Di Gilberto Migliorini
Il 1984 orwelliano, il vecchio sistema sovietico, il processo kafkiano… e tutti gli autori che hanno visto in prospettiva la società del controllo totale avevano descritto la complicità del referente, quel target che collabora attivamente a farsi menare per i fondelli, l’audience che manda giù tutto, un lavandino con lo scarico incorporato. Ma non potevano immaginare che il falso avvenisse perfino con dibattiti pubblici, con i format radiotelevisivi, con tutti i crismi di quella democrazia rappresentata dal ‘libero’ confronto di opinioni e di idee. Formule che riportano non tanto a uno slogan quanto a una forma mentis radicata in tutti i ceti sociali, la rappresentazione di una informazione di maniera, nella mancanza di quei principi etici e teoretici che costituiscono il fondamento di una vera comunità di donne e uomini liberi. Tutto nel Bel Paese ha il sapore del compromesso, dell’accomodamento e del particolarismo, in una mediazione di convenienza. Il senso della giustizia esiste solo a parole, come artificio retorico e come finzione. Per tutto il sistema informativo reale, quello nel solco del Potere in tutte le sue forme, sono gli accidenti, le forme esteriori che contano e non la sostanza. È il solito vecchio carnevale con le maschere, il sistema di una informazione spettacolarmente leziosa, decettiva e convenzionale
I giornali sedicenti garantisti al massimo sono riusciti ad usare aggettivi come strano in relazione a un caso, quello del muratore di Mapello, che riesce a far impallidire tutta la narrativa delle distopie letterarie e la fantascienza horror, che rende obsoleti perfino i capolavori di denuncia delle società opprimenti e totalitarie, le società del partito unico con i teleschermi installati in ogni abitazione e che non si possono spegnere, al massimo si può abbassare il volume dell'audio.
La società orwelliana - con i Prolet che non hanno potere né privilegi, svolgono i lavori pesanti, controllati, tramite la tecnica del Panem et circenses - sembrerebbe lontana anni luce da quel mondo ‘democratico’ dove viviamo, e invece il 1984 è perfino pateticamente solo una pallida controfigura della realtà mediatico-forense nella quale siamo immersi. Quella orwelliana è una predizione per difetto. Il bispensiero (doublething) e la Neolingua (Newspeak), i documenti costantemente riscritti secondo la verità del momento, il finto oppositore.... tutto superato da un realismo più profondo e coinvolgente di qualsiasi finzione letteraria. Perfino Winston Smith con la Psicopolizia che lo sottopone a un programma di tortura fisica e psicologica, è un personaggio che illanguidisce nella cronaca di un caso giudiziario reale, che risulta una figura convenzionale e semplificata rispetto a quella del carpentiere imputato di un delitto. La vicenda del protagonista del 1984 che lo porteranno a tradire se stesso, la persona alla quale vuol bene e alla fine ad amare il Grande Fratello… non riesce nemmeno lontanamente a rappresentare il caso dell’imputato di un delitto con relativa condanna in primo grado. Quello del muratore di Mapello supera l’immaginario di qualsiasi utopia negativa da Animal Farm fino al cyberpunk, alla science fiction, alla realtà ‘post apocalittica’, al controllo eugenetico e ai sistemi di formattazione con un pubblico, imbeccato con gli opportuni consigli per gli acquisti, che costruisce la trama del videogioco, dà corpo ai personaggi, partecipa al reality con l’assassino, anche lui in scatola di montaggio.
Nel processo penale ha fatto irruzione un nuovo modello investigativo nel superamento della staticità oggetto-icona. Si è giunti a conclusioni apodittiche in modo semplice e naturale, sulla base di strutture ripetitive, con interventi su grande scala – con 18 mila campioni di DNA si è superato l’ambito angusto dei tradizionali spazi investigativi avviandosi verso la nuova realtà degli screening di massa. Allargando il campo d’azione si intensifica il controllo capillare dell’utenza con carte fidaty, certificati di idoneità e buona condotta (ideologicamente parlando) mettendo sul chi va là tutti quelli che cantano fuori dal coro.
La realtà riesce a superare le fantasie più sfrenate: perfino l’arte figurativa e la musica, e nemmeno il thrash metal, riescono a descrivere l’orrore e la depravazione, l’inganno e la menzogna di una società dove tutto ha un prezzo, dove ogni cosa ha un corrispettivo monetario: la giustizia è un business come gli altri, con tutti gli interessi che le gravitano attorno: consulenze professionali, consenso politico, ricadute mediatiche e soprattutto quegli anestetici impalpabili che creano un esercito di zombie che sanno interpretare il copione con ottima intonazione e perfetta scelta di tempo, calandosi nel ruolo come conviene e come richiesto dalla regia.
Due o tre giornalisti di grido sono riusciti ad avere il coraggio di bollare la condanna di Massimo Bossetti con parole inequivoche e senza peli sulla lingua. Voci nel deserto in un giornalismo da cerchiobottisti, ignavi e sonnambuli, le figure di una informazione convenzionale da decalcomania, dei dormienti di Eraclito ma con l’intonazione scafata dei conferenzieri da orazione funebre e da retori del dormiveglia per un pubblico aduso alla pennichella o alla spasmodica ricerca di un capro espiatorio sul quale esercitare frustrazioni e risentimenti. Mentre sui giornali si parla di Brexit, di raccomandazioni e di omicidi esteri… il sistema informativo, quello italiano, non riesce a vedere a un palmo di naso, quello che gli sta proprio sotto gli occhi e che rappresenta tutta la merda del Bel Paese. Uso la parola merda, termine aulico e niente affatto volgare perché non ne esiste uno più consono e pregnante per definire il caso del carpentiere di Mapello, dove gli eufemismi e i disfemismi sono figure retoriche da romanzetto rosa o da fotoromanzo per casalinghe inquiete. Non occorre dire toilette per indicare la latrina o disquisire di coproliti quando si tratta di una porcata.
Ci hanno detto e ripetuto alla nausea una balla colossale. Ce l’hanno ripetuta in tutte le salse con quella nonchalance che ha convinto (quasi) tutti che fosse proprio così, che non ci fosse dubbio, che il fatto fosse noto, acclarato, verificato e certificato. Nemmeno Eric Arthur Blair col suo Grande Fratello era riuscito a immaginare qualcosa di simile. La foto del misterioso dittatore il cui viso compare nei teleschermi e nei manifesti di propaganda è quella sì di una icona di rappresentanza, epifania del Potere ed essenza dell’ortodossia ‘liberal-democratica’, ma rimane pur sempre in formato multi-risoluzione, in chromakey, un’immagine semantico-linguistica che rappresenta l’Autorità in astratto con un volto emblema e incarnazione di un dominio invisibile. Il Big Brother rimane pur sempre una metafora, anche quando la sua effigie sembra alludere a qualcuno in carne ed ossa.
Nel nostro caso il Potere ha messo il turbo, per così dire, l’icona rappresenta una persona reale. È la fotografia di Giuseppe Guerinoni che ci hanno mostrato in tutte le salse con accanto quella di Massimo Bossetti. Ci hanno detto ‘ecco questo è il suo vero padre’ in una agnizione che ci ha reso edotti della vera paternità che ha consentito all’apparato investigativo di risalire al carpentiere di Mapello, l’assassino della piccola Yara. L’accostamento delle fotografie è stato corredato su tutti i media dal commento che lasciava intendere senza incertezze e senza il minimo dubbio la vera paternità disvelata di Massimo Bossetti. Non si è però visto nessun documento che attesti che Massimo Bossetti sia figlio di Guerinoni.
Perché non è stata fatta dall’accusa una comparazione ufficiale di paternità tra Massimo Bossetti e il padre legale? Il Gip aveva messo in conto una controprova di paternità sul padre legale. Tale verifica sarebbe stata un ulteriore punto a favore per l'accusa con relativo documento che avrebbe ulteriormente confermato alcuni indizi. Perché non si è proceduto alla controprova? L'esito non sarebbe stato per l'accusa quello sperato? Oppure è stato fatto ed è risultato che Massimo Bossetti è figlio del padre Giovanni? Sono state affermate cose senza uno straccio di documentazione, proprio come il fantomatico DNA: le voci che corrono, il si dice, sono diventati prova di paternità. Per me sanno perfettamente che l’esito è positivo, che Massimo Bossetti è figlio biologico di Giovanni Bossetti…
Se Massimo Bossetti è figlio naturale del padre legale sono in molti a dover spiegare... non sarebbe per niente facile nemmeno dicendo che ‘per culo siamo arrivati al carpentiere’. Tutto l’ambaradan crollerebbe di schianto e sarebbe uno scandalo incalcolabile per molti, troppi… la giustizia del Bel paese diventerebbe una barzelletta internazionale, perfino la stampa colpevolista sarebbe costretta a cambiare registro…
Bossetti e Guerinoni c’entrano tra loro come i cavoli a merenda. I media hanno ripetuto giornalmente il ritornello Bossetti è figlio di Guerinoni. La pura invenzione è diventata la realtà. Oltre a non esserci nessuna somiglianza tra il carpentiere e il suo presunto padre, la signora Arzuffi nell’epoca del concepimento si era già traferita da oltre un anno. Il caso della paternità Guerinoni è un bell’esempio di come la realtà mediatica possa a tal punto influenzare l’audience da convincere tutti di qualcosa che è asserito senza una prova. Oltre a non essere stato esibito alcun documento che attesti la paternità, non esiste neppure l’intenzione di approfondire da parte degli investigatori, segno che la paternità è un argomento tabù da trattare solo mediaticamente, da considerare come atto di fede.
È per caso che i corpi di Yara e di Guerinoni sono stati cremati ad indagini ancora in corso?
Pochi numeri elaborati da una macchina di sequenziamento su entità biologiche di origine indeterminata (un Dna extraterrestre), utilizzando kit scaduti e senza consentite alla difesa di conoscere che tipo di attività è stata fatta, hanno comunque sortito l’effetto sperato, se non altro per giustificare uno sforzo economico davvero rilevante (milioni di euro) e nell’intento di dimostrare che non si è camminato verso il nulla… un colpevole alla fine di tutto l’ambaradan è stato trovato.
Per il futuro siamo tutti avvertiti, se qualcuno ci dirà che è stata rinvenuta la nostra firma biologica su una vittima - anche se dimidiata e di origine incerta, sopravvissuta miracolosamente per mesi alle intemperie - la nostra vita sarà passata al setaccio. Perfino quella volta che abbiamo litigato col salumiere avrà un peso nella definizione di doppia personalità e di profilo borderline. Qualunque fatto creduto insignificante, banale e perfino comico, entrerà tragicamente in un sistema indiziario e butterà una luce perversa e inquietante sulla nostra esistenza.
Poche entità numeriche elaborate in ‘automatico’ e senza la verifica del contraddittorio consentiranno di interpretare fatti e situazioni per noi di nessuna importanza, le banalità quotidiane, come le tessere di un puzzle indiziario, fatte combaciare con tanto olio di gomito.
Purtroppo è questo il sistema unilaterale e autoritario che sta prendendo piede sempre più spesso, tanto che ci vuol nulla a capire che fra poco tutti saremo in bilico. Un giorno ci diranno che nostro padre in realtà non è nostro padre, che per provarlo non c'è bisogno di alcuna controprova e che deve bastarci la fede nelle istituzioni per credere che davvero è la salma di un nuovo vero genitore quella rintracciata grazie a un francobollo trovato per caso...
Beh, prepariamoci sin d'ora perché in quel momento saremo le vittime predestinate di un etilometro e di un sempre più crescente pettegolezzo mediatico che ci spingerà, sbilanciandoci di proposito, per farci cadere nel burrone più profondo che ci sia...
Homepage volandocontrovento
Buongiorno a tutti!
RispondiEliminaGilberto, condivido tutto!
Cito dal tuo appena pubblicato:
"...Perché non è stata fatta dall’accusa una comparazione ufficiale di paternità tra Massimo Bossetti e il padre legale? Il Gip aveva messo in conto una controprova di paternità sul padre legale. Tale verifica sarebbe stata un ulteriore punto a favore per l'accusa con relativo documento che avrebbe ulteriormente confermato alcuni indizi. Perché non si è proceduto alla controprova? L'esito non sarebbe stato per l'accusa quello sperato? Oppure è stato fatto ed è risultato che Massimo Bossetti è figlio del padre Giovanni? Sono state affermate cose senza uno straccio di documentazione, proprio come il fantomatico DNA: le voci che corrono, il si dice, sono diventati prova di paternità. Per me sanno perfettamente che l’esito è positivo, che Massimo Bossetti è figlio biologico di Giovanni Bossetti…"
Per questo non hanno fatto nuove analisi ma hanno continuato la solita tiritera e il solito procedere.
Fino al 2020...
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/verbali-processo-yara-fino-2020-non-si-potranno-consultare-114885.htm
è normale?
Ci sembra ancora non normale che il processo a Giordano Bruno sia secretato ancora oggi che pure sta vedendo una rivalutazione a tutto campo del filosofo nolano.
La Chiesa temeva Bruno e il suo pensiero, è facile ipotizzare che con certe premesse del pensatore, la Chiesa dovesse proteggersi ed è andata avanti per altri 500 anni.
Ma cosa ora teme il Potere (giudiziario-economico-politico) se ha condotto questa vicenda in modo così "escrementoso", mi si conceda.
Gilberto dietro c'è di tutto, anche la superficialità dei controlli e la manipolazione dei reperti, l'inquinamento delle notizie, ma la depravazione del ruolo culturale di chi deve vigilare sul comportamento etico... non c'è più e quante volte si è dispersa in mille rivoli.
Guarda che cambiamenti sono stati apportati alla Costituzione che vogliono cambiare senza ritegno, una costituzione obsoleta dicono, ma che ancora ha ampio margine di applicazione... se solo volessero.
Guarda il sistema elettorale progettato...aperto alla dittatura, nella quale noi siamo e nella quale si rispecchia l'andamento tenuto al processo.
Vado sempre per voli pindarici che apparentemente sembrano diversivi, ma li vedo sempre collegati in un insieme coordinato dalle menti al potere.
Tempi fa si dichiaravano guerre,la gente si manipolava con la fame, il ferro e il fuoco e moriva in gran moltitudine, oggi con le armi che abbiamo il mondo potrebbe disintegrarsi, il popolo deve essere sottomesso con altri sistemi e annientato in altri subdoli modi.
una semplice domanda la mia.....ma la difesa ha fatto questo accertamento sulla paternita'?......si poteva comparare il dna della gemella Letizia con quella di Giovanni Bossetti....
RispondiEliminaAnonimo, che mi risulti la difesa ha chiesto e lo ha chiesto anche lui.
RispondiEliminaRichieste non accolte perché inutili.
Vanna
ma la comparazione tra il padre Giovanni Bossetti e la gemella Letizia poteva essere fatto senza alcuna richiesta..... e se la comparazione risultava positiva ossia che Giovanni Bossetti era il padre naturale di Letizia per la proprieta' transitiva anche Massimo lo era.....e viceversa
RispondiEliminaLa fam. Bossetti l'ha fatta fare l'analisi, per scagionare il Massi, ai laboratori dell'Univ. di Torino, ma i risultati sono stati negativi, cioè i gemelli sono figli di Guerinoni.
RispondiEliminaSe ne faccia una ragione il Gilberto.
Bene anonimo delle 9:58 quindi tu sei in grado di notificare i risultati? Siamo alle solite, affermazioni senza il riscontro di un documento ufficiale...
RispondiEliminasig. gilberto migliorini....voleva un qualcosa in merito all'esame del DNA effettuato dalla famiglia bossetti? eccolo
RispondiEliminahttp://www.today.it/cronaca/massimo-bossetti-test-dna.html
non so che dire, dovrebbe smentire gli articolisti che pubblicano notizie del genere.
quindi, o lei sa qualcosa che noi non sappiamo.....o...se ne faccia una ragione.
massimo bossetti....è figlio di guerinoni.
http://www.ilgiorno.it/bergamo/yara-bossetti-1.1730740
RispondiElimina@ Anonimo delle 11:02
RispondiEliminaContinui a non capire... è perfettamente inutile replicare. Tu ti affidi alle notizie di seconda mano e senza il ben che minimo riscontro documentale...
Gilberto ottimo e interessante il tuo articolo, completamente d'accordo. Leggiamo quanto ho trovato oggi sul Corriere dello Sport:" Il legale di Alex Schwazer, Gerhard Brandstätter, ha chiesto che sia fatto l'esame del dna sul campione di urina costato la sospensione all'atleta altoatesino. L'avvocato ha inoltre annunciato che è stato presentato un esposto in procura con l'ipotesi di frode sportiva. «Abbiamo l'assoluta certezza che Schwazer è innocente - ha detto il legale - e della cosa si stanno occupando anche i Ros». Sostanzialmente Brandstaetter ha ribadito la linea finora adottata, con l'ipotesi che vi possa essere stata una «ingerenza esterna» a determinare il risultato delle analisi. «Tutto ciò è accaduto - ha detto Brandstaetter - perché probabilmente Alex è andato contro poteri ed interessi forti». Ripercorrendo l'iter delle analisi, con la seconda prova effettuata a mesi di distanza dalla prima, Brandstaetter ha detto: «Evidentemente c'era qualcuno che sapeva cosa c'era dentro quella provetta, a meno che non avesse una sfera di cristallo». Apparentemente non centrerebbe nulla con il caso Bossetti, ma pensiamo solamente che se all'atleta gli consentirebbero di fare la prova del dna sulle urine,(ovviamente è giusto che anche lui si difenda), mentre a Bossetti non gli è stato concesso per evitare la sua pena di morte.
RispondiElimina@Bruno
RispondiEliminaOttimo parallelismo. Ma qui gli anonimi sono convinti che qualcosa per essere vero sia sufficiente che lo dica la stampa (o un referto senza poter operare una verifica sui reperti).
da "IL GIORNO"-30 gennaio 2016
La famiglia di Bossetti incaricò l'Università Torino "di verificare la paternità di Giovanni Bossetti nei confronti dei tre figli". L'esito dell'approfondimento è stato che "Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni". A rivelarlo, durante il processo, la consulente della difesa Sarah Gino, medico legale esperta in genetica forense.
Saluti fr.
Va bene, assumiamo che Bossetti Massimo non sia figlio di Bossetti padre, come possiamo dedurre dalle parole della consulente della difesa. Ciò detto, non si capisce perché la PM si sia opposta a questa verifica, che avrebbe certamente ulteriormente rafforzato il quadro accusatorio, senza peraltro rappresentare un rischio per la procura. E che, per inciso, mi pare fosse auspicata da parte del giudice che aveva confermato gli arresti del Bossetti.
EliminaResta poi da verificare che sia figlio proprio del Guerinoni. La procura giura che sia così, racconta una storia avvincente dj riesumazioni, indagini, errori e colpi di genio che ribaltano situazioni ormai disperate; ma alla fine hanno solo dei pezzi di carta e ci dicono che bisogna fidarci.
Ecco, anche qui non si capisce l'opposizione della PM. E perché non fare un test per troncare i dubbi, che oggettivamente restano sullo sfondo (se non proprio in primo piano...)
Sì fr. la notizia è vecchia. La stampa l'ha ribadita a iosa. Sempre che le parole della genetista siano state riportate in modo corretto, la cosa non cambia di una virgola. Non sappiamo come sia stato effettuato l'esame di paternità, con quale materiale e quali i risultati in un documento firmato. Dovremmo ancora essere in un Paese dove esistono atti pubblici visionabili e verificabili per eventuali controprove. E' l'accusa poi che dovrebbe presentare un documento in tal senso... Siamo sempre in attesa...
