissuta una stagione piena di speranza, piena di nuove proposte da coltivare e trapiantare per il benessere di un mondo senza giochi sporchi, di conti pieni di monete aleatorie gonfiate nelle stanze dei bottoni.
    Soprattutto una stagione che ha fatto fiorire l'Unità d'Italia e maturare il nuovo frutto, non geneticamente modificato, chiamato Patria.

    E' durato poco questo sogno, il viaggio si è fermato a Savona, mentre i confini italiani sono stati occupati da interessi e pregiudizi stranieri che si sono infilati nelle maglie del nostro potere economico, politico, territoriale, bancario per intimidirci.
    Sono gli italiani che le hanno tollerate tutte, non Mattarella che poteva cedere su Savona, tanto avrebbe sempre poi potuto fare un governo tecnico come fece Napolitano, intanto dava la possibilità di far governare.
    Credo che avrebbero fatto meglio di chi li aveva preceduti, per lo meno ci avrebbero provato.
    E' stato un grande errore e lo spread continua a crescere così noi italiani impariamo a non essere servi di chi per centinaia di anni ci ha occupato il cuore, le viscere, ma non il cervello e la creatività.


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  33. I mercati... lo spread... tutte scuse. Se tornerà e si farà il governo Lega-M5s è perché gli altri partitucoli hanno paura delle elezioni anticipate. Qualcuno si è fatto un po' di conti con l'abaco e si reso conto che bloccare il nascente governo è come tirarsi la zappa sui piedi? Siamo ai balletti per salvare la faccia? I fedelissimi dell'establishment dopo aver tentato di bloccare la normali prassi della democrazia rappresentativa adesso fanno un po' di giravolte sull'asse d'equilibrio. Non si era mai visto uno spettacolo tanto penoso soprattutto da parte di una schiera di commentatori un po' lacchè e un po' infingardi. Il Bel Paese degli economisti da salotto e dei demagoghi da ultima spiaggia ormai fa ridere i polli...

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  34. Buongiorno!
    Dalle ultimi nuove starebbe emergendo il " piano di Salvini su Savona" per arrivare alle elezioni e sfruttare il suo successo.
    Il prof. Saraceni potrebbe aver ragione, gli chiedo scusa!

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  35. Vanna
    Si tratta del vecchio problema se sia nato prima l'uovo o la gallina. Io credo sia nato prima il disegno dell'establishment di far naufragare il nuovo esecutivo. Lo si è visto nelle trasmissioni televisive dove si sparava a zero su quello che ancora non c'era, una captatio malevolentiae concordata nei dettagli, promossa in tutte le sedi mediatiche ed istituzionali, e brillantemente organizzata. Perfino l’arbitro per antonomasia, quello con la casacca nera e il fischietto, non fingeva neanche più di avere un ruolo neutrale, anche lui come gli altri menava calci al pallone e tirava in porta come un centravanti di sfondamento. Poi tutto il resto che ne è seguito è nella logica dell'opportunismo della politica, dell'esasperazione e dell'italica furbizia...

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  36. Sì Gilberto credo sia andata così, appare chiaro comunque che le pressioni sono talmente tante da aver confuso un po' tutti, compreso Mattarella.

    Che abbiano fatto errori i "moschettieri" ci può stare, ma chi è al di sopra delle parti ha un ruolo più delicato.

    Possono essere tutti giustificati, è stato tutto nuovo.
    Questi tre mesi non sono passati invano, abbiamo fatto un po' di esperienza su quanto sia difficile governare tra spintoni di poteri.

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  37. Il Presidente della Repubblica, nel caso specifico Sergio Mattarella, ha esercitato una sua LEGITTIMA facoltà GARANTITA DALLA LETTERA e dallo SPIRITO DELLA COSTITUZIONE, nel muovere obiezioni sul nome di un ministro propostogli, la responsabilità FINALE della cui nomina spetta ESCLUSIVAMENTE a lui. Difatti è lui che FIRMA le NOMINE.
    La sua è una RESPONSABILITÀ ISTITUZIONALE, che è al disopra della responsabilità politica, intesa come politica dei partiti, che come dice la parola, è di PARTE.
    Non a caso il mandato del Presidente della Repubblica dura SETTE ANNI, e si estende oltre quella delle singole legislature che durano CINQUE anni.

