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giovedì 2 agosto 2012

Melania Rea. La moneta da un euro mai analizzata e Salvatore Parolisi che da un anno sta in cella attendendo le risposte ai quesiti rimasti in sospeso...


Parlando dell'omicidio di Melania Rea, c'è da sottolineare quanto tutto sia ancora stagnante e pregno di quelle domande inevase che da un anno attendono una spiegazione logica. E fa specie che tutta l'opinione pubblica sia rimasta basita quando il giudice Marina Tommolini ha ordinato nuove perizie, perché era chiaro che ci si trovasse di fronte ad incongruenze in quanto fatto e scritto da chi ha seguito il caso per arrivare ad una soluzione. Per cui, ad atti letti, lo stupore non aveva motivo di esistere e poteva essere solo in chi, purtroppo la maggioranza, aveva seguito come un barboncino i media, come sempre incapaci di leggere prima di parlare, ed i loro inutili discorsi devianti... nati da suggerimenti di parte. Da un anno Salvatore Parolisi non vede sua figlia ed abita una cella in attesa ci sia chi possa rispondere ai quesiti rimasti in sospeso... e fin quando non si renderanno note le conclusioni dei nuovi periti, quanto dalla procura si è dichiarato essere certo ed appurato non può dirsi né certo né appurato. Anche perché il Tagliabracci nella sua relazione ha dato una botta al cerchio ed una alla botte. Non poteva fare diversamente dato che, lui sì stretto in un imbuto, aveva l'obbligo di non mentire in un atto pubblico (ancora segreto neanche fosse un documento papale riguardante Fatima) pur essendo vincolato ad una procura che lo ha ingaggiato e gli ha pagato la parcella. Non ci vuole un genio per capire che la sua relazione è double face. Ed io, che non lo sono, esattamente il 21 luglio del 2011, un anno fa, già gli avevo dedicato un articolo intitolato: La perizia del patologo lascia ampi margini alla difesa. Ne riporto una parte.


C'è da constatare che quanto detto dai legali del Parolisi, e cioè che la perizia del dottor Tagliabracci la si può leggere anche in maniera opposta a quella intesa dai Pm e dai media, corrisponde a verità e che, non appena entreranno in ballo nuovi periti, la Difesa potrà trovare armi migliori per confutare la ricostruzione dell'Accusa. Qui vi farò notare solo alcuni dei passaggi inseriti nella richiesta d'arresto, passaggi che comunque dovrebbero essere i più significativi e che, per come esposti, potrebbero giovare agli avvocati del militare. Questo per far capire anche quanto i procuratori ascolani siano stati costretti ad operare restando in equilibrio su un filo sottilissimo, e che non è detto i Pm ed i gip di Teramo la intendano allo stesso modo. Inizio con l'affrontare il primo argomento, quello riguardante la digestione. Negli Atti presentati al giudice è scritto: "La morte della vittima è avvenuta due ore dopo il suo ultimo pasto (considerazione derivata dai tempi di svuotamento gastrico). Tale intervallo temporale può essere ulteriormente ristretto ad un'ora sulla base dei rilievi relativi al metabolismo della caffeina". Orbene, in un altro articolo ho già parlato della caffeina, rilevando come i maggiori esperti del settore siano concordi nel dire che in un corpo assuefatto al caffè, 4 o 5 assunzioni al giorno per lungo periodo, non si trovino miglioramenti digestivi. Addirittura si afferma che lo zucchero dilata i tempi della digestione... non che li accorcia.

Detto questo passiamo ad alcune delle incertezze inserite in perizia. Il patologo afferma: "E' più probabile che le lesioni da taglio al collo siano state inferte da un aggressore destrimane posto dietro la vittima". Ed anche: "La localizzazione prevalentemente all'emisoma sinistro di tali ferite, con inclinazione dall'alto al basso e latero mediale, propende maggiormente per un'azione portata da parte di un destrimane". Pertanto, pur avendo scritto in altre parti della perizia che chi ha sferrato le coltellate è destrimane, in realtà la sicurezza che tutte abbiano lo stesso autore viene meno in quanto per alcune ferite (non poche perché cita quelle al collo e quelle all'emisoma sinistro) non ne ha la certezza e parla di probabilità e di propensione. Fra l'altro in un altro passaggio ammette che solo poche, fra quelle inferte al momento della morte, sono profonde.

Altro punto focale è il dna del marito trovato sulle labbra e sull'arcata dentale, in questo caso scrive: "E' ragionevole pertanto affermare che il contatto con il materiale del marito è avvenuto poco prima del decesso, o comunque dopo il pranzo, poiché in caso contrario numerosi atti, tra cui il passarsi la lingua sulle labbra, il bere, il mangiare, il deglutire, avrebbero dovuto eliminare cellule estranee dalla bocca della Rea". Quindi, quanto da tutti, e soprattutto dai media, dato per certo, e cioè che il dna sia stato lasciato nell'immediatezza dell'aggressione, in realtà per il patologo è solo ragionevolmente possibile ma non sicuro. Lo si evince in chiaro dalle parole, "o comunque dopo il pranzo", che allargano lo spazio temporale a cui fare riferimento. Pertanto, dopo aver considerato questo dato, non si ha una vera certezza sui tempi in cui il dna sia stato lasciato, ed anche in questo caso si entra direttamente nel campo delle probabilità.

Anche perché in un altro passaggio, dove si parla del trucco, si evince chiaramente che nessuna mano può aver toccato il viso della donna. Il patologo scrive: "Altri elementi che devono essere valorizzati riguardano i pantaloni, il collant e gli slip abbassati ma non strappati ed il trucco al volto completamente in ordine". Quindi il trucco al volto completamente in ordine inficia la tesi per cui la si vuole bloccata con una mano sulla bocca, per non farla urlare e per immobilizzarla, al momento della prima coltellata. E venendo meno questa tesi gli scenari potrebbero assumere ben altre colorazioni ed andare anche in direzione opposta e prospettare la vittima non più accovacciata a terra, come supposto dal Pm ed anche dal dottore, intenta a fare pipì, ma costretta sotto minaccia ad abbassare i pantaloni ed il collant. Questo, se fosse andata a prendersi un caffè, ma anche lo avesse ingerito cinque minuti prima di uscire di casa, ed avesse fatto già i suoi bisogni in altro luogo, o anche in casa propria subito prima di uscire, potrebbe significare che ha subìto una costrizione da parte di più persone.

Costrizione a cui sarebbe potuta sottostare non solo per eventuali armi in mano agli aggressori, ma anche a causa di un intervento violento. Intervento violento che è certo esserci stato, come confermato da altri passaggi della perizia: "La lesione contusiva al capo è compatibile con un colpo ricevuto da parte di un corpo contundente privo di grossolani rilievi (ad esempio un pugno o altro strumento con superficie di analoghe caratteristiche fisiche)". Quindi una lesione al capo che, volendola collocare in una scena criminale, avrebbe motivo di esistere solo non dando per certa l'aggressione alle spalle in quanto, una volta iniziata l'azione omicida col coltello, non avrebbe avuto senso sferrare un pugno o colpire la donna con un oggetto senza asperità (sempre che un pugno, date le nocche delle dita, si possa considerare senza asperità). Quindi un'azione a due fasi, la prima frontale, forse per renderla malleabile, e la seconda con Melania a terra dopo la fuga.

Ed a conferma che vi è stata un'azione in più fasi il dottore aggiunge: "L'infiltrato ematico profondo in sede frontale, l'ecchimosi sulla coscia sinistra e gli imbrattamenti di terriccio alle ginocchia e sulle scarpe, si sono prodotti nella dinamica complessiva dell'evento, a seguito di un colpo al capo con corpo contundente non provvisto di asperità e spigoli, come potrebbe essere un pugno o altro strumento non rigido, durante la caduta al suolo o nei movimenti di difesa contro l'aggressione, senza poter identificare un momento preciso". Quindi non è riuscito ad identificare il momento preciso in cui il colpo è stato sferrato ma scrive che è profondo, per cui dev'essere stato molto violento e, essendo la lesione al capo nella zona frontale, è presumibile sia stato inferto dal davanti prima delle coltellate partite, a quanto considerato dal patologo, dopo un assalto avvenuto mentre Melania era girata di spalle.
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In questo articolo non parlavo dei disegni incisi sul corpo di Melania perché avevo intenzione di scriverne un altro che mettesse al centro dell'attenzione solo quegli strani simboli. Articolo che in effetti pubblicai due giorni dopo, il 23 luglio. Il titolo era: Davvero i disegni sul corpo di Melania sono stati fatti dal marito frettoloso? Lo riporto in toto:

Le croci incise sul corpo di Melania
A volte ci sono particolari che sfuggono, dettagli che cambiano forma nel pensiero e non trovano la giusta spiegazione. E più credi di averne trovata  una e più ti imbatti nelle sicurezze altrui. E ti chiedi da cosa derivino tali certezze, dato che non hai ancora capito il motivo per cui dovresti credere in maniera acritica a ciò che continuamente i media rimbalzano in rete. Forse sei fatto male, pensi, forse certe convinzioni altrui sono da accettare a prescindere e non si deve pretendere sia fatta chiarezza. Eppure quando si mandano le persone in carcere, quando le si accusano di cose infami, la chiarezza dovrebbe essere la base da cui partire... e per primi ne dovrebbero fare i magistrati che indagano, quelli che, anche non volendo, sono oramai diventati personaggi pubblici; loro dovrebbero chiarire meglio il pensiero che li guida, perché non basta scriverlo senza spiegarlo per convincere chi legge che è quello giusto. E' logico e capibile che un giudice, un gip, per non rischiare nulla nove volte su dieci accolga una richiesta di arresto, se motivata in maniera plausibile. Ed è anche intuibile il motivo per cui si possano convincere facilmente una serie di giornalisti che con alcune notizie vanno a nozze. Ma passato il primo momento, quello che non da modo di pensare, se si ragiona a mente fredda ci si rende conto che qualcosa non fila come dovrebbe.

Mi riferisco allo strano depistaggio attribuito al Parolisi senza una vera spiegazione. Questa è un'accusa che si aggiunge all'omicidio, un'accusa che toglie attenuanti ed anzi inasprisce una pena. Per cui credo dovrebbe avere motivazioni convincenti per essere accolta. Non penso basti scrivere che solo l'assassino lo poteva fare e che l'assassino, pacificamente si sa, è il militare che ha raccontato mille bugie. Davvero basta altalenare date e numeri, non supportate da alcuna vera spiegazione e senza alcunchè di certo, accennando solo di sfuggita al perché si siano fatte le figure ma senza illuminarci sul vero motivo per cui si è scelto di incidere certi "disegni"?

Il Pm nella richiesta d'arresto scrive: "Dopo la morte della moglie, con l'eventuale concorso di altra persona allo stato non identificata, tornava sul posto ed infieriva sul cadavere con un oggetto a punta smussa, incidendo la zona dell'addome inferiore, la zona antero laterale della coscia destra e la superfice laterale della coscia sinistra, causando una serie di segni e lesioni post-mortali sulla pelle della donna (ferite figurate con disegni incisi che richiamano una 'croce di sant'andrea' sull'addome, una 'svastica' sulla coscia sinistra, una sorta di 'grata con intersezioni perpendicolari' sulla coscia destra) e quindi infiggeva una siringa usata all'altezza del petto della donna. Con l'aggravante di aver commesso gli atti di vilipendio del cadavere sopra descritti allo scopo di procurarsi l'impunità dal delitto di omicidio pluriaggravato commesso, cercando di depistare le indagini e di inserire sul luogo del delitto elementi di confondimento". Non ha scritto che è andato al chiosco a bersi una bevanda fredda, ha scritto che è andato a fare una cosa vergognosa, orribile ed inumana, senza specificare nulla di più. Non ha scritto che si sta indagando per scoprire con che modalità possa essere salito a Ripe senza essere visto da nessuno, ha scrito che lo ha fatto... e basta.

Viste le gravi accuse chiediamoci per quale vero tornaconto il Parolisi possa aver deciso di correre un così alto rischio. Perché andare sul luogo dell'omicidio dato che i carabinieri dalla sera della scomparsa già sapevano che il cellulare di Melania era segnalato in quella zona (pur collocandolo a tre chilometri di distanza), con l'altissimo rischio di incontrare squadre di soccorso, forze dell'ordine, militari conosciuti o sconosciuti, "fasulli cercatori di funghi" o anche persone amanti delle passeggiate intente a ristorarsi, ricordiamoci che in quel punto vi è una fontanella e vi sono tavoli esterni a disposizione di tutti, e quindi con un'alta probabilità di essere scoperto in meno di 48 ore? Non sapeva che i carabinieri avevano circoscritto la zona? Ma in ogni caso il corpo di sua moglie, se rimasto per due giorni accanto al chiosco di Ripe, non era in un luogo chiuso, in una capanna, in una terra privata e recintata, era in un punto conosciuto da tanti in cui tutti potevano andare in qualsiasi ora del giorno e della notte. Davvero aveva un senso il salire a Ripe senza cellulare, nella richiesta d'arresto non si dice che lo abbiano localizzato nel teramano, quindi col rischio di destare ulteriori sospetti non rispondendo se chiamato dai familiari della moglie o dai carabinieri, per fare una cosa senza significato?

Il Pm è convinto sia un depistaggio e scrive: "Evidentemente l'unico soggetto che può avere una qualche ragione o interesse ad effettuare varie incisioni e segni sul cadavere e infiggere una siringa usata sul petto della donna è colui che aveva commesso il delitto. Si tenga anche conto che tali incisioni sono state effettuate non solo diverso tempo dopo la morte, ma anche con uno strumento diverso dal coltello utilizzato per uccidere. Al riguardo sono necessari ulteriori approfondimenti investigativi non potendosi escludere una corresponsabilità di altri soggetti". E siamo ancora nel campo delle non spiegazioni dato che mai, sia nel suo primo che nel secondo scritto, viene inserita una prova a dimostrazione della veridicità di quanto affermato. E questo può solo significare che non c'è nulla che collochi il Parolisi accanto al chiosco a depistare. Anche perché nessuno di noi crede che al militare sia stato lasciato "campo libero" nei giorni successivi la scomparsa. Come nessuno di noi crede che abbia una cultura che lo porti a conoscere le simbologie religiose, ad esempio la croce Tau, ora simbolo del cristianesimo. Perché nella richiesta si parla della simbologia usata, chiamandola "figure o disegni", forse sottovalutandola dato che un probabile colpevole lo avevano a portata di mano. Avranno cercato di capire i Pm se davvero quella situazione trovata al chiosco, quella raffigurazione, fosse un depistaggio?

Melania non è morta con le braccia allargate ed una gamba piegata ed adagiata sull'altra, eppure è stata trovata con le braccia allargate ed una gamba piegata ed adagiata sull'altra, tipo Cristo in Croce. I lati della croce Tau oggi designano le quattro forze della creazione, i quattro punti cardinali terrestri e cosmici, l'albero della vita. Nei popoli antichi indicavano la ruota solare, la croce di sant'andrea, la svastica e il fior di loto. E la croce di Sant'Andrea e la svastica, che altro non è se non una croce uncinata, sono state trovate incise sul suo corpo e citate dal Pm unitamente ad un altro simbolo che qualifica essere "una sorta di grata", ma che, a guardarla nella totalità della scena, altro non è se non una nuova unione di varie croci. Quindi l'insieme è formato da una "Croce di Sant'andrea", chiamata anche "Crux decussata", sull'addome, una svastica, o anche "Croce celtica", sulla coscia sinistra, ed una sorta di grata da qualificare come la "Croce di Gerusalemme", chiamata Croce cosmica, sulla destra. Il tutto a formare una triade che partendo dall'addome si unisce alle due coscie... e cosa c'è al centro del triangolo formato dai tre simboli è intuibile a tutti. Ciò che fa nascere l'albero della vita. Per quanto concerne la siringa infilata nel petto c'è da rilevare che anche Sant'Orsola morì a causa di un dardo conficcato sul seno, così la raffigurò Caravaggio, perché si rifiutò di finire nel letto di Attila, il re degli Unni. Ma questo è uno dei moltissimi esempi che si potrebbero fare.

Ora io non sono un esperto in simbologia ed ammetto che le croci sul corpo di Melania potrebbero non significare nulla. Ma se significassero qualcosa? Per quale motivo non fare altre verifiche e pensare che solo il bugiardo Parolisi, aiutato dal caso e dalla fortuna, avrebbe potuto ideare una tale insieme? Forse le mie sono solo cavolate senza costrutto... ma almeno ne ho dato una minima spiegazione.

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Questo il secondo articolo. Ora mi pare chiaro che la serie di domande che mi ero posto un anno fa siano rimaste senza risposta o spiegazione. Mi pare chiaro che il patologo, data la nuova perizia disposta dal giudice, per non cadere nella menzogna si sia dovuto barcamenare fra le parole ed il loro significato. Mi pare chiaro anche che in questi dodici e più mesi, nulla di nuovo sia sorto assieme al Sole. Tutto si è cristallizzato sulle parole dei Pm, che nel ricostruire la scena si sono fermati ad un omicidio commesso sulle 15.00 del 18 aprile e su un depistaggio avvenuto a poco tempo dal ritrovamento del cadavere, quindi il 20 aprile, senza darci spiegazioni plausibili e pretendendo di portare ad una Corte di Giustizia la loro verità... e di farla accettare. Ma non avendo una minima idea di cosa in realtà sia accaduto in quei giorni, a questo punto il giudice potrebbe pensare che il telefonista anonimo si sia sbizzarrito con il suo hobby preferito, l'incisione di carne umana, prima di andare in una cabina per telefonare alla polizia.

Ed a proposito del telefonista... pare non abbia usato una scheda per chiamare, pare abbia usato una moneta da un euro. Ed io mi chiedo: possibile che chi indagava non abbia sequestrato il contante, che non poteva essere tanto, presente nella cassetta della cabina telefonica? Non ci credo e spero proprio non sia vero, perché in una di quelle monete stanno di certo due impronte del telefonista, una per lato, e forse anche il suo dna misto ad altri. Se le hanno sequestrate e messe in un sacchetto è ora di farle analizzare e compararle con chi ha lasciato le proprie impronte nelle varie caserme, con chi è implicato nell'inchiesta e con gli amici fidati di tutti. Se invece non le avessero sequestrate avrebbero dato un'ulteriore dimostrazione del loro modo di operare... piaceranno al giudice Marina Tommolini le tante mancanze investigative?

Gli articoli in prima pagina:

Come uccidere chi non ci concede il divorzio senza andare in galera. La legge di arlecchino lo permette...Sandra Lunardini. Un'altra donna che prima di essere uccisa aveva chiesto aiuto alle istituzioni...
Sabrina Blotti. Un crimine in cui l'amore non c'entra nulla, un crimine che si sarebbe potuto evitare...
Laura Bigoni e gli omicidi compiuti da "non si saprà mai chi"...
Il processo e le indagini sulla morte di Samuele Lorenzi:
Speciale Annamaria Franzoni. 
Quindici articoli per capire come a volte la giustizia non conosca logica...

Leggi anche:

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Melania Rea   
Sarah Scazzi 
Roberta Ragusa  
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358 commenti:

  1. sì, mi è piaciuto questo articolo, e molto.
    Non mi intendo molto di simbologia mistica, ad onor del vero ne lessi sull'argomento nel passato ma non mi sono mai imbattuta nella simbologia specifica.

    Ma la tua descrizione delle croci è un brivido.

    Non so davvero se quel marcantonio di professione militare che tanto piaceva alle donne, ne potesse coltivarne obby.
    a giudicare da come si esprime e dai trascorsi noti, tutto sembra tranne un frequentatore di libri.

    Però nella vita non bisogna sottovalutare nessuno, mi chiedo dove possa essersi documentato il signor Parolisi o chi per lui.
    Hanno trovato libri mistici in casa?
    Hanno trovato siti esoterici dai quali prendere ispirazione?

    Non dico che per farsi venire una ributtante idea del genere, idea che comporta una vicinanza non solo con un cadavere, ma con le sue parti intime esposte vicino al volto dell'incisore, bisogna necessariamente essere dei mistici.

    In fondo la croce uncinata è nota a tutti, un pò meno le altre.
    Ed è una ben strana coincidenza che quella croce uncinata sia stata incisa all'alba del genetliaco di Hadolf. Hitler, mica uno qualunque: colui che è considerato l'anticristo.

    E contro Cristo è il rivoltare la morte di una donna per farle scimmiottare la posa in croce.

    Sempre lo è infilare qualcosa nel costato, a mò di spada.

    sempre lo è portarla su un'altura.

    così come lo è farla ritrovare all'alba del terzo giorno, così come lo è farla morire dissanguata.

    Io adesso non so se l'idea di grande immaginazione racchiuda una volontà precisa precedente l'omicidio, sicuramente non avvenuto nelle modalità esatte della morte di Cristo.

    Sicuramente la fantasia, estrema complicata ed anche malefica e malata, si è riersata principalmente nello staging.
    E non è assolutamente possibile negarlo.

    Se volete parliamo del fatto che si fosse appena lasciata la domenica delle Palme e fosse la settimana della Pasqua, e parliamo del fatto che gli omicidi rituali, quelli veri, avvengono sempre nel plenilunio: e quella notte tra il 18 ed il 19, il plenilunio c'era.

    Non so Massimo se tu abbia colto tutti gli aspetti di quella simbologia rappresentativa, può darsi rappresentino proprio ciò di cui parli oppure altro che un vero addetto ai lavori e solo lui potrebbe cogliere.

    sicuramente sei l'unico che abbia avuto il coraggio di parlarne pubblicamente, senza liquidarla come un grossolano depistaggio.

    Perchè grossolani potranno essere i segni, e grossolana la rappresentazione generale, ma l'idea generale del quadro che si intendeva rappresentare è frutto di conoscenze specifiche sull'argomento.

    Conoscenze non comuni, e non a disposizione di tutti: bisogna andarsele a cercare su testi appositi.

    Questo poco ma sicuro.

    mi limito ai simboli, ma sono altri spunti che varrebbe la pena approfondire.

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  2. Hai fatto benissimo Massimo a riproporre gli articoli già scritti che io sinceramente non avevo più presenti e ti chiedo scusa (anche se nella profonda memoria resta sempre impresso quello che apprendiamo ...) e nella formazione delle mie opinioni hai sicuramente inciso.

    Come Tabula dice ci sarebbero altri spunti da approfondire sullo staging.

    Intanto, nello schema delle simbologia potrebbero rientrare anche:
    -un pistoncino di siringa sul terreno tra le cosce
    -due cappucci copriago uno a sinistra e uno a destra accanto la mano
    -un laccio emostatico collocato sul fianco sinistro della vittima
    -l’accendino insanguinato tra i piedi
    (in effetti Melania non è stata trovata con una gamba piegata ed adagiata sull’altra, ma a gambe divaricate, tanto che tra un piede e l’altro era sistemato il suo accendino insanguinato).

    Tracciando delle linee tra gli elementi si formano altri 2 triangoli con i vertici verso il basso, che volendo far passare le linee per il centro (il pistoncino tra le cosce) potrebbero anche creare un trangolo sovrastante un rombo con un vertice in comune, una specie di clessidra …
    Non so che voglia dire, ma ho disegnato questo.

    Mimosa

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  3. mimosa, questa cosa dei triangoli che dici vorrei proprio capirla. hai provato una rappresentazione schematica, con quei programmini di fotoritocco?
    ps: i pistoncini erano a destra ed a sinistra vicino alle mani, o a destra ed a sinistra di una sola mano?

    La tua precisazione sui pistoncini mi fa partire una suggestione ulteriore.
    No, perchè i pistoncini, se posti accanto alle mani, potrebbero rappresentare I CHIODI.
    e lo stesso varrebbe per l'accendino, uno solo, tra i piedi della donna.
    Un solo chiodo tratteneva i piedi del Nostro,badiamo bene.

    può darsi fossero elementi appoggiati sulle mani o sui piedi, che poi si sono spostati o sono scivolati via.

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  4. Bello, Massimo, il tuo articolo che ci riporta di proposito indietro, perche' qui siamo rimasti..

    Tutti a gridare alla "messa in scena" dell'assassino che vuole confondere, e invece potrebbe essere veramente la " messa in posa" , una firma di chi vuole esibire la sua macabra opera.

    Terribile e difficile aspetto da affrontare e, a onor del vero, Mimosa ha cercato piu' volte di farci riflettere sull'argomento. ...

    Pamba

    p.s. Delle monete usate dal telefonista, proprio non sapevo nulla. Credevo non esistessero neanche piu' cabine cosi'!

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  5. Tabula, Mimosa,
    pensavo di essere sola e involontariamente ho interrotto il vostro interessante scambio..

