Ricomincia il tango senza il "caschè", nel senso che quelli che gli italiani hanno decisamente non preferito, stanno ancora lì a ballare, a fare i teatrini, a reggersi l'un con l'altro così non cascano. Il popolo italico sulla scacchiera del territorio, è sempre stato gestito dai potenti che facevano comodo a chi stava al centro e li chiamava in aiuto: i Franchi, gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi, gli Asburgo..., per i Savoia, è altra storia non edificante, ma pure quella fu incoraggiata da pressioni straniere,e tutti hanno dilaniato genti, menti, cuori, anime impedendo, a chi restava,anche di sognare tanto era preso dalle necessità di sopravvivenza. La storia si ripete. Nulla è cambiato, tutto è stato programmato a monte per portare al risultato di sempre. Eppure si dovrà fare i conti con il nuovo che è emerso e i conti si rovesceranno sul popolo,come sempre. Vedremo la Commedia dell'Arte cosa potrà improvvisare. Perché è chiaro ormai che se Grillo è un uomo di spettacolo, tutti gli altri non sono da meno con la differenza che, per lo meno, lui è coerente nel suo ruolo, gli altri invece, pur essendo attori in scena, fanno finta di essere "persone" che però indossano la "maschera" che prevede il solito copione. nel gioco delle parti: qualcuno sarà ripescato, qualcuno sarà comprato, qualcuno sarà dietro lo scenario, qualcuno sarà cacciato, qualcuno sarà camaleontico. E' certo che nessuno sparirà. Che squallore!
ciao VANNA allora che doveva succedere che nessuno avesse avuto preferenze ? si sapeva che andava a finire cosi' l'hanno fatto apposta i soliti noti e compagnia bella a fa si che i conti non tornassero?affinche' qualcuno avesse delle shances e ritornare in voga ? boh io so solo una cosa che dove vige la destra funziona è inutile denigrare con parole tipo fascista xenofobo INVIDIOSIIII, ora , se vigeranno i 5 stelle speriamo che funzioni , io me lo auguro come molti italiani .che li hanno votati . , ma sono democratica . il popolo ha deciso . pero' non ci capisco niente , è tutto complicato , vince salvini e arriva primo di maio mah
Ciao Magica! La destra, ancora c'è? La sinistra? Che fine ha fatto? Non c'è più! Tutti al centro vogliono stare. Difatti, Renzusconi ancora sta lì a stabilire le nuove modalità di voto: più schede=più possibilità di sbagliare. Senza polemiche: i 5stelle = 32,6, numero unico la Lega+ FI= 32, insieme. 2 contro 1:ma questo era stato già considerato. Il Rosatellum ideato dai Renzusconi prevedeva che con le rose ci sarebbero state pure tante spine e solo loro potevano cogliere i fiori senza pungersi. Si pungeranno? Loro no, noi cittadini sì. Questa è la differenza. Intanto per due mesi gli stipendi se li prendono ancora, e che stipendi! Prova ad immaginare SE oltre quelli delle 5 stelle, anche gli altri 800 parlamentari circa SE avessero partecipato alla colletta a favore delle imprese, quanto si sarebbe potuto racimolare a confronto! Una nuova legge finanziaria o meno tasse, magari l'economia sarebbe ripartita in modo veritiero e non come ci raccontano. E SE si facesse ogni anno? L'Italia avrebbe più dignità parlamentare e tutti riderebbero di meno. Quindi la destra a la sinistra non ci sono più,si stringono e non c'è spazio per altro.
ciao VANNA HO RILETTO IL TUO INTERVENTO 11:41:00 DEL GIORNO 6 NEL quale affermi che le 5 stelle han totaliazzato32,6 mentre il cetrodestra 32?? .. mi pare che il conteggio dei voti sia diverso - allora 5 stelle 32,6, mentre il centrodestra 37 o giu' di li' . la coalizione del centrodestra avrebbe vinto con la coalizione fra i 3 partiti di destra , credo avessero ì 'avallo della politica mettendosi con altri partiti di destra , ad hanno vinto le elezioni, anche i 5 stelle avevano la facolta' di mettersi con chi la pensava uguale . comunque ora dicono che hanno vinto , mi pare un giochetto delle elementari , se si erano accordati in un modo ,ora cambiano idea? mah , è solo per la logica dei fattti che scrivo sto commento . poi che facciano quello che decide il capo .
ciò che mi ha fatto più impressione è il progettino di Juncker di costituire un esercito "europeo" (leggi franco-tedesco..., al quale paretciperemmo in subordine come sempre). A che serve un esercito "europeo" se non esiste uno Stato europeo degno di questo nome, ma vige viceversa una dittatura del capitalismo internazionale ? Si tornerebbe, mutatis mutandis ad una nuova Santa Alleanbza, per cui quando uno degli Stati subordinati protesta o cerca di cambiare le cose, ecco che arrivano i castigamentti a farli rigare dritti. Per cui appare ovvio che, o si crea uno Stato federale serio, con un Parlamento che funzioni seriamente, e non pensi più alle dimensioni dei piselli vegetali o animali che siano, ma a consolidare una democrazia socialmente avanzata, non più serva di pochi gruppi ristretti, o altrimenti di eserciti non si parli affatto. Ancora una volta, il nodo della questione sta nel rapporto di sudditanza dei singoli popoli agli sgoverni statali, e di questi allo sgoverno europeo, non eletto, non controllato, strafottente e autoritario che domina tra Bruxelles, Strasburgo e Francoforte sul Meno.