    Per chi non lo sapesse, aggiungo per inciso che Mattarella è stato GIUDICE DELLA CORTE COSTITUZIONALE e quindi sa ben lui se sta rispettando la Costituzione oppure no.

    Cordiali saluti a tutti.

    Giacomo

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  38. amico
    Amico:
    Scrivi qualcosa al riguardo...

    -1:35
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    28 maggio alle ore 17:42 amico
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    Giorgia Meloni
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  39. Adesso si scopre che sono tanti gli economisti che danno ragione a Savona. Però la frittata era fatta… Se si fosse andati ad elezioni anticipate quando in realtà la maggioranza esisteva sarebbe stato un precedente molto pericoloso per la stabilità del paese. In futuro qualsiasi presidente (che è quasi sempre di un’area politica) avrebbe potuto bloccare un esecutivo non perché dei ministri sono in conflitto di interessi o perché nel loro curriculum ci siano condanne o comunque fatti che ne mettano in dubbio la moralità, le capacità e le competenze. Anche in presenza di maggioranze che avessero tutte le credenziali per esprimere un governo, occorrerebbe comunque tornare alle elezioni nel caso che uno o più ministri non fossero graditi all’organo presidenziale per via di qualche ‘nota di programma’. Se si tornasse alle elezioni anche quando esiste una maggioranza politica in grado di governare, nella formazione di futuri governi l’Italia andrebbe incontro a una instabilità politica, sociale ed economica senza fine, una cronica precarietà, perché non ci saranno più regole condivise che stanno a fondamento del sistema politico, ma la discrezionalità di chi può porre in discussione una formula di governo sulla base di un motivo di contenuto e/o di rappresentanza, e non solo sul piano della correttezza delle regole formali.

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  40. Bene: i giochi sono fatti.
    Il presidente della Repubblica ha saputo condurre la vicenda prendendo per mano i due ricalcitranti ed indicando loro il panorama e il percorso.

    Con tale guida ci si può sentire rassicurati, vigilerà: i colpi di scena non sono mancati e neanche i colpi di sole, non li manderà allo sbaraglio.

    Ora non rimane che aspettare.
    Per adesso, l'Europa incassa repliche dirette e incazzate (mi si consenta), almeno da questo punto di vista si risponde, non si subisce, si difende la propria nazionalità.

    Poi il cambio del ruolo del ministro Savona indica come l'Italia si presenta, come lavora e produce, checché si dica.

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  41. Il buon giorno si vede dal mattino. La ministra Giulia Grillo (M5S) alla Salute: «Io contraria all’obbligo dei vaccini» Ecco finalmente una voce di buon senso che canta fuori dal coro. Si tratta di un segno molto importante che davvero questo nuovo governo potrebbe far bene. La grillo non è contraria ai vaccini (valutati in un contesto) ma dichiara guerra al decreto Lorenzin che dal 2017 ha imposto 10 profilassi ai bambini delle scuole materne pena l’esclusione dalle aule.

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  42. Condivido la decisione, meglio la prospettiva, della ministra della Salute sui vaccini ma all'un tempo mi affido al ministro degli Interni ché blocchi il flusso della immigrazione clandestina, causa non improbabile dei rinati rischi sanitari.

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  43. Al presidente della Repubblica che non ha poteri, in Italia, di una repubblica presidenziale (per cui gli mancano poteri effettivi, ma solo formali e simbolici) può ben rifiutare anche di firmare le leggi, salvo poi dover cedere se quelle stesse leggi (o quegli stessi nomi) vengono ripresentate. Tanto è vero che il Savona è passato: vorrei sapere che differenza fa se è al ministero del Tesoro o se è al Ministero degli Affari Europei ? I mercati ? gente isterica, che si lascia travolgere da crisi "ormonali" legate al loro affaristico lucro, che temono già di veder stabilizzato invece che aumentato. Il resto è il mistero di una partitocrazia, fondata su conpromessi e compravendite, che durano da secoli, e che dovrebbero finire. A mio parere sarebbe stato meglio andare ad elezioni quanto prima anticipate possibile (luglio o magari anche il 2 giugno!). Il fatto è che i partiti, sapendo in tutti i casi di avere un elettorato incerto, debole, variabile, temono il giudizio del popolo, che può cambiare pesantemente da un giorno all'altro. Ad ogni modo, vedremo quanto riuscirà a durare quest'altro pasticcio. Così pure vedremo se il prossimo anno, questa Unione (leggi Banda) di affaristi potrà reggere le prossime elezioni parlamentari europee. Sarebbe ora di smetterla di idolatrare personaggi e istituzioni, che furono mal create, mal fondate e pessimamente gestite.