    Pamba

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  6. Grazie Pamba, ho cercato più volte di farvi riflettere (demandando a voi e infatti chiedevo soccorso ad architetti, ingegneri, geometri … etc) … io sono solo una intellettuale letterata … ;-)
    Il «laccio emostatico collocato sul fianco sinistro della vittima» mi ha molto impressionato.
    “Collocato SUL fianco sinistro”, vorrebbe dire “SOPRA”? sullo stesso fianco dove è stato inciso uno dei disegni, quindo collocato dopo il disegno, tra le ultime “simbologie”…
    Non possono essere “scivolati”, sono stati ben “sistemati” …

    Tabula, come posso fare un "fotoritocco" se non li ho visti, ma solo ho letto la loro posizione ... non ho idea a quanti cm stavano ...

    Ma poi ci sono ancora altri oggetti posizionati, come le 3 salviettine «sul lato destro a distanza di un metro dal capo imbevute di sostanze biologiche “verosimilmente riconducibili al cadavere a causa dello stato di ottima conservazione”».
    Oppure l’orecchino, anche qualle ad una certa distanza verso destra o il viso rivolto verso sinistra.
    Destra vuole dire Nord-Est e sinistra Sud-Ovest.
    Aveva i piedi rivolti a Nord.

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  7. Mimosa, se non sbaglio il pube è il centro della composizione e questo non è un particolare da poco...

    Ci rifletterò,ora vado.
    'Notte
    Pamba

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  8. Sì mimosa,
    hai ragione, ci avevi sollecitato.
    per me non sarebbe difficile fare uno schema grafico di studio da mettere a disposizione, il problema è che.. dovrei farlo ad occhi chiusi.
    sono impressionabile e conoscendomi è meglio per le mie notti insonni non aggiungere fantasmi o suggestioni spaventose.

    Le salviettine: un'altra incognita che ricordo bene.

    3 salviettine «sul lato destro a distanza di un metro dal capo imbevute di sostanze biologiche “verosimilmente riconducibili al cadavere a causa dello stato di ottima conservazione”».

    ah ah, le salviettine.. che ridere.. fai bene a riproporle, sono una barzelletta.

    doveva essere proprio raffreddata Melania, quanto muco nasale avrà mai prodotto per aver utilizzato ben tre salviettine per soffiarsi il naso?

    O forse non si era soffiata il naso? Vediamo un pò, a cosa servirebbero tre salviettine, umidificate devo pensare, altrimenti sarebbe stato specificato "fazzolettini".
    A pulirsi le mani? normalmente si utilizzano così, chissà per fare cosa.

    A nettarsi le parti intime? Per una pipì vanno benissimo, ma ne occorre una al massimo, tre sono eccessive.

    Allora a cosa saranno servite?
    a pulirsi dopo.. dopo quella cosa lì che una donna come lei non avrebbe mai fatto con un estraneo, ma che ha lasciato semenogelina dentro il corpo?

    Altro che docce e immersioni in piscina, caro Antonello, le salviettine risolvono un sacco di imbarazzi!

    O saranno servite al depistatore per pulire il corpo di Melania dalle proprie tracce?

    Perchè in entrambi questi due casi su queste salviettine ci sarebbe il dna di qualcuno, dna che si è trascurato dietro un «imbevute di sostanze biologiche “verosimilmente riconducibili al cadavere”».

    Verosibilmente. probabilmente, forse.

    Ci sarebbe solo da spiegare perchè quel cadavere, anche prima di diventarlo, abbia sentito il bisogno di liberarsi dalle proprie sostanze biologiche, chissà quali, ma evidentemente abbondanti, con ben tre salviettine umidificate.

    Insomma, che significa "imbevute di sostanze biologiche"?
    A nessuno è interessato scoprire di che genere e tipo di sostanze biologiche si trattava?

    Perchè se fosse muco doveva essere molto, se fosse sangue sarebbe stato scritto sangue, ma "sostanze biologiche" imbeventi mi fa pensare a cose del tipo.. saliva.. pipì.. secrezioni vaginali..

    RispondiElimina
  9. Grazie anche a te Tabula,

    tutti i “presumibilmente” di Tagl mi danno i brividi … in questo caso, effettivamente non sarebbe stato dovere suo analizzare oggetti, l’anatomopatologo analizza solo i cadaveri, il resto tocca ai RIS (da cui non trapela mai nulla prima del processo).

    A quello che hai scritto aggiungiamo una riflessione su
    «a causa dello stato di ottima conservazione»,
    sul momento fa ridere anche questa espressione. “Ottima conservazione” di che cosa? delle salviettine o di quello che stava sopra?
    se quello che stava sopra era tanto “evidente”, si doveva capire se era appartenuto alla vittima o ad altri (ad es sperma).

    Ma qualcosa ancora di più rimarchevole offre quell’espressione: parrebbe dire che era roba “fresca”, di una manciata di ore non certo di 48 ore.

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  10. Mimosa,
    troviamo poi un altro triangolo, quello delle incisioni, con uno dei vertice sull'addome, e gli altri due su entrambe le cosce.

    E' impossibile non considerare (e Annika :) in un suo commento a novembre ce l'aveva fatto notare!) che l'incisore ruota attorno alla parte piu' intima della sua vittima.
    macabro, ributtante e penoso rituale per noi, ma che non puo' escludere la gratificazione sessuale per lui.

    Pamba

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  11. io non ho capito bene la posizione dei piedi, e delle gambe.

    tu massimo sostieni che i piedi fossero uno sull'altro,
    Mimosa dice che la donna era a gambe divaricate, così come spesso anche io avevo trovato scritto dai giornalisti.

    Però c'è un però: con i pantaloni e le mutande calati "ordinatamente fino alle caviglie", quanto mai potranno essere stati divaricati quei piedi?

    Abbastanza da permettere ci fosse un accendino tra i piedi, sostiene Mimosa.

    O più genericamente tra le gambe?

    Era non una posizione con gambe a compasso da uomo vitruviano, ma, con le braccia allargate e le gambe parallele, relativamente unite e relativamente allargate, forse sovrapposte o forse no, la figura in chiaroscuro forma pur sempre una croce.

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  12. @ Tabula
    io ho visto decine di volte il filmato e le immagini.
    Si vedevano bene entrambi i piedi con le scarpe di ginnastica bianche, con l'orlo dei jeans che appena sormontava le caviglie.
    Le braccia erano "leggermente" allargate, scostate dal corpo ma non a uomo vitruviano.

    @ Pamba,
    sì, due triangoli, che possono intersecarsi.

    Mimosa

    RispondiElimina
  13. @Tabula
    si, io avevo barluminato l'immersione in piscina perche' amo gli stili grezzi, un po' come un antico contadino toscano che cerca di spiegarsi dei perche' che hanno bisogno di una motivazione.
    M. non sembra avere segni di collutazione, di trattenimento, eppure e' rimasta senza vita per una motivazione causata anche se natuealmente dissanguata, non sembrerebbe avere segni di rapporti, nulla, eppure la Sg, come ci diceva Annika, non puo' essere riconducibile "ad alcuni giorni prima" come invece sostiene Tagl., un cadavere che ha passato due giorni in un rave con acqua in fontanella australiana, vivide luccurnie e tristi piatti per volpi, cinghiali, lupi, forse anche tassi, istrici, uccelli predatori, eppure ne e' uscita linda, nessuna traccia di dna o di contatto animale, insomma "un cadavere sopravissuto" al clima, all'altitudine, ad un parco naturale, ad un misterioso rapporto invisibile con frutti viscidi e materiali, un cadavere sopravvissuto a due giorni di "eppure".
    Persino le coltellate sembra tirate da lontano, eppure vi sono ed alcune su tante erano letali, sembra siano state inferte con un coltello fissato in cima ad un "distante" bastone.
    Persino nel terreno nessun cenno di segnali di una qualche collutazione, trascinamento, nulla, M. e' stata rinvenuta come un giandante ritrova una cattedrale nel deserto, un non senso umano piu' che criminologico, piu' magico che esoterico.
    La piscina forse era un emblema ma se si levano i rivoli ematici ed il trucco "sopravissuto" anch'esso intatto sembra che si parli di un corpo appena uscito da una vasca da bagno e finito per caso a far pipi' a 15 chilometri da dove doveva essere.
    Insomma un anomalo e lindo non omicidio dopo uno spiritico rapporto che dal nulla poteva pure rischiare di "incintare" la morte o l'ultima vita.

    Sto sempre scandagliando il mondo del simbolismo e dell'esoterico, in alcuni casi sorprende invece il mitologico, specificamente greco, capita che Rea la dea madre durante il parto di Zeus, una cosa in famiglia, risulto' sotterrare le mani "dal dolore", non so se chi ha sotterrato di pini ed in parte le mani di M. potesse avere delle nozioni di mitologia ma e' stupefacente la concordanza, una simbiosi strana, questi "casuali" richiami spirituali di una persona e di situazioni di saccenza sono particolari, o forse e' proprio lei, M., che ha voluto lasciare un messaggio ben sapendo che di li a poco sarebbe spirata.
    Ed eventualmente che ci voleva dire??? Che il dolore e solo quello l'ha costretta a puntare le mani sul terreno???
    C'e' da impazzire dietro ai misteri esoterici, veramente ogni verita' puo' diventare uno dei tanti casi, un po' come in un tribunale, la simbologia come prova.

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  14. @Tabula,
    nel commento di Massimo dell'ultimo articolo, si dice che la cintura dei jeans sfiorava le scarpe.
    Anch'io ho evitato approfondimenti, se vuoi il link e' li'

    23 luglio 14:07

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  15. @ Antonello
    ti ricordi che il criminologo Lavorino ha ipotizzato la copertura del corpo con telo impermeabile?
    e noi abbiamo commentato : "forse per questo SOLO una mano è rimasta coperta dagli aghi di pino".
    Infatti solo una (la sinistra mi pare) era semi-nascosta .... come mai nessun aghetto sopra il corpo?

    Gli uccellini cantano nell'orecchio ...

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  16. Sai Pamba che io non ho notato la cintura?
    Non vorrei contraddire Massimo, ma io ho visto benissimo i jeans dal ginocchio in giù (le parti intime erano coperte dal tronco dell'albero, poi si vedeva bene l'addome bianco e gonfio)

    Mimosa

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  17. Si vede chiaramente la cintura e la "fibia" di metallo. i piedi sono staccati tra loro di circa 20 cm. e non sovrapposti e le braccia sono posizionate a delta.

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  18. @Antonello
    Anch'io ho tentato qualche ricerca, ma sono capitolata gia' con Crowley, l'ispiratore dell'ultimo folle assalitore di donne del teramano!

    In ogni caso, secondo voi che tipo di premeditazione c'era nello staging?

    Mi spiego meglio, un conto essere rimasto li, almeno 30-60 minuti dopo la morte, e c'e anche il sadismo di vederla dissanguare, un conto tornare con gli oggetti utili nel suo folle piano.

    Cioe' , ha improvvisato la sua composizione con gli oggetti e gli attrezzi che poteva avere con se' al momento o li ha accuratamente pre-scelti?


    Pamba

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  19. @Mimosa
    la mano sinistra e' la mano del diavolo nell'esoterismo, anche se nella relazione difensiva si dice stranamente chiaro che ambedue le mani furono dissoterrate di aghi di pino "e silenzi e funghi buoni da mangiare, buoni da seccare".
    Qualcuno, anzi molti si chiedono perche' se la mano sinistra e' quella del diavolo le fedi si mettono a quell'anulare e non a quello della mano destra.
    Semplice, basta rincitrullirsi su google e si riesce a sapere che una vena leggendaria partirebbe da quell'anulare per andare a rivivere ciclicamente nel cuore.
    Chi l'avrebbe mai detto.
    Forse le mani, essendo le prime ad essere attaccate, ricolme anche di tagli e tracce ematiche al palmo, ai polsi e nello strano anulare sinistro sono state interrate da M. per evitare attacchi, o per il dolore appunto o da qualcun altro per far capire, un sms quantomeno originale, si tagliano, colpiscono o coprono le mani di chi ruba, di chi partorisce Zeus, veramente strano.
    Per buona pace degli anonimi che deridono la fantasia ci sono sempre piu' realta' che superano pure i fumetti, e' di poco tempo fa il "non omicidio" tentato da una studentessa cilena in medicina nei confronti della sessantenne moglie di quello che veniva percepito come il proprio uomo.
    Che c'e' di fantasioso e strano??? Beh, non so come dirla ma l'arma dell'aggressione era una siringa che la carneficie ha cercato di piantare nel petto della "non vittima" ma, mica e' finita, la "non carneficie" sarebbe stata, e' il caso di dirlo, smascherata dai vifini sbalorditi che l'hanno vista uscire e rientrare travestita da Eva Kant.
    Il prossimo che si lamenta della prudente fantasia di questo blog gli lancio uno sputo virtuale come i lama un minuto prima di appendere al chiodo la mia misera immaginazione.

    http://www.ilvostro.it/cronaca/ex-badante-si-traveste-da-eva-kant-e-tenta-di-uccidere-la-rivale-in-amore/51363/

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  20. ok, braccia a delta, praticamente a triangolo.
    Pamba: non mandarmi a vedere cose che sai non potrei permettermi di guardare, eh!

    piedi staccati 20 cm.

    Non so se sia casuale la scelta degli oggetti, ad una prima occhiata sembrerebbero materiale di risulta.

    Poi sarebbeda capire se la siringa con eroina volesse significare proprio siringa con eroina, o se simboleggiasse qualcosa che punge il costato.

    certo i copriaghi non sono grandi oggetti testimoniali, se è un disegno che si voleva ottenere, sarebbero bastati dei sassi particolari ed evidenti.

    A meno che il tutto volesse esattamente richiamare il mondo della droga.

    come depistaggio o come monito a chi sa e tace, non si è ancora capito.

    c'è anche da dire che come materiale di risulta è decisamente omogeneo: non c'è una lattina vuota o un tappo di sughero, facili da reperire in un cestino, sono quasi tutti oggetti omogeneamente appartenenti al materiale sanitario.

    Insomma non essendo dell'ambiente bisognava proprio andarseli a cercare, proprio quelli e non altri,
    ci vuole un bel fegato per raccogliere da terra una siringa usata da un tossico.

    RispondiElimina
  21. @ Tab
    NON siringa da "eroina" ... siringa del tipo INSULINA

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  22. Chissà forse c'è di mezzo un ...infermiere

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  23. ok mimosa, ma dentro c'era eroina.

    così hanno scritto.

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  24. Il laccio emostatico era "anelastico", quindi stra-usato, vecchio ... altro materiale da risulta.

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  25. @ Tabula
    non mi pare sia nominata mai l'eroina, dentro c'era del siero ma non "identificato", misto al sangue di Melania, se non ricordo male.

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  26. Risulta alla quale hanno ccesso facile gli infermieri presso ospedali e cliniche

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  27. Mimosa, Tab
    Mi ripeto, sono noiosa..
    si, lo so che c'e scritto nell'ordinanza "tipo insulina" , ma se era quella mostrata da QG, gia' incellofanta come reperto, avrebbe drogato un elefante!
    Piu' grande, tipo quella per prelevare soluzione fisiologica.

    kit pronto soccorso, anche in auto, non necessariamente usata da personale specializzata?

    Pamba

    RispondiElimina
  28. Pamba, scusa ... QG COME può aver mostrato un "reperto"? Io non ho visto.
    Ovvero, chi gli ha fornito la foto dell'oggetto incellofanato ...

    QG ha persino detto che è stata ritrovata una terza siringa, dando per scontato che già due erano sul posto. Una nel petto, e l'altra?

    Mimosa

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  29. ma un kit usato!

    si sono sicurissima di aver letto che c'era eroina, ovviamente non è detto che la notizia fosse corretta. dopo cerco ancora.

    certo che se ci fosse sangue di Melania, qualcosa le hanno iniettato?

    RispondiElimina
  30. Sapete una cosa? tanto per fornir prova che l'Ordinanza a volte è scritta in termini “arcani”:
    mentre a p. 10 dell’O. di Teramo è scritto che c’era
    un «laccio emostatico collocato sul fianco sinistro della vittima»,
    a p. 11 si legge:
    «come già detto, nelle immediate adiacenze del cadavere venivano rinvenuti il telefonino spento appartenuto alla vittima e un laccio emostatico, vecchio ed anelastico».

    Allora? Quanti lacci c’erano sulla scena?

    Uno o più?
    Ma chi ha firmato il documento ha poi riletto?
    O sono messaggi in codice?

    RispondiElimina
  31. Mimosa,

    Scusate l'interruzione sono dovuta passare all'archivio segreto ;-)

    Per il momento ho queste immagini, con calma provo a cercare la puntata, se c'è ancora sul web.

    Però, che caos, qui sembra che le siringhe siano due e forse anche i lacci (oppure uno prima della raccolta e confezionamento?).

    http://www.crimescene.altervista.org/Da%20inserire/siringa.jpg
    http://www.crimescene.altervista.org/Da%20inserire/laccio2.jpg
    http://www.crimescene.altervista.org/Da%20inserire/Laccio.jpg

    Pamba

    RispondiElimina
  32. Pamba! che bell'archivio segreto possiedi, ben ordinato!

    C'è un po' di caos infatti...

    Ma perché ci dobbiamo occupare di ciò?
    Ho perso di vista la ragione ... oppure ho perso io la ragione ...

    Non stavamo ragionando sulla simbologia per arrivare alla figura dell'intagliatore? e sulla sua personalità, partendo dagli "indizi" disseminati?

    Ci riusciremmo, pezzetto per pezzetto?

    Mimosa

    RispondiElimina
  33. L’Anonimo sopra ha alluso al “personale infermieristico”, non ha nominato “personale medico” … lo avevamo già preso in considerazione, a suo tempo … e anche Massimo per primo, ricordando che in ogni esercitazione militare staziona una postazione sanitaria.
    Alle volte certe segnalazioni di Anonimi devono essere prese in considerazione.
    Tra i nostri protagonisti però, pare, ci sia nessuno che ricopra questi incarichi … ma se ci fosse qualcuno che ha ha che fare con uno bisognoso di insulina?

    RispondiElimina
  34. Sì Mimosa, andiamo avanti.
    Il discorso di Tabula filava benissimo, ma per parlare di simboli dovremmo anche capire il tipo di oggetto e la sua posizione...

    Anche la simbologia delle mani di Antonello era interessante.
    A me, banalmente, verrebbe da dire: per pulirle le mani, troppo insanguinate (sembra tenerci, in certe zone, questo intagliatore!) o per eliminare qualche traccia, di qualcuno che ha tolto l'anello?

    Pamba

    RispondiElimina
  35. @ Pamba
    tutto vero ... però ora mi scuserai, casco dal sonno ... buonanotte, a domani, a qualche ora ...!
    Ciao
    Mimosa

    RispondiElimina
  36. Forme a delta sono deliberatamente massoniche.
    Suggerisco questo sito:

    http://www.mitiemisteri.it/

    che si occupa di simbologia, numerologia, alberologia, esoterismo simbolico.

    RispondiElimina
  37. Zeus, Dio greco dell'Olimpo, figlio di Crono e Rea, famoso per le sue relazioni extraconiugali ed omosessuali (con Ganimede ed altri), sovrano dell'Olimpo, padre degli Dei, Dio del cielo e del tuono, la "Folgore" come iconografia.
    Partorito da Rea, la Dea della maternita', fra atroci dolori, tali che Rea sotterro' le sue mani durante il parto.

    http://it.m.wikipedia.org/wiki/Zeus#section_1

    RispondiElimina
  38. Altare di Zeus di Pergamo, edificato da Diomede Ii in onore di Zeus Soter (Soter=SOTTERare???, Zeus "salvatore") ed Athena Nikephoros (portatrice di "vittoria").
    Direi che le analogie cominciano ad essere un po' troppe.
    Se le cose sono attinenti, come sembrerebbe anche ad una prima lettura, e non casuali dovremmo avere a che fare con una persona che conosce molto bene la mitologia, non il solito omicida ignorante, sempre se.

    http://it.m.wikipedia.org/wiki/Altare_di_Zeus

    RispondiElimina
  39. Prima di tutto si deve tener conto che l'articolo è di un anno fa, quindi si basa sulle notizie di un anno fa. Questo è chiaro. Poi io non ho scritto che i piedi erano accavvallati, né che lo fossero le gambe, ho scritto che una gamba era piegata ed adagiata sull'altra. Al tempo questo mi avevano detto e posso non aver scritto in maniera giusta ed aver creato confusione... provo a spiegarmi ora.

    Intendevo dire che una gamba, adesso so che era quella sinistra, era piegata all'interno ed il suo ginocchio sormontava quello dell'altra gamba, seppure di poco.

    Per averne conferma, dopo aver letto l'annotazione di Mimosa sono andato a riguardarmi il video pubblicato dall'ansa; col fermo immagine, al secondo 47, si nota bene che i piedi non sono in posizione verticale ma tirano da un lato, e si nota che il sinistro è più in in alto del destro ed ancora più piegato all'interno (si nota anche la cintura nera).

    Quindi, anche se l'articolo ha un anno e tante cose non si sapevano, confermo quanto da me scritto a luglio 2011.

    Ciao, Massimo

    RispondiElimina
  40. Poi vado a riposare, Zeus infine compare anche nel fumetto "Pollon", nello specifico ne e' lo zio.
    Pollon e' una bambina che vuole diventare Dea e che fa di tutto per realizzare questo suo sogno.
    La Dea della speranza lascera' suo trono a Pollon dopo mille vicissitudini e sacrifici.
    Prima pero' gli offri' tanti doni fra cui una polverina che "talco non e', serve a dare allegria".

    http://it.m.wikipedia.org/wiki/Pollon

    Per chi non sa cosa centri Pollon e dove se ne vedano i richiami anche latenti e mica obbligatoriamente significativi mi spiace ma sono "segreti del blog", leggetevi tutti gli articoli sul caso di Ascoli e troverete i riferimenti.

    Non so, ecco, tutto va contestualizzato, direi che avendo approfondito non riesco ad avere ancora un'idea precisa, si parla di mitologia, di ipotesi e materie di per se evanescenti, incerte ed inespresse.
    Perdippiu' l'ambiguita' di interpretazione e' notevole, che pero' vi siano molte analogie mi sembra normale e pacifico riscontrarlo e prenderne atto.
    Sfugge ancora un ipotetico filo logico che non e' detto vi sia.

    Tornando per un attimo all'esoterico, se mai una linea ben definita e' lecito tracciare, direi che nei riti esoterici il centro e' l'altare, l'altare pero' in senso figurato, perche' anche "il corpo di una donna" puo' diventare un'altare.
    I riti esoterici riprendono alcune forme spirituali cristiane allo scopo di deriderle, di offenderle anche in maniera estrema con orinature su parimenti sacri, insulti, queste pratiche oggi addolcite ma estremizzate nella violenza raggiungono l'apice dell'ambiente fluidale un momento prima che giungano le finali pratiche orgiastiche, talvolta, specialmente fra i templari in epoca medievale si eiaculava dentro il corpo della medium anteponendo fra il pene e la vagina un'ostia sacra proprio al fine di umiliare le fedi cristiane ancor prima che i loro strumenti.
    L'occulto e l'esoterico trova la sua patria nei templari, in riti in terre sante che intendevano mantenere continuita' fra culture diversissime incontrate dai soldati.
    Il riferimento all'epoca medievale lo troviamo anche nella storia che il Dr. Ferraro raccontera' a Teramo, durante infatti i video e gli audio degli incontri da lui registrati ed infascicolati gli intervenuti , dopo riti orgiastici "a comando" ad un certo punto iniziavano a cantare motivi medievali.
    Io elenco solo, non vorrei mai che qualcuno mi dice poi che lascio volare la fantasia, sono dati perfettamente reperibili in rete, e non sostengo nulla, si sta appunto cercando di capire le diverse sinergie possibili ed analogie con l'esoterico.

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  41. la figura di Pollon, in un'espressione accattivante mentre strizza l'occhiolino, è la foto del profilo adottato dall'amica e vicina di casa Sonia Viviani qualche giorno dopo l'omicidio della sua carissima amica.

    Un discutibile cattivo gusto, del resto l'obbligo di mantenere il lutto non è più una consuetudine, specie i vicini di casa non ne hanno mai avuto l'obbligo.

    Vorresti riferirti a questo, Antonello?

    Zeus, Era-Rea, Pollon, polverina magica?

    Per non parlare del coniglietto di PlayBoy adottato subito dopo Pollon.

    Ma noi non possiamo certo sindacare sulla sensualità altrui, nè quella vera nè quella percepita a livello autoreferenziale.