Il Centro-destra , sia pure come coalizione, ha una legittima maggioranza, e come tale dovrebbe andare al governo del Paese. Ma pavendo che, per il fatto che nè "5S", nè il "CD" abbia potuto raggiungere il 41%, si deleghi ogni decisione al Presidente Mattarella, il quale, stando a quanto previsto da determinate clausole della legge elettorale vigente, potrebbe optare per un "Governo tecnico" (sic), scegliendone i rappresentanti. A questo punto, mi spiegherei anche quella che sembrerebbe una testardagine dek Renzi, ma non lo è, di rinviare le definitive dimissioni, restando sempre "ripescabile" anche lui &Co/. Ma non credeteci. Sono solo mie elucubrazioni.
Magica ciao! Il risultato è stato chiaro: due partiti hanno stravinto e il voto è di protesta. La loro protesta focalizza punti di vista diversi, che in qualche caso si differenziano. Uno rimane ancorato nel territorio, l'altro spazia verso altre direzioni. Il malessere di oltre il 40 % dei votanti la dice lunga sullo stato di sopportazione che si prova. Un fatto è certo: l'ingresso massiccio di popoli lontani è cominciato quando FI stava al governo, è continuato a cascata con i governi di una "sinistra" camuffata. Ovvero: nessuno ha fatto gli interessi non del popolo autoctono, tantomeno di quelli stranieri e il popolo (mezzo) autoctono oramai ha votato contro. E quindi, a meno che si facciano strane alchimie, si dovrà tornare a votare. Le Alchimie sono già cominciate: i due "partiti" vincitori sono un po' cambiati nei toni e nell'immagine a confronto di qualche anno fa. Nulla è cambiato.
Carissima Vanna, sono in gran parte d'accordo sulla tua analisi. Ammesso pure che esistano Grandi Vecchi che manovrano e intrigano davanti al caminetto nelle loro segrete stanze, il PD ci ha messo tanto ma tanto di suo. E non mi riferisco solo al partito di Renzi, lui ha dato solo il colpo di grazia ma il processo disgregativo è iniziato ben prima di lui. Se gli esponenti della Sinistra avessero governato bene, preoccupandosi della popolazione e non solo di rincorrere i potenti e i radical chic cosmopoliti, il centro sud non si sarebbe ridotto a una specie di ricovero per pensionati disagiati, con i giovani senza speranza di lavoro e senza nemmeno più la possibilità economica di sposarsi e avere figli, mentre i piccoli borghi si riempiono di forestieri dal volto scuro ai quali viene offerta una sistemazione più che dignitosa. E c'è chi su questo ci guadagna, ma di certo non i poveri e i ceti medio bassi che lottano per arrivare a fine mese con decoro. Oltretutto devono convivere con una delinquenza spaventosa diffusa a ogni livello e fuori controllo. Mica la sopportano i ricchi con autista e guardia del corpo, o quelli che vivono e lavorano negli eleganti quartieri dei centri cittadini: l'inferno è fuori, nelle periferie e nelle zone popolari. Ne sa qualcosa chi frequenta i mezzi pubblici, le stazioni, le metro, e ha paura a girare dopo il tramonto o anche di giorno, in certe strade. Capisco perché il Sud ha votato in maggioranza per i 5S, e in seconda battuta perfino per la Lega che un tempo insultava i 'terroni', possibile che l'abbia già dimenticato? Ma la gente è talmente arrabbiata e disperata che non sa più cosa fare. E' stato un voto di protesta, una richiesta di aiuto più che una manifestazione di chiaro orientamento ideologico. Anche perché il M5S è più simile a un metapartito che a un partito tradizionale, ma va bene così. Sono state bocciate in primo luogo le politiche economiche e immigratorie europeiste. Non a caso il partito della Bonino è stato accolto con indifferenza, dato che la gente sente di non avere bisogno di più Europa, sicuramente non di questa Europa. Cosa faranno ora? Non so, non sono un politologo. Penso però che sia sbagliato tornare al voto: non si risolverebbe niente. Se una maggioranza reale in Italia non c'è, inutile illudersi che possa nascere all'improvviso quando siamo divisi in tre schieramenti. Bisognerà per forza formare una coalizione allargata, basata su punti programmatici, pochi ma chiari. Questo non è impossibile. Che sia poco gradito ai politici nostrani lo capisco, ma altrove succede già.
ciao NAUTILINA tu dici che una volta al nord chiamavano terroni quelli del sud , ma loro chiamavano polentoni quelli del nord . tu ti chiedi come mai la lega abbia avuto qualche consenso dai votanti del sud ? si vede che ci sono persone non rancorose , tuttavia quella solfa la leggo nei commnti sui social e comunque altro ancora ,, come quella che sotto i borboni erano miliardari, e il nord li ha derubati , fusse che fusse che i regnati fossero milirdari? ma il popolo era mezzo morto di fame , come tutti gli abitanti idel sud e del nord ,, ma ancora battono quel tasto che sono stati derubati ,, ma come li avrebbero fatti tutti quei milioni? da quella volta non si sono piu' ripresi . questi votanti han votato i 5 stelle , cosi' ora si riprenderanno i milioni che persero pr colpa di garibaldi ahahahah ! hai capito ? ho molti vicinanti del sud , conoscenti che stanno bene al nord . secondo me hanno votato a destra .