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  44. Una nota sul prof. Savona: non è quel luminare che si era detto, anche se è l'unica vera testa pensante messa in gioco per questo governo: mi si spieghi che senso abbia parlare di azioni segrete per sostituire l'euro, pubblicandole in un libro che "sconvolse" il mondo !! Una provocazione ? Un gioco divertente ? Un war game economico ?

    Mah, misteri: nell'euro non bisognava entrare, uscire se ne potrà se quel baraccone denominato UE farà una buona volta la fine meritata. E' crollata l'URSS dopo 70 anni: crollerà pure la UE forse in meno tempo, e spero si trascini dietro tutta quella marmaglia che spaccia per cosa seria la più grande truffa del XXI secolo.

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  45. Ovviamente nessuno sta dando un assegno in bianco a questo governo. Lo vedremo alla prova dei fatti. Si è difeso il principio che le elezioni hanno espresso una maggioranza che a sua volta ha formato un esecutivo. Credo che le forze in grado di governare abbiano offerto al Capo dello Stato un escamotage per uscir fuori dall''equivoco' e di 'riprendersi'. L'establishment (giornalisti e opinioniste di regime) ha tentato in tutti i modi preventivamente di far fallire la formazione di questo esecutivo che spaventa sì, ma non per le ragioni che sono state addotte (l'uscita dall'euro) anche quando erano giunte rassicurazioni (peraltro non dovute). Abituati al vecchio manuale Cencelli, qualsiasi fatto nuovo e normale preoccupa aficionados e lacchè... Quello che incuriosisce in questo governo è che si tratta di forze eterogenee per cultura e per formazione politica. Questo è già un fatto nuovo, il superamento di quelli che erano (e sono) ormai diventati forma vuote e slogan ideologici privi di un vero contenuto, quella distinzione 'sinistra destra centro' che ha costituito dopo la caduta del fascismo l’elemento ideologico caratterizzante orientamenti per i quali l’elettorato semplicemente con una formula doveva essere messo sull’avviso di quale fosse l’ambito di un progetto politico. Con l’avvento dei grandi media lo slogan è diventato del tutto simile alla pubblicità commerciale, come per la vendita di un detersivo indicando più che altro i plus e i benefit sotto forma di marketing espresso in réclame.
    Non avendo la sfera di cristallo non so proprio come finirà questa esperienza, ma perlomeno la formula è una novità in un paese di 'arsenico e vecchi merletti'.

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  46. A la 7 notano una somiglianza fisica (il volto) del nuovo Presidente del Consiglio con un Berlusconi da giovane. Speriamo che non sia un clone...

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  47. I media tedeschi rappresentano l’Italia come uno stivale che si stacca dal continente e il nostro mezzogiorno affonda in mare. I populisti ci riprovano titola la Sueddeutsche Zeitung. Questa fissa però non è farina del loro sacco, sono i nostri commentatori genio artieri, opinionisti che sparavano a zero sull’esecutivo ancora in formazione, a creare l’immagine… e la psicosi di un Bel Paese aspirante suicida. A dispetto dei guastatori però il nuovo esecutivo è andato in porto. Speriamo dunque che nonostante i detrattori e le iatture ne esca qualcosa di buono.

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  48. Gilberto ha detto...
    A la 7 notano una somiglianza fisica (il volto) del nuovo Presidente del Consiglio con un Berlusconi da giovane. Speriamo che non sia un clone...
    1 giugno 2018 17:05:00 CEST

    Facciamo l'esame del DNA allora ... (sorriso)

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  49. ah certo ci sono italiani di serie B , BASTANO HCE NON SIANO DI SINISTRA .. madonna quanto si fanno detestare , queste sono le prerogative che innescano brutte aspettative , avrei voglia di farli fuori . eppure non farei fuori nessuno .