    Quella che noi ad esempio potremmo percepire come una casalinga di Voghera finta bionda ed un pò sfatta, potrebbe benissimo riferirsi a se stessa come una bomba del sesso, o come una bambinetta maliziosa, chi siamo noi per impedire a chiunque il raccontarsi le proprie piccole pietose bugie allo specchio per sentirsi meglio?

    Naturalmente parlando di casalinga sfatta non mi riferivo alla persona in questione, era giusto per estremizzare il concetto.

    RispondiElimina
  42. Antonello caro mi hai sconvolta
    che i templari fossero blasfemi non l’ho mai letto da altre parti né mai sentito in tutte le conferenze a cui ho partecipato, piuttosto erano tutti religiosi e facevano 3 voti canonici: castità, obbedienza e povertà, a cui erano vincolati vita natural durante! Erano dei religiosi, e che in virtù del voto di obbedienza a Papa trucidassero i mussulmani per la guerra santa dell’epoca, beh, che dire? è comunque tutto altro rispetto alle azioni che hai descritto … con una medium poi? Ma dove l’hai letto?

    Mimosa

    RispondiElimina
  43. Per tornare a bomba sull’argomento “ora della morte”,
    ho sentito dire che anche la goccia di sangue può rivelare il suo tempo di vita, ossia si può datare a quanto tempo prima risalga il suo deposito fuori dal corpo, analizzando i suoi componenti (ad es. la degradazione dell’emoglobina o degli eritrociti). E’ Vero? Che ne direbbe la nostra Annika?

    La risposta mi servirebbe per pensare che anche dalle gocce di sangue trovato (e dalla "qualità" del loro essicamento) si potrebbe ricavare una collocazione oraria (benché approssimativa) di morte.

    Mimosa

    RispondiElimina
  44. Cara Mimosa,

    prendi questo intervento estemporaneo come un regalo di compleanno ed un saluto.

    Non so se quanto segue aiutera' la formulazione della tua ipotesi (poco e niente, purtroppo), ma che aiuti almeno i "futuri casi irrisolti" o, peggio ancora, risolti a scapito di persone innocenti...

    A parte il C14, assolutamente non applicabile in recenti casi forensica, si e' cercato da decenni di datare le tracce ematiche nei modi piu' disparati, finora sempre senza successo. E' pero' di recentissima scoperta, e di ancor piu' recente pubblicazione, un metodo rapido (risultato in circa 20 minuti), riproducibile ed indipendente da concentrazione e quantita' di residuo ematico presente nella traccia repertata. Utilizzando un laser a lunghezza d'onda 295nm, questo metodo si basa sulla misurazione del fluorescence lifetime (il tempo in cui la molecola permane nel suo stato "eccitato") del tryptophan, il maggiore flourophore endogeno presente tra le proteine contenute nel sangue (es albumina o gamma-globulina) e sensibilissimo alla conformazione delle stesse. Di conseguenza, l'invecchiamento causato dall'ambiente esterno su tali proteine e quantificabile misurando la fluorescenza del tryptophan fornisce la datazione della traccia ematica, soprattutto nella prima settimana di deposito/rilascio della stessa.

    Chemistry - A Eupoean Journal, Vol. 18, Issue 5, P. 1303-05, 27 Jan 2012, Dating Bloodstains with Fluorescence Lifetime Measurements", K Guo, Prof S Achilefu, Prof. M.Y. Berezin.

    Ciao, Annika

    RispondiElimina
  45. Oh carissima Annika ben ritrovata
    grazie per gli auguri e per il regalo ...che leggerò con calma per capirci di più ;-)

    anche se non è possibile utilizzare la mia idea con la tua risposta, sono contenta di averla pensata e ... di averti fatto prendere una pausa dal tuo buen retiro

    Un abbraccio
    Mimosa

    RispondiElimina
  46. @Mimosa
    nacquero nel 1100 dopo Cristo circa o 900 anni circa prima del Berluska, come si preferisce, erano "illuminati" come viene citato in un libro dei maggiori templaristi del mondo (tieni conto che posso postarti un solo link a commento per complicanze tecnologiche del tablet), erano comunque una figura controversa di cui fecero parte anche delle sette e viceversa.
    Subirono, forse non a caso, la persecuzione di Filippo il Bello, ed udite udite, della Santissima Inquisizione, come sempre dipende chi ti racconta "le storie", tantissimi siti li danno come i progeniti di coloro che, per negare, attaccavano l'accusa loro mossa infiltrandosi fra i loro stessi accusatori, la negazione estrema o l'innocentismo piu' attivo, anche qui come si preferisce.
    Io ho sintetizzato l'origine di un mondo descritta come progenita di molti appunti rituali esoterici persino attuali, di iniziazione, satanisti anche.
    La bestemmia come grado iniziatico e rituale, la negazione spirituale e persino la sodomia, se ci si cala nell'esoterico ed occulto l'ho premesso che si incontra di tutto, daltronde perdonami ma fra mille anni come pensi possa essere insegnato alle giovani scolare che si avvicineranno alla storia??? Forse che gli verra' descritto il rituale burlesque??? Noooo, gli diranno che era un condottiero con una lancia lunga lunga che amava agitare e divertire i propri gloriosi eserciti con l'onore in gioco di suadenti fanciulle che facevano a gara per aver l'onore di girare intorno alla sua penna, fabbricheranno libri appositi, gli abecedari dell'eroismo, e fiumi di "maschi", satanisti o meno, si dirigeranno nel paesino natale, come mussulmani alla Mecca, inneggiando al profeta della Setta della Lancia Lunga.
    Noi abbiamo avuto la fortuna di vivere invece le misere avventure dorate della nipote ereditaria di Mubarack, il liberismo populista e la distruzione montanelliana della stampa che "solo cio' che voglio io dovete scrivere".
    Io immagino un po' lo stesso scenario, con la differenza che la ritualita' templaristica, derivante anche dal Graal, sfocia in estremi profanatismi, ed e' storia, a pena di dimostrare il contrario a stuoli di studiosi pluridecennali in materia che scrivono fiumi di libri.

    Solo uno delle decine di link:
    http://www.disinformazione.it/templari.htm

    RispondiElimina
  47. Un altro link alla pubblicazione di un libro di Domenico Lancianese benedetto dal sito della Granloggia.it

    http://www.granloggia.it/gldi/default.aspx/1524-i_templari_setta_esoterica.htm

    la base era all'oscuro ma i vertici sapevano perfettamente, parla dell'Ordine dei Cavalieri Templari, o del Tempio di Salomone, ma in tante cose ripercorre argomenti assai attuali.
    La Setta della Valle, ed ancora preceduti e precedenti dai RosaCroce.
    Sostanziali precirsori della via di Osiride ed Iside, del contrasto, del polo negativo o positivo, dello squilibrio fluidifico funzionale ai riti.
    Avevo comunque anche gia' postato qualche link sulla storia dell'esoterismo collegata ai diversi spicchi temporali, la raccolta in una bacinella di sangue, che tanto fa scalpore fra gli anonimi, e' riportata come pratica rituale esoterica importantissima, certamente non di sangue umano ma di sangue di animale cornuto, di capra o di altro.
    Daltronde c'e' chi si tramanda il razzismo e l'odio etnico, e c'e' chi si tramanda il rituale esoterico con il sangue di Capra o Caprone, ci si stupisce???

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  48. se proprio vogliamo linkare, linkiamo.
    riguardo il laccio sul fianco sinistro ho trovato questo link.
    Interessante il fatto che i cavalieri usassero portare i lacci d'amore delle dame sul fianco.
    ancora più interessante l'usanza di porre due iniziali incrociate tra loro.

    è la vera origine del cosidetto "laccio d'amore".

    http://it.wikipedia.org/wiki/Laccio_d%27amore

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  49. Sullo stesso sito di prima vi e' anche un interessantissimo ed interminabile articolo di Franceschetti, su Rosa Crociani e Rosa Rossa, connessioni con i delitti, simbologie che ordinano o vietano indagini, Golden Dawn ecc.
    Non sono arrivato ancora in fondo, ne leggo un periodo al mese per non cadere in dimagrimento.
    Tanto per capire parla di Ordini Mondiali, di Politici e degli uomini piu' illuminati del pianeta e della storia, niente male come potenza, la piu' crudele sarebbe la Golden Dawn mentre, compresa la Rosa Rossa, sarebbero tutte derive Rosa Crociane, avrebbero, secondo Franceschetti, tutti asservito la vera tradizione e conoscenza Rosa Crociana purtroppo a proprio discutibile interesse.
    L'alchimia, il simbolismo, il rituale di studio e di laboratorio, l'invisibilita' figurata, la dote di "parlare tutte le lingue" riuscendo a fermare le indagini su un dato omicidio esponendo particolari simbologie.
    Inquietante direi, corrisponderebbe al 18 ' grado iniziale di rito scozzese in cui assemblano il loro nome "dei Rosa Croce", tutto e' comunque offuscato da mille differenziazioni che tendono allo svenamento e sfinimento.
    "Veramente un casino", come disse qualcuna uscendo dal Vaticano.
    Ho idea che per capirci qualcosa ci vogliano altro che anni.

    http://www.disinformazione.it/mistero_rosacroce.htm

    RispondiElimina
  50. @Tabula
    interessante quella delle iniziali in relazione ai simboli incisi, un incrocio che so di una C con una R o di una S con una V, potrebbero comporre simboli visibili come tali ai piu' ma vere e proprie firme ai posteri.
    C'e' infatti chi sostiene, fra i criminologi, che non c'e' omicida che non confessi "a suo modo" i suoi lavori, e' il linguaggio che si diversifica e che rende occulto il sentimento del pentimento goliardico controfirmato.
    Intanto atteso che una piramide di soli simboli vi e' geometricamente accennata direi che la piramide rappresenta con l'apice verso l'alto l'infinito eletto, divino, la tendenza alla perfezione.
    All'apice noi abbiamo una Croce di Sant'Andrea:
    1) Bandiera Scozzese.
    2) Simbolo ferroviario.
    3) Metodo di calcolo chimico.
    4) Inoltre sarebbe anche simbolo di alcune associazioni occulte.
    5) Attrezzo di sado masochismo.

    Ecco, se Annika, volesse evitarsi il disturbo di farmi il regalo per il 14 novembre dando un suo parere su quello specifico significato numero 3 (tre) ne sarei veramente grato oltreche' curioso.
    Uno specifico calcolo chimico al vertice potrebbe significare una chiave di lettura infinitamente conoscente del caso, praticamente qualcosa che non si trova di certo sugli abecedari.
    La commistione dei tre simboli con la svastica a sinistra e la grata a destra potrebbe significare il triste destino che le indagini poi hanno preso, cioe' nella visione Franceschetti chi uccide "dispone ed ordina" il destino delle indagini attraverso i simboli che incide, e se e' cosi' direi che e' stato sino ad ora un lavoro di manovalanza che rasenta la perfezione, forse esageratamente perfetto, un tripudio di impossibilita' materiali e di incoerenti convinzioni.
    Capite perche', nell'ipotesi, puo' essere attinente il SENTIRSI INVISIBILI ed il poter PARLARE TUTTE LE LINGUE???

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  51. no, Antonello, io non lo capisco.
    e devo anche dire una cosa: siamo O.T, pesantemente.
    Mi piace il fatto che tu sia uno che studia e scava in profondità, sei una persona non superficiale.
    Ma va anche detto che una stimolazione eccessiva corrisponde ad una stimolazione assente.
    Hai prodotto un sovrappiù di link e in più li commenti dando per scontato che tutti noi capiamo di cosa tu stia parlando, cosa impossibile a meno che si abbiano le giornate intere a disposizione.

    E' una ricerca interessante quella che fai, e il tuo approccio al problema è da uomo intelligente.
    Ma, se compi degli studi, ti consiglio di digerirli prima di condividerli con noi tutti, altrimente non se ne esce dai fuori argomento e da particolari e dettagli che assolutamente sembrano campati per aria e totalmente gratuiti, per poi non parlare delle divagazioni e digressioni verso le quali sei particolarmente portato.

    Detto questo, quando avrai digerito il sovrappiù di informazioni delle quali ti stai prendendo carico, ed è lodevole sia chiaro, dato che potrebbe non interessare a tutti farsi una cultura completa sui Templari le loro inclinazioni e le loro deviazioni, mi permetto di suggerirti di semplificare allo stretto necessario.

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  52. .. e soprattutto la cui attinenza sia evidente..

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  53. Alla "procedura" il percorso logico attraverso il quale compiere il calcolo chimico di Sant'Andrea:

    http://it.m.wikipedia.org/wiki/Croce_di_sant%27Andrea_(chimica)#section_1

    Annika avrebbe preferito gestire una profumeria, il senso del "normale" a me avrebbe trascinato verso una cioccolateria, vuoi mettere??? Prati infiniti ed allineati di ordinati cioccolatini al sapore di amara e medicinale ruta, crinali ondulati di glassa nocciola alle erbette montane, rivoli scoscesi di nutella ai fiori di lavanda.
    Invece no, rimangono solo vicoli ciechi di goliardici bancari, ombra e delizia di politici falliti, ed una fredda ed analitica passione nel ricostruire tutto cio' che e' stato distrutto mica solo dal tempo che passa, anche da intagliatori di pelli e carni, qualcuno diceva da disegnatori di tatoo.
    Belin, ma di questo passo dove finisce la gioia di vivere???

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  54. Ha ragione Tabula! Chissà chi lo capisce questo studioso di esoterismo. Io no. Sono solo infastidita dal cambio di binario. Non si parlava del caso Rea?

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  55. @Tabula
    stimo le tue critiche ma, vedi, e' proprio quello il problema, non serve studiare i Rosa Crociani ed il loro "invisibile" fenomeno, qui serve trovare le attinenze sostanziali, se vi sono, e simbologiche.
    Praticamente e' un mare aperto per chi non ha esperienza diretta, eppure per loro, un messaggio simbologico, e' come per noi scriversi una frase.
    Per questo "parlano tutte le lingue", perche' loro pur essendo di nazionalita' differenti, e' un'organizzazione mondialista, riescono a farsi capire alla perfezione come se stessero parlando la stessa lingua.
    Sono invisibili perche' ribaltano a difesa il concetto di segretezza, cosi' non troverai mai uno che ti dice che e' dei Rosa Croce, sarebbe il primo segnale che proprio non lo e', e se anche la storia di questo Ordine e' dubbia sulla semplice loro data di nascita o esistenza diventa semplice cogliere la loro invisibilita' figurata.
    Ripeto, anche studiassi la storia dei rapporti fra lumache probabilmente troveremmo delle attinenze con il caso di Ascoli, ed e' controproducente ed errato compiere delle scelte, dirigendo, come te mi suggerisci, la ricerca, no, la direzione potrebbe essere pilotaggio, io ti butto tutto li tranne cio' che non vedo, perche' e' intimamente mirata l'interpretazione della simbologia, non e' dall'esterno scindibile, capibile, coglibile, praticamente mi stai dicendo, finiscila di girarci intorno e dicci solo parti di verita'.
    Se solo avessi questo livello di peculiare conoscenza e sul simbolismo esoterico, e sull'arte del depistaggio e sulla verita' accaduta a M. ti sembra che sarei qua a contare le caccoline degli usignoli che planano sulla cantina di San Giovanni da Velletri???
    Piuttosto che dare piatti del tutto arbitrari e discutibili, oltreche' gia' "direzionati", preferisco allora tacere e non parlare piu' dell'argomento.
    Sempre inteso che, scusa eh, ma ho postato i link apposta perche' a chi interessa invece sia possibile o facilitato lo studio e l'aiuto, oltreche' il contributo.
    Io forse non sono superficiale ma non ho nessuna intenzione di sentirmi maestro in nulla, tantomeno su un argomento si affascinante ma a me profano come tanti.
    Quindi non dirigo, leggo, cerco di documentarmi da chi ne sa di piu' e posto le risultanze, vi era Sophie che parlava di geometrie delle incisioni e del ritrovato, si parlava di triangoli incrociati, bene, e' universale che il triangolo esoterico che ha l'apice verso l'alto simboleggia la tendenza all'infinito, alla perfezione, mentre quello che ha l'apice verso il basso la tendenza al terreno, al vil materiale.
    Sta ad ognuno poi inserire questo concetto esoterico nell'ambito delle incisioni e delle loro ipotetiche geometrie incise o figurate sul corpo di M.
    Siamo OT???
    Puo' darsi di si, forse hai ragione, forse siamo OT, ma e' un campo talmente aperto che, come faresti ad esser certa e cosi' scartare una possibile pista???
    Daltronde sui Rosa Crociani, ad esempio, ha scritto anche Massimo, sono ipotesi, e' come se ti mettessi davanti alla lingua antica di un popolo "senza scritto" e tu facendomi mille moine mi dicessi "e dai Antonello, spiegami finalmente chiaro", capisci che e' una contraddizione in termini???

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  56. Va beh, mo e' arrivato pure l'anonimo che vuole essere divertito ed informato, e che pure senza capire n'emerita cippa dei concetti che ho espresso da dell'esperto esoterico a destra ed a manca, mah, fate passare la voglia veramente, ma perche' non parlate voi anonimi o voi illuminati scettici in ogni dove del caso di Ascoli??? Gia', perche non scrivete voi belli chiari i concetti sul caso Rea??? Dai illuminatemi, spiegatemi cosa e' accaduto!!!! Forza!!! Coraggio!!! Se avete perfettamente presente cosa "NON SAREBBE ACCADUTO" sicuramente avrete altrettanto chiaro "COSA INVECE E' ACCADUTO", o no??? Altrimenti tacere ed accontentarsi delle verita' agli atti come tanti e' un'operazione di piu' alta intelligenza.
    Senza rancore.

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  57. Riprovo a riprendere il filo.
    Lancio alcuni ulteriori spunti.
    Intanto è molto interessante, cara Tabula, il “laccio d’amore”, guarda caso il laccio emostatico trovato era vecchio e deteriorato, forse conservato come “ricordo”?

    Per contro la siringa conficcata nel petto (addirittura ha infilzato il bordo del reggiseno) era nuova mai usata (nonostante le contradditorie notizie di cronaca di allora).

    C’era anche l’involucro nei pressi e portava tracce di DNA maschile e femminile. Non so che tipo di “tracce”, ma certo non erano “impronte”.

    Nessuna impronta sugli altri oggetti.

    Perché 2 cappucci copriago?
    allora sarebbe vero che c’era un’altra siringa nei pressi? o forse era stata portata via perché vi sarebbero state trovate tracce di chi si è iniettato qualcosa?

    E’ evidente che la siringa nuova infilzata nel costato deve racchiudere un significato preciso. Massimo ha citato anche il dardo nel petto di Sant’Orsola, Tabula la lancia nel costato di Cristo in Croce.
    Tra i miei appunti ho trovato in un commento (copiato da altro blog) un riferimento alquanto audace: che la siringa da insulina alludesse al “diabete” che le coccole della coppia facevano venire a chi li frequentava?

    Eppure ancora mi domando perché circondare il corpo di oggetti riconducibili o al mondo della droga (collegamento spontaneo quando si parla di siringhe e lacci) o alla sfera della salute-malattia (insulina, diabete).

    Ad ogni modo negli oggetti distribuiti e nei disegni apparentemente esoterici c’è la firma dell’autore.
    Gente così è troppo sicura di sé (nel male) per non sfidare gli inquirenti restando anonimi, invisibili, muti.
    L’hanno capito anche gli inquirenti e i criminologi veri che quello non è un depistaggio (sarebbe alquanto sgangherato o maldestro) e non sarebbe nemmeno un instradamento a far sospettare del marito (non ci sarebbe stato bisogno, il marito è sempre il primo sospettato).

    Un delitto di questo tipo, con sequestro della vittima per ore o giorni, senza seviziarla, ma poi finirla in un modo così sadico come le pugnalate, usando i guanti durante tutto il tempo, ha sicuramente senso per chi ha ordita tutta la trama.

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  58. Può darsi, Mimosa, può darsi.
    il laccio può avere molti significati, come pure quello della caccia al cinghiale, preso al laccio e poi accoltellato con un coltello montato su un bastone, credo lo accennasse ieri Antonello,
    lasciato dissanguare e se ne recupera poi nottetempo il corpo..
    ma non è questo il caso, c'è stato contatto.

    Antonello, non te la devi prendere.
    Ti ho detto cosa ne pensavo, non sono certo responsabile degli anonimi: capisco che l'argomento susciti entusiasmo, anche io mi sono persa a leggere i riferimenti massonici sui triangoli e le corde per costruire i templi.. di assonanze ce ne sono, se vuoi anche con il satanismo, omicidio rituale al plenilunio il giorno 18, ovvero tre volte 6, e chi più ne ha più ne metta.

    Nessuno ti vieta di porre in rilievo un'assonanza particolarmente significativa mettendo il link e argomentandola, ma un altro conto è andare completamente fuori argomento discettando della vita della morte dei peccati e delle abitudini dei Templari dei Massoni.


    Perchè io i commenti me li leggo, e mi va il cervello in pappa.

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  59. MIMOSA cara, avevo deciso di non intervenire più nella discussione, per ragioni che, a mio parere, ho ritenuto ovvie, ma, leggendo il tuo ultimo periodo del post delle ore 18,05 "Un delitto di questo tipo, con sequestro della vittima per ore o giorni, senza seviziarla, ma poi finirla in un modo così sadico come le pugnalate, usando i guanti durante tutto il tempo, ha sicuramente senso per chi ha ordita tutta la trama", voglio ricordarti che fu MR ad allontanarsi volontariamente (stando alle dichiarazioni di SP) dalle altalente, per raggiungere il luogo del possibile appuntamento.
    Se non l'avesse fatto, tutto il piano "ordito" sarebbe stato vanificato. Per cui, non credo in una codificazione preventiva (premeditazione) della eliminazione della donna, nè ad un sequestro strettamente forzato della stessa ( non vi sono segni che lo indichino).
    L'aggressione la ritengo una conclusione imprevista, da tutte e due le parti, dopo un rapporto sessuale ach'esso non forzato.
    Se si fosse trattato di una "eliminazione" programmata, non si sarebbe ricorso ad una dinamica disordinata, rivelatrice di inesperienza ed improvvisazione: si sarebbe ricorso a mezzi più spicciativi e sicuri.
    Non dimentichiamo neanche, la quasi certezza, supportata da molti indizi, che l'operatrice diretta dell'omicidio, possa individuarsi in una donna.
    Se teniamo presenti questi punti da noi stabiliti, con un'alta percentuale di possibilità, ci sembrerà appunto, come dicevo "superfluo" tutto il resto che non punti su altre ragionevoli alternative, degne di considerazioni, perchè basate su FATTI e non su fantasie.
    Un caro saluto, Pino

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  60. @Tabula
    non me la prendo, se la critica e' costruttiva come potrei??? E' che il secondo articolo sopra di Massimo intendeva porre, a mio avviso l'accento su un'interpretazione non depistante degli incisi sul corpo di M. e non ho capito perche' sarebbe OT un tentativo, forse esteso, di approfondire l'argomento sette, iniziazioni esoterismo.
    Non c'e' poi molto da capire e tieni conto che ho sintetizzato di molto gli argomenti anche staccando i vari link.
    Daltronde abbiamo analizzato tantissimo al microscopio, manca il simbologismo se, per forza, non si voglia considerare i segni figurati incisi come un'opera depistatoria.
    E secondo me si sotyovaluta questo aspetto, perche' sr e' vero cio' che scrive Pino e' anche fortemente probabile che l'attivita' incisoria sia stata effettuata da entita' completamente diversa da chi ha aggredito non premeditatamente.
    Quindi, o qualcuno sa perfettamente il significato dei segni incisi sull'addome e sulle coscie di M. oppure si deve tentare di fantasticare seguendo il filo di quanto e' pubblicato in rete, si fantasticare, non sara' mica una bestemmia!!!???
    Comunque no problem, semmai mi completero' in silenzio la mia ricerca, piuttosto che mandare in pappa il cervello a qualcuno o di "dirigerne" i risultati e' sicuramente meglio.
    Spero di non aver fatto perdere il filo a nessun altro.

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  61. Pino caro, che a me risulti, non è mutata la posizione di partenza che vede M andare all’appuntamento (potrebbe anche averlo organizzato lei) e nessuno ha cercato di negare che «L’aggressione – come dici tu sia – una conclusione imprevista, da tutte e due le parti», tuttavia ritengo tutto ciò resta strettamente compatibile solo se la morte resta collocata alla serata del 18 aprile come si era riusciti a stabilire.
    … MA, più in là si sposta l’orario, che fossero le 3 di mattina del 19 aprile o le 3 di mattina del 20, puoi ben capire che si debba parlare di "sequestro" con dei “custodi”, all'interno di un “piano ordito” da qualcuno per trattenerla e non certo per farci delle lunghe partite a carte, perché se ad una certa ora fosse stata libera di tornare alla sua famiglia chiaramente sarebbe corsa dai carabinieri a raccontare quello che le era successo … non pensi che le sarebbe stato impedito?
    In un modo o nell’altro la sua fine era segnata.

