Articolo di Gilberto M.
Nel nostro, c’è parso che potesse essere una cosa curiosa il vedere un seguito di scrittori andar l’uno dietro all’altro come le pecorelle di Dante, senza pensare a informarsi d’un fatto del quale credevano di dover parlare. (Manzoni - Storia della colonna infame – Introduzione)
I metodi basati sulla routine (per induzione, dal particolare all'universale) portano sovente ad errori. Esistono due specie di induzione: a) l'induzione ripetitiva o per enumerazione. Si basa su osservazioni ripetute che dovrebbero fondare delle generalizzazioni (ma nessun numero di osservazione di cigni bianchi riesce a stabilire che tutti i cigni sono bianchi). b) l'induzione per eliminazione, che si fonda sull'eliminazione e confutazione delle teorie false. Ma in realtà il numero delle teorie rivali (false) è potenzialmente infinito. Faccio il classico esempio del tacchino induttivista, la metafora ideata da Bertrand Russell ripresa poi da Karl Popper.
Un tacchino viene trasferito in un allevamento. Osserva che il cibo gli viene portato sempre alle nove del mattino. Ma essendo un tacchino induttivista (cioè fonda asserzioni universali partendo da asserzioni particolari) prima di arrivare a conclusioni precipitose fa altre osservazioni in diverse circostanze (di lunedì e martedì, di giovedì e venerdì, d’estate e d’inverno, quando piove e quando c’è il sole ecc. ecc. e verifica che sempre alle nove del mattino riceve la sua razione di cibo). Ad un certo punto si ritiene pago delle sue molteplici osservazioni e produce una inferenza induttiva del tipo ‘mi danno sempre il cibo alle nove del mattino’. La conclusione si rivela poi essere falsa alla vigilia della festa del ringraziamento...
Il caso: Cosa c’entra il principio di induzione con il caso Scazzi? Sarah viene avvistata (prendendo per buona una testimonianza) mentre sta girando verso via Kennedy (non ci interessa sapere esattamente che ore sono, ammettiamo pure intorno alle 14,00 se può far piacere, oppure alle 14,30 come inizialmente affermato... e non ci interessa nemmeno se l’avvistamento è attendibile oppure no). A quel punto, come altre volte nella sua vita, la ragazza può aver raggiunto la casa di via Deledda. Ma potrebbe anche essere stata intercettata da qualcuno, un’auto può averla seguita, aver continuato per un altro percorso o tornata sui propri passi. Per quante ipotesi noi possiamo fare non potremo mai immaginare tutte le possibilità intercorse e i relativi scenari. Solo dei fatti concreti (fattuali) ci possono dire se lei ha raggiunto la casa dei Misseri, non semplicemente l’enumerazione di altri fatti analoghi. Ma poi c’è la confessione di Michele Misseri che rimette tutto in gioco. La sua confessione ci dice che lei vi è giunta ed è stata uccisa lì. Anche in questo caso stiamo usando il sistema induttivo (chi confessa un delitto è colpevole di quel delitto e dice il vero, e si può enumerare un’infinità di casi analoghi). Sfortunatamente nella storia processuale esistono anche casi di persone che si sono accusate di delitti efferati che in realtà non avevano commesso. Se dicessi che “chi confessa i suoi crimini è colpevole, dunque la giustizia deve condannarlo” (la premessa implicita sarebbe che la giustizia condanna in base alle confessioni) direi che coloro che confessano sono per definizione colpevoli, ma sarebbe una fallacia (si può confessare per un remoto senso di colpa, perché costretti, per proteggere qualcuno, per uno stato di coscienza alterato ecc...).
Per quanto riguarda l’accusa nei confronti di altri la cosa è ancora più evidente. Spesso si accusano altri per una serie di motivi che sarebbe troppo lungo elencare. Quello che fa la differenza è una raccolta di prove che confermino la confessione di colui che accusa se stesso od altri (non basta dire sono colpevole, occorre dimostrarlo, cioè riepilogare i fatti in modo sufficientemente circostanziato e credibile, portare prove e riscontri che ne attestino la veridicità). Paradossalmente occorre più informazione per dimostrarsi colpevole di quanta ne serva per dimostrare la propria innocenza, perlomeno in un sistema astratto, prevalentemente accusatorio e non inquisitorio (Manlio Tummolo nel suo saggio su questo Blog – “Origine e Carattere dei Riti Processuali Accusatorio e Inquisitorio”, dimostra che il rapporto tra le due istituzioni è meno lineare e più complesso di quanto sembri). La perquisizione della abitazione di via Deledda e dei mezzi di trasporto dei Misseri, effettuata dagli inquirenti, non ha trovato elementi a suffragare che la ragazza sia stata uccisa in quel luogo, sarà il processo a dimostrare tale evento se si formeranno delle prove, ma dubito che si vada al di là dei sogni (a meno che anche quelli divengano elemento di prova). Se non è stato trovato alcunché nella casa del Misseri diventa irrilevante (in merito alle accuse rivolte a qualsivoglia componente della famiglia in questione) che Sarah sia transitata in via Kennedy o alle 14 o alle 14,30, in quanto non esiste prova che sia giunta a destinazione. Gli orari diventano invece importanti per ricostruire un diverso scenario, e dunque per formulare ipotesi alternative che ci portino ad un diverso luogo del delitto. Fin qui mi sono ripetuto mettendo però in evidenza che nel caso in oggetto non solo sono carenti le prove, ma la molteplicità di confessioni mette in imbarazzo e per certo deve parecchio irritare chi deve sbrogliare la matassa. Sicuramente ci sono molte cose che noi non conosciamo, a differenza degli inquirenti, ma non è detto che buttino luce, anzi, potrebbero dar ancora più ragione a chi afferma che Michele sia estraneo al delitto (e il fatto che venga scagionato dalla stessa Procura ci conferma che qualcosa di assolutamente certo lo rende inidoneo come colpevole). Ma perché l’insistenza su Sabrina Misseri e Cosima Serrano? La loro innocenza a chi scrive pare talmente evidente da non capire perché si trovino in carcere come fossero due pericolose assassine di professione. Potrebbero fuggire? Inquinare le prove? Reiterare il delitto? il tutto appare incomprensibile. Una ventitreenne incensurata tenuta in galera da venti mesi... una signora non più giovane costretta in gabbia, esposta al pubblico ludibrio sulla base di sogni, confessioni confuse, fantasie e pettegolezzi? C’è davvero da augurarsi, per la reputazione del nostro sistema giudiziario, ma non certo per gli accusati, che gli inquirenti abbiano qualche asso nella manica o che tirino fuori il classico coniglio dal cappello. Altrimenti vorrebbe dire che è stato istituito un processo sul niente, senza uno straccio di prova. Vedremo. Ciò che appare strano è che si insista sui sogni...
Però c’è un fatto ancor più strano che non riguarda tanto la giustizia quanto il sistema dell’informazione nel suo complesso. Quello che sorprende è che nell’opinione pubblica - espressa attraverso le lettere ai giornali, le interviste, i commenti, e in generale le opinioni (sia dei cosiddetti esperti sia della gente comune) - si diano come supporto a tutta la faccenda degli assiomi, delle verità evidenti in sé stesse, indiscutibili. L’assioma per definizione è una proposizione o un principio che viene assunto come vero in un quadro teorico di riferimento. Da un insieme assiomatico si può infatti dedurre logicamente.
Tre sono gli assiomi (verità di partenza indiscutibili asserite) che nel caso Scazzi terranno per sempre in scacco la verità se non verranno tolti. 1. Sarah ha raggiunto la casa dei Misseri 2. Sarah è stata uccisa nella casa dei Misseri 3. L’omicidio è intrafamiliare (famiglia Misseri). Con inferenze deduttive si ricavano poi postulati, teoremi e corollari. Si ricava ad esempio, per deduzione logica, che se l’assassino non è Sabrina allora è Michele e viceversa (tertium non datur, o una delle molte varianti e corollari che la deduzione comporta a seconda degli orari, delle testimonianze ecc. ecc.). Questi assiomi sono così ben radicati che è perfettamente inutile osservare, inutile far notare che non esiste prova che Sarah abbia raggiunto la casa dei Misseri (mi ripeto), che non esistono dati scientifici che la ragazza sia stata uccisa lì (mi ripeto), che non ci sono riscontri nelle confessioni di Michele Misseri che ormai è considerato inattendibile un po’ da tutti (mi ripeto), e si riesca lo stesso a tener fermi quei postulati fondati sul nulla. Perché?
Nella fenomenologia del caso Scazzi oltre l’elemento logico, o illogico, è la propensione - da parte dei media che hanno cavalcato la vicenda - all’emotività e alla suggestione più spinte e irrazionali. La suggestione è quella che trasforma qualsiasi fatto, anche il più insignificante, in un elemento di rilievo che si staglia e giganteggia alla luce di un sistema di idee... ma soprattutto di fantasie ed emozioni che spesso sollecitano gli automatismi, gli errori di valutazione e gli inganni della mente. Il circo mediatico - attraverso salti acrobatici, volteggi e giravolte – ci ha spiegato dinamiche psico-familiari, pulsioni aggressive, gelosie patologiche, modelli criminologici (il movente giostrato su analisi caratteriali di inaudita quanto vaga sottigliezza) attraverso una sorta di rincorsa sia ad “andare uno dietro l’altro come le pecorelle di Dante” del testo manzoniano, sia a fare come la donzelletta leopardiana: di ogni erba un bel fascio. Gli ingredienti? Sensi di colpa, gelosie, clan familiare, menzogne, lapsus e atti mancati, impulsi omicidi e quant’altro, sulla base di cose che appaiono tanto inconsistenti quanto arbitrarie. La suggestione ha lavorato sia tra gli 'addetti ai lavori' (andando appunto uno dietro l’altro come le pecorelle), sia in un pubblico oggettivamente privo di strumenti interpretativi autonomi e, ormai da tempo, assuefatto a far da gregge ai pastori, da decenni abituato dal sistema mediatico ad essere ingozzato come un tacchino. Per questo, come ho già cercato di argomentare in altri articoli, ne è uscito un caso che parla di noi italiani, delle nostre idiosincrasie, dei nostri difetti e delle nostre patologie, più di quanto parli di Sabrina, di Michele e di Cosima... che sono le vittime di una superficialità che coinvolge un po’ tutti.
Alcuni esempi: Un piccolo florilegio tra i tanti (ma senza la pretesa di generalizzare induttivamente, perché sicuramente esistono anche casi di buon giornalismo, di una ricerca orientata all’obbiettività, allo sforzo di commentatori di approfondire senza preconcetti (e il blog di Massimo Prati ne è un esempio), altrimenti finiremmo anche noi come il tacchino di Russell, in senso metaforico intendo. Ecco quattro esempi.
1 - Una delle prove di menzogna di Sabrina, sarebbe che lei viene contraddetta da Mariangela riguardo al fatto che si trovava sulla veranda e non in strada ad aspettare Sarah. Questo fatto è stato ripetuto così tante volte da diventare una sorta di uovo di colombo, la cifra dell’assassino, il colpevole preso con le mani nel sacco. E la litania mediatica è diventata così ossessiva, così insistente, talmente martellante, che alla fine ci siamo arresi tutti. Sabrina è stata presa in castagna, smascherata: ci è stato detto. E non ci sovviene però come quel fatto tanto banale e irrilevante possa valere come la mela sulla testa newtoniana. Ma tant’è, repetita iuvant, e alla fine ci arrendiamo all’evidenza che la cosa deve essere davvero importante. Come ho già avuto modo di osservare, spesso i testimoni non ricordano allo stesso modo, anche se perfettamente in buona fede, capita che diano versioni discordanti. Nel nostro cervello nulla è veramente oggettivo. Qualcuno può fare confusione, soprattutto quando in gioco ci sono emozioni e quando è passato del tempo. La memoria si sovrascrive con altri fatti che in qualche modo ne alterano il contenuto. E il fatto che Sarah tardasse ad arrivare era motivo di preoccupazione per Sabrina. Se poi guardiamo oggettivamente la rilevanza del fatto in sé, che Sabrina si trovasse sulla veranda o già in strada appare nella logica dell’omicidio (che è tutto da dimostrare che sia avvenuto nella casa Misseri) completamente irrilevante, un fatto assolutamente neutrale, con la stessa importanza che avrebbe una mosca posata sul naso dell'imputata, nella circostanza (ohibò, non vorrei che invece la mosca fosse davvero determinante). Diverso se Sabrina avesse detto di trovarsi altrove, lontana e da tutt’altra parte. Ma non era altrove. Eppure questo fatto è stato ribadito più volte come prova di menzogna, come tentativo di depistaggio, come elemento di sospetto di chissà quale manovra diversiva (quando c’è solo il niente, anche una mosca diventa importante). Per quanto si possa sospettare di tutto, quel fatto appare privo di qualsiasi significato, a meno di partire da un presupposto ancora da dimostrare: che Sabrina è colpevole e dunque in tutto quel che dice mente (una sorta di ragionamento circolare). Lei avrebbe potuto trovarsi sul cancello, sulla porta del garage, dall’altro lato della strada, e non sarebbe cambiato nulla. È solo immaginando che lì in quella casa ci sia stato un delitto che ogni gesto, anche il più innocente, acquista il valore di indizio.
2 – La mattina del 21 giugno 1630 verso le quattro e mezzo una donnicciola chiamata Caterina Rosa [...] vide venire un uomo con una cappa nera, e il cappello sugli occhi, e una carta in mano, sopra la quale, dice costei nella sua deposizione, metteua su le mani, che pareua che scrivesse. Le diede nell’occhio che, entrando nella strada, si fece appresso alla muraglia delle case, che è subito dopo voltato il cantone, e che a lungo a lungo tiraua con le mani dietro al muro. All’hora, soggiunse, mi viene in pensiero se a caso fosse un poco uno di quelli che, a’ giorni passati andauano ungendo le muraglie. (Manzoni – storia della colonna infame – cap I)
Un altro fatto scandagliato da uno stuolo di commentatori è quello di Cosima che mentre Michele parla con i giornalisti lo spinge bonariamente dentro il garage e chiude la porta, non senza fare un gesto eloquente di dissenso al marito per la sua disponibilità a raccontare (Michele Misseri si stava lasciando un po’ trascinare nel discorso, come un Renzo Tramaglino nei Promessi Sposi nella scena dell’assalto ai forni). Le telecamere mostrano la scena nel dettaglio, si soffermano sulle espressioni del viso di Michele, che appare come un pulcino bagnato, e su quello di Cosima che è chiaramente irritata per il fatto che il marito si renda troppo disponibile alle telecamere e ai giornalisti che se lo stanno cucinando.
L’interpretazione di molti opinionisti in tv (cranioscopi e criminalisti) per quel gesto di Cosima, è che Michele è un uomo spaventato, tiranneggiato, controllato, insomma un uomo succube delle donne di casa. Da quel gesto innocente e premuroso di Cosima, che non vuole che Michele finisca per farsi prendere dal desiderio di protagonismo che lo può magari mettere in ridicolo e danneggiare, si ricava una complessa analisi da parte di alcuni commentatori secondo la quale l’uomo sarebbe una sorta di zimbello, costretto a mangiare da solo, condannato a dormire sulla sdraio. Alcuni opinionisti lo dipingono come un reprobo, una specie di carcerato nella sua stessa casa, un sottomesso alle angherie e ai soprusi della moglie e della figlia viste come orchesse che lo tengono come sollazzo e lo trattano come trastullo. Guardiamo attentamente il gesto di Cosima che lo spinge gentilmente nel garage e gli fa un cenno eloquente ma discreto con il dorso della mano, un piccolo cenno reiterato con il palmo a dire: fermati. Una via di mezzo tra un’affettuosa impazienza e una benigna insofferenza. Poi lo spinge dentro e chiude. Cosima sta solo cercando di proteggerlo, è una moglie devota che non vuole che il marito si metta in ridicolo, che passi il segno coi giornalisti che sono a caccia di notizie e disposti a tutto per averle. Quel gesto è chiaro, non equivoco, vi si vede la premura, l’attenzione e la gentilezza di una moglie che non vuole che il marito si abbandoni a una logorrea, che non si metta nei guai con qualche parola fuori luogo, che non si lasci irretire. Lei sa che tutto quello che lui dirà sarà di pubblico dominio, sa che forse lui non si rende conto compiutamente che le sue parole verranno spaccate in due, in quattro e in otto, registrate e replicate in tutte le salse e fino alla nausea. Quella di Cosima è la preoccupazione di una cultura contadina abituata alla lentezza, alla pacatezza e alla discrezione, il gesto amabile e premuroso di una compagna di vita, che denota non certo complicità di un delitto, ma semmai tenerezza e protezione verso il suo compagno. Quello di Cosima è un gesto d’amore verso il marito, una preoccupazione che lui abbia a pentirsi di qualcosa che possa dire preso dall’enfasi, dal compiacimento di trovarsi attorniato da tanta gente, dal fatto di essere diventato un testimone importante. Quello di Cosima è un gesto di pietas che non è pietà ma devozione verso il suo uomo, esattamente il contrario dell’interpretazione grossolana e fuorviante secondo la quale quel gesto sarebbe un atto di prevaricazione. Fa dispiacere veder così frainteso un gesto innocente di premura, un’attenzione al proprio uomo perché non perda la sua accortezza, la sua prudenza, la sua riservatezza. Mi vien da citare le parole del Manzoni (con riferimento a certe interpretazioni):
“Ma un tal dispiacere porta con sé il vantaggio accrescendo l’avversione e la diffidenza per quell’usanza antica, e mai abbastanza screditata di ripetere senza esaminare, e se ci si lascia passar quest’espressione, di mescere al pubblico il suo vino medesimo, e alle volte quello che gli ha già dato alla testa.” Manzoni – Storia della Colonna Infame - Introduzione
3 – Secondo una interpretazione tambureggiante di molti media, Michele sarebbe confinato nel tinello come un cane a mangiar nelle pentole, ridotto a dormire sulla sdraio, trattato dal gineceo come un Melampo alla catena del libro di Pinocchio. Michele Misseri è un uomo indipendente, lontano dal modello formalizzato di quello che noi siamo diventati. Mangiamo in piatti puliti su tovaglie inamidate le schifezze imbustate dai sapori standardizzati. Lui prova la gioia di mangiare direttamente nella pentola. Quella gioia inconfessabile che noialtri non osiamo... passare il pane direttamente nei sughi, mangiare come Dio comanda senza finzioni leziose, il piacere, dopo una giornata a spaccarsi la schiena nel campo, di mangiare e bere senza dover anche far ammenda al Galateo di Monsignor Della Casa. Quale terribile punizione!? Quale orribile castigo?! Quale infame penitenza?! Le donne di casa lo sanno che a lui non piacciono le formalità, le ‘barbosità’, l’etichetta... dopo un giorno sotto il sole a innestare le viti e raccoglier fagiolini: vivaddio provare l’ebbrezza che ai civilizzati pare così orrenda e abominevole, mangiar nella pentola, cosa che lui trova cosa informalmente deliziosa (anche noi qualche volta lo facciamo, ma di nascosto per non esser giudicati così poco chic, così poco attenti al protocollo...). Misseri è un uomo emancipato da quelle convenzioni che ci opprimono, e le sue donne lo sanno. Lasciano che faccia quello che vuole, se vuol mangiare nel piatto mangia nel piatto e se vuole mangiare nella pentola mangia nella pentola. È il loro segno di rispetto verso un padre e un marito che non sempre capiscono, non sempre trovano divertente, talvolta magari un po’ scorbutico, ma che amano e rispettano sempre in quello che vuole e in quello che fa, anche quando decide di non dormire in camera, di ribellarsi bonariamente, di appisolarsi sulla sdraio, di mandar tutti a quel paese. La vita quotidiana di una famiglia normale trasformata con la bacchetta magica mediatica nella casa degli orrori. Il quotidiano mestiere di vivere in piena tolleranza, una normalità fatta di tutto quello che chiamiamo cura e affezione, trasformato nell’atroce sospetto che quella sia la case delle streghe, l’antro della maga Circe. Qualche screzio, piccole incomprensioni, leggiadri dispetti e... tanto amore. Il fantomatico castello delle orchesse malvagie? L’analisi antropologica da casa degli orrori? Fantasie spuntate da una metapsicologia dell’inconscio costruita secondo il verbo mediatico. Nulla di terribile, niente di osceno e di raccapricciante, solo il sospetto, quel venticello che soffia inarrestabile (“piano piano, terra terra, sotto voce sibilando, va scorrendo, va ronzando”) che lì sia stato commesso un delitto, anzi proprio una confessione (“come un colpo di cannone”), non una, un profluvio, uno sperpero, un fiume senza nemmeno trovare non dico un un’impronta digitale al posto giusto, ma nemmeno l’ombra di un capello, neanche il segno di un cavillo. Ma cosa importa? Forse Cosima spingendolo in garage aveva intuito che Michele non era il suo solito Michele, che si sarebbe messo nei guai e che forse avrebbe messo nei guai tutta la famiglia. Ma Cosima non sapeva e neppure avrebbe lontanamente immaginato cosa Michele sarebbe andato a raccontare. Perfino loro, i suoi familiari, di fronte alla sua confessione, increduli ed esterrefatti, devono aver pensato, creduto davvero, che lui dicesse il vero, che veramente avesse ucciso Sarah. Ma le donne della famiglia Misseri non avrebbero neppure assai più lontanamente immaginato quale mostruoso e diabolico marchingegno avrebbe buttato su di loro vagoni di fango.
4 Da più parti sui media si denuncia che Sabrina non ha sofferto nei giorni della scomparsa della cugina, che non ha pianto e adesso invece in tribunale è in lacrime. Forse che questi opinionisti le sono stati appresso giorno e notte con un lacrimatoio contando le sue lacrime? Forse alla madre della povera Sarah hanno controllato e quantificato quanto fosse grande il suo dolore dalle lacrime che è riuscita a versare durante il funerale? Di solito uno piange prima... e poi, inebetito e prosciugato, segue il feretro ormai senza più lacrime per piangere avendole già spese tutte. Piangere nella propria intimità non è una cosa bella? Bisognerebbe sempre informare quando accade, chiamare dei testimoni a raccolta? E poi... c’è modo e modo di piangere. Come per il pigiama della Franzoni, presto ci saranno esperti per un nuovo modello di indagine: "l'analisi biochimica della lacrima" - sapranno se è autentica, certificata con il marchio DOP o magari invece artefatta con la complicità di qualche ortaggio? Nella società mediatica anche le lacrime devono essere conteggiate, soppesate, analizzate, rese palesi con la caruncola lacrimale e tradotte in byte con l’ausilio di uno scanner ad alta risoluzione, fotografate e filmate quando sono in procinto di sgorgare, magari in rallenty, con tanto di intervista in simultanea.
Il florilegio potrebbe continuare ad libitum, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Non si fa a tempo a commentare un episodio che ne spunta un altro, è un’impresa persa in partenza. L’induzione, come volevasi dimostrare, non serve, è illusoria. Non si può generalizzare: qualche nuova testimonianza riporta in auge che c’è del marcio in Danimarca, una macchina del fango inarrestabile, incontenibile con opinionisti dall’occhio astuto e dal dente avvelenato. Sabrina è il bersaglio prediletto. Basta che abbia detto: 'a' - e è tutto un fiorire di dissertazioni, interpretazioni su frasi e parole decontestualizzate. Dove il contesto si badi bene, non è solo quello di parole riportate più o meno fedelmente all’interno di un discorso, ma quello più ampio dei vissuti e delle relazioni affettive. Intendo dire che una microspia, un microfono o una telecamera, non è un agente intelligente. I frammenti di una comunicazione il più delle volte sono ambigui. Non perché il parlante non voglia farsi capire, ma perché i significati di quanto andiamo dicendo al nostro interlocutore sono racchiusi in un contesto che è anche interiore. È un discorso dentro di noi, che affiora solo di tanto in tanto nelle parole, e per questo spesso rimane ambiguo anche a noi stessi per quelle intuizioni, quei pensieri che ci si agitano dentro, ci spaventano e talvolta ci fanno incespicare, magari riguardo a un sospetto che ci attraversa la mente come un lampo e di fronte al quale rimaniamo increduli e stupefatti.
Sabrina in un sms dice “Io non voglio più andare avanti, vorrei tanto andare a letto a dormire e non svegliarmi più, odio la sofferenza sono realista per me non ha più senso, ogni cosa che faccio mi ricorda Sarah” . Queste sono lacrime, non sgorgano dagli occhi, ma sta piangendo dentro di sé la sua cara e diletta Sarah. Non sono il rimorso di un delitto (come qualcuno vorrebbe far credere), la cadenza è quella della nostalgia (il ricordo) della stanchezza (andare a letto e non svegliarsi più), del non senso per qualcuno che amavamo e che ci ha lasciati per sempre. In queste parole non c’è nulla di sospetto, sono parole chiare di dolore per una persona che lei amava come una sorella. Sabrina sta piangendo, con le dita che digitano sul cellulare, con la sua infinita tristezza, con il: Sabrina non prova dolore, che è indifferente. Questo è un vero pianto di dolore.