Carissima Nautilina, condivido tutto. Carissima Magica le tue riflessioni le rispetto perché rispecchiano ciò che si sente dire. Ho una cara amica a Milano, siccome lei descriveva la laboriosità del Lombardo Veneto con orgoglio e una punta di prepotenza, io ho cominciato a raccontare il percorso storico del regno di Napoli che, per ricchezza, per produzione artigianale, cultura e via discorrendo, non solo non aveva nulla da invidiare al nord, ma aveva dei primati e lo superava anche. Il mercato delle perle, dei coralli era al sud, i guanti erano esportati in tutto il mondo ed erano i migliori. Broccati di seta di un certo tipo si facevano solo a Napoli e in una località della Francia. Il caolino, necessario per la porcellana, si trovava in Calabria. La prima porcellana si fece a Napoli. La prima ferrovia pure. Napoli esportava nel mondo navi e le attrezzature per la ferrovia. Poi giunsero i savoiardi e tutti divennero briganti e mafiosi. Bada bene che ci sono ricerche storiche in merito, d'altra parte la povertà c'era pure al nord, ricordiamo la legge sul macinato a cosa portò al nord. Non mi ha fatto finire perché ha riattaccato il tel mentre parlavo! Poi ha ritelefonato dopo quattro giorni chiedendo scusa, ho chiesto anche io scusa a lei e le ho spiegato che, mentre lo sviluppo economico del lombardo veneto lo si conosce bene, io insistevo per informare che anche al sud c'erano delle eccellenze, solo che il nord le rivendica di diritto e le vende bene, il sud non sa farlo, ancora subisce giudizi precostituiti. L'unica differenza tra le due realtà è geografica. Il sud ha la catena appenninica che lo spacca in due: poche pianure, molti "tratturi", fiumare e fiumetti torrentizi, una decina di vulcani tra attivi e dormienti, monti innevati. Quindi non ironizzare, accogli ciò che scrivo senza polemica: è storia che non puoi cambiare con ahahah e neanche io se rispondessi con sigh sigh sigh.
mai detto che al sud non siano capaci di far nulla , sicuramente hanno delle eccelenze come le ha il nord . comunque al tempo del regno . non credo che NAPOLI FOSSE cosi' moderno con esportazioni nel mondo . avra' esportaato certamente s e no sarebbero morti tutti di fame, c'era dei lavori e la gente si barcamenva alla meglio . ma dire che avevano i milioni .. mi pare troppo se ti riferisci a me per il hahah , non l'ho scritto con cattiveria ,era rivolto dal sud verso il nord , l'ho scritto in modo straffottente come una presa per i cosidetti verso il nord , dopo che mi ha fregato drubandomi .ora mi tornate il maltolto . ma sempre rimanendo nel contesto di quel periodo . non mi permetto un hahah per i fatti attuali . non sono il tipo sai perchè ? perchè io sono italiana come i napoletani , percio' , sono degna di considerazione come i napoletani .
Magica se ti rispondo è perché sei "degna di considerazione", altrimenti non l'avrei fatto e non lo farei ancora. Le informazioni che ho scritto sono frutto di letture, di studio e sono tutte pubblicate da autorevoli storici che hanno studiato le fonti documentarie, quindi non affermo nulla di inventato né di personale: io riporto. D'altra parte, per aggiungere qualcosina in più, i grandi filosofi italici sono figli del sud: Giordano Bruno, Campanella, GB Vico, Benedetto Croce ed altri che al momento mi sfuggono. Il secondo "momento" culturale italico, dopo quello della scuola siciliana di Federico II che si trasferì in Toscana e produsse Dante & company, fu quello dell'Arcadia fondato da un napoletano che andò a Roma; vi confluirono poeti di tutta Italia: nacque l'idea unitaria della cultura e della lingua.
Napoli è stata derubata tante volte, imbrogliata anche, uccisa e fatta a pezzi. Se tu sapessi il governo angioino (francese, chiamato dai papi) cosa produsse nel regno... ma tutto il seguito del d'Angiò, migliaia di persone con famiglia, ebbe castelli e terre, chi stava lì divenne schiava o carne da macello. Eppure chi restò continuò a produrre e a campare come poteva. Mi fermo qui e non ci torno più sopra. L'Unità d'Italia è ancora tutta da fare, a livello di conoscenza, forse ci penseranno tutti i neri che continuano ad entrare a renderci uniti e a ritrovare le nostre comuni radici culturali, altrimenti gli italiani saranno dispersi in casa loro.