    Qualche giorno fa ci siamo messi a rivalutare i termini “ritrovamento” e “scomparsa”, prendendo spunto dalle parole delle Ordinanza che riportavano i passi della relazione del Tagl riguardo al momento delle incisioni post mortem, pertanto abbiamo dovuto prendere in considerazione che M sia stata trattenuta da qualche parte e con qualcuno a custodirla per un pomeriggio, una notte, una mattinata e un altro pomeriggio e un pezzo di serata e quindi la morte si spostava di 36 ore … non siamo riusciti a capire quale delle dichiarazioni dei medici legali sia la corretta.

    Però è chiaro che, se le ferite post mortem sono state eseguite “non molto tempo prima del ritrovamento”, dobbiamo pensare che c’era un “piano” dietro la sua scomparsa («M è caduta in un tranello», lo abbiamo ripetuto più volte) e una “organizzazione” (per quanto sgangherata) nel trattenerla.
    Perciò ho scritto:
    «Un delitto di questo tipo, con sequestro della vittima per ore o giorni, senza seviziarla, ma poi finirla in un modo così sadico come le pugnalate, usando i guanti durante tutto il tempo, ha sicuramente senso per chi ha ordita tutta la trama.»

    Tu dici anche che se M non fosse andata all’appuntamento tutto il piano "ordito" sarebbe stato vanificato. Ovvio.

    In quest’ultima serie di post, io ho inteso solamente concentrarmi su chi ha stagiato, non sugli autori dell’omicidio o sulle motivazioni. E’ materiale già ampiamente trattato e stai tranquillo che, almeno per me, rimangono punti stabiliti. Inoltre, non sto andando alla ricerca di alternative.
    Se ben mi conosci, faccio molta attenzione che tutto quello che scrivo non sia fantasia ma abbia la possibilità di riscontri nei FATTI, tanto è vero che non ho mai preso in considerazione le 7, i diavoli o i coperchi.

    Un saluto, Mimosa

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  62. Ecco, come promesso, alcune immagini di oggetti sulla "scena del crimine"

    QG:
    http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/full/246040/puntata-del-16-settembre.html
    (dal min 41 circa)
    Qui le immagini di alcuni oggetti sono a colori, ma non si intravede mai il corpo di Melania.

    Comunque..

    - l’accendino sembra poco al di sotto dei piedi (forse, “tra i piedi” inteso come proiezione, né sotto uno né sotto l’altro);

    2 cappucci coprisiringa, uno vicino alla mano, uno un po’ più distante (sembra dall’immagine del pacchetto di sigarette, vicino a queste)

    3 salviette di carta con tracce biologiche a circa un metro; se sono le immagini originali sembrano veramente usate molto di recente;

    Estate in diretta:
    foto in bianco e in nero scattate il giorno 20 aprile.
    http://www.youtube.com/watch?v=rxTlS2b8H3Q

    Pamba

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  63. MIMOSA, la proposta di ipotesi alternative non erano dirette a te: avevano altra direzione.
    Per quanto riguarda il sequestro, se c'è stato, come tale, penso che abbia preso la sua vera connotazione molte ore dopo la permanenza "volontaria" di MR con X ed Y, durante la quale potrebbe non aver pensato alla necessità di scappare, in quanto supponeva di risolvere la questione con un comune accordo. ( e qui entra la probabilità che SP sapeva dell'incontro, in quanto parte direttamente interessata, come da ipotesi da me sempre sostenuta).
    Per il momento della morte, penso che si possa ipotizzarla avvenuta nelle prime ore della notte del 19, ed il vilipendio, che ritengo solo un disordinato depistaggio, senza troppe fantasie, sia stato effettuato nelle prime ore dal mattino.
    Conosco bene la tua precisione nell'esprimere le idee, ed ho molta fiducia nelle tue proposte sempre mirate, per cui sono d'accordo con tutte la tua precisa "punteggiatura".

    Pino

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  64. MIMOSA, il tuo riscontro, se lo dai, lo leggerò domani.
    Buona notte carissima, Pino

    RispondiElimina
  65. Caro PINO, non avevo dubbi, la mia precisa "punteggiatura" inglobava i "destinatari" della direzione da te pensata ... che sapevo non essere io ...
    anch'io lancio messaggi per dire quello che non è conveniente dire e nel modo più diplomatico ... anche se a volte ottengo il risultato opposto e chi dovrebbe capire non capisce.
    Buona notte a te, carissimo!
    Mimosa

    RispondiElimina
  66. Cara Pamba
    mi sono sorbita quasi tutta la trasmissione di QG del 16 settembre ... e anche le emerite cretinate dette da alcune persone ...
    non hai colpa tu, per carità, sono stata io che non mi sono accontentata del 40° minuto.
    Idem per l'altro link ... che brutti ricordi ...

    Osservazione importante: è stato detto che il cellulare di M è stato trovato vicinissimo al corpo ...
    fate vobis le considerazioni, se utili.

    Altra cosa che mi ha colpito e mi ha dato fastidio: sono state mostrate mille riprese di 'sto benedetto telefonino sempre spacciandolo per suo : una volta orientato a destra, una volta a sinistra, una volta tutto nero, una volta metà bianco ... una volta in mezzo ai sassolini una volta a metà tra i sassolini e gli aghi di pino ...
    idem per il laccio emostatico …! in più versioni.

    Mostrano il pacchetto di Marlboro ben schiacciato come da uno scarpone, anche quello vicinissimo ad un copriago di siringa.
    Non sono mai stati inquadrati mozziconi di sigarette (formidabili portatori di DNA), nessuno ha fumato in quel posto?
    Che ci faceva quel pacchetto, che tra l'altro non è la marca fumata dai coniugi Parolisi?
    Non era utile alle indagini?

    Troppe lacune nelle indagini.
    Troppa confusione nello staging ... ammesso che tutti gli oggetti ne facessero parte ...

    Grazie cara per il tuo contributo.

    Mimosa

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  67. Nuoto tra gli ultimi input.
    Antonello, sì è vero, Massimo si orienta su un'azione di staging non casuale ma raffinata da conoscenze di un certo tipo.
    d'altro canto pino controbatte a noi tutti dicendo che, nel caso, l'omicidio non potrebbe avere a che fare con tanta raffinatezza, poichè efferato e disordinato.

    Certo c'è da dire che non di omicidio si è trattato, ma di ripetute ferite ognuna delle quali non mortali che han provocato un lento dissanguamento, a causa del quale dopo diverse decine di minuti è sopraggiunta la morte.

    Non so come si verifichi un omicidio d'impeto, specie se a condurlo sia stata verosimilmente una donna.
    Non capisco insomma se sia automatico finire l'avversario nel gesto d'ira, o se sia sufficiente colpirlo per sfogare la rabbia, e dove capita capita.
    Ci sarebbe da precisare che la rabbia non si è sicuramente placata con la prima serie di coltellate, poichè dopo le diverse decine di minuti ne sarebbe sopraggiunta una seconda.
    Se ad opera della stessa mano, non si sa.
    certo è che se si fosse inteso provocare una lenta agonia ed una morte per dissanguamento, l'obiettivo sarebbe stato perfettamente centrato.
    Difatti quel che è strano di questo omicidio, è che calza a pennello con le modalità omicide rituali sotto diversi aspetti, primo tra tutti il tipo di morte provocata.
    Anzi, il tipo di ferimento provocato, poichè Melania era stata e non direttamente uccisa, e questo anche se la morte è stata una conseguenza inesorabile di quelle ferite.

    Posso capire che Antonello si metta a studiare le caratteristiche degli omicidi rituali, e ribadisco che l'approfondimento su alcune tematiche l'ho inteso fare anche io.
    Nessuno di noi ha la verità in tasca, è giusto fare i nostri ragionamenti e siamo qui apposta per metterli sul tavolo e discuterne.

    Quel che dovevo dire a te, Antonello, io te l'ho detto chiaro e tondo: non è mia abitudine girare intorno agli argomenti o lasciare che gli altri ci arrivino da soli. Mi dispiace che la cosa ti offenda, avevi inteso assai meglio le mie intenzioni nelle prime risposte che mi hai dato.
    Del resto c'è chi si defila, io ti guardo in faccia e te lo dico: bello, interessante in sè, ma è troppa roba e non va nemmeno al sodo.
    Trova il sodo e proponi quello, se vuoi un consiglio pratico per ottenere l'attenzione altrui.
    Se invece non lo vuoi, il consiglio, fai pure come ti pare: per quel che mi riguarda puoi postare il calendario Pirelli dei Templari, il blog non è mio ed io di certo non ne sono la guardiana, nè ho il diritto di dirti alcunchè, nè a te, nè a nessuno.

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  68. No, Pino e Mimosa, io non riesco ad essere troppo diplomatica. preferisco dire, poichè preferirei che a me venisse detto, senza ombre equivoci o rancori.
    del resto è talmente difficile attenersi all'argomento quando si discute che si finisce per uscire dal seminato, e per un dentifricio senza tappo si finisce a rinfacciarsi urlando le colpe di tre generazioni passate.

    Piuttosto: Pamba: se mi garantisce che nei tuoi link non si veda niente di impressionante, ci vado.

    Mimosa: tu che l'hai visto, non si vede il cadavere, giusto?

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  69. @ Tranquilla Tabula
    niente cadavere ... solo ad un certo punto un disegnino ma neanche tanto vero.

    Spero che il fatto di esssere "diplomatica" tu non lo interpreti come "ipocrisia", perché è lontano mille miglia dalla mia natura ...

    Mimosa

    RispondiElimina
  70. @tab
    Ti assicuro che sono la persona giusta a cui fare queste domande...
    Dunque, il link dell'Ansa non te lo consiglio, io l'ho guardato con un occhio solo, senza fermo immagine, zoom ecc. ed ora me ne pento..

    Gli altri per me sono ok, sono immagini di oggetti, inframmezzati a disegni di M. e ricostruzioni dell'agguato da parte di un uomo (quelli di QG).

    Se passa il caldo, spero di addormentarmi
    Buonanotte, Pamba

    RispondiElimina
  71. @ Pamba e Tabula
    sembra che mi facciate passare per una persona dal gusto macabro ... credetemi, sono solo una dai nervi di acciaio da sempre ... mio marito dice che neanche il diavolo mi fa paura ... anzi che lui dovrebbe avere paura di me ... ;-)

    Dormite felici!
    Mimosa

    RispondiElimina
  72. @Tabula
    sono contrariato ed anche un po' sbalordito per la sostanza che non condivido del tuo appunto ma non offeso, non mi offendono le limpidita' di chi, finalmente, non fa giri di parole e scrive cio' che pensa sopratutto senza offese, perche' dovrebbe??? Anzi, te lo ripeto, sono aspetti che stimo, e' piu' offensivo che tu possa pensare questo.
    Con la stessa limpidita' direi che vi sono visioni diverse, e che alcuni pensano le ferite da incisione, con stupefacente certezza, come una mera attivita' confusa e depistante, mi sembra di aver compreso anche senza intendere approfondire minimamente altre piste, te fai riferimento all'esoterico quando parli delle strane modalita' della supposta aggressione, io ho ancora troppe remore ed i troppo pochi dati certi non permettono in taluni casi che io mi schieri, ad esempio, fra la costrizione ed il ricatto esiste una zona scura in cui alberga il raggiro, il nascondimento, il giocherellone far credere se e' funzionale ad un preciso scopo, zona in cui si sofferma anche e sopratutto una violenza piu' psicologica tesa ad influenzare la volonta', non solo con GHB, piu' che piegarla o costringerla.
    Credo poi che non abbia veramente senso attribuire all'entita' che ha aggredito poi, anche una sofisticata e professionale attivita', anche fosse solo di depistaggio, c'e' inoltre una buona fetta di contorsione spazio/tempo in cui va fatta chiarezza quanto piu' e' possibile, una zona oscura in cui ancora non e' e non puo' essere chiaro, a logica, il reale punto di inizio, prosecuzione e termine dell'aggressione, perche' tutti mi sembra dubitano che il corpo sia potuto essere custodito ed aggredito a Ripe e con dinamiche standard.
    Riassumendo, io metto il dubbio al centro della ricostruzione, ed i pochissimi dati che, a partire da criteri personali, lo ammetto, ritengo oggettivi.
    Tornando alle incisioni, ci sta, io stesso non mi sono per ora mai azzardato, per quanto sopra, a sconfessare la tesi depistatoria, forse ho questa pecca che scelgo solo all'ultimo, lasciando prima aperte mille ipotesi, daltronde, detto da uomo, "le ipotesi non sono donne" dovrebbe essere, secondo me il motto di ogni buon "ricostruttore".
    Non so cosa intendevi quando "mi consigli" di percorrere metodi alternativi per agire sull'attenzione di chi legge, non capisco perche' entri, anche solo suggerendo, in una sfera personale di ogni utente che liberamente sceglie e il modo e la sostanza da sottoporre, per non parlare dei motivi per cui e come lo fa.
    Catturare od agire sull'attenzione altrui e' per me un concetto altamente negativo, io sottopongo alla libera attenzione di chi e' interessato cio' che scrivo, e non tutti, consentimi, scrivono per l'attenzione altrui, alcuni per dare un libero apporto ad una discussione che, ti sfugge, sembra potesse esserci.
    Come vedi nemmeno io faccio giri di parole, non penso che per questo tu me ne voglia, ti ripeto, no problem, completero' forse in anni e per un interesse mio culturale e professionale forse l'argomento sette, esoterismo ed iniziazioni.
    Ora se abbiamo finito con le stoccate io riterrei chiuso il discorso, rimanendo su posizioni legittime per ognuno, non intendendo piu' riprenderlo per non annoiare, monopolizzare o sviare la continuazione della linearita' della discussione che mi sembra ripresa da Mimosa.
    Piu' rispetto di prima.

    RispondiElimina
  73. Bene.
    Sì antonello hai ragione, non dovevo entrare nella tua sfera personale e consigliarti. Ma giacchè entro in relazione con ognuno di voi, ognuno di voi entra nella mia sfera personale, ad ognuno mi riferisco in maniera autoreferenziale da interlocutrice unica: lo so che non è così, ovviamente quando parlo mi riferisco unicamente a me stessa e al fatto che preferisco che le suggestioni e gli input vadano al nocciolo se stai parlando "con me".
    Insomma se una cosa mi dà fastidio dà fastidio a me, e se la tiro fuori è perchè mi sembra che l'interlocutore si sia perso nei dettagli di un discorso che IO, soggetto unico che parla a nome proprio, seguivo magari con interesse.
    Mimosa: no, non penso affatto tu sia ipocrita, semmai decisamente trasparente anche quando NON dici, ormai colgo.

    Pamba: eviterò il link dell'ansa.

    adesso vorrei riorganizzare le idee, non è detto che sia importante chi pensa cosa.
    e non mi sento di escludere niente anche se le convinzioni di persone che hanno un certo fiuto vanno in direzione diversa.

    Per quel che mi riguarda, le possibilità di:

    a) un omicidio rituale
    b) un depistaggio ad opera di una mente più addentro in certe conoscenze
    c)entrambe le cose insieme

    rimangono aperte.

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  74. @Pino
    sono mesi che cerco di trovare una sola distinzione, in tutta la scena del crimine rinvenuta, comprese le incisioni, che con certezza direzioni il tutto, o una parzialità, verso un'attività depistante piuttosto che "di messaggio diretto simbologico o meno".
    Forse cerco troppe certezze io ma anche solo per curiosità, da dove estrai tu la certezza che tutto, comprese incisioni, siringa, Sg o altro, siano riconducibili ad un semplice e disordinato staging o depistaggio???

    Voglio dire, a me appare tutto perfettamente ambiguo, tutto può essere il contrario di tutto, te invece sembri certissimo che sia tutto un disordinato e grezzo depistaggio, da cosa trai questa tua certezza se posso???

    RispondiElimina
  75. Tra tutti i link che avete segnalato

    non so se ci sia anche questo

    http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/08/04/754094-delitto-rea-parolisi-innocente-prova-biscotti.shtml

    Non resta che aspettare...

    RispondiElimina
  76. ... e se lo dice Biscotti.... ;)

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  77. sgozzamento, a Pasqua!
    dite che non è rituale, ditelo!

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  78. @ Anonimo 14.41

    Se lo dico che fai? Mi scagli contro uno dei tuoi punti esclamativi? Ed aggiungo che evidentemente non hai mai esaminato un corpo o una death scene che presentasse genuine simbologie rituali. Il caso Rea puzza di rock 'n' roll stage acting lontano un miglio. Need say no more.

    Sophie

    PS so that you're not left wondering, sex and drugs came earlier.

    RispondiElimina
  79. @Sophie
    mentre ancora aspetto che Pino mi elenchi una sola certezza che determini il fatto che per lui certamente il post mortem sia tutto e solo depistamento.
    Hai centrato cosa volevo rischiarare, con la tua affermazione, che e' molto simile a quella di Pino, rischi di sconfinare nel depistamento della stessa aggressione e non solo della responsabilita' in capo a chi ascriverla.
    Riesco a spiegarmi??? Cioe' fino a che punto ed in quali atti compiuti dagli intervenuti si e' voluto depistare la responsabilita' e fino a quale punto invece i fatti accaduti???
    Non e' una domanda insignificante e superficiale, perche' se e' solo il dissanguamento che si voleva bastava il tramortimento con il colpo in testa e la coltellata al fegato.
    Nella ipotesi sopra quindi dovremmo rivedere il concetto di "omicidio d'impeto" e non predeterminato che invece praticamente chiunque cita a primo acchitto.
    Lo spartiacque immaginario e che lascia pensierosi sono le coltellate alla schiena, al collo ed all'emitorace sinistro, domanda:
    con certezza dove e' cominciato e dove e' finito lo staging e quali risultanze sono con certezza da ascrivere a offesa fisica, a depistamento e quali hanno invece valore di messaggio???
    Ad esempio, la Sg ritrovata, atteso che sembrerebbe strano un rapporto che non lascia altre tracce, e' un depistaggio, una violenza, una voglia che qualcuno si e' levato o un messaggio diretto e chiaro verso qualcuno??? E perche' se si hanno certezze le si hanno???
    Le incisioni, idem, offendono fisicamente, depistano, rappresentano o parlano???
    Lo chiedo perche' mica e' tanto scontato che M. sia stata aggredita se tutto puzza di depistaggio, una linea demarcatoria ci dovra' pur essere, e come e dove tracciarla con certezza???

    RispondiElimina
  80. @ Antonello

    Quante domande ti poni e mi poni! Ho risposto all'anonimo perche' lo sgozzamento di cui parlava mi ha fatto sorridere: proprio mal riuscito, trattandosi di 3 "graffi"... Eh si che durante le decine di minuti del periodo agonico di tempo ce n'era per recidere la carotide, infilzare esofago e trachea ed addirittura decapitare, eppure...

    A mio parere la linea demarcatoria e' da porre nel momento in cui "arrivano i rinforzi" ed la mano ferma di chi sa bene come eseguirli traccia tagli post mortem netti e decisi. Per il resto, non mi interessa affatto provare a capire i perche' e i percome di chi stupra, uccide e/o depista.

    RispondiElimina
  81. "Ci sarà il professore trevigiano Stefanio Vanin tra l’équipe che stilerà una nuova perizia "sul corpo" ( lo riesumano ? ) di Melania Rea per cercare di stabilirne in maniera definitiva l’orario della morte[....] analizzerà dunque le larve rinvenute sul corpo di Melania Rea per cercare di datare al meglio l’ora del decesso"

    Perche ? Tagliab. e la Canestr. se n'erano dimenticati ?

    E queste "larve" dove e come sarebbero state conservate ?

    RispondiElimina
  82. il link che ha postato enrico ha dato molto fastidio ai colpevolisti...ahaha si azzannano su facebook...

    basta vedere questo messaggio

    Credo che i giudici sapranno valutare tutto quello che è P.,ma l'omicidio di Melania ha ancora dei lati oscuri...: non è stata trovata l'arma del delitto,non è ancora stato identificato il telefonista,non è stata trovata la prova, oltre ogni ragionevole dubbio, che sia stato il marito,insomma ci sono ancora delle risposte che i giudici vorranno....e,secondo me,così come è attualmente il processo e a quello che i giudici hanno in mano,aspettiamoci che P. sia scagionato e con "tante scuse"......Ovviamente per come ha trattato Melania,tradendola innumerevoli volte con le soldatesse,credo che,anche se verrà scagionato,non avrà vita facile e a sua figlia,una volta adulta,dovrà rispondere a delle domande molto chiare.....e quel giorno,non vorrei trovarmi al posto suo.
    lella

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  83. buonasera.
    in questo forum sono intervenuta una volta . .il caso parolisi lo seguo superficialmente. ma ho fiducia che parolisi abbia giustizia se si trovera' la sua innocenza ..
    anche perchè non è sicuro che se venisse provata .. parolisi non avra' le sue belle gatte da pelare ..
    certo che ha fatto male a tradire .. ma tanto è diventata una moda ..
    è criticato..offeso ,dileggiato ... hmmm sopratutto anche da quelli che avranno scheletri nell'armadio ...

    la figlia quando diventera' grande dovra' accettare il padre com'è.. con le debolezze e le virtu' ... naturalmente se verra' appurata come spero l'innocenza ..
    alla figlia quando sara' adulta consiglio che non dovra' condannare il padre .. ..

    RispondiElimina
  84. sono un lettore del blog e questo e' il mio primo post.Ho letto che discutete di simbologie massoniche, ma mi chiedo: la camorra non usa simboli o rituali?
    il tappo o pistone di siringa in un orifizio si capisce cosa vuol dire...ma una siringa infilata dalla parte del cuore?
    Una camorra-connection mi sembra non da scartare, visto l'arresto della soldatessa complice della camorra..e non so come sono arrivati a quell'arresto, nella caserma qualcuno ha collaboratocon chi indagava su di lei?

    RispondiElimina
  85. @Sophie
    premesso che intendevo dei perche' di certezze eventuali e non di perche' soggettivi di chi ha agito sulla scena, anche io ritengo una perdita di tempo cercar di capire i malsani perche', tolto che se si deve pero' interpretare o perlomeno decifrare la scena ritrovata cercando di comprenderne la dinamica diventa importante anche chiedersi dei perche' e se possibile darsi delle risposte.
    Pino, che non capisco perche' non intende rispondere a domande in fondo semplici, diceva che per lui non vi sono messaggi, e che tutte le alternative al depistaggio sono fantasie, io chiedevo semplicemente perche' ne era cosi' sicuro, non mi occupavo di certo di cercar di capire perche' eventualmente chi ha depistato lo ha potuto fare.
    Te indichi il limite demarcante nelle ferite post mortem, e posso essere daccordo atteso che si presume la scienza abbia basi certe, ve ne sono pero' dei possibili altri che non possono non far pensare, lo stesso luogo abbiamo visto che non puo' non essere stato scelto per qualche istrionico motivo, troppo il rischio, si diceva, di portare un corpo o di li aggredirlo deliberatamente ai piedi di un reparto in esercitazione con tanto di sentinelle, ed il luogo secondo l'accusa e la scienza e' stato scelto prima dell'aggressione perche' li sembra sia avvenuto tutto.
    Vi e' poi un'altra singolarita', in aggressione d'impeto si sarebbe deciso di colpire piu' volte insistentemente l'emitorace sinistro in maniera superficiale, senza affondare in sostanza gli insistenti colpi, direi singolare come impeto, che se e' tale diventa ad occhio incontrollabile, va oltre per natura, non riuscirebbe a rimanere tale dovendo contare i superficiali centimetri con cui, chissa' per quale ragione, si dovrebbe affondare l'arma.
    Quelle al semitorace pero' sono ferite ante mortem, e sono di impeto in accusa, inferti nella incontrollabilita' della rabbia, rabbia che invece sembra abbia permesso di contare i pochi centimetri con cui sarebbero stati inferti.
    Inoltre la non collegabilita' certa fra ferite inferte (colpo in testa, alla coscia e coltellata al fegato) ed il posto in cui si da per certo sia avvenuta l'aggressione non lascia spazio a sicurezze di sorta, come del resto l'assenza di tracce animali e dna su un corpo che si ritiene depositato a 1200 m. s.l.m. in un parco naturale.
    Per quanto sopra diventa determinante incrociare le risultanze per comprendere l'esatta sequenza e cercar quindi di capire i diversi ed ipotetici significati a quel punto riaffioranti forse con maggiore limpidita'.
    Li abbiamo potresti rispondermi, bene, avevamo anche la Sg ma sembra che abbia un significato diverso da quello enunciato da Tagl. ed allora se permetti rimango titubante, non riesco piu' a credere a questa piuttosto che a quella scienza, non mi fido e lascio spazio alla logica per trovare un appoggio esterno ed ulteriore e non sto dicendo che non credo a te, visto che oggi sembra sia il giorno dedicato alle incomprensioni.