O ancora nel suo sms “Più si va avanti più divento debole, vorrei essere forte ma non ce la faccio”. È il lutto per la morte di Sarah, nel lutto sentiamo il vuoto dentro di noi, ci sembra di non poter più farcela a vivere. Vorremmo essere forti ma non riusciamo a trovare un motivo per andare avanti, le forze ci mancano. Ancora una volta si tratta di parole vere, di cordoglio per una perdita, un’afflizione talmente dolorosa da sembrare irreparabile anche per la nostra di sopravvivenza.
“Io non credo di riuscire a vivere bene con questo senso di colpa. - confida all’amico - Quel maledetto giorno, nessuno mi farà cambiare idea su sta cosa”
Quale senso di colpa? Di aver ucciso Sarah? Il senso di colpa non è la colpa. Sabrina non dice per questa colpa, ma parla di senso di colpa (una differenza abissale). Il senso di colpa è quello che proviamo tutti quando scompare un amico, qualcuno che abbiamo amato profondamente, la sensazione di non aver fatto abbastanza per lui, di non avergli dato tutto il nostro amore come avremmo voluto e perché ormai non c’è più il tempo per farlo. Sempre si sente ‘un senso di colpa’ quando viene meno un nostro caro, se non altro per il fatto che noi ci siamo ancora, che gli siamo sopravvissuti. E poi quel riferimento a qualcosa di non detto. L’improvviso riemergere di un discorso interiore? Un sospetto verso qualcuno? Ma anche Sabrina di quel giorno maledetto non sembra proprio aver le idee chiare, la frase denota probabilmente solo perplessità e sgomento, cerca una spiegazione che non riesce a trovare. Brancola nel buio. Come noi che ci stiamo chiedendo chi sia veramente l’assassino e che siamo convinti che la famiglia Misseri non c’entri un bel niente col delitto.
Articolo di Gilberto M.
P.S. Per la precisione: il tacchino di Russell si è invece poi saputo che era tra i due fortunati che il presidente ha graziato durante la ‘National Thanksgiving Turkey Presentation’ e sembra che proprio lui, il tacchino, abbia aperto la parata sulla Main Street di Disneyland a Los Angeles dove è stato trasferito da Washington con un volo di prima classe. La sua inferenza induttiva “mi danno sempre da mangiare alle nove del mattino” per il momento sembra conservarsi valida... continuerà ad essere ingozzato alle nove del mattino, almeno fino alla prossima festa del ringraziamento... Sulla scelta del nome da dare ai tacchini (attraverso un voto on-line) si è ancora molto incerti.
Un modo diverso di vedere l'omicidio di Avetrana negli articoli di Gilberto M.
Sarah Scazzi. Guardando oltre il giardino (e se Michele Misseri soffrisse di...)Caso Scazzi. Il sistema paese affetto da sindrome post traumatica?
Egregio Gilberto M,
RispondiEliminainnanzitutto grazie per la citazione. Per il resto concordo integralmente su quanto Lei scrive, che costituisce un'analisi psicologica ben più raffinata e kantianamente critica di quelle che circolano sui mass-media. Se, tramite Massimo Prati, mi fa avere il Suo e-mail, Le farò avere il mio saggio "L'Affare Misseri", scritto nei giorni dell'incidente probatorio. I più cordiali saluti, con molta stima, Manlio Tummolo
Caro Gilberto M,
RispondiEliminaLei afferma che la famiglia Misseri non ha niente a che fare con la morte di Sarah. Sono disposta a seguire la sua interessante dimostrazione ma la scoperta del telefonino e poi del corpo della bambina in un sito poco noto, tramite l' intervento dello zio Michele, mi lascia perplessa... Grazie per il suo articolo. H
pure io rimango perplessa . non ho capito il discorso --
RispondiEliminaPer fare un minimo di chiarezza cerco di riassumere a grandi linee:
RispondiEliminaGli articoli di Gilberto sono quattro. Per capirli occorre partire dal primo (Oltre il giardino) in cui parla di una amnesia dissociativa nel Misseri, plausibile visti i sintomi, che potrebbe derivare dall'aver assistito all'assasinio o anche al solo occultamento. Quindi non sarebbe lui l'assassino, ma lui avrebbe assistito togliendo e nascondendo, una volta uscito/i di scena il vero assassino/i, gli oggetti messi a bruciare o rimasti a terra (telefonino e chiavi).
La malattia, chiamata PTSD (post traumatic stress desorder) esiste da secoli, e nasce dall'aver assistito o partecipato ad un fatto violento. Chi ne soffre si trova con la mente in confusione ed all'atto di riferire i fatti si adagia, nella speranza di ricostruirli per come li ha visti, a quanto l'ambiente esterno (in questo caso i familiari, i media, gli inquirenti e gli avvocati) gli trasmette di volta in volta. Se Michele Misseri soffrisse di PTSD, sarebbero spiegabili tutte le sue iniziali diverse testimonianze, e significherebbe che lui non è l'assassino né, forse, chi ha occultato il corpo. Per cui, fosse così, chi ha ucciso Sarah sarebbe ancora a piede libero.
Partendo da questo articolo, il primo, si passa al secondo (Il sistema paese affetto da sindrome post traumatica) che lo completa ed in cui si cerca di capire se anche gli italiani sono stati contagiati ed hanno modellato i loro pensieri nella sola direzione voluta, colpevolista, nonostante non vi sia nulla che comprovi la certa presenza di Sarah nella casa di via Deledda in quel pomeriggio del 26 agosto (solo la parola di Michele che in garage dice di averla uccisa, ma se affetto da PTSD la sua parola varrebbe nulla).
Nel terzo articolo si vorrebbe che gli italiani facessero un esperimento mentale per verificare se hanno assistito ad una realtà, quella che vuole, come dice la procura di Taranto, la famiglia Misseri coinvolta nella morte di Sarah, oppure se hanno vissuto un'illusione di realtà dovuta solo alle varie confessioni (ma se il Misseri fosse affetto da PTSD anche queste sarebbero solo sue illusioni) ed alla malattia sopra descritta.
Se ciò che l'esperimento cerca di far capire non da come risultato quanto negli ultimi venti mesi ci ha fatto percepire l'informazione mediatica, significa che non vi è prova alcuna che tra i componenti della famiglia Misseri vi sia un assassino, che altri potrebbero aver ucciso la piccola Sarah e su altri nessuno ha indagato.
Ed arriviamo all'ultimo articolo, questo, in cui si spiega quale sia stato il metodo usato per far credere all'italiano che la famiglia Misseri è l'unica coinvolta con l'omicidio. Il ragionamento che la nostra mente fa dopo aver letto articoli chiaramente di stampo colpevolista (o aver assistito a trasmissioni televisive dello stesso tenore) ci appare logico solo perché i media, martellando sempre sul medesimo tasto, hanno creato "prove logiche" fittizie che in verità non sono prove, perché mancano in partenza della certezza che Sarah sia arrivata in casa Misseri, e meno che meno sono logiche.
Quanto fatto dall'informazione, quindi, è stato l'accrescere a valore di prova contro i Misseri ogni minimo ed insignificante dettaglio, quale la piccola spinta di Cosima al marito, esasperando i concetti, che si volevano far accettare all'opinione pubblica, mandando in onda ogni giorno la stessa scena commentata con le stesse parole.
Ora c'è solo da vedere quanto l'influenza mediatica colpevolista e ripetitiva abbia attecchito nella popolazione italica. Se i giudici ne fossero immuni e le prove mostrate a colpevolezza si rivelassero non essere neppure indizi, ci scopriremo essere come il tacchino che credeva avrebbe mangiato ogni mattina alle nove, ma che in realtà fu indotto a credere di poter mangiare ogni giorno a quell'ora fino a quando si accorse di aver sbagliato il suo giudizio, fino a quando fu ucciso per essere a sua volta mangiato.
Massimo
Tra i colpevolisti a scatola chiusa, i tacchini sono molti, per non dire tutti; qualche volta si tratta soltanto di polli.
RispondiEliminabuongiorno a tutti
RispondiEliminagrazie massimo .. molto interessante la interpetrazione del post .
tuttavia è anche il secondo commento (del 9 giugno delle 21,33) che non ho capito e mi ha lasciata peplessa
magica,considera che sia una ipotesi tra tanti,ma non è detto che sia vera ,come abbia ragione come no...... è lo stesso discorso che riguarda ai inquirenti,ma se a te o a me o qualcun altro non tornano i conti è giusto e poi quel che vale di rendersi consapevole di quello che è la tua matematica di quello che vedi....ma se ti lasci influenzare quello che altri dicono,rischi di perderti e fare la fine del tacchino....
RispondiEliminacon questo non va confuso con la chiusura verso d'altri,anzi il vagliare varie considerazione dovrebbe portare dei insegnamenti,il che non centra niente con l'influenze.....
e come già dissi:-ascoltare con occhi e vedere con orecchie-....ti abbraccio
bellissimo questo articolo di Gilberto,anche io sto' incominciando a notare che tutto non e' come sembra.Ci sono state gravi mancanze in questo caso,oltre il fatto che il garage e la villetta di via Deledda non siano mai state sigillate.Se Sabrina ha depistato,come dicono loro,tutti lo hanno fatto.A Michele,purtroppo non e' mai stata fatta una perizia psichiatrica.Da contadino si e' trasformato in signore,mentre le sue donne stanno in carcere per qualcosa che lui non ha detto
RispondiEliminaSecondo me, bisognerebbe restare un po' più con i piedi per terra.
RispondiEliminaA me questo fatto che Misseri è stato solo spettatore di omicidio e occultamento non mi convince affatto.
Se ci mettiamo a filosofare per il piacere di filosofare, allora tutto è lecito, anche l' ultima ricostruzione dell'accusa.
A Gilberto sono state fatte precise obiezioni. Dovrebbe cercare di rispondere. Altrimente il tutto resta astratta teoria.
Invece qui ci sono lacrime e sangue.
Giacomo
ciao giacomo .
RispondiEliminainfatti se si comincia e fantasticare non la si finisce mai ..
i fatti sono logici .. lo si evince dopo mesi o anni di notizie ..
quello che accadde lo sa solo misseri .
era solo lui che si disperave e piangeve ..era terorizzato di quello che aveva fatto.. chissa' xchè le donne si mettevano in mostra di qua e di la' senza piangere .. erano all'oscuro di tutto ,, ah si direte ! erano elle arpie senza sentimenti .. una cuginetta ed una nipotina .. se l'avessero uccisa loro .. non si sarebbero viste cosi' serene .. mentre misseri fa di tutto .. piange e depista
Beninteso riconosco la validità di molte delle analisi e delle considerazioni fatte da Gilberto, soprattutto in relazione alla mistificazione mediatica della vicenda, a danno di Sabrina e Cosima.
RispondiEliminaErano considerazioni che avevo fatto anch'io a suo tempo.
Ma la metodologia complessiva, cioè quella di effettuare ricostruzioni (peraltro vaghe in relazione alle attribuzioni delle responsabilità), partendo dall'ipotesi di una precisa patologia del Misseri, non mi sembra efficace.
Che il Misseri sia affetto da gravi psicopatologie è evidente a chiunque. Ma secondo me è la psicopatologia del Misseri, ascrivibile probabilmente ad una scissione della personalità, che ha causato la morte di Sarah e non viceversa. Tale psicopatologia era latente ed è esplosa poi drammaticamente, causando l'evento luttuoso.
Giacomo
Caro Giacomo,
RispondiEliminacredo che il lavoro di Gilberto M non sia quello di trovare o testare ipotesi criminologiche, quanto esaminare alcuni fenomeni di psicologia sociale. Il suo quindi è un approccio ben diverso, che non rientra nella tematica preferita dalla maggior parte di chi segue questi casi. Su tutta la storia gravano, come spade di Damocle, le autoammissioni dei SS. inquisitori sui condizionamenti esercitati, fin dall'inizio, sulle confessioni del Misseri, e la "zona buia", ovvero il tratto di strada tra il luogo in cui è stata vista transitare con buon passo Sarah e la pretesa/presunta entrata in casa o sue pertinenze, dubbio che nasce spontaneo, quando nessuna traccia poi della sua presenza nel primo pomeriggio si trova nello stesso luogo.
Proprio oggi, su "Il Quotidiano di Puglia" leggo di due romeni che hanno rapito per abuso sessuale una ragazza con problemi psicofisici: i due già avevano compiuto atti analoghi.
Ripeto la domanda fatta a Magica: esistono ancora i don Rodrigo e le Lucie Mondelle, oppure no ?
buonasera tummolo
RispondiEliminai personaggi dei promessi sposi ?
le lucie mondelle puo' darsi .. pure i don rodrigo . in certe relta' . ci sono . resistono alle usure del tempo .. finchè trovano terreno fertile . purtroppo .
Bellissimo spaccato di vita vera, descritta con gli occhi di un professionista a-critico!
RispondiEliminaComplimenti Gilberto per questa visione che hai descritto e che ho sempre pensato concreta.
Condivido meno la precedente teorizzazione sulle “non colpe” di Michele Misseri, che non ritengo affetto da alterazioni della sfera psichica in conseguenza dell’aver assistito ad un fatto delittuoso quanto in virtù dall’averlo compiuto proprio lui, in un momento di obnubilamento della coscienza.
In ogni caso, a mio parere, questo articolo, preso come slegato dagli altri, dovrebbe essere assunto come parte delle relazioni peritali dei Collegi di Difesa sia di Sabrina che di Cosima.
Mimosa
L'articolo enuncia un metodo scientifico che deve essere sempre applicato ed ha validità generale.
RispondiEliminaNel caso Scazzi le prove a carico delle due donne sono inconsistenti (checchè ne dica qualcuno, che confida nel 'coup de théâtre' della Procura ma non vuol sentir parlare di misure alternative al carcere che sarebbero una misura equa in attesa del 'coup de théâtre'), ma per Michele la prova scientifica degli accertamenti tecnici dei Ros sembra invece raggiunta. (anche se, per converso, essendo questi a loro volta irripetibili, cadrebbero anch'essi sotto la scure del rigore scientifico richiamato nell'articolo). Gli accertamenti dei Ros sembrano aver acclarato che il cellulare di Sarah si trovasse nel garage quel pomeriggio. Aggiungendo la confessione e i riscontri ad essa dati dal reo confesso si potrebbe concludere con un sufficiente livello di probabilità che ciò che appare (Michele reo confesso) corrisponde a ciò che è realmente avvenuto.
Certo se si volesse ipotizzare uno scenario diverso, e autori differenti, estranei alla cerchia familiare, Michele Misseri sarebbe la persona più idonea a svolgere il compito di necroforo, per evidenti ragioni “professionali”. Ma se qualcuno si fosse davvero rivolto a lui per svolgere questa funzione, è molto probabile che lo abbia fatto anche in passato, per una pratica che specialmente al sud è piuttosto diffusa. Allora Misseri avrebbe dovuto sviluppare una specifica competenza “nel ramo” e aver individuato, in funzione della topografia dei luoghi, dei siti di occultamento ingegnosi e a prova di ricerche. Ma se così fosse, difficilmente riesce a spiegarsi come possa poi aver scelto per occultare il corpo di Sarah un luogo piuttosto scontato quale la cisterna che è sita in un terreno riconducibile a lui (tanto che si è detto che sarebbe bastato consultare le mappe catastali per risolvere il caso).
Sul caso, come esposto nell'articolo, vige un pensiero unico. A me sembra che l'informazione colpevolista a senso unico corrisponda a un contentino dato alle masse sanguinarie, secondo la nota teorizzazione di Bukowski (Il genio della massa).
Ma nel caso specifico si è andati ben oltre. Probabilmente c'è stata da parte del quarto potere la volontà di mostrare ai poteri dirimpettai sino a che punto può spingersi il condizionamento dell'opinione pubblica.
Ma forse, citando ancora il Manzoni, presso l'opinione pubblica ancora un po' di buon senso c'è, ma se ne sta nascosto per paura del senso comune.
Ivan
@ Gilberto
RispondiEliminaE' da ieri che volevo farle i miei personali complimenti per gli ottimi articoli e per la professionalità che traspare da tutto quanto ha scritto.
Massimo nel commento di stamattina ha voluto mettere in evidenza la sequenza logica dei quattro articoli.
Ma suggerirei anche di leggere gli stessi in ordine contrario in quanto il primo articolo a quel punto potrebbe essere tranquillamente la conclusione di un ragionamento complesso e articolato e non più un assunto ipotetico per quanto basato su un'osservazione professionale dei comportamenti e delle alterne confessioni di Misseri.
@ Ivan
RispondiEliminaGli accertamenti, purtroppo non più ripetibili, del ROS hanno dimostrato solamente che in una ristretta e limitata area recessa del garage di via Deledda, è possibile agganciare la cella GSM anziché quella UMTS che copre tutte le altre aree del garage e della soprastante abitazione dei Misseri. Ma questo non comporta automaticamente che il cellulare si trovasse proprio in quella ben specifica area interrata e schermata del garage al momento dell'SMS. Poteva tranquillamente trovarsi in qualsiasi altra area geografica coperta dall'impianto GSM di Avetrana dove però il segnale UMTS era troppo debole per permettere una comunicazione telefonica (credo basti allontanarsi di pochissimi chilometri dal centro abitato di Avetrana affinché si verifichi questa circostanza; od in alternativa trovarsi magari in un altro locale interrato di un edificio del paese dove le strutture in cemento armato attenuino troppo il segnale UMTS a 2100 MHz).
La metafora del tacchino di Bertrand Russel ricordataci da Gilberto trova piena applicazione in questo aspetto del caso giudiziario.
Ah beh! Allora Misseri deve aver sognato il luogo dove era sepolta Sarah.
RispondiElimina@ Anonimo
RispondiEliminaIl commento sarcastico è totalmente gratuito in quanto al fatto che Misseri sapesse il luogo di sepoltura di Sarah, nonché le modalità dell'omicidio e dell'occultamento senza esserne il colpevole e l'esecutore materiale, Gilberto ha fornito una spiegazione plausibile alternativa a quella fornita dalla Procura.
Personalmente non ho delle certezze sul caso (al di fuori di quella che Sabrina e Cosima sono detenute in carcere ingiustamente), ma trovo l'ipotesi formulata da Gilberto estremamente affascinante ed assolutamente non smentita dalle prove e dai riscontri scientifici e testimoniali.
Certezze per il momento non ce ne sono, quando mai?. Mi piacerebbe però che l'analista che ha fatto questa sua legittima ricostruzione cercasse di dare un senso anche alle mille menzogne delle due signore e soprattutto mi chiedo, qui nessuno lo fa, perchè parlavano in codice, perchè usare cellulari di altri per non essere intercettate? Lei ce l'ha un'idea?
RispondiEliminaCellulari di altri è abbastanza sforzato come termine. Al limite si può chiedere perché mai Sabrina abbia telefonato diverse volte col cellulare della madre.
RispondiEliminaMa in questo caso occorre fare verifiche anche sui miei nipoti, perché quando hanno poco credito, o non ne hanno, chiamano coi cellulari di mia sorella e di mio fratello...
Massimo
I suoi nipoti non c'entrano proprio niente con questa vicenda, o anche i suoi familiari pensano sempre di essere intercettati?
RispondiEliminasenti anonimo ..
RispondiEliminase sei al corrente con quali codici le misseri s telefonavano .. scrivilo qua ..
anche le mille bugie .
oppure questo è un luogo comune . spiegaci quali bugie ..
magica
RispondiEliminacomunicavano con il codice morse o con il codice binario...ma perchè continuiamo a dare retta ai troll?
Anche dire nipotini è forzato, visto che anno superato i ven'anni da tempo... comunque che le Misseri c'entrino con questa vicenda sarà un tribunale a dimostrarlo, al terzo grado di giudizio, non certamente lei ora... o il suo giudizio è in anticipo coi tempi, quindi è mago con tanto di sfera, o è prevenuto, quindi ha dei pregiudizi, ed allora da ragione all'articolo di Gilberto e l'hanno imboccata come si fa con un tacchino...
RispondiEliminaMassimo
Capisco che la difesa può, come l'imputato, possa mentire e raccontare tesi fantasiose....
RispondiEliminaMa e' mai possibile che se un individuo la pensa diversamente e non trova per niente convincente ne' gli articoli di G. e ne' tutti quelli che ho letto qui a difesa degli imputati e' necessariamente prevenuta o ingozzata come un tacchino....
Sono autorizzarizzata parimenti a pensare che qui ci siano le oche del perigord....
Che la Difesa possa mentire, in senso generale intendo, o pensare di parlare in verità, come l'Accusa d'altronde, è assodato: non per niente si va a processo e sono i giudici a stabilire chi delle due parti "non mente".
RispondiEliminaE che in questo blog si scrivano articoli per convincere le persone è una colossale cavolata. Nessuno vuol convincere nessuno, ognuno porta una sua idea e, se ha basi valide o si riferisce a fatti certi, la scrive sottoforma di articolo. Può inviarmene uno anche lei, sempre sia in linea con una verità processuale o abbia riferimenti dimostrabili (come la PTSD su cui si basano gli articoli di Gilberto), ed io glielo pubblicherò senza alcun problema.
Le oche non le mangio per scelta, di perigord preferisco noci e fragole...
Massimo
Il problema non è della posizione sul caso, ma della trascuratezza che molti hanno su norme di legge che vietano di anticipare condanne che devono essere ancora stabilite. Altro punto è che, da parte dei colpevolisti a scatola chiusa, ovvero dei tacchini, polli e suini, anatre ed oche (tutti animali ad ingrasso), essi ripetono sempre la medesima cosa, prendendone per buone tutte le varianti, man man che escono dalla fucina dei SS. Inquisitori, ovvero: le due donne sono colpevoli, le due donne mentono. Non si capisce però in che cosa consistano le menzogne e se queste bastano a dire che siano anche assassine. Mentire è molto più comune che uccidere, né questo coincide con quello. Ci vuole tanto a comprenderlo ?
RispondiEliminaQuanto poi ai cellulari sono fatti apposta per due cose: sono intercambiabili di luogo e di persona, mentre il telefono vecchio stampo può essere usato solo dalle persone abitanti in quella casa o dal vicino che ha la propria linea interrotta, o un ospite qualunque a cui se ne permette l'uso momentaneamente. Ora, come far motivo di accusa l'uso multiplo di un telefono, se è stato inventato anche per quello ?
Ho sempre sostenuto che l'uso del cellulare non può dimostrare un delitto: ora la SS. Inquisizione vorrebbe dimostrare che le due donne sono assassine perché il telefono risulta scambiato tra le due, oppure perché viene prestato agli altri. Almeno un po' di coerenza, che diamine, Onorevoli SS. Inquisitori !
Penso che sarebbe molto utile un articolo di Gilberto, in cui esaminasse la vicenda, e soprattutto i comportamenti del Misseri, alla luce della cosiddetta sindrome DPM, Disturbo della Personalità Multipla.
RispondiEliminaEsso in psichiatria viene definito come un disturbo caratterizzato dalla presenza, in uno stesso individuo, di più identità o stati della personalità ben distinti aventi una propria modalità di percepire l'ambiente, di relazionarsi ed interagire con gli altri. Una caratteristica fondamentale del Disturbo di Personalità Multipla (DPM) è data dalla capacità delle diverse personalità di assumere alternativamente il controllo totale del comportamento senza che vi sia memoria di questo e in molti casi, tra di esse, non vi è consapevolezza reciproca.
Giacomo
ciao giacomo
RispondiEliminanon voglio contraddirti .. immagino che tu segua il caso con serieta' cioe' senza adagiarti su notizie di giornalai o tv con opinionisti a gettone ..
saro' ripetitiva , e molto diretta e in queste situzioni poco"romantica" (se occorre in altri casi lo sono..)......
misseri ha fatto tutto in sordina e la tragedia è stata troppo grande per lui ..non ha saputo gestire questo fatto (meno male)
avete saputo quanti omicidi ci sono stati in passato e anche ultimamente ? la gran parte dei colpevoli la fanno franca .. puo' essere che lo abbiano fatto + volte .. mentre misseri .. si è fatto travolgere da tutta la storia .. ha fatto casini a non finire x la vergogna e paura .. ha messo in mezzo tutta la famiglia .. ma è stato manipolato
buonasera a tutti....menomale che si era partito all'inizio,con la paura che a michele gli facessero la perizia psichiatra,che con qualche storia ne veniva scagionato......invece per combinazione con vari eventi capitò di peggio,che sia volontario o involontario,ci ha messi belli in sacco,in mezzo alla bella confusione.....
RispondiElimina@ LucaP.
RispondiEliminaAstrattamente si potrebbe anche ipotizzare che il cellulare si trovasse in un altro punto della città.