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  50. Magica buongiorno!
    Ma la sinistra è sparita da parecchio tempo, è stata ingoiata dalla superbia di avere il predominio culturale, dalla voglia di ottenere, e mantenere, il possesso delle cose. Praticamente ha tradito il suo mandato politico.

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  51. La sinistra? Puro nominalismo con l'etichetta intonsa. Nella bottiglia ormai c'è quel che c'è...

    Interessante leggere i resoconti di alcuni giornali stranieri sul nuovo governo. Tutti gli stereotipi riciclati in Italian food.

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  52. Gilberto, sono solo invidiosi.
    Rosicano non poco!
    Certo è che, invece, gli italiani hanno dato prova di vedere oltre le apparenze con la creatività che ci contraddistingue.
    Dove si arriverà non si sa, il percorso è nuovo, impervio, pieno di mine, di semafori e posti di blocco... il tempo ce lo dirà.
    Per adesso abbiamo parecchie facce nuove ed è meglio di quelle propinate per decenni e lustri.

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  53. Come prosecuzione di quello che ho scritto prima.

    Jacob Burckhardt, storico tedesco che ha coniato la parola "Rinascimento" nella metà del XIX secolo, così scrisse degli italiani:

    "Questo popolo impressionante! Questa primogenitura dell’Europa... le parole dell’Alfieri sono ancora valide: l’Italia è il Paese dove la pianta uomo riesce meglio che altrove".

    Bisognerebbe inoltrarla ai vari giornali stranieri, magari in tedesco o inglese.

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  54. Oppure direttamente alla Merkel, i giudizi su noi napoletani rilasciati da Goethe nel suo Viaggio in Italia.

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  55. Un governo scandalosamente nuovo…
    Il nuovo governo sembra davvero aver agitato le acque, reso ansioso e preoccupato il vecchio establishment. La trasmutazione sembra far paura al vecchio compostaggio ideologico degli slogan ammuffiti e alle vecchie cariatidi. La formula fresca e audace di un sincretismo programmatico di persone animate da entusiasmo e forse anche da un pizzico di ingenuità ha messo molti sul chi va là, sulla difensiva, preoccupati non già che possa far danni la compagine ministeriale, ma che inopinatamente possa funzionare e far bene…
    Appare per la prima volta sulla scena, quello che un po’ tutti chiamano populismo con intenti dispregiativi. Fin da prima di nascere gli hanno affibbiato ogni epiteto per delegittimarlo, per stroncarne l’esistenza, per impedirgli che venisse alla luce, volevano farlo abortire, avevano già iniziato a far suonare l’orchestra con trombe e tromboni e gli immancabili tamburi, con i mercati finanziari a far da contralto, lo spread teutonico come un tenore, rompendo i timpani al povero connazionale col mutuo casa e il lavoro precario.
    Una compagine che a fronte di tante difficoltà e bastoni tra le ruote ha conservato tutta la determinazione, il coraggio e la passione dei neofiti e con in più quella volontà di non arrendersi e di mettersi alla prova senza sollevare i soliti condizionali di una classe politica che trova pretesti per dire che la situazione è grave e difficile, richiamando i soliti sacrifici per i consueti destinatari .
    È una squadra di governo ardimentosa quella che si appresta a mettersi alla prova, un gruppo che appare molto affiatato nonostante provenienze ed esperienze culturali molto diverse. Un limite e una contraddizione? Al contrario, un’opportunità di arricchimento reciproco in un paese dove si alzano sempre steccati e contrapposizioni con i soliti ideologismi da etichetta, quelli per un elettorato nostalgico e legato agli slogan, un target che non ha ancora capito che sinistra destra centro…. sono diventati piano piano solo aria fritta. Etichettando a dovere e con le opportune retoriche a supporto si scambia di mano e si può perfino andare contromano sempre mantenendosi a dritta e a manca…
    Questo nuovo governo potrebbe avere tutti i requisiti per durare, perfino gli ultraottantenni guardare avanti senza por limiti alla provvidenza. Una squadra giovane indipendentemente dall’età anagrafica e con un Presidente del Consiglio che sembra uno di noi, senza orpelli né paludamenti. Staremo a vedere senza pregiudizio…