RispondiEliminami consenta sig. gilberto. quindi, secondo lei, dovremmo fidarci di ciò che lei asserisce, senza alcuna prova, invece di ciò che è stato pubblicato dagli organi di stampa? organi facilmente smentibili in caso di mendaci pubblicazioni. ma lei afferma che massimo è figlio di giovanni, senza alcuna prova fra l'altro, e taccia noi di fornire informazioni senza riscontri, e quando forniamo riscontri, ci taccia invece di fornire notizie di stampa non attendibili. mi sembra assurdo mi perdoni.
RispondiEliminaNo caro Anonimo l'onere è al contrario, x rimane figlio di y fin tanto che un documento non provi che non sia così. Per disconoscere una paternità occorre un documento, non basta una dichiarazione. Non sono io a dover presentare prova di alcunché, conta la registrazione anagrafica, almeno fin quando un test la contraddica.
RispondiEliminanon e' che io sono convinta che Guerinoni sia padre dei gemelli Bossetti perche' lo dice la stampa ma per una questione di logica. Se la comparazione del Dna fra Giovanni e Letizia avesse dato esito positivo, cioe' confermato il vincolo parentale tra i due, la Difesa non avrebbe sollevato l'obiezione? di quella prova che poteva liberare subito il loro assistito?....preciso che io sono innocentista di lunga data ma penso che sia un errore partire dal concetto che se Massimo e' figlio di Guerinoni e' anche Colpevole......
RispondiEliminaper concludere....ce li fornisca lei i confronti documentali per favore, in merito alla vera paternità del bossetti.
RispondiEliminaVorrei separare il problema dna in due blocchi.
RispondiEliminaBLOCCO UNO:
1° All'inizio quel dna apparteneva a DG a Ignoto 1 che è stato messo fuori dall'indagine perché era all'estero.
( devo dire che gli inquirenti hanno avuto un modo di procedere strano e dissennato: due all'estero li hanno fatti tornare per poi farli uscire del tutto dalle indagini)
E mi chiedo perché, chi è DG?
2° Lasciato lui fuori, dovevano cercare altro che fosse figlio di Gue. e magari nato da una relazione, iniziarono la mappatura al femminile e sappiamo come andò.
( il mtn non c'era, quello che appartiene alla parte femminile, dicono, anzi c'era qualcosa che apparteneva al femminile di Y.)
E mi chiedo: provette e compagnia bella in che stato erano? Mentre facevano le analisi chi era presente per avvalorare la correttezza delle procedure?
Non poteva certo esserci l'avvocato di B. perché ancora non era uscito dal cappello del mago.
3° Qualcuno nominò il macho e il francobollo,
4° qualcuno ricordò la giovane sposina.
E mi chiedo: solo quella fu ricordata? Il Gue. aveva una carrellata di figli regolari, ma si puntò sul ricordo di 40 anni prima.
E mi chiedo: una bella analisi ai figli regolari di Gue. alla loro vita, no, si esclusero alla ricerca di una donna bugiarda e traditrice.
Avevano già fiutato, se non il chi ma il come e il cosa dovevano incriminare
BLOCCO 2:
1° Trovata la donna che si fa?
a-si costruisce l'ascendenza femminile immorale,
b-si conferma il figlio di tale ascendenza come figlio di...uguale a lei.
Sappiamo come andò, è andata e si regge tale costruzione che DEVE essere così rafforzata altrimenti casca tutto.
2° Perché non è stata fatta altra analisi?
3° perché gli altri dna non li hanno fatti parlare alla ricerca di altre immoralità?
Premesso che se fosse stato vero l'avrebbero autorizzata, se non l'hanno fatto è perché lo dovevano condannare e ammutolire tutti per lo stupore della loro bravura , altro "Stupor Mundi" da incensare.
Dicendo NO hanno mantenuto il piatto caldo e ben condito di colpevolezza costruita.
Se tutto era partito da quel dna quel dna doveva restare vivo, vegeto a dimostrazione che, se la bugiarda non ha parlato, il figlio come lei non fiata, c'è la traccia che però non c'è più, nuovo controllo con elementi freschi da confrontare NON si fa.
E si continua a dire che l'hanno fatta, tutto è stato un pour parler.
Intanto NESSUNO può accedere ai dati del processo.
Di cosa vogliamo parlare con tali procedure, io non credo a quello che ci raccontano, se anche fosse vero che B è figlio di Gue. il macho ha una nutrita discendenza da indagare.
Quel dna è funzionale alla condanna, senza quella costruzione bisogna andare ad altro, che non vogliono affrontare perché lo conoscono bene e se la fanno sotto per la paura.
punto.
il vero problema non e' appunto secondo me di chi e' Figlio o non figlio Massimo e sua sorella gemella, ma dove e' stata trovata quella traccia che i Ris hanno dichiarato avere trovato sui leggins e gli slip della povera Yara....hanno dichiarato loro di averle trovate li' ma di questo non e' stata data documentazione....se io richiedo l'analisi del mio Dna ma la provetta che contiene il mio sangue viene scambiata con quella di un'altro ( e l'errore umano ci sta benissimo visto l'enorme casisitica di fatti analoghi) avro' si un dna ma che non e' il mio....e se non sono a conoscenza di quell'errore pensero' sempre che quello e' il mio Dna....
RispondiEliminaIl problema paternità è invece molto importante. Non lo sarebbe stato se l'accusa avesse proceduto a una verifica sul padre legale. Il fatto che tale comparazione non sia stata fatta, o se è stata fatta non risulta agli atti, puzza lontano un miglio...
RispondiEliminaSu questa della comparazione dna B con padre legale non vi seguo proprio.
RispondiEliminaCaso mai è la comparazione dna B con dna GG che dovevano fare.
@Bruno 14 luglio 2016 11:18:00 CEST
... io farei anche il dna sul congiuntivo per vedere chi l'ha ucciso !! :(
Norad,
RispondiEliminase B. è figlio del padre legale, non è ignoto 1 nel quale c'è la componente genetica di Gue. e quindi quel dna che vogliono farci credere non appartiene a lui.
Del Gue è rimasto qualche frammento di osso per poter comparare, ma comunque potrebbero comparare con DG o con altri figli del Gue.
Sembra che tra ignoto 1 e DG ci siano molte somiglianze, mentre in quello che dovrebbe essere di B. nel quale si riscontra la mescolanza con uno strano mtn, c'è una particella denominata ROA rarissima in Italia, ma frequente in nord Africa-Marocco e Arabia.
Gli studi li hanno fatti ma non ne hanno tenuto conto né per approfondire altro-i, né tanto meno la genetica dei fratelli Bossetti ad ascendere.
( Spero di aver riportato correttamente i concetti base,non ho competenze linguistiche per descrivere il dna ).
@ noarad
RispondiEliminaInvece di guardare al dito (il Dna sul congiuntivo) perché non guardi alla luna, il ragionamento di Bruno che non fa una piega ed è molto interessante?
@Vanna la famiglia ha fatto fare le analisi e B non risulta essere figlio del padre anagrafico.
RispondiEliminaMa vogliamo pensare che se avessero avuto una carta così in mano, cioè fosse risultato figlio di GB, non l'avrebbero giocata ? perché è chiaro che vorrebbe dire che non è Ignoto1.
Non hanno invece fatto la comparazione MB/GG che era invece doverosa per dimostrare senza ombra di dubbio che MB sia figlio di GG.
Non attraverso Ignoto1. Poi fosse anche figlio di Dracula, non dimostrerebbe che B sia l'assassino.
Qualche anno fa vidi su questo sito le fotografie dei Bossetti padre e figlio, per me si assomigliavano tanto molto ma molto di più quelle tra Guerinoni e Bossetti. Già da quelle fotografie iniziai a prendere la distanza del Bossetti colpevole. Chiedo la cortesia a Massimo Prati se possibile riproporle a corredo di un nuovo articolo. Grazie.Comunque se la procura era così certa che Massimo Bossetti era figlio del Guerinoni che ragione aveva di temere un altro nuovo esame del dna. Mi meraviglio della presidente Bertoja.
RispondiEliminaNorad
RispondiElimina".. Ma vogliamo pensare che se avessero avuto una carta così in mano, cioè fosse risultato figlio di GB, non l'avrebbero giocata ? perché è chiaro che vorrebbe dire che non è Ignoto1..."
Che curiosa stà faccenda!
Se ci pensi,potrebbe avere lo stesso significato se :
" Ma vogliamo pensare che se(la procura) avessero avuto una carta così in mano, cioè fosse risultato figlio di GB, non l'avrebbero giocata ? perché è chiaro che vorrebbe dire che non è Ignoto1.
La paternità è rimasta fuori dal processo,chissà perchè,ma è stata sbandierata al mondo intero.
Molto scentifico.
Lo sappiamo tutti che per accertare una paternità si và in tribunale, si richiede la certificazione scentifica e poi si può portarne il cognome... vero?
E chi meglio potrebbe farlo,assodato che ci si rivolge ad un tribunale?...... non certo un istituto a cui chiedo una comparazione privata...o no??
È così difficile da capire... o da accettare?
Se la difesa non ha potuto accertarlo in contradditorio in quanto non è stato ammesso il fascicolo(PERCHÈ?) e non ha potuto fare un prelievo giudiziario legittimo,al quesito SE è figlio del Guerinoni nessuno ha portato la PROVA
Potrei sbagliarmi, ma da qualche parte avevo letto che i consulenti di parte(tutti) non giurano sulla Costituzione.
Qualcuno può confermare ?grazie!
Eccolo qua:
RispondiElimina[..] Al contrario del consulente tecnico nominato dal giudice, il perito di parte non deve neppure prestare giuramento [..]
http://www.ilportaledelctu.it/consulente-tecnico-di-parte.html
Ma è quel che dico @Dudù, che non sia figlio di GB è appurato.
RispondiEliminaNon è appurato che sia figlio di GG invece.
Tuttavia la madre può aver ammesso alla difesa che in realtà è così altrimenti non si spiegherebbe perché neanche la difesa abbia chiesto questo esame.
Credo
RispondiEliminache a monte , la scelta di non fare giurare un consulente ci sia non tanto che dica la verità ma che la dimostri e sia verificabile.
Piuttosto,fra tutti i consulenti delle parti chi è, secondo voi, quello che ha giocato più sporco? Nel senso che sono sempre risultate enigmatiche le sue affermazioni.
Finora ne ho individuati tre che non mi convincono per niente.
Staiti e Gentile ,hanno tentennato prendendo tempo,troppo, assodato che 4 erano le estrazioni che avevano fatto/svolto.
E Portera... stò Portera che , con tutti i suoi imput imput imput ... nel prosièguo delle indagini .. mi solleva troppe domande..davvero tante.
Se da un lato è con lui che arriva la svolta è anche vero che con lui si contorce.
Gilberto condivido l'articolo, grazie
Bella questa immagine :
" ..Nel nostro caso il Potere ha messo il turbo...
Ci rifletterò ancora,
qualcosa mi turba... :-)
Norad
RispondiEliminaScusa,allora avevo non capito
Però scrivi
". .. è così altrimenti non si spiegherebbe perché neanche la difesa abbia chiesto questo esame."
Ma se ti ho appena detto che non è stato ammesso il fascicolo...
La difesa ,non potendo argomentare su ciò che non è stato ammesso,come poteva sollevare la questione e chiedere prova della paternità?
... Chiedendo le ripetizioni... loro,la difesa, ci contavano sulle perizie,le perizie avrebbero obbligatoriamente svelato l'arcano..
avrebbero portato confrontare gli aplotipi .. non per niente qualcuno ha scritto che questo ergastolo ha salvato dalla merda le istituzioni..
òDudù, voi mettete volete l'esame da Massimo Bossetti e Giovanni Bossetti, io voglio l'esame tra Massimo Bossetti e Giuseppe Guerinoni.
RispondiEliminaE' diversoooo :)
Riscrivo, scusate
RispondiElimina@Dudù, voi volete l'esame tra Massimo Bossetti e Giovanni Bossetti, io voglio l'esame tra Massimo Bossetti e Giuseppe Guerinoni.
E' diversoooo :)
Norad
RispondiEliminaScusa, chi è GB = Giovanni Bossetti, giusto?
Allora mi rimangio le scuse del commento delle 21 e 36,in quanto (te) sosterresti che se la difesa avesse la certezza che Giovanni Bossetti fosse il padre legale e biologico, la difesa l'avrebbe usata eccome questa paternità.
Invece io ti dicevo che se Giovanni Bossetti è il padre legale e biologico dell'attuale imputato, la procura non (ha)avrebbe usato la paternità per dimostrare la sua tesi accusatoria (come è avvenuto)
Insomma alla fine della fiera la procura ha detto che Massimo Giuseppe Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni senza portare in aula uno stralcio di certificazione, ma in un processo si deve dimostrare quanto si sostiene e quà si è lasciato fuori dall'aula il fascicolo. È chiaro ora ?
Dovrebbe essere ancora più chiaro per il -fatto- che chi lo sosteneva (l'accusa)- si è opposta fermamente alle repliche. Perchè?
Norad, perchè è diverso?
RispondiEliminaIo chiedo venga accertata la paternita di Giovanni Bossetti
Uno ne ha di papà
È la procura che deve DIMOSTRARE che è figlio di Giuseppe Guerinoni! -Lei - sostiene che è suo figlio!
Io ho deciso di tacermi sull'argomento, trito e ritrito, sia per gli argomenti che per l'arogomentazione. Trovo che, come spero, sia fatta chiarezza su questo caso, siano altre le motivazioni che possono e che debbano scagionare l'attuale imputato. Non ho per nulla fiducia su questo filone che Gilberto continua a riproporci. Per NULLA.
RispondiEliminaStefania
@Dudù, ... non so più come scriverlo, eppure mi pare semplice e chiaro
RispondiElimina@Stefania, sono d'accordo.
Il padre biologico di MB non è Giovanni Bossetti, la analisi le ha fatte la famiglia e se così non fosse la difesa avrebbe smontato tutta l'accusa e la ricostruzione a partire dal 1700 e rotti.
Quindi il padre di MB dev'essere Giuseppe Guerinoni altrimenti la difesa avrebbe chiesto l'analisi ma come ho già osservato, è probabile che la mamma di Massimo Bossetti, almeno in privati ai difensori lo abbia confermato che in realtà il padre è GG.
Bisogna capire come ha fatto il dna di MB a finire sul corpo di Y anche se non è una prova sufficiente per condannare una persona, tento meno all'ergastolo.
Potremmo dire come ha detto la pm : "potremmo anche non saperlo mai.
Ma che sia stato B non l'avete provato."
Dudù sei stata chiarissima e condivido.
RispondiEliminaNorad: cosa c'è di chiaro?
In questo caso ogni fatto è interpretabile in più modi.
E' un caleidoscopio di assurdità.
Perché hanno cremato il Guerinoni?
Mistero: stava lì da un po', ce lo rimettevano, perché cremarlo?
Se lo hanno tirato fuori è perché serviva il suo dna, altrimenti perché farlo?
Pertanto presumo che il controllo sia stato fatto, poi hanno cremato.
Siccome si è parlato, con abbondanza di giudizi sulla signora Ester, era l'altro dna che doveva essere frugato.
Perché?
Per correttezza intanto, e se G.B. fosse stato parente del Gue?
Ed anche tutti i figli reali e presunti del Gue.(E che solo con la Ester è stato il macho? Non ci credo proprio).
Anche la fam. Gamb. doveva essere sottoposta a prova di dna, per fugare ogni dubbio.
Perché?
Sempre per correttezza, alla ricerca magari di quel RO proveniente dall'Africa e dal Medio Oriente... che ne sappiamo, la scelta di con quei nomi strani avrà un significato?
( Vedi cara-o Norad come tutto può diventare occasione di indagine se si ha proprio voglia di cercare la verità, magari pre-giudicando, perché per la famiglia Bossetti e non solo per lei, per la società del luogo, così si è operato, lasciando un mondo fuori indagine).
E magari estrapolare tracce di vita anche dagli altri dna ritrovati.
Si è fatto credere che le due Brena, il guardiano-maggiordomo del cantiere, Fikri, Damiano G....erano stati controllati BENE, e tutti l'hanno creduto e sono fuori gioco, il resto è stato steso al sole ogni momento.
Pesi e misure differenti, controlli e dna sono stati usati per liberare e per accusare.
Questo è molto chiaro, anzi chiarissimo.
Quello che è ancora oscuro rimane il Portera che ha avallato la calunnia su Yara e la famiglia che lo ha seguito per sposare una sentenza iniqua non solo per Bossetti e la sua famiglia ma anche per Yara e la sua famiglia.
Comportamento molto poco discreto per dare la colpa a uno e screditare il resto potente.
Questo processo farà la storia di come si copre il marcio accusando un innocente.
E il marcio è rimasto tale anche se non indagato.
Se la Scienza e la Storia per essere tali hanno bisogno di fonti documentate, queste tali devono essere, non interpretazioni personali su documenti pubblicizzati a voce.
Questo processo ha solo fatto tanto fumo...
Per finire: come mai il MGB in carcere ha tanta solidarietà e gentilezza dai compagni?
Sembra che chi abusa e uccide i minorenni non sia ben accolto.
Forse la verità la conosce di più chi è condannato che chi è libero e giudica.
Concordo con
RispondiEliminaSTEFANIA E NORAD,
e, contemporaneamente. sospendo ogni ulteriore commento, su questo caso, per evitare una più che noiosa ripetizione della filastrocca.
Attenderò la pubblicazione delle "motivazioni" per la sentenza, per valutare se ci siano gli estremi per opportuni, nuovi interventi.
In attesa di leggere e commentare nuovi articoli, proposti dal blogger od altri, saluto tutti molto cordialmente. Pino
copio e incollo:
RispondiEliminahttp://notizie.tiscali.it/esteri/articoli/bossetti-amanda-sollecito-telese/
vanna
@Vanna, "cosa c'è di chiaro" ??????????
RispondiEliminaNel caso, nulla.
Io mi riferivo a ciò che ho scritto.
Ma scusate, siamo all'incomunicabilità ?!
Finche' non si trova il bandolo la matassa non si sbroglia! Per poter comprendere la storia di quel Dna bisogna partire da una premessa. La Procura si e' sempre ostinata nella propria ricostruzione dei fatti(arrampicandosi sempre piu' negli specchi) senza prendere in considerazione altre piste molto piu' plausibili, non,come e' stato a volte paventato, per difendere il cantiere, i Locatelli, o qualcun'altro ancora, ma semplicemente per difendere essa stessa. Se il Pm di turno si fosse attivato subito per le ricerche della ragazzina Yara forse si sarebbe potuta salvare. E quando e'stato ritrovato il Dna dell'istruttrice si e' capito dove il dramma era avvenuto, il furbetto di turno ha pensato bene di introdurre un Dna che era nella sua disponibilta', ma completamente estraneo alla scena del crimine, tanto per creare la pista del mostro di passaggio che allontanasse cosi' l'attenzione della palestra. Nessuno sapeva a chi appartenesse quel Dna e nessuno avrebbe immaginato che si sarebbe arrivati a scoprire a chi apparteneva e quindi nessuno voleva incastrare Bossetti. Quel Dna era nella disponibilita' delle Forze dell'Ordine, frutto di altre indagini o delle ricerche della ragazza nei tre mesi precedenti il ritrovamento,(tutti i cantieri della zona sono stati perlustrati e trovando delle tracce ematiche, ricordiamo che Bossetti soffre di epistassi, e' pacifico che fossero oggetto di analisi per un eventuale riconduzione alla povera Yara).