Ma a mio avviso la convergenza del dato scientifico con le dichiarazioni di Michele Misseri fanno propendere per la presenza in garage. Misseri non poteva ovviamente conoscere i risultati della perizia dei Ros che sarebbe stata effettuata diversi mesi dopo e che avrebbero confermato il suo racconto; allora per inventarsi questa versione potrebbe essersi basato solo sulle dichiarazioni testimoniali su quanto avvenuto intorno alle 14:42. Ma il fatto che abbia fornito riscontri alla fase della soppressione del corpo induce a credere anche al resto, salvo prova contraria (tutto è possibile...). Nelle varie versioni ha sempre tenuto ferma questa circostanza.
Ripensando all'aggancio della frequenza GSM di Cosima delle 15:25 sembra strano che a quell'ora Cosima si rechi dentro il garage come vorrebbe l'accusa mentre alle 15:10-15:15 è in strada dove viene vista da Mariangela. Se aveva qualcosa di urgente da fare in garage lo avrebbe fatto prima anziché starsene ad aspettare in strada. Se voleva accedere dalla casa al garage avrebbe potuto passare dalla porta sul retro senza farsi vedere dalla strada.
Si è detto che Sabrina dice a Concetta che la madre non è in casa per depistare, allo scopo di tenere lontani occhi indiscreti e dare agio a Cosima di ripulire la scena del crimine. E Cosima che fa? Si mette in bella mostra sulla pubblica via tanto per attirare persone e sbugiardare la figlia.
Ivan
infatti magica fatico a vedere una terza possibilità,almenochè non centri la mafia,in cui non siamo al corrente.....
RispondiEliminac'è troppa contraddizione,in pratica michele si autoaccusa ,per salvare la famiglia,poi accusa la figlia,in cui per accidenti c'è andata di mezzo anche la moglie,poi ritorna ad autoaccusarsi per liberare la moglie e la figlia......
come si puo pensare che michele copra qualcuno,quando si gioca la famiglia?......questo al quanto mi lascia perplesso.......ciao
Magica e Carla.
RispondiEliminaHo sempre detto che penso che Misseri è l'autore materiale dell'aggressione mortale alla povera Sarah, avvenuta nel garage tra le 14,32 e le 14,42 del 26 agosto 2010 all'insaputa di tutti, e che sia anche il seppellitore solitario. La prima confessione, per intendersi.
Siccome Gilberto fa riferimento ad una sindrome psichiatrica che addirittura escluderebbe Misseri dall'omicidio e dall'occultamento, l'ho invitato, se proprio si vuol considerare la vicenda in prospettiva psichiatrica, a prendere in considerazione un altro disturbo psichiatrico che non porta ad escludere la sua partecipazione all'omicidio ed all'occultamento, ma dà conto del come mai ha avuto tanta propensione a fornire molteplici versioni, alcune completamente inconciliabili tra loro. Questo non esclude affatto la sua responsabilità penale. Tutto qui.
Spero di essermi spiegato meglio.
D'altronde l'avevo chiaramente detto nei miei commenti precedenti che la teoria di Gilberto non mi convince assolutamente.
Giacomo
giacomo scusa ,non avevo nessuna intenzione a riferirmi a te......
RispondiEliminal'unica cosa che riesco dar ragione al signor gilberto è sul fatto psicologica....il discorso che esso espone,non puo essere da meno da chi compie il delitto in prima persona.....
è logico non basta dire ipotetetico movente così campato in aria,si deve pur trovare un riscontro materiale.....
il che fino a quando non noto altri elementi,personalmente ritengo ancora valido la prima confessione che fece michele.......
direi di non sottovalutare il fatto stesso che lui abbia agito d'impulso.....che poi preso dal rimorso,fece in modo che si trovasse sara,con la storia del cellulare,ma credo che non aveva previsto che ne sarebbe stato coinvolto nell'indagine......se lo deduce dalle interviste fatte prima della confessione.....come pure è particolare il fatto ,quando ha confessato,che abbia cercato in diversi momenti di mettere il telefonino in diversi posti,visto che nessuno lo vedeva allora si inventò la storia del cacciavite che nel ritornare indietro a recuperare cacciavite gli cadde i occhi per terra che per caso vide il telefonino.....ecc....
@ Giacomo
RispondiEliminaNon sono uno psichiatra e nemmeno un medico con altre specializzazioni. Credo però che non si possa procedere ipotizzando un disturbo psichico e poi vedere se si adatta bene ai sintomi di un paziente. Sarebbe un processo infinito che potrebbe condurre a risultati assolutamente non affidabili. In medicina si parte dai sintomi e si cerca di determinarne la causa (in psichiatria il disturbo), e credo che questo abbia fatto Gilberto.
Se allora lo stesso ha ipotizzato una Sindrome da stress postraumatico (PTSD) e non un Disturbo da Personalità Multipla (DPM), penso lo abbia fatto sull'osservazione, pur a distanza e solamente sulla base dei documenti resi pubblici, di quanto dichiarato e fatto da Michele Misseri.
D'altronde Gilberto nel primo articolo ha subito premesso che si tratta di un suo dubbio espresso in assenza di una perizia psichiatrica del soggetto.
Da profano osservo solamente che non mi sembra Misseri abbia assunto personalità differenti nel corso del tempo. Ha invece rilasciato dichiarazioni differenti ed in contrasto tra di loro dove sicuramente vi è una parte di verità incontestabile (il sapere dove il corpo di Sarah era stato occultato, le cause della morte, nonché il sapere dove fosse il cellulare), ma anche tantissime altre informazioni che non hanno mai trovato riscontro documentale, testimoniale e scientifico, e che sono cambiate nel corso del tempo.
@ Ivan
RispondiEliminaLa prima parte del tuo commento è proprio quella che si lega maggiormente al tema dell'articolo di Gilberto.
Da un lato Misseri aveva dichiarato di aver ucciso Sarah all'interno del garage della propria abitazione dall'altro la cella GSM Vodafone agganciata dal cellulare di Sarah non era compatibile con la localizzazione del cellulare medesimo nella villetta di via Deledda come anche in quasi tutto il centro abitato di Avetrana.
E difatti il ROS, da quanto ho potuto leggere sulle fonti giornalistiche più attendibili, ha dovuto effettuare più test di copertura all'interno del garage sino a trovare l'unico punto (sarebbe stato molto importante farsi indicare da Misseri con precisione dove si trovava il cellulare per vedere se era proprio in quel punto) dove l'attenuazione del segnale UMTS a 2100 Mhz era tale da impedire una comunicazione telefonica lasciando quindi il passo, "handover" in termini tecnici, al segnale GSM a 900 Mhz.
Non tutto l'interno del garage di via Deledda presenta queste condizioni in quanto l'impianto Vodafone (palo porta antenne situato a Sud del campo sportivo di via Ariosto) si trova molto vicino alla villetta dei Misseri ed il segnale UMTS (le antenne GSM ed UMTS si trovano sulla sommità dello stesso palo) giunge certamente con un livello di potenza decisamente buono anche nei piani seminterrati ed interrati a meno che lo stesso segnale venga attenuato eccessivamente da elementi strutturali massivi come murature piene e solai/muri in cemento armato, mentre il segnale GSM patisce meno di questi fenomeni di attenuazione, "attraversando" meglio, in parole povere, tali elementi.
Ma allo stesso tempo i fenomeni di attenuazione avvengono anche in aria libera e più bassa è la frequenza del sistema più è estesa la copertura del segnale. E' per questo che allontanandosi dal centro abitato di Avetrana il livello di segnale dell'UMTS decade molto velocemente mentre quello del GSM continua ad essere sufficiente a garantire una comunicazione telefonica.
Bisogna allora domandarsi se sia maggiormente probabile che il cellulare di Sarah si trovasse lontano dal centro abitato di Avetrana in un'area molto vasta dove arriva esclusivamente il segnale GSM o se invece fosse nell'unico punto del garage di via Deledda dove il segnale UMTS non riesce ad arrivare con sufficiente potenza.
Se il racconto di Misseri, in tutte le versioni, fosse attendibile totalmente, la seconda opzione sarebbe l'unica possibile, ma le probabilità che sia quella giusta sarebbero estremamente basse. Se invece l'ipotesi di Gilberto fosse valida le probabilità che il cellulare si trovasse lontano dal centro abitato aumenterebbero esponenzialmente.
Ivan e LucaP
RispondiEliminacredo che ci sia un equivoco. Mi pare (ma potrei sbagliarmi e quindi ritenete nullo questo commento) che l'argomento che state trattando, non riguardi il cellulare di Sarah (quello è accertato) ma il cellulare di Cosima Serrano alle ore 15,25.
Massimo ci ha anche scritto un articolo.
Ivan e LucaP
RispondiEliminaun'altra considerazione.
All'interno della recinzione dello stadio comunale, sono presenti due pali distanti tra loro una 70ina di metri.
Uno è certamente un ripetitore GSM (quello che si affaccia su Via Ariosto), l'altro, che si affaccia su Via Kennedy, dovrebbe essere il ripetitore UMTS.
Dichiaro la mia totale incompetenza in materia, quindi potrei anche sbagliarmi.
Qualcuno più competente potrebbe vericare con street view.
Per LucaP.
RispondiEliminaPremetto e ripeto che riconosco la validità di moltissime analisi di Gilberto, soprattutto circa il comportamento colpevolista a senso unico dei media.
Il punto debole dei ragionamenti di Gilberto secondo me consiste nel non aver individuato con precisione sufficiente quale sarebbe questo TRAUMA che avrebbe indotto nel Misseri la sindrome che egli descrive. Mi sembra che Gilberto ipotizzi che Michele Misseri abbia potuto assistere, non si capisce se da spettatore palese o nascosto, all'omicidio della povera Sarah ed all'occultamento del suo corpo. E che questo evento sarebbe il TRAUMA che ha indotto in lui la sindrome che Gilberto descrive. Ma non si capisce in che modo questo trauma ancorché grave, in una persona adulta e per di più con trascorsi di seppellitore abituato a vedere e trattare corpi senza vita, abbia potuto scatenare una sindrome così grave. Una persona normale sarebbe corsa dai carabinieri a denunciare tutto, o almeno avrebbe fatto una segnalazione anonima. Ecco il punto.
Inoltre non si avanzano ipotesi sull’identità concreta di questi assassini e seppellitori, e su quali siano i luoghi e i tempi del delitto e dell'occultamento. In mancanza di ciò tutto resta troppo vago.
E comunque, se Misseri fosse affetto dalla sindrome descritta da Gilberto, come mai a distanza di due anni dal trauma continua a dire che è lui l'assassino?
Mi dispiace, ma questa sindrome post traumatica non mi convince, almeno in mancanza di qualche indizio concreto a sostegno di questa ipotesi. Né si può considerare indizio concreto il fatto che nessuno abbia testimoniato di aver visto Sarah percorrere gli ultimi cento metri del tragitto e che nessuno l'abbia vista entrare nel garage. Né si possono chiamare in causa le mancanze di tracce in casa e nel garage, perché nessuno le ha veramente cercate a tempo debito. Che le indagini siano state fatte male lo dicono tutti. Ma da questo ad indurre che non esistono indizi gravi e concordanti sulla responsabilità di Misseri nell'omicidio ce ne passa.
Ho sempre sostenuto che la soluzione della vicenda sta nei tabulati telefonici tra le 14,23 e le 14,42, da assumere come AUTENTICI FINO A PROVA CONTRARIA.
La povera Sarah esce di casa intorno alle 14,28, avvertendo Sabrina col famoso squillo. Alle 14,30 viene avvistata dai fidanzati a mezza strada. Alle 14,32 entra per una tragica fatalità nel garage. Alle 14,42 non è più in grado di rispondere al suo cellulare. Sabrina non può essere stata lei a sopprimere Sarah per MANCANZA DI TEMPO: solo TRE minuti. E questa circostanza taglia la testa al toro. Queste sono le risultanze scientifiche.
Invece, che i tabulati siano artefatti ed in particolare che lo squillo delle 14,28 sia stato effettuato da Sabrina col cellulare di Sarah giacente esanime ai suoi piedi è fantascienza, horror fiction, è una cosa fuori dal mondo e soprattutto NON E' PROVATA!!!
Giacomo
Luca P.
RispondiEliminaHo l'impressione che ci siano dei fraintendimenti sulle prove scientifiche.
Per quanto riguarda lo squillo delle 14,28 i ROS hanno detto che esso E' COMPATIBILE con la posizione del cellulare all'interno dei piani superiori della villetta Misseri. Ma non possono escludere, e L'HANNO DICHIARATO IN DIBATTIMENTO, che il cellulare si trovasse anche a casa di Sarah o lungo il tragitto tra casa di Sarah e casa Misseri.
Sarah non poteva essere lontana dall'abitato alle 14,28. Alle 14,28
è uscita di casa ed è stata vista alle 14,30 dai fidanzati.
Giacomo
buongiorno a tutti..
RispondiEliminaeppure ci sono quelli che sebbene abbiano sotto gli occhi questi indizi .. continuano con la solita tiritera : le bugie .. almeno postassero quali bugie dissero le donne . almeno si saprebbe se furono bugie o no . anche xchè ne è passata acqua sotto i ponti ,,quelle che furono diagnosticate come bugie potrebbero non esserlo..oppure potrebbero dare una logica considerzione :erano bugie belle e buone . mi sa che è x questo motivo che non spiegano quali furono ste bugie..xchè possono essere lette in altro modo .. poi le solite .. che si sanno --veranda ,regen,la badante . e avanti tutta ..
Non vorrei sbagliarmi, ma mi sembra che alcuni opinionisti, pur se innocentisti, stiano riportando la situazione al periodo in cui non si sapeva che la povera Sarah era già morta e s'ipotizzavano rapimenti e quant'altro.
RispondiEliminaE come se si volesse IGNORARE la confessione del MISSERI e toglierle ogni validità ai fini della ricostruzione degli ultimi momenti della vita della povera Sarah.
Non mi sembra un metodo efficace quello di porre in non cale certe emergenze istruttorie.
Giacomo
Concordo con il commento di Ivan dell'11 giugno 2012 21:17.
RispondiEliminaGiacomo
ciao giacomo ..
RispondiEliminainfatti saro' ripetitiva ma qua si va' fuori dal seminato ,,
è inutile tracciare nuove ipotesi ..
l'ipotesi è una . quella di misseri .
sono del parere che se le donne centrassero avrebbero gia' detto tutto ..
avete notato che quando i fatti sono eloquenti ,, il colpevole confessa?è inutile che non confessi.. è lampante .. ci sono forti indizi .. gli indizi gravi che lasciano i colpevoli..
se uno è innocente direbbe il falso ma sotto tortura ..
@ Epam
RispondiEliminaL'impianto Vodafone (palo porta antenne tinteggiato di bianco e rosso nella parte alta, sulla sommità del quale sono installate sia le antenne GSM sia quelle UMTS Vodafone) è proprio quello adiacente alla via Ariosto all'interno dell'area sportiva visibile con Streetview. E questo sia in base alla mia personale esperienza sia in base a quanto scritto sulla Sentenza della Cassazione a pag.13.
L'altro impianto visibile lungo la strada provinciale (vicino al campo da calcetto) è di un altro operatore.
La questione non riguarda solo la telefonata che Cosima fa al marito alle 15.25 ma anche la telefonata che il cellulare di Sarah riceve, senza che vi sia risposta, alle 14.42 da parte di Sabrina.
In entrambi i casi i PM stabiliscono, sulla base dei test effettuati dal ROS, che i cellulari si trovassero in quel preciso ed unico punto del garage di via Deledda dove non si riesce a stabilire una comunicazione telefonica con la rete UMTS Vodafone (in quanto il segnale è sotto la soglia minima) ma unicamente con quella GSM, sempre Vodafone.
La cella specifica agganciata dai due cellulari è contraddistinta da un codice CGI (univoco per ogni cella e per ogni sistema) che termina con i numeri ***** 40067 6024 e che si riferisce al settore 1 dell'impianto GSM di via Ariosto.
Questo perché le antenne installate sul palo sono di tipo direttivo ed ognuna garantisce una copertura di circa 120° (questo significa che per l'impianto in questione si hanno 3 celle GSM e 3 celle UMTS, anche se per il 3° settore vi è una sola antenna). In particolare il settore 1, a giudicare dalle foto di Streetview, sembra essere orientato con un angolo compreso tra 0° e 10° circa rispetto al Nord geografico, in modo tale da "coprire" il centro abitato ma anche tutta la campagna a Nord di Avetrana compresa tra Manduria e San Pancrazio Salentino (ed in quest'area si può comprendere anche la Contrada Mosca dove fu ritrovato il cadavere di Sarah).
Di conseguenza le risultanze dei tabulati indicano solamente che sino alle 14.28 il cellulare di Sarah si trovava ancora in una zona coperta dal settore 1 UMTS mentre alle 14.42 lo stesso cellulare si trovava in un punto "coperto" solamente dal settore 1 GSM. Questo punto poteva essere sia quell'unico punto del garage Misseri dove sono state verificate quelle condizioni di copertura sia in qualsiasi altro punto del territorio a Nord del paese ancora raggiunto dal segnale GSM ma non più da quello UMTS.
Fosse vera la prima ipotesi bisognerebbe concludere che perlomeno una delle confessioni di Misseri è vera e sincera. Ma non può essere assolutamente escluso, in quanto statisticamente più probabile, che il cellulare, assieme a Sarah, si trovasse già fuori del centro abitato in un punto generico a Nord di Avetrana.
Questo ragionamento l'ho fatto solamente per dimostrare che le risultanze dei tabulati telefonici e dei test effettuati dai ROS non possono fornire certezze in merito alla ricostruzione degli eventi, essendo tecnicamente possibili entrambe le ipotesi (anzi la seconda avrebbe maggiori probabilità di essere quella reale), checché venga scritto dai PM e riportato malamente dai media.
Si torna quindi al tacchino di Russell ed alla suggestiva ipotesi alternativa di Gilberto.
@ Giacomo
RispondiEliminaCome potrai vedere dal mio commento precedente, i tabulati telefonici della SIM di Sarah provano unicamente che:
- sino allo squillo dell 14.28 il cellulare si trovava in qualsiasi zona del centro abitato di Avetrana, molto probabilmente all'aperto ma anche all'interno di un'edificio purché il segnale UMTS (che sui cellulari dualband ha la precedenza come da settaggio di fabbrica) arrivi sufficientemente potente. Poteva essere lungo il percorso che conduce a via Deledda come anche altrove (incluso certamente i piani fuori terra dell'abitazione dei Misseri) purché a Nord del palo Vodafone
- dalle 14.42 in avanti (ma successivamente risultò spento) il cellulare si trovava in una zona non più coperta dal segnale UMTS di Vodafone ma solamente da quello GSM, purché sempre a Nord del palo. Poteva essere in quell'unico punto del garage (ma anche, perché no, in altri locali interrati e sufficientemente schermati di un'altra abitazione di Avetrana; possiamo escludere che Sarah ad un certo punto del percorso sia stata presa e portata dentro un'abitazione che si trovava lungo la strada abitualmente percorsa, magari da chi l'aveva vista passare da lì più volte?) oppure già in aperta campagna in un qualsiasi punto compreso nel triangolo definito da Manduria-Avetrana-San Pancrazio Salentino ed i tempi ci sarebbero anche stati (credo che 14 minuti siano sufficienti per uscire da Avetrana)
Sono solamente i PM ad avere certezze su dove si trovasse il cellulare alle 14.42 (e queste certezze granitiche ma ingiustificate purtroppo sono sempre più frequenti sugli atti di tante Procure).
Io personalmente, dal punto di vista tecnico, non ne ho alcuna, ma mi sembra che nello stesso modo si sia espresso anche recentemente il prof. Cusani a Quarto Grado.
@ Giacomo
RispondiEliminaAi tuoi dubbi sul presunto ed ipotizzato PTSD di Misseri, penso possa rispondere in modo corretto solamente Gilberto.
Personalmente, ma da profano, non ritengo in assoluto escludibile che una persona come Misseri possa essere stato ed essere ancora soggetto da tale disturbo (non credo che si possa guarire facilmente da soli prendendo una o due aspirine) come non credo sia possibile stabilire a tavolino quale sia l'entità minima di un trauma in grado di far insorgere tale disturbo, essendo sicuramente questo fatto legato sì alle caratteristiche personali ed all'esperienza del singolo individuo ma anche a tutto quanto a che fare con la sfera emotiva personale e con il momento e le sensazioni di quel preciso istante.
E' un po' come il ragionamento che molti stanno facendo adesso con Parolisi: non ha voluto vedere il filmato dell'autopsia della moglie proprio lui che è stato in numerose missioni militari di guerra all'estero! Ognuno ha il diritto di provare orrore nel vedere il cadavere della persona amata sezionato e pesato, foss'anche un patologo di professione.
Ivan scrive:
RispondiElimina«Si è detto che Sabrina dice a Concetta che la madre non è in casa per depistare, allo scopo di tenere lontani occhi indiscreti...»
E se proprio voleva tenere lontano occhi indiscreti, dopo la visita a casa Scazzi, non sarebbe tornata immediatamente a casa sua. Magari convincendo Mariangela a fare un giro di ricerca sulle possibili strade percorse da Sarah. Del resto proprio la madre Concetta, alla prima visita delle due ragazze rispose che, probabilmente, Sarah avesse fatto una strada diversa. E invece le due tornano subito in Via Deledda. Non mi sembra molto intelligente come strategia.
Er. Cor. Sarah "aveva" fatto" e non "avesse"
RispondiEliminaLucaP.
RispondiEliminaOK. Ognuno è padrone di avere le proprie opinioni, come di coltivare i propri dubbi.
Replico solo per dire che non mi sembra calzante il paragone col caso Parolisi.
Misseri non aveva con Sarah quella contiguità che ci poteva essere stata fra il Parolisi e sua moglie.
Non aveva con Sarah vincoli di sangue e, anche se Sarah in alcuni periodi frequentava la sua casa, egli era quasi sempre assente.
Comunque non voglio insistere, anche se ribadisco che per me il caso ha la soluzione indicata in origine dalla procura.
Giacomo
@ Epam
RispondiEliminaIn merito invece alla telefonata fatta da Cosima al marito alle 15.25, evento telefonico per il quale il cellulare di Cosima aggancia il segnale GSM del settore 1, ammetto di non riuscire assolutamente a capirci qualcosa. Ma questo non è relativo al fatto che il segnale agganciato sia quello GSM, sono bensì gli orari che non mi tornano.
Per la Procura in quel momento Misseri si trova in Contrada Mosca ad occultare il cadavere, mentre Cosima è in garage a nascondere o cancellare le prove o del delitto o della temporanea presenza del cadavere.
Ma se la Procura afferma che Misseri si trovava al pozzo significa che, sebbene non sia scritto da nessuna parte (o perlomeno non l'ho trovato io), anche il suo cellulare aggancia il segnale GSM dell'impianto Vodafone di Avetrana od il segnale di un altro impianto magari di San Pancrazio.
Ma la Spagnoletti ha affermato che la macchina di Misseri si trovava davanti a casa al momento del suo arrivo. Quindi alle 14.42 dobbiamo dedurre fosse ancora lì. La Spagnoletti con la sorella e Sabrina a quel punto vanno a casa di Sarah, Sabrina parla con la zia, e poi tornano di nuovo indietro trovando Michele vicino alla sua auto (sempre parcheggiata davanti a casa). Come minimo dovevano essere passati almeno dieci minuti dalla telefonata delle 14.42 e quindi siamo alle 14.50/14.55.
Ma alle 15.50 sempre la Spagnoletti afferma di aver rivisto la macchina di Misseri davanti a casa sebbene parcheggiata, a suo dire, in senso opposto (alle 15.59 Misseri chiama la moglie, secondo la Procura per confermarle di essere ritornato, e non capisco proprio perché chiamarla al telefono se Cosima fosse stata in casa).
Stiamo parlando quindi di un'ora scarsa che per la Procura sarebbe stata sufficiente per partire in auto (ma qualcuno l'ha visto passare per le vie del paese con la sua auto?) andare sino a Contrada Mosca (circa 15/20 minuti), svestire Sarah, calarla nel pozzo attraverso un imbocco strettissimo che deve aver creato non poche difficoltà, occultare vestiti, zainetto, cellulare, e tornare a casa (nuovamente lo stesso tempo).
Possibile che solamente le Procure di Taranto e Ascoli Piceno si siano imbattute in Superman?
Confesso di non aver letto completamente tutti gli atti a disposizione e quindi posso sbagliare quando affermo di non aver trovato citate le testimonianze di Cosima e Michele relativamente a quell'arco temporale. Ho però come l'impressione che volutamente siano stati omessi alcuni particolari di quelle testimonianze che forse potrebbero fornire altre spiegazioni plausibili oltre a quella da Guinness dei Primati della Procura.