    RispondiElimina
  86. @anonimo delle 20.18
    alla siringa innestata nel petto vi sono molte possibili spiegazioni ed ognuno qua ne riconsegna liberamente una propria.
    Personalmente ne ho tre possibili:
    1) Due utilizzi della stessa siringa con stantuffi ed aghi diversi con successivo innesto al cuore per depistare, il secondo stantuffo, se non erro, viene rinvenuto in mezzo alle coscie, viene rilevata Sg a tampone senza per questo che vi siano dna nelle parti intime della vittima. Sto dicendo che la siringa potrebbe essere stata utilizzata per inoculare GHB, ad esempio, e con il secondo stantuffo ed ago proprio la Sg.
    2) Alle soldatesse mi risulta venga praticato un vaccino con una puntura sotto il seno.
    3) Se la siringa fosse stata lasciata ai lati del corpo non avremmo tutti pensato che qualcuno, specificamente sanitario, aveva potuto tentare di aiutare M. per poi essersi dovuto arrendere o scappare disturbato lasciando i propri strumenti in maniera disordinata a Ripe???

    Ma come dicevo vi sono spettri di possibilita', Mimosa ne elencava qualcuno post o commenti fa.
    Qualcuno ritiene anche la siringa un elemento del tutto depistante.

    p.s. se trovate un nick qualunque non ci si confonde fra anonimi.

    RispondiElimina
  87. Caro ANTONELLO,
    solo ora ho acceso il pc causa il tremento caldo che abbiamo quì da noi, e rispondo sibito ai tuoi interrogativi.
    La risposta è unica e semplice: come te e gli altri, mi sono costruito la mia teoria, tratta da constatazione e ragionamento, che NON NECESSARIAMENTE deve coincidere con le tue ipotesi e quelle di altri.
    Uno stesso evento, può essere visto e descritto in modo diverso, secondo le deduzioni di ognuno.
    Ciao, PINO

    RispondiElimina
  88. @Pino
    immaginavo, anche qua un torrido veramente fastidioso con punte di umidita' da stagno d'aria.
    Quella che te giustamente mi dici e' la base di tutte le discussioni, ci mancherebbe, e se non rispettassi la tua idea anche diversa dalla mia sarebbe un po' come anche non rispettare la mia anche se diversa dalla tua.
    Rimane il fatto pero' che ognuno costruisce la propria idea su delle basi ben precise, a volte razionali, a volte analitiche od anche intuitive e che dal confronto e dalla messa in discussione delle proprie idee, non sempre, alcune volte come minimo si esce rafforzati nelle proprie convinzioni.
    Anche solo che qualcuno di esterno possa, nell'onesta' intellettuale, mettere alla prova i costrutti anche non propri non fa secondo me che arricchire perche' in ogni caso l'idea o si cambia o ne esce piu' forte di prima.
    Detto questo, la mia era una semplice curiosita', siccome io ancora trovo che vi sia troppo spazio al non escludibile mi chiedevo a partire da quale criterio te invece risultassi piu' che certo del fatto che a Ripe, a parte forse tutto cio' che si potrebbe archiviare come aggressione, si e' rinvenuto solo depistaggio disordinato e confuso e non rappresentazione o simbologia ne messaggi diretti a nessuno.
    Solo questo, ma se non vuoi rispondere perche' magari pensi che siano criteri tuoi che non ti va di esporre non c'e' problema, basta dirlo, non ti leggevo ed anche se potevo immaginare non capivo, nulla di che.

    RispondiElimina
  89. @ Antonello

    L'accanimento sull'emitorace sinistro si potrebbe spiegare in maniera abbastanza elementare. Tagliabracci parla di un destrimane. Ebbene, con coltello impugnato "a pugno" (pollice al limite esterno, mignolo vicino alla lama), a meno di non torcere il polso si colpisce con l'arma ad ore 7, con presa a sinistra dell'assalitore e lama rivolta a destra di quest'ultimo, ergo emitorace sinistro della vittima... Potrei sbagliarmi, naturalmente.

    Ciao, Sophie

    RispondiElimina
  90. @ Sophie
    allora, ritieni anche tu che le pugnalate sul corpo supino sia state inferte dalla posizione dietro alla testa e non sul davanti(che avrebbe implicato lo stare quasi a cavalcioni del corpo)?
    Per questo gli schizzi si sono concentrati sullo spigolo N-E?

    Non cambia nulla rispetto alla morte tragica, ma può spiegare qualcosa sulla vigliaccheria dell'assalitore ...
    Mimosa

    RispondiElimina
  91. @ Anonimo delle 20:18
    mi fa piacere sapere sia stato il tuo primo commento, ma di sicuro non sei un assiduo lettore del blog, altrimenti saresti informato riguardo all’arresto della «soldatessa complice della camorra» e non ti domanderesti: «come sono arrivati a quell’arresto, nella caserma qualcuno ha collaborato con chi indagava su di lei?», perché avresti trovato nei commenti anche i link che rimandavano alla vicenda.

    La camorra si offenderebbe ad essere chiamata in causa in ciò che è accaduto a Melania Rea. Hanno altri metodi per “punire” gli sgarri.
    Qui si tratta di una donna che NON è stata AMMAZZATA, è stata lasciata morire dissanguata dopo averla tagliuzzata e il corpo è stato fatto ritrovare. E’ chiaro questo?

    O si è trattato di una cricca associata alla camorra che ha “deviato” (e in tal caso sono certa che una punizione sarà intervenuta a danno di costoro) o si tratta di un’organizzazione con altri agganci e altri legami.

    @ TUTTI
    soprattutto qui è intervenuto un lercio individuo a “marchiare” il cadavere. A quale organizzazione ascriverlo? Questo è il problema proposto alla discussione.
    Antonello prospetta spiegazioni esoteriche o consimili.
    Io ho affermato che potremmo essere di fronte ad una firma, ma sempre solo riguardo alle incisioni post mortem, che sono un linea di demarcazione, come ha ben detto Sophie.

    Però, dal “demarcatore”, ovvero dai “rinforzi”, si dovrebbe poter risalire al gruppetto che ha attirato M nel tranello … amici degli amici … basterebbe un pizzico di onestà investigativa.

    Non riesco a essere persuasa che il vilipendio del cadavere sia «solo un disordinato depistaggio, senza troppe fantasie» (come ha affermato Pino, e le opinioni altrui sono opinioni da rispettare). Restano sempre valide le domande: perché il corpo è stato fatto ritrovare? e perché proprio a Ripe? Che senso hanno i disegni incisi sul cadavere?

    Nessuno degli oggetti sparpagliati (ad arte) intorno al corpo, ha condotto gli investigatori a SP, e dunque perché aggiungere anche i disegni arcani?

    Se questo non «puzza di rock 'n' roll stage acting lontano un miglio», come ha detto Sophie, non so cosa altro commentare…

    Mimosa

    RispondiElimina
  92. sophie
    la tua risposta all'anonimo a me francamente non è piaciuta
    e, tanto per continuare il tango dei fraintendimenti odierni,
    potrei dire con buona approssimazione che quasi nessuno di noi usuali commentatori del blog, e gran parte dei lettori, non ha mai visto morti per omicidi rituali.
    Ma neanche abbiamo visto mai morti ammazzati con uno staging maldestro a coprirne i responsabili.

    detta come l'hai detta, francamente a me sembra che tu ci stia dicendo di tacere tutti quanti perchè non siamo del mestiere.

    ok, l'hai detto ad uno solo, ma come zittisci lui hai implicitamente zittito tutti quelli che tengono uno spiraglio possibilista verso l'ipotesi dell'omicidio rituale, Massimo Prati compreso.

    Perchè noi non ne sappiamo niente.
    Perchè noi di quelle cose lì non ne mastichiamo.
    e probabilmente hai anche ragione.

    Non siamo del mestiere e ravaniamo nel buio, ma non siamo di certo dotati di poca o scarsa capacità analitica, siamo semplicemente ignoranti,
    nel senso che ignoriamo.

    Che si fa allora, smettiamo di seguire il ragionamento o smettiamo di commentare proprio?

    RispondiElimina
  93. ANTONELLO
    Ho capito perfettamente: vuoi che ti spieghi i motivi che mi hanno indotto alle conclusioni che conosci. Bene, eccoli:
    1 Non vedo nessuna DISPOSIZIONE SIGNIFICATIVA negli OGGETTI sparsi per terra, intorno al corpo di MR, se non una normale casualità.
    2 NON RISCONTRO ALCUN DISEGNO (un poco me ne intendo di grafica, sia pure rudimentale) nelle incisioni effettuate sul corpo, in zone diverse, se non un segnale di odioso OLTRAGGIO, oltre che il tentativo di creare confusione negli investigatori.
    Queste le mie deduzioni.
    Naturalmente, ho rispetto anche di quelle degli altri, tenendo conto che ognuno, come ho già precisato, ha un suo punto prospettico da cui guarda lo scenario.
    PINO

    RispondiElimina
  94. Non sono un criminologo né sono mai capitato sulla scena di un assassinio ma la logica mi dice che un delitto c.d. “rituale” DEVE necessariamente presentare segni precisi ed inequivocabili ( mutilazioni , oggetti simbolici evidenti e riconoscibili, ecc…)
    Non mi sembra che nel nostro caso siano presenti queste caratteristiche.

    Sono quindi d’accordo con Sophie la deturpazione del cadavere è un depistaggio fatto “alla buona” operato da una mano più decisa di quella che ha sferrato i colpi mortali

    RispondiElimina
  95. @ Mimosa

    allora, ritieni anche tu che le pugnalate sul corpo supino sia state inferte dalla posizione dietro alla testa e non sul davanti(che avrebbe implicato lo stare quasi a cavalcioni del corpo)?

    Direi di SI.

    @ Tabula

    Oh dear! Ti assicuro Tabula che il mio commento non intendeva zittire nessuno e che era rivolto esclusivamente all'anonimo, o meglio ancora al contenuto del post dell'anonimo.

    A mio parere, personale e professionale, lo staging e', per l'appunto, uno stage act. E, come ho gia' scritto in un post indirizzato ad Antonello, l'anonimo mi ha fatto sorridere perche' parla di "sgozzamento", cosa che di certo non si e' MAI verificata: Melania presenta 3 tagli superficiali alla gola (non uno solo lungo e profondo), e di tempo per sgozzarla, volendo, ce n'era a iosa; addirittura, anche per decapitarla... Ritengo anche, come appena confermato a Mimosa, che quei tagli siano stati inflitti in seguito, al termine dell'azione omicidiaria, e da dietro, con Melania in posizione supina.

    Still friends?

    Ciao, Sophie

    RispondiElimina
  96. Certo Sophie, still friends.
    l'amicizia non significa accondiscendenza piena e totale, ma rispetto e stima pensandola anche diversamente, e queste componenti nei tuoi confronti non sono sono mai mancate.

    Piuttosto.

    Volevo indicarvi la notizia dell'arresto di tale Francesco Rea, un capoclan a capo di un'organizzazione che forniva pagamenti mensili ai detenuti ed ai loro parenti, al fine di garantirne l'omertà.

    Ho trovato il collegamento con Melania Rea in uno dei primi articoli relativamente all'omicidio, nel quale si ipotizzava che la stessa fosse stata uccisa per colpirne il padre, parente non so in quale grado del capoclan Francesco Rea (il vecchio, e non il giovane recentemente arrestato).
    Questa della vicinanza familiare è stata una pista ben presto abbandonata, la ripropongo perchè immagino che per far giungere i pagamenti ai detenuti in carcere qualche tramite che lavorava all'interno degli stessi potrebbe essere una possibilità non troppo avulsa dalla realtà.

    Tra ex avvocati di uomini di mafia bellocci che tentano la scalata politica, guardie carcerarie chiamate in prima battuta dal marito della scomparsa, persone che si sono schernite dietro un "non capisco perchè abbia chiamato PROPRIO ME", e queste parentele imbarazzanti dei Rea, si delineerebbe un quadretto molto molto particolare.

    Sempre che la famiglia, che abbiamo sempre chiamato "clan" senza alcuna allusione specifica, ma semplicemente per il loro essere compatti e monolitici, sia realmente imparentata o connessa con queste persone, il che non è assolutamente detto, ci mancherebbe.

    Tanti portano lo stesso cognome senza per questo conoscersi affatto o condividere l'altrui stile di vita.

    (sempre che sia possibile, in un ambiente del genere)

    Non sono nemmeno riuscita a capire a quando risale l'articolo, nè posso sapere se questa pista sia stata già seguita dagli investigatori senza riscontro.

    RispondiElimina
  97. sono un anonimo pigro e sprovveduto, quello che preferiva la camorra-connection alla massoneria-connection....riguardo alle macabre incisioni sul cadavere, non scarterei nemmeno l'idea che possano avere una origine mediatica....ossia un'imitazione delle presunte croci incise sul corpo di Yara Gambirasio, su cui i media avevano
    speculato...imitazione mirata a depistare e contemporaneamente soddisfare una morbosita' presente nell'intagliatore-depistatore?uno che forse ama i tatuaggi?

    RispondiElimina
  98. Verita' e rispetto per la Famiglia Rea tutti con voi x Melania I primi mesi era un continuo cercare scuse e lasciare il beneficio del dubbio,perche' credere che un padre tolga la mamma alla propria bambina in modo cosi' atroce e con nulla da rimproverare a lei,ne' come donna e ne come madre,mi pareva assurdo.........ma vagliando a fondo atti e notizie (quelle piu' fondate) e con lui che si avvale della facolta di non rispondere,i dubbi son stati sempre meno.......lui c'entra e se anche non fosse l'eecutore materiale,sa' tutto quello che e' successo e il suo atroce silenzio e' la prova piu' lampante!Morena

    un'altra filosofa che sa tutto!

    RispondiElimina
  99. @ TABULA

    " Volevo indicarvi la notizia dell'arresto di tale Francesco Rea, un capoclan a capo di un'organizzazione che forniva pagamenti mensili ai detenuti ed ai loro parenti, al fine di garantirne l'omertà."

    Se non se ne parla in relazione al "caso REA" i motivi sono solo 2

    - o perchè non c'entra niente
    - o perchè c'entra "troppo"

    Va' a sapere quale dei due è quello giusto

    @ Sabry

    metti tra "virgolette" quello che trascrivi da fecebook se no ci si confonde

    RispondiElimina
  100. D'accordo Enrico,la prossima volta lo farò...ma preferisco non andare più a leggere in quelle pagine..

    il titolo dice tutto...è a sostegno dei Rea

    RispondiElimina
  101. @Sabry
    a me non dà particolare fastidio che il titolo sia a sostegno dei Rea, a te sì?
    anzi, a me non dà fastidio che alcunchè sia a sostegno della famiglia della vittima.
    In quanto colpiti da un lutto meritano sempre e comunque il massimo rispetto per il dolore che hanno sofferto e soffrono.

    e questo è un conto.

    Dopodichè non trovo eticamente condivisibili altri loro comportamenti.

    e questo è un'altro conto.

    dopodichè, come ho recentemente letto altrove, non è alla famiglia della vittima che si richiede di conservare un certo equilibrio.

    ma agli altri.

    RispondiElimina
  102. Ma infatti,a me non interessa niente dei Rea,mi riferivo alla gente che scrive queste cose,e che sono ossessionate da Melania

    RispondiElimina
  103. @ SABRY

    Non preoccuparti : era molto chiara l'intenzione che ti ha spinto a riportare quel messaggio su facebook.

    RispondiElimina
  104. http://www.crimeblog.it/post/15611/omicidio-melania-rea-verdetto-per-parolisi-entro-fine-ottobre


    L'avvocato Biscotti è convinto che non sarà condannato!

    RispondiElimina
  105. Enrico
    Ma mi dici perchè deve riportare notizie da face book?
    Non è che nasconde la sue idee camuffandole con la firma di altri?
    La tattica l'ha usata già troppe volte!
    E voi gli date ancora corda?
    Mah...

    RispondiElimina
  106. @ "l'altro anonimo" ;-)

    Tu dici ? La tizia di cui sopra starebbe facendo questo "giochetto" ?

    Embè ? Che riporti, che riporti.

    Se dovesse farlo con questo scopo farebbe due fatiche : una per gettare il sasso e l'altra per nascondere la mano

    Tra l'altro "i messaggi" sono talmente di basso livello da non suscitare il minimo interesse

    RispondiElimina
  107. Ripensavo ai tagli, sia peri che post mortem. La differenza tra gli uni e gli altri e' impressionante. Da una parte abbiamo ferite poco profonde, incerte, non mortali, tranne 2; 2 su ben 35. Dall'altra una serie di linee che incidono la pelle.

    Mi chiedevo nuovamente: perche' l'assassino ferisce 3 volte la gola di Melania senza mai sgozzarla? Perche' la colpisce 33 volte su 35 senza riuscire a finirla. E si che non poteva neanche sapere quale delle ferite avesse provocato lo stato agonico, dato che i 2 tagli profondi creano un'emorragia interna non visibile dall'esterno. L'assassino e' convinto di aver colpito Melania con ben 35 colpi mortali, ed il numero elevato e' dovuto a rabbia, perdita di controllo, accanimento, mancanza di esperienza e/o inefficacia dell'arma (lama decisamente troppo corta)? O forse si rende conto che per finire l'opera velocemente occorrerebbe e basterebbe un solo 36esimo colpo deciso ma non se la sente di sferzarlo? Qualunque la risposta, rispetto alle incisioni post mortem le ferite peri mortem parlano di mancanza di esperienza della persona (assassino alle prime armi) che di inadeguatezza dell'arma. Posso solo immaginare che i rinforzi siano stati chiamati praticamente subito; e che Melania sia stata portata in ambiente chiuso (probabilmente il chiosco di Ripe) e che li' e non all'aperto, dati i batteri solo superficiali, probabilmente entro poche ore dal decesso qualcuno l'abbia seviziata. E le incisioni, la cui foto ufficiale osservo da diversi giorni con particolare attenzione in quanto qualcosa non mi torna (quanto e' stata ritoccata? something doesn't add up...), raccontano invece di adeguatezza ed esperienza, e, forse, anche di un'orario ben preciso, se mai si potesse essere certi che le foto siano genuine... Comunque, per chi le ha osservate, sono gli "incontri" tra le linee la parte piu' significativa: la punta del punteruolo non slabbra la pelle nel punto di intersezione con una linea precedentemente incisa. E questo richiede una destrezza non da poco... o un certo PMI rispetto all'incisione, o probabilmente entrambe le cose.

    E allora, per come la vedo io, da una parte abbiamo un assassino reticente, forse immediatamente pentito, di certo indeciso e al suo primo, e si spera ultimo, omicidio; dall'altra "briila" un entourage in grado di vantare, come minimo, un intagliatore provetto ed un esperto di telefonia mobile, e di operare un tale rock 'n' roll act da creare l'enigma del decennio.

    Ed io mi chiedo: in cosa consiste il legame tra un gruppetto di stupratori da rape drug ed assassini sgangherati ed un team di esperti nel settore delle "ripuliture" quasi da applauso? Chi o cosa lega queste due entita' altrimenti cosi' diverse? Sex or drugs?

    RispondiElimina
  108. @Sophie
    e qui ti volevo, sempre in relazione alla immaginaria linea demarcatoria fra le due ipotetiche entita' e fra le loro rispettive attivita'.
    Tu stessa citi l'illogicita' di tagli altrimenti letali ma non approfonditi, io aggiungo tutta la parte emitoracica sinistra offesa da similcoltellate mai letali e di poco profonde, insomma inesperienza va bene, forse anche in certi, pochi, momenti impeto ma la gratuita' a me fa pensare ad ennesimi depistaggi.
    Per questo mi chiedevo se si e' voluto confondere le vere attivita' o chi ne ha avuto la responsabilita' od ambedue, perche' delle differenze potrebbero far emergere logicita' interessanti.
    Ad esempio, ma piglialo come esempio fine a se stesso, aggressione, tramortimento, coltellata al fegato a San Giacomo, ed ancora non vedo rivoli di sangue perche' al fegato abbiamo emorragia imponente ma INTERNA (concediamo piccolcole fuoriuscite assorbite da vestiti.
    A quel punto alle 16,00 M. avrebbe potuto essere gia' deceduta dopo alcne decine di minuti ma a San Giacomo (sotto giurisdizione ascolana), immagino e fantastico che se lei stessa non ha mai cercato aiuto ben potendolo fare (non ha fermato i ciclisti. non ha utilizzato il cellulare che sembra avesse con se) il motivo da cui possono essere scaturiti i fatti potrebbe essere INCONFESSABILE e conosciuto da una cerchia vicina anche ad S.
    A quel punto per paura e per non essere costretti a confessare verita' urticanti e scomode oltreche' pericolose qualcuno potrebbe aver deciso di inscenare tutto a Ripe chiamando i "rinforzi", in questo caso si farebbe strada l'ipotesi di LucaP, che parlava di fatti accaduti il 18/04 sera confortati anche dall'anomalo traffico di quella sera registrato dagli abitanti e la scena dei militari con camionetta visti a Villa Lempa visibilmente sconvolti e fuori orario.
    E' un esempio ma in quel caso la linea demarcatoria dello staging si sposta verso un'aggressione spostata di luogo, di tempo e comprendente ferite che attualmente noi consideriamo illogiche.
    Mo, non vorrei che come al solito mi si imputa di essere maniaco dell'immaginazione ed era un solo esempio per spiegare.

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  109. l'altro anonino,che problema hai?ti danno fastidio i messaggi?è quello che circola in giro

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  110. @altro anonimo
    Secondo me ha fatto bene Sabry a postare pareri diversi, anzi se riuscissero a stare alle regole di un confronto leale e rispettoso io proprio inviterei i colpevolisti a partecipare, saro' ironico ma non bisogna chiudersi in "un imbuto" culturale.
    Ecco pero' non del tipo "e' stato lui perche' me lo sento", magari anche discutere sui "come", "con quale tempistica" e "dinamica", ma anche "dove".
    Se mi trovo davanti un "l'ha tradita e quindi e' lui" non capisco come si possa arricchire ed impostare un dialogo.
    Ma se vi sono colpevolisti convinti su basi solide, argomentate e che sopratutto si sono almeno letti gli atti, sarei anche curioso di percorrere ricostruzioni diverse, perche' no??? Avanti, se c'e' lealta' io non ho paura di mettere in discussione le idee che posso essermi fatto, l'unica paura che potrei avere e' la cagnara mediatica per cui alla fine potrebbe rimetterci lo spazio comune.

    RispondiElimina
  111. Bravissimo Antonello!!!!

    ma stai sicuro che qui non metteranno piede perchè ridicono sempre le solite cose,tutto ruota intorno al tradimento,purtroppo!

    RispondiElimina
  112. l'avete letto già questo?
    suppongo di sì.
    ci vogliono quelle tre-quattro ore, ma è un efficacissimo documento.

    per i lettori silenziosi e disinformati, e non per quelli parlanti ed informati, lo posto qui

    http://criminologapaparesta.wordpress.com/2011/07/20/omicidio-melania-rea/

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  113. Supponi giusto alba tu, lo stesso documento, il ricorso della Difesa in pdf, lo trovi nella parte sinistra del blog, sotto le strisce pubblicitarie dove sono inseriti gli atti pubblici del caso Scazzi e del caso Rea. Quello a cui hai fatto riferimento è il secondo che trovi sotto la scritta: Atti Salvatore Parolisi.

    Grazie comunque. E se dovessi trovare in internet qualcosa di inedito, o anche solo di interessante, non farti scrupolo a postarlo.

    Ciao, Massimo

    RispondiElimina
  114. @ Massimo, buongiorno
    riguardo alle novità, c’è una frase alla fine del tuo articolo che mi ha colpito:

    «Ed a proposito del telefonista... pare non abbia usato una scheda per chiamare, pare abbia usato una moneta da un euro»

    Bella questa, da dove è saltata fuori? si viene a sapere adesso? è una “indiscrezione” dalle tue fonti, immagino.
    E come mai all’inizio tutti erano così sicuri che il telefonista avesse usata una scheda (che non so come pare lasci traccia)?