RispondiEliminaAnonimo delle 10,24
RispondiEliminae come avrebbe fatto il FURBETTO a mettere il dna di bossetti nel punto dove è stato trovato?
aveva il corpo a sua disposizione?
nessuno ha messo il Dna di Bossetti sul corpo della povera ragazza. Qui si tratta di una manovra in laboratorio.Io ho un Dna che mi e' scomodo avere e allora lo sostituisco con un'altro che ho a disposizione e la manovra mi riesce anche male, visto che non lo sostiuisco per intero ma solo nella parte del nucleare.(o forse perche' ormai avevo solo quello a disposizione)
RispondiEliminaAnonimo,
RispondiEliminaAnnika ha ben spiegato che quel nano grammo di traccia era sull'elastico, che l'elastico non permette di assorbire poiché è sintetico, che tutta la zona era tra fluidi in decomposizione... in un ambiente esterno sollecitato dal freddo, dal gelo dall'acqua.
Quello strano corpo che rimaneva sembrava appartenere a più di un corpo poiché era in parte corificato, in parte scarnificato, in parte in decomposizione, come se fosse stato messo in tre parti differenti e poi ricomposto poco prima del ritrovamento.
Sempre Annika ha affermato che in tali condizioni quel dna poteva essersi mantenuto SOLO a ridosso del ritrovamento.
Nel frattempo chiunque aveva potuto inquinare quell'elastico e i leggins anch'essi sintetici e non assorbibili.
Se quel dna è stato così importante qualcuno ce lo ha messo e chi lo ha messo potrebbe non essere stato Bossetti.
Ma potrebbero anche averlo costruito in laboratorio, e questa cosa si fa, per questo non c'era mtn.
Potrebbe esserci stato messo dopo il ritrovamento.
Tutto è stato fatto correttamente?
Non credo proprio.
Se il dna è stato determinante per condannare Bossetti senza prove e confronti ulteriori, qualcuno spieghi perché gli altri dna NON sono stati considerati.
Tutto è stato curato per indicare solo 1 e questo mi permette di affermare che non ci credo sia stato lui, anche se avessero trovato tracce più visibili, più ampie, non ci crederei per quanto spiegato sopra.
Non è chiaro nulla in questo caso per quanto riguarda il ritrovamento di quel corpo e le analisi cui è stato sottoposto.
Non è chiaro come si è proceduto a condannare Bossetti già tramite proclama.
Perché è statop scelto lui?
Era il meglio fico del biconcio?
Dava fastidio a qualcuno?
Sapeva qualcosa di losco?
Era lo scemo del villaggio?
E' stato estratto a sorte alla ricerca del caprio espiatorio?
Al contrario, è tutto chiarissimo per NON aver proceduto a controllare altro.
E quindi c'era un piano per allontanare sospetti in ogni modo.
Sarebbe interessante capire quale indagine è stata fatta su silvia e sul custode.Quale sarebbe l'alibi che hanno prodotto.
RispondiEliminaIncredibile, dopo 18 anni da innocente viene assolto. Tutta la gioventù passata in carcere da innocente. E' terribile la storia di questo ragazzo della Sardegna. Si legge nel giornale nuova sardegna di oggi: " Melis, che era stato condannato a 30 anni di carcere, dopo averne trascorsi 18 in cella ha lasciato il carcere di Badu e Carros. «Il collegio ha disposto l'immediata scarcerazione dell'imputato» ha spiegato uno dei difensori di Melis, l'avvocato Alessandro Ricci. «Il nostro assistito - ha aggiunto - tornerà libero già nel pomeriggio».
RispondiEliminadovevano condannare BOSSETTI perchè credevano d'aver trovato il colpevole . ma non avendo nessun appiglio per condannare dovevano escogitare indizi . i quali se non c'erano , dovevno uscire fuori con le buone o con le cattive .
RispondiEliminai furgoni ,gli orari che piu' o meno combacivano con quelli di yara. e tutti gli indizi che hanno fatto imbAmbolare qUasi tutta TALIA .. COME L'ARRESTO IN DIRETTA con il cretino che che grida PER IL pERicolo che BOSSETTI SCAPPI .DA UN TETTO - e pensare che erano una pattuglia intera ,e temono che uno scappi da un tetto .. sono tutte porcate perchè sapevano d'esser filmati . e avere una attimo di gloria soddisfa l'ego. poi si sa come andarono i fatti : alcol test . e quello che i partecipanti al blog e fuori contestano
. per il D.N.A . CHE è ambiguo. ma l'imput a tutto il fatto , fu dato da un amico del presunto padre naturale dell'imputato . che fa una aconfidenza ad un caramba .. l'autisata ha avuto un figlio con una signora sposata, sicuro sicuro? perchè non è tanto sicuro che questo sia accaduto?
ma dicono che sia vera . bisognava rifare il test. ma secondo loro , tempo e denaro sprecato
Dudù 14 luglio 2016 20:21 ha scritto: “Potrei sbagliarmi, ma da qualche parte avevo letto che i consulenti di parte(tutti) non giurano sulla Costituzione.”. Nessuno giura sulla Costituzione, nemmeno i Ministri nell’accettare la carica!
RispondiEliminaAnonimo,
RispondiEliminaGrazie,non lo sapevo.
Posso chiederti un favore?
Siccome lasciare in anonimato il post preclude all'interlocutore capire se stà dialogando con tizio o con sampronio " anonimo",ed è davvero antipatico,potresti inserire un nome a firma? Un qualsiasi nick sarà ben accetto nel blog. Grazie per la gentilezza(rimarrà comunque riservata l'identità).
Il caso Mellis non lo conoscevo ,dopo aver visto la gioia nelle foto pubblicate in qualche articolo,ho pensato ad un travaglio dolorosissimo,sono davvero felicissima per lui,gli auguro ogni bene,finalmente è finito il suo supplizio, auguro ad ogni innocente incarcerato,che la verità emerga quanto prima . Mi dà modo di riflettere anche sull'esistenza di un blog come questo,in cui mi imbattei facendomi delle domande sù un altro caso che mi incuriosì.
ciao Dudù
Bossetti trasferito nel carcere di Lecce. No comment
RispondiEliminaBufale bufale soltanto bufale.
RispondiEliminaBossetti è' a Bergamo. Suo padre è Guerinoni. È' suo il dna. Con buona pace di pippi calzelunghe.
La notizia del trasferimento sarebbe stata smentita dall'avvocato Salvagni. Notizia circolata ad arte? Se non vera con quale scopo?
RispondiEliminaMassimo Bossetti è ancora nel carcere di Bergamo e non è stato trasferito a Lecce come riportato da alcuni organi di stampa. Non sarà trasferito nemmeno nei prossimi giorni. Non ha ricevuto minacce dai detenuti, con cui va d'accordo. Lo conferma il direttore del carcere di Bergamo, che smentisce le notizie sul trasferimento del muratore, in carcere con l'accusa di aver ucciso la piccola Yara.
RispondiElimina{cit. Fonte}
Il sito web IL GIORNO ha prontamente ELIMINATO la notizia dalle sue pagine data per primi!
RispondiEliminaClaudio Salvagni
RispondiElimina3 ore fa ·
La cosa incredibile e' che questa notizia falsa non solo ha invaso il web e' rimbalzata su primari tg nazionali buttando la famiglia nella disperazione. Qualcuno si preoccupa dei figli minori, della moglie, della mamma, dei fratelli di questo povero Cristo?!
Sciacalli, sciacalli indegni!
Urlo forte e chiaro il senso di schifo che pervade i miei pensieri.
Sistema indegno di un paese civile.
Sciacalli vergognosi.
MI SPIACE PER "CERTI ESSERI" CHE GIA' GIOIVANO DELLA NOTIZIA ;) PACE E SERENTA'
A Gilberto che ci informa: " Bossetti trasferito nel carcere di Lecce. No comment".
RispondiEliminaGilberto, questa notizia avvicina ulteriormente la Lombardia alla Puglia: Yara-Sarah l'assonanza del nome e la loro fine.
Prendo il filo e cucio le coordinate:
- La madre di Yara è pugliese, l'estate la famiglia andava in Puglia.
- Il fratello di Sarah lavora in Lombardia.
- Anche il padre ha lavorato lì e Sarah ha vissuto i primi anni della sua vita in Lombardia.
- Yara scompare tre mesi esatti dopo Sarah e viene ritrovata 3 mesi esatti dopo.
- Il Corona mentre il corpo di Yara viene ritrovato entra di nascosto in casa di Sarah.
- In Puglia i figli di Guerinoni hanno incarichi presso la setta dei Testimoni di Geova.
- La madre di Sarah è una testimone di Geova.
.......
Di tanti posti lontani, proprio nel Salento doveva essere mandato Bossetti!
RispondiEliminaEcco chi sono i giudici popolari:
https://www.youtube.com/watch?v=HZvGCE9775w
da min. 435 a 6.20
Temo abbia ragione il mio omonimo Paolo A.
Paolo
Non avevo letto il postato successivo.
RispondiEliminaMa non cambio una virgola di quello che ho scritto anzi, se non è vero ma si è fatta girare tale notizia gatta ci cova comunque.
Poi all'anonimo che monitora l'esattezza della paternità Guerinoni, ricordo che la paternità non è la prova dell'omicidio, ci vuole altro per accusarlo.
Le bugie hanno le gambe corte... Annika ha le calze lunghe e tu hai poco sale in zucca.
Dudù, sei gentilissima nel tuo modo di porti con gli interlocutori anche “anonimi”. Data l’ora tarda in cui ho postato, non ci ho pensato troppo, la firma è di “Mimosa”,
RispondiEliminaciao
@Dudu, Riguardo :incredibile liberato dopo 18 anni in galera da innocente, al post, delle ore 22 del 15-07- firmato come anonimo, scusami Dudù, scusatemi tutti, di solito mi firmo anche se con il Nick ma la fretta mi ha fatto inviare così come era spuntato. Bruno
RispondiEliminaGrazie Mimosa e Bruno del "Presente".
RispondiEliminaInsomma qualcuno si divertirebbe creare animosità intorno al caso.
Sembrerebbe quasi un avvertimento,una minaccia? Voglia di guadagnare? altra spiegazione non trovo,singolare sia Il Giorno, la testata che ha dato il "la" .
Ma se si ipotizza qualcosa che gli somiglia,chi teme e - cosa- teme, dalle indagini difensive?
Oggi mi sento più complottista ,allora ho fatto una stupida ricerchina,devo dire che sono proprio ignorante in materia. Quindi lancio un sasso, vediamo se altri, competenti, sono capaci di ragionarci sù. Mi sono chiesta,molto tempo fà se è possibile dirottare un aereo modello. Uno che forse conosce la materia è chisigma?chissà se legge il blog o se qualcuno può girargli lo spunto "investigativo".
http://www.modellismo.net/forum/automodelli-elettrici-recensioni-trucchi-e-guide/99129-guida-lelettronica-dei-modelli-rc.html
Potrebbe l'aereo modellino, essere stato "usato" per fare scoprire i resti di Yara entrando nelle frequenze del radio comando ?
Stando all'articolo che cito sopra sembra non sia difficile.
Chissà chi era l'omino sul piloncino di cemento
http://www.ilgiornale.it/news/ges-socrate-fino-bossetti-protagonista-sempre-limputato-1285179.html
RispondiElimina@Vanna, so che tra i testimoni di geova c'è un altro tasso di pedofili, tutto secretato dai vertici, sarà una combinazione?
RispondiEliminaCara Dudù, la tua ipotesi è interesante.
RispondiEliminaVedi alla pagina 6 del doc http://www.cmodels.it/file/mx24%20manuale%20ita.pdf
in basso a sinistra: se ci fosse stato qualcun altro, dotato di telecomando, consapevole dell'utilizzo del campo di Chignolo anche da parte di appassionati di aereomodellismo - certamente un personaggio coinvolto nel nascondimento e nello spostamento del povero corpo di Yara - avrebbe potuto quel pomeriggio trafficare con il suo strumento, giungendo all'obiettivo di farla ritrovare....per caso, quel sabato pomeriggio.
eli
Aggungo, cara Dudù, dalla cronaca di Telese:
RispondiElimina"Scotti, però, dice un' altra cosa. In tre mesi è stato a Chignolo non meno di dieci volte. Scopre Yara solo perché deve recuperare un suo aeromodello bianco e rosso caduto nel campo."
Non meno di dieci volte in tre mesi....un lungo tempo "buono", conoscendo il luogo, per verificare orari e abitudinarietà dei frequentatori.
eli
@ Eli
RispondiEliminaora mettiamo fra i sospettati anche lo SCOPRITORE del cadavere di Yara?
.....Anonimo....delle 18.59....e un anonimo-anonimo non si smentisce mai...
RispondiEliminadove hai letto nelle mie chiarissime righe una simile stupidaggine, una tale cretineria? Hai, per la miseria, difficoltà a interpretare un semplice testo?
Non mi interessa aggiungere altro, se non che il buon Ilario Scotti, ovviamente! non c'entra nulla.
Chi, invece, è stato lungamente a fissarlo per oltre 15 minuti dal margine del campo, sul piloncino di cemento....potrebbe essere collegato all'evento, nell'ipotesi "disturbi alla navigazione dell'aeromodello con altro apparato, cercando di guidarlo nei pressi di dove si trovava la bimba".
eli
Anonimo delle 18 luglio 2016 18:59
RispondiEliminaSei decisamente acuto ed effettivamente perspicace.
È stato scritto ben altro.
Serve l'interprete?
La domanda è: qualcuno,osservando l'appassionato aereomodellista giocare nel campo( campo pieno di sterpi?) avrebbe potuto con proprio radiocomando inserirsi nella frequenza di Scotti dirottando l'aereoplanino ?
A processo dichiarò : ".. . Scotti ha raccontato di essere stato - dal 26 novembre del 2010, giorno della scomparsa di Yara Gambirasio, al suo ritrovamento, esattamente 3 mesi dopo - una decina di volte nel campo per far volare i suoi aeromodelli, di mercoledì e di sabato.
Quel sabato fu il cattivo funzionamento di uno dei suoi aerei che fece sì che scoprisse il corpo della ragazza. "
Cattivo funzionamento o qualcun'altro stava,inserendosi nella frequenza, dirottandolo verso lido specifico per fare trovare Yara ?
Bene,dal sito che ho linkato sembra sia possibile un'interferenza
Viene scritto : [..] Con queste radio, se due piloti vogliono girare insieme, bisogna verificare su che frequenze sta lavorando la radio.
Se due piloti hanno la stessa frequenza (a volte succede anche con frequenze simili) i segnali si sovrappongono e così un pilota guida il modello dell'altro oppure un modello impazzisce e va a schiantarsi (potrebbe....)
Ogni telecomando ed ogni ricevente montano un quarzo di frequenza sostituibile. Questo quarzo non è altro che un oscillatore che cambia la frequenza di trasmissione della radio. Vengono venduti a coppie (trasmittente e ricevente) e ci sono vari canali prestabiliti (diversi tra Italia ed America per esempio), decisi dall'ente delle poste e telecomunicazioni. Ogni quarzo è identificato dal numero del canale e dalla frequenza di lavoro. Per convenzione vengono messe uguali per RX (ricevente) e TX (trasmittente), anche se nella realtà non è proprio così.[..]
Poi
[.. ] I 27 MHz AM sono quelli più soggetti alle interferenze, in quanto tali frequenze sono usate anche da altri sistemi di trasmissione e possono subire interferenze anche dai cavi dell'alta tensione.[..]
Mai avrei pensato , per esempio, esistano canali gestiti dall'ente poste o telecomunicazioni tanto sono ignorante in materia,infatti ho chiesto e chiedo lumi a chi ne sà qualcosa.
Non sarebbe male saperne di più sui modellini di Scotti,su quali frequenze lavorano o lavoravano.
@Dudu, complimenti, quanto hai intuito potrebbe essere utile per ulteriori sviluppi. Non è da trascurare questa ipotesi se volevano far trovare il corpo della povera Yara e dunque far interrompere ulteriori ricerche questa soluzione che hai prospettato è molto interessante, altrimenti sarebbe stato difficile trovare Yara in mezzo al quel campo. Non dimentichiamoci che abbiamo a che fare con persone che non lasciano nulla al caso e di sicuro sono molto organizzati.
RispondiEliminaBruno,
RispondiEliminaNon credo potrà essere utile questo mio dubbio. In quanto credo sia indimostrabile, a meno che l'aereo modello non fosse funzionante tramite un software che allora potrebbe avere una memoria, non saprei, sono trascorsi anche molti anni,chissà.
Dudù, Complimenti!
RispondiEliminaStraordinaria la tua ipotesi.
Aspettiamo qualche esperto in campo.
Vanna
Gli appassionati di aereomodellismo si conoscono tra di loro, bisognerebbe chiedere a Ilario Scotti.
RispondiEliminaArticolo tratto da Fanpage : " L'11 gennaio, dopo un mese, il questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi ha dichiarato alla stampa: "La ragazza è viva e la troveremo, basta solo un pizzico di fortuna".
RispondiElimina- La speranza non significa certezza, la signora Maura ne è ben consapevole, nonostante l'immenso dolore provato negli ultimi due giorni. Ed è per questo che chiede i motivi per i quali le è stato detto che Yara era viva. Troppe le domande che hanno bisogno di una risposta; si dovrà partire dal risultato dell'autopsia sul corpo di Yara Gambirasio, che spiegherà agli inquirenti cosa accaduto quel maledetto 26 novembre.
continua su: http://www.fanpage.it/la-mamma-di-yara-chiede-perche-ci-avete-detto-che-era-viva/
http://www.fanpage.it/
Tratto da Famiglia Cristiana sul caso ritrovamento di Yara: " ... Ilario Scotti nella drammatica storia di Yara ci è finito per caso, un puro e semplice caso. Sabato pomeriggio voleva soltanto provare uno dei suoi modellini radio guidati. «Il mio hobby è quello di costruire e far volare modellini di aeroplano. Da sempre ho la passione del modellismo. Li costruisco, li provo io. Quello di Chignolo d'Isola è un prato dove vado, perché lì non do fastidio a nessuno. Quel che è successo è frutto soltanto del caso, un caso fortuito. Stavo provando un modello a cui avevo fatto delle modifiche» racconta l'uomo, «e lo stavo verificando. L'aereo ha compiuto una traiettoria anomala, non volava bene, così l'ho fatto scendere nel campo, per evitare che cadesse e si rompesse, con danni evidentemente maggiori. Quindi, mi sono addentrato nel campo per recuperare il modellino. Quando l'ho trovato, a circa un metro, un metro e mezzo di distanza ho notato qualcosa, fra le sterpaglie. La prima impressione è di aver visto un mucchio di stracci buttati lì da qualcuno. Ma appena mi sono reso conto che era una persona, non ho esitato e ho subito chiamato il 113».
RispondiEliminaBravo Bruno,
RispondiEliminaI modellini se li costruiva dunque , provabile non avessero nessun software.
Dice : " .. L'aereo ha compiuto una traiettoria anomala, non volava bene.."