L'Unità d'Italia è ancora tutta da fare, a livello di conoscenza, forse ci penseranno tutti i neri che continuano ad entrare a renderci uniti e a ritrovare le nostre comuni radici culturali, altrimenti gli italiani saranno dispersi in casa loro. ------------------------------------------------------------- infatti credo che . la coltura dei neri non contribuira' a renderci piu' acculturati , questo lo disse la presidenta , che si augura che noi italiani impareremo da loro e la noatra cultura sara' la loro cultura , io non la voglio la loro cultura . la ho conosciuta durante i viaggi da quelle parti , io preferisco la nostra , la loro è adatta alla loro memtalita',che potrebbe essere interessante , ma noi abbiamo la nostra k? , pero' pare che da una parte politica e religiosa sia augurabile che tutti vengano ad insegnarci la loro ricchezza culturale - ciao
I guai della storia del sud sono cominciati non con l'unità italiana, ma alla lontana con la famosa guerra gotica, tra Goti e Bizantini, che ha spopolato gran parte dell'Italia stessa. Poi c'è stata una forte ripresa con i Normanni, quindi con gli Svevi. Dove nasce la letteratura italiana? in Sicilia sotto Federico II, e dove segue subito dopo? nella Toscana dei liberi comuni. Poi sono venuti gli Angioini: chi non ricorda i Vespri Siciliani, Corradino, ecc. ? Quindi gli Aragonesi, ecc. ecc. Ma il guaio defintivo per il sud, dal punto di vista economico, si è avto con il dominio spagnolo che, vedi caso, era esteso in tutta l'Italia Meridonale e in Lombardia (una parte, perché Brescia e Bergamo, la Ghiara d'Adda apparetenevano alla Repubblica di S. Marco). Chi conosce il detto: A Palermo gli Spagnoli rosicchiano, a Napoli mangiano, a Milano divorano. Chi ricorda la rivolta del pane descritta nei "Promessi Sposi"? Chi ricorda come i soldati spagnoli insegnavano le buone maniere alle donne e contadine lombarde, ecc. ecc. ? Poi però, la Lombardia è passata agli Absburgo (Maria Teresa e Giuseppe II), mentre il sud passò sotto i Borboni. Finché durò Carlo III a Napoli e in Sicilia le cose funzionarono, ma poi sotto Ferdinando IV, divenuto dal 1815 Ferdinando I, poi Francesco I, poi Ferdinando II, poi Francesco II, le cose non funzionarono altrettanto bene. Il massacro anglo-borbonico degli intellettuali napoletani e siciliani di fine Settecento (rileggersi Vincenzo Cuoco, che si trova on-line), si capisce che il sud andò in totale rovina, dopo un saliscendi durato secoli, proprio nella prima metà del secolo XIX. Questo per l'esattezza storica. Il guaio d'Italia (leggersi la "Certosa di Parma" di Stendhal e altri scriiti di stranieri, non di Italiani: spiega com'era la situazione italiana nel tempo, tanto decantato dagli smemorati cultori, dell'Italia pre-unitaria) d'oggi non è l'unità italiana, ma il fatto che continuiamo a portarci dietro grazie al "gattopardismo" tipico della partitocrazia italiana vecchie e marce tradizioni dell'Italia preunitaria, bigotta, clericale, arretrata, tremembonda ad ogni ordine straniero.
Giovanni Giolitti ci definì "gobbi" (che amore e rispetto per la Patria !), per i quali occorrevano vestiti da gobbi. Ma la nostra "gobba" è dovuta a un carico artificioso di lunga data, da quando si affermò l'impero di Cesare: Mazzini scrisse: Roma moriva, quando Cesare sorse". In una sola riga, una storia di circa 2000 anni. Infatti, la fine della Repubblica Romana comportò il progressivo asservimento dei popoli italici ed "europei" del tempo ad una tirannide che, pur a fasi alterne, corruppe una mentalità ed una tradizione di razionalità e di moralità, soprattutto in sede politica, alla quale il Cristianesimo non seppe che opporre la salita al cielo e la rinuncia teorica alle problematiche terrene (checché si tenti di dimostrare il contrarie). Ci furono poi le invasioni barbariche, i lunghi domini assolutistici, con qualche ripresa nella fase comunale, rovinata però da feroci guerre intestine (pensate al mondo descritto da Dante). Ora, finché non ci libereremo da tutta questa paccottiglia che ci trasciniamo da due millenni, poco vi sarà da sperare. Di certo, i nostri partitonzoli che si trascinano una mentalità di servidorame bimillenario, per quanto cambino nomi e simboletti, non sono certo in grado di farlo. Rompere questa continuità, rompere questi vizi, operare con mentalità non solo nuova, ma soprattutto migliore, è la conditio sine qua non per ripartire, e non solo in Italia, ma nell'intera Europa, che poi soffre di problemi uguali, sebbene in quantità ridotta .
Ricomincia il tango senza il "caschè", nel senso che quelli che gli italiani hanno decisamente non preferito, stanno ancora lì a ballare, a fare i teatrini, a reggersi l'un con l'altro così non cascano.
RispondiEliminaIl popolo italico sulla scacchiera del territorio, è sempre stato gestito dai potenti che facevano comodo a chi stava al centro e li chiamava in aiuto: i Franchi, gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi, gli Asburgo..., per i Savoia, è altra storia non edificante, ma pure quella fu incoraggiata da pressioni straniere,e tutti hanno dilaniato genti, menti, cuori, anime impedendo, a chi restava,anche di sognare tanto era preso dalle necessità di sopravvivenza.