Epam e LucaP
RispondiEliminaPersonalmente non mi convince molto l'ipotesi che per un caso il cellulare di Sarah si sia trovato proprio nell'unico “punto” del garage in cui non vi era copertura UMTS e proprio all'ora del delitto (“una diabolica coincidenza di segnali e campi” per dirla con la Gazzetta del Mezzogiorno), ma in mancanza di evidenze di segno contrario che dicono che Sarah non poteva essere lì non può essere scartato. Punterei comunque tutte le critiche sulla metodologia seguita dai Ros, che risente dell'ipotesi di partenza, che tutti i cellulari si trovassero in casa Scazzi, e del fatto che è mancato il contraddittorio in sede di accertamento tecnico. Per avere un quadro esatto di ciò che è avvenuto quel pomeriggio nella rete telefonica sarebbe occorso un monitoraggio in tempo reale. I dati disponibili a distanza di oltre un anno secondo il gestore non evidenziano quel pomeriggio anomalie di rete, ma non credo si possa stabilirlo con certezza assoluta.
Quello che appare meno probabile è che anche il cellulare di Cosima si trovasse poco dopo nello stesso punto del garage. Le coincidenze cominciano ad essere troppe.
A quell'ora il corpo di Sarah e i suoi effetti, cellulare compreso, erano stati portati via.
Se davvero il punto del garage privo di copertura localizza con precisione la “zona di operazioni” di coloro che si sono affaccendati per far sparire le tracce del delitto (dato che lì si trovava il cellulare di Sarah), e se davvero Cosima era lì presente anche lei allora l'aggancio della frequenza sarebbe dovuto essere più lungo di 38 secondi. 38 secondi sono il tempo sufficiente per un controllo di un lavoro già completato. Dobbiamo pensare allora che alle 15:25 Cosima entra nel garage, e senza esitazioni si dirige in quel punto senza copertura, effettua un controllo della scena e si allontana. Ma se Cosima sapeva che quello era il punto in cui era stato deposto il corpo della povera Sarah, poteva saperlo solo per averlo visto prima, dato che alle 15:25 non c'era più. Per vederlo prima doveva esserci stata anche lei nel garage, e allora la sua presenza avrebbe dovuto essere rilevata anche prima. Qualcuno potrebbe obiettare che nella prima fase Cosima è rimasta alquanto discosta, si è limitata a supervisionare. Ma sembra improbabile che neanche per un attimo sia entrata in quello che per comodità chiamiamo punto senza copertura ma che è un'area più o meno estesa certo non puntiforme. Se il corpo è stato trasportato dalla casa al garage come sostiene l'accusa anche Cosima dovrebbe aver collaborato al trasporto (Sabrina era impegnata con Mariangela e con i presunti depistaggi telefonici); una traccia della sua presenza nel garage prima delle 15:25 dovrebbe pur esserci. Escluderlo scegliendo la ipotesi meno probabile non sarebbe corretto sul piano del metodo. Non si può continuamente fare ricostruzioni scegliendo sempre il caso particolare rispetto a quello che invece accade generalmente secondo la comune esperienza e vedendo sempre tutto in chiave colpevolista.
Non è scontato che Cosima anche in casa portasse sempre addosso il cellulare. E se quel pomeriggio per ipotesi dovendo uscire aveva una borsa con dentro il cellulare l'avrebbe posata da qualche parte. A quanto pare le sorelle Spagnoletti ricordano anche come era vestita Cosima, allora andrebbe chiesto loro se per caso avesse una borsa in cui poteva riporre il cellulare.
Non so se da un punto di vista tecnico è possibile, ma provo a ipotizzare che Cosima possa aver riposto il cellulare in macchina in un punto in cui la ricezione era disturbata dalla schermatura dell'abitacolo e poi sentendolo suonare lo abbia preso.
Riguardo all'osservazione di LucaP sul poco tempo a disposizione di Michele per tutte quelle operazioni, non è da escludere che Michele abbia eseguito l'occultamento in due tempi.
Ivan
@ Ivan
RispondiEliminaConsiderazioni correttissime. Ma io non avevo escluso che le cose fossero andate come dice la Procura. Volevo solamente sottolineare che gli accertamenti basati sui tabulati e sui test ci copertura non provano niente in modo certo e incontrovertibile come sostiene l'accusa. Anzi, un calcolo probabilistico farebbe propendere per ipotesi alternative.
Sull'occultamento del cadavere in un secondo tempo da parte di Misseri non ho nulla da obiettare, ma è sempre la Procura che sostiene l'abbia fatto in quell'arco di tempo.
In sintesi però, tutti i ragionamenti fatti, anche e soprattutto a commento dell'ultimo articolo di Gilberto, provano che l'unica carta in mano alla Procura veramente importante nell'accusa contro Sabrina e Cosima, è una delle tante e controverse confessioni di Misseri. Ritenere attendibile quella invece che le altre, od al limite inattendibili tutte come suggerisce sempre Gilberto, in assenza di una perizia psichiatrica valida, rimane il vulnus principale di tutta l'inchiesta.
A me sembra, caro Giacomo, che gli innocentisti a 2/3 (ovvero quelli che ritengono Michele Misseri colpevole) trascurino invece del tutto tre aspetti essenziali: il vanto dei SS. Inquisitori, nell'incidente probatorio, di aver condizionato la confessione dell'uomo con "pratiche suggestive", vietate dalla legge sia per gli imputati, sia anche per gli indagati (checché i SS. Inquisitori dicano, ignorando l'art. 61 CPP, insieme agli avvocati allora in servizio), sia il fatto che, oltre al Misseri, nessuno ha visto Sarah entrare in quella casa, né vi è alcuna traccia in quel garage compatibile con la presenza e l'eventuale assassinio della ragazza.
RispondiEliminaInfine, anch'io non me ne intendo di fatti tecnico-cellulari, ma da quel poco che ho ricavato sulla potenzialità delle celle telefoniche, si tratta di raggio d'azione misurabile in km, e non certo nei pochi metri quadri di un garage, per cui non ritengo che si trovino prove decisive, né in merito alla localizzazione di una persona, né nel merito del telefonista in quel momento, se non vi è registrazione della voce.
Né mi sembra che nulla di decisivo sia emerso finora nel processo per poter dire con certezza, seppure relativa, che l'assassinio sia avvenuto in casa e ad opera del Misseri. E' altresi difficilmente immaginabile che in una villetta, che non è certo la Reggia di Caserta né quella di Versailles, che si possa uccidere e far sparire un corpo senza che nessun familiare si accorga almeno di qualcosa di strano, di non abitudinario, nei comportamenti del congiunto.
Permanendo quelle circostanze finora note, in un processo serio e non fazioso, andrebbero assolti tutti e tre i familiari, e l'assassino o gli assassini resterebbero, come in molte altre occasioni, tutti "uccelli di bosco".
Una confessione è "prova regina" solo ed esclusivamente se spontanea, non forzata, non imposta, non suggerita. E la regola dell'innocenza, fino a sentenza definitiva, vale pure per Michele Misseri.
buonasera tummolo
RispondiEliminami pare di aver letto che michele nei 42 giorni successivi al 26 agosto era molto dimagrito ,,inoltre la figlia lo senti' piangere una mattina . non è tanto normale .. ,poi chi avrebbe avrebbe pensato che un padre che con le figlie si era sempre comportato bene ..fosse l'artefice di quell'orrendo fatto?
pero' misseri era un po' manesco con la moglie .. l'aveva minacciata con una accetta e una volta con un sasso : un fatto gravissimo .. dunque ,, è un uomo all'apparenza mite .. ma gli uomini cosi' sono imprevedidibili . dalle mie parti dicono che uno cova sotto la brace --
buonasera a tutti,però c'è una cosa da considerare,signor manlio,ammettiamo che interogatorio sia stato suggestivo,sta di fatto che uno(michele) ha confessato,le donne no......
RispondiEliminaho presente interogatorio,che naturalmente ci hanno fatto ascoltare di michele,c'erano inquirenti ,a mio parere,gli avevano toccato certe corde ,dicendoli:-....le vogliamo dare una degna sepoltura a questa ragazzina?....ecc.- da quel momento lui(michele) decise di parlare.....
scusa se insisto è un comportamento tipico,penso che in quel momento i inquirenti l'hanno colto nel segno......
a parte ciò ,quanto pare,insomma i inquirenti sono stati bravi con michele,ma con le donne no.....
oh!mamma mia che genialità queste donne misseri......sarà un caso unico?.....scusate,non potevo fare a meno di questa battuta......
poi tutto puo essere di sicuro,quello che ci sta dietro il retroscena ,sarà molto difficile dato di sapere.....forse un giorno arriveremo alla verità e magari capiremo da dov'è partito la confusione......saluti
LucaP il 12 giugno 2012 15:57:00
RispondiEliminaTi sfugge un particolare; la telefonata che Michele Miseri fa al fratello carmine alle 15:08 che aggancia la cella del ripetitore di San Pancrazio compatibile con la contrada Mosca.
Quindi volendo dare per scontato che Misseri sia partito da via deledda non più tardi delle 14:55 ci siamo con i tempi. 13 minuti per raggiungere contrada Mosca sono più che sufficienti.
Ammesso che ci abbia impiegato gli stessi minuti per tornare abbiamo un totale di 26 minuti.
Ricapitolando:
14,55 Misseri parte per Contrada Mosca;
15,08 Misseri telefona al fratello;
15,45 ora presunta dell'arrivo di Misseri in Via Deledda;
15,50 la marbella è parcheggiata in Via Deledda, Misseri è ha raccogliere i fagiolini.
Abbiamo: 14,55-15,45 = 50 minuti.
Sottraendoi i 26 minuti necessari a Misseri per compiere il tragitto di andata e ritorno restano 24 minuti.
É indiscutibilmente un tempo troppo breve per compiere le azioni che tutti conosciamo.
Resta valida l'osservazione di Ivan (12 giugno 2012 17:47:00) e cioè che l'occultamento sia avvenuto in due tempi o quanto meno che le operazioni successive all'occultamento e cioè l'abbondono delle chiavi, e della batteria del cellulare e la bruciatura degli effetti di personali di Sarah, siano avvenuto il giorno/i seguente/i.
Dobbiamo considerare che la premura principale del Misseri era quella di liberarsi del corpo. E 24 minuti paiono sufficientia compiere questa azione.
Permettetemi questa parentesi.
Al contrario, i tempi sono assolutamente troppo brevi per un coinvolgimento diretto del fratello Carmine Misseri e del nipote (almeno riferiti ai giorno 26) e spiego anche perchè.
Carmine Misseri abita a Manduria a 10-15 km circa (non so dove il signore abiti, se in centro o in periferia);
tempo di percorrenza a velocità 100-110 km/h 10-15 minuti da centro città a centro città.
Altri 13-15 minuti centro Avetrana - contrada Mosca; per difetto andiamo a 23 minuti.
Carmine Misseri riceve la telefonata del fratello alle ore 15,08. A meno che Carmine Misseri non fosse già in macchina, dovrà aver perso almeno 5 minuti per preparsi e partire . Ricapitoliamo anche qui.
15,08 Carmine Misseri riceve la chiamata (quella dei cavalli scappati per intenderci);
15,13 Carmine Misseri parte alla volta di Avetrana;
15,13+23=15,36;
alle 15,36 Michele Misseri era già sulla via del ritorno quindi non ha potuto incontrare il fratello.
Vediamo ora la posizione del nipote Cosma.
È vero che il nipote abita in contrada Centonze, ma è altrettanto vero che la zona si trova 3-4 se non addirittura 5 km più avanti rispetto alla contrada Mosca. Ma quand’anche fossero 2 i km e non essendoci nessuna chiamata dallo zio verso il nipote (ma si può anche presumere che i due comunichino per via telepatica), Misseri avrebbe dovuto proseguire in avanti, raggiungere l’abitazione del nipote e tornare indietro con aggravio sui tempi e solo in questo caso sarebbe stato plausibile il coinvolgimento di Carmine Misseri.
Ma la Seat Marbella di Michele Misseri, alle ore 15.50 del 26 agosto 2010, non sarebbe potuta mai e poi mai essere parcheggiata in Via Deledda…non a quell’ora e Misseri non poteva trovarsi a raccogliere i fagiolini.
mi sovviene un passo dell'inc prob ..
RispondiEliminamisseri dice che vede quel 26 la figlia con sarh e cosima al tavolo da pranzo .. ((falso .. non possibile poiche la sarh era a casa sua x far la spesa con il padre )).. finito di mangiare le cugine vanno in veranda a chiaccherare ,, michele sente la figlia che sprona la cugina : dai svelta che dobbiamo andare al mare!.. una frase + o meno cosi' come si fa a dar x buona una cosa del genere .. non si erano accorti delle bufale che raccontava misseri? eppure pareva che non se ne accorgessero .. mah che strano!
Gentili Magica e Carla,
RispondiEliminacome si fa ad essere bravi con Michele, e non con Sabrina ? o si è bravi sempre, o non lo si è mai. Michele era solo il "cavallo di Troia" per arrivare a Sabrina. Altrimenti non avrebbero mai parlato di "doloroso percorso di ravvedimento" il passaggio dall'autoaccusa (dichiaratamente estorta) all'accusa verso la figlia (altrettanto estorta). Si voleva estorcergli anche l'accusa contro la moglie, ma lì Michele Misseri ha sempre resistito, difendendola.
I SS. Inquisitori cercavano e cercano dei capri espiatori, il tutto da risolvere con cavallucci e omicidi colposi; un po' di galera a ciascuno, non avrebbe fatto male a nessuno (pensavano). Non hanno tenuto conto che Sabrina e la madre non avrebbero né abboccato, né ceduto. Di qui l'ira. Non fatevi illusioni. Il motivo del loro operare è oscuro, ma l'obiettivo falso e falsificatore quello è evidente: far pagare a tre innocenti. Quanto agli scatti violenti di Misseri, fino a che punto sono veri o esagerati ? In una storia in cui dominano le menzogne e le falsificazioni, non si può credere a nessuno. Ciò che appare chiara è la mistificazione dei fatti da parte di gente che se ne vanta. Basti osservare il comportamento nei confronti degli avvocati dei Misseri per capirlo.
Se Misseri fosse certamente colpevole anche solo di occultamento del corpo, al momento della sua ritrattazione, sarebbe stato tenuto in carcere, non lo avrebbero mandato a casa con tanto di patente di inattendibilità.
Buongiorno, il discorso langue.
RispondiEliminaPermettetemi allora di aggiungere un altro particolare per confutare ulteriormente la teoria del sogno=realtà, particolare questo, che mi era sfuggito di riportare in un altro mio commento.
Dicevo, in quel commento, che la Opel Astra di Cosima Serrano, a meno che non avesse percorso 50-70 metri di Via Verdi in senso contrario, non avrebbe potuto trovarsi, in Via Umberto I, con il muso in direzione Nord. Dicevo anche che in quella posizione, per tornare in Via Deledda avrebbe dovuto andare avanti in Via Trento e girare a sinistra poiché girando subito a sinistra si sarebbe trovata in senso contrario ANCHE su Via Martiri d’Ungheria.
Diamo allora per scontato che abbia allungato il percorso (altro rischio di essere notati), e che effettivamente abbia tirato diritto e abbia effettivamente imboccato a sinistra Via Trento. Avrebbe anche un senso ma in effetti un senso non ce l’ha.
Facciamo riferimento a quanto dichiarato dalla Spagnoletti sulle auto parcheggiate davanti a casa Misseri al suo arrivo alle ore 14,39 o giù di lì.
La Spagnoletti riferisce che la OpelAstra era, ancora una volta, con il muso rivolto a Nord mentre la Marbella era con il muso in direzione Sud.
Se è vera (ed è vera) l’affermazione della Spagnoletti, significherebbe che la Opel Astra abbia compiuto una manovra del tutto incomprensibile. Spiego:
Da Via Umberto I, Serrano prosegue diritto (per non incorrere nel senso unico) e quindi svolta a sinistra su Via Trento; da Via Trento svolta a sinistra su Via Kennedy.
E qui viene fuori l’incomprensibilità della manovra.
Percorrendo Via Kennedy la Serrano avrebbe potuto tranquillamente girare a destra su Via Raffaello e poi svolta a sinistra per Via Deledda…Semplice no?!
Invece no, non è affatto semplice, perché così facendo, la OpelAstra avrebbe dovuto trovarsi con il muso in direzione Sud (verso mare).
Allora cosa ha fatto la Serrano? Con la “diabolicità” che tutti gli riconoscono, una volta da Via Kennedy, invece di svoltare a destra du Via Raffaello (come sarebbe stato logico e per niente diabolico) prosegue diritto percorrendo (altro rischio) una buona metà di Via Ariosto, all’altezza del muro di cinta dello stadio svolta a destra su una strada di cui non ricordo il nome (su Google Maps non è indicato) e poi ancora a destra su Via Deledda ed è quella la posizione (muso verso Nord) che la Spagnoletti indica nella sua testimonianza.
Come si può vedere, Cosima Serrano, se veramente fosse stata alla guida della OpelAstra come sostengono i PP.MM. (perché ormai non si può più tirare in ballo il fioraio perché è un teorema che i PP.MM. hanno fatto proprio) non ha fatto altro che “METERSI IN MOSTRA” all’attenzione di chiunque fosse passato per quel le vie. Ma di questi avvistamenti nessuno ne parla!
Gli unici ad aver assistito a questa strana manovra sono i PP.MM. del Tribunale di Taranto, che oltre che mostrare il massimo disprezzo per l’intelligenza altrui, dimostrano di aver fallito ancora una volta nel corso delle loro strampalate indagini.
E qualcuno vorrebbe venir qui a parlare di depistaggi e di menzogne?
I PP.MM. di Taranto si sono “auto-depistati” quanto alle menzogne… meglio lasciar perdere!
buongiorno a tutti,scusate se insisto ,il cambiamento della versione o di tante versioni,l'ho notato con la presenza del avv.galoppa francamente parlando,al momento non c'è nulla che me la fa togliere dalla testa o che mi convince,che poi ha fatto da coperchio è stata la dott.sa bruzzone.......
RispondiEliminacerto troppo comodo dire che è stato michele a raccontare all'avvocato,ch'egli riportava una condizione famigliare disaggiato dalle donne,che poi masmedia ha imboccato,che poi in buona fede o malafede cioè per interesse è tutto ancora da vedere....
basta guardare uno dei video della dott.sa bruzzone,che ora non ho sottomano,cosa non diceva di michele ,quando lo cosiderava "un orco"....e non solo lei anche un altro psichiatra ,che ora non mi sovviene il nome,la quale a suo tempo iterpetrò le smorfie di michele ed ora dice il contrario di tutto,che poco tempo fà l'ho visto a porta aporta.....
non so' se si rammenda l'avv.galoppa all'inizio era spesso in tv a destra e manca,predicando del povero michele,vittima della famiglia......che fra l'altro si premoniva di salvare questo michele mettendolo a un convento.....
per come la vedo io la storia si è creata con vari combinazioni creatasi al momento.....
non ci vedrei tutta questa scoperta dell'acqua calda.......
almenochè ,come dissi tempo fa che nasconda di qualcosa di molto grosso del tipo "mafia",non capisco tutta questa manfrina.....
sta di fatto che quel giorno le ragazze dovevano trovarsi per andare al mare .....e poi ci sono dei riscontri telefonici,altri scenari al momento non ne vedo per poter pensarla diversamente......saluti
Michele Misseri ha sempre parlato di corda. Ha pure mimato (male) la circostanza: Strada aveva allora già esaminato "i poveri resti". Una delle poche cose certe è che fu usato qualcosa di compatibile con una cintura, per via dei solchi, e non certo per una corda (lo sostenne anche Risso, consulente di Sabrina Misseri che si limitò a obiettare che non si potesse determinare se si trattasse di cinta femminile o maschile).
RispondiEliminaMichele Misseri, per quanto abietto e di sicuro responsabile (da solo?) della soppressione, non sapeva come fosse stata uccisa la nipotina, che non aveva "mai sfiorato con un dito". Pare strano che si confessi un delitto atroce, ma anche molto di più di quanto richiesto e poi si menta sull'arma. Che differenza avrebbe fatto?
Anna Bari
misseri ha sempre parlato di corda e la dinamica dell'omicidio l'ha descritta varie volte.. ha preso la nipote nel momento che si giro' attorciglindole questa corda due volte x alcuni minuti ,
RispondiElimina------------------------
lo hanno portato nel garage il giorno dopo la confessione . era ancora imbottito di farmaci .. si sente come parla non scandisce bene la parole . gli danno un foulard di seta x mimare l'omicidio .. misseri risulatava impacciato ,, come era logico che fosse .. con tutte quella persone presenti non è stato in grado di mimare ..
allora siccome non è stato in grado . pensarono che non fosse stato lui ?
chissa' xchè venne fuori subito che il caso era risolto quasi del tutto .. anche la bruzzone in un video spiega che misseri fece tutto lui .. erano passati dei giorni ..
allora si torna alla cintura?
RispondiEliminase misseri dice corda . gli atri possono dire quello che vogliono . era una corda ..
Strangolata con una cintura? Segni compatibili con un cintura? Sì, dopo l’interrogatorio del 5 novembre 2010, in cui gli inquirenti “costringono” Misseri a dire che si trattava di una “cintura”.
RispondiEliminaGent.ma Sig. Anna Bari, lei continua a dire sciocchezze (glielo ripeto, lei se le tira). Per sua informazione, Strada subito dopo l’autopsia dichiarò che lo strangolamento era avvenuto per mezzo di “una corda ad uso contadino”. Mai di uno strangolamento a mezzo cintura.
Vada a rileggersi le cronache di allora, quelle almeno fino al 5 novembre avrà modo di chiarirsi le idee sulle menzogne di cui parlavo nel precedente commento.
E quelle cronache parlano chiaro; per giorni e giorni si è andati alla ricerca di qualsiasi tipo di “corda” (vorrei rammentarle, visto che lei finge di ignorarlo) la “corda” sequestrata nell’auto della Sig.ra Cosima Serrano e sottoposta ad esami del RIS che diedero esito negativo. A conferma di ciò che le dico, le riporto uno stralcio dal Corriere della Sera del 13 ottobre 2010:
«IL MEDICO LEGALE - Luigi Strada, direttore dell'istituto di medicina legale dell'Università di Bari incaricato di eseguire l'autopsia sul corpo di Sarah Scazzi, non ha dato nessuna certezza sulla mano che tecnicamente reggeva la corda usata per lo strangolamento della 15enne tarantina. Lo stesso Strada ha anche confermato che sta valutando con molta attenzione i rilievi effettuati sul corpo di Sarah nonché il graffio riportato da Michele Misseri zio della 15enne, in carcere da otto giorni perché accusato di aver ucciso la nipote. Strada ha precisato che la cicatrizzazione non permette di capire bene il nesso di casualità: «Voglio analizzarlo bene al computer, ingrandendolo, per rendermi conto se possa essere o meno compatibile con un tentativo di difesa da parte della ragazza».
E sottolineo: «…non ha dato nessuna certezza sulla mano che tecnicamente reggeva la “CORDA”…»
Vuole prenderci in giro, Sig. ra Anna Bari?
L’intero articolo può leggerlo qui:
http://www.corriere.it/cronache/10_ottobre_13/sarah-scazzi-corda-avetrana_5482fe36-d6c8-11df-831d-00144f02aabc.shtml
A seguire:
Risso non ha mai confermato questa eventualità (sarebbe bene citare la fonte) non avendo assistito all’autopsia ma ha solo presentato una “denuncia” per tardata presentazione della relazione preliminare dell’autopsia.
Mi permetta. Nel caso di Strada posso parlare, senza alcun timore di smentita di “opinabile professionalità” e non è ammissibile da parte di chi lavora (e guadagna) in Nome del Popolo Italiano.
Per quanto riguarda poi la messinscena della prova di strangolamento, lì c’è solo da ridere. È sufficiente guardare il filmato (quello poi fatto sparire dalla procura di Taranto perché, evidentemente c’era qualcosa che poteva compromettere la ricostruzione fatta dai PP.MM.) del sopralluogo nel garage per capire come Misseri sapesse perfettamente quali erano le azioni da compiere per uno strangolamento.
Questo è quanto sig.ra Anna. Se deve venire qui a raccontarci frottole, meglio che le vada a raccontare da un’altra parte. Forse non se ne è accorta, ma qui c’è gente che ha un minimo di QI, quello strettamente necessario a capire come stanno le cose.
vedo che il mio commento scomparso è ritornato. Scrivo ciò che penso non per dare occasione ai soliti insulti.
RispondiEliminaLa penso semplicemente così.
fonte
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo495722.shtml
martedì prossima è prevista la testimonianza di Strada. ma anche quella di Valentina Misseri.