È un pò da complottisti pensare che qualcuno potrebbe essersi inserito nella sua frequenza,tanto più se ci ragioniamo: il signor X avrebbe dovuto stare appostato tutti i giorni per conoscere le abitudini di Scotti (o di altri),il quale dice essere stato nel campo una decina di volte. Il signor X avrebbe dovuto conoscere gli strumenti, averne uno compatibile per inserirsi e dirottarlo...
Sembra più un risultato casuale il ritrovamento, certo che fà un certo effetto che uno stesse li guardare,ma è anche vero che sti modellini che volano attraggono, comunque c'erano le telecamere delle ditte vicine, l'avranno individuato quel signore poco più alto della sua utilitaria per chiedergli che ci faceva lì? Vallo sapere.
Anche se un dubbio potrebbe rimanere mi sembra una causa persa in partenza Bruno,almeno con le mie conoscenze è sicuro.
Dudù e Bruno
RispondiEliminaQuesto è l'aeromodello utilizzato quel giorno da Scotti
http://lightstorage.ecodibergamo.it/mediaon/cms.newecodibergamo/storage/site_media/media/photologue/2015/9/18/photos/cache/yara-conclusa-la-4a-udienza-del-processoscotti-un-uomo-sul-luogo-del-rit_80c94072-5df0-11e5-ae01-547888f6c1bb_700_455_big_story_linked_ima.jpg
Sembra molto semplice dal punto di vista dei comandi (alettoni, timone,...).
Solitamente i telecomandi per aeromodellismo operano sulle frequenze dei 40 MHz (come da normativa), anche se esistono telecomandi sui 2,4 GHz che con algoritmi speciali cambiano continuamente frequenze, sempre sullo stesso range, per evitare interferenza con altre fonti (p.es. WiFi).
Questo invece è un jammer specifico per frequenze comprese tra 20 e 50 MHz
http://www.pki-electronic.com/products/jamming-systems/portable-rcied-jammer-system/
Se chi lo opera è a sua volta un minimo esperto di aeromodellismo, è anche possibile cercare di far precipitare un aeromodellino in una zona sufficientemente ristretta (attivandolo per esempio nel momento in cui il modellino si trova nella rotta ideale).
In alcune interviste Scotti dichiarò di aver fatto atterrare il suo modello per evitare che si fracassasse al suolo, ma in udienza sembra abbia detto cose leggermente differenti.
continua
continua
RispondiEliminaPer esempio su Libero (http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11829625/Yara--c-era-un-uomo.html) viene riportato:
"Ho lanciato il mio aeromodello ma avevo il vento contrario e il mio apparecchio ha fatto una lunga virata verso destra" per poi precipitare a circa 200 metri dall’inizio del campo. A qual punto Scotti si è addentrato sul terreno "incolto, pieno di erbacce e di rovi" e ha cercato di recuperare il suo modellino. "Quando l’ho preso, mi sono girato e due o tre metri ho visto quello che a prima vista mi è sembrato un mucchio di stracci. Poteva esserlo, ma non lo era. Era un corpo", ha spiegato.
Sempre su Libero, dall'articolo di Telese (http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11829960/Yara--colpo-di-scena-in.html) invece:
Scotti, però, dice un' altra cosa. In tre mesi è stato a Chignolo non meno di dieci volte [ndr - da un altro articolo emerge il fatto che si recò al campo sempre di mercoledì o sabato]. Scopre Yara solo perché deve recuperare un suo aeromodello bianco e rosso caduto nel campo. È la seconda volta che gli succede, e deve fare una fatica incredibile per ritrovarlo. Perché? «Perché in quella stagione c' erano cespugli irti e pieni di aculei, era impossibile avanzare dritti». E quindi? «Ho dovuto fare diverse serpentine per aggirare gli ostacoli». Ha impiegato quasi dieci minuti per fare i duecento metri che lo separavano dal suo aereo: «Solo dopo averlo recuperato ho visto il corpo».
Ad onor di cronaca su Bergamopost (http://www.bergamopost.it/che-succede/quando-trovai-il-corpo-di-yara-cera-un-uomo-che-mi-fissava/) fu riportato anche
L’uomo si era recato «almeno dieci volte» al margine del campo nei tre mesi precedenti, senza però mai addentrarsi tra le erbacce. «Mi capitò solo una volta prima del 26 febbraio, ma dalla parte opposta». Secondo Scotti, la vegetazione era rimasta più o meno sempre la stessa in quel periodo. «Erba bassa ai margini, rovi alti al centro del campo». Nel parcheggio vicino, quel giorno, c’erano alcuni ragazzi che gareggiavano con i loro modellini di auto [ndr. stessa frequenza di 40 MHz]. Nella stradina che si inoltrava tra i campi, invece, di solito «vedevo passare le prostitute, che proseguivano fino al boschetto dietro i terreni».
@TommyS e Dudu, però a onor del vero mi lascia perplesso un particolare, se volevano far ritrovare il corpo (per evitare uletriori ricerche ed eventuali scavi e demolizioni), perchè non hanno usato il sistema telefonata o lettera anonima, senza arrivare a far dirottare un modellino di aereo. Allo stesso tempo mi lascia in pensiero quella persona che guardava verso il campo per poi andare via appena ha sentito le sirene. La cuoriosità di una persona di solito porta a far aspettare per vedere il perchè di quelle sirene. Che combinazione questo aereo proprio a pochi metri di Yara doveva atterrare. Non riesco a darmi spiegazioni.
RispondiEliminaBruno
RispondiEliminaIl sistema "telefonata anonima" è stato utilizzato nel caso Rea ed abbiamo visto come sia stato difficile evitare i tanti sospetti e bloccare le indagini per individuare il telefonista.
Nel caso in esame, stando proprio a quanto dichiarato da Scotti, il cadavere di Yara si trovava nella zona del campo più impervia per la presenza di sterpaglia alta mentre le parti più vicine alla strada sterrata erano più sgombre.
Ragionando con mente complottista ed ipotizzando quindi che il cadavere sia stato portato nel campo solamente nei giorni a ridosso del ritrovamento, poteva mai essere lasciato in un'area dove la vegetazione era più bassa e quindi il cadavere sarebbe stato sicuramente visto in precedenza dalle tante persone che battevano (in tutti i sensi) quel campo? Non credo proprio, per cui la soluzione ideale, indipendentemente dai motivi che hanno portato a scegliere quel campo (vicinissimo alla sede della Polizia Locale dell'Isola Bergamasca ed alla Protezione Civile), era sistemarlo in un punto dove non sarebbe stato possibile vederlo se non avvicinandosi di molto.
Allo stesso tempo, sarebbe stato difficile rendere credibile il fatto che una delle tante persone che "battevano" quel campo si fosse addentrata casualmente in quella zona dalla vegetazione indistricabile ed avesse scorto il cadavere. Decisamente meglio un ritrovamento casuale da parte di qualcuno che in quella zona doveva proprio andarci per un motivo specifico. Ed ecco quindi Ilario Scotti alla ricerca del suo aeroplanino precipitato (per la seconda volta in pochi mesi).
Sempre in ottica colpevolista, il cadavere andava ritrovato proprio casualmente ed in modo tale da rendere credibile la teoria che in quel luogo fosse rimasto sin dalla sera della scomparsa, come si sono affrettati a dire in molti sin dal 26 febbraio 2011.
@TommyS una domanda apparentemente banale, su quanto scrivi: "Scotti alla ricerca del suo aeroplanino precipitato (per la seconda volta in pochi mesi)".
RispondiEliminaDomando se questo modellino anche la prima volta è caduto in quella zona dove c'era il corpo,? oppure in tutt'altra parte del campo?. Se per caso già nella prima volta era caduto nella zona dove giaceva il corpo, potrebbe voler significare che Scotti ha già avuto un tentativo di dirottamento già in quella occasione e dunque si potrebbe avallare fin da all'ora l'ipotesi del sabotaggio e ancora dunque la volontà di far trovare il corpo. C'è una sola intenzione da chi ha voluto far trovare Yara, far desistere gli inquirenti dal proseguire le ricerche, non c'è altra spiegazione, perché chi nasconde un corpo è per non farlo ritrovare.
Parlando di complotto, mi ritaglio dieci minuti per scrivere che secondo alcune fonti bergamasche che ritengo bene informate, e presto di quanto scrivo ne avrò conferma o meno, la procuratrice Ruggeri nel febbraio 2011 - quando vigeva il silenzio stampa assoluto, quando per delibera del sindaco si multavano i giornalisti se filmavano il centro sportivo, quando non trapelavano che bufale e ancora il corpo di Yara non si era trovato - incaricò dei tecnici specializzati affinché trovassero punti critici nel cantiere di Mapello. Punti dove potesse trovarsi occultato un cadavere (ricordate che a dicembre si era usato un georadar per controllare alcune pavimentazioni?). I tecnici incaricati fecero più sopralluoghi e il 21 febbraio decisero di fermare alcuni lavori così da far demolire qualche colonna e alcuni muri... lavoro in programma per il 28 febbraio.
RispondiElimina...ed ecco che il corpo di Yara riappare... ed ecco che i lavori a Mapello non si fermano e non si buttano giù né colonne né muri.
Massimo
Massimo
RispondiEliminaLa questione è emersa anche durante il dibattimento per cui è più che confermata. Nell'udienza del 16 marzo fu ascoltato Dominic Salsarola, un archeologo forense del team della Cattaneo (che poi si occupò anche delle analisi sul cadavere). Questo quello che scrisse Sulas su Oggi:
E invece oggi, durante la 34° udienza del processo contro Massimo Giuseppe Bossetti, Dominic Salsarola, un archeologo del pool del medico legale Cristina Cattaneo, specializzato nelle tecniche di scavo e nella topografia per la posizione dei corpi, citato come testimone, ha rivelato in aula che ancora il 25 febbraio, il giorno prima del ritrovamento di Yara a Chignolo, aveva fatto un sopralluogo nel cantiere di Mappello, su incarico dello stesso Pm Letizia Ruggeri, alla ricerca proprio del cadavere di Yara. Salsarola notò subito, durante questo sopralluogo, che nel cantiere erano nel stati aggiunti «elementi costruttivi» (nuovi fabbricati) dei quali ipotizzò subito la demolizione per poter fare ricerche più approfondite. Il giorno dopo l’incarico gli fu revocato perché, nel primo pomeriggio, il corpo di Yara fu ritrovato nel campo di Chignolo. Solo un caso? Ricordiamo che quel campo di Chignolo fu sorvolato per tre mesi dagli elicotteri della Protezione civile, dei carabinieri e della polizia, oltrechè dal comandante Iro Rovedatti, del Volo a vela di Valbrembo, che non notarono mai nulla. “Se ci fosse stato lo avrei notato durante i miei voli”, disse a Oggi Iro Rovedatti.
Il problema è anche questo: come mai, se il PM Ruggeri dichiarò di aver subito scartato la pista del cantiere di Mapello (affermando che i Bloodhound avevano sbagliato e citando il caso della ragazza di Brunico dove a mio parere gli stessi cani molecolari, non era un Bloodhound in realtà, avevano fiutato una pista giusta anche se non coerente con la ricostruzione ufficiale che venne poi fatta), a febbraio 2011 aveva incaricato Salsaroli ed altri di continuare le ricerche di Yara presso il cantiere?
Purtroppo il cap. Mura del nucleo investigativo di Bergamo non è stato sentito in aula su opposizione del PM e con il beneplacito della Corte, altrimenti forse avremmo potuto sapere qualcosa di più sulle indagini e sugli indizi che portavano al cantiere del centro commerciale. Tenuto anche conto che, credo, molti degli atti di quell'indagine devono essere rimasti nel fascicolo contro Fikri e non sono confluiti poi nel fascicolo del dibattimento. Ma non sono stati sentiti neanche il sergente Omar Barchi della polizia cantonale ticinese e conduttore di Joker così come i conduttori dei Bloodhound della Protezione Civile (incluso Macciò). Ed anche loro forse avrebbero potuto far maggiore luce su quel filone di indagine che per tre mesi ha riempito i giornali ed ha avuto ancora grossi strascichi nella vicenda processuale di Fikri.
Ebbene si, sono convinto anch'io che il cadavere di Yara fu fatto trovare proprio mentre le indagini sul cantiere avrebbero potuto portare ad un'altra verità. Ma non credo che sia stata un'operazione improvvisata dal giorno alla notte. Deve aver richiesto una certa preparazione, magari con primi sopralluoghi in via Bedeschi.
Per rispondere a Bruno. La volta precedente in cui si verificò che il modellino di Scotti non rispondesse più ai comandi e precipitasse sembra che lo stesso Scotti sia dovuto andare a recuperarlo addentrandosi dalla parte opposta del campo rispetto alla stradina sterrata. Ma magari potrebbe anche essersi trattato di un primo tentativo di intercettazione del veivolo per testare le frequenze del telecomando.
Per inciso, l'unico conduttore di cani sentito a processo è stato Vincenzo Scavongelli del “Human Blood detection dog”, società esperta in formazione e consulenza per la ricerca di resti umani e tracce di sangue mediante l'utilizzo di cani appositamente formati (tra i quali non mi sembra proprio vi sia alcun Bloodhound).
RispondiEliminaQuesta unità intervenne sicuramente dopo i primi sopralluoghi ed in particolare a processo fu chiesto a Scavongelli di raccontare la fase di ricerca durante la quale il proprio cane indico veementemente un secchio vuoto che fu poi analizzato in seguito dal RIS che però, stando a quanto dichiarato in aula dal PM, non rinvenne tracce di sangue umano. Insomma un altro cane che ha clamorosamente toppato! E saremmo già a quattro cani addestrati.
Eppure non solamente i Bloodhound fiutarono Yara fuori dal cantiere (su come vi siano arrivati nutro ancora fortissimi dubbi), ma sembra che perlomeno uno di essi diede di matto all'interno di uno stanzino interrato tanto da impressionare vivamente chi era presente.
Ciao TommyS
RispondiEliminaSulas è bergamasco e ha riferito quanto l'archeologo ha detto in aula. Io parlo di atri tecnici, di sopralluoghi e altro di cui non ho ancora conferma...
Massimo
RispondiEliminaAppena hai qualche conferma in più faccela sapere.
In ogni caso basterebbe già quanto dichiarato dall'archeologo per alimentare o confermare i sospetti (altre notizie di giornale del periodo parlavano proprio di nuove indagini e sopralluoghi nel cantiere, anzi vi è un articolo dell'Eco proprio del 26/02 che riporta la notizia).
Ma proprio nell'ottica complottista con la quale ci stiamo al momento dilettando, se il cadavere di Yara fu spostato dal cantiere in via Bedeschi a causa dei previsti nuovi sopralluoghi, era necessario che venisse trovato quanto prima e quindi l'ipotesi del dirottamento (forse mediante un jammer idoneo) del modellino di Scotti mirato a farlo precipitare in quella zona del campo ci sta tutta e molto comoda.
Grazie
Tranquillo Tommy, vedrai che fra qualche settimana vi faccio una bella sorpresa...
RispondiEliminaPer tornare a dilettarci col complotto, non serve che il cadavere fosse al cantiere, basterebbe che qualcuno che aveva interessi sul centro commerciale sapesse cosa fosse accaduto alla piccola e il nome di chi ne custodiva il corpo che a quel punto doveva essere trovato per non far sprecare tanti soldi abbattendo e ricostruendo muri e colonne e ritardando la data dell'inaugurazione del centro commerciale.
In pratica, sapere chi siano i soci che hanno investito tanti denari in quella costruzione - e fare indagini mirate su ognuno per capire i vari coinvolgimenti locali - potrebbe bastare per scoprire che esiste qualcuno che per forza deve sapere cosa è accaduto a Yara.
E senza entrare in piste difficili da capire, quindi restando nella semplicità delle cose - quasi sempre la linea migliore da seguire - si può ipotizzare che il figlio di uno dei soci frequentasse il centro sportivo, il campo di calcio o la piscina ad esempio, conoscesse Yara e c'era anche il 26 novembre...
In certi ambienti ad un figlio una mano non si nega mai...
Massimo
RispondiEliminaConcordo con tutto quello che hai scritto.
L'ipotesi di un possibile figlio l'ho sempre considerata come plausibile. Rimangono tuttavia tanti elementi che potrebbero portare ad altre ipotesi come per esempio il livello di sevizie inferte, le testimonianze di via Rampinelli (anche queste non entrate in dibattimento nonostante sembrino apparentemente in contraddizione con il fatto che è possibile che Yara non sia mai uscita viva dal complesso sportivo e con quanto indicato dai Bloodhound). Ma che tanti elementi riportino alla palestra ed al complesso sportivo in genere (piscina e campo da calcio dove quella sera giocò una suqadra amatoriale della Lopav) è innegabile e l'omertà della Brena, e allieve, nonché di Brembilla sembrano testimoniarlo.
@ Dudù, Tommy, Bruno, Massimo Prati:
RispondiEliminadò per scontato che da quelle parti si legga l'Eco di Bergamo, soprattutto in momenti di cronaca così drammatica-
Il 25 febbraio 2011, l'Eco esce con questa notizia: http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/188265_yara__scomparsa_da_3_mesi_ancora_ricerche_e_speranza/
dove alla fine, leggerete: "Già lunedì, alla ripresa delle attività, scenderà in campo per dare un ulteriore contributo, anche il Govo (Gruppo osservatori verde orobico) di Mozzo, un gruppo al quale fanno capo ex piloti d'aereo." ovvero gli aereomodellisti http://www.gruppofalchi.com/g.o.v.o..html
Mi pare interessante. Se Yara era stata tenuta nascosta fino a quel momento, era il momento giusto per farla ritrovare, velocemente, senza rischiare troppo.
eli
Interessante tutto!
RispondiEliminaComplimenti a TommyS e a Massimo, li rinnovo anche a Dudù per l'intuizione sul modellino!
Si torna dunque al cantiere e alla palestra.
Il comportamento della Ruggieri è molto strano, prima allontana i cani poi vuole fare scavo "archeologico" in cantiere, è incomprensibile, a meno che avesse fiutato, capito, saputo qualcosa.
Convengo su tutto
RispondiEliminaÈ un pò anche mio questo sospetto.
Non ti ho risposto Bruno, un pò perchè è noioso ripetersi,concordo con TommyS sull 'ipotesi telefonata. Ma ci sarebbe anche da considerare un'altro aspetto,ritrovamento
sospetto . Fin dai primi avvisi del ritrovamento i media riportarono che "l'uomo non c'entrava per nulla,cioè, si cerca stà ragazzina per tre mesi, un signor X afferma di aver trovato un cadavere ed escludi a priori lui possa essere coinvolto. Già li qualcosa non torna.
Potrebbe anche essere che Scotti la volta precedente non riuscì gestire il volo dell'aeroplanino ,fosse un dirottamento mal riuscito. (Ma siamo sicuri sicuri??)
I ragazzi con i modellini saranno stati sentiti,avranno un nome e un cognome. Chi erano?
Se sono riusciti,tramite le telecamere, individuare Comi,hanno cercato l'uomo del panettone, quello che la ruggente descrisse come l'unico somaro assassino al mondo che starebbe li guardare?