La storia si ripete.
Nulla è cambiato, tutto è stato programmato a monte per portare al risultato di sempre.
Eppure si dovrà fare i conti con il nuovo che è emerso e i conti si rovesceranno sul popolo,come sempre.
Vedremo la Commedia dell'Arte cosa potrà improvvisare.
Perché è chiaro ormai che se Grillo è un uomo di spettacolo, tutti gli altri non sono da meno con la differenza che, per lo meno, lui è coerente nel suo ruolo, gli altri invece, pur essendo attori in scena, fanno finta di essere "persone" che però indossano la "maschera" che prevede il solito copione.
nel gioco delle parti:
qualcuno sarà ripescato,
qualcuno sarà comprato,
qualcuno sarà dietro lo scenario,
qualcuno sarà cacciato,
qualcuno sarà camaleontico.
E' certo che nessuno sparirà.
Che squallore!
ciao VANNA allora che doveva succedere che nessuno avesse avuto preferenze ? si sapeva che andava a finire cosi'
RispondiEliminal'hanno fatto apposta i soliti noti e compagnia bella a fa si che i conti non tornassero?affinche' qualcuno avesse delle shances e ritornare in voga ? boh
io so solo una cosa che dove vige la destra funziona è inutile denigrare con parole tipo fascista xenofobo INVIDIOSIIII,
ora ,
se vigeranno i 5 stelle speriamo che funzioni , io me lo auguro come molti italiani .che li hanno votati . , ma sono democratica . il popolo ha deciso . pero' non ci capisco niente , è tutto complicato , vince salvini e arriva primo di maio mah
?
Ciao Magica!
RispondiEliminaLa destra, ancora c'è?
La sinistra?
Che fine ha fatto? Non c'è più!
Tutti al centro vogliono stare.
Difatti, Renzusconi ancora sta lì a stabilire le nuove modalità di voto: più schede=più possibilità di sbagliare.
Senza polemiche:
i 5stelle = 32,6, numero unico
la Lega+ FI= 32, insieme.
2 contro 1:ma questo era stato già considerato.
Il Rosatellum ideato dai Renzusconi prevedeva che con le rose ci sarebbero state pure tante spine e solo loro potevano cogliere i fiori senza pungersi.
Si pungeranno?
Loro no, noi cittadini sì.
Questa è la differenza.
Intanto per due mesi gli stipendi se li prendono ancora, e che stipendi!
Prova ad immaginare SE oltre quelli delle 5 stelle, anche gli altri 800 parlamentari circa SE avessero partecipato alla colletta a favore delle imprese, quanto si sarebbe potuto racimolare a confronto!
Una nuova legge finanziaria o meno tasse, magari l'economia sarebbe ripartita in modo veritiero e non come ci raccontano.
E SE si facesse ogni anno?
L'Italia avrebbe più dignità parlamentare e tutti riderebbero di meno.
Quindi la destra a la sinistra non ci sono più,si stringono e non c'è spazio per altro.
Mi permetto di postare:
RispondiEliminahttp://federicodezzani.altervista.org/perche-poteri-forti-vogliono-m5s-al-governo/
E sono senza parole!
ciao VANNA HO RILETTO IL TUO INTERVENTO 11:41:00 DEL GIORNO 6 NEL quale affermi che le 5 stelle han totaliazzato32,6 mentre il cetrodestra 32?? .. mi pare che il conteggio dei voti sia diverso - allora 5 stelle 32,6, mentre il centrodestra 37 o giu' di li' . la coalizione del centrodestra avrebbe vinto con la coalizione fra i 3 partiti di destra , credo avessero ì 'avallo della politica mettendosi con altri partiti di destra , ad hanno vinto le elezioni, anche i 5 stelle avevano la facolta' di mettersi con chi la pensava uguale . comunque ora dicono che hanno vinto , mi pare un giochetto delle elementari , se si erano accordati in un modo ,ora cambiano idea? mah , è solo per la logica dei fattti che scrivo sto commento . poi che facciano quello che decide il capo .
RispondiEliminaCarissimi,
RispondiEliminaciò che mi ha fatto più impressione è il progettino di Juncker di costituire un esercito "europeo" (leggi franco-tedesco..., al quale paretciperemmo in subordine come sempre). A che serve un esercito "europeo" se non esiste uno Stato europeo degno di questo nome, ma vige viceversa una dittatura del capitalismo internazionale ? Si tornerebbe, mutatis mutandis ad una nuova Santa Alleanbza, per cui quando uno degli Stati subordinati protesta o cerca di cambiare le cose, ecco che arrivano i castigamentti a farli rigare dritti. Per cui appare ovvio che, o si crea uno Stato federale serio, con un Parlamento che funzioni seriamente, e non pensi più alle dimensioni dei piselli vegetali o animali che siano, ma a consolidare una democrazia socialmente avanzata, non più serva di pochi gruppi ristretti, o altrimenti di eserciti non si parli affatto. Ancora una volta, il nodo della questione sta nel rapporto di sudditanza dei singoli popoli agli sgoverni statali, e di questi allo sgoverno europeo, non eletto, non controllato, strafottente e autoritario che domina tra Bruxelles, Strasburgo e Francoforte sul Meno.