Buonanotte
Anna Bari
"Aggiornamento news di sabato 9 ottobre 2010
RispondiEliminaL'autopsia eseguita sul corpo della giovane Sarah Scazzi dall'Istituto di Medicina Legale dell'Università degli Studi di Bari conferma che Sarah è stata uccisa attraverso strangolamento. Si apprende anche che il volto della quindicenne è sfigurato poichè, come altre parti del corpo, è in stato di decomposizione per cui è stato consigliato alla madre di non vederla. Per chiarire l'aspetto della violenza sessuale, con delle conferme scientifiche, sono stati effettuati prelievi e tamponi..."
L'autopsia fu effettuata già il giorno dopo il ritrovamento. Martedì prossimo sapremo (ma è già scritto nelle varie ordinanze postate: mi astengo dal riproporle, con tanto indicazione di pagina, perché poi si dirà che sono sempre quelle) cosa riscontrò SUBITO l'anatomopatologo, perché EVIDENTE, nonostante lo stato del corpo della Piccola.
Anna Bari
il 5 novembre Strada e gli inquirenti sapevano già che non poteva trattarsi di una corda. Misseri ha insistito pateticamente: non sapeva con cosa fosse stata "affogata" Sarah.
RispondiEliminaChe ognuno si faccia poi l'idea che vuole. Liberi tutti, me compresa se mi si consente di dirlo anche qui, o meno.
Anna Bari
Anna Bari
RispondiEliminaSig.ra, lei non ha capito.
Io non l’ho ancora insultata (e molto probabilmente, se prima non la farà lei, non lo farò neanche io) è piuttosto lei che continua ad insultare la mia intelligenza.
Lei non può venirsene qui citando (linkando) un articolo del 12 novembre 2010 e cioè 7 giorni dopo l’ormai famoso interrogatorio del 5 novembre 2010 ed esattamente 7 giorni prima dell’incidente probatorio. A quella data (grazie ai PP.MM. aggiunti Galoppa e Bruzzone) era già stata fatta una prima stesura di quello che doveva essere lo scenario in cui, prima, incastrare Sabrina Misseri e, successivamente, la madre.
Dicevo, che non ha capito, non ha capito che a me personalmente, non importa assolutamente nulla di tutto quanto scritto e detto dopo il 15 ottobre 2010 (giorno dell’arresto di Sabrina Misseri). Lei potrà citare tutte le fanfaluche, le menzogne e le manipolazioni scritte su tutte le ordinanze e/o sentenze scritte dopo il 15 ottobre2010; me ne frego. Si tratta, come più volte ripetuto del racconto di 4-5 scrittori falliti (e se ci mettiamo Strada, sono 5-6), che non regge e non reggerà in nessun Tribunale serio, un racconto a cui abboccano solo gli stolti (mi perdoni, ma è così).
Anche che Michele Misseri dica che ha strangolato Sarah con una corda, non mi interessa, a me interessa che lo dica l’anatomopatologo Strada nei giorni successivi alla autopsia e prima del 15 ottobre 2010.
E che lo dica a tutti gli organi di informazione, dalla carta stampata alla TV, dal Web alla radio, e, presumo, lo abbia detto anche in sede di autopsia (perché immagino che le operazioni vengano trascritte e/o registrate), quello si, mi interessa, perché è la parola di un Funzionario dello Stato dall’opinabile professionalità.
E l’opinabile professionalità è certificata dalla stoltezza dello stesso “professionista” quando, non si sa perché e non si sa per come, decise di buttar via il liquido gastrico della povera vittima.
Quanto al Dott. Risso, glielo ripeto, non ha preso parte all'autopsia perchè nominato consulenta di Sabrina Misseri dopo il suo arresto quindi, le sue osservazioni fanno riferimento, evidentemente, su quanto scritto sulla relazione
Detto questo, la lascio alle sue convinzioni, lei continui pure a scrivere quel che le pare, ma faccia in modo di non offendere l’intelligenza di chi legge.
@ Epam
RispondiEliminaDopo il tuo commento di ieri delle 21.16 sono andato a cercarmi tutti i riferimenti ufficiali alle celle agganciate dal cellulare di Michele Misseri nell'arco di tempo in cui secondo la Procura lo stesso Misseri si era recato in Contrada Mosca a portare il cadavere di Sarah (anche a loro non tornano i tempi per cui per forza di cose tirano in ballo il fratello ed il nipote).
Si tratta effettivamente di due telefonate in occasione delle quali viene agganciata la cella (non sono riuscito a capire se GMS o UMTS) dell'impianto Vodafone sito in San Pancrazio Salentino (anche qui non ho capito se in via Perrone od in un'altra località denominata s.v. Perrone), settore 3, che presumibilmente deve essere quello orientato verso Sud:
- la prima, quella delle 15.08.26, fatta al fratello che si trovava a Manduria
- la seconda, quella delle 15.25.04, ricevuta dalla moglie che secondo la Procura in quel momento si trovava nel garage, o perlomeno in quella zona del garage dove il segnale UMTS è troppo debole e si aggancia quello GSM
Questo logicamente costringe a pensare che Michele Misseri si trovasse in quei momenti in un'area compresa tra Avetrana e San Pancrazio Salentino. La certezza che si trovasse proprio in Contrada Mosca i tabulati non la possono fornire.
Siccome sei sicuramente più informato di me, è mai stato pubblicato da qualche parte uno stralcio delle prime testimonianze rilasciate da Cosima Serrano (ma anche l'interrogatorio di garanzia dopo l'arresto) nelle quali si parli di cosa abbia fatto il marito nell'arco di tempo compreso tra le 14.55, orario in cui secondo la Spagnoletti l'auto era ancora parcheggiata davanti alla casa, e le 15.45, ora in cui Misseri è stato visto raccogliere i fagiolini nel campo vicino? Io non sono riuscito a trovarlo.
A proposito della testimonianza della Spagnoletti, che sembra un oracolo infallibile, la stessa afferma di essere tornata in via Deledda intorno alle 14.55, momento in cui vede l'auto e Michele vicino alla stessa. Ma alle 14.55.41 Sabrina chiama il padre sul cellulare. Questo vuol dire che Sabrina con le due Spagnoletti non si trovava vicino alla propria abitazione se sentiva la necessità di chiamare al telefono il padre. Per cui sull'attendibilità della Spagnoletti (granitica e messianica per la Procura) la mano sul fuoco non la metterei proprio.
LucaP
RispondiEliminaContrada Mosca si trova esattamente tra Avetrana e San Pancrazio, per cui non vi è dubbio che Misseri, ammesso che non si trovasse proprio sul luogo del pozzo, era nelle immediate vicinanze.
S.V. Perrone dovrebbe essere "Strada Vicinale" Perrone e non Via Perrone.
Per il resto, sull'interrogatorio di garanzia della Serrano non so che dirti.
@ Epam
RispondiEliminaDa quanto sono riuscito a vedere con Streetview a San Pancrazio Salentino vi sono due impianti di telefonia mobile (non escludo ve ne sia anche un terzo ma non l'ho trovato). Le coordinate da inserire in Googlemaps sono:
- 40.418752,17.819658
- 40.423024,17.836242
Il primo mi sembra essere proprio quello di Vodafone mentre il secondo potrebbe essere di Telecom o Wind.
Da come sono orientate le antenne, quelle del settore 3 sembra che "guardino" in una direzione compresa tra Manduria e Avetrana, e quindi è effettivamente probabile che in Contrada Mosca si agganci il segnale di quel settore di Vodafone.
Ma la mia domanda che ti avevo rivolto era se eri a conoscenza di quanto dichiarato nelle prime testimonianze (quindi ancora prima del ritrovamento del cellulare di Sarah) da Cosima su cosa avesse fatto il marito in quei frangenti. E' chiaro che Michele Misseri si sia allontanato dalla sua abitazione uscendo dal centro abitato di Avetrana. Ma cosa ha detto alla moglie che andava a fare (chiaramente nell'ipotesi innocentista che vede Cosima e Sabrina estranee al delitto ed all'occultamento)? Che andava a fare un giro per vedere se trovava Sarah? O che andava in campagna (ma vi era già stato in mattinata e nel pomeriggio sarebbe dovuto andare a raccogliere i fagiolini)?
Trovo strano non essere riuscito a rintracciare nulla su internet.
LucaP
RispondiEliminaLuca, la posizione del ripetitore è ottimale per la ricezione da contrada Mosca. Non posso fornirti le coordinate precise dell'ubicazione del pozzo perché non mi è mai interessato andarlo a vedere, ne so esattamente dove esso si trovi, ma se tu tiri una linea retta da San Pancrazio ad Avetrana, contrada Mosca ricade proprio su questa linea, approssimativamente ad un quarto di distanza da Avetrana e a tre quarti di distanza da San Pancrazio Salentino.
Alla tua domanda specifica posso solo rispondere con le affermazioni di Misseri. In sostanza sarebbe andato via da casa senza lasciare detto nulla, presumibilmente perchè la moglie era a letto. Una volta arrivato al pozzo chiama il fratello Carmine e la telefonata riguarda proprio quello che Carmine Misseri avrebbe dovuto dire alla cognata nel caso in cui quest'ultima l'avesse chiamato per sapere dove fosse il marito (la storia dei cavalli scappati).
Se ci siano state altre affermazioni e/o dichiarazioni in merito, non so dirtelo.
X Anna Bari
RispondiEliminaRiformulerei la Sua frase:
“Pare strano che si confessi un delitto atroce, ma anche molto di più di quanto richiesto, e poi si menta sull'arma. Che differenza avrebbe fatto?”
così:
Pare strano che si confessi che il vero responsabile è la propria figlia, e poi si menta sull'arma. Che differenza avrebbe fatto?”
Questo è ciò che fa Michele Misseri.
Michele, dopo l'interrogatorio del 5 novembre indicò come arma del delitto una cintura a bordo della Seat Marbella, risultata poi incompatibile con i reperti anatomo-patologici in quanto larga 3,3 centimetri, troppo rispetto ai segni sul collo di Sarah Scazzi.
Come si vede, Michele non inventa menzogne per coprire qualcuno ma per trovare pezze di appoggio alla tesi ufficiale del momento.
Per il Dr. Risso non è per nulla pacifico che si trattasse di una cintura. Infatti chiese la riesumazione del cadavere proprio per appurare, tra i vari aspetti, anche quale fosse stata l'arma del delitto, se corda o cintura.
Ivan
Un estratto significativo dall'interrogatorio del 5 novembre 2010.
RispondiEliminaQualcuno riesce a trovare niente di particolare?
Io ritengo che sia la prova della grande manipolazione messa in atto dall'accusa.
«PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Noi vogliamo sapere invece ... stiamo parlando del momento in cui Sarah è stata uccisa. Prima domanda lei ha detto che si è messo a mangiare e ha finito di mangiare ... noi sappiamo mo scopriamo un po’ altre cose ... noi sappiamo dalle dichiarazioni che rende il papà di Sarah, che Sarah sarebbe uscita alle ore quattordici ... dalle
dichiarazioni che rende la badante la badante dice: “ Sarah è uscita ed è tornata da casa di Sabrina... è uscita nuovamente col papà perché dovevano andare a fare un po’ di spesa... la stessa cosa ci dice Concetta ... è ritornata verso le tredici e venti ... alle due meno dieci è ritornata ha mangiato in fretta e furia un wurstel o un gordon blue non so che cosa sia e poi immediatamente è uscita dopo aver detto alla madre di aver ricevuto un messaggio da Sabrina che dovevano andare al mare. La presenza di Sarah ... almeno alle quattordici e venticinque presso la sua abitazione o quanto meno vicinissima alla sua abitazione ce la danno due testimoni estranei ... un testimone che con la sua fidanzata stava passando per quella via e dice di aver visto Sarah alle quattordici e venticinque vicino all’ingresso della palestra della scuola che stava a pochi passi dalla sua abitazione che si stava dirigendo . Un'altra persona non dice di aver visto Sarah, ma verso alle quattordici e venti dice di essersi fermato davanti alla palestra della scuola perché doveva guardare un documento che stava affisso e di essersi accorto che a quell’ora alle sue spalle stava camminando una persona ... non ha fatto in tempo a vedere se era un uomo o una donna perché c’era una macchina che li veniva di fronte per cui è stato un po’ attenzionato da questa autovettura per scansarla però quella
persona ha visto che stava passando una persona alle sue spalle guardando con la cosa dell’occhio. Quindi noi sappiamo che questa ragazza a casa sua almeno alle quattordici e trenta, almeno alle quattordici e trenta e cioè ... a proposito il cellulare di Sarah, quello squillo alle 14 e 28 chi lo ha fatto Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sabrina lo ha fatto ...
Ivan:
RispondiEliminaSe Misseri non fosse stato presente in quel terribile momento, come penso, farebbe una bella differenza...
In ogni caso, da profana, ed escludendo la premeditazione, penso più alle cinghie dello zainetto, poi bruciato.
Anna Bari
Anna da Bari
RispondiEliminaE' molto possibile, e mi sembra che sia stata già segnalata tale possibilità.
F.
L'arma del delitto è una "corda", che piaccia o no alla sig.ra Anna Bari questo è quanto dichiarato da Strada subito dopo l'autopsia. Punto!
RispondiEliminaIl fatto che poi Strada abbia cambiato il "mezzo" nella relazione finale non fa altro che aggiungere ulteriori ombre su tutto.
E nulla c'entra quanto detto dal Dott. Risso, poiché, repetita juvant, non presente durante l'esame autoptico.
Le dichiarazioni di Strada sulla "corda" sono state riportate da tutti gli organi di stampa e, repetita juvant anche qui, le ricerche sull'arma del delitto erano incentrate sulla corda e non sulla cintura.
La sig.ra Emma Serrano è stata messa alla graticola per aver - a detta di qualcuno dei testimoni dell'ultim'ora trovati per strada un po' qua e un po' là - tolto "un pezzo di corda" dalla bocca di un cane e non un pezzo di cintura.
Le ricerche e i sequestri riguardanti le cinture avvennero dopo l'interrogatorio del 5 novembre 2010.
Ivan, 2+2=4 non 5 come qualcuno vorrebbe far credere.
È più facile che in casa si trovi una cintura e non un pezzo di corda per uso contadino. E avendo scelto, come luogo del delitto, l’interno della casa e non il garage, voilà, il gioco e fatto…ovvero 2+2=5.
É inutile girarci intorno.
mi sovviene che quel pezzo di corda che il cane aveva in bocca e poi trovata da emma . fu descritto come un fatto depistatore da chi ora parla di cinta o cinghia .
RispondiEliminasi biasimava emma x averla buttata ,, come se lei fosse in combutta con la nipote ..
la cinghia dello zainetto non è mai stata presa in considerzione dagli inquirenti
è stata dibattuta fra forumiste . le quali imbastivano scenari a piacere ..ipotizzando che sabrina avesse stretto le cinghie dello zainetto attorno al collo della cugina .. durante il sequestro con la madre ..,
in poche parole nel famoso sogno del fioraio..
Caro Gilberto,
RispondiEliminail giorno 6/6 alle 00:22 scrivevo, sull'ultimo articolo di Massimo relativo al caso Rea:
" La scienza non è una fede ed i dati che ricaviamo con metodo induttivo si lasciano interpretare".
Quando scrivevo queste parole avevo in mente proprio Popper ed il suo richiamo al "Tacchino induttivista" di Russell ma, poiché stavo proponendo un commento e non un articolo, non ho riportato tutta la citazione.
Ti ringrazio dunque per aver affrontato la questione in maniera così ampia. Io non ho specificatamente seguito questo caso ma reputo che le tue considerazioni vadano sempre tenute a mente, qualsiasi caso si voglia analizzare.
In particolare mi preme sottolineare come la scienza non debba scadere nello scientismo e come le teorie scientifiche (questo voleva sostenere Popper riprendendo la storiella) non siano verificate una volta per sempre ma restino valide solo fintanto che non siano falsificate. Dunque questo affidarsi ciecamente ai risultati cosiddetti scientifici da parte di chi indaga (v. caso del DNA di Parolisi nella bocca di Melania), può portare a madornali errori.
Spesso i dati "scientifici" hanno un valore puramente statistico-probabilistico. Chi si occupa di scienze induttive ben lo sa, non sempre però l'opinione pubblica ne è a conoscenza e invoca "l'Ipse dixit".
Mi congratulo per i tuoi articoli che sono letture veramente interessanti. Perché non pensi di scrivere qualcosa anche sugli altri casi proposti da Massimo?
io ho sempre pensato che la prima confessione del misseri fosse falsa,
RispondiEliminaquando trovò la sim del cellulare di sara lui si mise a piangere dicendo che se los entiva che era la sim del telefonino di sara, ora il fatto di parlare in modo tecnioc da una persona di bassa cultura già mi fece pensare e dissi qui c'è coinvolto qulacuno e qiuel qualcuno ha detto a michele misseri cosa dire,poi quando si autoaccusò del delitto e disse addirittura che aveva violentato sara da morta io pensai, qui c'è dietro qualcuno della sua famigliae la sta coprendo,quando poi si scoprì che non era vero che il misseri aveva violentato sara allora mi convinsi ancora di più che quelle confessioni erano state fatte perchè qualcuno le aveva detto di dirle.....quando mariangela dichiarò che la macchina di cosima non era in strada quando lei arrivò semplicemente pervhè secondo me è la stessa macchina utilizzata per nascondere il cadavere.....io sono della stessa opinioni chi ha ucciso sara non è il misseri ma qualcuno della sua famiglia o cosima o sabrina.......in effetti ne cosima ne sabrina hanno un alibi.....se non da quando arriva mariangela che non viene fatta salire nemmeno a casa.........
roba da matti ..
RispondiEliminasei la anna che ho visto nell'altro forum di melania rea?
RispondiEliminaqua non capisco la tue intuizioni .. tutte sballate ..
Cara Magica,
RispondiEliminasuppongo trattarsi sempre della nostra nobil-gentildonna barese che ogni tanto modifica il nick-name o non si firma. La tesi centrale è sempre quella e la ripete come un chiodo fisso. Ovviamente le due donne non hanno "alibi", essendo ambedue in casa. Il fatto è che il delito non ha "alibi", oltre le cose fatte dire a Misseri. Non vi è alcuna prova che il delitto sia avvenuto in quel luogo invece che "in altro luogo" (ovvero, "alibi"). Se è per quello l'intera Avetrana non aveva un alibi, e neppure la signora Anna di Bari o dintorni, che, teoricamente parlando, potrebbe aver lei strangolato la povera ragazza. Un qualche motivo per insistere nella ripetizione reiterata e continuata della stessa affermazione deve pur averlo.
Suppone male, sig. Tummolo e già in passato ci fu un equivoco dovuto all'omonimia.
RispondiEliminaIn ogni caso io mi firmo sempre Anna Bari
Anna Bari
Certo, da un determinato computer, poi, su altri, si scrive con altri nomi. o varianti di nome, anonimi, ecc. Il giochetto è ormai noto. Un'Anna che non era Lei era già intervenuta con una posizione diversa, non con la Sua stessa posizione. Lei infatti allora ci tenne a distinguerSi, quasi poi che il nome "Anna" sia rarissimo, mentre è molto comune (si chiamava così anche mia madre, e ho un'amica e già collega di studi che si chiama così). Ma in questo caso, signora, Anna e Anna Bari coincidono, perché coincide la solita affermazione. Sappiamo che ci tenete ad essere il 70 e più per cento degli Italiani.
RispondiEliminaD'altronde, vediamo se vi è una qualche smentita della presunta altra Autrice. A Massimo Prati l'invito a controllare l'IP di provenienza
La sua insistenza è fastidiosa. Pensi ciò che vuole. Se fosse come crede allora sarebbe legittimo pensare che tutti coloro che scrivono qui e hanno la medesima idea siano una persona sola. Io non lo penso affatto.
RispondiEliminaQuanto all'ipotesi formulata dalla mia omonima, non mi pare che Mariangela abbia detto che l'opel astra non fosse in via deledda.
Anna Bari
x anonimo -vedo che chi di spada ferisce di spada perisce ...brutto eh!!essere sempre giudicati!!! saluti
RispondiEliminabuongiorno a tutti,ciao darpi è sempre quello che ho detto,che tutto torna indietro se fai del bene torna indietro e se fai del male torna indietro pure quello ,solo che ho notato che c'è differenza tra il bene e il male,che dal bene sei già ben compensato,ma dal male non si sà cosa ci si aspetta.....che poi nel dire queste cose vengo ad essere scambiata per una mistificatrice!....posso capire se mi dicessero una predicatrice.....comunque che si voglia capire o no ,questa è la mia realtà dei fatti,son cose ben viste e vissute.......ciao
RispondiEliminaCiao carla. scusa se non ho più scritto, ma ho molto da fare per gli esami. ovviamente concordo quello che hai scritto. ciao t.v.b
RispondiEliminaCerto che il pulpito che critica la presunta insistenza altrui è alquanto stonato, direi "fesso" (nel senso di suono falso, non di intelligenza, beninteso): infatti ripetere in ogni commento che Sabrina è un'assassina, forse per far rima, non è sinonimo di insistenza. E' chiaro che l'omonima senza Bari e l'omonima con Bari, sono la stessa omonima quanto ad idea espressa: "Sabrina è un'assassina". Su che base poi lo si dica, non si sa, visto che la base manca, è un'asserzione fondata sul nulla, sospesa nel vuoto, che si autoripete all'infinito, costituzionalmente e legalmente scorretta e diffamatoria, per la quale subiranno conseguenze penali.
RispondiEliminasig. Tummolo, vedo che insiste ad evocarmi. Esprimo un'opinione su circostanze per cui sono imputate in un processo due persone, tra l'altro detenute in custodia cautelare: non le ho rinviate io a giudizio, né ho il potere di comminare provvedimenti di garanzia. Meno che mai quello di emanare sentenze in nome del Popolo italiano. Non pubblico notizie ma discuto ciò che leggo, come è legittimo per chiunque: la nostra Costituzione garantisce a Ogni individuo (compresi quelli a lei antipatici) il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per essa.
RispondiEliminaCome più volte vanamente richiesto, la prego di desistere dall'ingiuriarmi: se mi trova fastidiosa, basterebbe non leggere ciò che scrivo.
Anna Bari
ciao cara sirenetta,ti faccio tanti auguri per i esami,che tutto vada per il meglio,ti raccomando di conservare sempre la tua genuità con prudenza però....se uno lo vuole lo si può fare....ne conosco ,anche se pochi,riescono ad rimanere genuini,anche in tarda età....volere è potere....
RispondiEliminaquando appena potrai ho sempre il piacere di vederti......ti abbraccio t.v.b. carla
Egregia Signora,
RispondiEliminaLei è liberissima nell'esprinere opinioni su tutti i processi che vuole; ma Lei non deve, né legalmente può, attribuire la qualifica di omicida in qualunque forma ad una persona non ancora giudicata, neppure in primo grado. Il rinvio a giudizio non è una condanna, e sui suoi legittimi fondamenti si potrebbe discutere all'infinito. Il punto è questo. Quanto alle ingiurie, lasciamo perdere: è Lei che offende se stessa con queste valutazioni senza capo né coda , frasi spezzate, rotte, allusive, in uno stile da Sibilla Cumana, un tantino penoso.
Vedremo poi oggi quali altri conigli e leprotti verranno tirati fuori dal cilindro in questo processo inquisitorio fondato sull'assurdo.
e si continua ancora...
RispondiEliminaChe dirle: se non ha meglio da fare, sig. Tummolo, che pensare a me, indicandomi le vie del bene e del male, faccia pure. Ormai mi è quasi simpatico. "La donna è mobile" (non "alludo" alle scrivanie").
Attendo di conoscere quel che si può dell'udienza odierna; per parlare di qualcosa di meno divertente.
Anna Bari
Questo è ciò che considero "poco divertente" (per usare un eufemismo e non pontificare sul "diritto"): che si consegnino ai media dichiarazioni che andrebbero DIBATTUTE nel luogo legittimamente preposto: l'aula di un tribunale (sotto giuramente e contro-interrogatorio).
RispondiElimina"Il pubblico ministero Mariano Buccoliero ha chiesto alla Corte d’Assise di Taranto l'acquisizione di cinque lettere di Michele Misseri pubblicate nell’aprile scorso sul sito del Tgcom, una intervista rilasciata da Sabrina Misseri l’8 ottobre del 2010 alla trasmissione 'Chi l'ha visto?' e un’altra intervista rilasciata da Michele Misseri l'8 maggio scorso a "Porta a porta".
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=528737&IDCategoria=1
Circa un mese fa:
"In esclusiva a Tgcom24 le nuove lettere di Michele Misseri. Qui di seguito alcune parti dei testi riscritti (nelle lettere originali l'italiano è molto stentato) in cui Michele parla di Sara come dell' "angelo biondo"....:
23 aprile 2012
stomaco.