Fra l'altro ieri ragionavo che quando il 16 gennaio hanno trovato il ragazzo ucciso,hanno acquisito i video delle telecamere delle aziende vicine,chissà cosa si potrebbe trovare ,magari solo il giardiniere che pota,chissà
La testimonianza di Scotti è fondamentale,lui dice che l'ambiente è rimasto pressochè uguale,che per arrivare al cadavere oltre averci impiegato una decina di minuti,ha dovuto raggirare dei rovi, a parte che sti rovi guardando le foto ,anche serali del ritrovamento non sono riuscita individuarli,ho visto solo tanto sorgo alto e secco, ma anche la scentifica parlò di tute strappate, non si capisce come han fatto ipotizzare la corsa nel campo senza trovarci pensare di trovare ovunque nei vestiti (che si sarebbero dovuti strappare)spine e roba secca fra i capelli (la foglia fà davvero ridere, ma siccome dissero che era ben conservata rispetto al fogliame del campo, a maggior ragione era un indizio che la piccola non era stata lì tutto il tempo) sul volto o sulle mani quelle spine che a dire loro erano ovunque.
Poi guarda caso i video che mostravano il camioncino passare verso le 20.00 non è più il suo,ma vedi un pò,avendo la testimonianza di Scotti non ci stavano più con i tempi !
Invece
Su quanto riportato
".. Ricordiamo che quel campo di Chignolo fu sorvolato per tre mesi dagli elicotteri della Protezione civile, dei carabinieri e della polizia, oltrechè dal comandante Iro Rovedatti, del Volo a vela di Valbrembo, che non notarono mai nulla. “Se ci fosse stato lo avrei notato durante i miei voli”, disse a Oggi Iro Rovedatti..."
Vorrei mostrarvi queste foto aeree,parlano da sole :
http://www.bergamonews.it/fotogallery/caso-yara-i-luoghi-dallalto1/35/
E brava eli ancora,(grazie Vanna ma c'è ancora un sacco di roba da spigolare,le premesse non mancano a quanto leggo, bene bene)
Il lunedì a seguire si sarebbero messo in campo anche i falchi, dal loro sito si scopre fanno corsi di aereomodellismo... davvero stuzzicoso questo filone.
Che i bloodhound abbiano fiutato una traccia al cantiere non significa unicamente la presenza fisica di Yara al cantiere. Una delle possibilità è che abbiano fiutato l'odore di Yara che qualcuno del cantiere si portava addosso.
RispondiEliminaDalle telecamere
RispondiEliminadelle Sabbie Mobili i giorni dell'omicidio di Eddy Castillo,non ripresero solo alcune scene sottostanti, ma anche tanta nebbia, nebbia nel campo dove si semi-mummificò/corificò.
Il 17 gennaio 2011
nebbia, che è presente sopra i 3 gradi credo
http://www.bergamopost.it/occhi-aperti/caso-eddy-castillo-tappe-passi-mese-yara/
Il 27 febb 2011
Sempre nebbia
http://www.bergamosera.com/cms/2011/02/27/yara-foto-esclusive-ecco-dove-lhanno-trovata/
Jordi
Ciao, sai che ricordo ancora la tua ipotesi dei corvi attratti dall'eventuale presenza del cadavere? Cosa che, per un giardiniere che và a mettere trappole per uccelli, non sarebbe davvero sfuggita.
Non che me ne intenda, ma se i cani fiutarono dopo tanti giorni le molecole della vittima,ed erano cani "da sangue" gli ultimi,dubito che annusarono molecole trasferite di Yara,forse erano tracce ben più corpose.
Ma che di lì ci passò (viva o morta ?) è difficile allontanarlo.
Il secchio che annusò il cane potrebbe essere stato usato per pulire il luogo del primo nascondiglio.
Oppure quel cemento(fresco? In polvere? Cementificato? Mi sembra di ricordare cementificato ma non sono sicura) era andato in contatto con il cadavere.
TommyS ha scritto :
".. se il cadavere di Yara fu spostato dal cantiere in via Bedeschi a causa dei previsti nuovi sopralluoghi, era necessario che venisse trovato quanto prima .."
O era necessario liberarsene quanto prima...
Quello che mi lascia di stucco è l'autopsia,perchè se è vero che un corpo lascia tracce nell'ambiente(e i cani le hanno colte) e l'ambiente lascia tracce sul corpo, la Cattaneo come se le è spiegate le fibre nelle ferite e l'assenza di terriccio o frammenti d'erba secca o marcita che è più provabile sopra un terreno di fine novembre?
Io non sò quanti di voi siano riusciti vedere la foto della mano di Y,l'aveva inserita Sabatini nel suo ultimo articolo e poco dopo l'hà tolta, la mano era intatta;ma la cute modificata. Aveva si nel palmo dell'erba secca ma non la stringeva.
Sapete che impressione ho avuto? Immagino che vi sia capitato di usare un rastrello in giardino,ho avuto la sensazione di erba rastrellata dalle dita senza vita.
Mi tornano le parole di Annika, scrisse che solo il guscio della professionalità ti protegge fino a quando torni a casa e liberi tutte le lacrime del mondo.
Comunque volevo parlare delle fibre nelle ferite. Annika disse che dopo un tot di tempo vengono disperse. Ora vi ho fatto cenno di come era la mano,non era assolutamente putrefatta, ma sotto la giacca c'era la putrefazione in atto, si vedono gli aloni negli indumenti fotografati, come si spiegherebbe la presenza di fibre estranee nelle ferite ? Se non recenti?
Per dovere di cronaca
RispondiEliminaSegnalo che ieri sera su sky è andato in onda un instant-doc
Qui l'anteprima
http://www.bergamonews.it/2016/07/19/il-delitto-di-yara-gambirasio-diventa-un-documentario-televisivo/229301/
E qui una severa critica da bergamopost
http://www.bergamopost.it/cambiare-rotta/visto-linstant-doc-sul-caso-yara-ne-avrei-volentieri-meno/
Si automagnificano?
Davvero di pessimo gusto,dovrebbe vergognarsi questa giornalista.
Qualche giornale la stà giustificando asserendo che è un instant-doc dedicato alla famiglia Gambirasio. Onestamente non vedo cosa c'è da dedicare,forse qualcuno non dorme la notte per averla lasciata là sola nel campo a morire ??
Io non sò questa familia cosa creda,nemmeno me ne interesso,solo loro conoscono il loro dolore e sù questo piango con loro. Ma dedicare un documento di siffatta natura, a pochi giorni che si è riaperta la ferita, con il benestare delle parti civili che godono, si ,godono, su un'altra familia rovinata che in questi giorni vivono nel terrore che portino distante il loro caro è di un squallido che di più non se ne può trovare. Si vergognino e si facciano un esame di coscienza.
io, sempre in area "riflessioni Chignolo" conservo questa intervista a Ivo Rovedatti, che non ha mai tentennato nella sua testimonianza "non c'era il corpo di Yara". L'elicottero scende per un sacco di spazzatura nera, ma non può rilevare quello che non c'è. Sorridendo conclude l'intervista: - magari l'avevano occultato sotto...- Considerato che il corpicino vestito di nero occultato non era, sarò curiosa di leggere il passaggio riservato a questa "anomalia" da parte della giuria di Bergamo.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=bw1bQmvu9lY
eli
.....errata corrige:
RispondiEliminaIro Rovedatti.
eli
Breve intervento
RispondiEliminaSolo per focalizzare l'importanza dell'ipotesi che riporto qui di seguito:
Jordi ha detto...
""Che i bloodhound abbiano fiutato una traccia al cantiere non significa unicamente la presenza fisica di Yara al cantiere. Una delle possibilità è che abbiano fiutato l'odore di Yara che qualcuno del cantiere si portava addosso.""
Yara, secondo un mio modesto convincimento, non avrebbe mai potuto fare il percorso a piedi, dal punto della sparizione, al campo di Chignolo, unico modo con il quale avrebbe potuto SEGNALARE il suo passaggio, con la dispersione delle proprie molecole rilevate dai cani specializzati alla ricerca delle stesse.
Per cui, l'ipotesi avanzata da Jordi la darei come molto verosimile.
Ammesso, ma non concesso, che la morte di Yara sarebbe avvenuta nel centro sportivo, o appena fuori di esso, il povero corpo non poteva essere spostato se non con un mezzo di locomozione chiuso, quindi impossibilitato a seminare il percorso di quelle particelle biologiche rivelatrici.
Stesso risultato, si sarebbe verificato, anche se la ragazza fosse stata "rapita" viva, od accettato l'invito a salire sul mezzo ipotizzato.
Siccome tale possibilità l'avevo già prospettata molto tempo fa, ma poi sepolta da migliaia di altre teorie, più o meno peregrine, ringrazio l'ottimo intuito di Jordi, espresso nel suo breve, ma efficace intervento.
Saluti a tutti!
Dudù buongiorno,
RispondiEliminariporto dal tuo:
"Io non sò questa familia cosa creda,nemmeno me ne interesso,solo loro conoscono il loro dolore e sù questo piango con loro. Ma dedicare un documento di siffatta natura, a pochi giorni che si è riaperta la ferita, con il benestare delle parti civili che godono, si ,godono, su un'altra familia rovinata che in questi giorni vivono nel terrore che portino distante il loro caro è di un squallido che di più non se ne può trovare. Si vergognino e si facciano un esame di coscienza."
Condivido!
Se dovessero trasferire Bossetti è per lui un'altra condanna a morte. Stanno preparando una contraerea in vista dell'appello e già da adesso iniziano a sparare ad alzo zero.Quella voce di trasferimento non è volata a caso, forse serviva per saggiare l'opinione pubblica. Credo che l'unico filo che tiene Bossetti in vita sia il filo che lo tiene legato ai figli. Se non dovesse più vederli, a seguito di un trasferimento, per lui sarebbe finita. Forse il potere è questo che vuole.
RispondiEliminaJordi e Pino
RispondiEliminaSull'abilità dei Bloodhound nel mantrailing (o tracking o semplicemente trailing) si trova abbondante materiale, anche di tipo scientifico come per esempio in Reliability of bloodhounds in criminal investigations, Harvey 2003, dove in particolare è stata testata la particolare affidabilità nel trailing da parte dei Bloodhound adulti (età maggiore di 18 mesi). Una sintesi della ricerca la potete trovare anche qui:
http://doglawreporter.blogspot.it/2009/06/older-bloodhounds-track-almost.html
Si sa che alle ricerche effettuate a partire dalla domenica e continuate il lunedì parteciparono tre bloodhound. I primi due appartenevano alla Protezione Civile/Soccorso Alpino ma erano ancora in fase di addestramento (in particolare Piergiorgio condotto da Macciò era giovane), mentre Joker, della polizia cantonale ticinese (morto purtroppo alla fine del 2015) era una cane adulto e molto esperto, ricadente quindi nella categoria di Bloohound che secondo lo studio citato avevano raggiunto quasi il 100% di successo.
Sicuramente il cane più esperto fu in grado di seguire una pista dell'odore di yara sin dall'uscita del complesso sportivo (via Locatelli) e lungo la via Caduti dell'Aeronautica sino alla rotonda di via Tresolzio dove, stando alle notizie di giornale più attendibili, perse la traccia. E questo è un sicuro indizio del fatto che Yara percorse, quasi sicuramente a piedi, quella strada prima della sua scomparsa. Ma quando? Dopo essere uscita all'incirca alle 18.45 (una decina di minuti più tardi secondo la difesa) di quel venerdì sera? O prima, sempre nello stesso pomeriggio? Oppure un giorno o più prima di venerdì?
Mi sarei aspettato che gli investigatori fornissero una risposta a questo quesito. E sicuramente la potevano fornire perché è scontato che perlomeno visionarono i filmati di sorveglianza dalla Polynt nell'immediatezza dei fatti. Ma questo è rimasto ancora oggi un mistero (se non una presa in giro inaccettabile).
Le successive notizie di stampa parlarono poi del fatto che i Bloodhound condussero sino al cantiere di Mapello, ma a ciò credo davvero poco se non niente perché se persero la traccia di Yara alla rotonda senza tornare indietro (e sono in grado di farlo) è segno che Yara salì su di un automezzo che, essendo fine novembre, sicuramente viaggiava con i finestrini chiusi. E l'abilità a seguire tracce di persone che viaggiano su di un autoveicolo è alquanto dubbia se non proprio sconfessata. Per capirne di più si può leggere qui
http://www.caninetrainingacademy.com/#!ctaarticle2/c19mj
Per cui sono sempre più convinto che al cantiere i cani furono portati dopo che si fermarono alla rotonda. E sarei molto curioso di sapere se furono portati direttamente lì e per quale motivo (magari i Carabinieri di Bergamo qualche sospetto ce l'avevano già...) o se invece andarono a tentativi e provarono prima in altri luoghi.
continua
continua
RispondiEliminaMa al cantiere Joker ritrovò l'odore di Yara sin da fuori della recinzione per poi davvero agitarsi, tanto da sorprendere i conduttori e chi li seguiva, all'interno di uno stanzino interrato, forse quello poi definito degli "elettricisti" e forse dove poi altri cani indicarono quel secchio di cui si è parlato in udienza. E si parlò anche del fatto che fiutarono l'odore sulla maniglia di una porta di un furgone all'interno del cantiere ma di questo non si è mai avuto conferma ufficiale.
Ora, è anche possibile che cani addestrati fiutino l'odore del soggetto ricercato depositatosi per secondary transfer sugli indumenti di un'altra persona, ma dubito fortemente che possano seguire una pista lasciata da queste particelle odorose in quanto non sarebbe assolutamente paragonabile a quella lasciata da un soggetto in movimento ed in vita.
Sono perciò convinto che Yara davvero fu portata da qualcuno, volente o nolente, nel cantiere e che vi stette per un periodo di tempo che potrebbe anche essere stato molto breve. Ma mi inquieta il fatto dello stanzino interrato perché temo che proprio lì possa essere successo qualcosa di brutto.
Che Yara o il suo cadavere siano poi rimasti a lungo in quel posto invece lo dubito pensando invece che sia stata trasferita in altro luogo sino al momento in cui si decise che doveva essere ritrovata portandola nel campo di Chignolo.
Bruno
RispondiEliminaA me personalmente la bufala del trasferimento di Bossetti a Lecce, con tanto di storia romanzata e dettagli suggestivi, lanciata da Il Giorno, sa tanto di avvertimento: guardate che se non state buoni di Bossetti possiamo fare quello che vogliamo. E lo possiamo mandare molto, ma molto lontano da familiari ed avvocati. Magari in un posto dove la sua incolumità potrebbe non essere garantita al 100% (in via Gleno a Bergamo oramai nessun detenuto oserebbe torcergli un capello essendo, credo, tutti convinti della sua innocenza).
E "stare buoni" potrebbe significare tutto. Dal non fare indagini difensive al non pubblicare i verbali d'udienza e le consulenze, al non più apparire in televisione.
Lo so, sono davvero un complottista impenitente.
@TommyS, in effetti non avevo messo in conto anche questo che scrivi sullo "stare buoni". Si è' possibile. La regia occulta è sempre attenta, non molleranno la preda facilmente. Povero Bossetti.
RispondiEliminaIo sono
RispondiEliminacomplottista a volte, porto all'estremo un ragionamento per vedere quanto regge. Però quel cattivo odore di depistamento non se ne và ,lo stanno fiutando anche i più ritrosi (escluso il fratino ovviamente). La bufala macabra che incute al detenuto ulteriore paura spavento terrore (non è mica tortura eh ) non è partita da qualche pennivendolo. Ha il sapore dell'avverso,preparate l'ombrello che arriva il temporale, del non fate rumore,vedete di non rompere .
E non mi piace.
Intervista a Salvagni
http://www.ildubbio.news/stories/interviste/28348_lavvocato_ecco_perch_massimo__innocente/
La riporto qui , è un riassunto del processo, ma Salvagni dichiara una cosa che mi ha lasciato un pò lì: tre ferogrammi presentati dalla parte civile, perchè li hanno presentati loro ?
Ecco l'intervista :
INTERVISTE
RispondiEliminadi Valentina Stella
4 lug 2016 19:02 GMT
L'avvocato: «Ecco perché Massimo è innocente»
«Abbiamo smantellato l’impianto accusatorio. Ci sono analisi genetiche in contrasto tra loro. Ho delle mie idee su chi possa essere il colpevole ma preferisco non esprimerle»
Sulla questione del Dna, il genetista Emiliano Giardina, consulente della procura, ha dichiarato due giorni fa al “Corriere della Sera” che, con riferimento al lavoro che ha portato ad identificare Ignoto 1 con Bossetti, "Un errore è assolutamente impensabile. Non è possibile".
Se non hanno commesso nessun errore, allora è pacifico che tra le 532 donne tra cui cercavano la mamma di Ignoto 1 non ci fosse Ester Arzuffi. (ndr Giardina fu incaricato di confrontare il dna mitocondriale di 532 donne della Val Seriana, tra cui anche Ester Arzuffi, la madre di Massimo Bossetti, con il mitocondriale attribuito inizialmente al presunto assassino). Quindi non possono essere validi entrambi gli assunti: da una parte si dice che il Dna nucleare è del signor Bossetti e dall’altra parte si dice che il suo Dna mitocondriale non conduce a sua madre, per cui la signora Ester Arzuffi non sarebbe la madre di Bossetti. E’ evidente la contraddizione in termini.
Quindi è come se mancasse la prova del 9?
Certo. Su questo punto nessuno - e sottolineo nessuno - ha detto di aver sbagliato, quindi tutti i consulenti confermano i loro risultati. Nessuno quindi ha dato una spiegazione su questa incongruenza: se non hanno sbagliato come è possibile che ci siano insieme due aspetti completamente contraddittori?
Conferma che neanche i consulenti della procura hanno potuto verificare le perizie dei Ris sul Dna?
Il lavoro lo hanno fatto soltanto i Ris. Gli altri hanno potuto soltanto esaminare i risultati di quel lavoro. Ma l’estrazione del Dna, la quantificazione, l’amplificazione e l’attribuzione sono state elaborate soltanto dai Ris. E’ un errore madornale dire che quattro laboratori hanno effettuato lo stesso test. Non è vero.
Gillian Tully, Forensic Science Regulator del Governo Britannico, ha scritto: «Il Dna non mente. Rappresenta una prova eccezionale e schiacciante, ma nel processo di analisi esiste anche una interazione umana. La probabilità di errore è microscopica ma maggiore di zero». Nel caso Bossetti cosa è successo?
La Cassazione sostiene che bisogna fare almeno tre ripetizioni dei test sul Dna. La parte civile ha prodotto gli elettroferogrammi (il grafico che rappresenta le tracce di Dna) di queste tre ripetizioni. Tuttavia se andiamo a verificare il controllo negativo, cioè quello che deve escludere la contaminazione, rileviamo che c’è un picco in corrispondenza del numero 22 che non dovrebbe esserci e guarda caso il numero 22 fa parte proprio del patrimonio genetico del signor Bossetti. Quindi quegli elettroferogrammi non sono utilizzabili sostanzialmente perché hanno un controllo negativo che non è asettico. Questo secondo me inficia l’intero risultato. Il risultato è una prova schiacciante quando il percorso che ci conduce a quel risultato è perfetto.
In appello chiederete la riapertura del dibattimento per una nuova perizia sul Dna?
La chiederemo sicuramente. Mi sembra un principio di civiltà giuridica che l’imputato possa controbattere sulla prova che lo sta schiacciando all’ergastolo. Nel caso specifico il signor Bossetti non ha mai potuto partecipare ad una indagine genetica con i suoi consulenti. Addirittura non ha mai potuto vedere i reperti. Se per assurdo, ribadisco faccio una ipotesi assurda, qualcuno lo avesse voluto incastrare noi non abbiamo la possibilità di difenderci. Noi abbiamo dimostrato attraverso le fotografie che ad esempio sulla superficie e all’interno della body bag in cui è stato messo il corpo di Yara alcune persone sono salite con le scarpe; altri non indossavano neanche le cuffie per i capelli. Sono state commesse tante mancanze e negligenze. Noi non discutiamo il risultato; il problema è come si è arrivati all’identificazione genetica di Ignoto1.