Una cosa è certa dopo queste elezioni:
RispondiEliminaLa coalizione che ha sorretto il governo uscente e ha stilato il programma futuro è stata sonoramente bocciata.
Solo questo è già un buon inizio per la nuova legislatura ...
Inoltre degli altri due programmi di governo la preferenza netta è andata al Centrodestra.
RispondiEliminaAltra ottima notizia!
prferivi i 5 stelle?
RispondiEliminaIl Centro-destra , sia pure come coalizione, ha una legittima maggioranza, e come tale dovrebbe andare al governo del Paese.
RispondiEliminaMa pavendo che, per il fatto che nè "5S", nè il "CD" abbia potuto raggiungere il 41%, si deleghi ogni decisione al Presidente Mattarella, il quale, stando a quanto previsto da determinate clausole della legge elettorale vigente, potrebbe optare per un "Governo tecnico" (sic), scegliendone i rappresentanti.
A questo punto, mi spiegherei anche quella che sembrerebbe una testardagine dek Renzi, ma non lo è, di rinviare le definitive dimissioni, restando sempre "ripescabile" anche lui &Co/.
Ma non credeteci. Sono solo mie elucubrazioni.
Magica ciao!
RispondiEliminaIl risultato è stato chiaro: due partiti hanno stravinto e il voto è di protesta.
La loro protesta focalizza punti di vista diversi, che in qualche caso si differenziano.
Uno rimane ancorato nel territorio, l'altro spazia verso altre direzioni.
Il malessere di oltre il 40 % dei votanti la dice lunga sullo stato di sopportazione che si prova.
Un fatto è certo: l'ingresso massiccio di popoli lontani è cominciato quando FI stava al governo, è continuato a cascata con i governi di una "sinistra" camuffata.
Ovvero: nessuno ha fatto gli interessi non del popolo autoctono, tantomeno di quelli stranieri e il popolo (mezzo) autoctono oramai ha votato contro.
E quindi, a meno che si facciano strane alchimie, si dovrà tornare a votare.
Le Alchimie sono già cominciate: i due "partiti" vincitori sono un po' cambiati nei toni e nell'immagine a confronto di qualche anno fa.
Nulla è cambiato.
Carissima Vanna,
RispondiEliminasono in gran parte d'accordo sulla tua analisi.
Ammesso pure che esistano Grandi Vecchi che manovrano e intrigano davanti al caminetto nelle loro segrete stanze, il PD ci ha messo tanto ma tanto di suo. E non mi riferisco solo al partito di Renzi, lui ha dato solo il colpo di grazia ma il processo disgregativo è iniziato ben prima di lui. Se gli esponenti della Sinistra avessero governato bene, preoccupandosi della popolazione e non solo di rincorrere i potenti e i radical chic cosmopoliti, il centro sud non si sarebbe ridotto a una specie di ricovero per pensionati disagiati, con i giovani senza speranza di lavoro e senza nemmeno più la possibilità economica di sposarsi e avere figli, mentre i piccoli borghi si riempiono di forestieri dal volto scuro ai quali viene offerta una sistemazione più che dignitosa. E c'è chi su questo ci guadagna, ma di certo non i poveri e i ceti medio bassi che lottano per arrivare a fine mese con decoro.
Oltretutto devono convivere con una delinquenza spaventosa diffusa a ogni livello e fuori controllo.
Mica la sopportano i ricchi con autista e guardia del corpo, o quelli che vivono e lavorano negli eleganti quartieri dei centri cittadini: l'inferno è fuori, nelle periferie e nelle zone popolari. Ne sa qualcosa chi frequenta i mezzi pubblici, le stazioni, le metro, e ha paura a girare dopo il tramonto o anche di giorno, in certe strade.
Capisco perché il Sud ha votato in maggioranza per i 5S, e in seconda battuta perfino per la Lega che un tempo insultava i 'terroni', possibile che l'abbia già dimenticato? Ma la gente è talmente arrabbiata e disperata che non sa più cosa fare.
E' stato un voto di protesta, una richiesta di aiuto più che una manifestazione di chiaro orientamento ideologico. Anche perché il M5S è più simile a un metapartito che a un partito tradizionale, ma va bene così.
Sono state bocciate in primo luogo le politiche economiche e immigratorie europeiste. Non a caso il partito della Bonino è stato accolto con indifferenza, dato che la gente sente di non avere bisogno di più Europa, sicuramente non di questa Europa.
Cosa faranno ora? Non so, non sono un politologo.
Penso però che sia sbagliato tornare al voto: non si risolverebbe niente.
Se una maggioranza reale in Italia non c'è, inutile illudersi che possa nascere all'improvviso quando siamo divisi in tre schieramenti.