    Hai ragione, un “bel” modo di investigare, secondo me avrebbero dovuto sequestrare tutta la cabina e portarla in laboratorio … Peccato, troppa fatica …

    Ciao, Mimosa

    RispondiElimina
  115. Infatti aveva usato una scheda!

    RispondiElimina
  116. Certo che questo “telefonista misterioso” deve avere la coscienza sporca, MOLTO sporca

    Non solo sapeva perfettamente come fare per impedire alle forze dell’ordine di risalire alla sua identificazione, non solo ha avuto l’accortezza di utilizzare una cabina telefonica nel centro di Teramo dove, per sua fortuna, il sistema di videosorveglianza era fuori uso ma – se effettivamente fosse stato un innocente pensionato inciampato per caso in un cadavere durante la quotidiana passeggiata salutare – a quest’ora ,a distanza di un anno e con l’imputato Parolisi in gattabuia con l’accusa di uxoricidio, non avrebbe più alcun motivo di temere “grattacapi”

    Evidentemente il tizio in questione non deve essere in buoni rapporti con la Giustizia.

    Legato, direttamente o meno al delitto. "il telefonista" è uno che ha qualcosa di pesante da nascondere

    RispondiElimina
  117. E’ quello che avevo sempre pensato anch’io, ENRICO.
    Ti ricordi quanti articoli on line dal titolo “Individuato il telefonista”? Solo nel titolone, però, perché all’interno non si diceva niente, al massimo che lo stavano cercando.

    http://www.abruzzo.tv/news/delitto-melania-rea-individuato-il-telefonista-si-cercano-altri-testimoni-perplessita-sulla-testimonianza-di-lestini-15445

    Ad un certo punto addirittura è stato scritto che era uno di Villa Lempa:

    http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/08/06/news/parolisi-il-complice-e-in-caserma-e-la-procura-militare-avvia-l-inchiesta-1.4907966 (articolo del 6 agosto 2011)
    Infine sfuma la pista del telefonista che ha fatto ritrovare il corpo di Melania. Una telefonata in questura indicava il nome di un teramano. Ma questi, rintracciato dai carabinieri, ha risposto: non sono io il misterioso telefonista.
    (MA SI PUO’ scrivere così? che figura ci fanno i CC?)


    Qualche giorno dopo che un’esultante Sciarelli aveva annunciato che i super tecnici di CLV avevano isolato in sottofondo un «tranquillo Michè», apparve la doccia fredda che quelle parole erano state pronunciate da un altro operatore presente nella stessa stanza. L’altra sera mi è capitato di risentire la telefonata ed ho invece colto un «basta così» tanto che immediatamente il telefonista dice «Ciao» e chiude.

    Sul telefonista ancora non riesco a capacitarmi perché – dopo un discorso in italiano – ha voluto infilare la frase fatidica in dialetto:
    «non so come si dice in dial ... ma ci sta nu corpo per terra».
    Che senso aveva? Un tentativo di depistaggio scioccamente all’ultimo minuto, per far credere di essere del posto?

    RispondiElimina
  118. @ MIMOSA

    Supponiamo che questa persona “misteriosa” sia un irreprensibile ed onesto cittadino . Paga le tasse fino all’ultimo euro e non gli è mai stata elevata una contravvenzione nemmeno per divieto di sosta.

    Posso capire (con grande sforzo e fino ad un certo punto !) che, si fosse imbattuto nel cadavere e se disgraziatamente avesse toccato il cellulare, avrebbe potuto avere comprensibili timori nel dichiarare la sua identità. ”Non si sa mai :, “questi” sono capaci di sospettare me del delitto e comunque andrei incontro ad interrogatori e rogne varie. Meglio una bella telefonata anonima” , potrebbe aver pensato

    Ma quando le indagini si sono indirizzate verso Parolisi e quando il Gip ne ha firmato l’ Ordinanza di arresto COSA poteva trattenerlo dal manifestarsi ?
    Non ci sarebbe alcuna giustificazione.

    Quindi l’ipotesi che si tratti di un innocuo e solitario amante della natura è da scartare

    A mio avviso il telefonista, come minimo, SA che il colpevole NON è Parolisi

    RispondiElimina
  119. @ MIMOSA

    Ps : manca un "se" nella frase iniziale, ma te ne sarai accorta...

    RispondiElimina
  120. certo.
    un onesto ed irreprensibile cittadino che
    a - incontra un cadavere proprio nel momento in cui si riattiva il cellulare di quest'ultimo

    mettiamo che lui stesso abbia preso il cellulare per appropriarsene spostandolo, e poi abbia scorto il cadavere: beh, aveva dietro una confezione di vetril per cancellare le sue impronte dallo stesso?
    mettiamo che il suo cane da funghi abbia spostato il cellulare col naso: cane anomalo privo di peli e bava, perfetto per i fughi

    insomma sto tizio, privo di cellulare, si prende una corriera contendo l'emozione di aver trovato un cadavere, nè appalesa ai compagni di bus alcunchè,
    però sul bus il cane ci sarà stato? qualcuno si ricorda un uomo col cane? mah.
    comunque cerca un telefono pubblico in una zona frequentata, guarda caso un telefono con la telecamera rotto, e poi dicono che l'unico fortunello sia Parolisi, qui le vincite al Lotto abbondano, e poi, con tutta calma, fa il suo discorsetto, non dimenticando in finale il volere apparire persona frequentante il dialetto locale.

    ambè, sicuramente un pensionato qualsiasi, come tanti se ne trovano in giro.

    RispondiElimina
  121. a proposito, quella cabina fu mica utilizzata per altre telefonate comunicanti crimini di qualche tipo?

    la telecamera rotta rimarrà tale per sempre?

    o è un telefono pubblico noto in un certo ambiente, e solitamente utlizzato per rivendicazioni, comunicazioni, una specie di zona franca consentita in un tacito non riaggiustare quella telecamera per sempre rotta da qui all'eternità?

    RispondiElimina
  122. Mi scuso per il ritardo, giorni strani questi estivi...

    Per quanto riguarda la moneta anziché la scheda, basta leggere a pagina 10 dell'ordinanza del Gip Cirillo, in cui è scritto:

    "...la cabina è la sola ivi esistente, l'uomo che chiama non utilizza una scheda telefonica, ha un chiaro accento teramano ed è accompagnato da altra persona, probabimente uomo, che in sottofondo lo invita a terminare la chiamata..."

    Mi piacerebbe che chi commenta in anonimato per dire che quanto scrivo non è vero, prima di parlare almeno leggesse due o tre volte ogni foglio uscito dalla procura e dai tribunali... capita che qualcosa sfugga...

    Massimo

    RispondiElimina
  123. Grazie Massimo,
    a me era sfuggito proprio ... i "non" sono talmente abbondanti in queste Ordinanze che diventano invisibili
    ... e comunque bisogna rileggerle anche 10 volte e sempre sfugge qualcosa


    ... ma pensa un po', dopo un anno e dieci ascolti ho finalmente avuto la stessa impressione che Cirillo ha avuto nell'immediato ... (allora è vero che ha detto "basta così") meglio tardi che mai -)))

    Ciao
    Mimosa

    RispondiElimina
  124. @ Massimo

    aggiungo a quanto scrivi e a maggior conforto per "l'anonimo scettico" che esistono telefoni pubblici di ultima generazione con gettoniera della Telecom Italia installati in molte città italiane

    RispondiElimina
  125. Quando ho scritto l'articolo, Mimosa, mi sarebbe piaciuto che ci si fosse sbizzarriti nel trovare le "mancanze" (vere finte o presunte), dei carabinieri e della procura.

    Nel caso della moneta a me pare sia una cosa allucinante che la cabina non sia stata sequestrata, che non si sia andati subito a rilevare le impronte sui tasti 1 e 3 (113), che non si siano paragonate quelle rilevate con le monete presenti nella gettoniera. Quanto cavolo di euro ci potevano essere? E' vero che la Telecom negli ultimi anni ha rimesso in funzione il telefono a gettoni (stanno quasi tutti nelle stazioni, dei treni e degli autobus... sono luoghi frequentati dagli studenti perché per chiamare un numero fisso e non intaccare la ricarica a loro conviene mettere un euro piuttosto che usare il cellulare) ma è anche vero che il ritiro delle monete è frequente (per non far venire a qualcuno la voglia di rubare).

    Ed a me, a dire il vero, gira tutto strano, tanto che potrei anche pensare male e dubitare che i carabinieri e la procura non abbiano fatto una simile verifica, quindi potrei anche pensare che sappiano il nome di chi ha telefonato...

    Per tornare alle mancanze, volute o no, c'è, fra i tanti, un altro passaggio che stona. Il Ranelli al primo interrogatorio dice che all'atto dell'apertura vede gli operai che lavorano alla potatura dei pini, che si dirige verso loro per chiedere puliscano anche in prossimità del chiosco e che in quel frangente nota in lontananza un uomo in tuta bianca, di certo l'imbianchino Ferraioli... ma il tutto, a leggere gli atti, stona di brutto, per questo non ne parlerò ora... se nessuno scoprirà l'inghippo ci farò un articolo (se il tempo mi sarà alleato).

    Ciao, Massimo

    RispondiElimina
  126. Sai Massimo?
    comprendo la tua “delusione”, ci ho pensato tante volte: tu scrivi un articolo e noi parliamo di tutt'altro. Io non lo sopporterei al posto tuo!
    Noi (almeno quelli "vecchi") dovremmo stare più dietro ai pezzi che scrivi, perché sono fonti inesauribili di notizie e di spunti, e nascondono una infinità di deduzioni, intuizioni e sottintesi che dovremmo saper cogliere invece di prendere cento treni e seguirli tutti a ruota libera.
    Però tu hai visto che a nessuno viene concesso il richiamo alla carreggiata … blog libero e liberi pensatori …

    Dopo aver analizzato di tutto, hai ragione, perché non sbizzarrirci a trovare le “mancanze” delle indagini? Una per una.

    Domani leggerò attentamente le testimonianze, che ho trascurato del tutto, dopo l’ampio e articolato articolo che vi avevi dedicato tempo fa.

    Scusaci, Massimo
    Mimosa

    RispondiElimina
  127. @Massimo
    si, trovata anche io, sempre se il tipo in tuta bianca che indica di aver visto Ranelli corrisponde al Ferraioli, stranissimo, non la dico, se in onesta' e' quella che ho rinscontrato anche io per giustamente non rovinarti eventuali articoli.
    Onesto ci avevo fatto caso ma da maledetto pigro non avevo voluto andare a verificare, e' veramente mpazzito Ranelli o??? Boccaccia mia.

    RispondiElimina
  128. @Massimo
    comunque grande, puo' essere il vero motivo per cui M. ha preso quella strada e non altre.
    Piu' ci penso e piu' penso anche ad un'eventualita' ipotizzata anche dal ilBravo e piu' la cosa si fa interessante.
    Bel colpo se tutto corrisponde.

    RispondiElimina
  129. cioè cioè?
    qualcosa mi sfugge.
    che cosa intendi, Antonello, per attribuire alla potatura dei pini il fatto che Melania abbia preso proprio quella strada?
    o non ti riferisci alla potatura dei pini?

    A cosa alludevi su Ilbravo? E' davvero da tantissimo che non scrive su Melania Rea.

    Sono d'accordo con Mimosa, è una buona idea il suggerimento di Massimo di evidenziare le mancanze della Procura piuttosto che seguire ognuno una propria suggestione, che non è per questo detto debba essere abbandonata ma può essere perseguita personalmente per poi proporla successivamente in maniera più completa e articolata.

    RispondiElimina
  130. a proposito del telefonista, anche a me viene il dubbio che gli inquirenti sappiano chi sia, visto che spesso i media hanno detto che era stato identificato....ma allora perche' i Rea hanno continuato fino a non molto tempo fa a fare appelli in tv perche' il telefonista si presenti? se e' un normale pensionato con un comune senso del dovere potrebbe almeno inviare una lettera anonima per spiegare cosa vide....Comunque a me non pare che finga quando parla in dialetto....e' quando parla italiano che usa un registro linguistico che non gli viene naturale.....Potrebbe essere di Villa Lempa, ma allora si stenta a credere che non sia stato possibile identificarloe si pensa che abbia telefonato su ordine di qualcun altro...che magari ha inserito la moneta in gettoniera ma non ha parlato...per cui le impronte sui gettoni potrebbero non corrispondere ai boscaioli-tartufai noti nella zona...
    anonimo pigro ma curioso

    RispondiElimina
  131. @Tabula
    Non so se ho colto cio' che Massimo intende dire e daltronde e' rimasto enigmatico per stimolare la discussione ma anche riservandosi di scrivere un articolo in merito.
    Intanto io sposterei per un nanosecondo l'attenzione su quanto hanno dichiarato tutti coloro che erano sul pianoro.
    Perche', se uno elenca le cose fatte un fine settimana escludendo di essere stato a Milano ma io derelato e affermo di averlo visto a Milano la cosa e' piu' sospetta che se io dico di essere stato in un posto quando tutti dichiarano di "non ricordare".
    Ripeto non so se ho colto il dubbio di Massimo o ne ho aperto un altro e non voglio bruciare nessun articolo sul tempo.
    Anzi, Massimo ha segnalato il suo dubbio ed e' giusto che lui lo chiarisca.

    RispondiElimina
  132. @Anonimo
    ritengo anche io che "digitalizzare" tutte le monete presenti avrebbe portato a fruttuosi risultati e se le impronte erano di qualcun altro, non diversamente identificabile dalla voce che invece si conosceva, poco importa, era un tentativo da fare secondo me, poi vai a sapere chi salta fuori e che magari mi aveva gia' dichiarato di essere stato, in quei momenti, in tuttaltro luogo.
    Inoltre poteva spuntare qualcuno di Chieti, o personaggi vicini alla coppia, interrogando e messo alle strette avrebbe potuto confermare e dire chi era il telefonista o lo stesso, vedendosi scoperto, avrebbe potuto presentarsi.
    Ricordo pero' l'appello della Sciarelli, disse che la voce era camuffata, secondo me mentendo a fin di bene, e di presentarsi perche' altrimenti se l'anonimo fosse stato scoperto dagli inquirenti sarebbe stato peggio.
    Suggeri' in sostanza che gia' si sapeva chi fosse forse nel tentativo di costringerlo a presentarsi.
    Anche secondo me rientra nella sua quotidianita' quando parla in dialetto e mi da l'idea che non tutte le inflessioni di quella voce siano sconosciute.
    Suggerisco anche di ragionare su quel "ma dove??? Dentro al chiosco???", "No...io ehm mi sto, mi stavo facendo una camminata".
    Quel "No" e' troppo naturale e scorrevole, mentre dopo chiudendosi nella difensiva lascia intendere di potersi essere tradito, di aver lasciato intendere che "quel corpo", lui, DENTRO al chiosco, sarebbe stato nella possibilita' di trovarlo.
    Daltronde aveva specificato "ce sta nu corp pe terra", e' l'operatore che vuole capire meglio e chiede delucidazioni, per il telefonista il messaggio era compiuto e chiaro cosi' come l'ha detto, non si aspettava i dubbi dell'operatore che invece lo colgono in contropiede.
    Forse sto fantasticando ma e' una linea talmente fine, e talmente poco abbiamo di altro, che a me ha fatto sempre pensare.

    RispondiElimina
  133. Anonimo pigro e curioso
    il tempo di scendere da Ripe ed arrivare a Teramo, "io stavo passeggiando" dice il telefonista, e non dice "stavamo passeggiando".
    Adopera il singolare e non il plurale, quando gli sarebbe stato spontaneo riferire il plurale, e senza per questo essere più sospettabile.
    Che ci sarebbe di male nel dire "io ed un mio amico stavamo passeggiando quando?"
    Cosa sarebbe cambiato? niente.

    Se non l'alludere alla compresenza di altri.

    Però a fare la telefonata non è solo, si percepisce una voce sullo sfondo.

    Qualcuno l'avrebbe raggiunto a Teramo e si sarebbe confidato, prendendo la decisione di telefonare?

    Può darsi.

    Oppure avrà telefonato in vece di un altro?
    Sarà stato quell'altro a farsi fare un favore? "avverti che c'è un corpo a Ripe"

    chi lo sa.

    In fondo il telefonista non appariva molto scosso.

    E, se lo fosse stato, di sicuro non avrebbe preso tutte le precauzioni estreme che ha preso per non essere identificato.

    Io lo ribadisco: per quanto si possano avere carichi pendenti sulla coscienza e grane con la legge, di fronte ad un avvenimento imprevisto e grave come il ritrovamento di un cadavere, non è affatto normale nè consueto
    - avere la malizia di far passare tutto quel tempo avvertendo dopo ore le forze di polizia
    - solo una volta raggiunta una distanza di sicurezza
    - facendo di tutto per non essere rintracciato
    - facendo una telefonata con un tempo limitato
    - dicendo solo l'essenziale

    E poi, come poteva sapere quest'uomo che dopo tutte quelle ore passate da quando ci si era PRESUMIBILMENTE imbattuto, il cadavere non era già stato trovato?

    Aggiungiamo alle omissioni della Procura il non aver compiuto delle ricerche sui bus colleganti con Teramo, il non avere cercato testimoni vicino alla cabina telefonica che l'avessero visto, il non avere controllato altre eventuali telecamere presenti nella zona.

    Io poi non capisco perchè non siano stati richiesti le foto satellitari militari di Ripe per i due giorni presi in esame.

    Quella è una zona militare, continuamente ripresa.

    quei documenti fotografici esistono, o sono esistiti.

    RispondiElimina
  134. scusate, ma le impronte digitali possono essere utili (perchè confrontabili) SOLO nel caso in cui il suo proprietario sia già schedato o , se non lo è, sia una persona fisica ben definita alla quale siano state rilevate le impronte.

    Nel nostro caso, ammesso che avessero controllato tutte le impronte sulle monete, con le impronte di CHI le avrebbero potute confrontare ?

    @ Antonello

    "Perche', se uno elenca le cose fatte un fine settimana escludendo di essere stato a Milano ma io derelato e affermo di averlo visto a Milano la cosa e' piu' sospetta che se io dico di essere stato in un posto quando tutti dichiarano di "non ricordare".

    Ti spiace rispiegarmi questo concetto ?

    Mi sono perso...

    RispondiElimina
  135. Com'è possibile che un uomo telefoni da una cabina con una scheda a pagamento, da qualche parte acquistata, e nessuno riesca ad azzeccarne il volto? Troppo complicato? Se è complicato significa: o che chi indaga deve cambiare lavoro, o che quella scheda la si è acquistata solo per fare quella unica telefonata alla polizia, che chi l'ha comprata non ha contattato altre utenze né prima né dopo la chiamata che voleva, o doveva, fare.
    Questo e' quello che ha scritto lei massimo prati in un articolo di giugno u.s.
    " Leggere con piu' attenzione gli atti prima di scrivere che scrivo cose non vere"attacca poi polemicamente prati . Accontentato subito.

    RispondiElimina
  136. Una curiosita' : i cani razza lagotto utilizzati per la ricerca dei tartufi come quello dell' auto gialla NON perdono pelo.

    RispondiElimina
  137. @ Anonimo 13.18

    Massimo parla di un gettone, non di una scheda. Gli atti qui li abbiamo letti tutti, ma Massimo e' l'unico ad aver notato il particolare del gettone. Il suo invito a leggere (o rileggere e confrontare) gli atti va preso sul serio.

    Se poi tu preferisci insistere che di scheda si e' trattato...

    RispondiElimina
  138. @ Sophie

    ad essere onesti, l'anonimo delle 13.18 riporta un passo dell'articolo di Massimo.( senza metterlo tra virgolette)

    Da qui penso sia nato l'equivoco scheda/gettone

    RispondiElimina
  139. SophieSamanthaAnnika:
    Prima di fare la maestrina legga bene ..: ho riportato uno stralcio di un articolo scritto dallo stesso Prati, che trovera' in giugno in archivio, in cui parla invece di scheda telefonica....prima di invitare gli altri a leggere con attenzione gli atti bisognerebbe farlo per primi onde evitare di scrivere, diciamo, inesattezze.
    E' certa che sia stato il primo a scoprire e scrivere del gettone???

    RispondiElimina
  140. Ma che importanza può avere che Massimo prati sia stato il primo a scoprire e scrivere del gettone?
    ai tempi dell'articolo di Massimo Prati, lo ricordo benissimo, su tutti i giornali si parlava di scheda telefonica.
    Se poi una persona ci scrive sopra un articolo confidando nell'esattezza della fonte, è chiaro che le conseguenti considerazioni derivino da un'informazione sbagliata.

    Io mi domando quale sarebbe il problema nell'aver rettificato, dato che Massimo si è preso la briga di leggersi gli atti, è onestà intellettuale sua quella di correggere se stesso.

    Vogliamo polemizzare anche su questo?

    un'anonimo così informato sui cani che non perdono peli
    dovrebbe spiegarci perchè nemmeno sbavano non rilasciando alcun dna animale nello spostare un telefono cellulare.
    Cane dotato di fauci asciutte?

    Piuttosto ci spieghi questo, invece di polemizzare su una molto correttamente precisata errata corrige.

    RispondiElimina
  141. @Tabula
    Beh, mica male. Come faceva il telefonista a sapere, alle 15,30, il corpo da lui rinvenuto (in mattinata???) non era ancora stato trovato???
    Non c'e' una sillaba che indichi indecisione nel telefonista, che ci dica che poteva disconoscere, non ha mai neppure chiesto per sbaglio "Non so se lo sapete gia' ma a Ripe ce sta nu corp pe terra", niente, indi chi ha telefonato sapeva con certezza che il corpo non era stato trovato alle 15,30 del 20/04'2011 da persone che avrebbero potuto anch'esse "camminare" nella pineta arrivati per un pranzo magari.
    Questo e' uno spunto interessante, quindi "qualcuno" aspettava morbosamente, e per qualche motivo strano, che si ritrovasse "quel corpo" ma "quel corpo" non si trovava e la notizia non arrivava o qualcuno e' rimasto addirittura a vedere se e quando venisse rinvenuto per accertarsene e non vedendo nessuno ha delegato la telefonata???
    Questo e' un altro particolare che fa sorgere i sospetti su una organizzazione ordinata di un ritrovamento che "si aveva oramai da fare", il 20 perche' il corpo e' sempre rimasto li e le esercitazioni finivano il 19 sera o il 20 per l'impossibilita' di qualcuno di agire il 19???
    Qui mi sembra sia giusto rimandare conclusioni ma soffermarsi a ragionare.

    @Enrico
    Se S. dice di essere stato alle altalene e nessuno ricorda lli a sua presenza alla fine non puo' essere una prova che "S. li non puo' esserci stato" e non e' una incongruenza cosi' sospettabile come l'ipotetico fatto in cui lui invece dichiara di non essere stato il 18/04/2011 a Ripe, come peraltro ha dichiarato, ma ad esempio Colasanti invece dichiarasse di avercelo visto.
    Messa cosi' sarebbe la prova testimoniale di una qualche responsabilita' del caporale e non rende.
    Facciamo cosi', stiamo parlando io, te ed un terzo, te affermi parlottando con un amico di non essere stato a Genova ieri, io presente alla conversazione mi inserisco e ti dico "ma come??? Ti c'ho visto io ieri!!!", altra cosa e' se io negassi o confermassi che tu ieri, per esempio, a Genova ci sei stato solo perche' tu dici di esserci stato ma io non ricordo di avertici visto, ho molte piu' certezze che tu ci sia stato in quale caso??? Ed il terzo che ci ascolta in quale caso ha la certezza maggiore che tu a Genova ieri ci sia stato???
    E' un po' contorto ma se il particolare fosse quello indicato da Massimo e se lo indicassi per spiegartelo non sarebbe giusto ed anticiperei il contenuto dell'articolo di Massimo, se non sono lo stesso particolare non cambierebbe nulla spiegarlo ma non posso saperlo.
    E' un po' un casino.
    Il dubbio che e' venuto a me, mi e' venuto leggendo ed incrociando i dati da pag. 18 a pag. 30 dell' O.c.c. di Teramo (Riservata1 parte) ma non so se e' significativo in relazione a quanto diceva Massimo o significativo in se stesso, e' da valutare.

    RispondiElimina
  142. @ Anonimo 14.18

    Something tells me we've met before...

    I've read Max's article, thanks. I always do, sometimes twice. What I don't tend to do, though, is to learn each and everyone of them by heart... Do you??? Of course you do, so to twist his words to your convenience in openly derogatory tones and deliberately provocative terms.

    Re your homework: good effort but it's yet another epic F (fail). NEXT TIME DON'T FORGET YOUR SPEECH MARKS!!!

    Your lovely teacher.

    Mrs Peel

    RispondiElimina
  143. @ Anonimo 14.18

    Something tells me we've met before...