"Cara Mimina ogni giorno che passa sono sempre più triste per quello che sta succedendo per colpa mia [...] sono triste perchè non trovo più un lavoro, non so se andrò avanti [...] io l'angelo biondo non l'ho sfiorato con un dito ed è sbagliato dire che ho abusato di lei [...] solo Dio sa cosa è veramente successo quel 26 agosto [...] avrei voluto morire io quel maledetto giorno".
io l'angelo biondo non l'ho sfiorato con un dito ed è sbagliato dire che ho abusato di lei [...] solo Dio sa cosa è veramente successo quel 26 agosto????
Vogliamo dare la colpa alla "SS. Inquisizione" delle iniziative mediatiche intraprese sin dall'inizio dai Misseri? E' questo che m'indigna. Gli imputati sono innocenti fino a prova contraria e fino al terzo grado di giudizio. Bhè, che il giudizio si formi nella sede costituzionalmente prevista!
Anna Bari
Mi pare evidente che quella frase "non l'ho sfiorata con un dito" si riferisce all'abuso sessuale.
RispondiElimina"non l'ho sfiorato con un dito ed è sbagliato dire che ho abusato..."
Sig.ra Anna Bari, lei, anche in questo caso "de-contestualizza"...
certo che misseri ne dice ,,
RispondiEliminaparteendo dal presupposto che l'incidente prob . non ha + importanza .. che disse in quel frangente misseri? saranno fandonie ma le disse ..
basta leggere dove parla dell'abuso ,, allora si deve tanere conto di tutte le storielle.. una di queste . potrebbe essere dove parla dell'angelo biondo .. se quel giorno abuso' non lo sapremo mai .. lo sa solo lui se fu cosi' .. ma in questa lettera a cosima non nomina la figlia .. x caso nomina sabrina? lo avranno intuito ma non si va avanti a intuiti ci vogliono indizi seri e provabili.. a casaccio non si fa giustizia
A qualunque cosa si riferisca la frase di Misseri, è chiaro che lo stesso rinnega quello che per la difesa sarebbe il movente.
RispondiEliminaAllora che fare? Credere alla confessione di Misseri? Quale? e per quale parte? A me sembra tutto molto illogico.
E resta il fatto che questo processo debba costruirsi raccattando qua e là dichiarazioni consegnate ai media proprio da chi poi lamenta l'impatto mediatico.
Anna Bari
appunto quel 26 agosto lo sa dio e michele misseri ..
RispondiEliminal'articolo postato che imprtanza puo' avere? si deve dar credito a questa lettera pensando male ..supponendo scenari che non trovano riscontri ..
e non si da' credito alle lettere dove si autoaccusa?
appunto quel 26 agosto lo sa dio e michele misseri ..
RispondiEliminal'articolo postato che imprtanza puo' avere? si deve dar credito a questa lettera pensando male ..supponendo scenari che non trovano riscontri ..
e non si da' credito alle lettere dove si autoaccusa?
il commento come si vede è doppio .. scusassero xil padrone del blog ..
RispondiEliminabisogna basarsi su considerazioni logiche xchè le dichiarazioni di misseri portano a volte fuori strada ..
RispondiEliminasi sa che lui pur dichirandosi colpevole non vuole essere additato come pedofilo .. daltronde non ci sono nemmeno riscontri dell'abuso ..
sarebbe troppo semplicistico dar la colpa a chi si voleva colpevoli a tutti i costi prendendo un abbaglio ..
bisogna ragionare sul modo e sui tempi ,,
'
Non trovo l'intervista rilasciata a Chi l'ha visto da Sabrina Misseri, datata 8 ottobre 2010, di cui è stata richiesta oggi l'acquisizione.
RispondiEliminaQuesta (di sicuro già in mano agli inquirenti) è quella che mi fece riflettere di più. Sesto minuto di registrazione:
http://www.youtube.com/watch?v=QLZy_8ygMmc
Sabrina afferma di aver chiesto al padre "hai visto Sarah"? mentre lui era "davanti al portone" e lei chiamava la cugina senza ricevere risposta(14,42), accingendosi a salire sull'auto di Mariangela. Dopodiché cambierà versione: si trovava in veranda all'arrivo di Mariangela e avrebbe chiesto al padre di Sarah solo dopo il secondo giro...
Dopodiché, controllate il mio ip e fate tutti gli accertamenti del caso. Chi segue un caso non è necessariamente "interessato" o stupido. Da cittadina voglio semplicemente capire.
Anna Bari
non ci sono sempre moventi logici .. puo' essere stato l'idea dell'abuso oppure il caldo alla testa .. un momento di follia .
RispondiEliminalo dice lui che ebbe un momento fuori di testa .. + di cosi' .. invece . si vuole imbastrire una colpevolezza agli altri
beh se si fosse trovata in strada era scuramente colpevole? se stava telefonando alla cugina con mariangela presente dove poteva essere la sabrina ? dietro al cancello .. si ritorna con strada o veranda ..
RispondiEliminadipo 42 giorni doveva ricordarsi a puntino? mah .. che centra l'ip tuo ?
che c'entra il mio ip bisognerebbe domandarlo a chi ha chiesto di accertarlo. Comunque si tratta di argomento o.t. e non è mia intenzione ritornarvici sopra.
RispondiEliminaAnna Bari
un 'altra udienza con nulla di fatto ..mi domando ma sequesti sono i testi di accusa stiamo tranquilli che le donne usciranno x decorrenza dei termini e a settembre partiranno le udienze della difesa prepariamoci ai botti ....mi dispiace ma ad oggi i p.m. sono prorpio incartati e non vedo via d'uscita ..saluti
RispondiEliminaho visionato il video ,,
RispondiEliminabella roba ! con tutte quelle personacce che hanno scritto quei commenti ..brutti sporchi e cattivi ..
eh beh .. ci volevi rinfrescare la memoria .?. non sono nata ieri
A me interessa la dichiarazione di Sabrina dal sesto min. in poi. I commenti volgari e abietti non solo non li considero ma li ho sempre disapprovati
RispondiEliminaAnna Bari
per michele misseri ci vuole una bella perizia,come disse pure una sera il psichiatra paolo crepet una sera a porta porta e non stando comodi nelle sale della tv......ma un bei 90 giorni a tu per tu con michele.....e ne sono convita pure personalmente.....
RispondiEliminanon sò ,è troppo comodo per i colpevolisti attacarsi su quella frase "che lui non ha nemmeno sfiorato con un dito..."si,certo sara si è amazzata da sola ,visto che lui continui a confessare che è stato lui ad uccidere!.....
che vi aspettate che lui dica al publico a cielo aperto che ha abusato?.....questi personaggi se si vuole che ammettino l'abuso,naturalmente se ci è stato,anche se personalmente non ne avrei dubbi,vanno presi a faccia a faccia,nei luoghi stretti come è stato preso all'inizio.....e non su una lettera,quando oramai si sà che vengono letti da tutti.......
non basta dire che le donne misseri sono assassine solo perchè lo dice la procura o i media ,quando ancora è tutto ancora da provare,se no che ci stanno i processi a fare?......altro che giustizia vedo solo una barbaria,nei confronti di sarah e non solo.....perchè non si sta facendo nulla,per smentire se questo abuso, c'è stato o no?......
ed è altro che una offesa per le donne che subiscono queste angherie......e dopo fanno tante di prediche che le donne devono parlare,ma come, in questo modo?....carla
innanzitutto non è ne la bugia e ne la volgarità che uccide,vanno comunque appurate e provato se dietro a una bugia ci sta l'assassinio.....il mondo è pieno di bugiardi ,volgari e maleducati e con questo?....
RispondiEliminama ci sono anche,anche se pochi,quei che cercano di dare il meglio di se ......e se riusciamo andare avanti è in merito di loro,perchè sanno rispettare e dare l' esempio.....
Non ti dico cosa penso dei pedofili e in generale dei molestatori, andrei troppo oltre.
RispondiEliminaMisseri è indifendibile, come minimo per aver soppresso in quel modo impietoso Sarah. Ma la sua confessione per il resto fa acqua da tutte le parti e il caldo alla testa non è un movente. O lo si considera (come vuole fare la difesa) tenendo però conto di tutto anche di ciò che rinnega, oppure no (come bene ha fatto il gip nel rinvio a giudizio).
Il presunto sfioramento di un braccio mai denunciato e risalente a trent'anni fa è non solo ridicolo ma vergognosa strumentalizzazione per chi le molestie (quelle vere) le subisce davvero. Se ha qualcosa da dire, a parte annunciare suicidi e consegnare lettere e memoriali ai media, che lo facesse una buona volta in dibattimento.
Anna Bari
anna bari mi pare di essere stata chiara,non lo dirà mai in un dibattito......deve essere fuori dal grande fratello......saluti
RispondiEliminaTroppo comodo
RispondiEliminaAnna Bari
La difesa o meglio le difese hanno gia' delineato la new entry delle strategie : nonostante gli urli di coppi e le testimonianze orchestrate il solista misseri non " ha mai sfiorato sarah" - e men che meno violentata. Cade quindi l'ipotesi di difesa = movente sessuale
RispondiEliminaAllora ecco pronta la seconda linea : misseri che era stato " abusato" da piccolo ( cosi' pare abbia raccontato lui stesso in privato allo psichatra del carcere, che poi comparira' anche come teste e/ o consulente della difesa) quando non partendo il trattore, innervosito, la nipotina gli ha tirato un calcio ( con le infradito!) ha rivissuto la violenza che si e' manifestata con il calore alla testa e via alla sequenza : corda, cadavere, pozzo.
Questo in termini molto semplicistici senza necessariamente dover fare riferimenti di letteratura psichiatrica. E ce ne sarebbero solo per smontare sul nascere una simile idiozia..Aspettiamo!
E' gia' tutto previsto!.... a quel punto la procura sara' costretta a chiedere una perizia psichiatrica su Misseri
.....i tempi si allungheranno verso la scadenza dei termini di custodia cautelare....E si tentera' con la seconda linea difensiva, miseramente fallita la prima.
Sempre e solo Misseri ....questa volta addirittura non in grado di intendere al momento del fatto, visto che non sara' possibile spingersi sino alla assoluta incapacita' ?
Lo psichatra del carcere non mi sembra personalita' di spicco nel mondo accademico : se risultasse vera la mia ipotesi presumo che uno specialzzando del secondo anno sarebbe in grado di demolirla....compresa la sindrome da stress post traumatico ed affini.....
una cosa è certa: se fanno la perizia a michele salta tutto xchè vengono invalidate le sue dichiarazioni(sempre che risulti incapace di intendere e volere).
RispondiEliminaChissà perché quando mi immagino la signora "Anna Bari" vedo davanti a me sempre il volto della prof.ssa Fornero. Dev'esserci qualcosa di inconscio in questo, oppure è la perenne certezza che pretende di esprimere. Non si rende neppure conto che è lei a riferirsi a me, e che io solo risspondo, fin dall'origine e quando assumeva anche altri nomi, ma sempre con lo stile della Sibilla Cumana.
RispondiEliminaPerlomeno su una cosa stiamo concordando: tutta la storia è illogica, e tale risultando, sia sul puro fatto razionale sia nella connessione dei fatti, nulla è credibile in questo, né lettere, né interviste, né altro. Tutto questo poi non dovrebbe contare più nulla, ma dovrebbe contare solo quanto verificato in processo.
Quanto all'IP, visto che c'è sempre qualcuno che dice di essere o di non essere qualcun altro, l'IP, che è controllabile solo dal gestore del blog, serve a sapere fino a che punto la persona sia quello che dice di essere in una determinata sede, il che però non toglie che possa diventare qualche altra utilizzando un altro IP. Il tutto poi servirà a chi spetta di diritto presentare querele per diffamazione continuata ed aggravata.
Se può interessarle, la sig.ra Fornero non mi piace affatto. Comincio a temere di piacerle, PROF. Tummolo (va meglio così?).
RispondiEliminaAttendo scuse: si convincerà che non mi difetta la lealtà.
Intanto si continua a spostare l'attenzione. Non sono io l'imputata e che si venga ora a paventare una perizia psichiatrica del memorialista Misseri fa ridere i tacchini (di Russel e no).
Anna Bari
Non credo che lo psichiatra del carcere che ha avuto in cura Michele Misseri possa diventare teste o consulente della difesa di Cosima e Sabrina adversus Michele, a causa del segreto professionale.
RispondiEliminaMisseri è un teste problematico per la difesa come lo era per l'accusa (nell’ordinanza il gip lo aveva definito: «il peggior chiamante in correità che ci si possa augurare»).
La difesa sta facendo di tutto per prescindere dalle dichiarazioni di Misseri. Esattamente come ha cercato di fare l'accusa (anche se ritorna continuamente sui suoi passi iniziali) .
Quello che accade a livello mediatico con l'enfasi su lettere e interviste non è farina del sacco della difesa. Probabilmente Coppi quando ha assunto l'incarico ha detto chiaramente a Sabrina che alla prima intervista o dichiarazione non convenuta avrebbe lasciato. Che poi attraverso Marseglia qualcosa filtri non contraddice con questa premessa. Questo controllo la difesa di Sabrina non può invece esercitarlo su Michele Misseri.
Le lettere e interviste di Misseri non andrebbero prese i considerazione. Punto. Non ci si può perdere nella esegesi di Misseri, senza approfondire la sua personalità. Ma anche qui, a chi affidare il compito? A uno dei tanti psichiatri criminologi da salotto? A un collegio? Meglio lasciar perdere. Penso che per la difesa affrontare una perizia psichiatrica di Misseri sarebbe un rischio.
Pur prescindendo da Misseri, la difesa farà notare che in tutti i suoi comportamenti ondeggianti esiste tuttavia un filo conduttore, che è la sua costante assunzione di responsabilità, anche nei 40 giorni in cui accusava la figlia (agli psicologi diceva invece di essere stato lui).
Quando Coppi platealmente in aula punta il dito contro di lui invitandolo a confessare il movente sessuale mostra di non accettare in toto nessuna delle versioni di Michele Misseri.
Non si può prescindere da Misseri nella misura in cui egli nel processo entra come colui che ha soppresso il cadavere e lo ha fatto ritrovare.
Il punto è capire quale peso possano avere le sue dichiarazioni sugli altri aspetti.
Il dato di fondo non è una interpretazione colpevolista o innocentista ma la costante ambiguità che ha finito per permeare tutto il procedimento.
Michele ha confessato e fatto trovare il cadavere. Un'ipotesi di condizionamento da KGB delle due donne sul contadino è risibile. Se Michele non è stato in grado di fornire una ricostruzione alternativa a quella della confessione iniziale che sia credibile (non come quella dell'incidente probatorio, abbandonata dall'accusa proprio in quanto sconclusionata, si pensi alla tempistica dell'omicidio) e non lo sarà neanche in futuro, deve valere la confessione iniziale.
Ivan
E. C.:
RispondiElimina"Quando Coppi platealmente in aula punta il dito contro di lui invitandolo a confessare il movente sessuale mostra di non accettare in toto nessuna delle versioni di Michele Misseri".
leggasi:
"Quando Coppi platealmente in aula punta il dito contro di lui invitandolo a confessare il movente sessuale mostra di non accettare in toto nessuna delle versioni di Michele Misseri successive alla prima".
Ivan
Ivan, mi scusi: allo stato attuale non si capisce se Michele Misseri possa essere un teste oppure no per la difesa. Se si sceglie che lo sia, sostenendo il movente sessuale, deve esserlo nel processo, non in lettere e comparsate. Puntare il dito serve a ben poco. Colpevolisti a scatola chiusa? Non lo penso.
RispondiEliminaMisseri è stato prosciolto dall'accusa di omicidio. Se si vuole tenerne conto nel processo di moglie e figlia occorre qualche elemento eccezionale che consenta di rivedere la sua posizione. E tale non è certo né la consegna di lettere a tgcom24 né la paventata perizia psichiatrica dell'ultima ora. Insomma, è lucido oppure no? Si può ascoltare finalmente una parola in dibattimento da lui e dalle Sue?
Anna Bari
misseri era stato prosciolto dall'accusa di omicidio.?.
RispondiEliminabene chissa' xchè prima di iniziare il processo il magistrato disse : e sia ben chiaro che se non son le donne colpevoli lo è misseri . dunque..
lo hanno scagionato con superficialita'.. troppo comodo . e si da' la colpa ad altri senza prove certe?.. mentre si scagiona uno che confessa l'omicidio ..
non capisco tutta questa diatriba,,
RispondiEliminail caso è semplice.
basta ragionare con la logica e la tempistica .
lasciamo perdere le verande e altri indizi ,,
per commento delle 18,25.. si nomina uno psichiatra che non sarebbe di grido .. facile da smontare ,, che sfacciatggine in questo commento mm chissa' che luminare di dirito lo avra' postato . mentre coppi che è di grido anche quello non è buono a nulla . anzi non dovrebbe difendere la misseri . si dovrebbe buttar la chiave e buonanotte ai suonatori ..
Cara Signora,
RispondiEliminaa Lei, cone a me, può non piacere, ma caratterialmente sembra la sorella gemella omozigota della signora prof.ssa Fornero. Già un'altra signora in questi dibattiti pensava che mi cominciasse a piacere: vedo dalle argomentazioni che le persone sono, per quanto lo neghino, sempre le stesse. No, anche perchè in tutti i casi, la conoscenza puramente informatica di un'altra persona non piace mai, al massimo può interessare, ma non nel Suo riverito caso. Tra noi vi sono abissi di contrapposizione, impossibili da superare. Lei resta sempre la colpevolista a scatola chiusa, per quanto lo neghi e cerchi di non farlo credere, ma è tutta la serie dei Suoi interventi che lo dimostra "ad abundantiam".
Nessuno farebbe sparire il corpo della propria nipote (affine, non direttamente consanguinea) uccisa in casa, senza essere complice dell'omicidio: è evidente, salvo ai SS. Inquisitori e loro fans. E' contraddittorio ritenere innocente del delitto chi ha cooperato per far sparire il corpo (questo sempre nelle ipotesi dichiarate dai SS Inquisitori).
Intanto anche per oggi, a parte qualche foto orrenda, che ha inferto un nuovo colpo ad una povera madre, e una o due persone interrogate, il tutto assolutamente ininfluente ai fini di ulteriori sviluppi del caso, non vi è stato altro.
Rimandati a luglio il dr. Strada, Valentina Misseri ed altri.
sig. Tummolo, se ha trovato in me il suo demone (la gemella omozigota della Fornero?) e questa cosa la fa stare bene, che dirle: magari dormirà più tranquillo.
RispondiEliminaSono solo una figlia del popolo e mi chiamo Anna.
Anna Bari
x Anna Bari
RispondiEliminaMichele Misseri, se ne è responsabile, non confesserà mai il movente sessuale.
L'impressione è che la difesa non faccia molto affidamento su quello che potrà dire e sulla sua credibilità. Qualunque frase potrebbe essere letta in modo ambivalente. Dato per assodato dai giudici e dall'opinione pubblica che è arrivato a confessare qualunque nefandezza perchè subornato da moglie e figlia, le sue affermazioni perdono rilevanza.
Misseri è stato prosciolto, ovviamente questo non preclude che possa in futuro essere incriminato, sia che emergano nuovi elementi di eccezionale rilevanza a suo carico che nel caso di assoluzione delle attuali imputate.
L'esonero della Gimmelli, autrice a suo tempo di una perizia su Michele Misseri, di cui non si è più parlato, senza alcun subentro, lascia supporre che forse la perizia psichiatrica non è una priorità per la difesa.
Ivan
ça va sans dire che mi pare logica l'analisi dell'anonimo delle 18,25.
RispondiEliminaça va sans dire che si dirà che siamo la stessa persona.
Anna Bari
eh beh si sa che coppi non ti va'.. poi quel commento è pieno delle tue considerazioni .. ci credo che ti piaccia .. mi sembri tu ,
RispondiEliminaè inutile girarci intorno carina.. contro le misseri non ci sono prove,, solo illazioni .
e insisti e insistono su questo tasto .. le prove non ci sono ..
Allora, Ivan, che senso ha la testimonianza di Dora Serrano (per non parlare della performance isolata di Coppi che punta il dito contro Michele Misseri quale maniaco sessuale)? E tutta la storia che Misseri sarebbe stato molestato da bambino sotto l'albero di fico?
RispondiEliminaSarah ha passato i tre gg. precedenti la morte a casa della zia Dora. La figlia di questa, Antonella, lancia in udienza la suggestione "Sarah non era un angioletto" (che significa?). Dora Serrano accompagna Sarah ad Avetrana il 25 agosto. La cugina Antonella gestiva su fb accounts di Sarah e posta strane foto su quello chiamato "Regen" subito dopo la "scomparsa" della cugina. Si può sapere cosa accadde nei tre gg. prima della morte di Sarah anziché ciò che si "presume" accadde trent'anni prima?
Le sembra logico tutto questo?
A me, proprio no.
Anna Bari
se fossimo certi che le donne misseri sono le assassine non ci sarebbe il processo in corso.....
RispondiEliminaperciò ha ragione il signor tummolo,nel dire che è una diffamazione,fino a prova contraria......saluti
Il prof. Coppi è indubitabilmente un grande avvocato. Non ho alcun malanimo nei suoi confronti. Posso però personalmente trovare discutibili alcune sue difese. Finora si è trovato "dall'altra parte". Sono curiosa di vedere come gli argomenti perorati per scagionare presunti pedofili o maniaci (ma anche conclamati tali, per condanna definitiva: tutti, certo hanno diritto alla difesa)valgano al contrario quando si tratta di dimostrarne la colpevolezza.
RispondiElimina"carina", Magica, lo dici a le persone che frequenti. Non ho questa "fortuna".
Anna Bari
che facciamo,ritorniamo sui passi di meluzzi,della storia del villino e allarghiamo lo zum....non vi pare che ci siamo allargati un po' troppo?!......che poi ci sia stato tra ragazzi,sesso ,droga e rokerol....non mi sembra che qualcuno ne abbia parlato o che se ne parli.....poi si parla di essere seri e come dice totò:- ma fatemi il piacere.....-
RispondiEliminase poi si vuole essere seri veramente,quel giorno il 26 agosto erano organizzati ad andare al mare e lo sapevano in diversi,incominciando dalla mamma di sara e via dicendo....e non è una scena inventata da sabrina,che una si possa pensare di un altro scenario o contesto.....qua c'è da valutare cosa sia successo nel tragitto tra casa di sara a casa misseri,punto......
chiudo ....buonanotte a tutti
RispondiEliminae chi ha parlato di Meluzzi?
RispondiEliminacome sul video postato con la dichiarazione di Sabrina. Si fa caso ai commenti, ma non al contenuto.
Ci vediamo domani, per gli insulti di rito (a me: me li tengo tutti, non c'è problema).
Vi lascio alla logica aberrante dei discorsi impossibili (e non c'è ars oratoria che tenga per giustificarli).
Anna Bari
Ci hanno fatto aspettare 15 giorni per trasmettere le orrende immagini di Sarah ,per dimostrare che cosa ? che Sabrina è la mamma sono 2 assassine, è di cosa sono stati capaci di fare mamma e figlia alla povera Sarah ,oppure ,come è loro consuetudine suggestionare la Corte e il pubblico presente in sala ? cos'era ditemelo, una prima visione di Dario Argento con i protagonisti in prima fila, cos'era ? ditemelo per favore perchè non ho capito .Tra 15 giorni cosa ci faranno vedere ,Cosima è Sabrina che in macchina rincorrono Sarah per le vie di Avetrana intimandole di fermarsi perchè la dovevano uccidere in casa lontani da occhi indiscreti,con il solo spettatore il fioraio ,essendo lui il regista del film. Ma, forse il secondo film non si potrà vedere che a sua volta racconterà la trama del film alla moglie che la racconterà a Vanessa e che lei racconterà il tutto a quell'impicciona della madre che a sua volta dirà il tutto ai carabinieri .Ma forse il secondo film non si potrà vedere ,le immagini sono sbiadite come se fosse stato un sogno ,o era un sogno?mah comunque buona visione a tutti ,anche a lei sign Anna Bari visto che lei a le capacità di tramutare i sogni in realtà . Mi sovviene un dubbio ,ma lei Sign.Anna Bari come mai è cosi sicura che a Michele Misseri quel 26 agosto di 2 anni fa non gli sia scappato quel raptus sessuale ? e cosa mi dice delle ferite alle braccia che il Dott Strada disse che sembravano provocate da unghie ? visto che lei sa tutto e che sa decifrare anche i segni geroglifici mi spieghi il tutto sono in attesa di una sua bella descrizione di come si sono svolti i fatti ...REALI ...e con le prove non con i sogni gentile sign Anna Bari sono stato chiaro ,prove non indizi e chiacchiere di paese ,Giorgio Faletti tanti anni fa soleva dire ...il paese è piccolo è la gente mormora ...e aggiungo io ...Farnetica .Tanti saluti al Prof Tummolo ,Carla .e tutti gli altri amici del blog
RispondiEliminax Anna Bari
RispondiEliminaLa frase “Sarah non era un angioletto” come al solito decontestualizzata dalla stampa ha un senso oscuro. Se i giornalisti anziché pubblicare le lettere di Misseri diffondessero gli atti del processo ne sapremmo di più sul suo significato. Sembra si riferisse semplicemente al fatto che Sarah era piuttosto vivace e diceva troppe parolacce (come dimostra il video da lei stessa girato). Mi risulta difficile credere che la cugina più o meno coetanea di Sarah sia stata istruita al fine di sporcare l'immagine della vittima.