Bisognerà per forza formare una coalizione allargata, basata su punti programmatici, pochi ma chiari. Questo non è impossibile. Che sia poco gradito ai politici nostrani lo capisco, ma altrove succede già.
ciao NAUTILINA tu dici che una volta al nord chiamavano terroni quelli del sud , ma loro chiamavano polentoni quelli del nord . tu ti chiedi come mai la lega abbia avuto qualche consenso dai votanti del sud ? si vede che ci sono persone non rancorose , tuttavia quella solfa la leggo nei commnti sui social e comunque altro ancora ,, come quella che sotto i borboni erano miliardari, e il nord li ha derubati , fusse che fusse che i regnati fossero milirdari? ma il popolo era mezzo morto di fame , come tutti gli abitanti idel sud e del nord ,, ma ancora battono quel tasto che sono stati derubati ,, ma come li avrebbero fatti tutti quei milioni? da quella volta non si sono piu' ripresi . questi votanti han votato i 5 stelle , cosi' ora si riprenderanno i milioni che persero pr colpa di garibaldi ahahahah ! hai capito ?
RispondiEliminaho molti vicinanti del sud , conoscenti che stanno bene al nord . secondo me hanno votato a destra .
Carissima Nautilina, condivido tutto.
RispondiEliminaCarissima Magica le tue riflessioni le rispetto perché rispecchiano ciò che si sente dire. Ho una cara amica a Milano, siccome lei descriveva la laboriosità del Lombardo Veneto con orgoglio e una punta di prepotenza, io ho cominciato a raccontare il percorso storico del regno di Napoli che, per ricchezza, per produzione artigianale, cultura e via discorrendo, non solo non aveva nulla da invidiare al nord, ma aveva dei primati e lo superava anche. Il mercato delle perle, dei coralli era al sud, i guanti erano esportati in tutto il mondo ed erano i migliori. Broccati di seta di un certo tipo si facevano solo a Napoli e in una località della Francia.
Il caolino, necessario per la porcellana, si trovava in Calabria.
La prima porcellana si fece a Napoli.
La prima ferrovia pure.
Napoli esportava nel mondo navi e le attrezzature per la ferrovia.
Poi giunsero i savoiardi e tutti divennero briganti e mafiosi.
Bada bene che ci sono ricerche storiche in merito, d'altra parte la povertà c'era pure al nord, ricordiamo la legge sul macinato a cosa portò al nord.
Non mi ha fatto finire perché ha riattaccato il tel mentre parlavo!
Poi ha ritelefonato dopo quattro giorni chiedendo scusa, ho chiesto anche io scusa a lei e le ho spiegato che, mentre lo sviluppo economico del lombardo veneto lo si conosce bene, io insistevo per informare che anche al sud c'erano delle eccellenze, solo che il nord le rivendica di diritto e le vende bene, il sud non sa farlo, ancora subisce giudizi precostituiti.
L'unica differenza tra le due realtà è geografica.
Il sud ha la catena appenninica che lo spacca in due: poche pianure, molti "tratturi", fiumare e fiumetti torrentizi, una decina di vulcani tra attivi e dormienti, monti innevati.
Quindi non ironizzare, accogli ciò che scrivo senza polemica: è storia che non puoi cambiare con ahahah e neanche io se rispondessi con sigh sigh sigh.
mai detto che al sud non siano capaci di far nulla , sicuramente hanno delle eccelenze come le ha il nord .
RispondiEliminacomunque al tempo del regno . non credo che NAPOLI FOSSE cosi' moderno con esportazioni nel mondo . avra' esportaato certamente s e no sarebbero morti tutti di fame, c'era dei lavori e la gente si barcamenva alla meglio . ma dire che avevano i milioni .. mi pare troppo
se ti riferisci a me per il hahah , non l'ho scritto con cattiveria ,era rivolto dal sud verso il nord , l'ho scritto in modo straffottente come una presa per i cosidetti verso il nord , dopo che mi ha fregato drubandomi .ora mi tornate il maltolto .
ma sempre rimanendo nel contesto di quel periodo . non mi permetto un hahah per i fatti attuali . non sono il tipo sai perchè ? perchè io sono italiana come i napoletani , percio' , sono degna di considerazione come i napoletani .
Magica se ti rispondo è perché sei "degna di considerazione", altrimenti non l'avrei fatto e non lo farei ancora.
RispondiEliminaLe informazioni che ho scritto sono frutto di letture, di studio e sono tutte pubblicate da autorevoli storici che hanno studiato le fonti documentarie, quindi non affermo nulla di inventato né di personale: io riporto.
D'altra parte, per aggiungere qualcosina in più, i grandi filosofi italici sono figli del sud: Giordano Bruno, Campanella, GB Vico, Benedetto Croce ed altri che al momento mi sfuggono.
Il secondo "momento" culturale italico, dopo quello della scuola siciliana di Federico II che si trasferì in Toscana e produsse Dante & company, fu quello dell'Arcadia fondato da un napoletano che andò a Roma; vi confluirono poeti di tutta Italia: nacque l'idea unitaria della cultura e della lingua.
Napoli è stata derubata tante volte, imbrogliata anche, uccisa e fatta a pezzi.
Se tu sapessi il governo angioino (francese, chiamato dai papi) cosa produsse nel regno... ma tutto il seguito del d'Angiò, migliaia di persone con famiglia, ebbe castelli e terre, chi stava lì divenne schiava o carne da macello.
Eppure chi restò continuò a produrre e a campare come poteva.