    I've read Max's article, thanks. I always do, sometimes twice. What I don't tend to do, though, is to learn each and everyone of them by heart... Do you??? Of course you do, so to twist his words to your convenience in openly derogatory tones and deliberately provocative terms.

    Re your homework: good effort but it's yet another epic F (fail). NEXT TIME DON'T FORGET YOUR SPEECH MARKS!!!

    Your lovely teacher.

    Mrs Peel

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  144. le ultime due le ho capite. il resto più o meno.

    @_@ argh

    RispondiElimina
  145. "qualcuno aspettava morbosamente che si ritrovasse quel corpo?"questo lo penso anch'io perche' penso anche che chi ha avvertito o fatto avvertire della presenza del corpo e' la stessa persona o e' collegato con chi ha compiuto atti macabri e morbosi su quel corpo, ossia l'intagliatore stagista. La sua morbosita' lo portava a desiderare che i media parlassero dei suoi schifosi interventi su un cadavere?Comunquesia stata morbosita' o qualcos'altro, in montagna spesso capitano tempeste di vento o temporali che avrebbero trascinato via siringhe e lacci o passano animali che avrebbero perfino potuto deturpare il "suo intaglio",
    per questo motivo questo sottosviluppato mentale potrebbe aver avvertito in quel modo subdolo della presenza del cadavere. pero' se fossi stato al posto dei Rea avrei promesso denaro a chi avrebbe dato informazioni su questo bel tipo.
    loro pensano che sia stato il caporalmaggiore a commettere uxoricidio....ma intagliare lamoglie??

    RispondiElimina
  146. @antonello

    ciò che esprimi, è più o meno quanto affermato dal documento della difesa quando afferma che il metro adoperato per validare le testimonianze di persone sentite in gruppo a distanza di un mese,
    non sia lo stesso metro adoperato per invalidare le testimonianze del Ranelli, che più volte a mente fresca nell'immediatezza della scomparsa di Melania, e prima ancora che le cronache locali e nazionali si interessassero del fatto, testimoniò di avere visto una coppia spingere una bambina alle altalene, testimoniò che la donna era vestita esattamente come Melania, e testimoniò che notò la coppia in due differenti istantanee mnemoniche: mentre spingevano un infante alle altalene e mentre sedevano su una panchina.

    Si è voluto attribuire a tale testimonianza l'influenza dei media, quando la testimonianza arrivò assai prima che i media si occupassero del fatto.
    con paradigmi valutativi molto diversi si è voluta considerare ininfluente l'influenza dei media su un grupo di persone non soltanto non presenti sul pianoro esattamente in corrispondenza oraria con i Parolisi, ma sentiti a più di un mese di distanza e con audizioni di gruppo che non avranno mancato di far risaltare la voce degli uni a discapito degli altri.

    In quanto alle prove fotografiche fotografie, ho letto in questi giorni una cosa che mi ha lasciato perplessa e non sono riuscita a capire l'importanza che gli avrebbe attribuito la difesa.
    In questi giorni ho poco tempo, se riesco adesso me la andrò a ricercare per sottoporla ad un chiarimento.

    Così come non sono riuscita a capire francamente l'importanza del taglio dei pini o dell'uomo con la tuta bianca, sono una mente semplice e se non mi vien detto papale papale non ci arrivo proprio sempre e subito.

    abbiate pietà!

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  147. Time out!!! This is the first round' end!!!
    At the angle please!!!
    Technics is good, up, up the defence, when he goes in the left you bring the right and wait, don't move around the ring, ok?? Are you ready??? Ok!!! Break in two!!!
    Flowers born from shit!!!
    uahuahuahuahuahuahuahuahua

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  148. Tratto dal ricorso della Difesa, oltre il punto 141.

    Non riesco a comprendere se l'importanza data alle foto di tal Cecilia Giardini riguardi
    - l'orario in cui l'amico di Ranelli era presente, in contraddizione con quanto ricostruito dalla Procura sull'avvistamento dei Parolisi, ovvero in presenza di Ascenzi prima che lo stesso andasse via

    - o la presenza di una piccola automobile bianca sospetta nei fotogrammi

    - o qualcos'altro che mi sfugge

    Spulciando anche la più insignificante (apparentemente) annotazione di PG la
    difesa si imbatte nel secondo verbale di Cecilia Giardini del 18 giugno (All. 47).
    La Giardini è una dei ragazzi/e che il 18 aprile scattano delle fotografie a Colle
    San Marco e le riversa su Facebook.
    Dopo averla già sentita il 1° giugno (All. 48) viene riconvocata il 18 giugno per
    chiederle (UDITE UDITE…) se l’orario della sua macchinetta fotografica era
    corretto. La ragazza dice sostanzialmente che non c’è mai stato problema.
    Gli ufficiali di PG D’Ortona e Consales verificano contestualmente la correttezza
    dell’orario della macchinetta fotografica della Giardini e così scoprendo che
    l’orario della macchinetta fotografica è indietro di circa 6 minuti (sigh).
    Solo quella della Giardini è la macchinetta che ha l’orario sbagliato, non quelle
    degli altri ragazzi. Perché?
    142
    Ci abbiamo messo un po’ per capirlo guardando per centinaia di volte le foto
    scattate dalla ragazza.
    La foto denominata “si5” (All. 49) ad un primo sguardo anche attento non si nota
    nulla di strano. Ma se si ingrandisce notevolmente un particolare della parte
    superiore si nota il chiosco, il fuoristrada di Ranelli, la C3 di Ascenzi e gli stessi
    che parlano.
    Ma la fotografia fissa anche il momento di un passaggio di un auto piccola chiara
    proprio davanti al chiosco.
    Stando agli orari del chiosco (secondo noi corretti) siamo prima delle 15.05,
    quando cioè Ascenzi va via (la sua auto nella foto è ancora parcheggiata).
    La foto della ragazza infatti indica le 14.59.
    A questo la difesa, veramente col cuore in gola, controlla il filmato del chiosco
    dove oltre l’auto del Ranelli si intravede il resto della strada fino al suo confine
    (file 1) per vedere se passa un auto piccola e chiara e soprattutto a che ora visto
    che la si confronta con un’altra fonte esterna.
    Se ha ragione la difesa l’auto passerà intorno alle 14.59.
    Se ha ragione l’accusa passerà intorno alle 15.04 (+ 5 minuti e 5 secondi).
    Nel filmato si vede nettamente passare una piccola auto chiara alle
    14.58.32 (vedi filmato chiosco file n. 2 orario indicato).
    È tutto.
    *** ***
    Noi a questo punto ci chiediamo perchè tutto questo?

    RispondiElimina
  149. @ Tabula

    Ho semplicemente comunicato all'ANONIMO che, per quanto legga gli articoli di Massimo anche due volte, non li imparo a memoria (e mancavano le virgolette...), al contrario di "qualcuno" che se li lega al dito e aspetta al varco per attaccare. Peccato che faccia sempre cilecca!

    Sull'inglese: c'e' chi ne capisce, platealmente, anche meno...

    @ Antonello

    You're funny!

    RispondiElimina
  150. Una domanda a voi tutti: quando, come scrive e quello che scrive questo enigmatico Antonello lo capite o lo interpretate?
    A me non riesce, forse a causa del mio semianalfabetismo. Peccato!!!

    RispondiElimina
  151. @Anonimo: e a te che te ne frega?

    RispondiElimina
  152. @Sophie.
    ah meno male, allora avevo capito quasi.. tutto. ehm.

    tenchiù for de translescionnn bat rilli ai dont nid it ;-)

    ehm.
    si fa per ridere

    RispondiElimina
  153. Tabula
    Volevo solo, come te, conoscere il rebus potatura e uomo col camice bianco. E sono stupita dal tuo modo di rispondere. Non chiederò mai più. Grazie

    RispondiElimina
  154. @ Tabula

    Gliene frega, gliene frega, cosi' distoglie da altri discorsi

    So che non ti serviva nessuna traduzione: mica ti imbottisci di Juvaderm ;-D

    RispondiElimina
  155. ah, dunque è così che si chiama!
    mò me lo segno.
    mi son rimasti dei segnacci sulla fronte da quella volta..
    non si sa mai.

    @anonimo. stupita di stupire: e perchè mai? donde piove e da quali premesse cotanto stupore?

    Ma non fa niente.

    Piuttosto, sarebbero rimaste alcune questioni aperte:

    - pini
    - camice bianco
    - la questione dell'automobile chiara della quale ho postato uno stralcio

    avete una risposta plausibile?

    No, perchè avrei altri dubbi, ma se le mie richieste cadono nel vuoto, tanto vale tenermeli.

    RispondiElimina
  156. Riguardo al confrontare le impronte digitali, quando si tratta di uomo di una certa età, basterebbe verificare gli ormai antichi archivi militari di leva delle due province limitrofe, visto che alla leva un graduato afferrava, non sempre con delicatezza, la mano della recluta, gliela comprimeva prima sul tampone di inchiostro e poi sul foglio apposito del fascicolo. Oggi non so come funzionino le cose, ma visto che la visita di leva obbligatoria non si fa più, sarebbe, come giustamente nota Enrico, difficile ritrovare le impronte idonee al confronto. Altrettanto dicasi se si trattasse di impronte di mano femminile. Ma credo che in quel momento l'autore della telefonata venisse identificato, senza domande, con persona del tutto estranea al delitto, mentre in realtà poteva non esserlo, così un'indagine di approfondimento (almeno come tentativo) è stata trascurata.

    RispondiElimina
  157. @Anonimo delle 17,45
    che c'e' da capire??? A me sembra di scrivere chiaro, magari ho la presunzione di voler spiegare concetti difficili e ne pago forse lo scotto ma se c'e' qualcosa che non s'e' capito ohibo' mi si chieda.
    Chiaro che era meglio se me ne stavo zitto su sto camice bianco, anche perche' puo' darsi centri nulla con quanto accaduto e nemmeno con l'articolo di Massimo di prossima uscita.
    I n t a n t o l e g g e n d o q u a e l a, m i s e m b r a v a s t r a n o c o n s t a t a r e q u a n t a g e n t e a b i t i n e l p a e s i n o di C o l l e, u n a z o n a r i d e n t e e p r o f i c u a e v i d e nt e m e n t e
    Sempre pag. 30 relazione difensiva, spero di essere riuscito ad esprimermi in maniera chiara.

    RispondiElimina
  158. @Tabula
    volevo solo compendiare il discorso orario delle telecamere giusto o meno.
    L'orario delle telecamere del chiosco di Ranelli fu accertato dal tecnico installante Sig. Giovannelli e da un sottufficiale dei CC.
    Ambedue controllarono l'orario constatando che coincideva con l'orologio sia di Giovannelli che del sottufficiale, in piu' il sottufficiale verifico' che coincidesse anche con l'orario indicato dal suo cellulare, alche' lo diedero per buono, l'orario quindi che appariva sulle registrazioni venne dato come esatto, ne indietro ma nemmeno in avanti.
    Ora poi spunta la storia di Cecilia G. a confortare questa versione, aggiungo io, quando il Pac. arriva con S. sul pianoro nello spettro delle telecamere che registravano mi sembra di aver capito che sta telefonando, insomma vi dev'essere pure una fonte a tabulato telefonico che accerta inequivocabilmente se l'orario delle telecamere coincida o meno con punti di riferimento ufficiali, esterni ed obiettivi se pure si ritengono due orologi ed un cellulare in preda a tempesta magnetica.
    Sull'Si5 fotografia allegata richiamata da Tabula la macchina piccola bianca appare alle 14,59 a videosorveglianza alle 14,58 e rotti, sono gia':
    - due orologi.
    - un cellulare.
    - Una macchina fotografica.
    - un sistema intero di videosorveglianza.
    che indicano grossomodo degli sbalzi di soli secondi ma identico orario.
    In sede di "analisi" invece si dira' che tutti questi dispositivi erano indietro obbligando quindi la ricostruzione e le immagini relative a spostarsi in avanti di 5 minuti senza spiegare in base a quale criterio si era assunto questo provvedimento.
    La cosa non e' irrilevante, perche' l'avvistamento della coppia con la figlia da parte del Ranelli, ad esempio, e' riconosciuto da egli stesso come avvenuto alle 15,18 (e gia' vengono forti dubbi) viene spostato dagli inquirenti alle 15,23.
    Ben 43 minuti dopo l'arrivo di Ranelli al chiosco (14,40) lo stesso quindi, per gli inquirenti, vede la coppia dalle altalene, e' logico pensare sia cosi' sapendo che 3 minuti dopo il caporale chiamera' la moglie, dicendosi preoccupato dalla sua assenza??? Voglio dire perche' rischiare portandosi una donna e cercando di costruirsi un alibi nell'avvenuta eventualita' che tale donna potesse essere avvistata da qualcuno alle 15,23 (3 minuti prima di chiamare la moglie) quando lui dichiara che la moglie e' sparita intorno alle 14,50???
    Tre minuti prima della fatidica prima telefonata da parte di S. alla moglie gia' dispersa (15,26) chi era la donna che stava con lui alle altalene se si assume per falso che M. quel giorno possa essere andata a CSM e se si assume per alibi costruito che S. avrebbe visto sparire la moglie alle 14,50 circa da un posto in cui gli inquirenti ritengono non sia mai stata???

    RispondiElimina
  159. credo di aver capito adesso.
    No, difatti non ha senso farsi vedere con una complice cinque minuti prima di andare a chiedere se per caso l'avessero vista in giro.

    Ciò che la Procura ha tralasciato per fare rientrare Parolisi nel quadro accusatorio:

    - la pista fiutata dal cane
    - la roulotte
    - la cella 451 che udite udite poteva servire colle in più punti e non solo nei pressi del Monumento ai caduti,
    così come ci è stato dato ad intendere
    - la testimonianza a caldo di Ranelli che aveva individuato la coppia con bimbo in due fasi distinte: 1)spingendo l'altalena 2) seduti su una panchina
    - la fotografia che inquadrava i fari di una scenic proprio nei pressi di dove Parolisi avrebbe parcheggiato
    -la compatibilità e le coerenze delle testimonianze di Ranelli del fiuto dei cani della cella agganciata dal cellulare di Melania con quanto dichiarato da Parolisi
    - la donna abbigliata come Melania che a passo svelto prende la direzione di Colle
    - le mai più nominate tracce di sangue sulla stessa strada,
    - le due donne che ne seguivano una terza apasso svelto
    - la soldatessa in stato di agitazione vista a Villa Lempa
    - le modalità di accensione e spegnimento del telefonino
    - come e da chi sia stato possibile cancellare l'sms delle ore 18.52 del 18 aprile dal celulare di Melania
    - eventuali relazioni con i Parolisi del militare che agganciò una cella telefonica a Ripe proprio la mattina in cui fu presumibilmente compiuto lo staging
    - il FATTO, vero ed inoppugnabile, che le celle telefoniche non indicavano con assoluta certezza Ripe altrimenti la donna quel pomeriggio sarebbe stata cercata lì e non altrove, là dove invece fu cercata peraltro abbastanza superficialmente.

    Non si sono compiute analisi su:
    -l' impronta di scarpa n.37
    - i sei dna
    - le formazioni pilifere estranee sul corpo
    - le perline nella scarpe della defunta
    - i tre fazzolettini accanto al corpo impregnati di una sostanza biologica presumibilmente attribuibile alla defunta
    - la vera natura del dna ritrovato sulle mutande di Melania
    (mica paglia)
    - come sia possibile che il dna salivare scompaia velocemente ed il dna dell'estetista che mi ha fatto le unghie quindici giorni prima mi si attacchi sotto l'unghia come una cozza sullo scoglio ab aeternum
    - la natura della pozza di sangue sotto il cadavere
    - le tracce di pneumatici con larghezza ttribuibile ad una panda vicino alla testa della stessa
    - lo scontrino datato 19 aprile
    - la panda gialla, le eventuali responsabilità del cercatore di funghi
    - il casolare nei pressi di San Giacomo nel quale i cani fiutarono le tracce ed indicarono il passaggio/ la sosta di Melania.


    dopodichè mi domando un'altra cosa: se le vedette non hanno visto nessun veicolo civile transitare per Ripe e se si vuole collocare la morte di Melania neli orari di vedetta, è davvero escludibile la pista di un eventuale veicolo militare che possa aver condotto la donna su fino a Ripe?
    intendo viva o priva che fosse?

    RispondiElimina
  160. Il FERRAIOLI Giuseppe dichiara ( pag 18) di essere andato a mangiare a casa ad Ascoli ( ca 13km di strada di montagna) di esserne ripartito alle 14,00 per ritornare al Pianoro, di essersi fermato lungo il percorso alle 14,30 ( ora di apertura del magazzino) presso BRICO per acquistare del materiale e di essere giunto a Villa Micozzi alle 14,45

    Ora come avrebbe potuto in 15 mimuti :

    - Comprare il materiale
    - Caricarlo sul furgone
    - E percorrere i 12/13 km di strada di montagna da Ascoli al Pianoro ? ( i varii magazzini Brico sono ad Ascoli o nella periferia )
    -
    Tutti superveloci corridori quel 18 aprile ?

    Inoltre dichiara di non essere passato per il Pianoro

    Evidentemente l’uomo in tuta da lavoro bianca che RANELLI dice di aver intravisto verso le 14.40 al suo arrivo al chiosco non poteva essere il Ferraioli come sembrerebbe invece aver ipotizzato il Ranelli

    Oppure “qualcosa” non torna

    RispondiElimina
  161. @Enrico
    mi sa che hai fottuto l'articolo di Massimo, non solo ma la villa viene data in Via Martiri della Liberazione ad una considerevole distanza, ma se non erro Ranelli dice "fra le fronde" senza specificare dove, l'ha visto altrimenti avrebbe identificato la villa Mecozzi ricollegandola al punto dove ha visto l'uomo in tuta ma cosi' non dice, mentre il Ferraioli dichiara di essere arrivato a CSM alle 14,45 (superarachidi anche lui???) mentre il Brico apriva appunto alle 14,30, dice di essere passato dalla strada che si innestava dal monumento, per capirci quella che ha fatto M. in senso pero' inverso e di essersi recato verso la villa.
    Da notare che Ranelli subito dopo arrivato (14,40) al chiosco, vede i potatori e va verso di loro, inserendo in quel momento la vista dell'uomo in tuta bianca.
    Siamo alle 14,43-13,45, Ferraioli dice che al pianoro non c'e' mai stato, d chiosco la visibilita' doveva essere preclusa perche' i potatori erano dietro il chiosco, verso la pineta ed all'altezza dei campi di bocce.
    Qui nascono altri dubbi, ipotesi chiaramente, perche' anche qui o si ritiene tutto normale, come hanno fatto gli inquirenti, o ci si comincia a chiedere se qualcuno puo' aver mentito.
    Mo magari era tutto un altro il dubbio di Massimo, il mio era quello che mette in luce Enrico.

    RispondiElimina
  162. @Enrico
    da sottolineare che di attinente avremmo solo due tracce bianche non meglio identificate sul luogo del delitto, una ovale ed una rotonda, sconoscesi misure ed analisi di composizione.

    RispondiElimina
  163. Scusate anche oggi il ritardo.

    Per quanto riguarda la scheda, così cara all'anonimo, come ho spiegato a LucaP in privato, quando in alcuni articoli di giornale si parlò di scheda chiamai il collega di una giornalista che ne aveva scritto che mi assicurò trattarsi davvero di una scheda... e quando scrissi l'articolo andai con quanto mi aveva riferito chi una settimana fa mi ha detto altre cose (purtroppo i giornalisti hanno poca memoria).

    Chiuso il discorso scheda passo al altro. Sempre anticipando che quanto penso può avere attinenza al caso, come può non valere nulla perché tutti i verbali non li conosciamo, Enrico ha capito la situazione ambigua che si è creata. O l'uomo vestito di bianco era l'imbianchino, ed allora ha raccontato un sacco di frottole ed i carabinieri le han bevute (per quale motivo?), o, se lui ha presentato a riprova gli scontrini degli acquisti, l'orario era di molto successivo ed in quel punto c'era un'altra persona che aveva una tuta bianca (non era un camice, ma una tuta che permette di avere contatti senza lasciar tracce di sé e se si sporca si può buttare anche nel fuoco).

    A me la domanda nasce spontanea.

    Vista l'auto bianca delle 14.58, brava Tabula a metterla in gioco, visti i viaggi di chi potava il sottobosco (non serve la motosega per i rami minuti del sottobosco), a che ora il Ranelli ha parlato agli operai ed ha visto in lontananza un uomo vestito di bianco? Perché la dichiarazione scompare dalle successive testimonianze inserite agli atti ed il Ranelli arriva, guarda il parco ed il campo sportivo, apre il chiosco alle 14.39 (14.44 per la procura)e subito dopo si ritrova con l'Ascenzi?

    Ed anche: A che ora Melania è passata di fronte alla casa in cui questo uomo in tuta si trovava?

    Per quanto attiene le impronte: non credo che subito dopo il telefonista ci sia stata la calca alla cabina (in un orario in cui gli studenti erano già tutti a casa. Quindi se era davvero un passeggiatore che non aveva nulla da nascondere, il dito indice lo ha messo due volte sul numero uno ed una volta sul tre (113)... fra quell'impronta e quelle delle monete andava fatta la comparazione.

    Però c'è la possibilità che non fosse un passeggiatore casuale. Chi di voi se trova un cadavere fa il giro dell'oca col pullman per andare a denunciare quanto ha visto dopo ore? Se non vuole avere beghe se ne torna a casa e se ne sta bello zitto in attesa che qualcun altro lo trovi. In questo caso è probabile che nella cassetta vi fosse una moneta pulita dalle impronte, come il cellulare per dire, e che sui numeri si sia schiacciato con una penna e non con l'indice. Non sapremo mai se una simile moneta vi fosse, certo è che se la si trovava il telefonista doveva finire nell'occhio del ciclone...

    Ciao, Massimo

    RispondiElimina
  164. Scusa Antonello, il tuo commento l'ho letto dopo aver pubblicato.

    Nessuno mi fotte l'articolo, perché come ho tempo lo scrivo ugualmente; non tutti leggono gli innumerevoli commenti, solo chi ha interesse al caso lo fa...


    Hai ragione a dire che dal chiosco è difficile vedere chi si trova nella villa del Mecozzi...

    Ciao, Massimo

    RispondiElimina
  165. Si. Massimo

    ma non capisco come sia possibile che gli inquirenti prendano per buone certe dichiarazioni che attestano "orari" così cronologicamente precisi ma palesemente troppo "stretti" senza verificarne subito la reale attuabilità.

    L'imbianchino alle 14,45 non poteva essere già al lavoro ( come sosterrebbe) se alle 14.30 è entrato in un magazzino distante più di 12 km dal Pianoro per acquistare/ritirare/caricare del materiale . A meno di non supporre, per assurdo che, senza nemmeno scendere dalla vettura e con il motore sempre in moto, intercettasse il magazziniere in attesa lungo la strada con la merce già ordinata pronto a caricargliela sul furgone !

    Quindi qualcuno di sicuro mente ( o Ranelli, o l'imbianchino o entrambi) ma NESSUNO si è preoccupato di contestare le loro testimonianze

    A proposito delle impronte sui tasti e sulle monete : ammesso che avessero trovato corrispondenze ( e credo non sia un lavoro tanto semplice perchè sia i tasti 1 e 3 sia le monete avrebbero le impronte di chissà quante "dita" di persone differenti) con le impronte di CHI avrebbero potuto confrontarle ?

    Con "l'individuo" che presumibilmente i CC ritenevano essere il telefonista ?