Le presunte molestie a Dora Serrano sono un episodio forse marginale ma che andava approfondito come è stato.
Lo psichiatra del carcere ha parlato dell'albero di fico come una 'via crucis' per Misseri. In passato - ha detto Primiani – il padre lo avrebbe bastonato proprio in quel luogo. Ma non parla di molestie in collegamento a quel luogo.
Rispondendo ad una domanda di uno dei legali di Sabrina Misseri che gli chiedeva se Michele Misseri avesse mai detto di essere stato molestato, lo psichiatra ha risposto che “qualcosa c'è stato” senza entrare in dettagli. Ma questa è routine per le difese; si scandaglia il passato alla ricerca di precedenti, ma il sospetto di pedofilia non è stato creato dagli avvocati ma si fonda sulle prime dichiarazioni di Misseri.
Tutto questo non prova l'esistenza di un complotto di famiglia ai danni di Misseri.
Sul profilo “Regen” i Ros hanno lavorato subito dopo la scomparsa di Sarah. Si presume che siano arrivati ad esso seguendo le tracce telematiche dei profili Facebook di Sarah e dei suoi amici. Cosa è stato trovato? Qualche commento che rispecchia la cultura “emo”.
Il luogo deputato ad affrontare la questione è il processo. Antonella è stata sentita. Purtroppo la stampa fa dei resoconti sommari e non pubblica gli atti. E' impensabile che ad Antonella non abbiano chiesto conto del profilo Regen” e della foto col manichino imbracato.
Da alcune indiscrezioni pare che abbia detto di averla postata la mattina del 26 agosto e che rappresentava lei stessa che si sentiva “legata”. Invece cosa dobbiamo pensare? Che la foto è stata pubblicata da Sabrina che aveva già progettato tutti i dettagli dell'omicidio?
Se la stampa nei resoconti del processo non ne ha parlato vuol dire che non è stato trovato nulla, che “non c'è ciccia” come usa dire in gergo.
Ivan
Se a Michele Misseri fosse stata effettuata una perizia psichiatrica precisa e dettagliata, come richiesto all'inizio anche dall'avv. Galoppa, potremmo avere idee più precise sulla natura, reale, immaginata, estorta, delle sue dichiarazioni. Così, viceversa, siamo nel vago assoluto. Vi sono i comportamenti dichiarati e conclusivi della SS. Inquisizione, i quali fanno supporre che l'uomo in effetti non abbia fatto nulla, nemmeno l'occultamento (per i motivi che più volte ho spiegato, ovvero la complicità diretta nel crimine, che evidentemente non risulta ai SS. Inquisitori). Ma l'eventuale innocenza di Michele sarebbe una prova ulteriore dell'innocenza delle due donne, le quali col delitto c'entrerebbero meno ancora. Ciò che resta da chiarire sono le ragioni dell'insistenza contro le due donne, per tenerle in carcere senza il benché minimo elemento di prova.
RispondiEliminaTornando a Lei, gentile signora Anna Bari, tutti siamo "figli del popolo", lo è anche, a suo modo, la prof.ssa Fornero. La Sua somiglianza con questa ministra consiste nella pervicacia, nel tentativo di girare frittate anche sopra la fiamma, nel cercar di avere ragione anche contro l'evidenza. Che vuol dire poi tutta la Sua polemica col prof. Coppi? Nulla. Se un avvocato non difendesse il proprio patrocinato, verrebbe accusato di "infedele patrocinio" (vedi De Cristofaro); se lo difende, passa per un amico di delinquenti. L'avvocato fa, e deve fare, il proprio mestiere: difendere chi lo paga obbligatoriamente per questo scopo. Può non accettare una causa, ma una volta accettata ha l'obbligo di condurla, almeno finché il proprio patrocinato non lo ricusi. Se l'avvocato Coppi dfendesse una parte civile, lo farebbe, immagino, con uguale professionalità. Ma, cara signora, non era proprio Lei, non tanto tempo fa, a rimproverarlo per essere troppo assente dal processo? E dunque, vuol mettersi d'accordo con Se stessa o no ?
PS.:
RispondiEliminaAh, sì, e l'avvocato Marseglia è stato finalmente cacciato dall'Ordine, messo ai ferri e deportato in Siberia, come auspicavate nello scorso mese di maggio ?
Chissà perché nessuno degli avvocati di Sabrina Misseri e della madre Cosima Serrano suscita simpatia nel grande pubblico ?...
avolte la benemerita si lascia andare con tutta la sua obliqiuita' e tira fuori dal cilindro sciocchezze o indizi che sono stati risolti dopo accurate indagini ., perchè non credo che gli accusatori si siano lasciati scappare qualche indizio favorevole alle loro tesi strampalate ..
RispondiEliminaquesta volta mi pare si sia sorvolato sulla veranda . pero' ci sono nel cilindro i giorni passati da sarah dalla zia dora.. e molto sospettabile è anche il fatto che la zia dora abbia riaccompagnato la nipote ad avetrana .. chissa' quale zozzeria si nasconde in questo fatto ..
la colpa sarebbe di sabrina se la zia e i 3 giorni passati da lei risultano sospettabili ..
poi che antonella la cugina dica certe affermazioni sicuramente è colpa di sabrina .
una sfacciataggine inaudita .
la leggo in alcuni bolg sempre con lo stesso stile .. sembra che abbia il terrore che qual'cosa sia a favore delle imputate .. e subito tira fuori dal cilindro storielle che non hanno nessun riscontro di colpevolezza .. ci vuole far ritornare nella retta via ,, quella che lei e altri hanno intrapreso .. con indizi costruiti nel nulla ..
Commentare e , perché no, anche criticare le varie opinioni è un conto; criticare, invece, le persone che le esprimono non ha nessun senso se non quello di offendere le persone stesse, e ciò non è indice di buona educazione. Anna Bari esprime ciò che pensa e paragonarla alla Fornero o prenderla in giro con vari appellativi fa solo scuotere la testa a destra e a sinistra.
RispondiEliminaMary
x mary- certo che sentire da voi che non si devono criticare le persone x buona educazione è un eufemismo a meno di considerare l'inesistenza di intopic....comunque ciao
RispondiEliminaLa signora Mary non tiene conto dei fatti pregressi. Non so se paragonare qualcuno al ministro Fornero sia propriamente un'offesa. Certo, da parte mia non significava un complimento. Dare del mafioso ad un avvocato difensore, che cos'è ? Qualificare per assassina, colposa, dolosa o preterintenzionale, una persona, che cos'è ? eccetera: sorvolo sulle cose che vennero tirate fuori contro la mia persona, quando, oltre a parecchie diffamazioni di varia natura, si venne a dire che mio fratello a 18 anni si era ucciso a causa mia, che ne avevo 14, non ancora compiuti!!
RispondiEliminaMagica, Carla, Sirenetta, Darpi e non so quanti altri potrebbero poi riportare tutto ciò che hanno subìto qui ed altrove.
Tutta questa pudibonderia a senso unico dà un po' di noia.
Prima di fare gli sdegnati, sarebbe opportuno rileggere il tutto fin dall'inizio. E segnalo anche la scarsa fantasia di certuni nel darsi nomignoli, del tipo: marika, marianna, anna, mary, ecc. tutti però orientati verso una stessa direzione.
D'accordo, sig. Tummolo, per farLa contenta mi recherò domani stesso all'ufficio Anagrafe per farmi cambiare il nome.
RispondiEliminaMary
Bravo signor manlio mi ha tolto la parola dalla bocca......per non dire che a sirenetta quant'avesse 13anni gli si è augurato dei sogni da incubi.....se sarà il modo di trattare a una ragazzina!?.....e poi parlano in difesa di sarah!....non sono capaci di rispettare i vivi,che c'è da aspettare che rispettino i morti?....
RispondiEliminaanzi ,tu sei stato molto diplomatico e si offendono per così poco?.....per non dire adiritura risentite.....
allora le donne misseri cosa dovrebbero dire?....anzi mi domando ed ho mille dubbi se veramente sanno di quello che dicono o se perlomeno hanno la bocca collegato al cervello?.....la saluto caramente...carla
Cara Signora Mary,
RispondiEliminaè americana, inglese? ma Le pare che sia un nome di battesimo italiano? Al massimo sarà un vezzeggiativo per Maria, il nome più comune che ci sia. Comunque, per me che Lei si chiami Mary, Marianna, Marika, Anna o che altro nulla mi interessa, perciò andare all'anagrafe è perfettamente inutile.
Perfetto, quindi posso tenermi il mio nome. Magica, e del tuo nome nessuno ha nulla da dire?
RispondiEliminaChecché tu ne dica, Magica, la mia bocca, a differenza della tua, è sempre collegata al cervello.
Mary per sempre
Il problema sig. Tummolo è che generalizza sempre. Poiché si rivolge alla sig.ra Mary e a me, mi indica precisamente dove e quando è stata mai scritta da entrambe anche una sola delle cose che riepiloga nel commento delle 19.50?
RispondiEliminaLe ricordo che quanto non all'avv. marseglia ma all'articolo che lor iguardava, mi sono limitata solo a segnalare che non era scomparso dalla rete, come sosteneva lei, ma era invece reperibile da più fonti (anche indicate).
Insiste negli attacchi alle persone anziché discuterne le opinioni. E poi parla di SS. Inquisizione? Meno male che non fa il giudice.
Anna Bari
per mary scusa devo chiarire un equivoco,la frase "l'avere la bocca collegata al cervello..." è una mia espressione e non di magica.....poi non avevo fatto nomi ,se sei stata presa in causa ci sarà un motivo.....saluti
RispondiEliminabrutta ! mary.
RispondiEliminama non sei mary sei la solita ,, la tua spocchia si legge sempre
è il suo modo di fare , all'improvviso dice una frase che non ha senso ,
mai intervenuta x mary ,
ma voleva tirarmi in ballo x offendere.
una donna insolente ..
poi il padrone del blog lo sa come mi chiamo di nome e cognome quindi .
agli altri puo' non interessare ..
Mi sono aggiornata con le letture solo ora e non posso fare a meno di intervenire sui commenti più recenti, stranamente coincidenti su una sola persona.
RispondiEliminaANNA BARI ha scritto «Misseri è stato prosciolto dall'accusa di omicidio» mi dispiace, la posizione di MM è stata semplicemente ARCHIVIATA, il proscioglimento implica che si sia svolto un processo e questo non c’è stato.
Per conferma di quanto dico si legga qui: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=453241&IDCategoria=1
articolo del 6 settembre 2011.
Altri due appunti devo fare alle affermazioni della signora:
- ha scritto «il caldo alla testa non è un movente», e io domando perché no? Si tratta della classica situazione psicofisica che è alla base del cosiddetto “delitto d’impeto”!
- e poi ha scritto «la nipotina gli ha tirato un calcio (con le infradito!)», ironizzando, ma gentile signora, Misseri ha detto più volte che ha preso Sarah per le spalle, da dietro, ragion per cui la ragazzina ha tirato il calcio piegando la gamba all’indietro, ossia COL TALLONE!
Mimosa
x Magica
RispondiElimina...e invece sono Mary. E' chiaro che stavo per rivolgermi a Carla, ma per sbaglio ho scritto il tuo nome. Chiedo venia, ma non troppo, visto che mi dai della spocchiosa e dell'insolente. Se tu fossi veramente magica, capiresti che non è mia consuetudine offendere e nemmeno dire frasi senza senso.
Riguardo al nome, a me non interessa proprio conoscere i nomi dei vari forumisti, tanto meno il tuo. Come vedi, non sono neppure curiosa. Ciao
Mary
alla benemerita non gli va' giu' che noi si possa scrivere le nostre considerazioni ..nell'altro blog .. eravamo bersagliati continuamente da questa o da quella con commenti spocchiosi .
RispondiEliminatanto erano tutte in combutta .. quelle che la pensavano diversamente le hanno fatte andare via ..
interviene anche di qua' con spocchia ,, non resiste alla tentazione .
se sei la mary di bergamo .. me ne hai dette in passato .
RispondiEliminaprima o poi lo scrivero' ..
ho una memoria di ferro
appunto basta leggere i tuoi commenti x sapere chi sei,,
RispondiEliminanon vuoi conoscere i nomi di nessuno? tantomeno il mio .. ti scopri da sola ,,
x Mimosa
RispondiEliminaSarà perché sono convinta che Misseri non sia l'assassino di Sarah, ma il calore alla testa e il calcio col tallone mi fanno proprio ridere. Lo dico con convinzione, a costo di essere considerata una "colpevolista (??) a scatola chiusa".
Mary
Magica - Non sono Mary di Bergamo.
RispondiEliminaMary
allora mary dacci una considerazione più plausibile di come avrebbero dovuto uccidere le donne, in che frangente,visto che ancora nessuno ne parla non basta gli indizi o moventi,vanno comunque dimostrate che siano l'indice dell' omicidio......
RispondiEliminase la condanna si basa sugli indizi riterrei un grande imbroglio che la giustizia fa,in cui non fa onore alla giustizia,perchè sia indizi e moventi non sempre sono veriteri,perchè essi saranno discutibile fino a quando non ci sarà riscontro .....buonanotte
e buonanotte a tutti amici del blog
approposito mary visto che tu affermi la tua bocca è ben collegata al cervello......dacci delle indicazioni quando e come le donne avrebbero ucciso.....usalo una buona volta questo cervello e non ripetere quello che han detto altri.....sempre se vuoi,sei pure libera di non farlo....
RispondiEliminaxmary ancora l'ultima cosa ho rivisto il tuo post,a cui dici di esserti sbagliato il nome,però è strano che tu lo abbia scritta per ben 2 volte......molto ma molto collegata la ragazza!.....buonanotte
RispondiEliminaCarla....già una che dice: "Usalo una buona volta questo cervello" non meriterebbe risposta (si parla tanto di spocchia, eh!). Comunque, se bastasse avere la bocca collegata con il cervello per mandare in rete il filmato dell'omicidio, lo farei volentieri. C'è un processo in corso, che servirà, appunto, a stabilire le responsabilità di ciascun imputato. Da parte mia, ho solo espresso l'opinione che Michele Misseri non è il killer di Sarah.
RispondiEliminaMary
@Mimosa: di proscioglimento si parla nei giornali, seppure con espressione atecnica e di carattere divulgativo:
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/cronache/11_settembre_06/misseri-prosciolto_85aa7154-d863-11e0-b038-3e67ea432e86.shtml
Per chi volesse approfondire la questione delle differenze tra non luogo a procedere- archiviazione-proscioglimento etc.:
http://www.csm.it/quaderni/quad_98/qua_98_8.pdf
Quanto al "caldo alla testa" e al delitto d'impeto: la morte per strangolamento richiede una determinazione nell'azione omicidiaria e non è paragonabile alla morte accidentale per una spinta e/o un colpo alla testa. Ci sarebbe poi da chiedersi perché Michele, preso da raptus, non abbia usato le sue mani.
La dinamica raccontata da Misseri è a mio parere sconclusionata e illogica, anche se non ricordo di aver scritto del calcio e delle infradito (forse mi confonde con qualcun'altro).
Anna Bari
Alla gentil-nobidonna di Bari ed alla sua preziosa amica col nick-name anglosassone, che ripete stranamente le sitesse cose e negli stessi modi (unica scuola di formazione, evidentemente), osservo che, quanto ad opinioni ed argomentazioni, ne abbiamo fatte tante, e spesso ribadite per centinaia di queste pagine come altrove. Il punto è che i colpevolisti a scatola chiusa hanno già concluso il loro processino interno, ripetendo la tesi inquisitoriale che le due donne Misseri, non si sa ben a chi spetti l'azione maggiore (questo non lo si è ancora capito, ma sembrerebbe identificabile in Sabrina Misseri) hanno assassinato Sarah Scazzi con moventi del tutto ridicoli. Qualcuno - non dico di voi ma in altra sede - ha perfino tirato fuori faccende di eredità, dimenticando che, per ottenere l'eredità, avrebbero dovuto massacrare l'intera famiglia e il parentando prossimo, conprese le altre due sorelle. Insomma mezza Avetrana avrebbe dovuto essere strangolata e gettata nel pozzo. Buffonate emerite.
RispondiEliminaQuanto alla cialtronerie sull'avv. Marseglia, la valutazione riguardava non certo soltanto Lei, cara anonima ed illustre nobil-gentildonna di Bari, vero esemplare come la prof.ssa Fornero di gira-frittate-sul-fuoco, ma l'intera banda di diffamatori, a cominciare dalla "Gazzetta del Mezzogiorno" (direttore d'orchestra Mazza) che, stranamente metteva l'articolo su Marseglia sotto la voce "Sabrina Misseri" (anche se erano due cose assolutamente distinte) e non "Nicola Marseglia", risultato introvabile, vero lavoro da vipere, per finire a coloro che qui ne ripetevano le tesi.
Quanto a Lei illustre nobil-gentildonna, i Suoi interventi, se non me n'è sfuggito uno su o contro Marseglia, per ribadire la veridicità di quel cialtronesco articolo (è la medesima cosa) è intervenuta, sotto il nome "marianna" il 13 maggio 2012, il 22 maggio alle 16.08 e alle 16.45, alle 21.50, alle 22.18; il giorno 23 maggio alle 9.33 e il 25 maggio alle ore 2.04 (perfino in piena notte). Sorvolo poi sul fatto che diversi commenti del tutto anonimi potrebbero essere Suoi, anche se inviati con IP diversi (basta trovare un altro computer).
Ricordate che, di tutto questo, miei cari, potreste dover rispondere se l'avv. Marseglia presentasse querela.
Eredità?
RispondiEliminaMa di quale eredità si parla?
Allora, vediamo di mettere in chiaro questa cosa dell'eredità.
A leggere certa stampa (ma pare sia proprio così ed è forse l'unica cosa vera scritta dai quotidiani locali), il Sig. Spagnolo, padre adottivo di Concetta Serrano, avrebbe fatto un lascito di € 100.000 circa alla sua adottiva figlia Concetta Serrano Spagnolo. Motivo di questo lascito; l'averlo accudito per un tot di anni (insieme alla badante Ecaterina Pantir).
Allora, visto che non esiste alcun rapporto "diretto" tra il Sig. Spagnolo e le altre sorelle Serrano (Cosima, Dora Emma + eventuali altri), chi, tra queste, e per quale ovvia ragione potrebbe accampare pretese su un lascito fatto da un padre adottivo ad una figlia adottiva?
Sarebbe un po' come se io andassi dalla moglie di mio fratello a chiedere una quota-parte dell'eredità lasciatagli dal padre!
Quindi, che cavolo c'entra l'invidia per l'eredità?
Oltretutto, mi pare (ma potrei anche sbagliarmi) che le condizioni economiche della famiglia Misseri fossero ben più agiate di quelle della famiglia Scazzi e prova ne sia il fatto che, in qualunque posto si andasse (bar, ristorante, pizzerie etc.) a pagare anche per Sarah fosse proprio Sabrina anche in virtù della sua (abusiva, come tante altre e spacciata come unica in Italia) attività di estetista (per tacere dei € 5 che Michele Misseri ogni tanto dava alla nipote).
Ma in questo contesto, la cosa più straordinaria, come nel caso del sogno del fioraio, è che ci sia qualcuno ci crede davvero!
Mah!
buongiorno a tutti
RispondiEliminax la benemerita ,
ti ho capita ormai .. quella frase " il mto cervello è collegato alla bocca a differenza del tuo" ,, è in risposta al mio post delle 15,09..
qundo io rispondo ad un suo post (molto ambiguo) e lo critico .. arriva subito una sua risposta ,, con offese tipo quello citato sopra ..
ha sempre fatto cosi' .. definendomi troll ..
ciao magica come al solito si gira la frittata......ciao buonagiornata a più tardi
RispondiEliminaMagica, hai frainteso. La frase del "cervello collegato" l'ho scritta io , e non Anna Bari, ed era indirizzata a Carla, in risposta alla sua frase (sempre del cervello collegato). C'è stata una confusione di nomi, di cui mi ero già scusata. Le frittate non le so girare, sia in cucina che in senso metaforico. E' chiaro, Carla?
RispondiEliminaMary
x epam
RispondiEliminaho letto nei blog che la piccola sarah era diventata bella ed erditiera scatenando l'invidia di cosima e sabrina che l'avrebbero rincorsa x ucciderla , questo è quello che si legge in alcuni blog da donne che hanno il cervellino + piccolo di una gallina ,, lo scrivo e lo riscriverei .. lo penso fortemente .. quindi ..
non mi freghi ,,
RispondiEliminahai citato il nik magica .x 2volte .
x ribadire che questo nik non è un nome proprio ma un nikname paragonabile a mary . .l'anonima americana ..
menti.. sapendo di mentire
Il troppo caldo fa abbassare la pressione ,oggi a Catania si sono toccati i 38 gradi ,afa totale ,ad Avetrana quel maledetto giorno di agosto (26),ore 14,30 non credo che la temperatura era inferiore, e quindi si può dedurre che allo zio Michele quel certo non so che di calore alla testa possa essere derivato sia dal troppo caldo sia dall'aver visto la povera Sarah con i pantaloncini ,e quindi con le ganbe in evidenza ,il non avare più rapporti con la moglie da diverso tempo abbia fatto scattare in lui quel calore che lui non si sa spiegare ,la visione di Sarah in quel momento e stata fatale ,per lui quella persona che scendeva in garage non era la nipote ,ma un corpo su cui tentare un abuso sessuale ,e che purtroppo e finito male per la reazione della povera Sarah ,magari dicendo allo zio ,ora lo dico a Sabrina .Cosa ne pensate ?.
RispondiEliminaMagica, ti prego di smetterla con quei toni....Non mento sapendo di mentire, non ho nessuna necessità di mentire. Il tuo nome (per meglio dire, nickname) l'ho citato perché non compariva nell'elenco di quelli menzionati dal sig. Tummolo. Ti basta o devo continuare a chiarire e tu a fare insinuazioni???
RispondiEliminaMary (tricolore)
Il sig. Tummolo continua imperterrito (e poi parla pure di stalking nei suoi confronti).
RispondiElimina"beloved" si scrive sulle lapidi: fino a prova contraria sono ancora viva e non mi chiama né Annamaria, Nè Mary, non Marika né Fox etc. Capita di condividere l'opinione di sconosciuti, come di criticarla: a tutti, lei compreso.
La invito ancora una volta ad abbassare i toni e a non essere offensivo nei miei riguardi
Anna Bari
il tricolore non centra ,
RispondiEliminasemmai la benemerita se non mi sbglio dovrebbero essere i carabinieri ,,
ma va' la' ...
RispondiEliminaMagica - Si vede che non hai proprio nulla di interessante da scrivere se ti diverti a perderti nel...nulla.
RispondiEliminaMary
oh! senti chi parla quella che tu anna bari facesti a me, sirenetta,magica,darpi e quant'altri come la possiamo chiamare?.....e quel che c'è di peggio che sei venuta su questo blog per metterci in cattiva luce...sperando che tutti caddessero su tuoi piedi e che ne venissimo cacciati.....
RispondiEliminanoi c'è ne siamo andati per lascirvi nel vostro brodo libera di credere quello che vuoi,sperando che un giorno non vi ci trovate squazzare dentro.....
ora ti lamenti per il trattamento del prof. Tummolo,il che al confronto ti sta trattando ancora con i guanti......fatti un esame di coscienza sarà meglio....saluti
Vito concordo in pieno con te,se non era sabrina di sicuro cosima....chi non mi dice che l'incidente sia successo proprio a michele?,magari abbia tentato di fermarla intimandola di non dirla a nessuno,invece sarah si sia dimenata e gli è arrivata il calcio ai stinchi e poi lui non c'ha visto più e accidentalmente l'ha stragolata.......se non sbaglio michele l'hann visto fuori dal garage al ritorno di sabrina e mariangela da casa scazzi.....perchè sabrina si affaccia al garage ancor prima di andare via con mariangela,dicendo al padre di fermare sarah se la vede.....cari saluti
@Vito: Sarah frequentava abitualmente quella casa: in pantaloncin e non; vi dormiva pure! A me pare incredibile che giusto in un frangente di qualche minuto possa aver trovato la morte nel garage dove non scendeva mai per un raptus improvviso dello zio, in cui ad un tratto sarebbero riaffiorati reminiscenze di antiche violenze subite e/o un annoso disagio matrimoniale.