Segue
RispondiEliminaSeconda e ultima parte
Questo significa che l’atto del test sul Dna è ripetibile?
Noi sappiamo che ci sono ancora degli estratti di Dna da poter analizzare. Il problema è che non ci è stato mai consentito di effettuare ulteriori test.
Secondo lei, avvocato, la sentenza di condanna era la soluzione più facile per la Corte d’Assise?
Con tutta la pressione mediatica che abbiamo visto intorno a questo caso, una sentenza di assoluzione sarebbe stata clamorosa. Avrebbe esposto i giudici a degli attacchi incredibili. E’ per questo che in primo grado la sentenza di condanna era quasi scontata. Non ci dimentichiamo che il cosiddetto processo mediatico è il cancro della giustizia. I giudici popolari sono persone normalissime che siedono sul loro scranno per giudicare una persona e per un sacco di tempo vengono bombardati da notizie anche false come abbiamo visto in questo caso, notizie create ad arte. E questo genera ovviamente un convincimento anzi un pregiudizio. L’importanza dell’attività che viene svolta dai giornalisti è notevolissima e dovrebbe essere cristallina e non partigiana, schierata e appiattita sulle tesi della procura.
Quali sono state a suo giudizio le principali anomalie dell’indagine e del processo?
E’ stata una indagine monumentale per quantità di atti, per quantità di soldi spesi, per quantità di impegno profuso: su questo non c’è dubbio; tuttavia sono stati commessi dei clamorosi errori investigativi che a mio modo di vedere hanno pregiudicato la ricerca di piste alternative. Appena trovato, il Dna è diventato il faro dell’inchiesta e poi si è cercato di congiungere questo punto con Massimo Bossetti. Si è partiti dal Dna, considerato la firma dell’assassino, per ricostruire un puzzle. Il puzzle è composto da tante tessere che devono combaciare, nel caso specifico non combacia nulla: il furgone non sappiamo se è il suo, le celle telefoniche agganciano zone diverse, le fibre non contano nulla perché non sono identificative del furgone. Cosa è rimasto?
Il movente?
Non solo non c’è movente ma manca una dinamica, una ricostruzione del fatto. Alla fine non si sa se questa bambina sia salita volontariamente o no su quel furgone, non si sa se si conoscevano, non si sa come e dove è avvenuto l’omicidio. La stessa perizia medico legale lascia amplissimi margini di dubbio. Ribadisco che con tutti questi dubbi io mi sarei aspettato almeno una assoluzione per insufficienza si prove.
Siete ottimisti per l’appello?
Noi riteniamo di aver seminato talmente tanti dubbi nel nostro percorso che non possiamo che essere ottimisti.
E questo ottimismo lo avete trasferito anche a Massimo Bossetti?
Questo è molto più difficile: lui sta vivendo dei momenti drammatici. Continua a proclamare la sua innocenza. Sono stato in carcere da lui venerdì e sabato e lui era disperato. Anche un po’ ingenuamente, fanciullescamente si chiede come l’abbiano potuto condannare se è innocente. Lui confidava molto nell’assoluzione.
E’ convinto dell’innocenza di Bossetti?
Sì, sono convinto della sua innocenza ed è questo che mi fa stare tremendamente male. Questo potrebbe essere il primo atto di un gravissimo errore giudiziario.
Lei ha avuto modo di maturare un’ipotesi alternativa a quella di Bossetti come autore del delitto?
Ho delle mie ipotesi ma preferirei non esprimerle perché non faccio il pubblico ministero. Però la cosa importante che noi abbiamo cercato di trasmettere alla Corte è che ci sono delle ipotesi alternative molto forti. Una sentenza in cui, come abbiamo letto in passato, si legge " Ma se non è stato lui chi è stato’" non può applicarsi al caso Bossetti perché ci sono delle ipotesi alternative.
http://www.ildubbio.news/stories/interviste/28348_lavvocato_ecco_perch_massimo__innocente/
Fin dall'inizio sono stata complottista perché tutto in questo caso racconta il complotto, ma capire chi c'è dietro, come ha mosso e il perché è tutto da chiarire.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la protezione che potrebbe essere stata data ad un frequentatore del centro sportivo, magari figlio minorenne di qualche personaggio importante, fu anche ipotizzato qui, può anche essere possibile, ma la copertura totale, quel corpo in quel modo, il dirottamento verso Bossetti tramite dna, mi conferma la supposizione che ci possa esserci altro dietro.
Mi trovo in sintonia con pareri e conclusioni di Dudù e TommyS, ma sulla ipotesi che questi cani addestrati in modo eccezionale, possano aver riconosciuto un odore per secondary transfer sarei un po più possibilista.
RispondiEliminaPremesso che non ho competenze specifiche a proposito, penso che riuscire a seguire una traccia all'aperto dopo giorni sia pure più estremo che trovarne una lasciata un'ora prima da un individuo che se la portava appresso, per esempio sul cappotto.
La spiegazione di TommyS mi fa pensare che a via Tresolzio, persa la traccia, i cani siano stati fatti salire su un mezzo e condotti dove si intuiva conducesse quella pista: ambiente edile-cantiere-extracomunitari.
Pino, non so se i bloodhound si possono usare un po' come quando i cani antidroga degli aeroporti fiutano passeggeri e bagagli, ma qualcosa del genere a tappeto e senza preavviso nel cantiere ci voleva.
RispondiElimina@ TommyS
RispondiEliminaHo finito di leggere in questo momento, e scusami per il ritardo, il tuo lungo commento alla mia supposizione.
Commento che completa la descrizione dell'impiego dei cani nella ricerca di YG, che ritengo molto veritiera, non molto dopo la sua "sparizione"; in verità le versioni fornite dai mas-media, erano e sono tutt'ora in discordanza tra loro, ed è evidente.
Buona giornata, ed a rileggerci quando sarà resa pubblica la "motivazione" della sentenza.
Oggi ho chiesto al giornalista che scrisse su Repubblica del significativo particolare delle maniche-giubbotto ben tirate sui polsi - le braccia erano alzate, quindi i polsi dovevano essere scoperti - come se la bambina fosse stata trascinata per metri nel campo, quale fosse la fonte: mi ha risposto che era di polizia giudiziaria, estremamente affidabile.
RispondiEliminaBambina trascinata per i polsi del giubbotto, ma no DNA di Bossetti sui polsi. Piuttosto, DNA di.....
Ne avete già parlato in passato, mi pare bene ricordare questo fatto di agghiacciante evidenza. Anche rispetto a questo, vorrò leggere le motivazioni della sentenza.
eli
Yara non era bambina, era mestruata, quindi era un'adolescente.
RispondiEliminaNon riesco a capire perchè c'era il dna di un altra persona e non di Bossetti sul polso di Yara e tutto è finito li. Domando inoltre una conferma, questo dna era solo su di un polso o su tutti e due. Inoltre Salvagni pare abbia detto che immaginava chi fosse il colpevole ma non essendo lui il pm non era suo compito dirlo. Credo che all'appello o la difesa sfodera tutte le sue armi o per Bossetti sarà una nuova condanna.
RispondiElimina@eli
RispondiEliminaLe braccia non erano sollevate al di sopra del capo, come se fosse,stata trascinata. Le braccia erano semplicemente piegate verso l'alto e le mani non superavano l'altezza delle spalle. Un po' la posizione classica di un neonato che dorme. Ti posterei la foto se trovassi il link.
P.G.
Temo, P.G. (che come iniziali fa tanto "polizia giudiziaria") che la foto - evidenti, rispettosi, etici motivi! - non sia mai stata pubblicata, da nessuna parte. Quindi, non c'è nessun link da trovare. Comunque, braccia alzate e maniche fin sulle mani lo disse l'affidabilissima fonte di polizia giudiziaria (che può essere smentita solo da un'altra, altrettanto, autorevole fonte), con aggiunta la deduzione di trascinamento certo, al giornalista, serissimo, che riportò la notizia, mai smentita.
RispondiEliminaFonte, tra l'altro, che è ancora diversa da quella del generico civile testimone oculare di cui parla questo pezzo dell'Unità, 27 febb 2011
_
CADAVERE AVEVA BRACCIA ALL'INDIETRO
IN TASCA CHIAVI E SIM DI UN CELLULARE
MA MANCA TELEFONINO
Il corpo di Yara era disteso sulla schiena con le braccia all'indietro. A riferirlo è un testimone oculare, uno dei primi arrivati sul posto, che ha potuto osservare la scena del crimine prima che tutti venissero allontanati per fare spazio agli uomini della Scientifica. Secondo quanto si è appreso, i resti non erano individuabili da lontano, e nonostante si trovassero senza alcuna copertura nemmeno parziale sopra le sterpaglie, già da pochi passi risultavano praticamente invisibili. La scena apparsa davanti agli occhi delle prime persone accorse sul posto è stata quella di un cadavere in avanzatissimo stato di decomposizione: disteso sulla schiena, con le braccia all'indietro oltre il capo come nel tentativo di liberarsi da qualcuno di dosso, o forse per via di un breve trascinamento. Le mani parzialmente coperte dalle maniche del giubbotto, lo stesso che indossava il giorno che è scomparsa, come peraltro gli altri abiti che indossava, la felpa, i pantaloni elasticizzati e i guanti. In tasca sono stati trovati alcuni oggetti come una sim card di un telefonino, presumibilmente il suo, le chiavi di casa e la batteria di un telefonino, che invece manca all'appello. Il corpo in alcuni tratti era quasi mummificato e in alcuni punti scarnificato forse per l'intervento di alcuni animali, e presentava dei taglietti, uno più esteso alla schiena all'altezza dei reni, altri più piccoli all'altezza del collo e del petto. Segni che però ancora non è chiaro se siano stati provocati da chi l'ha aggredita o se siano stati inflitti post mortem. Una parola certa su tutto ciò non si potrà avere, a livello investigativo, fino a quando gli accertamenti più approfonditi sugli oggetti trovati e le risultanze autoptiche non daranno il giusto valore a ciascuno di questi elementi.
In ogni caso, hai una singolare idea, tutta tua, di come dorma un neonato, soprattutto nel caso in cui stia letteralmente morendo di freddo.
eli
@eli
RispondiEliminaLa mia idea di come dorme un neonato è basata sull'osservazione dei miei figli che dormivano prevalentemente a braccine piegate e manine all'altezza delle spalle. Non vedo perchè rispondermi con tanto astio. E la foto c'è. Mi spiace non saperti dire dove. Quanto a P.G. sono le mie iniziali e l'ironia su "polizia giudiziaria" mi sembra assolutamente fuori luogo. Imparare un paio di buone maniere non guasterebbe. P.G.
Non volevo essere astiosa, mi spiace se ti ho urtato. Ho figli anch'io, so come dormono i neonati. Se hanno appena un po' di freddo, vale - come per gli adulti - la posizione fetale, raccolta. E' istintivo, se c'è ancora un po' di vita.
RispondiEliminaYara non stava "dormendo" beatamente, tranquilla e al caldo.
La foto non esiste. Quando al processo sono state esaminate le foto del povero corpo, il pubblico è stato fatto uscire.
Se vuoi, qui, in un servizio di Bergamo sera, come riportò-illustrò l'Ansa, mai smentita http://www.bergamosera.com/cms/2011/02/28/cominciata-lautopsia-ecco-come-e-stato-trovato-il-corpo-di-yara-2/
eli
@eli
RispondiEliminaSe era incosciente non pensava a rannicchiarsi. In rete girano due schizzi. Uno, quello diffuso da tutti i giornali, con le braccia alzate sopra il capo. L'altro, molto più crudo, con le braccia come ti dicevo. Sto cercando in giro per internet. In ogni caso non cambia nulla relativamente ai polsi scoperti.P G.
@ GP
RispondiEliminaQuando fu scoperto il cadavere di YG, le sue braccia erano alzate, e contornavano la testa, leggermente curvate, come due parentesi tonde <(_0_)>, e le mani erano parzialmente coperte dai polsini dell'indumento indossato.
Fattene una ragione.
fr.
@fr
RispondiEliminaOk, me farò una ragione, dal momento che tu hai informazioni di primissima mano, avendo visto con i tuoi occhi il cadavere. P.G.
Che le braccia fossero distese oltre il capo o appena sotto o leggermente curvate non cambia nulla poiché se fosse morta di freddo come hanno voluto far passare, sarebbe stata ritrovata in posizione fetale, posizione che si assume naturalmente, come naturalmente si apre la mascella tanto che devono fermarla con un laccio.
RispondiEliminaLa ragazzina potrebbe essere stata mantenuta in ghiacciaia distesa e trasportata oppure potrebbe essere morta dissanguata e precedentemente drogata così che i muscoli non potessero rattrappirsi e trasportata in loco qualche giorno prima del ritrovamento in modo tale che il suo corpo, o almeno parti dello stesso, si sarebbero decomposte più velocemente dopo il congelamento.
Comunque si gira, quel dna là stava e per contatto diretto di trascinamento si può presumere, certo è che non l'hanno spiegato in modo esaustivo e valido come hanno invece fatto con quel nanogrammo mescolato di tutto del B.
Si rafforza in me sempre più l'idea che il dna bossettiano sia stato inquinato in laboratorio.
Certo Vanna!....e ora rileggi i commenti di anonimo del 15.7 ore 10,24 e 12,01
RispondiEliminaLi ho riletti Anonimo, li ricordavo e li condivido!
RispondiEliminaCara Vanna, scrivi:
RispondiElimina"Che le braccia fossero distese oltre il capo o appena sotto o leggermente curvate non cambia nulla"
Penso, invece, che se è vero - come parrebbe accertato dalla assoluta credibilità della fonte, testimone diretto oculare, che passò al giornalista di Repubblica la notizia - che le braccia erano alzate, e le maniche tirate sui polsi fino a nascondere parte della mano
ovvero, le maniche, in una condizione non congruente con quello che capita con l'alzarsi delle braccia
risulti inevitabile pensare ad un trascinamento, piccolo quanto si vuole.
Ma il trascinamento per i polsi comporta necessariamente, sui polsi, tracce. Che non sono di Bossetti.
Un taglio dello slip in quella posizione laterale, mi fa pensare a una montatura, a un depistaggio successivo per indirizzare indagini su assalto sessuale che non c'è stato. Enrico Fedocci, in marzo 2011, raccolse la notizia che il taglio slip era successivo ai graffi/tagli sul corpo della piccola.
Ipotizzo, e metto nel mio cassetto: l'irrimediabile accade senza volontà omicidiaria in palestra, qualcuno che al processo si è dovuto ampiamente correggere rispetto alle deposizioni di anni fa per timore di chissà quali ritorsioni, considerato che la bambina, quando fu interrogato, semplicemente non si trovava - soggetto dal cui profilo Fb si evince un aspetto somatico casualmente affine alle descrizioni del fratellino di Yara - dà una mano a nascondere il corpo (aveva amici nel cantiere di Mapello); quando sopraggiunge la necessità improrogabile di disfarsi del corpicino taglia gli slip con un coltellino trovato altrove, magari già usato (immagino che i muratori della zona si conoscano abbastanza bene, e che il favola epistassico non fosse ignoto ad altri colleghi, i lavori girano tra cantieri e le imprese si conoscono tra di loro), quindi porta Yara nel campo, nottetempo, con chi altro solo sapeva dela morte della giovane atleta.
Si è mai saputo di chi fosse il sangue relativamente recente su quel fazzoletto trovato nei pressi del corpicino? L'avranno repertato?
E per chi ha voglia di approfondire, qui le norme categoriche per la raccolta di reperti sulla scena del crimine al fine di non contaminarla. Riguardare, poi, le poche immagini che si trovano in rete. C'è qualche tuta bianca, ma c'è anche parecchio caos.
https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/393866/206_FSR_SOC_contamination_consultation.pdf
eli
@ ELI
RispondiEliminaLa morte di YG sarebbe avvenuta a causa delle numerose sevizie, ammannite con odio e crudeltà, ad opera di un ristretto gruppo, i cui dna sono là sul corpo e sugli abiti della vittima, a fare bella mostra di se (?)
Perchè non sarebbe stata possibile una attribuzione degli stessi?
E perchè, dell'unico attribuito, e stato subito reso noto un alibi per il possessore?
Ascoltate, a tale merito, cosa dice Paolo Amaro.
Cercatelo su fb.
Resterete stupefatti!
fr.
Chissà se i giudici popolari leggono volando controvento. Chissà se la Giudice Bertoja lo legge, quanti chissà, intanto Bossetti è in galera prigioniero di stato.
RispondiElimina@Massimo Prati
RispondiEliminail documento http://www1.mate.polimi.it/~bramanti/pubblica/DNA_BUMI.pdf
"Valutazioni probabilistiche sui riscontri del DNA a scopo di identiÖcazione criminale"
pubblicato nel 2009 sulla rivista dell'Unione Matematica Italiana, del prof. Bramanti, Politecnico di Milano, Analisi Matematica è trattazione di altissimo livello, con molte note interessanti sul concetto di probabilità di colpevolezza a posteriori, e a priori. Vi sitrova scritto:
"Vedremo che per quanto il test del DNA, se correttamente utilizzato, sia da
considerarsi uno strumento di identificazione molto potente, una quantificazione
probabilistica del suo valore probatorio appare piuttosto sfuggente. Inoltre,
come spesso accade nelle applicazioni del calcolo delle probabilità a questioni
relativamente elementari, certi giudizi che possono essere suggeriti dal puro buon
senso appaiono ingenui o fuorvianti.
Si può quindi capire almeno in parte l'origine di certe perplessità all'utilizzo
in ambito processuale dei risultati di questo test."
Ora: chi avrà voglia di leggere la trattazione, vedrà come la situazione di Bossetti, a cui - non bastasse - hanno incollato addosso "indizi" solo dopo il loro presunto match "monco", matematicamente conduce più a presunzione di innocenza che non di colpevolezza.
Credo che la difesa si potrebbe avvantaggiare da una chiacchierata con il professore.
eli
Eli condivido.
RispondiEliminaPotrebbe essere accaduto in palestra e c'è voluto un bel lavoro di squadra per
arrivare dove stiamo.
Il mondo della palestra è colluso con quello del cantiere e tutti e due vanno a braccetto con la florida economia degli alti papaveri.
Ciao fr!
RispondiEliminaBen riaffacciato!
Leggerò ciò che dice Paolo A.!
RispondiEliminaPaolo Amaro: il sangue sul polsino di Yara
https://www.youtube.com/watch?v=ZsVo3V9u_D4
L'idea non è certo mia, ci fu una generica istruttrice di ginnastica ritmica che dopo il ritrovamento chiamò Chi l'ha visto e suggerì che il segno, così particolare, sulla schiena della piccola ricordava fin troppo quanto potete vedere codificato alla pagina 20 del doc
RispondiEliminahttp://www.confsportitalia.it/wp-content/uploads/2013/03/GR-CODICE-DEI-PUNTEGGI-2012-2013.pdf
Alla luce di ciò che si sta riflettendo attorno alla palestra, direi che vale la pena tenerlo presente.
eli
Grazie fr per il link di Paolo Amaro che non avevo visto.
RispondiEliminaAvevo ipotizzato anche io che poteva esserci del lesbismo in palestra, come è in danza classica e nello studio della musica e strumenti musicali, soprattutto per quanto riguarda in questo caso, l'adolescente maschio.