Mi fermo qui e non ci torno più sopra.
L'Unità d'Italia è ancora tutta da fare, a livello di conoscenza, forse ci penseranno tutti i neri che continuano ad entrare a renderci uniti e a ritrovare le nostre comuni radici culturali, altrimenti gli italiani saranno dispersi in casa loro.
L'Unità d'Italia è ancora tutta da fare, a livello di conoscenza, forse ci penseranno tutti i neri che continuano ad entrare a renderci uniti e a ritrovare le nostre comuni radici culturali, altrimenti gli italiani saranno dispersi in casa loro.
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infatti credo che . la coltura dei neri non contribuira' a renderci piu' acculturati , questo lo disse la presidenta , che si augura che noi italiani impareremo da loro e la noatra cultura sara' la loro cultura , io non la voglio la loro cultura . la ho conosciuta durante i viaggi da quelle parti , io preferisco la nostra , la loro è adatta alla loro memtalita',che potrebbe essere interessante , ma noi abbiamo la nostra k? ,
pero' pare che da una parte politica e religiosa sia augurabile che tutti vengano ad insegnarci la loro ricchezza culturale - ciao
I guai della storia del sud sono cominciati non con l'unità italiana, ma alla lontana con la famosa guerra gotica, tra Goti e Bizantini, che ha spopolato gran parte dell'Italia stessa. Poi c'è stata una forte ripresa con i Normanni, quindi con gli Svevi. Dove nasce la letteratura italiana? in Sicilia sotto Federico II, e dove segue subito dopo? nella Toscana dei liberi comuni. Poi sono venuti gli Angioini: chi non ricorda i Vespri Siciliani, Corradino, ecc. ? Quindi gli Aragonesi, ecc. ecc. Ma il guaio defintivo per il sud, dal punto di vista economico, si è avto con il dominio spagnolo che, vedi caso, era esteso in tutta l'Italia Meridonale e in Lombardia (una parte, perché Brescia e Bergamo, la Ghiara d'Adda apparetenevano alla Repubblica di S. Marco). Chi conosce il detto: A Palermo gli Spagnoli rosicchiano, a Napoli mangiano, a Milano divorano. Chi ricorda la rivolta del pane descritta nei "Promessi Sposi"? Chi ricorda come i soldati spagnoli insegnavano le buone maniere alle donne e contadine lombarde, ecc. ecc. ? Poi però, la Lombardia è passata agli Absburgo (Maria Teresa e Giuseppe II), mentre il sud passò sotto i Borboni. Finché durò Carlo III a Napoli e in Sicilia le cose funzionarono, ma poi sotto Ferdinando IV, divenuto dal 1815 Ferdinando I, poi Francesco I, poi Ferdinando II, poi Francesco II, le cose non funzionarono altrettanto bene. Il massacro anglo-borbonico degli intellettuali napoletani e siciliani di fine Settecento (rileggersi Vincenzo Cuoco, che si trova on-line), si capisce che il sud andò in totale rovina, dopo un saliscendi durato secoli, proprio nella prima metà del secolo XIX. Questo per l'esattezza storica. Il guaio d'Italia (leggersi la "Certosa di Parma" di Stendhal e altri scriiti di stranieri, non di Italiani: spiega com'era la situazione italiana nel tempo, tanto decantato dagli smemorati cultori, dell'Italia pre-unitaria) d'oggi non è l'unità italiana, ma il fatto che continuiamo a portarci dietro grazie al "gattopardismo" tipico della partitocrazia italiana vecchie e marce tradizioni dell'Italia preunitaria, bigotta, clericale, arretrata, tremembonda ad ogni ordine straniero.
RispondiEliminaGiovanni Giolitti ci definì "gobbi" (che amore e rispetto per la Patria !), per i quali occorrevano vestiti da gobbi. Ma la nostra "gobba" è dovuta a un carico artificioso di lunga data, da quando si affermò l'impero di Cesare: Mazzini scrisse: Roma moriva, quando Cesare sorse". In una sola riga, una storia di circa 2000 anni. Infatti, la fine della Repubblica Romana comportò il progressivo asservimento dei popoli italici ed "europei" del tempo ad una tirannide che, pur a fasi alterne, corruppe una mentalità ed una tradizione di razionalità e di moralità, soprattutto in sede politica, alla quale il Cristianesimo non seppe che opporre la salita al cielo e la rinuncia teorica alle problematiche terrene (checché si tenti di dimostrare il contrarie). Ci furono poi le invasioni barbariche, i lunghi domini assolutistici, con qualche ripresa nella fase comunale, rovinata però da feroci guerre intestine (pensate al mondo descritto da Dante). Ora, finché non ci libereremo da tutta questa paccottiglia che ci trasciniamo da due millenni, poco vi sarà da sperare. Di certo, i nostri partitonzoli che si trascinano una mentalità di servidorame bimillenario, per quanto cambino nomi e simboletti, non sono certo in grado di farlo. Rompere questa continuità, rompere questi vizi, operare con mentalità non solo nuova, ma soprattutto migliore, è la conditio sine qua non per ripartire, e non solo in Italia, ma nell'intera Europa, che poi soffre di problemi uguali, sebbene in quantità ridotta .
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