RispondiEliminaIl diario di Sarah è una prova: vi annota i dissapori con la cugina Sabrina e addirittura la lite della sera prima. Non parla certo dello zio. Resto comunque del parere che il movente sia più complesso, per quanto sempre relativo al rapporto tra le due cugine.
Anna Bari
Chissà perché, signora gentilnobildonna di Bari, i morti sono risorti ora dalle tombe; basta evocarli, e arrivano come spettri informatici, suonando il loro organetto a tema fisso. La verità è che siete cinque-sei persone al massimo, che vi date il cambio con nomignoli diversi. Ma i passaggi tra le marie e le anne, unite anche da uguale stile da Sibilla Cumana, sono anche troppo evidenti. Si ricordi che io rispondo alle Sue osservazioni né più né meno, sia quelle dirette, sia quelle allusive, sia quelle del tutto indirette, ma col mio pensiero come oggetto. Ma Lei si è già dimenticata di quando mi dava "ordine" di risponderLe su cose assurde, come il sapere che cosa bazzica nella mente altrui ? E perché questo, e perché quest'altro ? La pazienza ha un limite, altro che "stalking". Lei ha solo quello che cerca.
RispondiEliminaIl diario di Sarah è prova solo dei sentimenti, delle incertezze e delle ansietà di un'adolescente. "Dissapori" a cui dice "Tanto sono abituata". Ma scusi, Lei ha mai avuto una o un nipote ? Non lo ha mai rimproverato per qualcosa ? No, ma è ovvio, Lei non è un essere vivente in carne ed ossa, è un virus informatico, non ha nipoti né cugine adolescenti, è una poveretta piena di presunzione che dà dell'assassino agli altri, e poi si offende se viene paragonata alla prof.ssa Fornero, anzi definita "sua gemella omozigota".
Non intendo dare seguito a questa incresciosa discussione, considerato che nonostante i reiterati cortesi inviti, al sig. Tummolo non interessa il caso in sé e le libere opinioni che ciascuno può formarsi in merito, ma evidentemente eleggere il bersaglio su cui sfrecciare boria e rabbia.
RispondiEliminaA me interessa la causa della giustizia e quella della corretta comunicazione.
Massimo Prati: come vede, scuotere la testa non serve.
Anna Bari
Tornando in Argomento:
RispondiEliminaquesto è il video di cui è stata chiesta l'acquisizione martedì ultimo scorso:
http://www.youtube.com/watch?v=4XhHk29Gyaw&feature=player_embedded
da confrontare con quello (precedente il ritrovamento del telefonino), dal sesto minuto in poi:
http://www.youtube.com/watch?v=QLZy_8ygMmc&feature=player_embedded
Questo è ciò che sente e vede la gente comune. Le considerazioni relative alle risposte di Misseri sull'interrogatorio del 5 nov. 2010 espresse dal sig. Gilberto nell'ultimo articolo pubblicato su questo blog sono le stesse che ho fatto anch'io più di un anno fa. Leggendo attentamente ogni atto utile reso fruibile a chi si vuole formare un'opinione. LIBERA.
Il resto (mi riferisco ai numerosi commenti ingiuriosi e inutili) non solo è noia: sta diventando alquanto molesto.
Anna Bari
xanna bari---la storia insegna che la prima confessione èquella giusta (vedere conferenza stampa dei p.m .6 ottobre 2010)tutto il resto è veramente noia assoluta..saluti
RispondiEliminaX la gentile, è bella Signora Anna Bari .Vede cara signora ,nella vita di cose incredibili se ne sentono, e se ne vedono di tutti i colori ,e Lei lo sa benissimo ,il raptus sessuale è un qualcosa di un attimo ,poi magari per mesi o anni non le succede più ,pensi al quel povero tassista che venne massacrato a calci e pugni per aver investito il cane che gli ha attraversato la strada senza vederlo in un attimo ,secondo Lei quel deficiente e assassino quanti raptus avrà avuto nella sua vita ? e quante volte avrà sentito dai telegiornali ,padre che a violentato la figlia per anni ,zio che ha violentato la banbina perche pedofilo ,marito che maltratta la moglie perchè ubriaco etc etc etc ,vede quante cose incredibili succedono ogni giorno . Nel caso di Sabrina le risulta che maltrattava Sarah ? se e si, come si spiega che la povera Sarah era sempre a casa di Sabrina ? e che la invitava ad uscire con Lei ,e con gli altri amici di Sabrina da diversi mesi ,e che aveva nei suoi riguardi quella protezione che una persona più grande manifesta ,i rinproveri ,non litigi come li chiama Lei servivano affinchè la Sarah non eccedesse vista la sua età di adolescente in effusioni un pò spinte ,perchè come ho già detto altre volte ,il paese è piccolo e la gente mormora ,anzi nel caso della Anna Pisanò per il sogno del fioraio che la fatta spaventare tanto da indurla ad andare dai carabinieri ,chissa lo spavento che si sarà presa, poverina come mi dispiace, e da quel giorno che non dorme più la notte ,però di giorno e tranquilla, specialmente quando deve andare alle udienze per vedere quelle malvagie di madre e figlia che sono diventate i suoi incubi ,vede signora quante cose incredibili succedono tutti i santi giorni. Come è incredibile che un tizio come zio Michele che per 42 giorni stia zitto, e tranquillo, e poi fà trovare il cellulare chissà per quale motivo se nessuno lo considerava ,e nessuno gli aveva detto niente, cosa gli sarà passato per la testa se lo spiega ,forse il rimorso di aver ucciso la bella Sarah per quel maledetto raptus sessuale, e che lui non ha saputo controllare? vede Signora Anna Bari, tante volte agiamo in maniere che sono assurde ,però succedono ,solo che quando succedono ad altri non ci vogliamo credere tanto sono incredibili ,però succedono oh se succedono , ma non a tutti ,di pazzi in giro sà quanti c'è ne sono ? tanti, ma proprio tanti. La saluto con affetto, e ci rifletta su, il raptus è un attimo poi passa e tutto torna come prima ,come quando eravamo delle persone ...NORMALISSIME... ,e che non avremmo fatto del male neanche a una mosca come lo zio MICHELE. Almeno fino a quel maledetto giorno 26 agosto del 2010.Tanti saluti all'Esimio Prof Tummolo a Carla, e tutti quelli che ritengono Sabrina, e Cosima innocenti,grazie .
RispondiElimina@Vito: mi fa specie che lei solo oggi abbia letto l'interrogatorio del 5 novembre di Misseri. Ma il suo candore nell'affermarlo mi fa simpatia e non dubito della sua buona fede.. Rispetto le sue idee, ma la prego di non darmi né della "cara", né della "bella". Non ci conosciamo.
RispondiEliminaFa molto caldo anche qui, a Bari
Anna Bari
Per l'anonimo delle 21.52 che non si firma, la sua non è una risposta al mio commento.
RispondiElimina"Saluti" (tutti i salmi finiscono in "gloria")
Anna Bari
La corretta comunicazione per la signora Anna Bari è continuare a ribadire le sue fandonie e accusare le due donne Misseri del delitto, nonché anche i loro avvocati di ogni delitto immaginabile (mafia, ecc.). Un modo un po' curioso di trattare gli argomenti. Io sono borioso solo con chi lo è di suo nei miei o altrui confronti.
RispondiEliminaX la gentile Signora Anna Bari .Normalmente con le donne ,ma anche con gli uomini sono una persona gentile ed educata ,evidentemente non apprezza la galanteria ,pazienza mi sono sbagliato sa a 56 anni con moglie nata a Bari, e 2 figli nati a Catania di anni 23 uno e 14 l'altro ,ho ancora tanto da imparare ,mi perdoni se le ho dato della bella . Il verbale del 5 novembre l'ò letto tanto tempo fà ,e se le può interessare ho letto tutto il verbale dell'incidente probatorio e ancora tutte le udienze ,perchè vede a me non piace parlare se le cose non le conosco bene ,però qualcuno parla ,parla, senza neanche aver azionato il cervello ,però parla e anche troppo di cose inutili ,e con argomentazioni sui fatti di Avetrana che non stanno ne in cielo e ne in terra ,ma tanto a noi che ci importa ,mica siamo parenti dei Misseri ,e neanche amici ,li conosciamo solo per televisione ,e quindi che siano colpevoli le 2 donne o innocenti che ci frega ,come dice Lei non li conosciamo ,e non ci siamo mai presentati .Allora mi presento sono Vito Vignera un gentiluomo che vive a Catania e sono pro Sabrina e Cosima e contro la ingiusta liberazione di Misseri .
RispondiEliminaCaro Vito Vignera,
RispondiEliminagrazie dei saluti che ricambio. La discussione con chi intende solo ciò che fa comodo vantando una lettura dei documenti, puramente fideistica, delle parti che sostengono la tesi "Sabrina e la madre sono assassine". Questo lo chiama "libero convincimento". Ma questo è puro fanatismo misticheggiante di fede cieca nell'imbonimento inquisitoriale. Tutto il resto non conta e si può sorvolare. Per essi, ogni versione da lì proveniente era inconfutabile, anche quando si accumulavano una a negazione dell'altra, mettendo insieme un incredibile "doloroso percorso di ravvedimento".
E' come chi legge gli articoli di giornale solo dai titoli, che generalmente vengono scritti da altri redattori, rispetto all'autore, con frequenti contraddizioni. Poi, oltre allo stile enigmatico da Sibilla Cumana, null'altro si trova. Siamo ancora qui in attesa di capire le ragioni per le quali le due donne avrebbero ucciso rispettivamente la cugina e nipote. Aspetta e spera... Michele, almeno, ha confessato, anche se tale confessione, anche la prima, risulta ben poco convincente nell'insieme per i motivi che ho detto, e non tanto per le sue espressioni. Non avendo granché cultura, è evidente la ragione di certa sua confusione espressiva. Ma è l'insieme di tutta l'indagine che fa puzzare ogni cosa.
Anna Bari, piacere, Vito.
RispondiEliminaNon sono "pro" o "contro" nessuno, per partito preso. Delle cause che "abbraccio" cerco d'informarmi e ascolto l'opinione altrui, che rispetto, sempre: mi aiuta a capire. Ma m'infastidiscono molto le approssimazioni e le mistificazioni. Soprattutto quelle della comunicazione e della disinformazione, quando non del "dirittosecondome". Se si discute di un fatto (serio e che sta a cuore a tutti coloro che vi si interessano, almeno presumo), non si liquida la discussione con insulti più o meno sofisticati o beceri, reiteratamente, con una protervia senza fine, anche quando si cerca di stemperare o non farci caso.
Non mi riferisco a Lei, Vito: mi ha risposto. E questo per me fa di sicuro di lei un gentiluomo.
Qui si dovrebbe, stando agli intenti del blogger Massimo Prati, esprimere opinioni che in qualche modo, tutte insieme, aiutino a capire.
Se non è così, allora preferisco essere bannata, piuttosto che cercare un dialogo impossibile o essere evocata continuamente solo come pretestuoso oggetto di insulti (per spostare l'attenzione dall'oggetto della discussione, molto più serio che la mia persona).
Anna Bari
Buona notte esimio Prof Tummolo. Sa, a furia di aver sentito cosi tante volte la famosa frase (BUONA LA PRIMA) mi sono autoconvinto, e che con un pò di correzioni la versione audio (confessione) del Misseri potrebbe essere accettata in un aula di giustizia ,che ne pensa?
RispondiEliminaLa signora di Bari, o che di tale luogo finge d'essere (tanto al computer portatile tutti abbiamo il dono dell'ubiquità), continua a far finta di non capire che ciò che riceve è solo la restituzione di un suo credito con l'interessse usurario del 100 % giornaliero.
RispondiEliminaCaro Vito Vignera, non ho presente al momento di quale frase o versione Lei parli. Per me, il punto centrale è un altro che, cercando per forza colpevoli (altro che verità, altro che giustizia !!!), si finisce per trascurare, mentre è il nucleo di ogni cosa: ciò che Michele Misseri dice, in ciascun colloquio o interrogatorio davanti ad agenti di Polizia Giudiziaria e al magistrato, E' CONDIZIONATO: condizionato da vari fattori, paura, stupore, ignoranza delle procedure, mancanza di libertà fisica; è pure condizionato dai modi melliflui della tecnica poliziesca, dove si dice "Se confessi, sarai presto libero...". In assenza di avvocato, nulla è proceduralmente accettabile; in presenza di avvocato, può essere utilizzato salva ritrattazione. Siccome vi è stata ritrattazione, anche la prima confessione decade. Se dopo altre 7 versioni, viene riconfermata, tale prima confessione non è comunque più recuperabile.
Lei mi obietterà: ma ci sarà pure una VERITA' EFFETTIVA. Sì, ma un credente Le risponderebbe che appartiene solo a Dio; un ateo non Le saprebbe dire nulla. Processualmente dunque viene a contare solo ciò che si dice in udienza e che sia comprovato da altri fatti e da altre testimonianze.
Ora, fatti e testimonianze delle varie versioni misseriane non sussistono, non ci sono. Del resto, non è neppure interrogato, viene lasciato lì solo a scaldare la sedia dell'aula di udienza. Quando sarà interrogato, se moglie e figlia resteranno chiuse in carcere, probabilmente confermerà la confessione (quale?). Ma se avranno ottenuto la libertà, non è improbabile che ritratti tutto ancora una volta. Del delitto Scazzi, senza di lui, non sappiamo nulla. Spero di essere stato chiaro.
X IL PROF Tummolo.Nella parte sinistra del blog trova (confessione Misseri notte 6 ottobre)audio ,lo ascoltata, e riascoltata diverse volte ,la riascolti anche Lei, e sentirà delle cose molto interessanti ,ma che necessitano di una interpretazione molto attenta ,naturalmente in quella confessione il Misseri ,sia per la vergogna ,sia perchè non si sà esprimere ,non entra nei dettagli che piano piano si è andati a scoprire ,le parole o mezze frasi bisogna tirargliele con la tenaglia ,se no buona notte ,la paura di dire, e raccontare certi particolari del perchè ha ucciso Sarah ,e perchè l'abbia aggredita suscitano in Lui quelle paure che il tutto si sappia in paese ,ma sopratutto,che venga a saperlo la moglie e i figli ,si metta nei suoi panni ,Le sembra facile dover dire che Lui la aggredita perchè voleva abusare della ragazza credo di no ed ecco che subentra in Lui quel timore che il tutto l'ò si venga a sapere in famiglia ,se a queste dichiarazioni aggiungiamo tutti quegli indizi ,e prove che si è scoperti nel tempo ne trarrà la giusta deduzione ,una persona colta e intelligente come Lei saprà capire che quella, è farina del Suo sacco , quelle successive versioni sono taroccate da chi ha saputo capire che il Misseri era un povero Cristo ,e che si poteva manipolare ,e plagiare a proprio piacere ,tanto avranno pensato questo è scemo non può essere l'assassino e girano la frittata facendogli accusare la figlia con la scusa che tra un paio di anni tutto finirà a tarallucci e vino e che Lui tornerà di nuovo a dormire nella sua comoda sedia a sdraio e potrà godersi la libertà con la benedizione di Padre Saverio. La saluto affettuosamente.
RispondiEliminaCarissimo Vito Vignera,
RispondiEliminanon avendo l'ADSL, tutto mi si carica con estrema lentezza, e poi torna al punto di partenza. Quando riuscirò a farmi installare l'antenna apposita, ed avrò tempo e cose meno urgenti da fare, allora ascolterò. Per il momento mi basta e mi avanza l'inìzio dell'incidente probatorio (parole di SS. Inquisitore) che mi bastano, avanzano e sopravvanzano. E dovrebbero bastare a tutti. Mi spiega perché dovrebbero valere le confessioni di Michele Misseri, un povero contadino semianalfabeta afferrato da cose più grandi di lui, a cui parlano mezzo in dialetto avetranese, mezzo in italiano maccheronico, e non quelle di un SS. Inquisitore che ne ha fatte di cotte e di crude, in questo procedimento ?
Caro Vito,
RispondiEliminavisto che tempesta dall'altra parte, quando si toccano tasti delicati ?
Manlio
RispondiEliminahai scritto a proposito delle dichiarazioni di Michele Misseri «siccome vi è stata ritrattazione, anche la prima confessione decade». Allora dovrebbee decadere nel nulla anche la prima deposizione firmata e poi ritratta del fioraio!!
Purtroppo nella realtà non sta andando così. Altrimenti non ci sarebbero dubbi sulla montatura artefatta da parte della SS. Inquisizione per incriminare le due donne della famiglia a scopo di annientare, distruggere, eliminare dalla faccia della terra, una famiglia di lavoratori emigrati rientrati in patria che lavorando sodo all’estero per tanti anni e poi anche nella località d’origine, con i proventi del sudore della loro fronte si sono fatti una bella villetta, continuando a dedicarsi unicamente alla campagna ed a lavori umili.
Cosa altro c’è sotto?
Quali reconditi interessi potrebbero esserci tra parenti degli inquisitori e i personaggi delle famiglie Serrano-Misseri?
Lo sai, Manlio, che non riesco a vedere interventi di mafie nell’omicidio di Sarah, quanto piuttosto nelle manovre che hanno portato madre e figlia in galera.
Per fortuna Valentina si trovava a Roma in quei giorni, altrimenti sarebbe stata anche lei arrestata, ne sono sicurissima.
Mimosa
infatti mimosa,purtroppo le donne misseri sono cadute dentro una morsa,vittime da sacrificare,quello che lascia perplessa che non ci abbiano messo anche michele nel calderone?.....con tutto quello che combina......e se poi avv. coppi ha tutto interesse di diffendere sabrina ci sarà un perchè........
RispondiEliminaneanche il cane muove la coda per niente.....
penso delle volte che esistono purtroppo delle persone senza scrupoli, spietati,nessun ritegno per il rispetto altrui.....ciao
Carissima Mimosa,
RispondiEliminasono lieto di rileggerti e di vederti su questo fronte, che mi pare, con tutto il rispetto per l'altro, assai più gravido di imbrogli, traffici, e losche manovre. Hai visto come reagiscono nervosamente i fans della SS. inquisizione, quando vengono toccati sul vivo? Anche se molti commenti sono stati cancellati, per ragioni di netiquette, resta il fatto inesorabile del livello di quelle persone, benché cerchino di paludarsi nella saccenza, come certe signore che si firmano variamente, ma il cui modo di scrivere (non direi stile, perché non idoneo alle loro capacità, è puramente inconfondibile: viscido, aggressivo, allusivo, ma tutto atteggiato a sdegno farisaico ed ipocrita).
Dunque, come vuoi che decada la prima testimonianza del fioraio, la quale, non essendo stata fatta e convalidata in presenza di avvocato, in nessun caso è utilizzabile ? Essa è semplicemente nulla, non esiste, anche se firmata, non essendo verificabili con testimonianza le condizioni del primo interrogatorio e della successiva firma.
Vi sarà pure una ragione, cara Mimosa, perché si stanno interrogando tutti, fuorché le persone essenziali. Si obietterà: ma perché vogliono avvalersi della facoltà di non rispondere. Nondimeno, in tal caso parlerebbe per loro il loro avvocato.
E' da tempo, cara Mimosa, che dico, ridico, ripeto e ribadisco che Taranto non era il luogo idoneo al processo, non per questioni di pubblica tele-opinione (come maldestramente indicato per diplomazia forense dagli avvocati), ma per la reciproca solidarieta e complicità fra i vari SS. Inquisitori nei vari gradi ed aspetti dell'indagine e del giudizio; perché non si sono mai scusati delle enormi castronate procedurali commesse in un anno e mezzo, degli abusi di potere e così via. Già il fatto stesso che la Camera Penale Romana li avesse pur denunciati, doveva bastare e bastava per la rimessione del giudizio. La Cassazione, malgrado il parere dello stesso procuratore generale (ed è dire tutto !!!), ha voluto dare un'ultima chance a questi individui, ma ora ben tutti possono constatare come il processo sia tirato per le lunghe, corredato di inutile materiale, di frasi che, come quella stupidissima e demenziale che sarebbe stata detta da Cosima "Alle 2, ehhh", basterebbe a decretarla assassina.
Tutta questa paccottiglia fluisce alla stampa come liquame di fogna, e certa stampa a sua volta fa da collettore ad un depuratore ormai completamente ingorgato.
Infine, quando mi parli di"manovre", da chi altri sono effettuate ed organizzate se non da mafie, che non necessariamente sono costituite dai soliti siciliani con coppola e lupara. La mafia, la camorra, la n'drangheta, la Sacra Corona Unita sono organizzazioni moderne che si sono insinuate anche all'interno dello Stato. E già la morte di Falcone e Borsellino, testimoniava, come allora già si poteva capire, che tali organizzazioni si erano inserite in centri nevralgici dello Stato (cosa del resto storicamente per nulla nuova) come dell'economia e delle amministrazioni locali.
Il caso Scazzi potrebbe non rientrare in questo quadro, quando sappiamo che a tali organizzazioni disturba qualunque delitto che non rientri nelle loro regole e nei loro metodi?
Non possiamo avere la certezza, ma una forte probabilità che tutte queste "manovre" servano a coprire qualcuno, individuo o gruppo, che è il vero autore della morte di una ragazzina, troppo fiduciosa degli altri, curiosa della vita, non sufficientemente prudente, e che qualcuno stupidamente vorrebbe far passare anche per donna fatale che toglie i "morosi" alle cugine ed amiche.
Tutto il chiasso che fanno le oche del Campidoglio colpevolista, quando si sposta l'attenzione su ben altre responsabilità che quelle di un contadino semi-analfabeta e (forse) psicolabile, dimostra che l'obiettivo è quello giusto. Tu ricordi il gioco infantile di "acqua, fuochino, fuoco" e l'altro nostro del "frate che ga' perso le zavate" ?
buongiorno a tutti
RispondiEliminauna mia ipotesi.. che vale come quelle che stiamo leggendo ..,
ni venne subito un dubbio quando sabrina convoco' coppi un avv di fama serio ( me l'hanno confermato alcune persone che praticano quegli ambienti ) come difensore , ha determinato in quelli che accusano una rivalsa di superiorita' ..
basta vedere il loro comportamento .. hanno voluto rincarare la dose
( reiterazione del reato e pericolo di fuga ) come se le donne fossero delle terribili criminali . invece di metterle ai domicliari in attesa del processo ..
da allora ho avuto questa impressione .. non tanto x le accuse che furono messe contro le donne .. infatti sono la' x fare giustizia ..e fare le indagini
ma x il modo di fare .. con l'aggiunta di aggettivi ,,definendole bugiarde e bugiarde .in tv ,, a tutta italia .. mettendo queste idee alle persone .. che come degli automi dicono e ridicono le stesse considerazioni .. secondo me questo è un reato di diffanmazione .. xchè prima di tutto bisogna sapere se corrisponde a verita' o furono dimenticanze .
Cara Magica,
RispondiEliminaveramente l'opera contro Sabrina cominciò precedentemente alla nomina di Coppi quale avvocato di fiducia, e va fatta risalire ancor prima del suo arresto. Io non ho mai seguito quelle strampalate trasmissioni diffamatorie, ma mi bastò vedere al Telegiornale RAI 1 (in teoria serio), che un ufficiale dei Carabinieri asseriva, con aria molto saputa, di averne intuito la colpevolezza, vedendone il movimento dei muscoli facciali. Se fosse così semplice scoprire assassini, basterebbe guardarli in faccia, come se avessero scritto in fronte: "Io ho ucciso Tizio, così e così. Arrestatemi".
Si tratta di cose ridicole, robe da maghi di mezza tacca, ma, spacciate per fatto scientifico o di psicologia scientifica, ecco una torma di stoltacchioni pronta a crederle oro colato. Di qui la diffamazione pubblica, assai più grave ancora di quella privata (pettegolezzi tra le persone, ad es., dico a Tizio che Caio mi ha rubato un pezzo di formaggio, anche se in realtà lo ha mangiato il topo di casa).
Da questo, come da altri elementi, alcuni deliberatamente confessati (il famoso, ma troppo trascurato, "doloroso percorso di ravvedimento"), si capisce che fin dall'inizio il vero obiettivo dell'indagine (causa probaile denunce anonime o pettegolezzi orecchiati più o meno casualmente dai SS. Inquisitori) era proprio Sabrina con o senza madre al seguito. E la cosa più grave di tutto è che tale obiettivo non aveva alcuna corrispondenza con la realtà già da essi stessi conosciuta.
@ Caro Manlio
RispondiEliminaproprio il cambiamento di "stile" di questa sezione mi trattiene dal partecipare alla discussione, del resto sono stata presente abbondantemente per diversi mesi e fin dall'inizio, lo sai sono una veterana ...
eppure, credimi, non perdo neanche un commento, anche i più deprimenti, ohinoi
Ciao, Mimosa