@ Vanna
RispondiEliminaNell'Amaro ho riscontrato, senza voler fare alcun paragone, la ragionevolezza e l'imparzialità che abbiamo apprezzato, senza limiti, nel nostro Massimo Prati: l'unico, fino ad ora, che è stato capace di smentire apertamente, ed a proprie "spese", ogni notizia falsa o solo speculatoria, diffusa da certi mass-media prezzolati, sul caso in discussione.
Il caso Bossetti è tutt'altro che chiuso!
Ipotizzo un ulteriore processo che vedrebbe coinvolti altri personaggi, con diversa meccanica e diverso movente omicida.
fr.
Paolo Amaro: le strane amnesie
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=xWW8v-fFF-8
Buongiorno fr!
RispondiEliminaCondivido la tua lettura sul procedere di Paolo Amaro e del nostro Massimo Prati: imparzialità, correttezza, misura, apertura e tanto equilibrio.
Non è facile in questo Caso che invece spesso ha portato agli eccessi da una parte e dall'altra.
Vanna
@ Vanna
RispondiEliminaBuongiorno anche a te.
Continua a visionare Amaro, e dopo ne discuteremo più dettagliatamente.
fr.
Per quanto capisca che il commento riguardante i migranti e il terrorismo islamico postato da anonimo sia rivolto alla massa troppo riguardosa e accondiscendente del popolo e non a chi frequenta questo blog in particolare, ritengo che sia completamente fuori tema e quindi lo accantono riservandosi di postarlo sotto un prossimo articolo sul tema terrorismo, così che chi non lo condivide possa rispondere ed eventualmente criticarlo.
RispondiEliminaMassimo
Anonimo delle ore 01,46:00
RispondiEliminaNon è in questo spazio, che si annida la vigliaccheria, l'assenza di dignità ed il menefreghismo ai quale alludi: altre sono le aree che raccolgono e custodiscono il disfattismo sociale, politico ed economico, traboccante in Europa, ed in particolar modo la nostra amata Penisola, in questo sfortunato momento storico.
Di colpe ve ne sono tante perchè l'Italia rischi di affogare nel fango dell'infrenabile degrado generale, ma nessuna di esse può essere addbetata alla grande maggioranza del nostro popolo, se non la sua innata buona fede nelle sane leggi ataviche, in esso insite naturalmente.
Condivido con te, invece, il nostro sacrosanto dovere di tutelare, con forte impegno e, se necessario, anche con mezzi estremi, i nostri valori civili ed etici, dagli attacchi di chiunque attenti al loro annientamento, specialmente se confortati da alcuni personaggi di una determinata area che chiamare "politica" sarebbe offensiva per la memoria di tutti quelli che, col vessillo di quel sostantivo, hanno dato la vita.
La "profezia" della Fallaci si sta realizzando: negarla non sarebbe solo eresia!
cito:"Ecco, questo stile di vita oggi ha lasciato per terra un prete di oltre 80 anni. Sgozzato!!! Godetevelo voi questo stile di vita. Continuate a giustificare questi assassini. Continuate a non dire estremismo ISLAMICO, vigliacchi e cacasotto che non siete altro.
Non sono stati TUTTI gli italiani ad avere scelto "questo stile di vita, nè la maggioranza di essi sono "vigliacchi e cacasotto", ma alcuni politicanti neanche eletti dal popolo, e tu ne hai menzionati alcuni.
Concludo, chiarendo che, pur non essendo "razzisti", amiamo svisceratamente i valori della nostra millenaria civiltà, e vorremmo che chi ci governa, senza averne avuto mandato arrestasse la vergognosa "raccolta" di pseudo "rifugiati a solo qualche chilometro dalle spiagge libiche, per portarli, indiscriminatamente su questo suolo, diventato "terra di nessuno", quando migliaia di italiani vivono per strada, senza che lo stesso generoso, proprio Governo, intervenga in loro favore.
"
@Eli quanto scrivi è molto importante: "Si è mai saputo di chi fosse il sangue relativamente recente su quel fazzoletto trovato nei pressi del corpicino? L'avranno repertato?" Di questo fazzoletto con il sangue dovrebbero divulgare il test del dna, che sicuramente è stato fatto, ma dovrebbe venir fuori anche sapere se era di Bossetti oppure no. Domando, ma i proprietari della palestra sono gli stessi del cantiere?
RispondiEliminaGrazie Massimo Prati.
RispondiEliminaPino,grazie anche a te,condivido.
Credo,
RispondiEliminaDato che del fazzoletto non si è mai parlato,potrebbe essere stato repertato essendo nel perimetro, però pur repertato,potrebbe essere un fazzoletto usato da un soggetto della scientifica,perlomeno così mi verrebbe di spiegarmelo. Sbaglio forse?
Non ho ricordi l'abbia mai menzionato la difesa.
Lo so che con Bossetti apparentemente non centra niente ma leggiamo ugualmente su quanto accaduto a Nizza, la poliziotta per fortuna ha una schiena dritta, :" Un’inchiesta del quotidiano Liberation che, anche con prove fotografiche, dimostra che la sera della strage a controllare l’accesso alla Promenade des Anglais c’erano solo gli agenti della polizia municipale, mentre della Guardia nazionale non c’era nemmeno l’ombra. Il rapporto che Sandra Bertin ha l’incarico di redigere diventa fondamentale. E’ la persona che, attraverso le videocamere, ha il quadro completo della situazione durante la folla corsa del Tir e dei momenti immediatamente precedenti. Il suo racconto a Le journal du dimanche è come un pugno in faccia alla versione ufficiale. La Bertin, non solo la smentisce, ma denuncia di aver subito pesanti pressioni per adeguare il suo report alle tesi governative. In particolare racconta di aver ricevuto da un dirigente del ministero dell’Interno la richiesta di indicare nel rapporto “le due postazioni della guardia nazionale”. Solo che queste due postazioni a lei non risultano. “Ho risposto - racconta nell’intervista - che avrei scritto solo quello che avevo visto. O che forse c’era la Polizia di Stato, ma non mi è apparsa nei video. Quella persona mi ha quindi chiesto di inviare per posta elettronica una versione modificabile del rapporto per “non ribattere tutto” (…). Alla fine, ho inviato per email una versione Pdf non modificabile e una modificabile. Poi, qualche giorno dopo, la sottodirezione antiterrorismo mi ha chiesto di cancellare i nastri di sei videocamere menzionate nel mio rapporto, quelle relative alla strage”.
RispondiEliminaNella stessa intervista, per togliere qualunque dubbio sulla sua determinazione e non tacere nulla,Sandra Bertin aggiunge che se gli agenti municipali di Nizza quella sera del 14 luglio avessero avuto un armamento adeguato - per esempio quello in dotazione alla polizia di Stato - sarebbero stati in grado di fermare la corsa del Tir prima che la strage assumesse le dimensioni catastrofiche che il mondo ha conosciuto".
Tiziano apparentemente, solo apparentemente, non c'entra niente, invece c'entra e come.
RispondiEliminaLo Stato o chi per esso è presente solo per inquinare e distruggere le prove, è il diretto responsabile di ciò che è accaduto.
Il perché lo Stato o chi per esso agisce in tal modo significa che persegue dei disegni nascosti per motivi nascosti per voleri nascosti e teme di essere scoperto.
C'è un Deus ex machina internazionale che guida gli eventi e i presidenti di molti paesi sono burattini.
Caro Pino,
RispondiEliminaquando usi il "noi", a chi ti riferisci? A tutti i partecipanti del Blog?
O parli per te stesso usando un plurale maiestatico?
Per chiarire eh, perchè io, in quel che affermi, non mi ci riconosco proprio.
Cara Andres, ero incerta se intervenire in un sottothread o.t. inizializzato da un anonimo ieri.
RispondiEliminaDecido di postare qui link di una bellissima e vivace conferenza su Oriana Fallaci, cattiva maestra (e non profetessa), con richiamo a fatti molto concreti accaduti sotto i tetti di RCS, la casa editrice che l'ha pubblicata.
http://www.radioradicale.it/scheda/246110/cattiva-maestra-la-rabbia-di-oriana-fallaci-e-il-suo-contagio
Quanto accade in questi giorni si avvantaggerebbe dall'approfondimento di studiosi di livello come il prof. Paolo Branca (ieri ottimo su La città ne parla, rai radio 3), o, volendo, le riflessioni - spesso inaspettate e schokkanti - del gran maestro del Grande Oriente Democratico, Gioele Magaldi.
Nella conferenza citata mi pare molto interessante ed attuale l'opinione autorevole del direttore della psichiatria di Niguarda. Non solo, il concetto di "rabbia contagiosa", e quanto affermato anche ieri dalla società psichiatrica italiana, http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/27/terrorismo-il-presidente-della-societa-italiana-di-psichiatria-non-pubblicare-nome-e-foto-attentatori-si-rischia-emulazione/2937443/
Spero che si possa tornare al cuore del thread, avevo da postare qualche domanda-riflessione.
eli
@ Andres
RispondiEliminaIl NOI si riferisce al popolo al quale fieramente appartengo, per sangue e cultura: QUELLO ITALIANO!
P.
Cara eli,
RispondiEliminaGrazie.
Leggerò l'articolo molto volentieri e anch'io invito alla lettura della lettera scritta da Tiziano Terzani a Oriana Fallaci nel 2001 :"Il sultano e San Francesco"
@Pino
ok ok capito tutto.
Ma sai, io sono italiana, ma di un altro tipo, rispetto a te,quindi evita il noi.
Parla per te e non anche in mio nome.
Pino caro, condivido!
RispondiEliminaVanna
@ Vanna, grazie!
RispondiEliminaCiao.
@Vanna è quanto pensavo anch'io, grazie per l'attenzione.
RispondiEliminaBISOGNA AVERE IL CORAGGIOdi dire le proprie ideee senza per questo essere ripresi ,le idee bisogna sostnerle con forza e convinzione
RispondiElimina
RispondiEliminamolto importante!!!
https://www.youtube.com/watch?v=aEns7ehvrqY
Caso Avetrana
RispondiEliminaLa stampa del 29 luglio 2016: A un anno dalla sentenza mancano ancora le motivazioni.
http://www.lastampa.it/2016/07/29/italia/cronache/caso-scazzi-a-un-anno-dalla-sentenza-mancano-ancora-le-motivazioni-uhTCMFOonVLT0WT1p83ilK/pagina.html
La stampa del 29 luglio 2016: Caso Scazzi, il Ministero della Giustizia avvia un’ispezione sui ritardi delle motivazioni.
http://www.lastampa.it/2016/07/29/italia/cronache/caso-scazzi-il-ministero-della-giustizia-avvia-unispezione-sui-ritardi-sulle-motivazioni-Ztxn0b7OoG2ieXnOuZaKgI/pagina.html
Tg5 h 20 del 29 luglio 2016
SENTENZA SCAZZI. DOPO UN ANNO NIENTE MOTIVAZIONI.
http://www.video.mediaset.it/video/tg5/servizio/sentenza-scazzi-dopo-un-anno-niente-motivazioni_636651.html
Saluti a tutti gli amici del blog
Giacomo
Caso Parolisi/Rea
RispondiEliminaLe motivazioni della condanna definitiva e il disprezzo del suocero.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/29/salvatore-parolisi-il-padre-di-melania-rea-al-ministro-pinotti-non-mantenga-status-militare-sconti-pena-con-gli-assassini/2944125/
Dal momento che si era in tema di aggiornamenti di altri casi, se può interessare, aggiungo anche questa notizia.
Ciao a tutti.
Sarahkey
mmigrati stuprano ragazza italiana di 16 anni, poi la uccidono
RispondiEliminaIlenia, così si chiamava la ragazza, giorno 8 Luglio 2016 intorno alle ore 23:30 faceva una passeggiata con il suo fidanzato per le strade del centro di Roma.
I due immigrati, una volta avvicinati alla coppia, cominciano a minacciare e picchiare il ragazzo facendolo svenire, dopodiché si avventano sulla giovane Ilenia stuprandola e successivamente uccidendola. Il corpo è stato trovato la mattina dopo in un vicolo vicino il luogo dell’aggressione.
Le forze armate, insieme alle descrizioni del disperatissimo ragazzo, sono riusciti ad arrestare i due clandestini africani un giorno dopo.
I familiari e gli amici afflitti dal dolore chiedono allo stato italiano di rimandare i due uomini nei propri paesi di origine, ma lo stato rifiuta.
........................ noi italiani siamo molto caricatevoli bisognerebbe trovarsi nella situazione dei 2 migranti e capire che avevamo bisogno di sesso - bisogna dar loro la cittadinaza italiana -oppure lo status di rufugiato politico ,, con 4000 auro al mese di introito .. siamo buoni noi!
È una bufala:
RispondiEliminahttp://www.bufale.net/home/bufala-immigrati-stuprano-ragazza-italiana-di-16-anni-poi-la-uccidono/
meglio cosi' . sarebbe troppo brutta la notizia . è successo pero' qualcosa di simile . per opera di un marocchino . non è perchè è un extracomunitario : sappiamo benissimo che sono crimini dei quali sono colpevoli anche italiani . ci fa arrabbiare la ferocia di con le quali questi individui commettono , sembra quasi che siano una normalita'. che da' loro la quasi certezza di farla franca . ci credono dei cretini . secondo loro: mafiosi. che viviamo fuorilegge .
RispondiEliminaa volte non sono bufale .
Purtroppo a volte non sono bufale, hai ragione.
RispondiEliminaGli argomenti da trattare erano altri: vento sciroccato che confonde le idee?
RispondiEliminaVanna
infatti oggi dalle mie parti c'è stao un impetuoso ventaccio .
RispondiEliminain molti ci siamo confusi. troppo vento e troppe notizie tutte assiame .
CASO BOSSETTI: pista alternativa
RispondiEliminaPihttps://www.youtube.com/watch?v=q9BL0Y-Rf1csta
CASO BOSSETTI: Risultato finale
RispondiEliminaSalvagni: http://i.imgur.com/0ZFFQQR.jpg
Bossetti: https://s32.postimg.org/3z4nsk8d1/JAIL.gif
Buone ferie
E' finito solo il primo tempo.
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/08/02/bossetti-mi-vergogno-di-essere-italiano_cbcd01c2-19dc-42ea-8eef-23d407bc514b.html
Ci risentiamo dopo le ferie.
Scrive Bossetti: "Abbraccerò e sosterrò con forza, dignità sempre a testa alta questa pesante e ingiusta mia croce e soprattutto non mollerò mai fino alla fine ma la porterò con molto coraggio, quel coraggio che mai potrà mancare agli innocenti". Bossetti non mollare, sei la bandiera contro tutte le ingiustizie.
RispondiEliminaNuova intervista a Ezio Denti su Radio Cusano.
RispondiEliminahttp://www.radiocusanocampus.it/podcast/?prog=695
Spero sia interessante, devo ancora ascoltarla.
Ciao a tutti.
Sarahkey
@Sarahkey, grazie è stato molto interessante ascoltare il criminologo Ezio Denti. Peraltro in questa intervista vengo a conoscenza che non sono stati forniti alla difesa i video delle telecamere dislocate lungo il tragitto di Bossetti in quanto non vi sarebbe niente di importante, incredibile.
RispondiEliminaSi Bruno, molte cose hanno dell'incredibile in questo caso. La difesa sembra molto agguerrita e continua a indagare. Sembrerebbe però che la loro unica arma, in caso di scoperte interessanti, sia la divulgazione attraverso i media. Denti ha ribadito che alla difesa non è stato possibile accedere ai reperti e che la Corte non ha ammesso alcuna indagine effettuata dalla difesa a discolpa dell'imputato.La difesa ha potuto solo attenersi a quanto prodotto dalla Procura. Come si può pretendere di difendere qualcuno in questo modo?
RispondiEliminaSarahkey
@Sarahkey, si è proprio così. E' probabile che dietro questo caso ci sia un caso politico con un bel coperchio sulla pentola Bossetti, la quale per farla bollire vi è il fuoco del sistema corrotto.
RispondiEliminaCondivido Bruno, da quel dì che lo dico!
RispondiEliminaIl coperchio non copre solo la pentola Bossetti, copre anche la pentola Yara come simbolo di freschezza, purezza, laboriosità, valori in via di estinzione.
Per coprire la scelta di Yara si doveva trovare il coperchio Bossetti.
Comunque per mezzo loro il dolore è esponenziale e di dolore qualcuno si nutre.
Tra quei valori ho dimenticato quelli familiari che, comunque sia, la famiglia di Bossetti che quella di Yara vivevano e vivono pienamente.
RispondiEliminaCi hanno provato a diffamare, ma la tattica non è servita a scardinare le famiglie, il dolore è un collante se ci sono principi morali saldi.
A conti fatti, gli oscuri che stanno dietro, solo in parte sono riusciti nel loro intento, non tutti infatti credono alla giustizia di quel procedere e del verdetto, non immaginavano che ci sarebbero state catene di solidarietà a favore di un pedofilo assassino.
Possibile che dentro i loro cuore, dentro la loro coscienza più profonda i Gambirasio non mettano in conto che Bossetti potrebbe essere innocente, o prendono per oro colato quanto i loro illustri avvocati affermano? Oppure di cosa hanno paura?
RispondiEliminaBruno, se hanno paura sanno quel che c'è dietro e come loro lo sanno in parecchi!
RispondiEliminahttp://corrierediarezzo.corr.it/news/cronaca/229535/assassino-di-katia--parla-genetista-che-scopri-bossetti.html
RispondiElimina"ll dna è preziosissimo, ma da solo non basta. E' disciplina di confronto, terminale. Deve integrarsi con le indagini tradizionali": dice il professor Emiliano Giardina che fu consulente della Procura nella vicenda di Brembate."
E quindi il nostro professore è convinto che nel caso di Bossetti il DNA si sia integrato perfettamente con le indagini tradizionali? Mah.
Sarahkey
Volete passare una brutta serata? Ascoltate il podcast della trasmissione dell' 11/7, argomento Pistorius-Bossetti e ascoltate cosa dice questo valentini, per quanto riguarda Bossetti ovviamente: ad un certo punto ho interrotto l'ascolto, sono tornato sul sito perché ero convinto di aver scaricato un podcast di un anno prima; invece verifico ed è proprio roba recente: si parla dell'esame ripetuto da duemila laboratori diversi, degli innumerevoli giri fatti dal furgone, da lui, il valentini, che col cronometro in mano osserva attonito questi giri, del dna PROVA REGINA (questa non poteva mancare), e non contento, pensando di dire una cosa originale e intelligente, chiude, riassumo, con "ma i tifosi di Bossetti, che non dovrebbero dimenticare che è stata uccisa una povera bambina...che fanno il tifo per una persona che nemmeno conoscono...perché invocano l'esame del DNA, come prova regina per gli altri cold case ed ora invece l'esame non vale?". Inutile dire che il soggetto dimentica 1) che i dubbi sono proprio su questo specifico esame di dna, 2) rintracciare il DNA in un cold case non sarebbe parimenti prova regina se non corroborata da un "racconto" completo, come giustamente dice, leggo sopra, il prof. Giardina e servirebbe quantomeno a RIAVVIARE le indagini seguendo una pista senza determinare per forza un colpevole certo.