    RispondiElimina
  166. @Massimo
    ed io che mi facevo problemi, poco male.
    Eh si, qui o dobbiamo mettere in dubbio quanto riferito da Ranelli o li c'era un altro omino con la tuta bianca, poi mi chiedo da quand'in qua si pittura una ringhiera dall'esterno su una scala, un po' strana come posizione anche se pure dall'interno pitturare le parti esterne non deve comportare posizioni naturali.
    Non so qua dovremmo avere piu' dati, ad esempio in che punto abita l'imbianchino, qual'e' e dov'e' il negozio in cui dice di aver comprato gli attrezzi, magari anche li hanno delle telecamere, oppure se vi e' una banca vicina puo' aver inquadrato l'orario esatto, ad esempio come ha pagato, perche' se ha pagato con bankomat puo' essere rimasta impressa l'ora.
    Comunque, mettici una scelta degli articoli da comprare, mettici portarli alla cassa, mettici magari uno davanti e comunque una verifica ed elencazione del cassiere, mettici il caricare la roba in auto, secondo me almeno dieci minuti ci sono.
    Se il negozio ha aperto alle 14,30 si son fatte le 14,40, in quel momento Ranelli e' gia' arrivato al chiosco, mettici che apre, e poi si dirige verso gli operai che potavano, come diavolo fa a vedere gia' l'imbianchino in una direzione opposta a quella in cui "davano" gli operai rispetto a lui, ad una distanza considerevole perche' ben che vada la villa puo' essere in Via Martiri della liberazione e non in via Martiri della repubblica che sarebbe poi la strada fatta da M.
    Bisognerebbe conoscere il punto esatto della villa per valutare l'attendibilita', ma come ripeto Ranelli ipotizza che possa essere stato un operaio che stava imbiancando una villa nelle vicinanze, non dice quale, non lo sapeva, quindi puo' averlo visto in un momento in cui era inspiegabilmente verso il pianoro, allora??? Allora l'ipotesi potrebbe essere che non vi e' stato bisogno di segnali per avvisare M., puo' essere bastata una presenza vista da M. e magari all'insaputa di S.
    C'e' poi la storia dei "clienti gia' coinvolti" da valutare, e con tutto il rispetto ci sarebbe da sapere di piu' di questo Dr. Mencozzi, e' lo stesso dei macedoni, vi possono essere collegamenti anche a sua insaputa???
    Chi aveva le chiavi della villa, perche' si incarica un imbianchino ma lo si fa pitturare su una scala dall'esterno??? Forse in casa a quell'ora non vi era nessuno che poteva aprirgli semplicemente la porta permettendogli di andare in terrazzo???
    Ed infine, anche girato su una scala come puo' non aver percepito o sentito M. che dovrebbe essere passata di li all'incirca alle 14,50??? E se l'ha vista o sentita perche' non riferisce??? Non e' che in troppi hanno del panico in sta storia???

    RispondiElimina
  167. Ancora, a me pare strano che Ranelli porti alle 14,40 con lui i reggimensole in auto giunto dalla sia casa di Colle (pag. 30 O.c.c. Teramo e poi dopo le 15,18, orario in cui vede la coppia, riparta per andare a prendere le mensole, non c'e' scritto da nessuna parte che si sarebbe dimenticato di prendere tutto in un unica soluzione evitando di perdere tempo e di lasciare il chiosco in mano a Poli.
    Ma se ha lasciato il chiosco in mano a Poli subito dopo aver visto la coppia come fa a dichiarare di aver accolto S. subito dopo che gli chiedeva in auto se aveva visto la moglie???
    Insomma a ben vedere i dubbi sono tanti, o per l'amor di Dio vi saranno certamente delle spiegazioni ma sarebbe interessante saperle.
    Poi ritorna e li vede S., che nel frattempo doveva essere tornato dal ristorante, dalle altalene con la figlia del titolare o non l'ha visto in quel frangente o l'ha visto nel secondo e terzo frangente con Barbizzi e con il Pac.???
    Questa parte rimane un po' oscura.

    RispondiElimina
  168. Perché gli inquirenti non si sono dati da fare per rintracciare i ciclisti che arrivati circa alle 15.30 al bar Segà hanno detto di aver incontrato una donna inseguita da altre due sulla strada provinciale in direzione contraria a CSM?
    E chi è quel motociclista, arrivato 5-10 minuti prima, che racconta di aver visto una giovane uscire dalla boscaglia?
    Perché non è stata creduta quella “persona anziana” che sempre sulla provinciale ha visto una donna vestita come Melania camminare verso Colle a passo svelto e telefona al 113 il giorno dopo la scomparsa per riferire l’avvistamento. Nulla si sa se veramente sia maschio o femmina e cosa ci faceva sulla strada, dove andava, era solo?
    Perché non sono riusciti a rintracciare la macchina rossa che in tandem con un’altra sfrecciava da San Marco a San Giacomo e per poco investiva un uomo con i cavalli?
    Del resto è inverosimile che ci sia voluto Remo Croci a rintracciare il cercatore di tartufi proprietario della Panda gialla!!!
    E a proposito di auto, è inverosimile anche che non si sia riconosciuta la macchina con i pneumatici a 160 cm del tipo appunto Panda (o era il battistrada di 160 mm), che ha lasciato le evidenti tracce ad un metro dalla testa del cadavere …!!! chiaramente con trazione posteriore … perché non confrontare il modello con quella gialla?

    Gli inquirenti invece hanno dato credito a quel vecchietto quasi ottantenne che, a suo dire, si era messo in terrazzo a godersi il sole con lo sguardo sempre puntato in direzione della strada verso il Monumento a circa 200 metri da casa sua (senza mai distrarsi, ovvio, neanche per seguire il volo di un uccellino o chiudere le palpebre per la sonnolenza a quell’ora post-prandiale) e dice di non aver visto nessuno passare, tanto meno una donna. La stessa giornalista che lo intervistava, la Borgia, ha guardato la telecamera con una faccia ….
    Dal terrazzo, per contro, si intravedevano le roulotte dei macedoni tra gli alberi e le fronde.

    Mimosa

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  169. @ Mimosa e Antonello

    Terra terra, anzi quasi 6 feet under: ma si e' mai capito chi fosse la donna che Ranelli avrebbe visto, secondo gli inquirenti alle 15.18... oops, voglio dire 15.23, alle altalene con uomo in shorts e t-shirt e bambino/a? Dato che non poteva essere la tipa del Sega', che Parolisi vede per la prima volta in vita sua alle 15.30... Che giustificazione ufficiale si fornisce per questa "visione"? Scusate la domanda, ma io se non e' robaccia SCI-FI tendo a perdermi in un bicchiere d'acqua.

    OT @ Tabula (a proposito di SCI-FI)

    Oppure Restylane! I derma fillers a base di acido ialuronico presentano concentrazioni e water resistance diverse tra loro. La scelta dipende dal risultato a cui si aspira: becco da oca o ciambella col buco?

    Per quelle linee di corrugazione, comunque, Botox nudo e crudo, e ti garantisci quel diffusissimo sguardo allampanato che fora lo schermo...

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  170. E ora una domanda un tantino diversa: esiste una foto ufficiale, o ufficiosa, degli intagli sul ventre? Ci sono stati sbattuti in faccia i 2 macabri artwork sulle cosce, ma... o meglio, perche' non mostrare il trittico al completo? Forse che...???

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  171. beh
    credo di aver compreso, più o meno.
    c'è questo signore indossante una tuta bianca, quelle usa e getta che vendono in posti come il Brico, suppongo, tute che tra l'altro respingono discretamente i liquidi (son fatte apposta per non macchiarsi).
    questo signore dichiara una sequenza di eventi fisicamente impossibile che viene presa per buona.
    E' anche vero che la Procura tende a considerare per buone anche altresequenze di eventi fisicamente impossibili, ha proprio la fiducia nella velocità del genere umano e dei suoi motori, ma noi no.
    questa fisicamente impossibile ricostruzione sarà stata dimostrata esibendo uno scontrino oppure gli investigatori si sono fidati della semplice parola dell'uomo in tuta bianca?

    Dato che ciò cercavano gli inquirenti erano testimoni disposti a dire che nessuno avvistarono nè alle altalene nè sulla strada che conduce al monumento, in che maniera si saranno premuniti di verificare il racconto degli stessi?
    Ma, soprattutto, sopo quanto tempo sono stati individuati ed interrogati?

    In un tempo che consentisse loro di affermare "oh cavolo però lo scontrino l'ho perso", al che chi interrogava avrà bonariamente sorriso "son cose che capitano" avrebbe detto?

    Perchè se non lo sapete ve lo dico io, che il Brico lo frequento per acquistare materiale edile: ho il mio nome e cognome nei terminali dello stesso, e non c'è acquisto che un addetto ai lavori non faccia senza premunirsi di farsi fare fattura, poichè si scarica dalle tasse, ed a fine anno fa una bella sommetta.

    certo, non è dovuto, ma una persona del mestiere queste cose le fa.

    Però in quel poco tempo farsi fare anche la fattura non ci sta: e allora mettiamo che il signore abbia esibito lo scontrino.
    Se lo stesso avesse dovuto riportare un orario incompatibile con la testimonianza collocante lo stesso già alle 14.45 a CSM, sarebbe stato dovere degli investigatori escludere la presenza del tizio all'orario di apertura del chiosco di Ranelli.

    A meno che gli stessi si siano procurati di dimostrare l'inaffidabilità degli orari nelle casse del Brico.
    sospetto a questo punto che a Folignano ci sia un fuso orario diverso dal resto dell'Italia.

    No, quello scontrino non può essere stato esibito.

    E, se sostiene di essere stato al Brico, o quel signore ricorda male poichè interrogato a troppo tempo di distanza, oppure hanno fatto male i conti gli investigatori che l'hanno collocato là.

    Eppure un uomo in tuta bianca nel racconto di Ranelli, era presente.

    Era davvero lui, il pittore di ringhiere?

    Perchè se era davvero lui, qualcosa nella sua testimonianza non torna.

    Avrà mentito rispetto al Brico per starne fuori negli orari cruciali?

    o sono gli investigatori che han voluto farcelo rientrare per forza negli orari cruciali, per avere uan testimonianza in più, non rendendosi conto che..

    vorrei vedere quello scontrino.
    vorrei sapere se il tizio era uso farsi fare fattura nei centri per l'edilizia, e se dalle fatture del Brico risulti un orario di acquisto per quel giorno.

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  172. @Sophie
    silicone in generale non ne ho un granchè bisogno,
    certo fra le due forse sarebbe più simpatico il becco da oca.. purtroppo ho visto di recente una famosa showgirl da vicino col suo musetto gonfio.. e ho capito che certe cose van fatte solo se si vive dietro uno schermo appiattente.
    beh difatti io rispetto a voi vivo di fatto dietro ad uno schermo appiattente, ma non mi vedete mica in faccia, tanto vale siliconarmi la tastiera per scrivere più fluidamente.

    in quanto al botox aspettiamo, magari fra qualche anno potrà farmi piacere dare ad intendere di non avere mai corrugato la fronte.
    o forse no.

    RispondiElimina
  173. scusa Sophie, cosa intendi?
    io non ho visto le foto.
    dicendo che manca la foto del ventre, a cosa alluderesti?

    scusa ma non ci arrivo.

    ti guardo con lo sguardo pallato, effetto lifting. rispondi se hai coraggio, oppure faccio pure la bocca a ciambella 0o0

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  174. scusa Sophie, cosa intendi?
    io non ho visto le foto.
    dicendo che manca la foto del ventre, a cosa alluderesti?

    scusa ma non ci arrivo.

    ti guardo con lo sguardo pallato, effetto lifting. rispondi se hai coraggio, oppure faccio pure la bocca a ciambella 0o0

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  175. @ Tabula

    What's the time Mr Wolf?

    RispondiElimina
  176. Ci viene relativamente in aiuto l'O.c.c. di Ascoli, a pag. 45 infatti si dice che due operai erano vicini ad un imbianchino, con una tuta bianca.
    Questo non spiega se gli operai erano in fondo alla pineta e verso l'unica villa sulla sinistra appena imboccata la strada per il monumento, presumo perche' li e' l'unica a google earth, o se era l'imbianchino spostato in quel momento verso il pianoro.
    Non riesco a capire come abbia eventualmente fatto l'imbianchino ad essere li alle 14,45 atteso che alle 14,30 aspettava che il negozio aprisse per fare degli acquisti.
    Fra la tempistica di S. e quella dell'imbianchino sarei curioso poi di sapere chi e' andato in pool position dopo le prove speciali.
    E' incredibile.
    Forse siamo noi che pensiamo a cose troppo logiche???

    RispondiElimina
  177. It's five o'clock.
    one, two..

    RispondiElimina
  178. che strano, però.
    abbiamo capito che melania stette ferma al monumento quel tanto o poco nell'aspettar qualcuno,

    e l'accusa a gridare che non aveva senso intrattenersi lì.

    ma allo stesso modo non è detto che non si sia semplicemente fermata qualche secondo a conversare.

    a voi non capita? tirate sempre dritti alla direzione prescelta?
    non date indicazioni stradali, non rispondete ai saluti, non vi intrattenete con un conoscente, non rispondetese qualcuno vi rivolge la parola?
    Mi ha incuriosita il fatto che i cani ne avessero fiutato la pista rallentando nei pressi del monumento, dopodichè prendendo in direzione della roulotte quasi di corsa.
    Non potrebbe Melania aver corso non per vedere qualcosa, ma per fuggire da qualcuno al Monumento?
    qualcuno che avesse GIA' rivelato intenzioni ostili dopo uno primo scambio di battute più tranquille?

    Io la vedo così: Melania incontra qualcuno e si intrattiene, chiacchiera, la discussione si fa accesa, lei è stretta in un angolo dietro il monumento, forse da più persone, scappa verso il sentiero scosceso che si inerpica nella campagna, cerca aiuto un rifugio un riparo nella roulotte,
    non riesce ad entrare, dopodichè i suoi interlocutori fanno il giro in auto e la raggiungono, scendono dall'auto nei pressi dalla roulotte ma lei risale a ritroso.
    due donne scendono dall'auto e la inseguono a piedi, Melania è rincorse e fa dentro e fuori dai boschi là dove i ciclisti l'hanno individuata.


    Una roulotte non come luogo di appuntamento, ma il tentativo di cercare un riparo.

    Melania cercava un rifugio, era già in fuga.

    Lo so è un dettaglio.
    ma è anche vero che la velocità dei cani nel seguire una pista indica la velocità dello scomparso.
    se il cane corre, lo scomparso correva. se il cane sosta, presumibilmente anche lo scomparso si è fermato in quel punto, o lì ha cambiato direzione.

    questo piccolo dettaglio ovviamente non escluderebbe una compresenza di Parolisi, parte da un punto di vista leggermente diverso, ovvero che lui qualcosa sappia.

    RispondiElimina
  179. Dal vecchio e noto articolo di Vanity Fair, pagg 11

    http://www.vanityfair.it/news/italia/2011/09/28/melania-rea,-nei-verbali-la-%C2%ABpista-dei-segugi%C2%BB#?refresh_ce

    [...]
    Il cane molecolare ha cominciato a salire sul sentiero, ma dopo poche decine di metri il conduttore Macciò è stato costretto ad interrompere la pista.
    Tale decisione deriva dal fatto che la ricerca molecolare viene eseguita con il cane al guinzaglione, e la velocità media si aggira tra i 6 e gli 8 km. Di notte tra gli alberi in ambiente impervio è praticamente impossibile gestire il cane.Il molecolare si è portato subito alla roulotte ed ha tentato di entrare, piangendo, non dalla porta principale (chiusa da tempo e legata con cordame) ma da una finestra semiaperta

    L'atteggiamento del cane è stato considerato suggestivo per la veemenza con la quale voleva entrare.


    sì, lo so che sono cose arcinote e risapute.
    è un refresh nell'ottica di un eventuale cambio di prospettiva che potrebbe.. accadere.

    Sophie: d'ora in poi ci giocherò, ma il nesso mica l'ho capito.
    anche se devo dire che quando arriva l'ora di cena, il cambio di punto di vista, l'uomo in tuta, i tagliapini, mi ha fatto riproporre il tragitto del cane, in simbiosi psicologica con la donna appena scomparsa proprio lì, a due passi.

    RispondiElimina
  180. @ Tabula

    giusto: dinner time!

    Ma la preda e' gia' morta da un tempo calcolabile proprio grazie a quelle incisioni che qualcuno compie credendo in tal modo di depistare. Ahime', mai errore piu' grave...

    Credo che non solo che le 2 immagini, mostrateci ampiamente pixelate, indichino in realta' dei "graffi" (e non degli intagli), ergo un certo rigor mortis sicuramente non al picco massimo ma indice di una certa rigidita' del corpo (basti osservare le nettezza e mancanza di slabbrature delle intersezioni). Il colore inoltre, senza i ritocchi in Photoshop o simile su di esso operati e con la certezza di una M morta dissanguata, potrebbe rivelare un certo stadio del livor. Per capirci, quanto sangue circolava, risaliva ed irrorava ancora ben 3 zone anteriori ed esposte di un corpo dissanguato ed in posizione supina al momento dei tagli? Credo quindi che la terza immagine mai diffusa sia dirimente ai fini dell'analisi del PMI al momento dell'esecuzione delle suddette ferite, dato che fornirebbe la prova del 9 delle altre 2.

    E se al PMI al momento delle sevizie post mortem si somma l'orario ottenuto grazie ai risultati delle analisi immunoistochimiche delle stesse, si ottiene il PMI, ovvero l'ora del decesso.

    E qui ti e vi saluto. Buon proseguimento.

    Goodbye. Sophie

    RispondiElimina
  181. dalla prova fotografica, ovviamente non messa in risalto dai contrasti e le saturazioni di photoshop, sarebbe ancora possibile risalire alle vere condizione dei "graffi"? ma soprattutto alle condizioni di quel che ci stava sotto?

    perchè si è vero che i graffi hanno una datazione a sè, ma se ho ben capito anche la "materia intagliata" ha una sua condizione che indica da quanto tempo la carne di quel cadavere fosse carne morta, e non carne viva.

    Sophie, perdonami se ho preso strafalcioni, è che per essere sicura di aver compreso ho vikipendiato qua e là.

    RispondiElimina
  182. Se ho ben interpretato gli enigmatici messaggi di Sophie,
    quindi saremmo al dunque …
    I CSI televisivi insegnano molto, anche se sono denigrati dai nostri “professionisti” … (però gli autori non si inventano le cose, hanno il supporto di veri consulenti). Ho visto sezionare cadaveri di non più di due ore e le incisioni emettevano sangue.
    Quindi mi sono domandata, come si può nella relazione d’autopsia affermare che le “abrasioni” (così definite) dei disegni figurati siano state fatte «mezz’ora-un’ora» dopo la morte???
    Dunque, perché quella affermazione nella Relazione? Può un medico legale rischiare tanto della sua carriera solo per compiacere un procuratore?

    Mimosa

    PS : perché Sophie ci dici Goodbye?
    Tornerai vero? con un altro nick magari ... ma sarebbe inutile, dai ...... torna come eri ...!
    -)

    RispondiElimina
  183. La fretta fa i gattini ciechi ...
    forse avete capito che intendevo che dalle "abrasioni" sul cadavere non è sgorgato alcun rivolo di sangue, vero?

    Mimosa

    RispondiElimina
  184. @ Tabula
    oltre al link che hai messo tu, leggi qui: http://www.giornaledipuglia.com/2011/09/melania-rea-la-versione-del-soccorso.html - pubblicato giovedì 29 settembre 2011
    C’è il resoconto dei verbali sia del maresciallo Maurizio Mansi sia del Soccorso Alpino sull’operato di Piergiorgio e del suo istruttore Macciò.
    Prima dello spiazzo in cui c’era la roulotte, si arriva ad “un gruppo di case” e poi c’è un sentiero sterrato, in tutto quasi 1 km dal Monumento, inoltre lo spiazzo in cui si trovava la roulotte era separata da una rete di recinzione dal sentiero sterrato (tagliata da non si sa chi, pare dai CC per arrivare là) (l’hanno mostrato in una puntata di CLV)
    M non poteva aver fatto il percorso in quella direzione di corsa per sfuggire ad inseguitori …. che la seguivano a piedi o in auto? situazione improponibile. Casomai poteva rincorrerli … tanto per ragionare per assurdo, ma a che pro? Per scoprire un malaffare? tuttavia doveva essere in “buona” compagnia, non da sola ma con le persone con cui aveva appuntamento al Monumento …
    E’ davvero un mistero nei misteri quel percorso …
    Comunque, CLV ha mostrato l’interno della roulotte, c’era un ammasso di cose vecchie e credo che il proprietario sia risultato “pulito”.

    Mimosa

    Ora dico anch'io Goodbye ... con domani vado in ferie ... senza connessione Internet.

    RispondiElimina
  185. Mimosa: chiarissimo.
    non sapevo che dai cadaveri sgorgasse sangue.
    mi chiedo fino a quanto tempo dopo la morte si verifichi.

    RispondiElimina
  186. @ Tabula
    credo fino al rigor mortis avanzato,
    ma è Annika la competente
    ops anche Sophie ...

    Mimosa

    RispondiElimina
  187. @ MIMOSA

    ..e ci ritorno sopra !
    (non mi menare !)

    Se nell'Ordinanza c'è scritto che le abrasioni sono

    ctz " state fatte «mezz’ora-un’ora» dopo la morte" e "non molte ore prima” il momento di ritrovamento del corpo è implicitamente e consequenzialmente determinato anche il momento del decesso in "non molte ore prima” il ritrovamento del corpo

    Ma è l' espressione "non molte ore prima” quella che regge tutta l'ambiguità della relazione perchè non è quantificabile !

    Cosa vuol dire ? Un'ora, 10 ore, 48 ore ?

    RispondiElimina
  188. @ ENRICO
    e che ne so? dipende dalla temperatura ambientale in cui è stato consevato/esposto il corpo ... aspetta la risposta di Annika/Sophie.
    Ma se vuoi divertitri (per modo di dire) leggi questo pdf
    www.auletta99.net/uploads/Diagnosi_di_epoca_della_morte.pdf

    Ciao
    Mimosa

    RispondiElimina
  189. fiore
    "ma dove? dentro al chiosco?"
    chiede l'operatore all'anonimo telefonista.....come se, fuori dal chiosco non fosse possibile, avevano già controllato.....,
    i puntini sospensivi in genere non mi piacciono, ma qui ci stanno tutti.
    fiore

    RispondiElimina
  190. @ MIMOSA

    grazie per la segnalazione ma preferisco aspettare i risultati ufficiali delle perizie ( e poi , se il testo non è in inglese, non m'interessa, ahahahah )

    RispondiElimina
  191. @ fiore

    sì, ma potrebbe anche darsi che l'operatore chieda di specificare "ma dove? dentro al chiosco?" perchè è lo stesso anonimo telefonista che, dicendo di trovarsi al chiosco della pineta, induce l'interlocutore a chiedere questa precisazione.

    Forse a chiunque sarebbe venuto spontaneo fare la stessa domanda

    RispondiElimina
  192. @ ENRICO
    non c'è di che ;-)

    La domanda "dentro al chiosco" a me non sarebbe venuta in mente,
    ho pensato alla ristrettezza mentale dell'operatore e non ad una sua acutezza.

    Mimosa

    Partenza rinviata, accidenti, mi troverete ancora qui, se il pc non mi farà scherzi, sento rumori strani ...

    RispondiElimina
  193. @ mimosa
    interessante il pdf che hai postato, in particolare le ultime 3 slides con le "squadre" di insetti in azione!
    monic@

    RispondiElimina
  194. @Mimosa

    Ho letto il link che mi hai fornito sulle testimonianze dei conduttori.

    E ricordo molto bene anche le foto che Lucap aveva postato inquadrando la zona della roulotte: una strada carrabile dal percorso principale raggiunge il gruppo di case compiendo un semicerchio includente al suo interno la roulotte.

    Il gruppo di case, anzi di villette, è davvero vicino a quest'ultima.

    Magari hai ragione tu dicendo che dal sentierino prima si arriva al gruppo di case e poi alla roulotte,
    però ricordo che dalle foto dall'alto così non sembrava.
    Difatti proprio nel link che mi hai dato si spiega che si arrivò al gruppo di case IN AUTOMOBILE, ovvero è la strada carrabile che arriva al gruppetto di case, e non il sentiero indicato dal cane.


    Tra l'altro il cane si addentrò per circa 200 metri fino a che fu fermato, dopodichè nella prima ispezione con la macchina il percorso fu di 5-600 metri, compiendo un giro quasi a semicerchio, che, tagliato dalla scorciatoia presa da Melania, dovrebbe essere a rigor di geometria un tantino più breve.

    Difatti proseguendo con la lettura dell'articolo che hai postato, facendo attenzione nella seconda ispezione il tragitto del sentiero è spiegato più chiaramente, poichè i C.P. e C. lasciano cane e conduttore a riposarsi decidendo di inoltrarsi personalmente e a piedi lungo il percorso segnalato dal cane.

    Ne riporto lo stralcio:

    Mentre il conduttore Macciò ed il suo cane si riposano, C.P. e C. si addentrano per il sentiero per una prima verifica notturna.

    Dopo una salita di poche centinaia di metri trovano una vecchia roulotte ai margini di una strada sterrata nelle vicinanze di un piccolo agglomerato di case.


    sì è vero, il gruppo di case è vicino, ma sia dalle fotografie dall'alto che dalla descrizione verbale sembrerebbe proprio che il percorso della scorciatoria conduca direttamente alla roulotte.

    so di avere una buona memoria visiva, anzi ho solo quella, niente esclude che mi possa sbagliare, ma che il sentierino arrivasse al gruppetto di case prima della roulotte non mi torna affatto.

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