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  56. La signora Merkel antrag, da anni si reca a Ischia a fare le cure termali, sembra che abbia sempre gradito il territorio napoletano.
    Fanno tutti finta di non conoscere le qualità italiche.
    Ma le conoscono e rosicano da almeno 1500 anni.
    In realtà siamo noi italiani che non le sappiamo ben vendere e neanche ben rispettare.
    Ricordi quel G8 (mi sembra che fosse quello) che Berlusca organizzò nella Reggia di Caserta?
    Fu una rispolverata straordinaria delle bellezze di quella zona.
    Peccato che poi si usarono quei territori per sversare, non si sa ancora oggi cosa, e rendere quelle terre ricche solo di storia dimenticata e di rifiuti vergognosi e pericolosi.
    Mi auguro che i tre moschettieri attuino una politica turistica efficiente.
    Il ministro del lavoro cominci ad attivare l'"indotto" turistico come si deve, là posti di lavoro decenti ce ne sarebbero per un'estate intanto che potrebbe diventare la nostra fonte maggiore di energia e dare un po' di respiro.
    Il sole, il cibo non geneticamente modificato, il mare, i colli, arte e quant'altro è già apparecchiato, bastano stimoli e controlli adeguati e già da lì si può cominciare.

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  57. Mattarella, mi si consenta, potrebbe essere D'Artagnan?
    Non sono irrispettosa, mi piace giocare un po'.

    Sì Gilberto: "... Questo nuovo governo potrebbe avere tutti i requisiti per durare, perfino gli ultraottantenni guardare avanti senza por limiti alla provvidenza..."
    Guarda Mattarella come è giovanile e come li ha condotti...
    I cosiddetti "partiti" si oppongono a se stessi.

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  58. E' difficile immaginarsi che questo governo duri: credo che, se anche avessimo i migliori governanti possibili, le solite forze interne ed esterne di comune accordo, lo abbatterebbero presto. Il nodo resta sempre la cosiddetta Unione Europea, in cui le popolazioni europee non contano nulla, ma solo i grandi affaristi e schiavisti internazionali e "globbbali" (pronuncia RAI, ovvero neo-romanesca). Bisogna dunque spostare la battaglia in quel triangolo maledetto che ha per vertici Bruxelles-Strasburgo-Francoforte sul Meno. Di oggi è la notizia che l'autodenominatasi "Corte di Giustizia Europea" parifica ad ogni livello i matrimoni omosessuali a quelli eterosessuali, con le conseguenze che ognuno può girare per l'Europa, dicendo di avere particolari tendenze in materia. Un progresso che nemmeno i tollerantissimi Greci antichi avrebbero apprezzato con l'entusiasmo dei nostri gazzettieri del XXI secolo.

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  59. Hai proprio ragione Manlio.
    Aspettiamo a vedere il proseguo.

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  60. la corte du giustizia europea ha preso la palla al balzo . subito dopo il discorso del politico italiano . pareggiare i matrimoni gay a quelli etero ..
    da attenti personaggi sinistroidi , odiosi , contro le destre .
    chi se ne importa? delle loro porcate. tanto sono gli altri che devono far continuare la spece ,
    un matrimonio basato solo sul sesso -


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  61. magica, non ci sono più destre e sinistre.
    Ma ancora esiste, no sopravvive, il timone della moralità che, in base a come si usa, ti porta verso direzioni differenti.

    Francamente sto matrimonio gay mi lascia interdetta ma anche un matrimonio normale vissuto con una certa autonomia mi trova in disaccordo.

    Certe cose probabilmente ci sono sempre state, ma non vissute così apertamente e sfrontatamente.

    Dietro le vite non sappiamo cosa c'è, a livello spirituale non sappiamo la qualità di consapevolezza posseduta, quindi è meglio non giudicare e fare attenzione al nostro essere.

    Bisogna conviverci, se sta bene a loro.