RispondiEliminaMaledetto me e quando mi è venuto in mente di ravanare in quel podcast...del resto per lavorare di domenica sera in agosto , ci vuole qualcosa in cuffia, ma ora ho la serata rovinata!!!
paolo
....se non metto il link...scusate
RispondiEliminahttp://www.radiocusanocampus.it/podcast/?prog=695
paolo
Ciao a tutti, leggo sempre ma non ho mai commentato.
RispondiEliminaFaccio una domanda (scusate se magari e' roba vecchia): da quello che ho capito sentendo l'ultima intervista di Denti, Bossetti passava sempre davanti alla palestra di Brembate per andare a casa ed infatti viene ripreso (forse si forse no ma facciamo di si). Ora se e' vero che lui passava di li per andare a casa, il percorso che faceva dovrebbe essere abbastanza stabilito e non casuale. Mi chiedo: non ci sono telecamere tra Brembate e Mapello che lo inquadrano in un orario diciamo tra le 6.30 e le 7.30? Se ci sono e lui non compare: perche' la procura non ha usato questo fatto come ulteriore "prova" di colpevolezza? Se ci sono e lui compare: a che ora e' passato? Se ne e' mai parlato?
Marco
@ Marco, la penso come te, qualche giorno fà dopo aver ascoltato Salvagni, grazie al link di Sarakhey, pensavo di scrivere in questo blog la stessa tua domanda posta oggi. Probabilmente se non sono stati tirati fuori questi nastri video, c'è qualcosa da nascondere, altrimenti l'accusa avrebbe suonato con cento fanfare. Ho paura che quei nastri spariranno dalla circolazione, e nessuno potrà vedere il Bossetti rientrare a casa con la faccia contenta e soddisfatta dopo aver acquistato le figurine per i figli.
RispondiEliminaed io che credevo di abitare in un paese meraviglioso ! con bei panorami , ottimo mangiare di tutti i tipi . tutto sommato abbastanza protettivo verso i cittadini :lo so che esistevano isole infelici : tipo la mafia e prima le brigate rosse e nere.
RispondiEliminaorgogliosi d'essere italiani beh anche gli altri popoli sono orgogliosi del suo ,, ma facciamo finta che lo eravamo solo noi. bella gente : ahh ecco navigare in internet, avere maturita' per sentire il tg da giovane avevo altre priorita'..
FINITA LA CUCCAGNA .. ABBIAMO PERSO L'INNOCENZA , capire come funziona in TALIA , la legge , avere l'attenzione di ragionare con logica . una persona normale alla fine capisce :. niente da fare , non si capisce perchè alcuni non hanno capito . mi viene una spossatezza nel rendermi conto di come siamo presi per i fondelli dalla legge . che pare legiferi contro i suoi cittadini . come quel caso di FERMO ,, L'UOMO RIMANE IN CARCERE PERCHè HA REAGITO TROPPO NEL DIFENDERSI , egli doveva essere in grado di parare i colpi del cartello stradale ,spostarsi , mentre la donna gli dava giu' con il tacco in te, peccato ! ma è stato un omicidio colposo . un italiano ha dato un pugno per difendersi , ora ha la vita rovinata , viceversa se tutto fosse avvenuto al contrario , il migrante sarebbe spasso .. l'italiano morto.. ma stattene sucuri che la vicenda sarebbe digerita e dimenticata .. come posso sopportare tante ingiustizie .. la legge ti fa incazzare ,
Allora ragazzi, analizzando tutta la faccenda a fondo penso di aver trovato una cosa importantissima ma ho bisogno del vostro aiuto e di chi ha seguito la vicenda meglio di me per capire se ho ragione:
RispondiEliminaDunque l'accusa si basa essenzialmente la sua prova regina che è il DNA secondo cui Bossetti sarebbe figlio di guerinoni in caso contrario ossia se Bossetti non fosse figlio di Guerinoni non sarebbe l'assasino a tal proposito ho due considerazioni:
1) Abbiamo la prova certa che Guerinoni sia il padre di Bossetti??? O meglio i legali della difesa hanno controllato esattamente e fatto analisi anche loro oppure come per ignoto 1 ci dobbiamo affidare con la fede alla procura???
2)Ho letto che la difesa dice di aver fatto delle analisi a Torino e che la sorella non risulta figlia di Giovanni Bossetti, ma fermi un attimo il fatto che non sia figlia di Giovanni Bossetti non indica assolutamente che in automatico loro siano figli di Guerinoni!!! Spulciando sul web ho letto un'articolo che mi ha fatto riflettere parecchio, si diceva facendo un sunto che i vicini del paese nei loro pettegolezzi dicevano che mamma Ester fosse una poco di buono e che addirittura il padre fosse consenziente a tutto questo e che venivano altri uomini in casa e lui fumava in terrazzo. Allora fermiamoci un attimo su questo particolare, oggi molto più di ieri molti mariti praticano la pratica sessuale di far fare l'amore alle mogli alla loro presenza, è una pratica molto diffusa di cui potete trovare tutti i dettagli sul web, generalmente questa pratica avviene sempre con una moglie molto "aperta" e un marito sottomesso. Ammettiamo che questo pettegolezzo sia vero e che mamma ester fosse un gran troione e che Massimo non è figlio del padre legale ma se Ester fosse veramente un gran troione potrebbe essere figlio di chiunque!!! I bossetti ripeto hanno fatto l'esame a Torino ma non è uscito il risultato che lui è figlio di Guerinoni è uscito il risultato che lui non è figlio del padre legale!!! Detto questo Se gli esami di torino hanno ragione l'unica possibilità che ha la mamma di tirare fuori il figlio è che dica la verità!!! Se è stata con molti uomini deve fare uno sforzo e dirci quale potrebbe essere il padre di Massimo e fare il test per ognuno!!! Una volta dimostrato che Massimo non è figlio di Guerinoni il castello di carte della procura cadrebbe come con un soffio e giustizia sarebbe fatta.
No, non ditemi che è entrato un nuovo troll, distratto, pasticcione e calunnioso, come se ce ne fosse bisogno di continuare sulle corna...
RispondiEliminaOppure ha preso troppo sole e se ne vada all'ombra per un po' a rinfrescarsi le idee.
Vanna
Quella che può essere una calugna si potrebbe rilevare l'arma vincente del processo, non ho detto di essere sicuro, ho infatti chiesto a chi il caso l'aveva seguito meglio di me delucidazioni, se Ester era una donna irreprensibile e massimo suo figlio perché però il test di torino ha fallito?
RispondiEliminaNon è manco grammatica, è proprio italiano base. Massimo seconda elementare, direi.
RispondiEliminaGilberto,
RispondiEliminaarticolo eloquente. Scritto in maniera sublime. Tutto perfetto.
Poi però, alla fine, ti perdi in un bicchiere d'acqua: Salvagni (un avvocato con i controcoglioni) è ovvio che ha fatto il test di paternità come controprova per verificare se MGB fosse o meno figlio di Giuseppe Guerinoni ed è ovvio che ha verificato che MGB è CERTAMENTE (purtroppo) figlio di Giuseppe Guerinoni e al contempo, non è, ovviamente, figlio di Giovanni Bossetti (tutti e due le comparazione sono state fatte, ma ci mancherebbe altro).
Credimi (prendimi in parola) te lo do come dato certo (non chiedermi da quale fonte derivi la mia certezza. Ma ti assicuro, senza ombra di dubbio alcuno, che è un dato certo. Come è ovvio, d'altronde).
Ignotouno è figli della Azzuffi e di Giuseppe Guerinoni.
MGB è figlio della Azzuffi e di Giuseppe Guerinoni.
Non ci sono dubbi che ignotouno sia MGB (21 alleli in comune).
Quindi non è questo il dato controverso su cui battagliare. Assolutamente no. Il dato è pacifico.
Fosse stato così semplice, MGB sarebbe libero e spensierato dopo poco giorni di carcerazione preventiva.
Spero che su questo aspetto non ci siano più dubbi, altrimenti poi si finisce con il fare disinformazione a vantaggio dei detrattori che non avrebbero (così come già non hanno) perplessità nell'esclamare: "eccoli la, i soliti disinformatori del web che difendono un assassino diffondendo notizie del tutto false e non verificate".
Sono altri i punti su cui battagliare. Sono altri i punti assolutamente controversi.
Spero sia stato chiaro.
Grazie per l'attenzione.
Un caro saluto
@ Mitocondrio, scrivi : "Ignotouno è figli della Azzuffi e di Giuseppe Guerinoni. MGB è figlio della Azzuffi e di Giuseppe Guerinoni.
RispondiEliminaNon ci sono dubbi che ignoto uno sia MGB (21 alleli in comune".
Per me invece i dubbi ci sono eccome, altro che, ma che 21 alleli, informati bene, sono sorpreso che sei riuscito a vedere quanto scrivi, saresti l'unico in Italia.
X Mitocontrio
RispondiEliminaQuanto affermi, circa la vera paternità di MGB, è già stata ripetutamente confermata e fatta presente a Gilberto, da numerosi commentatori che operano su questo blog.
Ma lui si ostina, illogicamente, a restare fedele alle sue idee.
Per quanto concerne, invece, "altri i punti su cui battagliare" te ne do atto.
Contraccambio il saluto.
fr.
Buongiorno fr,
RispondiEliminariguardo la paternità araldica del B. che illogicamente, dici, Gilberto mette in discussione, personalmente sono d'accordo con Gilberto perché oltre il tanto fumo che è stato fatto sulla Arzuffi e il Gue. di prove effettive abbiamo la illogica (quella sì) cremazione di Gue. e di Yara.
Punti di contatto di questa tragedia sono i legami tra la Puglia e la Lombardia, motivo di cremazione?
Il campo è aperto a tutto!
Il resto è un chiacchiericcio ripetuto e mai corretto, privo di prove documentate, e quand'anche le prove ci fossero a tutti i livelli, sono secretate fino al terzo grado di giudizio. Logico questo?
Così dobbiamo credere per fede, è diventato dogma che B. sia l'assassino di Y. figlio di Gue.
Con franchezza ti esprimo che mi sento eretica e a questo dogma non ci credo per nulla.
Dove è la logica fr in questa vicenda?
Se logica corredata da prove certe-visibili-pubblicate-vere non c'è diventa tutto illogico e assurdo.
E non torniamo alla nanotraccia in un punto mescolato di fluidi fognari e alla traccia visibile di altro...che puzzano di marcio volutamente logico.
Non si condanna un uomo per una nano traccia e un corollario di stupide prove non prove.
Per questo non credo a quel che passa il convento.
Buona giornata.
E' interessante, per capire come funziona il sistema e si condanna B per omicidio pedofilo.
RispondiEliminahttp://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/08/renzi-e-i-pedofili-protetti-del-forteto.html
Vanna
RispondiEliminaA parte tutte le numerose ed ufficiali affermazioni (anche se non inserite nel mastodontico carteggio), l'avvocato stesso dell'Arzuffi, precisò che della vera paternità di MGB, non se ne sarebbe discusso, durante tutto il dibattito giudiziario. Perchè?
Perchè la notizia era ovvia, dato la sua notorietà, oltre che essere oltremodo imbarazzante per la donna coinvolta.
Lascerei perdere le "prove" che insistentemente, ma con illogicità, lo ripeto, Gilberto è ancora aggrappato.
Se i corpi di Guerinoni e di Yara furono cremati, ciò può essere solo ascritto allo stato di dissoluzione totale in cui versavano già prima che venissero sottoposti alle varie
dissezioni autoptiche e prelevamenti vari.
La cremazione, quindi, penso sia stata suggerita da ragioni igieniche, prima che della evidente impossibilità di ricomporre gli amati resti.
Altre analisi, potrebbero essere materia di discussione, sugli esiti delle indagini, processo e condanna.
Al tuo posto ascolterei TUTTI i video postati su You-Tube, da Paolo Amaro.
Buon appetito.
fr.
Carissimo fr,
RispondiEliminariporto dal tuo " A parte tutte le numerose ed ufficiali affermazioni (anche se non inserite nel mastodontico carteggio), l'avvocato stesso dell'Arzuffi, precisò che della vera paternità di MGB, non se ne sarebbe discusso, durante tutto il dibattito giudiziario. Perchè?"
Perché hanno lavorato facendo tanti di quegli errori per accusare uno solo, alla fine hanno scartato quello che hanno fatto credere come vero.
Vergognoso e privo di etica professionale!
Intanto, come premessa, ti chiedo: a tuo parere hanno fatto e detto di tutto per infangare quelle famiglie e poi non l'hanno discusso durante il dibattito giudiziario?
Offensivo: dato per scontato manco ti metto nel carteggio.
Damnatio memoriae!
Non solo ma nel carteggio "mastodontico", che è tale perché ci hanno messo dentro di tutto per provare il nulla, non hanno messo le affermazioni ufficiali?
Sei sicuro fr che hanno fatto questa bischerata?
Oppure, con la scusa che erano sicuri hanno agito così e questa è una scusa.
Non hanno inserito una cosa provata ma hanno inserito anche le cose stupide.
Hanno cesellato quel dna mentre gli altri li hanno scartati.
E tu con queste premesse credi a quello che ci fanno passare come Vangelo canonico?
Proprio per questo modo di agire sono eretica.
Per quanto riguarda la cremazione, resti e non resti potevano essere incassettati come si fa normalmente dopo un certo numero di anni, va tutto agli ossari o sbaglio, anche per motivi di spazio.
Nella nostra civiltà il corpo in disfacimento ha il suo significato tanto che addirittura diviene oggetto di culto, si imbalsama, si incera e si viviseziona per diventare frammenti di reliquie da distribuire nei santuari e nelle chiese, quasi a costringere il santo ad essere sempre presente ai richiami dei vivi.
In oriente la cremazione è pratica di religione, il corpo non serve più e si brucia, qui non siamo in oriente e con il corpo ci sarà la resurrezione e l'ascesa in cielo.
Buona serata!
Vanna
X Mitocondrio
RispondiEliminaIl tuo ragionamento è capzioso.
Tu parti da due affermazioni:
- Ignotouno è figlio della Arzuffi e di Giuseppe Guerinoni.
- MGB è figlio della Arzuffi e di Giuseppe Guerinoni.
di cui una del tutto infondata.
Ammesso e non concesso che MGB sia figlio della Arzuffi e di Giuseppe Guerinoni (qualche dubbio mi rimane), non c'è nulla al mondo che dica che ignoto 1 - inteso nel senso della persona che avrebbe lasciato una microscopica traccia biologica sui leggings della vittima - sia a sua volta figlio della Arzuffi e di Giuseppe Guerinoni.
Fatto salvo, si intende, un esame svolto solo dai RIS, non documentato e non riproducibile, svolto in maniera dichiaratamente grossolana da gente che ha cercato di farci credere che l'esame era stato fatto da 4 laboratori, che Bossetti andava in giro col camion a farsi riprendere da tutte le telecamere della bergamasca, pur sapendo che non era vero, e che è del tutto irrilevante, se non proprio normale, che il DNA mitocondriale si sia volatilizzato.
Ne segue che Bossetti non è condannabile in alcun modo. Punto.
TODAY 12-02-2016
RispondiEliminaYara, i Bossetti fecero un test del dna privato per verificare la paternità di MGB
„La famiglia di Bossetti incaricò l'Università Torino "di verificare la paternità di Giovanni Bossetti nei confronti dei tre figli". L'esito dell'approfondimento è stato che "Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni". A rivelarlo, durante il processo, la consulente della difesa Sarah Gino, medico legale esperta in genetica forense. “
Anonimo questa notizia la conosciamo... e allora?
RispondiEliminaE' la prova che quel dna nanogrammo tra fluidi fognari stava lì dalla sera del 26 novembre?
Ha risposto bene capitan Haddock!
Con gli altri dna che facciamo, li annulliamo?
Parità di prove o sbaglio, e che prove!
Altro deve essere aggiunto per condannare un padre di famiglia.
Altro doveva essere cercato per capire la verità.
Non è stato fatto e pertanto la condanna è iniqua!
VANNA
RispondiEliminaTi prego, non fare confusione tra la paternità di MGB, della quale non ci sono dubbi, e la sua colpevolezza, reale, collaterale o del tutto inesistente.
Sono due comparti diversi e separati.
La pluralità delle tracce biologiche rilevate sugli indumenti della povera Yara, indica la presenza, sul luogo del delitto, di almeno 4 diverse persone, con responsabilità individuali non ancora stabilite, per ragioni che non ci sono state chiarite, nè dalle autorità inquirenti, nè dai numerosi "salotti" televisivi, nè dal mutismo (parziale in questo caso) della carta stampata.
La condanna comminata al "presunto" reo, sarebbe solo una tappa di un processo quanto mai anomalo, e basato su indagini che l'opinione pubblica non ha mancato di ritenere insufficienti e monodirezionali.
Quello che ha scritto "fr", andrebbe letto in chiave diversa, che non posso non condividere.
Tanti cari saluti.
Già il fatto che per mesi e mesi ci hanno fatto vedere il camioncino come fosse quello di Bossetti, per poi attestare in tribunale che il video era stato ordinato, commissionato dalla procura solo per placare la curiosità dell'opinione pubblica, mi lascia esterrefatto. Anche per questo credo che al Bossetti gli sia stato confezionato un abito su misura per poterlo condannare. Anzi altro che abito, una vera camicia di forza che potremo rischiare di indossare tutti, se la verità non venisse a galla. La difesa o trova il vero colpevole (anche se non è suo compito) o per Bossetti, visto l'andazzo usato, sarà la pena di morte civile anche in appello.
RispondiEliminaOk Pino, condivido!
RispondiEliminaE anche Bruno!
A proposito di Orwell o di Kafka, ed altri: oggi ho sentito, via Radio RAI, che per il processo Scazzi-Misseri si è arrivati al non plus ultra. Su sollecitazione, credo, dell'avv. Coppi, si muove il Ministero della "Giustizia" per capire l'enorme ritardo nel motivare sul caso. E' la solita farsa: la sentenza, per logica (non per legge...), dovrebbe essere contestuale alla motivazione, perché assolvere o condannare senza sapere il perché (e poi cercarlo con lunghi studi), è del tutto ridicolo ed assurdo. Intanto, i soliti giornalisti dànno, malgrado tutto, per scontato che quei due cialtroneschi gradi di giudizio abbiano una qualche valida nei risultati, dove non c'è prova di nulla, e dove quello che il padre afferma gli è stato messo in bocca a suo tempo dai suoi grandi inquisitori. D'altro ? NULLA, il niente assoluto. Nemmeno un po' di DNA di qualche orango passato lì per caso (cfr. Allan Poe). In attesa di una motivazione pro-forma (come la prima), ci chiediamo che cosa potrebbe approvare la Corte di Cassazione di quanto avvenuto in sei anni di storia penale tarantina.
RispondiEliminaErrata Corrige
RispondiEliminafine quinta riga "una qualche validità" (non "valida")
Manlio!
RispondiEliminaBen tornato!
Hai ragione!
Caro PINO,
RispondiEliminaintervengo per condividere il tuo commento del 12 agosto h 10:16 “non fare confusione tra la paternità di MGB, della quale non ci sono dubbi, e la sua colpevolezza, reale, collaterale o del tutto inesistente”.
Purtroppo non c’è verso di fare entrare nella testa di alcuni che E.A. non è stata una mogliettina perfetta, anche se personalmente me ne guardo bene di giudicarla, senza conoscere i suoi rapporti coniugali.
Ciao,
Mimosa
Ciao MIMO'
RispondiEliminaHo letto per caso il tuo riscontro notturno, come al solito.
Ci contatteremo dopo le ferie "ferragostiane" :-)
Un abbraccio, Pino