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  62. certo che bisogna convivere ,
    pero'. la chiamno famiglia . al famiglia è un'altra cosa . basta solo considerare una famiglia che alleva figli .
    solo una donna puo' capire cosa significa ,beh anche un padre complice .
    non decido io se va bene o no ..
    secondo me non si puo' chimare famiglia .. voi chiamatela come vi aggrada .. non sono bigotta anzi .. pero' so cosa vuol dire una famiglia .

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  63. magica sono d'accordo con te.
    La famiglia è una comunità di persone legata da certi impegni/promesse verso se stesse e verso lo stato.
    Le nuove famiglie che si propongono non sono in grado di formulare in pieno questi impegni e queste promesse e in una rivendicazione delirante pretendono che queste potenzialità in loro inesistenti siano loro attribuite per legge, camuffando la natura, a discapito delle persone più deboli.
    Non ho parlato di amore o di costumi sessuali.

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  64. Vorrebbero farci credere che le unioni omosessuali siano parificabili al matrimonio eterosessuale, ovvero tra un uomo e una donna. Ciò non avviene in vari modi. Certo, il matrimonio in generale ha perso quel valore di sacralità religiosa (non dimentichiamo che per i cattolici autentici è un sacramento) che aveva una volta. Ma le unioni omosessuali sono sorte solo per soddisfare un sesso fine a se stesso e, a mio parere, anche in modo distorto, visto che in natura il sesso non è fine a se stesso ma è finalizzato, potenzialmente o effettivamante, alla riproduzione. Perfino tra gli invertebrati, come lombrichi, chiocciole e lumache, che sono ermafroditi, la riproduzione si ha generalmente con un contatto reciproco onde trasmettere sempre un doppio patrimonio genetico, il che è garanzia di rafforzamento dell'individuo e della specie. Tutto questo si cerca di stravolgere oggi, spacciando per "naturale" tutto e il contrario di tutto. Un'epoca ferocemente contraddittoria che segna una fase decadente, e forse autodistruttiva, di una specie troppo presuntuosa nelle sue facoltà.

    Ma il mio discorso verteva soprattutto sull'aspetto giuridico in questa Europa fradicia e in disgregazione: invece di cercare di risolvere autentici e vitali problemi economici e sociali, si bada alle cattive abitudini, confondendo la comodità (fare quello che si vuole) con la libertà (condizione di responsabilità) C'è addirittura ormai la volontà di imporre a tutti l'omosessualità come modo di vita universale, farne un motivo di orgoglio. Ormai, l'"umanità" non consiste più nell'intelligenza, nella mente, nella moralità, ma nell'uso - qualunque sia - dei propri organi genitali o escretori.

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  65. I Giudici della Corte di "Giustizia" Europea e i loro tutelati potrebbero erigere a loro patrono l'ex-imperatore, ultimo della gens Claudia, Nerone. Il bravo, ma pettegolo, Svetonio ci narra nella sua biografia neroniana (cfr. "Vite dei Dodici Cesari"), al cap. XXVIII, § 1 che, dopo la morte di Poppea, Nerone si sposò col giovane Sporo, dopo averlo fatto evirare. La cerimonia fu condotta dal suo "ministro" Tigellino. Nel cap. XXIX, si aggiunge che lo stesso Nerone si faceva anche possedere dal liberto Doriforo.

    Anche il predecessore Tiberio si divertiva in modi simili, con il sistema del "trenino". Non entro in dettagli per non apparire osceno...

    Per Svetonio, come del resto per Tacito, queste belle imprese non erano certo motivo di lode.

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  66. Tornando per un momento alla questione che era quella di partenza, le alternative a questo governo potevano essere varie, a parte lo sgoverno tecnico, imposto da un presidente della repubblica, senza alcun sostegno esplicito parlamentare. Un'alleanza tra 5 Stelle e PD, un'alleanza di 5 Stelle con l'intero centro-destra (il che avrebbe rappresentato una forza numerica consistente). I veti delle varie parti hanno provocato un rischio di crisi dell'intero sistema, che l'alleanza 5 Stelle - Lega è riuscito, non so per quanto, a superare. Ora vediamoli all'opera, e vediamo di fatto ciò che era propaganda elettorale e ciò che è azione effettiva. Non mi faccio grandi illusioni su nessuno (anzi...), ma non è possibile dar giudizi negativi quando appena oggi il governo è nella pienezza della sua organizzazione ed operatività.

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